CRONACA- Pagina 49

Nascondeva un machete nel furgone: donna denunciata

La Polizia di Stato ha denunciato a Torino una donna quarantunenne originaria della Bosnia-Erzegovina per detenzione abusiva di armi.

Durante un servizio congiunto con il personale della Polizia Locale, gli equipaggi si recavano in via Azzi angolo via Pragelato, a fronte della segnalazione di un veicolo sospetto occupato da alcuni soggetti di etnia ROM.

Sul posto gli agenti del Commissariato di P.S. San Paolo individuavano il veicolo segnalato e, dopo avervi fatto accesso all’interno, notavano un manico di gomma nascosto tra alcuni oggetti e vestiti, risultato poi essere un machete lungo circa 50 cm con punta e taglio affilati.

Nel corso del controllo sono state anche rinvenute e messe in sicurezza due bombole di gas che venivano indebitamente utilizzate per cucinare.

Infine, il furgone veniva sottoposto a fermo amministrativo e la donna sanzionata dal personale della Polizia Locale per cambio di destinazione ed uso dei veicoli e mancato possesso di documenti di circolazione.

Badante si fa intestare casa da due anziani fratelli: arrestata 44enne 

Una donna di 44 anni, residente ad Asti e impiegata come badante, è stata arrestata e si trova ora in carcere. Il provvedimento è scattato al termine di un’indagine condotta dai Carabinieri di Neive, in provincia di Cuneo.

La donna è accusata di circonvenzione d’incapace per aver approfittato, secondo quanto emerso, della vulnerabilità di due anziani fratelli: una donna di 87 anni e un uomo di 93. Tra gli episodi contestati, risulta che la badante si sarebbe fatta intestare un appartamento acquistato dal novantatreenne a Guarene nel settembre 2024.

L’incontro tra l’uomo e la badante risale al 2023, all’interno di una casa di riposo dove l’anziano era ospite. Poco dopo averla conosciuta, l’uomo avrebbe lasciato la struttura per trasferirsi dalla sorella in un alloggio di sua proprietà a Barbaresco, dove la vicenda avrebbe avuto seguito.

Al Politecnico di Torino finanziamento ERC Proof of Concept

Un progetto di ricerca del Politecnico di Torino è risultato vincitore di uno dei prestigiosi finanziamenti ERC Proof of Concept, un’iniziativa dello European Research Council volta a sostenere l’applicazione pratica e la valorizzazione dei risultati di ricerche di frontiera. I progetti vincitori sono in tutto 150, tra questi 9 sono italiani.

Prevenire i rischi dell’ipertensione e fornire diagnosi più accurate per l’insorgere di patologie cardiovascolari è oggi una sfida di primaria importanza, in tutto il mondo: il progetto dell’ateneo torinese premiato“HYSENS – HYbrid hydrogels based on 2D materials and conducting polymers for piezoresistive SENSing” presenta un impatto rivoluzionario nel settore, introducendo un sistema di monitoraggio della pressione sanguigna innovativo e all’avanguardia. Coordinato da Teresa Gatti, docente presso il Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT, il progetto – che ha ricevuto dall’Unione Europea un finanziamento pari a 150mila euro – mira infatti a migliorare le prestazioni dei sistemi di monitoraggio attualmente in uso, spesso percepiti dai pazienti come ingombranti e capaci di fornire solo letture intermittenti dei livelli di pressione sanguigna.

Centrale, nel nuovo studio, sarà quindi l’introduzione di nuovi dispositivi indossabili, sviluppati con sensori piezoresistivi avanzati – tipologia di sensori utilizzati per rilevare delle grandezze meccaniche e trasformarle in un segnale elettrico – e basati su idrogel ibridi – biomateriali fondamentali nel campo della medicina rigenerativa.

