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Torna Monferrato Green Farm

TRE GIORNI A CASALE MONFERRATO CON LA FIERA NAZIONALE DEL VERDE E DELL’AGRICOLTURA RICCA DI NOVITA’

Dal 3 al 5 Ottobre prossimi il Polo Fieristico Riccardo Coppo di Casale Monferrato ospiterà Monferrato Green Farm 3°edizione.

Quest’anno la Manifestazione si fregerà del titolo di “Nazionale”, a testimonianza dei tanti espositori che ogni anno giungono anche da regioni esterne al Piemonte oltre a quelli locali e regionali, e riguarda tutte le cinque principali categorie della Fiera.

Si tratta dell’innovativa Fiera del Verde e dell’Agricoltura che vede il coinvolgimento al loro ‘servizio’ degli altri comparti produttivi, artigianato, industria e commercio in una prospettiva di crescita del territorio sostenibile per l’ambiente.

“Accogliamo con soddisfazione la nuova edizione di Monferrato Green Farm – sottolinea il Sindaco di Casale Monferrato Emanuele Capra – una manifestazione che riesce a coniugare divulgazione scientifica e momenti di svago, offrendo a tutta la cittadinanza l’opportunità di vivere il Palafiere come spazio aperto alla conoscenza e al contatto diretto con il mondo della natura”.

La scelta di Casale Monferrato, nel cuore di un territorio rurale patrimonio dell’Umanità Unesco, non è casuale, per la sua storia e le sue tipicità.

L’evento è organizzato da D&N Eventi S.R.L. in collaborazione con il Comune di Casale Monferrato, l’Unione dei Comuni della Valcerrina, Associazione dei Comuni del Monferrato e Confartigianato Imprese Alessandria, con il patrocinio della Regione Piemonte, del Comune di Casale Monferrato, del Comune di Olivola (Prima Città dell’Olio del Piemonte),della Provincia di Alessandria, Provincia di Mantova, Camera di Commercio di Alessandria Asti e la partnership di Enti, Aziende ed Associazioni tra cui Asproflor Comuni fioriti, Confartigianato Alessandria, Confagricoltura Alessandria, Fai Delegazione di Casale Monferrato, Garden club di Alessandria, Istituto Tecnico Vincenzo Luparia, Ediltecnica Ferrari BK, Vivai Varallo, Marco Marinone Garden Designer, Provera, Occhio con Occhio.

Monferrato Green Farm è un evento che coniuga le peculiarità della mostra-mercato floro-vivaistica e della fiera agricola arricchendole di contenuti culturali e scientifici volti a porre l’accento sulle prospettive della green-economy.

Tra le novità di questa edizione c’è il cambio di timone del Direttore tecnico, coordinatore dei seminari, convegni ed eventi scientifici che si svolgeranno durante le tre giornate. Quest’anno curerà la programmazione dell’intero palinsesto la Dott.ssa Elena Maggiora, astigiana, con ampia esperienza nel settore del green; editore, garden designer, specializzata nella progettazione di giardini e fotografa, tra le sue collaborazioni si annovera anche quella con la prestigiosa rivista Gardenia.

Come tutti gli anni sono ben cinque le aree all’interno della Fiera che si potranno visitare:

pastedGraphic.png   Vivai

pastedGraphic.png   Area di esposizione e mostra di animali -Area Bimbi-Maneggio

pastedGraphic.png   Agricoltura- Fattoria Didattica

pastedGraphic.png   Salone delle Eccellenze Alimentari-Ristorante e Birrificio

pastedGraphic.png   Benessere e cura naturale della persona

Molte aziende espositrici partecipanti alla Green Farm, frequentano abitualmente Fiere Nazionali importanti del settore, e sono presenti in tutte le cinque categorie della Fiera.

Come nel caso dei VIVAI con la presenza di importanti aziende provenienti anche dal Veneto e dalla Liguria e nelle macro aree ad essi assegnate, si potranno ammirare tipologie di piante che spaziano dalle Aromatiche, ai Bulbi, Piante Fruttifere, Piante Grasse, Frutti Antichi, Rose Antiche, Foglie Grigie, Piante Acquatiche, Ornamentali, Fiori ed altre tipologie.

L’eco design dell’allestimento interno ispirato al mondo del verde che verrà realizzato e che caratterizzerà la Fiera, è a cura del garden designer Marco Marinone in collaborazione con importanti realtà commerciali del territorio: l’azienda Provera ed Ediltecnica con il marchio Ferrari Bk, Vivai Varallo e quest’anno un importante contributo lo daranno anche i Vivai Forestali della Regione Piemonte che provvederanno ad inserire nell’allestimento, all’entrata della Manifestazione, numerose piante.

