CRONACA- Pagina 3

Sequestro di auto e denaro a un trafficante di droga

La Polizia di Stato di Torino ha sequestrato beni riconducibili a un trafficante di sostanze stupefacenti di origine barese, trapiantato in provincia di Torino.

Il provvedimento di sequestro, finalizzato alla confisca dei beni, è stato emesso dal Tribunale di Torino: oltre al principale indagato, sono coinvolte altre sette persone, a lui vicine, a cui sono contestati a vario titolo i reati di “trasferimento fraudolento di valori” e il “riciclaggio”, in concorso.

Il sequestro ha riguardato autoveicoli, denaro contante, nonché una cassetta di sicurezza per un valore di svariate decine di migliaia di euro.

La figura del principale destinatario della misura era già emersa nell’ambito di altra indagine condotta dalla Squadra Mobile di Torino che aveva portato, nel 2020 e nell’arco temporale di poche settimane, al suo arresto in esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla locale Procura della Repubblica per reati in materia di stupefacenti in quanto gravemente indiziato di appartenere all’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti capeggiata dal pregiudicato R.V. Per tali fatti, l’uomo è stato condannato irrevocabilmente a una pena detentiva di 5 anni e 4 mesi.

Grazie ai successivi approfondimenti  posti in essere dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Torino,  è stato possibile accertare la consistenza patrimoniale del quarantasettenne, ritenuta frutto della sua attività delittuosa, nonché documentare l’alienazione di un immobile, abitazione principale dell’indagato e della compagna, a un prestanome, al fine di sottrarsi a eventuali misure di prevenzione patrimoniale; è stata, inoltre, accertata la “dispersione” del denaro ricavato attraverso una serie di bonifici, giroconti e acquisti di rami d’azienda e autovettura, in favore di altri soggetti, che per questo  sono stati indagati per riciclaggio.

Progressioni economiche per i dipendenti  della Città della Salute 

Un accordo storico per i dipendenti del comparto della Città della Salute e della Scienza di Torino. E’ quello che è stato firmato ieri sera dopo una lunga trattativa tra la Direzione aziendale, capeggiata dal Direttore generale Livio Tranchida, e la delegazione sindacale (OO.SS. E RSU). Erano più di sei anni (2019) che non veniva firmato un accordo di tale importanza, che prevede l’attribuzione delle progressioni economiche all’interno delle aree, le cosiddette fasce ora DEP. Insomma si tratta di uno scatto di carriera e conseguente aumento di stipendio per il 50% dei dipendenti del comparto aventi diritto (infermieri, professioni tecnico – sanitarie, Oss, amministrativi, tecnici). L’accordo integrativo prevede i criteri per l’attribuzione delle progressioni economiche, con decorrenza 1 gennaio 2025 di durata quadriennale, al fine di riconoscere il maggior grado di competenze professionali progressivamente acquisite. Grazie alla destinazione dei fondi 2025, sono stati destinati, per tale annualità, 3.670.700 euro che consentiranno la possibilità di garantire la progressione economica orizzontale ad un numero di dipendenti non superiore al 50% degli aventi diritto per ciascuna area e profilo professionale (circa 3409 dipendenti), garantendo così un’equa assegnazione di DEP tra tutto il personale in possesso dei requisiti. L’Azienda emetterà apposito avviso interno per almeno 30 giorni, durante i quali i dipendenti interessati presenteranno domanda per l’accesso alla selezione secondo le procedure concordate. Al termine verranno definite le graduatorie degli aventi diritto, in base ai criteri stabiliti nell’accordo firmato ieri, sulla base della media delle ultime tre valutazioni annuali conseguite, esperienza professionale maturata nell’attuale area di appartenenza, esperienza professionale complessiva, formazione certificata e per anzianità.
“Un traguardo molto importante che è stato possibile raggiungere grazie al ritrovato clima collaborativo. Il mio ringraziamento va a tutta la delegazione sindacale (OO.SS. E RSU). La sottoscrizione di questo accordo ci permetterà di valorizzare e premiare il lavoro e la professionalità dei nostri dipendenti, ogni giorno in prima linea per accogliere le fragilità e dare risposte appropriate ai bisogni di salute della cittadinanza” dichiara Livio Tranchida (Direttore generale CDSS).

