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“Io per lei” di Fondazione Telethon dedicata alla forza delle “mamme rare”

Su https://www.fondazionetelethon.it/partecipa/eventi/siamo-in-piazza-con-tutto-il-cuore/ 

è possibile conoscere tutte le modalità di distribuzione, tra cui oltre 2.500 punti di raccolta in tutta Italia, o richiedere i Cuori di biscotto nella sezione dello shop solidale

 

Torino, 2 maggio 2025 – Tutto pronto per la campagna “Io per lei” di Fondazione Telethon dedicata alla forza delle “mamme rare”, da sempre al centro della missione della Fondazione nata trent’anni fa dall’appello di un gruppo di mamme dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM).

Organizzata in prossimità della Festa della Mamma, la campagna “Io per Lei” è un invito a dare forza alla ricerca di Fondazione Telethon scegliendo, con i Cuori di biscotto, di compiere un gesto d’amore e sostegno verso le mamme e le famiglie di bambini con una malattia genetica rara.

Anche in Piemonte il 3 e 4 maggio sarà possibile trovare i Cuori di biscotto in 86 punti di raccolta mentre in tutta Italia saranno oltre 2.500 i punti di raccolta, a fronte di una donazione minima di 15 euro. A distribuirli saranno i volontari di Fondazione Telethon e UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, di AVIS – Associazione Volontari Italiani Sangue, di Anffas – Associazione Nazionale di Famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, di UNPLI – Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, di Azione Cattolica Italiana, e le edicole aderenti al SI.NA.GI – Sindacato Nazionale Giornalai d’Italia.

“Anche quest’anno, con la campagna di primavera ‘Io per lei’, Fondazione Telethon celebra la forza delle ‘mamme rare’, che con grande determinazione si prendono cura ogni giorno dei figli nati con malattie genetiche rare. La qualità della vita di questi bambini è molto spesso compromessa dalla malattia e, proprio per questo, Fondazione Telethon lavora con altrettanta determinazione per dare forza alla ricerca e offrire risposte concrete in termini di diagnosi tempestive, sostegno alla qualità della vita e terapie efficaci. Grazie alla ricerca, sostenuta dall’impegno prezioso dei nostri volontari e dalla generosità dei nostri donatori, possiamo costruire un futuro migliore per le persone con una malattia genetica rara e per le loro famiglie” commenta Ilaria Villa, Direttrice Generale di Fondazione Telethon.

Si rinnova anche l’appuntamento con la settimana di sensibilizzazione di Fondazione Telethon sulle tre reti Rai dal 28 aprile al 4 maggio 2025, con il supporto di Rai per la Sostenibilità-ESG, per continuare a sostenere il lavoro dei ricercatori e dare risposte concrete in termini di terapie e cure a chi affronta le difficoltà di una malattia genetica rara.

La campagna “Io per Lei” ha il sostegno di BNL BNP Paribas, partner storico al fianco di Fondazione Telethon con oltre 345 milioni di euro raccolti in 34 anni a sostegno della ricerca scientifica: anche quest’anno sarà possibile per i clienti BNL donare attraverso i 1.340 sportelli ATM e le 562 agenzie su tutto il territorio, e sull’APP BNL in modo semplice e sicuro.

Anche quest’anno DHL è vettore ufficiale della campagna di piazza.

I Cuori di biscotto, realizzati con passione dalla storica pasticceria genovese Grondona nata nei primi dell’Ottocento, sono biscotti di pasta frolla a forma di cuore, ideali per ogni momento della giornata, dalla prima colazione al dopo cena, e disponibili in tre gustose varianti: con gocce di cioccolato, con Arance di Sicilia, e al cacao e gocce di cioccolato.

Per questa edizione della Campagna “Io per lei”, le scatole di latta sono state prodotte in tre differenti colori metallizzati che identificano il gusto del biscotto: crema per variante con gocce di cioccolato, viola per quella con Arance di Sicilia, e blu per il gusto cacao e gocce di cioccolato.