Lo stile sopra citato riguarderà soprattutto alcune zone focus della Manifestazione: il Campus, dove si svolgeranno gli eventi scientifici e culturali e lo spazio “Arte” a cura del maestro Pier Giorgio Panelli.

L’AREA FOOD prevede: Salone delle Tipicità, Punto Ristoro e il Birrificio Baladin.

Nel corso dei tre giorni, sarà possibile degustare ed acquistare svariate tipicità ed “Eccellenze alimentari enogastronomiche” regionali e nazionali, con “chicche” a sorpresa, e assaporare piatti caldi di qualità nel ristorante interno, che proporrà pietanze della tradizione contadina e piemontese ed utilizzerà, all’occorrenza, per realizzare i piatti dei menu proposti, anche prodotti di altri espositori partecipanti e presenti in Fiera.

All’interno del Salone delle tipicità è importante segnalare la presenza di molte eccellenze alimentari provenienti anche da svariate regioni quali, Puglia, Calabria, Liguria, Lombardia, Toscana, oltre che a eccellenze Piemontesi ed in particolare Monferrine con un’area dedicata ad aziende provenienti dai Comuni della Valcerrina ed uno stand che ospiterà il Comune di Olivola, riconosciuto come “Prima Città dell’Olio del Piemonte”.

Presenti anche, uno stand che somministrerà piatti della “Cucina Vegana” a cura dell’azienda “Opificio Contadino”e un altro che proporrà al pubblico prodotti “gluten free” prodotti dalla “Boutique del Gusto”.

Le aziende che cureranno il punto ristorazione sono tre aziende artigiane alimentari: Panisium, Mr Pinsata con i suoi collaboratori di Monferrato Street Food e Chocolè; espositori specializzati in ristorazione di qualità della tradizione piemontese e nazionale. Si potranno anche degustare birra artigianale del famoso birrificio Baladin e pregiati vini durante i pasti.

Per tutte e tre le serate verrà anche servita la tradizionale “merenda sinoira”, caratteristico “apericena” Monferrino e tra le “chicche” proposte anche deliziosi particolarissimi cocktail botanici.

Il punto ristoro vedrà la presenza di un maestro artigiano umbro che alla Green Farm 2025 somministrerà, per tutte le tre giornate, Pinse Gourmet Artigianali di svariate tipologie, realizzate con prodotti DOP Italiani, in collaborazione con il suo team Monferrino “Monferrato Street Food” che è riuscito a coniugare l’eccellenza artigiana di Mr. Pinsata con i sapori Monferrini, mentre con il brand “Panisium” lo staff di Corj e Vinicio, faranno degustare al pubblico deliziosi piatti della nostra tradizione regionale tra cui spiccano incontrastati la Panissa, gli Agnolotti Monferrini, la Polenta Concia e altre sorprese, tutte accompagnate da ottimi vini.

Infine Chocolè gestirà, con i suoi pregiati gelati artigianali, la gelateria, che in questa edizione è inserita all’interno del punto ristoro.

Nella zona riservata all’AGRICOLTURA, oltre ad alcuni macchinari ed attrezzature agricole dei più conosciuti marchi del settore, dedicati anche al giardinaggio, si potranno visitare gli stand riservati all’esposizione e vendita di animali nel pieno rispetto di questi.

Alcuni espositori di questa zona partecipano a fiere importanti del settore.

In queste aree si potranno trovare animali da cortile (coniglietti, pulcini, galline, polli) ed altre specie tra cui canarini, pappagalli, uccellini e anfibi coloratissimi, pesci, animali esotici (cincillà, ricci, lumache marine, petauri da zucchero, rettili e molto altro ancora) e in questa edizione questa vasta area presenterà ancora più varietà rispetto agli anni precedenti.

Presenti come sempre il maneggio “Occhio con Occhio” e i falchi e volatili da esposizione dell’Associazione “Compagni di viaggio”.

Il pubblico potrà anche visitare la fattoria didattica, adiacente al maneggio e quest’anno gestita e realizzata sempre dall’Associazione “Occhio con Occhio” che farà divertire i più piccoli con tantissimi laboratori, i cui orari sono visibili sul sito (https://www.monferratogreenfarm.it/fattoria-didattica/) oltre a fargli conoscere tantissimi simpatici animali da cortile e non solo.

L’area bimbi in questa terza edizione si arricchisce notevolmente grazie, allo stand dell’associazione ”Yabadabadoo” che gestirà uno spazio più grande del solito, con giochi e tornei, e alla presenza di una pista di mini moto e biciclettine elettriche del tutto in linea con il tema ecosostenibile dell’evento.

