CRONACA- Pagina 35

Alluvione, sopralluogo nei Comuni colpiti

Visita nel territorio:

pubblichiamo l’intervento  del Consigliere regionale Sergio Bartoli, presidente della commissione Ambiente

1 Maggio – Nel pomeriggio ho partecipato al sopralluogo nei territori duramente colpiti dall’alluvione, insieme al Presidente Alberto Cirio e al Direttore della Protezione Civile regionale, Bruno Ifrigerio (Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Protezione Civile, Trasporti e Logistica).
Abbiamo incontrato sindaci e amministratori locali per ascoltare le criticità emerse e testimoniare la vicinanza concreta delle istituzioni.

Tra i Comuni visitati anche Monteu da Po, dove la Sindaca mi ha illustrato la gravità della situazione, come anche la perdita di un caro cittadino avvenuta nel Comune. Alle famiglie coinvolte va tutta la mia vicinanza e il mio cordoglio.

A seguire, ci siamo recati a Lauriano per la verifica dei danni e la visita al Caseificio Pugliese, una realtà produttiva storica e radicata nel territorio. L’azienda ha subito danni ingenti ed è stata costretta a un fermo produttivo di tre giorni nel periodo pasquale. Grazie all’impegno e alla determinazione dei titolari — persone che conosco da tempo e di grande serietà — il Caseificio si è subito attivato per ripartire, garantendo la continuità aziendale e tutelando i lavoratori.

Durante tutto il sopralluogo ho potuto constatare anche la presenza e l’instancabile lavoro dei volontari della Croce Rossa, della Protezione Civile e delle forze dell’ordine, in particolare i Carabinieri, che hanno garantito assistenza e sicurezza fin dalle prime ore dell’emergenza.
A loro va la mia gratitudine e il più sentito riconoscimento.

Desidero anche sottolineare l’importanza della costante vicinanza e sensibilità del Presidente Cirio verso i territori e le comunità colpite: una presenza non solo formale ma concreta, che fa la differenza nei momenti di maggiore difficoltà.

Il mio impegno, anche come Presidente della Commissione Ambiente, prosegue con determinazione per offrire risposte rapide e concrete a cittadini, imprese e amministrazioni locali.

1° 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 | 𝗗𝗼𝗽𝗼 𝗶𝗹 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝗹𝗹𝘂𝗼𝗴𝗼 𝗮 𝗠𝗼𝗻𝘁𝗲𝘂 𝗱𝗮 𝗣𝗼 𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗶𝗮𝗻𝗼, 𝗽𝗿𝗼𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗶𝘁𝗼𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗮 𝗣𝗿𝗲𝗽𝗮𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼 (𝗖𝗮𝘀𝘁𝗲𝗹𝗹𝗮𝗺𝗼𝗻𝘁𝗲) 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗶𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗳𝗿𝗮𝗻𝗲.

Sono stato presso l’abitazione di una famiglia costretta ad abbandonare la propria casa, dichiarata pericolante a seguito delle frane provocate dalle forti piogge.

Nel tardo pomeriggio mi sono recato a Preparetto, frazione di Castellamonte, dove purtroppo la situazione si è confermata drammatica: la frana ha colpito direttamente la struttura dell’abitazione, rendendola inagibile e mettendo a rischio anche le famiglie vicine.
La famiglia mi ha mostrato un video impressionante in cui si vede chiaramente la frana che preme contro il tetto della casa.

Non si tratta di un caso isolato. In tutto il territorio ci sono altre famiglie sfollate e molte hanno subito danni ingenti alle proprie abitazioni.

Ho espresso la mia piena vicinanza e solidarietà a tutte queste persone che, oltre a perdere la sicurezza della propria casa, stanno affrontando difficoltà economiche ed emotive pesantissime.

Mi sono già attivato, prendendo contatto con il Direttore Generale della Regione Piemonte per approfondire la situazione e valutare insieme quali possibili percorsi si possano intraprendere per affrontare l’emergenza.

Il mio impegno continuerà: dobbiamo garantire non solo assistenza immediata ma anche prospettive di rientro sicuro per chi rischia di perdere la propria abitazione e sostenere chi ha subito danni.

Alle istituzioni tutte chiedo unità e tempestività nel riconoscimento dello stato di calamità e nella predisposizione di misure concrete per questi cittadini, che non devono e non possono essere lasciati soli.