Ogni scatola è collezionabile ed è dedicata a un momento speciale della giornata: il sorriso dell’aurora per la scatola color crema, la poesia del tramonto per la scatola viola, e l’abbraccio della sera per la scatola blu. La nuova veste grafica rappresenta l’impegno della grande squadra di Fondazione Telethon nell’arco della giornata, dal mattino alla sera, per sostenere la ricerca e offrire al più presto risposte e terapie ai bambini e alle famiglie che ne hanno bisogno, in tutto il mondo.

In ogni scatola in latta ci sono 3 vaschette, confezionate separatamente e contenenti 6 biscotti, per un totale di 18 biscotti e un peso complessivo di 300g. Ogni vaschetta è confezionata singolarmente per mantenere il profumo e la fragranza dei biscotti appena sfornati.

All’interno del pack è presente una cartolina, con un colorato segnalibro da staccare e conservare, che racconta una storia: inquadrando il QR codesarà possibile scoprire una sorpresa speciale. Ogni scatola è inserita in una shopper coordinata.

I Cuori di biscotto sono il regalo ideale per festeggiare la mamma: la campagna si svolgerà infatti in prossimità della Festa della Mamma.

Su www.fondazionetelethon.it è possibile trovare il punto di raccolta più vicino o richiedere i Cuori di biscotto nella sezione dello shop solidale.

Per partecipare attivamente alla campagna e aiutare a distribuire i Cuori di biscotto, è necessario contattare il numero 06 440151 (tasto 2) oppure scrivere all’indirizzo volontari@telethon.it

Fondazione Telethon ETS

Fondazione Telethon ETS è una delle principali charity biomediche italiane, nata nel 1990 su iniziativa di un gruppo di pazienti affetti da distrofia muscolare. La sua missione è raggiungere la cura delle malattie genetiche rare attraverso la ricerca scientifica di eccellenza, selezionata secondo le migliori pratiche condivise a livello internazionale. Attraverso una modalità unica nel panorama italiano, segue l’intera “filiera della ricerca” occupandosi della raccolta fondi, della selezione e del finanziamento dei progetti e dell’attività di ricerca stessa svolta nei propri centri e nei laboratori. Fondazione Telethon sviluppa inoltre collaborazioni con istituzioni sanitarie pubbliche e industrie farmaceutiche per tradurre i risultati della ricerca in terapie accessibili ai pazienti.  Dalla sua nascita, ha investito 698 milioni di euro in ricerca, ha finanziato 3.024 progetti con 1.771 ricercatori coinvolti e 637 malattie studiate. Ad oggi, grazie a Fondazione Telethon che è responsabile della sua produzione e distribuzione, è disponibile nell’Unione Europea la prima terapia genica con cellule staminali destinata al trattamento dell’ADA-SCID, una grave immunodeficienza che compromette le difese dell’organismo fin dalla nascita. Un’altra terapia genica disponibile, frutto della ricerca di Fondazione Telethon e della collaborazione con l’industria farmaceutica, è quella per la leucodistrofia metacromatica, una grave malattia neurodegenerativa di origine genetica. A queste potrebbe aggiungersi prossimamente la terapia genica per un’altra immunodeficienza, la sindrome di Wiskott-Aldrich, per la quale la Fondazione oltre alla ricerca sta supportando anche il processo di approvazione.

Altre malattie su cui la terapia genica, sviluppata dai ricercatori della Fondazione, è in corso di valutazione nei pazienti sono la beta-talassemia, la mucopolisaccaridosi di tipo 6 e di tipo 1, la sindrome di Usher 1B. Inoltre, all’interno degli istituti della Fondazione Telethon si sta studiando o sviluppando una strategia terapeutica mirata per altre malattie genetiche. Parallelamente, in tutti i laboratori finanziati da Fondazione Telethon continua lo studio dei meccanismi di base e dei potenziali approcci terapeutici per le malattie ancora senza risposta.

