CRONACA- Pagina 30

Ragazzi travolti da un treno: un morto e due feriti

Un treno in transito sulla linea Torino Milano nella stazione di Trecate, ha investito tre giovani: è morto un ventenne egiziano, residente nel comune del novarese, un altro ragazzo, di origine marocchina, è stato preso di striscio e ha riportato fratture. È rimasto ferito un terzo giovane pakistano. Sembra che i tre ragazzi abbiano attraversato i binari anziché servirsi del sottopasso.

“Questo non è amore”, a Torino un murale dedicato a Giulia Cecchettin

/

L’opera d’arte è realizzata nel contesto del festival “Women & the City” organizzato dall’associazione Torino Città per le Donne con il contributo del Comune di Torino, la collaborazione di Torino Creativa e dell’associazione Avvalorando

Un percorso artistico delle studentesse e degli studenti del Primo Liceo Artistico

Screenshot

Un murale dedicato a Giulia Cecchettin: l’opera d’arte è stata inaugurata oggi, 20 ottobre 2025, a Torino e prende il nome del titolo del diario di Giulia “Questo non è amore”. Tra i tanti bozzetti che sono stati realizzati dalle studentesse e dagli studenti della 5A indirizzo Arti Figurative del Primo Liceo Artistico di Torino coinvolti dallo staff del festival “Women & the City”, ideatore del progetto, Gino Cecchettin ha scelto quello della studentessa Nina Gruppi. Il murale è stato realizzato dallo street artist torinese Berny Scursatone, autore di diversi graffiti in città. Tutti i bozzetti realizzati sono stati mostrati e raccontati in un video che sarà donato alla Fondazione Giulia Cecchettin.

Il murale sorge in corso Vercelli 124, angolo via Desana. L’evento di stamane anticipa il festival “Women & the City”, organizzato da Torino Città per le Donne dal 22 al 26 ottobre (e riprenderà a novembre) che nell’edizione 2024 aveva avuto tra gli ospiti Gino Cecchettin, padre di Giulia.

All’evento di inaugurazione che è stato condotto da Elisa Forte, giornalista e direttrice del  Festival Women & The City, hanno partecipato la presidente dell’associazione Torino Città per le Donne Antonella Parigi, il sindaco Stefano Lo Russo, l’assessora alle Politiche Educative, Periferie e Rigenerazione Urbana Carlotta Salerno, il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto, le studentesse e gli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Ennio Morricone”, Nina Gruppi, autrice del murale con le studentesse e gli studenti della 5 A indirizzo Arti Figurative Primo Liceo Artistico di Torino, i docenti del Primo Liceo Artistico di Torino Daniele Alonge(Discipline plastiche scultoree e scenoplastiche) e Giuseppina Marchetta (Italiano), la proprietaria del palazzo che ospita il graffito Donatella Barale, Alessandro Di Mauro, presidente dell’Associazione Culturale Avvalorando che ha gestito le fasi di realizzazione del progetto con la cooperativa Barbara B e Aics Torino.

È con grande emozione che inauguriamo oggi questo murale dedicato a Giulia Cecchettin, un modo per ricordarla e per veicolare un messaggio importantissimo: che la mancanza di rispetto, il controllo, la violenza, non sono mai amore – ha detto Stefano Lo Russo, Sindaco della Città di TorinoUn progetto su cui come amministrazione abbiamo creduto da subito e per cui vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno collaborato, a partire dalle studentesse e dagli studenti che lo hanno realizzato. Quest’opera si inaugura in una zona della città su cui stiamo investendo risorse importanti in modo particolare sulle politiche giovanili, consapevoli che è alle giovani generazioni che dobbiamo rivolgere il nostro sguardo, per sostenerli e dare loro spazi di crescita e socialità positiva”.