Sergio Bartoli 

 

Maxi rissa in borgo Aurora, anche uno skateboard usato come arma

Nel tardo pomeriggio di ieri, il quartiere Aurora di Torino è stato teatro di una violenta rissa scoppiata  all’incrocio tra corso Giulio Cesare e via Carmagnola, nei pressi dei giardinetti Madre Teresa di Calcutta. Più di quindici persone, perlopiù giovani, si sono affrontate in strada con calci, pugni e urla, come documentato da video diffusi sui social.

Tra i partecipanti, uno di loro brandiva uno skateboard rosso come un’arma, sollevandolo più volte per minacciare e colpire gli altri coinvolti. La situazione è rapidamente degenerata, con l’arrivo di altri ragazzi che hanno aggravato ulteriormente la confusione.

La rissa è stata interrotta dall’intervento della polizia di Stato. Le forze dell’ordine stanno ora analizzando i filmati per identificare i responsabili e chiarire le cause alla base dell’episodio.

Oggi Alma vive una nuova vita

Viveva attaccata a una catena, il pelo sporco e arruffato, gli occhi spenti dalla sofferenza; malata e trascurata, sopravviveva a stento in condizioni inaccettabili. Oggi Alma, così è stata ribattezzata, è un cane felice e sereno, accolta in una casa piena d’amore. La sua storia è una di quelle che scaldano il cuore e dimostrano quanto amore, attenzioni e cure possano fare la differenza nella vita di un animale.
Recuperata a Rivalba (TO) dalle Guardie Zoofile dell’OIPA di Torino, Alma – una cagnolona simil spinone di 10 anni – versava in condizioni critiche, non solo per via dell’ambiente sporco e fatiscente in cui era costretta da una catena arrugginita. A destare preoccupazione era soprattutto la massa sporgente, tumefatta e sanguinante, che presentava sull’addome, oltre alle problematiche legate all’eccessiva magrezza.
Trasferita in canile, è stata sottoposta a cure veterinarie immediate, ma era chiaro che per lei fosse necessario un ambiente diverso, confortevole e tranquillo, dove potesse recuperare appieno le forze. E così, per fortuna, è stato: la sua storia ha colpito profondamente una donna di Torino, che ha scelto di aprire le porte della sua casa (e del suo cuore) a questo cane sfortunato, per donarle una seconda possibilità.
Oggi Alma sta bene, vive in un ambiente adatto alle sue necessità, coccolata e accudita come merita. La situazione disperata in cui viveva è solo un lontano, brutto ricordo e per questo dobbiamo ringraziare non solo la persona che la sta accudendo amorevolmente, ma anche coloro che non si sono voltati dall’altra parte e che hanno allertato le Guardie Zoofile dell’OIPA di Torino, segnalando la sua situazione. Buona vita, Alma!

Laura Di Cintio

Ufficio stampa OIPA Italia

Traffico di migranti, arrestati tre pakistani

La Polizia di Stato, in stretto raccordo con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, all’esito di mirate ricerche sul territorio nazionale, ha dato esecuzione ad un arresto provvisorio per fini estradizionali emesso dall’Autorità giudiziaria pakistana nei confronti di tre cittadini di quel Paese, indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

I provvedimenti sono stati convalidati dalle Corti d’Appello con il coordinamento delle Procure Generali competenti.

L’operazione, svolta dagli investigatori del Servizio Centrale Operativo e delle Squadre Mobili di Torino, Catanzaro e Brescia, ha interessato contemporaneamente le predette province, ove i soggetti sono stati localizzati, tratti in arresto e posti a disposizione dell’Autorità giudiziaria italiana per lo svolgimento del procedimento estradizionale.

Nel corso dell’indagine è emerso il coinvolgimento degli arrestati nel traffico di migranti che partiti dal Pakistan, venivano fatti transitare dalla Libia, sulla rotta del Mediterraneo centrale, per fare ingresso illegale in Unione Europea, in particolare dalle coste italiane e greche.

Il sodalizio criminale pakistano sarebbe stato collegato anche a due gravi episodi di naufragio.

Il primo sarebbe avvenuto nel febbraio del 2023 a largo delle coste libiche, allorquando un barchino in ferro del tutto privo di dispositivi di salvataggio e di sicurezza, diretto verso l’Italia, si sarebbe ribaltato a causa delle avverse condizioni atmosferiche.