 

 

La Regione: Piano sociosanitario pronto prima dell’estate

“Il nuovo Piano sociosanitario sarà pronto prima dell’estate”, lo ha annunciato in Commissione Sanità, presieduta da Luigi Icardi, l’assessore alla sanità Federico Riboldi.

L’assessore ha presentato alla Commissione un primo documento di lavoro che deriva anche dagli studi commissionati dalla Giunta a diversi soggetti esterni (Università Bocconi, Csi, Ires, Agm) “il nuovo Piano servirà da linea guida per i prossimi 20 anni – ha detto Riboldi – l’ultima riscrittura integrale del piano socio sanitario risale infatti all’assessore Antonio D’Ambrosio negli anni ‘90, quindi abbiamo deciso di assumerci questa responsabilità, perché riteniamo il cambiamento dei tempi e le innovazioni che stiamo apportando così profondi da meritare un piano d’azione completamente rinnovato. Questo è un atto di coraggio da parte del nostro governo regionale e da parte della maggioranza – ha dichiarato insieme all’assessore Maurizio Marrone per le Politiche sociali – apporterà cambiamenti importanti nel rapporto tra sanità e sociale, ospedali e territorio, regolamentazione dei rapporti della sanità territoriale e del welfare all’interno delle Asl, rapporti con gli erogatori e i consorzi”.

Sul Piano sociosanitario sono intervenuti diversi consiglieri di opposizione: Alice Ravinale (Avs), Monica CanalisDaniele ValleMimmo RossiDomenico RavettiGianna Pentenero (Pd), Sarah Disabato e Alberto Unia (M5s). In particolare, le opposizioni hanno chiesto chiarimenti sui contenuti reali del Piano, sullo studio realizzato dall’Università Bocconi di Milano che ne costituisce la base di partenza e sui tempi previsti per la stesura definitiva, la discussione e l’approvazione del documento. “In realtà il Piano sociosanitario non c’è ancora, nonostante i numerosi annunci, queste sono soltanto parole fumose, slide senza nulla di concreto”, hanno sostenuto i consiglieri.

Il presidente della Commissione Icardi ha precisato: “Come è stato ribadito in commissione quella presentato è un documento propedeutico con i principi generali. Ora i consiglieri leggeranno questa prima sintesi e avranno anche gli studi preparatori, potendo porre all’attenzione tutte le integrazioni dovute”.

La Commissione è proseguita con l’audizione, richiesta dal consigliere Fabrizio Ricca (Lega), del commissario della Città della Salute e della Scienza di Torino Thomas Schael, in carica da due mesi.

“Sono stato chiamato a Torino per rendere più efficiente il più grande ospedale pubblico della sanità italiana, uno tra i maggiori d’Europa. Con i suoi quattro presidi sanitari è una mega azienda con circa 10mila dipendenti, di cui però più di un terzo sono amministrativi e tecnici. Ci sono grossi problemi sulla informatizzazione e la condivisione delle agende e lo scorso anno la Città della Salute ha perso 200 milioni di euro. Ci sono tutte le potenzialità per diventare un presidio di terzo livello, ad altissima specializzazione”.

“Poiché siamo anche un polo universitario importante – ha aggiunto – abbiamo la responsabilità di formare le future generazioni di professionisti della sanità pubblica. Stiamo accelerando l’innovazione ma è sempre più difficile tenersi al passo con le ultime innovazioni tecnologiche”.

Sul dibattuto tema dell’intramoenia per i medici ospedalieri, il commissario ha sottolineato che la Città della Salute dispone degli spazi necessari.

Alcuni consiglieri hanno posto specifiche domande al commissario: Ricca (Lega), Valle, Rossi (Pd), Ravinale (Avs) e Unia (M5s).

