CRONACA- Pagina 495

Imprenditore trovato morto in azienda

Dramma nella zona industriale tra Vinovo e Nichelino dove un imprenditore è stato trovato morto nella sua azienda. Lo ha scoperto un familiare  che aveva provato più volte a chiamarlo al cellulare. I soccorsi del 118 non hanno potuto fare nulla per salvarlo.

Anas e carabinieri insieme per la sicurezza stradale

  • In un incontro con i ragazzi dell’ONAOMAC, l’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Armi Carabinieri, Anas ha presentato risultati e obiettivi della Campagna di sensibilizzazione “Guida e Basta”
  • Anas e Arma dei Carabinieri sono in prima linea per promuovere una cultura della sicurezza stradale soprattutto tra i giovani

 

 

Roma, 25 ottobre 2023

 

Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs Italiane, è scesa in campo insieme all’Arma dei Carabinieri per promuovere la cultura della sicurezza stradale attraverso la campagna “Guida e basta” che richiama l’attenzione sulle drammatiche conseguenze che possono derivare da una guida distratta e non responsabile. Anas e l’Arma dei Carabinieri, infatti, collaborano quotidianamente per garantire la sicurezza stradale ed intervenire in caso di incidenti su tutta la rete delle strade stradali italiane.

Nella giornata di ieri sul tema è stato organizzato un incontro a Roma, presso la sede dell’ONAOMAC, l’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri,  alla presenza di una folta rappresentanza dei ragazzi orfani assistiti dall’Opera, dei giovani della Scuola Allievi Carabinieri di Roma e dei membri della componente Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Sono intervenuti il Generale dell’Arma dei Carabinieri, Ugo Zottin, Presidente dell’Opera, e i rappresentanti di Anas.

Anas, impegnata ogni giorno a garantire la sicurezza dei cittadini lungo strade e autostrade, svolge da sempre la propria attività in piena sinergia con l’Arma dei Carabinieri e con le altre Forze dell’ordine presenti sul territorio.
La giornata di oggi rappresenta un ulteriore tassello delle iniziative promosse da Anas, nei confronti delle nuove generazioni, per educarli al rispetto delle regole e delle norme previste dal codice della strada, con l’obiettivo di ridurre al minimo gli incidenti stradale.
Un percorso culturale ed educativo che si affianca al prezioso impegno dell’ONAOMAC che, da oltre 70 anni, ha lo scopo di aiutare negli studi circa 1.150 ragazzi, figli di militari dell’Arma dei Carabinieri deceduti in servizio, mediante l’elargizione di borse di studio e assistenza strutturata in differenti forme.

“Raccontare la sicurezza stradale a ragazzi che hanno sofferto per la perdita di un genitore, che con il suo prezioso lavoro ha sacrificato la vita per il Paese – ha dichiarato l’AD Aldo Isi –, ci rende ancora più orgogliosi del nostro impegno nel richiamare l’attenzione su un messaggio semplice: la vita non può essere sprecata per guardare il cellulare mentre si guida”.

Nel corso dell’incontro sono stati proiettati anche alcuni spot della campagna “Guida e Basta” per richiamare l’attenzione sul delicato problema dell’abuso di sostanze, come alcol e droghe, e della distrazione alla guida, quasi sempre provocata dall’uso improprio del cellulare. Ad esempio, controllare un messaggio su whatsapp equivale a 4 secondi di distrazione e a percorrere 56 metri, pari a due campi da pallacanestro, senza guardare la strada; cercare un numero in rubrica distrae dalla guida per 8 secondi, che equivale a percorrere al buio circa 111 metri al buio, ossia un intero campo da calcio.

 

L’obiettivo: ridurre gli incidenti stradali del 50% entro il 2030

Anas è impegnata insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a raggiungere l’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali del 50% entro il 2030 attraverso un piano d’azione strategico a medio termine e in linea con le indicazioni della Capogruppo FS. Il piano è articolato su più fronti, e vede destinare sempre più risorse alla manutenzione programmata e al potenziamento degli standard di sicurezza utilizzando le best practice che la tecnologia di ultima generazione mette a disposizione, come il progetto Smart Road, quale tassello chiave della mobilità del futuro, abilitante per lo sviluppo della Smart Mobility e propedeutico ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli.