Nello specifico, l’approccio innovativo prende forma dal precedente studio sui materiali bidimensionali – o materiali 2D – condotto dalla professoressa Gatti, insieme al suo team di ricerca, nell’ambito del progettoJANUS BI (All-liquid phase JANUS BIdimensional materials for functional nano-architectures and assemblies) sostenuto dallo European Research Council con un finanziamento di tipo starting grant. I materiali bidimensionali – contenuti negli idrogel al centro del nuovo progetto HYSENS – presentano, rispetto ai materiali tradizionali, uno spessore estremamente ridotto e si estendono su due dimensioni, ovvero lunghezza e larghezza; le loro proprietà uniche, come l’alta resistenza meccanica e l’elevata conducibilità termica ed elettrica, li rendono così particolarmente versatili, un aspetto fondamentale nella sperimentazione in corso che permetterà di rispondere efficacemente alle variazioni di pressione con variazioni di resistenza.

Guardando all’applicazione del nuovo sistema di monitoraggio in ambito clinico, il progetto genererà due risultati sfruttabili commercialmente: un sensore senza batteria basato su NFC – Near Field Communication, tecnologia di comunicazione wireless a corto raggio che permette lo scambio di dati tra due dispositivi elettronici quando sono molto vicini – per misure rapide e puntuali, e un secondo sistema con una piccola batteria LORA – Long Range, della tipologia utilizzata per comunicazioni wireless a lungo raggio e bassa potenza integrata – per il monitoraggio continuo. Risultati, questi, che sono attualmente oggetto di un brevetto congiunto tra l’Ateneo e la Justus Liebig University di Giessen, in Germania, dove la professoressa Gatti aveva condotto le sue ricerche prima dell’arrivo al Politecnico, nel 2022.

Significativi sono quindi i vantaggi che riscontreranno i pazienti dall’utilizzo della nuova tecnologia: innanzitutto una maggiore precisione nella lettura dei livelli di pressione sanguigna e quindi la comodità derivante dal poter indossare i dispositivi di monitoraggio, con benefici importanti sullo stile di vita dei pazienti stessi. Se attualmente esistono smartwatch che effettuano letture continue con bassa precisione, il nuovo sistema studiato dal Politecnico di Torino permetterà invece una lettura diretta sfruttando la modifica del materiale intelligente (l’idrogel) causata dal pulsare del sangue. Grazie alla collaborazione con la startup Dropper – con base presso l’incubatore del Politecnico di Torino I3P – sarà inoltre possibile integrare nel sistema un chip prodotto daSTMicroelectronics, leader globale nei semiconduttori con clienti in tutti i settori applicativi dell’elettronica, che risolve il problema delle alterazioni indesiderate dovute al movimento del paziente. L’obiettivo è infatti consentire l’utilizzo della nuova tecnologia anche quando il paziente è in movimento, per una convivenza più agevole con la patologia cardiovascolare.

Una volta superati gli ostacoli tecnici e normativi, il potenziale impatto sul mercato, i benefici clinici e l’innovazione di approccio promessi da HYSENS avranno quindi la possibilità di guidare il futuro dell’assistenza sanitaria cardiovascolare personalizzata. Con questo progetto, il Politecnico di Torino testimonia così il suo impegno nella ricerca applicata e nello sviluppo di soluzioni innovative per sfide globali di primo piano, come la salute pubblica.

“È una grande soddisfazione vedere riconosciuto il potenziale di questa (nano)tecnologia, su cui il mio team lavora con passione da due anni e che stiamo riuscendo a portare verso TRL più elevati grazie al supporto fondamentale di Domenico Galdiero, CEO di Dropper, e al suo accesso privilegiato alle soluzioni più all’avanguardia di STMicroelectronics”, commenta la professoressa Gatti.

Single Entry Point sportello servizi di innovazione sull’idrogeno

Punto unico di contatto e accesso ai servizi per startup, PMI e aziende  che vogliono innovare nel campo dell’idrogeno

La SEP – Single Entry Point è lo sportello di accesso ai servizi di innovazione sull’idrogeno, punto unico di contatto unico lanciato dal progetto europeo H2SHIFT (Services for Hydrogen Innovation Facilitation and Testing, GA n. 101137953), iniziativa di cui Snam è capofila in un consorzio composto da 13 partner.

H2SHIFT è un vero e proprio Open Innovation Test Beds (OITB), un ecosistema completo di servizi, dalle prove di laboratorio fino al supporto per il business, dedicato a startup, PMI e imprese che vogliono sviluppare tecnologie innovative nel campo della produzione di idrogeno.