Il murale che inauguriamo oggi è un atto civico di grande valore. L’arte urbana è uno strumento e veicolo potente per promuovere la cultura del rispetto, la libertà, la non violenza ed è fondamentale che nella realizzazione delle opere stesse i ragazzi siano protagonisti – ha dichiarato Carlotta Salerno, Assessora alle Politiche Educative della Città di Torino Da oggi ogni persona, passando da corso Vercelli, incontrerà Giulia Cecchettin, il suo ricordo e le sue parole. Con la loro creatività e impegno, gli studenti della 5B del Primo liceo artistico hanno dimostrato di voler costruire una società più giusta e consapevole. Per l’assessorato alle Politiche Giovanili è stato naturale sostenere la realizzazione del murale”. 

“Non tutti i luoghi sono uguali, e installare qui un’opera d’arte di questo valore è importantissimo – ha detto il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto -. Ora un ruolo fondamentale lo avranno le scuole e le famiglie: i bambini che passeranno di qui vedranno il murale e chiederanno chi era Giulia; toccherà agli adulti rispondere”.

Questo progetto nasce l’anno scorso, quando il festival ha avuto come ospite Gino Cecchettin – ha detto la presidente dell’associazione Torino Città per le Donne Antonella Parigi -. In quell’occasione abbiamo voluto dare un segnale forte, e la nostra città ha voluto abbracciare quest’uomo e Giulia. Come associazione ToxD cerchiamo sempre di coinvolgere studenti e studentesse, come in questo caso, e apriamo alla partecipazione di tutte e tutti”.

Siamo qui per innalzare un grido che urla “mai più silenzio”. Giulia Cecchettin è una presenza viva, che continua a guardarci e che vive nella voce di chi denuncia e nel coraggio di chi non accetta sopraffazione e violenza – ha invece dichiarato Elisa Forte, giornalista e direttrice del  Festival Women &The City -. Con questo murale noi volevamo essere in uno dei quartieri più multietnici, colorati e accoglienti della città. Ogni pennellata urla il diritto alla libertà e all’amore, e ricorda a tutti che il dolore si può trasformare in cambiamento. Quest’opera sarà un altare laico contro la violenza e l’indifferenza, e riteniamo che lo slargo dove sorge possa diventare un pensatoio, un punto di partenza per eventi e raduni che riguardano la violenza di genere”.

Il programma completo del festival è disponibile sul sito www.womenandthecity.it

 

Sequestro di droga per 80mila euro: due arresti

Nei giorni scorsi, personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto a Torino, nel corso della medesima operazione, un cittadino italiano e un cittadino tunisino per spaccio di sostanze stupefacenti.

Il personale del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia, nell’ambito dell’attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di stupefacenti nell’area ubicata in corrispondenza del condominio di Corso Regina Margherita                         162, già oggetto in passato di numerosi controlli e attività di polizia, ha notato un giovane di nazionalità tunisina entrare e uscire più volte dallo stabile.

In particolare, a destare sospetto è stata un’autovettura dalla quale, dopo essersi fermata in corrispondenza del civico 162, sono scesi due uomini e una donna che hanno preso contatti con il soggetto monitorato.                         Dopo un breve colloquio, il giovane è rientrato nel condominio per poi riuscire dopo pochi istanti e consegnare alla ragazza un involucro – poi rivelatosi contenere 50 grammi di hashish – in cambio di denaro.

In conseguenza di quanto accertato, e a seguito della perquisizione del suo alloggio che ha permesso di rinvenire diversi bilancini di precisione e altro materiale riconducibile all’attività di spaccio, il cittadino di origine                   tunisine è stato arrestato.

Le successive perquisizioni del veicolo e degli occupanti dell’autovettura hanno consentito di rinvenire e sequestrare, occultata all’interno di uno zaino in uso ad uno dei due uomini, una busta contenente della                               sostanza granulare di colore giallo del peso di circa un chilo e mezzo rivelatasi poi essere cocaina non raffinata ancora da tagliare.

Il cittadino italiano che trasportava lo zaino, un trentottenne residente nella provincia torinese, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. La cocaina sequestrata, una volta tagliata e                      immessa sul “mercato”, avrebbe avuto un valore commerciale di circa 80.000 €.

L’Autorità Giudiziaria ha convalidato gli arresti, disponendo la custodia cautelare in carcere del cittadino italiano.