Webinar inaugura anno Accademia Medicina

Martedì 7 novembre alle ore 17.30, l’Accademia di Medicina di Torino inaugura l’Anno Accademico 2023 2024 con una riunione scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “Health trajectories in aging”. Introduce l’incontro Luigi Maria Pernigotti, Primario Emerito di Geriatria, Città della Salute e della Scienza di TorinoInterviene come relatore Laura Fratiglioni, Professore Emerito, Centro di ricerche sull’invecchiamento, Karolinska Institutet, Solna (Svezia).

Nelle nostre società occidentali, viviamo più a lungo e in migliori condizioni di salute. Nella seduta scientifica si discuteranno i principali risultati della ricerca sull’invecchiamento negli ultimi decenni che hanno portato a questo straordinario progresso. Ci si concentrerà sulla multidimensionalità della salute degli anziani e sulla possibilità di monitorarla con un indice che possa essere utilizzato dai medici di famiglia, analogamente a quanto si fa durante l’infanzia. Si mostrerà anche l’eterogeneità della salute delle persone anziane, la sua evoluzione dinamica e i molteplici fattori che possono influenzare positivamente o negativamente le traiettorie di salute individuali. In conclusione, grazie alle nuove evidenze scientifiche, nel prossimo futuro ci aspettiamo in molti paesi di aumentare la durata della vita in buona salute concentrandosi sulla prevenzione primaria, secondaria e terziaria.

Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), sia collegandosi da remoto al sito https://www.accademiadimedicina.unito.it/attivita/sedute-scientifiche/prossime-sedute.html.

70 anni di scuola in carcere

“Una straordinaria opportunità colta dal Consiglio regionale del Piemonte per far conoscere all’opinione pubblica e alle istituzioni del territorio una pagina della nostra migliore storia di impegno civile e sociale”. Così il Garante regionale dei detenuti Bruno Mellano ha definito la mostra fotografica 70 anni di scuola in carcere, inaugurata  all’Ufficio relazioni con il pubblico dell’Assemblea legislativa regionale, in via Arsenale 14/G, a Torino.

I settant’anni, raccontati attraverso fotografie, manifesti e manufatti, sono quelli vissuti dai detenuti grazie alla presenza dell’Istituto professionale Plana all’interno delle carceri torinesi.

“Un impegno iniziato nel 1953 alle carceri Nuove e proseguito alla Casa circondariale Lorusso e Cutugno – ha ricordato il dirigente dell’Istituto, Enrico Boccaglini – che ha visto nascere nel corso del tempo numerose collaborazioni, come quella con il Museo ferroviario piemontese, e regalato ai detenuti un’esperienza di normalità e di arricchimento professionale. Una possibilità che coinvolge ogni anno un’ottantina di detenuti e permette a una quindicina di loro di affrontare l’esame per la qualifica professionale”.

“Un’esperienza – ha aggiunto la responsabile dei corsi scolastici in carcere Sara Brugo – capace di riorientare l’esistenza dei detenuti, che attraverso lo studio e la condivisione del lavoro acquisiscono consapevolezza del proprio valore, vedono aprirsi davanti agli occhi nuove opportunità e imparano le regole della convivenza. Tra i prossimi obiettivi, la possibilità di permettere agli allievi di conseguire il diploma al termine del terzo anno”.

Anche la direttrice della Casa circondariale Elena Lombardi Vallauri ha evidenziato che “i sette decenni d’impegno dell’Istituto Plana e del personale carcerario sono una dimostrazione che in carcere è possibile creare spazi di libertà, offrendo ai detenuti l’opportunità di conseguire un titolo di studio e una maggior consapevolezza di sé e del proprio valore”.

Il presidente del Museo ferroviario piemontese Marco Pochettino ha illustrato il progetto, nato cinque anni fa e condiviso con il Garante regionale e la Garante comunale dei detenuti di Torino “per far costruire all’interno del carcere le parti in legno di una carrozza d’epoca del 1926, destinata prossimamente a viaggiare sulla linea Torino-Ceres”.

“L’impegno dell’Istituto Plana all’interno del carcere – ha concluso Mellano – è la testimonianza di una scuola che fa vivere concretamente il dettato costituzionale secondo cui le pene devono essere rivolte all’obiettivo della rieducazione, restituendo una cornice di profonda umanità e di grande speranza”.

Tra i numerosi partecipanti all’evento era presente la consigliera Silvana Accossato.