La SEP è stata presentata in occasione dell’evento, che si è tenuto lo scorso 11 giugno, “ENVIH2DAY: Infrastrutture di ricerca, nuovi impianti e opportunità per lo sviluppo dell’idrogeno su scala territoriale”, appuntamento annuale dedicato al settore idrogeno organizzato da Environment Park, in collaborazione con il Consorzio H2SHIFT.

Attraverso la SEP, centri di ricerca e centri specializzati mettono a disposizione laboratori e competenze per supportare le aziende che vogliono valutare l’adeguatezza e compatibilità dei propri prodotti con l’idrogeno. Questo supporto è fondamentale per start-up e piccole aziende, che difficilmente possono investire in test lines ad hoc, ma anche per le grandi aziende che necessitano di un’esperienza consolidata e facilities adeguate. L’obiettivo è favorire lo sviluppo di tecnologie innovative rispetto a quanto già disponibile sul mercato, anche considerando fonti alternative.

Grazie alla federazione di nove test lines (sette infrastrutture di test e due di supporto alla crescita del business) distribuite in tutta Europa, tra cui due ospitate da Politecnico di Torino in Envipark, H2SHIFT rende disponibili competenze, impianti per la sperimentazione, modellazioni ad hoc e servizi di validazione e accelerazione, che favoriscono lo scale-up tecnologico, la validazione di tecnologie innovative per la produzione di idrogeno e il business. Le tecnologie target includono elettrolisi avanzata dell’acqua (alta temperatura e a membrana anionica), produzione di idrogeno da gas di origine biologica, produzione diretta dal solare e produzione di idrogeno in ambiente offshore.

I servizi sono accessibili attraverso la SEP, punto di contatto unico per soggetti pubblici e privati che operano nel settore dell’idrogeno e che vogliono utilizzare la test line più adatta alle loro esigenze. La SEP si occuperà di vagliare le richieste di servizi e di identificare le test lines e il tipo di offerta di supporto più adatta, in base ai bisogni tecnologici e di sviluppo. Una volta avviato il contatto, quindi, l’impresa sarà seguita passo dopo passo nel percorso di accesso ai servizi, fino alla definizione di un piano di attività con il partner tecnico più adatto.

A fine 2025, il progetto H2SHIFT lancerà, attraverso la SEP, la prima delle due open call previste per l’accesso gratuito ai servizi. Più informazioni saranno disponibili sui canali di comunicazione di H2SHIFT:

 

Sviluppo Lavoro Italia e ILO insieme per Scuola Politiche Lavoro

Sviluppo Lavoro Italia, ente in house del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e il Centro Internazionale di Formazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (CIF-OIL) annunciano l’avvio di un’importante partnership strategica. La collaborazione nasce nell’ambito dell’accordo tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Centro dell’ILO con sede a Torino con il fine di qualificare le competenze degli operatori, della filiera lavoro e formazione e dell’inclusione sociale, sia tramite momenti formativi che esperienziali, sia attraverso la costituzione di community di apprendimento e pratica.

Grazie a questa intesa, il CIF-OIL affiancherà Sviluppo Lavoro Italia nella progettazione della Scuola Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro, nel miglioramento dell’offerta formativanelle azioni di capacity building del personale e del sistema dei servizi e politiche del lavoro, attingendo alle migliori prassi internazionali. Il progetto, realizzato nel quadro del Piano Nazionale “Giovani, Donne e Lavoro”, prevede la costruzione di un modello di governance della Scuola multidimensionale, operativo e sostenibile, che utilizzi anche strumenti di intelligenza artificiale per progettare percorsi formativi sempre più efficaci. L’obiettivo è quello di implementare gli strumenti tecnologici e le metodologie nell’erogazione di formazione, progettare le Comunità di pratica di operatori e manager che si consolidino anche oltre il momento formativo, contribuendo al rafforzamento del sistema dei servizi.

