CRONACA- Pagina 37

A Rivalta Postamat di ultima generazione

L’ATM Postamat è dotato di monitor digitale ad elevata luminosità e dispensatore innovativo, con moderni dispositivi di sicurezza, tra cui un sistema di macchiatura delle banconote e una soluzione anti-skimming capace di prevenire la clonazione delle carte di credito. L’ATM Postamat è inoltre dotato di un lettore barcode per rendere più semplice il pagamento dei bollettini prestampati tramite QR code.

Disponibile tutti i giorni della settimana e in funzione 24 ore su 24, l’ATM Postamat consente di effettuare operazioni di prelievo di denaro contante, interrogazioni su saldo e lista movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, oltre al pagamento delle principali utenze.

Il nuovo Postamat di ultima generazione può essere utilizzato dai correntisti BancoPosta titolari di carta Postamat-Maestro e dai titolari di carte di credito dei maggiori circuiti internazionali, oltre che dai possessori di carte Postepay.

Poste italiane ricorda che è possibile utilizzare i principali prodotti e servizi offerti da Poste Italiane anche in modalità digitale. Oltre alle classiche operazioni bancarie, come Bonifici e Postagiro, tramite gli strumenti digitali di Poste Italiane tutti i clienti possono pagare vari tipi di bollettino postali, compreso MAV, pagoPA, multe automobilistiche e pagamento Bollo Auto e Moto. Sarà sufficiente inquadrare il codice riportato sul bollettino oppure inserire manualmente i dati richiesti per effettuare il versamento.

Sito e APP consentono inoltre di ricaricare una carta PostePay, un telefono cellulare di qualsiasi operatore, ma anche di accedere ai prodotti di risparmio di Poste Italiane.

 

Culicchia nuovo direttore del Circolo dei Lettori

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Giuseppe Culicchia è stato nominato nuovo direttore della Fondazione Circolo dei Lettori. Per il triennio 2025-2028 sarà alla guida della direzione culturale e operativa della Fondazione, gestendo le sedi del Circolo dei Lettori a Torino, Novara e Verbania, oltre al Circolo della Musica di Rivoli.
“La scelta di Giuseppe Culicchia è stata dettata dalla sua capacità di coniugare continuità e innovazione, elementi fondamentali per il futuro della Fondazione Circolo dei Lettori, un’istituzione di riferimento in Italia per la produzione culturale, la diffusione del pensiero e la promozione del libro”, sottolinea la Fondazione.
La nomina è stata deliberata dal consiglio di gestione, composto dal presidente Giulio Biino e dai consiglieri Elena D’Ambrogio Navone e Massimo Pedrana, al termine di un processo di selezione avviato con l’avviso pubblico del 2 febbraio scorso. Alla candidatura hanno risposto 40 professionisti di spicco del panorama culturale, editoriale e librario italiano

Meisino, le precisazioni del Commissario dell’Ente gestione aree protette del Po

Egregio Direttore,

con riferimento all’articolo apparso sul suo Quotidiano on line in data 21 marzo u.s. relativo ai lavori in corso al parco del Meisino il cui incipit richiamava mie dichiarazioni rilasciate al giornale La Repubblica sottolineando che le stesse, a detta del Comitato “Salviamo il Meisino, contenevano “affermazioni non veritiere”, non precisando peraltro di quali affermazioni si trattasse, ritengo opportuno precisare quanto segue sui contenuti dell’intervista:

– sicuramente il titolo dato all’intervista (“Sul Meisino sbagliato protestare ancora, il piano migliorato è green”) è fuorviante rispetto al contenuto dell’intervista stessa nella quale, in nessuna sua parte, compare tale affermazione, bensì si fa presente che, dopo le profonde modificazioni introdotte al progetto originario dall’Ente Parco e accolte dal Comune di Torino, progetto che l’Ente stesso non ha ritenuto idoneo e ambientalmente sostenibile fin dalla sua prima presentazione, la realizzazione degli interventi autorizzati è meno impattante;

– a titolo di esempio il recupero della Cascina presente nel parco è stato totalmente rivisto, nel rispetto del Piano d’area del territorio che costituisce lo strumento urbanistico gestionale delle aree protette del Po, con destinazione a Centro di educazione ambientale;

– gli impianti sportivi a maggiore impatto, come la pista di pump track, sono stati spostati dal Meisino in area esterna su indicazione e d’intesa con la Circoscrizione;