Il secondo sarebbe avvenuto nel giugno 2023 in acque SAR greche. In quel caso l’imbarcazione, nell’ambito di un viaggio organizzato dal gruppo investigato, tra cui i tre arrestati, sarebbe partita dalla Libia in data 18 giugno 2023 e si sarebbe ribaltata a largo delle coste elleniche di Pylos (GRE), causando la morte di numerosi cittadini pakistani.

Nel corso dell’indagine, inoltre, sarebbe emersa anche la capacità del gruppo criminale e dei tre indagati tratti in arresto, di procurare visti lavorativi in assenza dei requisiti previsti dalla legge, quindi in violazione del c.d. “decreto flussi”, per i cittadini pakistani entrati illegalmente nell’Unione Europea.

I piemontesi sono sempre più green

Il  92% preferisce il cartone per il packaging e chiede informazioni sempre più chiare sugli imballaggi

Il fatto che i piemontesi siano sempre più green emerge da un’indagine condotta su oltre mille consumatori italiani e da un focus dedicato alla regione. Il Piemonte si distingue per consapevolezza ambientale e attenzione al packaging sostenibile.

È quanto emerge dall’Osservatorio di Pro Carton, l’associazione Europea di Produttori di Cartone e Cartoncino, che ogni anno analizza la percezione dei cittadini europei sul ruolo del packaging in chiave ambientale. Lo studio ha coinvolto oltre 5 mila consumatori tra Italia e Regno Unito, Germania, Francia e Spagna, di cui più  di mille in Italia.

All’interno del campione nazionale un focus specifico è  stato riservato al Piemonte, consentendo di mettere in luce dati e tendenze peculiari della regione, in linea con il quadro italiano, ma con sfumature locali di grande interesse.

Secondo la fotografia di Pro Carton, le due sfide percepite come le più preoccupanti dai piemontesi sono il costo della vita ( lo dichiara il 67% degli intervistati) e il cambiamento climatico (62%). Seguono, con percentuali minori, la guerra (57%), la povertà ( 52%) e l’immigrazione (43%). Non solo, oltre 6 intervistati su 10 nell’ultimo anno si sono significativamente interessati al cambiamento climatico.

Il 65% di chi vive in Piemonte ha dichiarato di acquistare prodotti sostenibili, prestando attenzione al fatto che il prezzo si mantenga costante e eguale alle alternative tradizionali.

Per il 40% adottare uno stile di vita attento all’ambiente è diventato un fattore  più importante rispetto allo scorso anno. Tra i comportamenti virtuosi messi in atto dai cittadini piemontesi negli ultimi dodici mesi spiccano l’aumento della raccolta differenziata, lo dichiara il 66%, l’acquisto di prodotti di provenienza locale (52%) e la riduzione del consumo di acqua (41%), risultati in linea con il resto del Paese.

Quasi 7 intervistati su 10 sono convinti che non si stia facendo abbastanza per arginare gli effetti del cambiamento climatico e che sarebbero necessarie azioni più concrete, come piantare più alberi (segnalato dal 62% dei partecipanti) e soprattutto riciclare maggiormente (67%). Una convinzione confermata dal fatto che, negli ultimi 12 mesi, il 52% dei partecipanti all’indagine ha riciclato di più rispetto allo scorso anno.

In Piemonte il cartone è  il materiale preferito per il packaging. Uno degli aspetti più significativi riguarda la preferenza dei cittadini in tema di packaging: se posto davanti alla scelta tra plastica e cartone, il 92% dei piemontesi sceglierebbe l’imballaggio in cartone.

Secondo il campione intervistato, le caratteristiche che deve avere un packaging ideale sono : facile da riciclare (63%), realizzato con materiali naturali rinnovabili (43%) e dotato di istruzioni chiare per il corretto smaltimento ( 32%).

I cittadini sono consapevoli del ruolo che rivestono nella scelta del packaging da acquistare , ma nonostante questo ritengono che la responsabilità maggiore nella riduzione dei rifiuti degli imballaggi ricada sui produttori ( 70%).

“Il Piemonte si presenta come una regione attenta e sensibile al tema dell’ambiente”, commenta Winfried Muehling, direttore Marketing e Comunicazione di Pro Carton. “Nel complesso vediamo i consumatori italiani rispondere molto bene al riciclo. C’è un forte impegno per l’ambiente e per l’utilizzo ottimale delle risorse naturali per il bene del nostro pianeta”.