Tra le prime attività previste, due percorsi formativi dedicati al personale coinvolto: uno sulle metodologie didattiche innovative e l’altro sulle competenze trasversali, fondamentali per affrontare un mercato del lavoro in continua evoluzione.

ll nostro obiettivo – afferma Paola Nicastro, Presidente e Amministratore Delegato di Sviluppo Lavoro Italia – è costruire una Scuola che sia a sostegno dell’ecosistema delle politiche per il lavoro, capace di mettere in rete diversi soggetti, dai livelli decisionali a quelli operativi, dal livello nazionale a quello territoriale. Un mercato del lavoro che evolve richiede di intervenire sempre di più sulle conoscenze e competenze degli operatori: in tal senso, la Scuola può contribuire a sviluppare non solo momenti di conoscenza ma anche di scambio ed apprendimento reciproco tra tutti gli attori del sistema. Una struttura stabile, in grado di aggiornare e potenziare le competenze degli operatori, promuovendo anche l’uso dell’IA nella progettazione e nella didattica. Con la collaborazione del Centro di Torino dell’OIL, mettiamo solide basi internazionali a un progetto strategico per il futuro del lavoro in Italia”.

Questo progetto – evidenzia Christophe Perrin, Direttore del Centro Internazionale di Formazione dell’OIL – rappresenta un esempio concreto del nostro approccio di servizio ai costituenti dell’OIL, che combina visione strategica, co-progettazione e supporto tecnico personalizzato. In linea con i valori dell’Organizzazione e con l’esperienza maturata nei nostri 60 anni come motore di innovazione nel settore della formazione, mettiamo a disposizione di Sviluppo Lavoro Italia una comunità di esperti trasversale, per accompagnare la Scuola Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro in tutte le sue dimensioni: istituzionale, tecnica e formativa. Il nostro obiettivo è contribuire alla costruzione di un ecosistema pubblico più efficace, capace di generare impatto duraturo per territori, lavoratori e imprese, ispirato alle migliori prassi internazionali”.

La Scuola sarà operativa su tutto il territorio nazionale, con ricadute locali e uno sguardo aperto sull’Europa e sulle esperienze internazionali.

La Scuola Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro – dichiara Massimo Temussi, Direttore Generale delle politiche attive del lavoro, dei servizi per il lavoro e degli incentivi all’occupazione presso il Ministero del Lavoro – è frutto di un accordo internazionale fatto dal Ministro, che cerca di potenziare ed elevare la capacità tecniche e gestionali dei servizi per il lavoro, a partire da quelli pubblici. L’obiettivo è portarli verso la media europea per quanto riguarda la gestione delle transizioni digitali, green, demografiche e lavorative. Sarà importante coinvolgere gli operatori nella rivoluzione in atto a seguito dell’intelligenza artificiale, creando inoltre le condizioni per comunità professionali che scambino prassi tra le Regioni e Province Autonome anche attingendo oltre i confini nazionali. Una Scuola che sarà nazionale, con ricadute territoriali e con uno sguardo rivolto all’Europa e ad altre esperienze internazionali”.

Attraverso questa collaborazione, la Scuola rappresenterà un punto di raccordo tra le iniziative nazionali e quelle territoriali, motrice di innovazione e presidio formativo strategico per un sistema del lavoro sempre più dinamico e inclusivo, accogliendo anche la sfida dell’impatto dell’IA sul mercato e i servizi del lavoro.

Murisengo diventa “Murisengo Monferrato”

L’assessore della Regione Piemonte Enrico Bussalino: “Atto importante per la valorizzazione del territorio”

 

La Giunta della Regione Piemonte ha deliberato  la proposta di modifica della denominazione del Comune di Murisengo (AL), che diventerà ufficialmente “Murisengo Monferrato”.

 

L’iniziativa, avanzata dal Comune, nasce dalla volontà di rafforzare l’identità storica e territoriale del paese, che affonda le sue radici nel cuore del Monferrato fin dal XIII secolo.

