IL PRESIDENTE BARTOLI: “UNA TRANSIZIONE CHE DIFENDE L’AMBIENTE E IL PORTAFOGLIO DELLE FAMIGLIE”
Torino, 28 luglio 2025 – La V Commissione Ambiente del Consiglio Regionale del Piemonte, presieduta dal Consigliere Sergio Bartoli, ha espresso oggi parere favorevole alla proposta di deliberazione della Giunta Regionale per la modifica delle Norme di Attuazione del Piano Regionale per la Qualità dell’Aria (PRQA). Il provvedimento recepisce le novità del D.L. 121/2023 e istituisce una Struttura speciale per la definizione delle misure compensative ambientali nei confronti dei territori e dei cittadini coinvolti dalle nuove limitazioni alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5.
“È un passaggio chiave – ha dichiarato il Presidente Bartoli – perché il Piemonte non si limita ad applicare una norma, ma costruisce una risposta concreta e scientificamente fondata per tutelare oltre 307.000 famiglie piemontesi.
Con questa Struttura vogliamo evitare che i cittadini siano obbligati a sostituire veicoli ancora pienamente funzionanti.
Significa risparmiare migliaia di euro a famiglia, e al contempo **trovare soluzioni ambientali più intelligenti, più giuste, più sostenibili.”
Nel corso della Commissione, l’Assessore Marnati ha illustrato nel dettaglio il piano regionale, sottolineando che la Struttura sarà operativa sin da subito, coordinata a titolo gratuito dal Direttore regionale Angelo Robotto e composta da professionalità interne ed esterne. Sarà affiancata da ARPA Piemonte, Politecnico di Torino, Università di Torino e altre realtà scientifiche regionali.
Tra le soluzioni in fase di studio:
• l’uso certificato dei biocarburanti già disponibili sul mercato;
• l’intelligenza artificiale per la fluidificazione del traffico urbano;
• i sistemi di filtraggio sulle biomasse, e nuove tecnologie per abbattere le emissioni nell’agricoltura e nella mobilità.
“Stiamo costruendo un modello nuovo – ha aggiunto Bartoli – che coniughi ambiente, innovazione e giustizia sociale.
La qualità dell’aria si può migliorare senza scaricare i costi sulle famiglie.
Con la Struttura speciale, il Piemonte dimostra di voler governare il cambiamento, non subirlo.”
Il provvedimento sarà approvato definitivamente dalla Giunta regionale, con attivazione immediata della Struttura e avvio dei lavori preparatori.
“L’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC) Piemonte e Valle d’Aosta, condanna con fermezza i gravi e ripetuti atti di violenza perpetrati da un gruppo di antagonisti che, nel pomeriggio del 26 luglio 2025, hanno bloccato il tratto autostradale Torino-Bardonecchia all’altezza del cantiere TAV. Ancora una volta, i soliti antagonisti con la scusa di protestare contro il cantiere TAV si sono recati in vacanza in Val di Susa come ogni anno per compiere azioni illecite: bloccando l’autostrada e forzando le recinzioni del cantiere TAV per appiccare incendi. Durante gli scontri, sono stati messi in atto veri e propri atti di guerriglia da quelli che possiamo definire solo delinquenti. L’esplosione di petardi artigianali caricati con chiodi, trasformandoli così in vere e proprie armi, dimostra la caratura di questi personaggi chiaramente schierati politicamente e difesi da quest’ultimi che li definiscono dei semplici manifestanti. Un carabiniere o un poliziotto ferito, non solo non deve fare notizia, ma è un semplice infortunio sul lavoro. USIC ribadisce che questi atti non costituiscono semplici manifestazioni di dissenso, ma veri e propri attacchi allo Stato e alla nostra Costituzione, che tali gruppi disconoscono. Questi comportamenti rappresentano una minaccia diretta alla sicurezza di coloro che operano per la collettività. Non possiamo permettere che gesti di tale gravità restino impuniti. USIC auspica un intervento immediato del Governo, con l’adozione di misure concrete ed efficaci, per tutelare il personale impegnato nei servizi di ordine pubblico e prevenire il ripetersi di simili situazioni in futuro”. Lo dichiara, in una nota, Leonardo Silvestri, Segretario Generale Regionale Piemonte e Valle d’Aosta dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC).
Raddoppio ponte Borgo Revel, affidati i lavori
Esodo estivo, il rischio guasti raddoppia
Non è solo il traffico a mettere alla prova i mezzi durante le vacanze. Le alte temperature estive sono tra le principali cause di guasti e malfunzionamenti, soprattutto per i veicoli non sottoposti a controlli periodici.
“Il caldo intenso può compromettere l’efficienza di componenti fondamentali, – commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – innescando veri e propri “collassi meccanici” che, nella migliore delle ipotesi, si traducono in una sosta forzata sotto il sole cocente”.
Secondo ACI Global, il numero verde 803.116 è attivo 24 h su 24, 365 giorni l’anno, ma con alte temperature e percorrenze più intense in estate, le richieste di soccorso stradale aumentano notevolmente – e spesso comportano costi superiori ai 100 € per gli automobilisti non soci.
Un controllo preventivo può evitare la metà dei guasti. Il primo elemento sotto stress è il sistema di raffreddamento del motore: se non è in perfette condizioni, può andare in crisi con il rischio di surriscaldamento e danni gravi. Le batterie, già provate dall’inverno, soffrono anche il caldo: temperature elevate accelerano l’evaporazione dei liquidi interni e ne riducono la durata. I pneumatici, poi, si dilatano con il calore, aumentando il rischio di scoppio soprattutto se sono già usurati o gonfiati in modo errato. Anche gli oli e i lubrificanti possono perdere viscosità con il calore e ridurre la loro capacità di protezione dei componenti meccanici, mentre le cinghie e i tubi in gomma diventano più fragili, rischiando rotture improvvise.