MARA MARTELLOTTA

Autobus deserti? La Regione riorganizza le linee

/

Entrerà in vigore lunedì 5 maggio, come deciso dalla Regione Piemonte, la riorganizzazione nel Torinese delle tratte a bassa o bassissima frequentazione coperte con autobus.

Dopoil lavoro di confronto effettuato in questi mesi con i sindaci e le aziende per verificare, incrociare e validare i dati relativi all’utenza, anche grazie ai 2 milioni di euro aggiuntivi messi a disposizione dalla Regione per questa tipologia di linee, restano attive la 442 Avigliana-Nichelino-Rivoli e la 85 per Rivalta. Confermato anche il servizio per la linea bus Ivrea-Milano, operativa con il cambio a Carisio su una seconda linea autostradale senza alcun costo aggiuntivo sul biglietto. Nelle prossime settimane, sulla base dei dati di traffico, i tecnici verificheranno la possibilità di ripristinare il servizio diretto.
L’utenza media tra tre e otto passeggeri, a seconda dell’orario, comporta invece la cancellazione delle linee 259 Carmagnola-Carignano-Torino, 259K Torino-Carmagnola-Textile, 265 Torino-Verrone e Piossasco-Pianezza.

La Regione assicura il monitoraggio costante dell’andamento dei flussi e si impegna ad attivare con tempestività la reintroduzione delle corse sospese qualora si verifichi un potenziale aumento di utenza, in particolare in relazione a riprese produttive significative delle aziende interessate.

Politiche alimentari locali per le città italiane e palestinesi

Bambini e bambine che si accalcano con in mano piatti e contenitori alla ricerca di un pasto: immagini che ben raccontano una tragedia con la quale il popolo palestinese deve convivere, non solo a Gaza, ma anche in Cisgiordania dove migliaia di persone devono fare i conti con la crisi alimentare.

Il progetto ‘AKLI BALADI’, approvato dalla giunta comunale la settimana scorsa su proposta del sindaco Stefano Lo Russo, significa in arabo “Mangia locale” e vede la Città di Torino come capofila di un folto gruppo di città italiane e palestinesi, associazioni, oltre che di tre atenei e Enti del Terzo settore, tra cui Slow Food Italia, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di politiche alimentari urbane inclusive, sostenibili e resilienti nelle città palestinesi della Cisgiordania in un momento di forte criticità.

Un’iniziativa anche di alto valore istituzionale, sia perché attraverso di esso la Città di Torino e i suoi partner concorrono a realizzare gli indirizzi di politica estera italiana nei Territori palestinesi, sia perché attraverso questo progetto è possibile dare continuità ad accordi e gemellaggi tra città italiane e palestinesi.

L’obiettivo delle città italiane del progetto (Assisi, Bergamo, Bra, Caltagirone, Pavia, Reggio Emilia, Sesto Fiorentino) è di accompagnare le loro città-sorelle, dove anche gli agricoltori vivono una situazione difficile e che non ha eguali, supportandole nel rafforzamento delle politiche alimentari locali, via maestra per assicurare il diritto al cibo adeguato ai propri cittadini.

Previste la creazione di punti di valorizzazione dei prodotti locali e di educazione alimentare e il miglioramento della qualità delle filiere dell’olio, Il prodotto che meglio rappresenta la Palestina, proveniente da ulivi coltivati su terrazzamenti che disegnano da secoli questi paesaggi, del dattero e del miele.

Tra i risultati attesi: il potenziamento degli interventi utili a connettere urbanizzazione, cibo e agricoltura nei governatorati di Betlemme e di Gerico; il rafforzamento della governance alimentare degli enti territoriali palestinesi e delle loro reti, in sinergia con gli omologhi italiani; il miglioramento dell’offerta educativa e formativa sulle politiche alimentari urbane in Cisgiordania.

Tramite l’introduzione di local food policies, l’organizzazione degli uffici ad esse dedicati, l’aggiornamento del quadro normativo e regolamentare specifico, la promozione di scambi e di buone pratiche, di formazioni ed eventi, il supporto alle filiere e l’introduzione di strumenti innovativi e a basso impatto ambientale, si auspica un cambiamento nel comportamento individuale dei singoli beneficiari diretti e indiretti dell’iniziativa, nonché delle collettività territoriali coinvolte.