Altra zona di interesse è quella dedicata al BENESSERE e alla cura naturale della persona, infatti, anche qui espositori locali ed extra regionali esporranno prodotti di cosmesi naturale ed olistica, integratori e di altri articoli inerenti al tema.

Tra le importanti realtà che parteciperanno in questo settore si menzionano “Le Asine del Bricco” con tutta la linea al latte d’asina ed integratori, “Swiss Care” cosmesi ed integratori, “DE.NA Cosmetici” con prodotti di cosmesi, erboristici ed integratori e altre interessanti realtà tutte specializzate nella ricerca e innovazione per il benessere naturale.

Tra i graditi ritorni, sempre per il settore Benessere, si segnala la partecipazione della Scuola di estetica Sidep di Alessandria, importante azienda associata a Confartigianato Imprese Alessandria.

Sono anche previsti corsi e laboratori, tra cui uno dedicato all’arte della “pasta” grazie alla presenza dell’Azienda “A Tavola!” al centro del Salone delle Tipicità, laboratori nell’area ed esposizione e mostra animali oltre a conferenze e convegni su temi specifici legati al mondo agricolo e del verde, con la partecipazione di nomi illustri del settore.

L’edizione 2025 conta una presenza significativa nell’ambito del SOCIALE, grazie all’impegno del direttore scientifico Giancarlo Durando.

In Fiera, in particolare, ci sarà La Meridiana Cooperativa Agricola Sociale con sede in Frassineto Po che presenterà un corner nel quale troveranno spazio le opere dell’acquerellista Alessandro Infuso e del fotoamatore Giampiero Fassi, che terranno un workshop sabato 4 ottobre al mattino, “Racconti di Fiori: un viaggio botanico alla scoperta della flora dei nostri campi’, dedicato alle diverse tecniche di conservazione e rappresentazione delle specie botaniche.

. Una seconda importante e significativa presenza è quella della Ong Insieme Si Può, di Ponte nelle Alpi in Provincia di Belluno, anch’essa presente con uno stand che offrirà ai visitatori prodotti d’artigianato di tutto il mondo con lo scopo di raccogliere fondi per portare avanti progetti che sono sviluppati in trenta Paesi in tutto il globo.

Aumenta, negli spazi e qualità la presenza dell’Arte, in perfetta sintonia con le tematiche della Fiera, settore coordinato dal Maestro Piergiorgio Panelli che cura lo spazio dedicato all’arte contemporanea con ‘a New Journey 3’ dove la natura attraverso la sua bellezza cerca un dialogo etico ed estetico con l’essere umano. E la Natura sarà presente anche con alcune esposizioni artistiche, fotografiche e pittoriche nel Campus Eventi curate dal Direttore Tecnico Elena Maggiora. Infine Monferrato Green Farm 2025, al suo ingresso vedrà un allestimento di prestigio curato dal garden designer Marco Marinone che contestualizzerà nelle sue zone verdi sculture del grande artista piemontese Giovanni Tamburelli, già presente alla Biennale di Venezia e oggetto di lodi da parte dei maggiori critici d’arte italiani.

Nella serata di sabato 4 Ottobre sarà ospite il rinomato gruppo di musica folkloristica “I Melannurca”ed altre sorprese vivacizzeranno le tre giornate della Manifestazione.

Per avere informazioni sugli eventi scientifici-culturali, tutti i laboratori e gli ospiti presenti in Fiera, consultare il programma sul sito www.monferratogreenfarm.it (in aggiornamento)

e le pagine social di

D&N eventi S.R.L. https://www.facebook.com/deneventisrl/

e

Monferrato Green Farm https://www.facebook.com/monferratogreenfarm/

L’ingresso al pubblico è gratuito e a percorso libero.

pastedGraphic.png  ORARI:

Venerdì 17:00 – 23:00

Sabato 10:30 – 23:00

Domenica 10:30 – 22:00

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SITO WEB

https://www.monferratogreenfarm.it

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Luci sulla Palestina alle Molinette

Alle 21, davanti all’Ospedale Molinette, le luci si sono accese per Gaza. Il flash mob “Luci sulla Palestina. 100 ospedali per Gaza”, promosso dalla rete #DigiunoGaza e sostenuto da numerose realtà sanitarie e associative, ha visto un’ampia partecipazione anche a Torino. Una mobilitazione silenziosa per chiedere la fine del conflitto e ricordare le vittime: 1.677 operatori sanitari e oltre 60mila palestinesi uccisi dall’inizio della guerra.