Il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

Il vescovo Derio Olivero a S. Agnese. Riflessioni e commenti attraverso l’arte

Lunedì 27 ottobre alle 18 la Parrocchia S. Agnese in Torino – salone parrocchiale via Volturno 2 ha il piacere di ospitare Mons. Derio OLIVERO, Vescovo di Pinerolo.

Grande appassionato di arte, fotografia e montagna, la serata con il Vescovo verterà sull’importanza delle relazioni interpersonali, in una società sempre più individualista e priva di rapporti umani.

Il vescovo incentrerà l’incontro partendo dal commento di due opere d’arte: Cena in Emmaus di Caravaggio e Danza di Matisse. L’importanza delle relazioni è spesso ricordata dal Vescovo nei suoi interventi e si lega al tema del Centenario della parrocchia organizzatrice: “Dalle radici al grande albero…essere COMUNITA'”

Ingresso libero – tel. 0116602148 – parr.santagnese

FenealUil: Inaccettabile la lunga scia di morti sul lavoro in edilizia

«La lunga scia di morti sul lavoro nell’edilizia piemontese è inaccettabile» – dichiara ClaudioPapa, neo segretario del sindacato edile FenealUil Piemonte, commentando la morte dell’operaio Andy Mwachoko, avvenuta nella mattinata del 18 ottobre 2025 nel cantiere Scr di Torino Esposizioni.

 

«L’ennesimo infortunio mortale, accaduto di sabato mattina in uno dei tanti cantieri finanziati dal Pnrr che si devono concludere entro il 2026, deve essere ulteriore motivo di riflessione» – aggiunge il dirigente Feneal.

 

«L’imprescindibile esigenza di riqualificare il patrimonio immobiliare e di rilanciare il comparto delle costruzioni – e di conseguenza anche l’economia locale e nazionale – non possono passare dal sacrificio dell’incolumità di lavoratori e lavoratrici. Occorre una presa di coscienza collettiva della gravità del fenomeno di infortuni e malattie professionali e una più ampia riflessione a livello locale e nazionale, che mi auguro possa avvenire in occasione della prossima edizione degli Stati Generali su Salute e Sicurezza sul Lavoro a Roma e dell’emanazione del Decreto Legge sulla materia annunciato da tempo dal Governo Meloni» – conclude Claudio Papa.

Montalenghe celebra la Beata Vergine delle Grazie: un momento di fede e comunità

A Montalenghe, la celebrazione della Beata Vergine delle Grazie ha riunito cittadini, autorità civili e religiose in una giornata intensa di spiritualità e partecipazione. Un appuntamento che rappresenta da sempre un punto d’incontro tra devozione, tradizione e identità del territorio canavesano.
Alla solenne funzione religiosa, presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Daniele Solera, erano presenti il Sindaco di Montalenghe Rita Ladu, gli amministratori locali, rappresentanti delle associazioni del paese e delle realtà di volontariato.
Nel corso dell’omelia, il Vescovo ha voluto sottolineare il valore della fede come radice della comunità, invitando tutti a “coltivare la solidarietà e la prossimità come segni concreti della presenza della Vergine nella vita quotidiana”. Parole che hanno toccato profondamente i presenti, richiamando il significato più autentico della festa: quello di una comunità che si ritrova unita sotto lo sguardo materno della Madonna delle Grazie.
Tra le autorità civili, anche il Consigliere Regionale Sergio Bartoli, Presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio Regionale del Piemonte, che ha partecipato alla celebrazione portando il saluto istituzionale della Regione e ringraziando la comunità per l’accoglienza e per l’impegno nel mantenere viva una tradizione di fede così radicata.
“Desidero ringraziare la Parrocchia, Sua Eccellenza il Vescovo, il Parroco, il Sindaco, gli amministratori e tutte le associazioni per la dedizione con cui rendono possibile una ricorrenza che unisce fede, identità e coesione sociale” – ha dichiarato Bartoli – “La festa della Beata Vergine delle Grazie è un simbolo di appartenenza e di riconoscenza che rafforza il legame tra le persone e il territorio.”
Anche la Sindaca Rita Ladu ha voluto esprimere il proprio ringraziamento al termine della celebrazione:
“Ringrazio di cuore Sua Eccellenza Monsignor Solera, il Parroco, il Consigliere Regionale Sergio Bartoli, gli amministratori, le associazioni e tutti i cittadini che hanno partecipato con spirito di comunità. La festa della Madonna delle Grazie rappresenta un momento prezioso per ritrovarsi e rinnovare i valori che ci uniscono come paese.”
La cerimonia è proseguita in un clima di grande partecipazione e si è conclusa con una serata conviviale, occasione di incontro e condivisione tra istituzioni, associazioni e cittadini.