– gli interventi di abbattimento di alberi debbono essere compensati da piantumazioni idonee con piante autoctone: sulla questione deve anche essere precisato che l’eliminazione delle piante invasive, alloctone e dannose per la biodiversità è un atto dovuto anche da disposizioni della Comunità Europea e consente un miglioramento della biodiversità stessa, così come sta avvenendo su altri territori del Parco del Po in gestione all’Ente;

–  purtroppo il clima che si è venuto a creare intorno al tema del Meisino, molto probabilmente impedirà la realizzazione di interventi di miglioramento a tutela delle aree a maggiore protezione che sono oggi soggette a problematiche di degrado (ad esempio l’interramento “naturale” delle aree umide).

Laddove si ritenesse che tali affermazioni (che sono quelle contenute nell’intervista) non siano veritiere mi dichiaro disponibile a un confronto con i rappresentanti del Comitato “Salviamo il Meisino” che mi metta in condizione di comprenderne il mancato contenuto di verità.

Sottolineo infine, come Lei mi insegna in qualità di direttore di una testata giornalistica, che degli articoli non bisogna limitarsi al titolo o agli occhielli che, ripeto, nel caso di specie sono fuorvianti, ma leggerne i contenuti.

Roberto Saini, Commissario dell’Ente di gestione delle aree protette del Po

Il Coordinamento interfedi sulle violenze dopo il Ramadan

Quando domenica a Torino, dopo le ultime preghiere per il Ramadan al
Parco Dora i 30mila fedeli hanno cominciato a disperdersi
pacificamente, un gruppo si è staccato e ha iniziato una
manifestazione per la Palestina, bruciando le foto di Giorgia Meloni e
di Ursula Von Der Leyen. Un gesto grave violento e sciocco, che ha visto
protagonisti piccoli gruppi di antagonisti di facinorosi, e di esponenti dei centri
sociali.

Noi credenti del Coordinamento Interconfessionale del Piemonte Noi siamo con voi, rinnoviamo a tutti un forte appello alla tolleranza e al rispetto,
oggi più che mai quando i venti dei pregiudizi sembrano dominare il
nostro tempo. Dato che non penseremo mai nello stesso modo e vedremo
la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale, la regola
della nostra condotta deve essere la tolleranza reciproca. Siamo tutti
impastati di debolezze e di errori e dobbiamo imparare a rispettare  le idee altrui, a capire prima di discutere, a discutere
prima di condannare.  Per queste ragioni – nello spirito autentico e originario delle fedi religiose, intendiamo rinnovare  ancora più convintamente il nostro impegno per il dialogo, l’accoglienza, la solidarietà, la non violenza, la pace nella giustizia la  legalità, anche a livello internazionale.  Accompagnando questo impegno  con un lavoro educativo serio e costante e affiancandoci, doverosamente e volentieri, a tutte le realtà istituzionali, politiche,  sociali, culturali, spirituali ecc. che operano in questa prospettiva. 

Idris Bergia ,Wualid Bouchnae, Younis Tawfik, Amir Younes, Bruno Geraci, Giampiero Leo, Walter Nuzzo, a nome del Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi”

   

In commissione regionale la sicurezza stradale

La seconda Commissione, presieduta da Mauro Fava, ha stabilito il termine del 18 aprile per le consultazioni online sul disegno di legge 68 in materia di gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali regionali, provinciali e comunali.

La proposta, che viene trasmessa al Comitato delle autonomie locali, mira ad adempiere quanto previsto dalla normativa europea e nazionale e istituisce la valutazione d’impatto della sicurezza stradale.

Come spiegato dall’assessore Marco Gabusi, il Ddl pone la sicurezza “come elemento progettuale di verifica delle infrastrutture stradali. La nuova legge, dal primo gennaio 2026, consentirà agli enti proprietari delle strade di tipo c (strade extraurbane secondarie) di avere una uniformità di gestione nella programmazione degli interventi. Il disegno di legge scaturisce da un lavoro fatto in Conferenza delle Regioni”.

È prevista una classificazione e valutazione della sicurezza della rete stradale di competenza dei vari enti proprietari delle strade che quindi devono svolgere periodiche ispezioni.

Viene previsto uno stanziamento di 200 mila euro, distribuiti sulle annualità 2026 e 2027 a favore delle Province e della Città metropolitana, come quota di cofinanziamento regionale del piano nazionale della sicurezza stradale.