Primo intervento al mondo di re-innervazione peniena

Alle  Molinette di Torino

Un passo epocale nella chirurgia ricostruttiva urologica arriva da Torino. Per la prima volta al mondo è stato eseguito un innovativo intervento di ricostruzione dei nervi del pene capace di restituire l’erezione naturale a pazienti che hanno perso la potenza sessuale dopo l’asportazione della prostata per tumore, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino.
L’operazione prevede il collegamento di un nervo di un muscolo della coscia (nervo gracile) direttamente ai nervi del pene (fibre nervose autonomiche dei corpi cavernosi) che controllano l’erezione. Un approccio totalmente nuovo, che mira a riattivare il meccanismo naturale dell’erezione nei casi molto frequenti in cui i farmaci orali (pillole blu e derivati) non funzionano.
«Per molti uomini giovani, sopravvissuti al cancro della prostata, la perdita di potenza sessuale rappresenta una ferita profonda che mina identità e qualità di vita», spiega il professor Paolo Gontero (Direttore della Clinica Urologica universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino). «In alcuni casi, la malattia è troppo avanzata e non è possibile eseguire un intervento di preservazione nervosa. È proprio in queste situazioni che questa tecnica innovativa apre una strada concreta alla possibilità di recuperare la funzione naturale. A differenza dello standard rappresentato dalla protesi peniena, che garantisce erezioni meccaniche ma non fisiologiche, questa procedura consente di ricreare erezioni spontanee e naturali, con un impatto psicologico straordinariamente positivo per il paziente, che può tornare a vivere una sessualità autentica e non percepita come artificiale».
Il recupero di un’erezione naturale ha infatti un valore che va ben oltre la sfera puramente funzionale: significa ritrovare sicurezza in se stessi, migliorare l’autostima e preservare l’intimità di coppia. «Molti pazienti ci raccontano che la differenza tra una protesi ed un’erezione spontanea non è solo tecnica, ma riguarda il modo in cui si percepiscono come uomini e partner» aggiunge Gontero.
Secondo i dati raccolti dal team torinese, la procedura mostra un potenziale di successo con miglioramento fino all’80% ed una ripresa di erezioni spontanee efficaci in oltre il 65% dei casi. Percentuali mai raggiunte prima con protocolli tradizionali di riabilitazione sessuale.
«Non parliamo di un trattamento sperimentale isolato, ma di una tecnica riproducibile, basata su solide evidenze precliniche e su un’attenta selezione dei pazienti», sottolinea il dottor Marco Falcone, responsabile del progetto. «L’obiettivo non è soltanto ripristinare una funzione biologica, ma restituire ai pazienti la possibilità di vivere una vita affettiva e sessuale piena. È un cambiamento di paradigma che unisce chirurgia oncologica, ricostruzione funzionale ed attenzione al benessere globale della persona».
L’intervento è stato presentato in live surgery durante il congresso ESGURS 2025 a Torino, al quale hanno partecipato oltre 350 esperti internazionali, confermando il ruolo centrale della città come polo internazionale per l’innovazione in urologia. La scelta di Torino come sede di questa prima mondiale rappresenta un riconoscimento della qualità della scuola urologica italiana e del suo contributo pionieristico nel campo della ricostruzione funzionale post-oncologica.
Se confermati da studi clinici più ampi, questi risultati potrebbero cambiare radicalmente il futuro della riabilitazione sessuale post-cancro, offrendo ai giovani uomini operati di tumore alla prostata non solo la sopravvivenza, ma anche la speranza di una piena qualità di vita. Un traguardo che fino a pochi anni fa sembrava impossibile e che oggi, grazie all’eccellenza chirurgica e scientifica torinese, diventa realtà.

Schianto mortale tra auto: vittima un 16enne, grave una ragazza

Ieri sera sulla strada regionale 589 dei Laghi di Avigliana nei pressi della Crocera di Barge, vicino a  Cavour si è verificato un incidente mortale.

Due vetture,  una Volkswagen Polo e una Skoda Octavia , si sono scontrate in un frontale. E’ deceduto  un 16enne residente a Bibiana,  passeggero su una delle due auto.

La  ragazza al volante dell’automobile che viaggiava in direzione opposta è rimsta ferita gravemente ed è stata trasportata in elisoccorso al Cto di Torino.

Pro Pal: assalto alle Ogr. Protesta contro Bezos e Von der Leyen

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Nel pomeriggio blocchi del traffico e dell’aeroporto di Caselle

Numerose le manifestazioni pro Pal in corso a Torino. Questa sera i dimostranti hanno assaltato le Ogr per  contestare la presenza di Jeff Bezos, Ursula von der Leyen e John Elkann  in questi giorni in città.