Potere al Popolo: “Simboli nazisti a San Donato”

Nel quartiere San Donato a Torino è stata esposta una bandiera con il simbolo nazista del sole nero, legato alle SS e diffuso da Himmler, oggi usato da varie formazioni naziste, tra cui il battaglione Azov in Ucraina.

Noi di Potere al Popolo e della Casa del Popolo Estella denunciamo con rabbia questo sfregio inaccettabile.

San Donato, un tempo quartiere operaio, segnato dalla presenza di numerose fabbriche, ha pagato con sangue e dolore la lotta antifascista:

– Qui c’era il poligono di tiro dove i repubblichini hanno fucilato decine di partigiani.

– Ricordiamo alcuni dei nomi che costellano il quartiere: Fortunato Vita, Giuseppe Saio, i 9 fucilati all’angolo tra via Cibrario e piazza Statuto, i 5 gappisti di via Morghen 34, Bravin Giuseppe, Piccone Franco e tanti altri.

– Luciano Domenico, ucciso a 11 anni a Givoletto, ha un ceppo commemorativo dedicato alla sua memoria, eretto nei giardini a lui intitolati, proprio di fronte alla Casa del Popolo Estella.

– San Donato è stato anche il fulcro delle azioni clandestine del CLN piemontese presso le concerie Florio.

Con questa storia alle spalle, denunciamo con forza che il loro sacrificio non venga calpestato da simboli di odio come questi.

Negli scorsi mesi decine di persone sono state identificate in casa perché avevano osato esporre sui propri balconi la bandiera palestinese per sostenere un popolo che sta resistendo ad un genocidio. Ci domandiamo come mai la stessa solerzia non venga messa in campo per contrastare un evidente atto di apologia del fascismo, reato che il nostro ordinamento ha esplicitamente esteso al nazismo.

Nei giorni scorsi la nostra serranda è stata sfregiata con una svastica da alcuni sionisti che ci volevano associare ai nazisti. Ebbene, lo ripetiamo per l’ennesima volta: oggi essere antifascisti significa essere antisionisti, significa essere contro l’idea che qualcuno abbia il diritto di sterminare, violentare, devastare terra e vita di altri. Per questo sosteniamo la lotta per la libertà e l’autodeterminazione del popolo palestinese, per questo contrastiamo ogni rigurgito nazista e fascista affinché gli orrori della storia non si ripetano.

Pretendiamo il ritiro immediato di ogni simbolo nazista da San Donato e da ogni spazio in città. Qui non c’è posto per i rigurgiti fascisti e nazisti. San Donato e tutta Torino restano ferme, vigili e pronte a combattere ogni forma di fascismo.

Ora e sempre, RESISTENZA!

Potere al Popolo – Casa del Popolo Estella

La Croce Bianca del Canavese compie 50 anni

MEZZO SECOLO AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ

La Pubblica Assistenza Anpas Croce Bianca del Canavese ha celebrato domenica 19 ottobre il 50° anniversario di fondazione, un traguardo che testimonia mezzo secolo di dedizione, professionalità e spirito di servizio al fianco della comunità canavesana.