Il valore del progetto, della durata di 36 mesi, è di 1.752.971,16 euro, 1.642.381,86 euro dei quali (il 93,69% del valore del progetto) provenienti dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), il braccio operativo del Ministero Affari esteri e Cooperazione internazionale. La parte rimanente, pari a 110.589,30 è coperto dal partenariato.

Di cooperazione italo-palestinese si parlerà anche domani, mercoledì 30 aprile, alle ore 18 nella Tenda della Sindone, in piazza Castello nel corso dell’incontro “La cooperazione internazionale dietro le quinte di un pellegrinaggio in Terra Santa. Prendersi cura di piazze, strade, mosaici e chiese” a cura del servizio di Cooperazione Internazionale e Pace del Gabinetto del Sindaco. Il Workshop racconterà gli esiti di alcuni progetti di cooperazione internazionale promossi dalla Città di Torino che, oltre a contribuire a migliorare la vita di quanti vivono in Terra Santa, hanno reso più fruibili le strade percorse dai pellegrini e i beni culturali che sono meta dei pellegrinaggi. Sarà evidenziato anche il ruolo della formazione professionale per i giovani nei mestieri necessari al lavoro di cura (dai restauratori agli elettricisti) e l’attenzione ai progetti di cooperazione nei pellegrinaggi religiosi.

Disponibile il programma in formato pdf

In memoria di Gianni Dematteis … “Lou Sèndic”

Castelmagno ricorda con un prezioso documentario quello che fu il suo grande sindaco negli anni della ripresa socio-economica del piccolo Comune cuneese

Sabato 3 maggio

Castelmagno (Cuneo)

“Scomodo missionario … in salita!”. Con queste parole è ricordato in un affettuoso memoriale Gianni Dematteis“Lou Sèndic” (in lingua occitana) di Castelmagno, fra gli anni ’70 (quando con una lista di dodici castelmagnesi e sotto il simbolo della “stella alpina” e dello “scarpone” vinse per la prima volta le elezioni civiche) e il ’96. Anni in cui l’antico paese, sviluppato interamente nel territorio montuoso della Valle Grana, aveva bisogno di tutto, dallo sgombero neve – solo per citare alcune “emergenze” – agli acquedotti, dalle opere di assistenza agli anziani alle strade e alla luce, tanto da far dire allo stesso Dematteis: “Dovessi fare l’elenco completo di ciò di cui avevamo bisogno, ne avrei per pagine … Si fa prima a dire che cosa avevamo: niente!”. Nel momento in cui Gianni Dematteis, giornalista di mestiere e sindaco di forte acquisizione e vocazione, s’imbatte in Castelmagno (quando nella frazione Chiappi incontra Rina, la donna della sua vita, sposata nel ‘58) il paese vive una situazione di assoluto isolamento e arretratezza; quando Dematteis scompare nel 2007, ha un nuovo Municipio, energia elettrica, strade asfaltate, paravalanghe ed è conosciuto, oltre i limitati confini del territorio, per le sue bellezze paesistiche, le sue tradizioni e quell’omonimo formaggio, che il grande Luigi Veronelli non esitò a definire “il migliore del mondo” e che proprio grazie a Dematteis, ottenne, tra le prime in Italia, la D.O.C.

Ebbene, proprio per ricordare la figura del grande sindaco-giornalista, sabato 3 maggio (ore 17) presso la “sede comunale” di Castelmagno a Campomolino, e in replica domenica 11 maggio (ore 21), presso il “Cinema Monviso” a Cuneo – all’interno del programma del “Festival della Montagna” – si terrà la proiezione del documentario “Gianni Dematteis – Lou Sèndic” , realizzato da Angelo ArtuffoElena Buonfrate e Flavio Menardi Noguera in collaborazione con il “Centro Occitano di Cultura Detto Dalmastro” e il “Comune di Castelmagno”.

La realizzazione del documentario è parte di un incarico affidato a “La Cevitou/Ecomuseo Terra del Castelmagno”, relativo allo svolgimento di tre ricerche storico-antropologiche su personaggi che hanno avuto ruoli determinanti e preziosi per lo sviluppo socio-culturale della Valle Grana e rientra nel progetto “Valle Grana Cultural Village” promosso dai Comuni di Monterosso Grana e Pradleves, finanziato tramite fondi “NextGenerationEU” e gestito dal “Ministero della Cultura” nell’ambito del PNRR.