Nella serata di ieri a Torino non sono mancati momenti di tensione durante il corteo pro-Palestina: centinaia di manifestanti hanno raggiunto la stazione ferroviaria di Porta Nuova, dove l’ingresso principale era stato chiuso in via precauzionale per evitare blocchi. In quell’occasione, un dimostrante ha scagliato una bicicletta contro il cordone di polizia. Nel frattempo, le occupazioni studentesche si sono estese e dopo diverse scuole superiori, da oggi anche Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell’Università di Torino, è stato preso dagli studenti.

La giornata odierna si è aperta con un corteo in bicicletta, partito proprio da Palazzo Nuovo occupato durante la notte. L’iniziativa, convocata in risposta al blocco della Global Sumud Flotilla e annunciata da settimane, è partita alle 11: gruppi di manifestanti in bici stanno attraversando la città per toccare luoghi considerati significativi, la cui destinazione precisa non è stata resa nota.

DEcine di manifestanti hanno poi bloccato il traffico in piazza Baldissera e Corso Unità d’Italia e un gruppo si è diretto verso l’aeroporto di Caselle.

Altro momento della giornata ale 18 in piazza Castello, davanti alla prefettura, da cui prenderà avvio un nuovo corteo. Le mobilitazioni proseguiranno venerdì 3 ottobre con lo sciopero generale indetto da Cgil, USB e altri sindacati. A Torino la manifestazione partirà alle 10 davanti al Municipio in  piazza Palazzo di Città – ribattezzata dai movimenti “Piazza Gaza” – mentre gli studenti hanno previsto un raduno al parco Artiglieri da Montagna.

Mobilitazioni simili sono in programma anche in altre città del Piemonte, in vista dello sciopero che, domani, coinvolgerà scuole, trasporti e diversi settori del lavoro pubblico e privato.

 

“Ecco perchè abbiamo bloccato l’Università”

Riceviamo e pubblichiamo
“ORA PARLIAMO NOI. DALLE UNIVERSITÀ AI PORTI: BLOCCHIAMO IL GENOCIDIO”
Gli studenti e le studentesse occupano Palazzo Nuovo, sede dell’università di Torino in
solidarietà con la Global Sumud Flotilla e contro il genocidio in corso in Palestina.
Lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto:
Dopo il blocco della Global Sumud Flotilla da parte di Israele avvenuto da ieri, noi studenti e
studentesse abbiamo bloccato le nostre università.
Di fronte al fermo illegale della spedizione umanitaria della Global Sumud Flotilla, che
aggrava ancora di più la carestia prodotta dal governo israeliano a Gaza, il governo Meloni e
le principali università italiane non si sono ancora espresse contro il genocidio del popolo
palestinese e, anzi, continuano a essere complici dei crimini israeliani.
Non lasciamoci ingannare dagli specchietti per le allodole che il Governo italiano ci sta
propinando. Tutte le mezze misure che puntavano sostanzialmente a far abbandonare alla
flotta la rotta per Gaza sono degli stratagemmi il cui fine ultimo era depotenziare il portato
politico della missione della Global Sumud Flotilla e di conseguenza la mobilitazione –
ampia, popolare – che esiste in solidarietà con la Palestina, contro il genocidio.
Una flotta civile che rompe l’assedio rappresenterebbe un segnale chiaro: boicottare
l’occupazione illegale di Israele, contro l’ipocrisia e l’inerzia delle istituzioni occidentali
davanti a dei veri e propri crimini di guerra è possibile.
Abbiamo ascoltato le parole di chi tra quelli che era a bordo non ha mai, nemmeno per un
secondo durante la traversata, pensato di fermarsi: la Global Sumud Flotilla ha avuto un
impatto fortissimo e non sarebbe stato così se la missione non fosse andata avanti, il più
possibile.
Ha fatto in modo che venisse a galla l’inconsistenza dell’opposizione, delle sigle sindacali
confederali che da tempo hanno smesso di fare gli interessi della classe, di Meloni e il suo
entourage che, messi con le spalle al muro negli ultimi giorni non hanno saputo fare altro
che andare a piagnucolare in televisione, della Presidenza della Repubblica e pure della
Chiesa Cattolica che hanno schiacciato tutto sul piano umanitario per far tornare il popolo
nell’indifferenza.
Nulla di tutto questo ha funzionato.I lavoratori, gli studenti, le persone di questo Paese
stanno con la Palestina e le grandi manifestazioni di questi giorni – a partire dallo sciopero
generale del 22 settembre indetto dall’Unione Sindacale di Base che ha visto cortei di
centinaia di migliaia di persone in tutta Italia – lo mostrano per l’ennesima volta. La Flotilla ha
dimostrato che tutti i pezzi del sistema si ricompattano quando vengono minacciati.Ma
anche che, tutti insieme, questo sistema abbiamo la forza di farlo tremare. Siamo
l’equipaggio di terra, accorso in supporto dell’equipaggio di mare: chi era a bordo ed è stato
bloccato dall’esercito israeliano al momento rischia la propria libertà, se non la vita. Il nostro
compito è fare ciò che loro al momento non possono: organizzarci in modo che la
mobilitazione vada avanti.