 

“Questa scelta – dichiara l’assessore regionale agli Enti Locali, Enrico Bussalino – rappresenta un atto di valorizzazione culturale e promozione turistica. Il Monferrato è ormai un brand riconosciuto a livello internazionale, capace di attrarre ogni anno un numero crescente di visitatori, in particolare stranieri, grazie alle sue eccellenze enogastronomiche, ai suoi paesaggi e alla sua autenticità. Come assessore e come amministratore del territorio alessandrino, sono orgoglioso di sostenere un percorso che rafforza il legame tra identità locale e sviluppo. Murisengo, con la nuova denominazione, si afferma sempre più come porta d’ingresso a un territorio ricco di storia e di opportunità”.

 

La proposta sarà ora sottoposta al Consiglio regionale per l’approvazione definitiva.

Sidecar precipita nella scarpata: due feriti al Cto

Ieri sulla strada del Colle delle Finestre a Meana di Susa una coppia di motociclisti  in  sidecar è finita fuori strada cadendo in una scarpata.

I due  sono stati soccorsi dalla  Croce Rossa di Susa  e trasportati al Cto di Torino. Hanno  riportato  traumi ma non sono in pericolo di vita.

Volpiano ottiene 60.000 euro dal bando “Territori in luce”

Volpiano ottiene 60.000 euro dal bando “Territori in luce” della Fondazione Compagnia di San Paolo: al via il progetto per
la valorizzazione della figura di Guglielmo da Volpiano
Il Comune di Volpiano si è aggiudicato un importante finanziamento di 60.000 euro nell’ambito del bando
“Territori in luce” promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo. Il progetto turistico, che ha l’obiettivo di valorizzare il
patrimonio culturale, paesaggistico e associativo legato alla figura di Guglielmo da Volpiano, rappresenta il primo passo di un
percorso più ampio che guarda al 2031, millenario della morte del celebre abate riformatore.
Giovedì 10 luglio, nella sala consiliare del municipio, si è tenuto l’incontro inaugurale con i rappresentanti
delle associazioni partner del progetto: Terra di Guglielmo, Runner Team ‘99, C.A.I. Volpiano, la Confraternita dell’Immacolata
Concezione e Canavese 2030 insieme ai progettisti Architetti Chiara Gagliardi e Andrea Lorenzon dello studio CIVICO13.
L’assessora alla Cultura e alle Associazioni Barbara Sapino ha sottolineato l’importanza della sinergia con il
territorio: «Siamo orgogliosi di essere risultati assegnatari del finanziamento del bando Territori in luce, un
riconoscimento importante che premia l’impegno del nostro territorio nella valorizzazione del patrimonio
culturale. Il progetto dedicato a Guglielmo da Volpiano rappresenta un’occasione preziosa per riscoprire e
far conoscere una figura chiave della nostra storia, un innovatore e costruttore di ponti tra culture,
spiritualità e architettura. Attraverso un percorso di eventi, narrazioni e coinvolgimento della comunità,
vogliamo restituire centralità a un’eredità che ci appartiene profondamente e che può ancora oggi ispirare
modelli di sviluppo culturale sostenibile e condiviso».
Il progetto prevede:
* la realizzazione di un fumetto dedicato a Guglielmo da Volpiano
* uno spettacolo teatrale
* un libro multilingue per bambini
* un murale a tema storico-artistico
* installazioni panoramiche lungo i sentieri del territorio
* un percorso accessibile alle carrozzine
* la valorizzazione delle attività sportive e culturali già esistenti
* la promozione del territorio attraverso percorsi, passeggiate e visite guidate
Il sindaco Giovanni Panichelli ha evidenziato la portata strategica dell’iniziativa: «Questo progetto non
nasce solo per accedere a un finanziamento, ma per dare voce al nostro territorio attraverso la
collaborazione tra le realtà locali. Parla di un grande personaggio, ma soprattutto di una comunità che
sceglie di raccontarsi e crescere insieme».
I tempi di realizzazione sono stringenti: le attività dovranno essere completate entro marzo 2026, con
rendicontazione entro settembre dello stesso anno. Il progetto sarà comunicato sul territorio grazie al supporto dell’Agenzia
Canavese 2030, incaricata della promozione tramite canali digitali e media locali.
Come sottolineato dai progettisti Architetti Andrea Lorenzon e Chiara Gagliardi: «Il finanziamento ottenuto
è solo il primo passo. L’obiettivo finale è arrivare preparati al 2031, coinvolgendo associazioni, cittadini e
imprese locali. La partecipazione attiva sarà fondamentale, anche grazie alle opportunità di donazioni e
sgravi fiscali previsti per i soggetti privati e le imprese».
Il Comune e i partner progettuali – l’associazione Terra di Guglielmo, il C.A.I., Runner Team ‘99, la
Confraternita e Canavese 2030 – invitano quindi la cittadinanza, le imprese e le associazioni a partecipare e
sostenere attivamente