In apertura di seduta la commissione ha svolto le prime determinazioni sulla proposta di legge n. 84, Misure per garantire modalità uniformi di esercizio dell’attività libero-professionale intramuraria sul territorio regionale, presentata dal consigliere Icardi (Lega) che l’ha illustrata. La Commissione ha deciso di aprire le consultazioni online dei soggetti interessati fino al 13 maggio.

Ufficio stampa CrP

Il tribunale di Torino annulla ordine di trattenimento di un migrante nel Cpr

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La Corte d’appello di Torino ha annullato l’ordine di trattenimento nel Cpr del capoluogo nei confronti di un cittadino marocchino destinatario di un decreto di espulsione, ritenendo che non fosse stato adeguatamente informato dei suoi diritti. Secondo i giudici, “manca la prova” che l’uomo sia stato messo al corrente in modo corretto della possibilità di chiedere protezione internazionale, un’informazione che la legge sull’immigrazione del 1998 impone di fornire.

Il migrante, fuggito dal Marocco da minorenne e inizialmente rifugiato in Spagna, era arrivato in Italia, dove il 31 marzo la Prefettura di Torino ha emesso un decreto di espulsione, eseguito il 18 aprile a Bologna. Portato in un Cpr, il 28 aprile ha presentato domanda di protezione internazionale. Le autorità hanno interpretato la richiesta come un tentativo di ritardare l’espulsione e ne hanno disposto il nuovo trattenimento.

Tuttavia, la difesa ha evidenziato l’assenza del “foglio notizie” compilato al momento del controllo a Torino, e ha sottolineato che non si ha certezza né del contenuto né del momento in cui le informazioni siano state comunicate, né se siano state fornite “in una lingua comprensibile”. La Corte ha evidenziato che, “in ogni caso, l’informazione è stata fornita dopo l’espulsione e una volta che (il migrante) ha fatto ingresso nel Cpr”, un ritardo che ha portato all’annullamento della misura.

Grave in ospedale ragazzina investita da auto

Ha 15 anni la ragazzina investita da una vettura a Montaldo Dora. E’  ricoverata in gravi condizioni al  Cto di Torino dopo l’incidente verificatosi sulla statale 26 mentre  stava attraversando la strada sulle strisce. In ospedale è stata sottoposta a un intervento chirurgico alla testa, ora è in prognosi riservata,  in rianimazione. Le indagini sono affidate ai carabinieri. L’auto era guidata da un uomo di 56 anni, ed  è sottoposta a sequestro.

Valli di Lanzo, riapertura della Provinciale 1 da Balme al Pian della Mussa

Concluse le operazioni di pulizia della sede stradale ed effettuate le necessarie verifiche tecniche, è riaperto al traffico il tratto della Strada Provinciale 1 delle Valli di Lanzo tra l’abitato di Balme e il Pian della Mussa, che rimane chiuso al traffico nei mesi invernali, trattandosi di un’arteria di alta montagna, caratterizzata da un andamento molto tortuoso e con una carreggiata di limitata larghezza.

La Provinciale 1 è quindi riaperta tra il Km 57+092 e il Pian della Mussa al Km 62+570. Sul tratto in questione sono in vigore il limite di velocità a 30 km orarie ildivieto di sorpasso per tutti i veicoli in entrambi i sensi di marcia. Rimanechiuso al traffico per tutti i veicoli, eccetto quelli autorizzati, il tratto terminale della SP 1, tra il km 62+570 e ilkm 62+744.

Ragazza tenta di affogare nel water il figlio appena nato

Una giovane di 20 anni, al nono mese di gravidanza, ha partorito in casa a Torino e avrebbe poi tentato di annegare il neonato nel water. Il bambino, come riposrta la Stampa, trovato incosciente dagli agenti chiamati dai genitori della ragazza, è stato salvato e ora sta bene, ricoverato al Maria Vittoria. La Procura dei minori ha avviato la procedura di adottabilità, mentre la madre è indagata per tentato omicidio. Le indagini dovranno stabilire se la ragazza fosse consapevole della gravidanza e delle sue azioni. Per ora, la giovane non ha rilasciato dichiarazioni. I genitori della giovane dicono  di non essersi accorti della gravidanza perchè  “Non si vedeva”.