CAU Torino 

Nuova aggressione al Pronto Soccorso di Ciriè

Nursing Up chiede un intervento immediato della Regione Piemonte

Ciriè, 1 ottobre 2025 – Ennesima aggressione al Pronto Soccorso dell’ospedale di Ciriè. Ieri, 30 settembre, un paziente, già protagonista di azioni violente nei confronti del personale sanitario, ha colpito con calci e pugni medici, infermieri e operatori sanitari. 

Il primario è stato aggredito, mentre uno dei medici in servizio in pronto soccorso è rimasto gravemente ferito. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, ma resta la drammatica evidenza: gli operatori continuano a lavorare in condizioni di rischio inaccettabile.

«Non possiamo più tollerare che la sicurezza del personale sanitario sia affidata al caso – afferma Marco Boccacciari, referente sindacale Nursing Up per l’ASL TO4 – Gli operatori non possono entrare in servizio con la consapevolezza che potrebbero essere aggrediti da un momento all’altro. La Direzione aziendale è stata più volte messa al corrente della situazione, ma non sono seguite azioni concrete: solo parole. Ora è la Regione che deve assumersi la responsabilità e pretendere un cambio di passo immediato».

Il sindacato sottolinea che la gravità di quanto accaduto a Ciriè non rappresenta un episodio isolato, ma il riflesso di una condizione diffusa in molti pronto soccorso piemontesi, dove la carenza di personale e la mancanza di misure di sicurezza efficaci alimentano tensione e rischi quotidiani.

«Quanto accaduto al Pronto Soccorso di Ciriè non è solo un’aggressione al personale sanitario, è un’aggressione al Sistema Sanitario stesso. La Regione deve intervenire con decisione: serve un piano straordinario per la sicurezza negli ospedali e serve subito. I nostri professionisti meritano rispetto e protezione. Pretendiamo che la Regione agisca e che la direzione aziendale assuma misure concrete per garantire l’incolumità di chi lavora in prima linea», conclude Claudio Delli Carri, segretario regionale Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta.

Regione: Legge urbanistica transitoria, audizioni in Commissione

In seconda Commissione a Palazzo Lascaris, presieduta da Mauro Fava, si è tenuta la consultazione sul disegno di legge 94 “Disposizioni temporanee in materia urbanistica per l’accelerazione dello sviluppo economico regionale”.

Una legge che tende a favorire progetti con cofinanziamento pubblico e anche quelli con sole risorse private, per la più efficace attuazione degli interventi finanziati con fondi europei, statali, in particolare relativi al Pnrr o regionali e anche quelli dichiarati di strategico interesse regionale. Questo dall’entrata in vigore della legge fino al 31 dicembre 2030, attraverso il dimezzamento dei termini delle procedure amministrative e in attesa della elaborazione di una nuova legge urbanistica.

Alla presenza dell’assessore Marco Gallo, sono intervenuti i rappresentanti di Ance Piemonte, Api collegio edile, Cna Piemonte, Lega Coop, Pro Natura Piemonte, Italia Nostra, Cgil Piemonte, Cisl Piemonte, Uil Piemonte, Istituto nazionale di urbanistica, Federazione ingegneri ordini Piemonte e Valle d’Aosta, Ordine geologi Piemonte, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Confesercenti, Comitato regionale geometri, Rete professioni tecniche, Federazione ordini architetti Piemonte e Val d’Aosta, Asm Vercelli – Gruppo Iren.

Dai vari interventi degli auditi è emersa la necessità di definire meglio quali interventi possano essere considerati strategici.

Principalmente da parte degli ordini professionali e datoriali è stata considerata positiva la proposta di ridurre i tempi nelle varie fasi del procedimento per le varianti strutturali, quelle semplificate e per l’avvio dei procedimenti.

Tuttavia, soprattutto da parte delle varie organizzazioni ambientaliste, è stata sottolineata la necessità che queste riduzioni non compromettano la partecipazione democratica dei cittadini e delle loro associazioni. È stato anche osservato che potrebbe essere non semplice per gli uffici amministrativi riuscire a svolgere così rapidamente le varie pratiche, particolarmente importante è avere tempi certi.