Si stima che circa 36 milioni di italiani si metteranno in viaggio tra giugno e settembre, con il 90% che sceglierà destinazioni nel nostro Paese. Sulle autostrade italiane transiteranno oltre 15 milioni di veicoli, molti dei quali percorreranno centinaia di chilometri, spesso con carichi pesanti e sotto temperature elevate.
“Fare un check-up dell’auto prima delle vacanze – avvertono gli autoriparatori di Confartigianato Torino – non è solo una buona abitudine: è un gesto di responsabilità verso se stessi, i propri cari e gli altri automobilisti”.
I dati dell’autoriparazione
Nonostante le incertezze che attraversano il mercato automobilistico — con un calo della produzione del -23,9% in Italia nel primo trimestre del 2025 e vendite ancora instabili — il comparto dell’autoriparazione mostra segni di grande vitalità.
Nel 2024 il fatturato dell’autoriparazione in Italia è cresciuto del +7,5% su base annua, superando sia la media europea (+5,8%) che quella dei principali partner: Spagna (+6,4%), Germania (+5,0%), Francia (+4,0%).
Il settore si conferma come uno dei più dinamici tra i servizi a maggiore vocazione artigiana. Un dinamismo reale, non solo nominale: nei primi quattro mesi del 2025, i prezzi al consumo dei servizi di autoriparazione in Italia sono aumentati del solo +2,7%, ben al di sotto della media UE (+4,2%) e dei principali Paesi europei.
Sul trend del settore dell’autoriparazione (+1,5% nel primo trimestre 2025) influiscono diversi fattori, tra cui un parco auto molto vasto e datato in Italia, le difficoltà nella vendita di nuove vetture, una transizione elettrica ancora troppo lenta.
In Piemonte il settore conta circa 8mila attività. Di queste ben il 79,5% sono realtà artigiane.
“Il settore autoriparazione è pronto – conclude De Santis – ma è fondamentale che gli automobilisti si organizzino per tempo: il rischio è di trovarsi in fila davanti alle officine all’ultimo minuto, o peggio, in panne sul ciglio dell’autostrada”.
Pneumatici, freni, olio, batteria, climatizzazione, tergicristalli, luci: sono solo alcune delle voci da controllare prima di affrontare un lungo viaggio. Una manutenzione preventiva è il miglior modo per godersi la vacanza senza brutte sorprese.
Giachino: “No Tav, mai così tanti danni”
La manifestazione NOTAV di ieri, la meno partecipata di sempre, ha fatto più danni di tutte le altre. Il Decreto sicurezza non ha funzionato come deterrente . Un errore concedere la autorizzazione del Festival in Valle.
Lettera aperta Sì Tav al Governo e ai Giornali
Lo ha deciso una mozione del consiglio comunale.
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Strambinello dedicherà un’area a Papa Francesco costruttore di pace
Treni, torna il Sicilia Express
- partenza da Torino il 30 luglio e ritorno il 23 agosto da Palermo e Siracusa
- biglietti in vendita da oggi, 24 luglio, a bordo servizio cuccette, ristorazione e animazione
Dopo il grande successo riscosso a Natale e a Pasqua, il Sicilia Express – un treno evento realizzato grazie alla collaborazione tra FS Treni Turistici Italiani e l’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana –, torna sui binari per offrire un altro modo di viaggiare durante il consueto esodo estivo. Come avvenuto in precedenza il viaggio prevederà animazione a bordo e performance enogastronomiche che intendono valorizzare la cultura siciliana e i suoi prodotti agroalimentari. Chi sceglierà di viaggiare con il Sicilia Express potrà scegliere tra servizio cuccette o posti a sedere in comodi scompartimenti a un prezzo di 29,90€ per la tratta che da Torino giunge a Palermo o Siracusa.
Il Sicilia Express partirà il 30 luglio da Torino Porta Nuova alle ore 12.30 ed effettuerà fermate di sola salita a: Milano Porta Garibaldi, Parma, Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Roma Ostiense e Salerno. Una volta superato lo stretto il treno fermerà a Messina Centrale, le due sezioni proseguiranno una per Siracusa, con fermate a Taormina, Giarre Riposto, Acireale, Catania Centrale, Lentini, Augusta e Siracusa, mentre la sezione diretta a Palermo fermerà a Milazzo Capo d’Orlando, S. Stefano di Camastra, Cefalù, Termini Imerese e Bagheria.
I biglietti per il Sicilia Express sono disponibili sul sito e attraverso tutti i canali di vendita di Trenitalia, inclusi l’App Trenitalia, le biglietterie di stazione, i distributori Self-Service e le agenzie di viaggio.
Entro ottobre la nuova rotatoria di Fiano
Saranno ultimati entro il mese di ottobre i lavori per l’atteso intervento di viabilità sulla Strada Provinciale 1 delle valli di Lanzo, con la realizzazione della rotatoria all’incrocio tra la SP 1 e la Provinciale 724 nel territorio del Comune di Fiano. Lo ha precisato il Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici Jacopo Suppo, rispondendo in Consiglio metropolitano ad una interrogazione della Lista civica per il territorio.
I lavori per un importo complessivo di 730.000 euro hanno dovuto registrare una serie di problematiche nel corso della realizzazione delle opere, che hanno influito sulle tempistiche di esecuzione facendo accumulare ritardi. La Città metropolitana di Torino al fine di concludere le opere ha sottoscritto ad inizio anno un accordo transattivo con l’associazione temporanea di imprese tra la Artuso srl e la Gi.Ma.Co.