La scadenza per le iscrizioni è stata infatti prorogata a martedì 25 novembre alle ore 12 e dovrà avvenire da parte dei docenti attraverso la piattaforma MOON.
Tre sono quest’anno i concorsi promossi dall’Assemblea legislativa piemontese, tramite i Comitati e le Consulte, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e rivolti agli istituti di istruzione secondaria di II grado e agli enti di formazione professionale del Piemonte.
- la 45ª edizione del “Progetto di Storia contemporanea” del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte, in collaborazione con gli Istituti storici della Resistenza, prevede la trattazione di un tema legato alla storia contemporanea o lo sviluppo di una mozione che sarà oggetto di un torneo di dibattito tra studenti che si terrà nell’Aula del Consiglio regionale. Quest’anno agli studenti sarà richiesto di riflettere sulla partecipazione dei ragazzi minorenni alla guerra di Liberazione in Italia. Il lavoro potrà essere svolto secondo svariate modalità: dall’elaborato scritto alla fotografia, dal cortometraggio al podcast fino all’adesione al torneo di dibattito.
– la 42ª edizione del bando “Diventiamo Cittadini Europei” della Consulta regionale europea, in collaborazione con l’Istituto universitario di Studi Europei (IUSE), offre agli studenti la possibilità di affrontare temi di stretta attualità. Due le tracce proposte: la prima sul ruolo presente e futuro dell’Ue nella regolazione dell’intelligenza artificiale, che incide sempre più in molti ambiti della vita umana e la seconda sul regolamento Ue 2024 sul ripristino della natura per la tutela degli ecosistemi.
– la 23ª edizione di “Ragazzi in Aula”, il progetto di “Open Government” che consente ai giovani di entrare in Consiglio regionale per conoscere l’istituzione e i processi decisionali dell’assemblea legislativa. Gli studenti potranno lavorare sulle tematiche promosse dall’Osservatorio regionale sull’usura, dagli Stati generali della prevenzione e del benessere e dal Comitato diritti umani, sperimenteranno i meccanismi alla base delle decisioni democratiche e diventeranno “Ambasciatori del Consiglio regionale del Piemonte”.
In premio per i vincitori i viaggi studio che si terranno in primavera e che saranno l’occasione per visitare i luoghi sede delle principali istituzioni italiane ed europee o teatro di eventi legati alla storia recente. Tra le mete previste per il “Progetto di Storia contemporanea”, Trieste con la risiera di San Sabba, la foiba di Basovizza e il campo profughi di Padriciano, l’isola di Ventotene, la Casa della Resistenza di Verbania e il Centro di documentazione La Benedicta di Alessandria. È invece Strasburgo, con l’Europarlamento e il Fort de Schoenenbourg, sulla “linea Maginot”, la destinazione per i vincitori del bando “Diventiamo cittadini europei” e Roma, con Montecitorio, Palazzo Madama, Palazzo Borromeo e il Quirinale, quella per chi risulterà vincitore del bando “Ragazzi in Aula”.
I dettagli informativi sui concorsi e sulle modalità di partecipazione sono disponibili al seguente indirizzo:
https://www.cr.piemonte.it/cms/il-cittadino/visite-ed-eventi/spazio-ragazzi/concorsi-le-scuole
Ufficio stampa CRP
mi chiedi perché sono sempre così severo nelle mie analisi sulla nostra situazione economica mentre chi governa Comune e Regione, le Banche e i veri componenti del Sistema Torino esprimono sempre ottimismo. La classifica europea del PIL procapite delle varie regioni purtroppo mi dà ragione e retrocede il Piemonte che ha un PIL procapite inferiore alla media europea ,che è tenuta bassa dalle regioni ex comuniste. Il punto è che nel 2003 il PIL procapite piemontese era 120 sui 100 della media europea. Certo è la bassa crescita della economia torinese che abbassa il dato piemontese. Ma tant’è. In ventidue anni abbiamo perso oltre 20 punti e questo calo pesa soprattutto sulla metà della Città che sta male come disse inascoltato l’Arcivescovo NOSIGLIA. Scrivo a Te per dirlo a tutti, Sindaco di Torino, Presidente della Regione, giornali, presidenti delle associazioni, sindacati etc: e’ ora di smetterla di fare analisi ottimistiche perché questi vent’anni ci hanno impoverito. Non aver difeso la nostra industria e pensare che puntare tutto sul turismo potesse bastare e’ stato un grave errore che pagano i più deboli, dai disoccupati ai cassaintegrati . La politica non è il Rotary dove persone per bene si riuniscono per discutere attorno a un piatto di agnolotti. La politica è la ricerca del bene comune attraverso il buon governo della cosa pubblica. I risultati di questi ultimi vent’anni sono negativi. Chiediamo la convocazione degli Stati generali per chiedere a tutti i torinesi e piemontesi di fare la propria parte. Occorre che chi ha ricevuto importanti eredità di aziende e patrimoni abbia un forte senso di responsabilità verso il nostro territorio prima di investirli all’estero. Occorre senso di responsabilità delle Banche e delle Fondazioni bancarie che in questi stessi vent’anni hanno versato al territorio cinque miliardi ma con risultati scarsi sulla economia e sulla società torinese. I partiti che studiano le tattiche per non perdere le prossime elezioni sono chiamati a rispondere sui risultati poco lusinghieri delle loro scelte. E per fortuna noi SITAV abbiamo salvato l’opera più importante.
E’ morto a Biella a 91 anni il commendatore dell ‘Ordine Mauriziano Mario Coda, una vita per il socialismo democratico e l’ideale monarchico. Le sue idee potevano essere anche considerate un ossimoro vivente, mentre l’idea di una monarchia nordeuropea poteva essere un’ipotesi possibile, anche se oggettivamente lontana dalla storia sabauda. Fu un socialista saragattiano in un terra, quella biellese , ricca di tradizioni socialiste riformiste, che espresse anche dei parlamentari. Coda ,che fu consigliere e assessore comunale di Biella, avrebbe potuto rappresentare in Parlamento la sua zona, ma gli fu preferito un tal Barbera che non aveva storia e venne eletto al Senato. La politica anche nella prima repubblica andava così. Coda aveva un rapporto diretto con Saragat che lo invitava a pranzo quando era in vacanza in Valle d’Aosta. Sicuramente ha conservato testimonianze preziose di questa lunga amicizia che in parte ho condiviso. Il PSDI era il partito di Nicolazzi e di Magliano e un uomo di vasti interessi culturali come lui doveva sentirsi a disagio in un partito di grandi e nobili ideali , ma totalmente assoggettato al clientelismo che privilegiava i mediocri e i procacciatori di tessere. Un suo grande amico Marziano Magliola che fu anche lui assessore a Biella , scelse di entrare nel PRI, stanco di una stagnazione politica mortificante.