Un piemontese contro la Bomba iraniana

C’è un uomo che parla frequentemente con Putin e con gli ayatollah iraniani. Argentino di nascita, piemontese di origine, cittadino del mondo per professione. Nato a Buenos Aires 64 anni fa, Rafael Grossi è dal 2019 il direttore generale dell’Agenzia internazionale dell’Onu per il controllo dell’energia atomica nel mondo, in sigla Aiea, con sede a Vienna. Ha quaranta anni di esperienza nei settori della non proliferazione nucleare e del disarmo. Spesso sentiamo parlare di lui, e a ragione. È lui che tratta con i maggiori leader mondiali per mettere in sicurezza le centrali nucleari o frenare la corsa al riarmo atomico. È lui che vola frequentemente in l’Ucraina e in Iran per ispezionare le centrali nucleari ucraine minacciate dalla guerra o impedire agli ayatollah di Teheran di avvicinarsi troppo alla bomba atomica. È lui che, da una parte, cerca di proteggere dai bombardamenti la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, e dall’altra, avverte le grandi potenze che l’Iran si avvicina sempre di più all’arma atomica. Riceve molti premi e riconoscimenti internazionali ma non gli va sempre bene, il suo è un lavoro scomodo, in Ucraina dà fastidio ai russi che non gli permettono di avvicinarsi troppo alle centrali contese mentre in Iran gli viene spesso impedito di entrare, per controlli e verifiche, nei siti nucleari più segreti del regime. “Sono cresciuto in Argentina, dichiara Rafael Grossi, e con l’orgoglio di essere il nipote di una famiglia di emigrati piemontesi, ho sempre percepito l’Italia come parte integrante della mia vita e come mio Paese di origine. I primi punti di riferimento culturali della mia vita sono stati Dante, Leonardo e Caterina de’ Medici. Ho affinato la mia conoscenza della lingua italiana grazie alle animate discussioni intrattenute durante i pranzi della domenica ospitati dai miei nonni a Buenos Aires. Le vicende della politica italiana erano oggetto di appassionate discussioni allo stesso modo di quelle argentine e non c’era sicuramente tempo per annoiarsi. Naturalmente il mio cuore batte per l’Albiceleste (la nazionale di calcio argentina) e allo stesso modo per la Squadra Azzurra” (intervento di Rafael Grossi alla cerimonia di conferimento della Laurea ad Honorem in Ingegneria nucleare al Politecnico di Milano, dicembre 2022).
Filippo Re

Bardonecchia: Comune e Acsel contro l’abbandono dei rifiuti

 

Si rafforza la collaborazione tra il Comune di Bardonecchia e Acsel finalizzata ad una sempre maggiore cura del territorio ed al contrasto del conferimento errato o l’abbandono dei rifiuti.

Grazie all’impegno e alle ripetute campagne informative messe in atto dall’Amministrazione Comunale i dati sull’utilizzo dell’Ecocentro di Rocca Tagliata sono confortanti: dal 2022 ad oggi si è apprezzato un costante incremento del conferimento dei diversi materiali, in particolare degli ingombranti. Nonostante ciò si continuano a riscontrare, anche con una certa frequenza riconducibile al cambio delle stagioni, abbandoni di ingombranti, sci, mobili, elettrodomestici, a cui si aggiungono purtroppo macerie e residui di lavorazioni che spesso vengono versati nei contenitori dell’indifferenziata. A titolo esemplificativo, nel solo mese di dicembre 2024, sono state raccolte, sul territorio di Bardonecchia, oltre 2 tonnellate di rifiuti abbandonati, con il conseguente aggravio delle spese di raccolta e di smaltimento che ovviamente ricadono sulle bollette di tutti i cittadini.