Per quanto concerne l’attivazione di una cabina di regia, con componenti politiche e tecniche, per un efficiente svolgimento dell’iter di pianificazione per l’approvazione delle varianti, è stato osservato che potrebbe essere estesa a tutti i comuni e non solo alla Città di Torino ed ai capoluoghi di provincia, visto che sono i piccoli comuni quelli che hanno più difficoltà nello svolgimento delle procedure.

Tutti gli intervenuti hanno sostenuto la necessità della riforma dell’attuale legge urbanistica 56, che sebbene più volte emendata è risalente al 1977. Soprattutto gli ordini professionali hanno posto la necessità di una nuova legge organica, un nuovo provvedimento strutturale adatto ai tempi attuali dove ci si concentra soprattutto sulla rigenerazione urbana.

Il presidente della Commissione che, come richiesto, cercherà di convocare delle nuove consultazioni con gli enti locali, si è detto soddisfatto dell’ampia consultazione svolta perché ha fornito interessanti informazioni utili alla elaborazione del disegno di legge. Nel corso dell’audizione per porre domande e richiedere precisazioni sono intervenuti, oltre al presidente Fava e l’assessore Gallo, anche Alberto Unia (M5s), Alice Ravinale (Avs), Nadia Conticelli e Daniele Valle (Pd) e Marina Bordese (Fdi).

ufficio stampa Crp

Apical Days 2025: un festival-laboratorio per il cambimento sociale

PER PARLARE DI LAVORO, ATTIVISMO E INNOVAZIONE SOCIALE 
Dal 10 al 12 ottobre: tre giorni di talk, workshop, musica per ridare valore al lavoro che genera impatto sociale insieme alle realtà più interessanti di Torino e del Piemonte e in rete con Afrovision Festival, Torino Music Meeting e SOLAR
Se il lavoro può essere una forma di attivismo, come trasformiamo ogni persona in unə attivista?
In Italia migliaia di persone ogni giorno fanno attivismo con il proprio lavoro: professionistə, operatrici e operatori culturali, realtà sociali e artistiche che generano impatto positivo sulla comunità. Eppure, troppo spesso, vivono nel precariato e restano invisibili alle politiche pubbliche.
Torino si prepara a ospitare gli Apical Days 2025: un festival-laboratorio di tre giorni dedicato a chi, con il proprio lavoro, genera cambiamento sociale. Dal 10 al 12 ottobre, innovazione sociale, attivismo e sostenibilità saranno al centro di incontri, workshop, musica e momenti culturali. L’ingresso è gratuito, con iscrizione online obbligatoria. Un’occasione per riflettere insieme su riconoscimento e sostenibilità delle professioni che creano impatto positivo nella società.
L’iniziativa nasce dall’idea che “se il tuo lavoro migliora la società, anche tu sei un attivista”. Professionistə, educatori/trici, artistə, ricercatori/trici, attivistə e innovatori sociali si confronteranno su precarietà, diritti, riconoscimento e valorizzazione di professioni che generano impatto positivo ma troppo spesso restano invisibili.
Gli Apical Days 2025 si svolgeranno in cinque luoghi simbolo della vitalità culturale torinese: Ramo D’Oro, Magazzino sul Po, Bocciofila Vanchiglietta, Fondazione Amendola, Renken, Fiumi di Culture e Jigeenyi. Spazi diversi che diventeranno il cuore pulsante di talk, panel, laboratori, tavoli tematici, aperitalk serali e concerti, intrecciando riflessione e festa collettiva.
Una piattaforma condivisa e internazionale
Quest’anno gli Apical Days diventano il cuore di una piattaforma condivisa che unisce Afrovision Festival Torino Music Meeting, offrendo un’esperienza internazionale, vibrante e plurale fatta di incontri, musica, cultura e attivismo.
Nei tre giorni dell’evento, tra talk, laboratori, concerti e momenti collettivi, si affronteranno temi centrali come la precarietà strutturale, i diritti e le nuove forme di tutela, attraversando mondi interconnessi quali cultura, ricerca, terzo settore, arti performative e rigenerazione urbana. L’iniziativa offre uno spazio di confronto e riflessione in cui professionisti, artisti e attivisti condividono esperienze e strumenti per ripensare pratiche lavorative, culturali e sociali.
Tra gli ospiti che animeranno l’evento ci saranno Giulia Lineette, artista e community manager che coordina Scomodo Milano; Sergio Pejsachowicz, musicista, compositore e presidente della Cooperativa Italiana Artisti; Livia Viganò, co-fondatrice di Factanza; e l’associazione Cactus Psicologia, attiva nella promozione del benessere psicologico e dell’inclusione. Non mancheranno contributi teorici e culturali con Vincenzo Estremo, docente NABA e teorico dell’immagine, e approfondimenti dal mondo del giornalismo e dell’attivismo con Alessandro Sahebi. Inoltre, Danilo Iannetti, fondatore dell’Unione Lavoratori dell’Architettura, Gaiané Kevorkian, project manager musicale e culturale di KeepOn LIVE, Eron Quintiliano, fondatore e direttore del M.A.T.E. Festival, e Luca Bosonetto di Arci Piemonte porteranno esperienze concrete e prospettive diverse su come cultura, lavoro e comunità possano dialogare e rigenerarsi reciprocamente.
Torino, città da sempre laboratorio di innovazione culturale e sociale, diventa lo scenario ideale per immaginare nuove pratiche di lavoro e attivismo, costruendo alleanze e reti e offrendo strumenti concreti a chi opera nell’ambito dell’innovazione sociale, della sostenibilità, della rigenerazione urbana e della cultura.
Il format e gli obiettivi di Apical Days
Gli Apical Days sono promossi da Apical, piattaforma nata per semplificare l’accesso alle esperienze educative e di impatto sociale in tutto il mondo. Dal 2019 Apical lavora con centinaia di organizzazioni, università, enti pubblici e privati, creando reti internazionali attive nell’innovazione sociale.
Il festival-laboratorio combina talk, panel, workshop pratici, tavoli tematici, assemblee plenarie e momenti informali come gli aperitalk serali, insieme a una ricca proposta musicale e culturale. Ogni edizione si conclude con la redazione di un manifesto collettivo, che raccoglie proposte, visioni e richieste dei partecipanti.
La prima edizione nazionale, tenutasi nel 2024 a Palermo è stata un grande successo e ha visto coinvolti professionisti, attivisti e creativi, che hanno dato vita a un documento condiviso sul riconoscimento del lavoro a impatto sociale, seguito con interesse da istituzioni, università e media di settore.
La prima edizione nazionale degli Apical Days, svoltasi a Palermo nel 2024, ha riunito professionisti, attivisti e creativi da tutta Italia. In due giorni di confronto sono emerse idee e visioni comuni, dando vita a un documento condiviso sul riconoscimento del lavoro a impatto sociale, seguito con attenzione da istituzioni, università e media di settore.
«Con gli Apical Days vogliamo creare uno spazio in cui le persone che lavorano per generare impatto sociale possano riconoscersi, unirsi e immaginare nuove pratiche collettive. Torino è la città ideale per ospitare questo incontro perché unisce storia industriale, innovazione culturale e sensibilità sociale», dichiara Nicola Zanola, CEO di Apical.
Visita il sito www.apical.org per maggiori informazioni e per registrarti gratuitamente all’evento
Per consultare il programma completo, panel e speaker clicca questo link 
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Porta Palazzo, il futuro è oggi!