Traffico regolare sulla SP 99 di San Raffaele Cimena

È tornato alla normalità il traffico sulla Strada Provinciale 99 di San Raffaele Cimena, interessata nella scorsa primavera da uno smottamento al km 5+500, al limite dell’abitato e del territorio comunale di Castagneto Po. Le forti piogge del 16 e 17 aprile avevano causato uno smottamento di terreno che aveva interessato la banchina e la scarpata a valle della SP 99, limitandone la transitabilità con un senso unico alternato. Con una procedura di somma urgenza la Direzione Viabilità 1 della Città metropolitana di Torino aveva affidato i lavori di ricostruzione e messa in sicurezza della strada alla ditta Malabaila & Arduino, per un importo di contratto di circa 164.000 euro più IVA.

L’intervento è consistito nel consolidamento del versante mediante un banchettone in cemento armato su micropali lunghi 9 metri. Sul banchettone sono stati poi installati i dispositivi di ritenuta stradale, consistenti in una barriera metallica del tipo bordo ponte. Nell’ambito dell’intervento sono state eseguite la pavimentazione su tutta la carreggiata, le opere per lo smaltimento delle acque di piattaforma e la riprofilatura del versante. Nelle prossime settimane il ripristino verrà completato con la realizzazione della segnaletica orizzontale.

Monteu da Po: telecamera sorveglianza e lettura targhe sulla SP590

In queste settimane il Comune di Monteu da Po, in attesa di reperire i fondi per implementare la rete di videosorveglianza sul territorio comunale, su richiesta delle forze dell’ordine, ha posizionato una telecamera sulla SP590. L’obiettivo di questa iniziativa è monitorare il traffico in tempo reale e migliorare la sicurezza e la tutela dei cittadini, facilitando le attività di controllo e prevenzione.

“Oltre alle aree già controllate, come piazza Bava, corso Industria, il parco giochi e il cimitero comunale – spiega il sindaco Elisa Ghion – è stata installata una telecamera di sorveglianza al semaforo di corso Italia, all’incrocio con corso Industria. Questa apparecchiatura, collegata direttamente alla sala operativa della Polizia Municipale e alle forze dell’ordine, si inserisce all’interno del progetto di sicurezza urbana e, come le altre presenti sul territorio, sarà operativa 24 ore su 24, rappresentando un valido supporto per prevenire e contrastare comportamenti illeciti, garantendo un ambiente più sicuro e controllato per tutti i cittadini”.

“Il dispositivo avanzato posizionato sulla SP590 è una telecamera di controllo con funzione di lettura targhe che, oltre a registrare immagini e video, è in grado di leggere automaticamente le targhe dei veicoli che transitano in entrambi i sensi di marcia – precisa l’assessore Giuseppe Deluca -. Questo sistema utilizza tecnologie di riconoscimento ottico per identificare le targhe in tempo reale, permettendo di verificare anche se un veicolo è assicurato o revisionato. Si tratta di uno strumento molto utile per le forze dell’ordine e le amministrazioni comunali, perché aiuta a controllare più efficacemente il rispetto delle norme sul traffico e a prevenire furti o veicoli rubati. In sostanza, queste telecamere migliorano la sicurezza stradale e contribuiscono a mantenere l’ordine e la legalità nelle aree pubbliche”.

Dall’Amministrazione Comunale di Monteu da Po sottolineano che “i sistemi di videosorveglianza servono a tutelare la nostra comunità, rafforzare la fiducia e promuovere un territorio più sicuro e vivibile per tutti. Le telecamere non solo aiutano le forze dell’ordine a monitorare gli spazi pubblici, ma anche a intervenire tempestivamente in caso di emergenze”.