L’impegno congiunto dell’Amministrazione di Bardonecchia e di Acsel va, dunque, nella direzione di un contrasto di questi illeciti, (ricordiamo infatti che l’abbandono si configura come reato ambientale, oggi sanzionato come penale). A questo proposito è stata anche fornita dall’Azienda, in comodato d’uso, una innovativa strumentazione che consentirà di individuare comportamenti errati sul territorio, grazie all’azione della Polizia Locale di Bardonecchia.

Un vero e proprio pool in campo per limitare i danni ambientali e fare sì che il territorio di Bardonecchia sia sempre più pulito, attraente, piacevole per chi ci vive e per chi ci trascorre qualche periodo di riposo.

La Polizia Locale, gli uffici preposti del Comune di Bardonecchia, in collaborazione ad Acsel sono in campo per proseguire in questa direzione.

 

Confagricoltura: “Infortuni sul lavoro in calo”

“L’agricoltura in prima linea nella difesa dei suoi lavoratori”

 

Il settore dell’agricoltura è uno dei comparti ad alto rischio di infortuni per il quale la Regione Piemonte sviluppa azioni specifiche di prevenzione, nell’ambito del Piano regionale di prevenzione.

I dati INAIL sull’incidenza degli infortuni in agricoltura in Piemonte mostrano una tendenza decrescente nel tempo, con un tasso grezzo di infortuni riconosciuti sceso da circa 22 eventi per mille addetti a 10 eventi per mille addetti tra il 2010 e il 2020.

Sono i numeri a certificare l’impegno profuso dalle aziende agricole in questi anni sul tema prioritario della sicurezza sul lavoro. È un percorso che vede Confagricoltura da sempre attenta e in prima linea, ma che tuttavia richiede una mole ingente di risorse per essere portato avanti, penso soprattutto al rinnovo del parco macchinari, ma anche alla necessaria opera di formazione degli addetti. Ecco perché occorre procedere tutti uniti verso l’obiettivo di ridurre sempre più il numero e la gravità degli infortuni”. Sono le parole di Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, nel giorno in cui si celebra la Festa del Lavoro in molti paesi del Mondo.

“La tecnologia e l’innovazione ci vengono incontro, ma rappresentano anche un costo non da poco, che in questo delicato momento storico le imprese del settore primario faticano a sostenere da sole. Ben vengano quindi i fondi messi a disposizione in questi anni dallo Stato e dai bandi CSR della Regione Piemonte per attrezzature più performanti e sicure, accompagnando così gli imprenditori agricoli”, sottolinea Allasia.

Non abbassare la guardia, quindi, applicando tutte le strategie che mettano imprenditori e lavoratori nella condizione di tutelare la propria salute. Alla base di queste, l’informazione e la formazione hanno una ricaduta fondamentale sulle buone pratiche negli ambienti di lavoro e Lella Bassignana, direttore della Federazione regionale degli imprenditori agricoli e presidente di Agripiemonteform ci crede fortemente, attivando ogni anno piani mirati di miglioramento formativo: “Le aziende agricole hanno esigenze differenti a seconda dell’attività svolta: per questo motivo il catalogo dei corsi erogati è ampio e cerca di soddisfare tutte le loro necessità” sottolinea. “Questa nostra mission incontra quella promossa dal Governo nelle ultime ore, con il DL 1° maggio, che intende premiare le aziende virtuose, con le carte in regola e che adottano misure riguardanti la formazione certificata sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Confagricoltura Piemonte e Agripiemonteform si fanno ancora una volta promotrici di pratiche che innalzano i livelli di attenzione interni alle imprese agricole, supportandole con modelli organizzativi e disciplina.