La mostra, allestita sulle vetrine esterne dell’Urp del Consiglio regionale del Piemonte,  è visibile fino al 19 novembre.

Continua la prevenzione a bullismo e cyberbullismo

La Sesta commissione regionale, presieduta da Davide Nicco, ha concluso l’esame del Documento di economia e finanza regionale 2023-25 (Defr), su cui si è espressa con parere favorevole a maggioranza. 

L’assessore Elena Chiorino ha illustrato la parte relativa a istruzione e diritto allo studio, rispetto ai quali si intende proseguire nel solco delle misure già in corso: su edilizia scolastica si andrà avanti con l’adeguamento del patrimonio esistente, interventi innovativi sugli spazi anche in ottica di ecosostenibilità, ottimizzazione degli edifici per razionalizzare la rete e valorizzare le aree disagiate a rischio decremento demografico.
In ambito di servizi ausiliari all’istruzione, massima attenzione a temi di attualità come bullismo e cyberbullismo, attraverso progetti di prevenzione e con il coinvolgimento di docenti, studenti e famiglie, e promozione dei servizi rivolti ai bisogni educativi speciali, come ad esempio la promozione della lingua dei segni.
Si proseguirà con le misure per garantire trasporti e assistenza scolastica agli studenti fragili, sostegno alle scuole paritarie, dimensionamento e mantenimento delle scuole nelle zone marginali e montane.

 

Repole, preghiera per la pace invocata dal Papa venerdì 27 ottobre


Il messaggio dell’Arcivescovo di Torino
“La gravità della situazione internazionale, scrive nel messaggio alle parrocchie e a tutti i fedeli Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa, con i conflitti che stanno sconvolgendo Israele e l’Ucraina, turba drammaticamente i nostri cuori e ci spinge ad aderire con totale convinzione alla giornata di digiuno, preghiera e penitenza per la pace che il Papa ha indetto in tutto il mondo venerdì 27 ottobre, invitando ad aderire anche le altre confessioni cristiane e le altre religioni. Nelle diocesi di Torino e Susa sono già previste numerose iniziative presso le parrocchie e gli istituti religiosi: vi propongo di prenderne visione sui siti diocesani, ma anche vi esorto a moltiplicarle con fantasia e ad inventarne di ulteriori, perché ovunque si elevi al Cielo il nostro grido di pace. A un mondo angosciato, che non riesce ad immaginare soluzioni e che fatica a superare la logica della violenza, un mondo che non riesce a mettere da parte il meccanismo perverso delle vendette incrociate, abbiamo il compito evangelico di ricordare che la pace è innanzi tutto un dono di conversione da implorare al Signore nel cuore degli uomini, dei governanti, ma anche dei popoli e quindi di noi stessi”.

Incidente al semaforo tra auto e scooter, motociclista in condizioni critiche

Incidente stradale ieri a Torino all’incrocio tra via Vigliani con via Formiggini e corso Croce a Torino. Nello scontro tra una vettura e uno scooter il motociclista è finito al Cto  in condizioni critiche con  traumi al torace e alla colonna vertebrale. L’uomo è stato operato. La dinamica dello scontro è da chiarire. L’incrocio è regolato da un semaforo.

Torino – Ceres, “integrato il progetto per potenziare la linea”

Gabusi risponde a un’interrogazione di Canalis (Pd): “Abbiamo ottenuto 155 milioni perché il passante di corso Grosseto non era sufficiente per l’interconnessione”.

“L’inaugurazione del collegamento tra il passante ferroviario e la Torino – Ceres avverrà a gennaio 2024: la realizzazione del passante di corso Grosseto, così come progettato, non era sufficiente per l’interconnessione alla rete ferroviaria nazionale e sono stati quindi ridefiniti ed aumentati i lavori per raggiungere tale obiettivo. Per questo motivo tempo fa Regione e Rfi hanno ottenuto ulteriori 140 milioni di euro di finanziamento, a cui vanno aggiunti 15 milioni ottenuti dalla Regione, da un bando europeo”.

Lo ha spiegato l’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi, in risposta a un’interrogazione della consigliera Monica Canalis (Pd).

Sulla data effettiva di ripresa dell’esercizio della linea, l’assessore ha spiegato che prima devono concludersi le prove di Trenitalia sulla linea, indicativamente all’inizio di gennaio, in seguito alla richiesta dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa).