Ufficio Stampa CRP

Il Piemonte pronto ad accogliere nuove attività economiche. La mappa della Regione

La Giunta regionale del Piemonte ha avviato un’iniziativa strategica per la mappatura delle opportunità insediative presenti sul territorio.

L’obiettivo è identificare e promuovere aree e immobili già disponibili per accogliere nuove attività economiche, rendendo il Piemonte ancora più attrattivo per gli investitori, sia italiani che esteri. Attraverso uno strumento trasparente e aggiornato, si punta a facilitare i processi di insediamento delle imprese, incentivando lo sviluppo economico locale.

La delibera prevede l’attivazione di una manifestazione d’interesse rivolta a enti locali, proprietari pubblici e privati e intermediari immobiliari, invitandoli a segnalare aree edificabili e immobili esistenti destinabili ad attività produttive, inclusa la logistica. Inoltre, la Regione riconosce e valorizza il ruolo delle associazioni di categoria, coinvolgendole nel processo di raccolta, aggiornamento e trasmissione dei dati, garantendo così un costante aggiornamento del sistema regionale delle opportunità insediative.

Dopo un’attenta valutazione e validazione da parte degli uffici regionali, le opportunità più idonee saranno integrate in una piattaforma promozionale e valorizzate a livello nazionale e internazionale. Ciò avverrà anche attraverso eventi, fiere e canali istituzionali come “Invest in Italy”, il portale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Questa iniziativa si inserisce in un contesto particolarmente favorevole: il Piemonte è stato recentemente riconosciuto dal Financial Times tra le regioni europee più attrattive per gli investimenti industriali esteri, un attestato di fiducia che conferma la solidità del sistema produttivo locale e la capacità del territorio di accogliere nuove imprese.

“L’iniziativa – commenta l’assessore regionale alle Attività produttive Andrea Tronzano – rappresenta un passo concreto verso una maggiore competitività del nostro territorio. Con la mappatura delle aree disponibili vogliamo offrire alle imprese un quadro chiaro e accessibile delle opportunità presenti in Piemonte, valorizzando il patrimonio immobiliare esistente e le potenzialità future. È uno strumento che punta a semplificare la localizzazione delle scelte e a velocizzare i percorsi di investimento, in linea con le migliori pratiche europee”.

A supporto di questa strategia sarà coinvolto il “Team Attrazione”, il gruppo interdirezionale della Regione creato nel 2021 per accompagnare gli investitori in ogni fase del processo.

Commemorato il vigile Bussi ucciso durante una rapina

L’Assessore alla Sicurezza Marco Porcedda ed i vertici del Corpo di Polizia Locale di Torino, il comandante Roberto Mangiardi e il vicecomandante vicario Alessandro Parigini, hanno ricordato nella mattina di lunedì 31 marzo l’agente Roberto Bussi, caduto in servizio nel 1988. Di fronte a uno schieramento di agenti e Comandanti di Reparto, le note del Silenzio hanno risuonato a pochi metri dal Palazzo Civico per ricordare l’agente di Polizia Locale ucciso nella notte del 30 marzo 1988 per essere intervenuto a supporto di alcune guardie giurate durante un tentativo di rapina al Monte dei Pegni in via San Francesco d’Assisi.

Fondi regionali alle imprese artigiane per le fiere

La Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore allo Sviluppo delle Attività produttive Andrea Tronzano, ha stanziato ulteriori 350.000 euro a favore delle imprese artigiane che intendono partecipare a fiere nazionali e internazionali nel corso del 2025.

Grazie a questo intervento sarà possibile riattivare lo sportello gestito da Unioncamere Piemonte, che aveva dovuto sospendere l’accoglimento delle domande per esaurimento dei fondi. La riapertura è prevista per il prossimo mese di luglio, in tempo utile per consentire la presentazione delle istanze relative alle principali manifestazioni del secondo semestre dell’anno, tra le quali Restructura, Expocasa e L’Artigiano in Fiera, eventi di rilievo strategico per la promozione del saper fare piemontese.

“Con questa misura – dichiara l’assessore Tronzano – le imprese artigiane potranno tornare a beneficiare di un contributo per partecipare alle fiere. Un’opportunità di crescita, visibilità e sviluppo commerciale che recepisce le istanze delle associazioni artigiane e rafforza il legame tra promozione economica e identità territoriale”.