Dibattito con la partecipazione di Margherita Oggero e Giuseppe Culicchia, il 2 ottobre, presso il Mercato Centrale

Raccontare Porta Palazzo significa anche poterla vivere, discutere, ridisegnare e ripensare. Questo è l’obiettivo dell’appuntamento straordinario pensato da Mercato Centrale di Torino per venerdì 10 ottobre alle 10.30, con il dibattito “Porta Palazzo – il futuro è oggi!”. Si tratta di un incontro che permette di esplorare bellezze e contraddizioni di uno dei luoghi più caratteristici ed eterogenei della città, simbolo di incontro, contaminazione e fusione. Si tratterà di un momento ibrido, di dialogo tra letteratura e politica, tra cultura e vita, tra parole e fatti per guardare una realtà colorata, come quella di Porta Palazzo, con occhi diversi, prendendo atto della sua bellezza e delle sue contraddizioni, problematiche e potenzialità.

“Porta Palazzo – il futuro e oggi!” vedrà, in una prima parte della serata, un racconto inedito e prezioso di Porta Palazzo, fatto attraverso gli occhi di due scrittori che hanno dipinto questo luogo con le loro parole in alcuni dei loro libri più celebri: Margherita Oggero e Giuseppe Culicchia, che apriranno la serata raccontando la “loro” Porta Palazzo, accompagnati da una serie di letture. I testi originali di Oggero e Culicchi verranno accompagnati dalla performance artistica di Martina Ciappa, della compagnia teatrale Mine Teatranti, creando un’atmosfera coinvolgente e stimolante. A seguire, in un secondo momento, si aprirà una tavola rotonda con interventi istituzionali e contributi di chi possa aiutare a pensare e ripensare il futuro di Porta Palazzo.

Ingresso gratuito, consigliata la prenotazione.

Info: info.torino@mercatocentrale.it

Mara Martellotta