Invece, in merito al potenziamento della tratta tra Germagnano e Ceres, il servizio riprenderà con l’installazione del Scmt (Sistema di controllo marcia treno) collegando Ceres con il Servizio ferroviario metropolitano (Sfm), attraverso Germagnano-Ciriè.

La Regione ha anche previsto delle risorse per mettere a norma alcuni attraversamenti della linea, tra Cirié e Germagnano mentre, l’Scmt sarà a breve attivo su tutta la linea e la circolazione in entrambe le direzioni su ciascun binario (la cosiddetta “banalizzazione”) dovrebbe essere attivata entro il 2025. L’assessorato sta valutando l’utilizzo dei treni “Pop-Jazz” fino a Cirié e “Minuetto” fino a Germagnano. Sulla questione della trasformazione di Cirié in “Stazione Porta” dell’Sfm, la Regione ha finanziato il Comune di Ciriè per la progettazione e la realizzazione dell’intervento di soppressione del passaggio a livello, cosa che consentirà la riqualificazione e riconversione dell’area della stazione.

Ufficio Stampa

In Consiglio regionale la delegazione cinese di Sichuan

Una delegazione di rappresentanti ufficiali provenienti dalla provincia cinese di Sichuan, all’interno della Repubblica Popolare Cinese, ha fatto visita in Consiglio regionale. L’incontro, a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio Stefano Allasia , il vicepresidente della Giunta Fabio Carosso e il sindaco di Asti Maurizio Raseroha segnato un importante passo avanti nelle relazioni bilaterali tra Piemonte e la provincia di Sichuan.

La delegazione cinese, guidata dal Wang Yanfei, Segretario e Vice Direttore Generale del Comitato Permanente del Congresso del Popolo della Provincia di Sichuan e  da Jia Ruiyun, Capo Gabinetto per la Presidenza del Congresso del Popolo della Provincia di Sichuan, è in visita in Piemonte con l’obiettivo di promuovere lo scambio culturale, commerciale e istituzionale tra le due parti. Durante l’incontro, si è discusso di una serie di temi di interesse comune, tra cui la cooperazione economica, l’educazione, la scienza e la cultura, l’avvio di progetti di collaborazione che promuovano una maggiore conoscenza reciproca e una più stretta cooperazione.

Wang Yanfei, si è detto convinto del fatto che conoscenza e cooperazione siano le strade da percorrere per accrescere in modo significativo lo sviluppo e al benessere delle rispettive comunità. “Con il Piemonte – ha ribadito – abbiamo da tempo stabilito una relazione di gemellaggio. Non dimenticheremo l’aiuto che la vostra regione ci ha dato nel 2008, in seguito ad un terremoto che ha colpito le nostre cittadine”. La provincia di Shuan è situata nella parte nord-occidentale del nostro paese ed è un luogo di straordinaria diversità naturale e culturale. Oltre alla bellezza naturale, Shuan è anche un luogo ricco di tradizioni culturali. I nostri abitanti mantengono con orgoglio le antiche pratiche culturali, dalle danze tradizionali alla cucina locale. è anche un centro di innovazione e progresso. I nostri centri urbani stanno crescendo rapidamente e sono all’avanguardia in settori come la tecnologia, scienza e l’istruzione. Al momento sono circa 45 le imprese italiane iscritte nella nostra regione”.

“Il presidente Stefano Allasia ha espresso la sua personale gratitudine alla delegazione cinese dalla provincia di Sichuan per la visita, una visita che offre l’opportunità di lavorare insieme e rafforzamento relazioni e intenti. “Auspico in un rapporto bilaterale, di interessi culturali, commerciali e sociali. Un doppio piacere per noi ospitarvi, perché la popolazione cinese qui in Piemonte si è sempre distinta per senso del dovere e per il rispetto che dimostra ogni giorno per la nostra cultura. Con lo stesso rispetto dobbiamo imparare a conoscerci e fare in modo che il Piemonte sia per voi opportunità come per noi la Cina. Siamo a disposizione per valutare come questa istituzione possa in futuro agevolare scambi economici e culturali”

Di lavoro e commercio ha invece parlato Fabio Carosso, vicepresidente della Giunta regionale “il Piemonte è stato recentemente insignito da Gambero Rosso, del riconoscimento di Regione in cui si mangia meglio, terra di eccellenza gastronomica. Ci auguriamo che anche la Cina e la provincia  Sichuan possa presto apprezzarne tutte le caratteristiche. Questa collaborazione è di vitale importanza per entrambe le parti e offre opportunità significative per la crescita economica e lo sviluppo. La Cina è attualmente una delle economie più dinamiche del mondo, e la provincia di Sichuan è una delle sue regioni economicamente più vitali. Inoltre, il gemellaggio tra l’Italia e Sichuan può favorire la collaborazione nel settore della tecnologia e dell’innovazione”.