Turismo Pinerolese. Continua l’“era Turina”

Imprenditrice agricola e di “turismo rurale”, Rossana Turina è stata riconfermata alla presidenza del “Consorzio Pinerolese e Valli”

Cumiana (Torino)

Suo perentorio obiettivo: “Creare una destinazione riconoscibile”. Con un affettuoso ma fortemente convinto sprone ai soci: “Sono loro la rappresentazione del territorio: l’atteggiamento di gente felice ed accogliente è ciò che fa la differenza”. Con queste condivisibili e ben chiare parole, Rossana Turina ha inteso sottolineare la sua conferma alla presidenza del “Consorzio Turistico Pinerolese e Valli”, decretata nei giorni scorsi dall’“Assemblea Generale” presso il bioparco “Zoom” di Cumiana, fra i 69 soci del “Consorzio”.

Turina – che nella vita gestisce l’Agriturismo e l’Azienda Agricola “Turina” a Bricherasio – continua, dunque, il suo operato: era stata eletta quattro anni fa, proprio nel momento della fondazione del consorzio il 10 maggio 2021. Allora, i soci erano 29. Oggi la cifra è aumentata di ben 40 unità. Segno di un lavoro intenso e fatto come si deve. Nella concretezza dei fatti e con, la non meno necessaria, passione.

Piena fiducia anche al vicepresidente, Paolo Dora, anch’egli riconfermato, e al “cda”, composto da Susy ReynaudElena Carnero e Antonio Chiadò.

Del “Consorzio” fanno parte strutture ricettive di Pinerolese, Val Chisone, Val Pellice, Val Noce e Val Germanasca, per un totale di oltre mille posti lettoristoranti ma anche guide naturalisticheturistiche e cicloturistiche, un teatro (il “Mulino” di Piossasco), aziende agricole e agriturismi, un maneggiorealtà artigiane oltre ad associazioni ed attività ludiche.

La presidente Turina, durante l’Assemblea, ha ricordato il lavoro compiuto dal “Consorzio” in questi quattro anni, sul piano della “comunicazione” e “promozione”, gli incontri organizzati per parlare di turismo, i momenti formativi (tra i quali un corso sui “vini del territorio” pensato per ristoranti e strutture), la costante presenza al “TTG-Travel Experience” di Rimini (la più importante “Fiera del Turismo” in Italia) e, quest’anno, alla XXII edizione di “Fa’ la cosa giusta” (“Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili”, tenutasi alla “Rho Fiera” di Milano), dove è stato presentata l’ultima fatica, l’impegno operativo, logistico e organizzativo per il nuovo cammino de “Le strade dei forti”, 14 tappe che si snodano proprio sul territorio del Pinerolese. Un dato saliente: 20 i “pacchetti turistici” creati, tra i quali quelli legati all’accessibilità, promossi lo scorso anno, e quelli per promuovere dimore storiche e attività outdoor. Protagonista anche la storia locale, con i tour dedicati alla “Pinerolo Francese” e quelli che raccontano i luoghi dove è nata, vissuta e sepolta Lidia Poët, al centro di un’amata serie televisiva di successo.

La “concretezza” dovrà essere la “parola-chiave”, su cui lavorare ed impegnarsi per il futuro. Per questo motivo, nei prossimi mesi saranno creati, “gruppi di lavoro” suddivisi per ambiti e competenze, in cui ognuno dovrà fare la propria parte.

“Molto spesso – ha concluso Turina – si trovano proposte costruite che di autentico non hanno nulla. Questo fenomeno non solo danneggia la percezione del visitatore, ma svaluta anche il territorio e le sue peculiarità. Un’ accoglienza semplice non vuol dire rinunciare alla qualità, bensì valorizzare gli elementi che possono fare la differenza. Un paese, una borgata possono essere belli dal punto di vista architettonico, ma se sono vuoti, se non ci sono abitanti a tenerli vivi, perdono interesse perché il turista non trova nessuno che può raccontargli un aneddoto storico, non sa dove acquistare un prodotto locale e non lo può condividere.

Per info: “Consorzio Turistico Pinerolese e Valli”, Località Molino 4, Massello Torino); tel. 331/3901745 0 www.turismopinerolese.it

  1. m.

Nelle foto: Rossana Turina; Tappa 12 del nuovo cammino “Le strade dei Forti”