L’iniziativa rappresenta anche una risposta concreta alle richieste espresse dalle organizzazioni di categoria dell’artigianato, che da tempo sollecitavano un rafforzamento delle politiche di sostegno alla partecipazione fieristica, in particolare verso una programmazione di medio periodo e una miglior valorizzazione dell’identità territoriale nelle fiere di maggior richiamo.

La delibera prevede inoltre risorse aggiuntive per 30.000 euro per rafforzare l’immagine del Piemonte a “L’Artigiano in Fiera”, in programma a Rho (Milano) dal 6 al 14 dicembre 2025, attraverso l’allestimento nel Padiglione che ospita le imprese piemontesi di uno stand istituzionale che fungerà da punto di riferimento per visitatori e operatori.

Sappe: “Altri telefonini scoperti nel carcere”

Ennesima denuncia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, per voce del segretario del Piemonte Vicente Santilli: “Due telefoni cellulari e diversi accessori elettronici sono stati rinvenuti nella serata di martedì 29 aprile 2025 all’interno della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, durante una perquisizione straordinaria disposta dalla Direzione dell’istituto. L’operazione, condotta dagli agenti di Polizia Penitenziaria nel reparto “Alta Sicurezza” del padiglione A ha portato alla luce un primo dispositivo, uno smartphone, nascosto all’interno degli slip di un detenuto italiano. Nella stessa cella, a seguito di un’ulteriore ispezione, è stato rinvenuto anche un microtelefono, insieme a due cavi per la ricarica e un alimentatore”.

“Il ritrovamento”, prosegue, “conferma ancora una volta la gravità del fenomeno legato all’introduzione illecita di dispositivi elettronici nelle carceri italiane, spesso utilizzati per eludere i controlli penitenziari e comunicare con l’esterno, anche per fini illeciti”. Per il sindacalista, si tratta di “Una situazione già critica, che rischia di diventare ancor più complessa con l’annunciata introduzione degli incontri intimi in carcere, prevista in spazi non ancora idonei e senza un chiaro protocollo sanitario e di sicurezza”.

Il SAPPe, sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria, ha più volte denunciato come simili episodi siano ormai quotidiani, e come la sola professionalità del personale non sia più sufficiente a contrastare in modo strutturale un fenomeno che richiede interventi tecnologici urgenti, bonifiche ambientali regolari e un adeguato potenziamento dell’organico, conclude Santilli.

“Un plauso va a tutto il personale di polizia penitenziaria che con abnegazione e grande professionalità, é riuscito, ancora una volta, ad esaltare la presenza dello Stato in Istituto”, commenta Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, il quale si augura “che almeno questa volta il minuzioso lavoro della Polizia Penitenziaria possa essere rispettato e valorizzato come merita, applicando nei confronti  del detenuto possessore del dispositivo telefonico i dovuti e necessari provvedimenti conseguenziali”. Sollecita urgenti e rapidi interventi a favore del personale in servizio nel carcere di Torino, ricordando che “nel triennio 2022/2024 sono stati sequestrati dalla Polizia Penitenziaria, nelle carceri italiane, circa 5.000 telefonini (4.931, per la precisione). Servono fatti concreti, nello specifico, senza però dimenticare che sulla questione detentiva minorile va fatta una riflessione più approfondita, che porti a non avere più maggiorenni tra i detenuti. Non possiamo più permetterci che episodi di questo tipo diventino la norma. La sicurezza degli operatori, dei detenuti e dell’intera comunità è a rischio”, conclude il leader nazionale del SAPPE.

Forse un infarto ha colpito l’autista del bus finito nel Po

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Un malore, forse un infarto o un aneurisma, potrebbe essere la causa della tragedia del bus precipitato nel Po e della morte di Nicola Di Carlo, l’autista del pullman giunto a Torino per accompagnare in gita un gruppo di studenti di Milano.

I primi risultati dell’autopsia sembrano dare corpo all’ipotesi che l’uomo non fosse in buone condizioni di salute prima dell’incidente. Ciò potrebbe aver compromesso la sua capacità di controllo del bus. Tuttavia, per una conferma definitiva sarà necessario attendere altri  accertamenti e l’analisi dei campioni di laboratorio, che dovrebbero fare luce sulla natura del malore.