Il sindaco di Asti Maurizio Rasero, ha infine sottolineato che già a partire dagli anni 90 sono stati messi in piedi i primi progetti tra la città di Asti e lo Shuan. Con la stessa amicizia e voglia di continuare a conoscersi prosegue questo rapporto interculturale, molte sono le città di questa provincia della Cina che stanno tessendo legami con il Piemonte . Il sostengo che Italia e Cina possano reciprocamente darsi è importante per avviare progetti sia in ambito commerciale che culturali. Un terreno fertile su cui dobbiamo seminare”.

Gallerie multimediali

Treno della memoria per 6 leinicesi tra i 18 e i 25 anni

Un viaggio nella storia affinché non debba ripetersi

Il Comune coprirà per ciascun partecipante 380,00 €, mentre a carico delle famiglie resteranno 55,00 €, il viaggio durerà 8 giorni tra gennaio e marzo 2024

 

Leini, 24 ottobre 2023 – Saranno 6 i giovani leinicesi tra i 18 e i 25 che potranno partecipare all’edizione 2024 del Treno della Memoria: per inviare le candidature c’è tempo fino al prossimo 20 novembre

Il progetto “Treno della Memoria 2024” è composto da due fasi separate e distinte:
a) il Percorso di Formazione che si svilupperà in un ciclo di appuntamenti composto da un numero di incontri non inferiore a quattro (in presenza o in modalità online) nel periodo compreso tra novembre 2023 e gennaio 2024. Gli incontri hanno come obbiettivo quello di fornire un background generale storico del periodo della Seconda Guerra Mondiale e dei Totalitarismi fascisti europei (momenti di formazione accademica e laboratoriale), di favorire la conoscenza tra i partecipanti al progetto e sono propedeutici al viaggio.
b) il viaggio di otto giorni con bus da granturismo che prevede la visita intermedia alla città di Berlino, la visita di Cracovia ed in particolare del ghetto ebraico, della fabbrica di Schindler e i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau e che si svolgerà – salvo cause di forza maggiore – tra i mesi di febbraio e marzo 2024 (partenze . L’Ente Organizzatore si riserva la facoltà di variare, a suo insindacabile giudizio, il programma del progetto nell’ipotesi in cui l’evolversi della fase pandemica in corso dovesse rendere impossibile e/o sconsigliabile una delle parti del viaggio.

Per la partecipazione è richiesto:
– regolare documento valido per l’espatrio (quale C.I. valida per l’Espatrio o Passaporto) in corso di validità per i sei mesi successivi al viaggio e della tessera per l’assistenza sanitaria gratuita nei paesi dell’Unione Europea;

Per iscriversi è necessario:
– impegnarsi a partecipare a tutti gli eventi formativi previsti, prima, durante e dopo il viaggio;
– inviare una mail all’indirizzo a protocollo@comune.leini.to.it, indicando come oggetto “Domanda partecipazione Treno della Memoria 2024 – Comune di Leini”, allegando il modello “Informativa Privacy”
– versare una quota di partecipazione di € 55,00 a favore dell’Associazione Treno della Memoria sull’IBAN IT 30 E 02008 01104 000103958110 con causale “COMUNE DI LEINI – LEINI – PROGETTO TRENO DELLA MEMORIA 2024”;

Il Comune di Leini, sosterrà la restante parte della spesa per formazione, viaggio e pernottamento pari ad € 380,00. Restano a carico dei partecipanti le spese per il vitto.

INFORMAZIONI COMUNE DI LEINI:
– Uff. Cultura – V. Ricciolio 43 (Villa Chiosso) Tel. 011 99 86 384
E Mail g.patti@comune.leini.to.it
– Biblioteca / Informagiovani – V. Volpiano 8 Tel. 011 99.86.368
E Mail biblioteca.informagiovani@comune.leini.to.it