La giornata si è aperta presso la sede di Valperga, dove si è tenuta la cerimonia ufficiale alla presenza, tra gli altri, del consigliere regionale Mauro Fava, del sindaco di Valperga Walter Giuseppe Sandretto, della sindaca di Cuorgnè Giovanna Cresto e del presidente di Anpas Piemonte, Vincenzo Sciortino. Nel corso dell’evento sono stati inaugurati i nuovi mezzi della Croce Bianca del Canavese: un’ambulanza per il soccorso, un mezzo attrezzato con pedana mobile per il trasporto di persone con disabilità, un veicolo destinato ai servizi sociosanitari e un carrello porta generatore per le attività di protezione civile.

Durante la cerimonia sono stati consegnati i riconoscimenti al merito ai volontari che si sono distinti per impegno e lunga militanza, premiati Adriano Boggio, con 48 anni di servizio attivo in associazione, e Antonio Arcuri, presidente della Croce Bianca del Canavese, con 35 anni di servizio.

Un riconoscimento è stato inoltre assegnato ai volontari con oltre dieci anni di attività, fino a venticinque: Fortunata ArcuriLuciano CohaCarlo Fenoglio GaddòRoberto GenisioMaria Angela MolinarioFabio RiuEdoardo RolandoMirko SpeciaFranca Tarro BoiroPaolo TurbineEmilia Vacca CavalotLuigi Vacca Cavalot e Renato Vallero.

Infine, sono stati consegnati gli attestati di certificazione ai nuovi volontari soccorritori.

«Questo cinquantesimo anniversario – ha sottolineato Antonio Arcuri, presidente della Croce Bianca del Canavese – rappresenta un momento di orgoglio e di riconoscenza verso tutti coloro che, nel corso degli anni, hanno donato tempo, competenze e cuore alla nostra associazione. È grazie alla loro passione e al loro senso di comunità se oggi possiamo continuare a crescere e a garantire un servizio di qualità ai cittadini del Canavese».

A portare il saluto di Anpas Comitato Regionale Piemonte è stato il presidente Vincenzo Sciortino: «Il cinquantesimo anniversario della Croce Bianca del Canavese è un traguardo che onora l’impegno, la dedizione e lo spirito di servizio di generazioni di volontari. Cinquant’anni di solidarietà e di presenza costante al fianco della comunità canavesana rappresentano un esempio concreto dei valori che guidano il movimento Anpas. A tutti i volontari, ai dipendenti e ai dirigenti della Croce Bianca va il mio più sincero ringraziamento per il contributo prezioso che ogni giorno offrono al sistema di soccorso e alla collettività piemontese».

Fondata nel 1975, la Croce Bianca del Canavese è un’associazione di volontariato impegnata nei settori sanitario e sociosanitario. Svolge servizi di emergenza 118, trasporto sangue ed emoderivati, assistenza a persone con disabilità, anziani e dializzati, dimissioni da strutture sanitarie e copertura sanitaria durante eventi e manifestazioni sportive.

Oggi può contare su 90 volontari e sei dipendenti, che ogni anno garantiscono circa 9.000 servizi, percorrendo oltre 400.000 chilometri al servizio della collettività.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte Odv rappresenta 81 associazioni di volontariato, con 16 sezioni distaccate, 10.695 volontari (di cui 4.242 donne), 5.388 soci e socie e 741 dipendenti (di cui 86 amministrativi). Dispone di 472 autoambulanze, 265 automezzi per il trasporto di persone in situazione di disabilità, 242 mezzi per il trasporto persone e per la protezione civile, oltre a 4 imbarcazioni. Complessivamente, ogni anno svolge 594.623 servizi, di cui 200.399 in emergenza-urgenza 118, percorrendo 20.209.167 chilometri, di cui 4.765.067 legati ai servizi di emergenza.

Uomo in bici muore travolto da un trattore

Un 71enne è deceduto in ospedale a Cuneo per le gravi ferite  riportate in un incidente stradale avvenuto sulla  provinciale a Cervignasco, nei pressi di Saluzzo, Percorreva in bicicletta la strada quando è stato investito da un trattore. Ricoverato in gravi condizioni e’ morto nelle ore successive.