Le proiezioni sono ad ingresso libero.

Sottolinea Flavio Menardi Noguera“Gianni era giornalista, dunque capiva bene l’importanza della comunicazione e perciò mise la sua capacità professionale a servizio della causa. Prima di qualsiasi rivendicazione, era necessario spezzare il silenzio in cui giaceva Castelmagno, facendo conoscere a tutti e on ogni mezzo come si viveva in montagna. Tutto poteva servire: articoli su giornali e periodici, servizi in televisione, partecipazione a convegni, coinvolgimento di politici parlamentari e ministri”. Carte, tutte giocate da Dematteis che per far meglio sentire la voce del suo paese, nel 1970 creò addirittura un giornale locale che andò ben oltre i confini comunali: “La vous de Chastelmanh”. Non solo, oltre alle tantissime opere pubbliche sollecitate e realizzate, trovò anche nei 200 giovani “obiettori di coscienza” che operarono a Castelmagno per trent’anni dei validi collaboratori “che gli permisero di essere sempre sul luogo per interposta persona”.

Molte, dunque, le battaglie (all’apparenza impossibili) vinte. “Contro una sola cosa – ricorda ancora Menardi Noguera – Dematteis non poteva vincere: lo spopolamento che è proseguito inesorabile negli anni. Ancora oggi il Comune conta pochissimi residenti. Tuttavia, se consultiamo le serie storiche dei censimenti ( 1861-2021) che registrano un calo continuo degli abitanti per tutti i Comuni dell’Alta Valle, scopriamo una singolare ‘anomalia’. A Castelmagno, tra i censimenti del 1971 e del 1991, in quello del 1981 è registrato un +15,1%. Negli anni in cui Dematteis fu sindaco, lo spopolamento si interruppe e addirittura subì un’inversione. Momentanea certo, ma evidente”. E il motivo ci sarà pure!

Per maggiori informazioni circa le proiezioni di “Lou Sèndic”: tel. 329/4286890 o expa.terradelcastelmagno@gmail.com

g.m.

Nelle foto: Gianni Dematteis – “Lou Sèndic” in immagini di repertorio

Poste, Angela Azzarito “Stella al Merito del Lavoro”

Angela Azzarito che ha diretto l’ufficio postale di Rivalta di Torino  sarà insignita dell’onorificenza “Stelle al Merito del Lavoro”, assegnata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

La Commissione nazionale istituita per l’occasione, per il sedicesimo anno consecutivo, ha deciso di assegnare ai dipendenti del Gruppo 94 Stelle al Merito, su tutto il territorio nazionale, in rappresentanza della maggior parte dei ruoli professionali.

In attesa del conferimento formale a cura della Prefettura di Torino per meriti “di perizia, laboriosità e buona condotta morale”, in calendario il 1° maggio presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Piazza Bodoni, la ex-direttrice dell’ufficio postale di Rivalta, Angela Azzarito, ha ricevuto un attestato di stima e riconoscimento dall’azienda.

       

Sono orgogliosa della nomina ricevuta per la Stella al Merito del Lavoro, che considero un riconoscimento importante per i miei quarant’anni di servizio in Poste Italiane.- dichiara Angela Azzarito – Poste ha segnato profondamente la mia vita: è proprio in Azienda che ho costruito la mia famiglia, conoscendo mio marito pochi mesi dopo l’assunzione presso l’ufficio di Orbassano. Dopo tredici anni a Orbassano, sono diventata Quadro e ho assunto l’incarico di responsabile dell’ufficio di Rivalta di Torino 1, dove ho trascorso ben 27 anni, vivendo in prima persona la trasformazione da Ente Pubblico Economico a Poste Italiane S.p.A.

In tutto il mio percorso, ho sempre ricevuto stima e apprezzamento da parte dei Direttori di Filiale e dei capiservizio, ma anche da parte della clientela. Questo premio rappresenta per me il culmine di un percorso lavorativo ricco di soddisfazioni umane e professionali.

 

Le “Stelle al Merito del Lavoro” sono concesse ogni anno alle lavoratrici e ai lavoratori di aziende       pubbliche e private, con età minima di 50 anni e anzianità lavorativa continuativa di almeno 25. Il 50% è riservato a coloro che hanno iniziato la loro attività dai livelli contrattuali più bassi e si sono distinti per il loro contributo umano e professionale.