Dalla Regione sostegno alle produzioni di cinema e fiction

La Regione Piemonte annuncia la chiusura della seconda sessione del bando “Aiuti a imprese cinematografiche e audiovisive – Piemonte Film TV Fund 2025”, misura del Programma FESR 2021/2027 dedicata al sostegno delle produzioni di cinema, fiction, animazione e serie TV. Per questa sessione – con una dotazione di circa 3,3 milioni di euro su un totale di 7 milioni complessivi previsti per il 2025  – sono stati ammessi a contributo i nuovi progetti che hanno superato le fasi di valutazione formale, sostanziale e tecnico-finanziaria, secondo i criteri stabiliti dal bando. La misura, sostenuta dal Programma Regionale FESR Piemonte, gestito direttamente dalla Regione e promosso in collaborazione con Film Commission Torino Piemonte, rappresenta uno strumento essenziale per accompagnare la crescita dell’industria audiovisiva regionale.

Il bando che incentiva le produzioni a lavorare in Piemonte attraverso contributi a fondo perduto calcolati sulle spese effettuate nel territorio, mira a rafforzare la competitività delle imprese, attrarre investimenti, generare occupazione qualificata e valorizzare la filiera audiovisiva locale.

«Con la chiusura della seconda sessione del Piemonte Film TV Fund confermiamo la volontà della Regione di sostenere con continuità un comparto strategico come quello audiovisivo. È un settore che crea lavoro, attiva economie diffuse, valorizza il nostro territorio e rafforza l’identità culturale del Piemonte.

Questa misura – che nel 2025 mette a disposizione complessivamente 7 milioni di euro – rappresenta un investimento concreto sulla crescita del sistema produttivo regionale, sulla qualità delle opere e sulla capacità del Piemonte di essere una casa naturale per le produzioni italiane ed europee. Continueremo a lavorare perché il nostro territorio rimanga competitivo, attrattivo e al centro delle grandi scelte culturali del Paese» hanno dichiarato gli assessori Marina Chiarelli e Andrea Tronzano.

La Regione Piemonte prosegue così nel consolidamento del comparto cinematografico e audiovisivo, dedicato al sostegno delle opere di animazione e di finzione e “Il Piemonte Film TV FUND” si conferma strumento essenziale per accompagnare la crescita dell’industria audiovisiva regionale. La seconda sessione ha visto la presentazione di 20 domande, 18 ammesse alla valutazione, e 12 progetti finanziati (9 di finzione e 3 di animazione) di cui 7 vedono la presenza di società di produzione estere. Il quadro economico di questa tornata è stato rafforzato dall’utilizzo delle risorse residue della prima sessione, pari a circa 298 mila euro, che la Regione ha scelto di reinvestire integralmente per ampliare la platea dei beneficiari.

L’ultimo progetto in graduatoria ha ricevuto la quota finale delle risorse residue, mentre tutti gli altri hanno ottenuto l’importo richiesto sulla base della spesa prevista in Piemonte, secondo i criteri di rendicontazione e impatto territoriale previsti dal bando.

Grazie al pieno utilizzo delle risorse FESR a disposizione la Regione ha potuto sostenere un numero significativo di opere, rafforzando la capacità produttiva del comparto.

Viticoltori piemontesi in affanno: le proposte di Confagricoltura

 

In occasione dell’assemblea nazionale di Confagricoltura, i presidenti delle Unioni Agricoltori del Piemonte hanno presentato all’assessore Bongioanni una serie di proposte per il rilancio del comparto

 

Il comparto vitivinicolo della nostra regione si sta confrontando, ormai da alcuni anni, con una crisi di mercato dalle molteplici cause: dai conflitti internazionali, ai dazi imposti dagli USA, alla crisi economica europea, il tutto associato ad una riduzione strutturale dei consumi interni, all’aumento dei costi di produzione in vigna, nonché ai danni causati dal cambiamento climatico in atto.

Il calo generalizzato degli scambi, in particolar modo con Russia, Paesi dell’Est e Stati Uniti, sia in volume, sia in valore, insieme al minor consumo di vino, portano ad un accumulo delle giacenze nelle cantine.

Per queste ragioni, Confagricoltura Piemonte ha elaborato alcune proposte, frutto di un approfondito confronto con i servizi tecnici e i viticoltori, finalizzate ad un miglioramento complessivo del sistema, soprattutto dal punto di vista della regolazione della domanda rispetto all’offerta.

Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte: “In occasione dell’assemblea nazionale della nostra Confederazione, che si è tenuta a Roma qualche giorno fa, i presidenti e i direttori delle sedi piemontesi hanno incontrato l’assessore all’agricoltura   Bongioanni, sottoponendogli una serie proposte di intervento che illustreremo anche questa mattina in occasione del Tavolo Verde. In sintesi chiediamo la sospensione dell’assegnazione delle autorizzazioni di nuovo impianto a partire dal 2026, la proroga di tre anni per tutte le autorizzazioni di nuovo impianto in scadenza e la sospensione delle sanzioni per il loro mancato utilizzo, la proroga, da concordare con i Consorzi di Tutela, delle idoneità assegnate dai bandi delle DO piemontesi, la riformulazione della Ristrutturazione e Riconversione Vigneti, con un premio specifico per chi attende almeno tre anni prima di effettuare un nuovo impianto, l’introduzione della misura della ripalatura, cioè della sostituzione delle viti vecchie o malate e gestione del terreno, nella Ristrutturazione vigneti per favorire la meccanizzazione, soprattutto per l’uso della vendemmiatrice e infine di attivare la misura dell’estirpazione dei vigneti sul modello francese”.

Inoltre, verrà chiesto di poter introdurre nei disciplinari delle denominazioni, in forma ordinaria e possibilmente con sistemi a basso consumo di risorsa, la pratica dell’irrigazione, quale strumento di contrasto agli effetti del cambiamento climatico, in particolare della siccità.

Le tredicesime dell’amicizia di Specchio dei Tempi

Tutti gli anni, dal 1976, la Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi consegna in Piemonte le TREDICESIME DELL’AMICIZIA e negli ultimi tre anni anche in Liguria.

L’obiettivo è di riuscire a soddisfare le oltre 3.000 richieste pervenute alla Fondazione Specchio dei Tempi.

Il 10 dicembre, in Via Luserna di Rorà 8, sono stati consegnati quasi 1.000 assegni di 500 euro, oltre ai 1.000 che verranno distribuiti nei prossimi giorni nelle province piemontesi e a quelli già consegnati in Liguria la scorsa settimana.

Una parte delle persone anziane che hanno ricevuto o riceveranno l’assegno sono anche supportate da un altro dei numerosi progetti di Specchio dei tempi. Si tratta di “Forza Nonni!”, iniziativa che porta speranza alle persone sole, talvolta non autosufficienti, offrendo durante tutto l’anno assistenza domiciliare, consegna della spesa, supporto telefonico e psicologico per chi è in difficoltà. Il Progetto Tredicesime dell’Amicizia è giunto alla 49esima edizione con almeno 85.000 anziani aiutati e quasi 35 milioni di euro distribuiti.

La Presidente della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, Lavinia Elkann, ha dichiarato: “Grazie alla straordinaria generosità dei nostri donatori e al cuore grande dei cittadini piemontesi, possiamo anche quest’anno procedere con la consegna di oltre 2.000 assegni. Il progetto rappresenta un gesto concreto di solidarietà verso gli anziani in difficoltà economica e questo risultato ci riempie di orgoglio. Ogni contributo ricevuto si trasforma in un abbraccio simbolico verso chi ne ha più bisogno, dimostrando che insieme possiamo fare davvero la differenza.”

Erano presenti, come accade ormai da anni, anche i ragazzi del Lycée Francais International Jean Giono a consegnare le buste ai beneficiari, insieme alla squadra dei volontari della Fondazione.

La solidarietà e la partecipazione per le Tredicesime, l’impegno per sviluppare benessere e inclusione, oltre al rispetto per le persone più deboli, grazie alla forza di un contributo, grande o piccolo, o piccolissimo, sono alla base dei progetti che la Fondazione Specchio dei tempi sviluppa e sostiene.

La raccolta continua, per soddisfare la necessità di tutti i richiedenti, e i contributi possono essere versati con bonifico bancario, online su specchiodeitempi.org con pagamento attraverso carta di credito; PayPal e Satispay; tramite bonifico bancario sul conto intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ets, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200 Banca Intesa Sanpaolo e attraverso bollettino postale sul conto n. 1035683943.

Rielezione di Maurizio Bologna alla Cantina Barbera dei Sei Castelli

La Cantina Sociale Barbera dei Sei Castelli archivia il triennio 2023/2025 con un bilancio che riflette una realtà in piena trasformazione, fatta di nuovi progetti culturali, investimenti strategici e di un percorso di crescita che sono stati capaci di rafforzarne la qualità, l’identità e il posizionamento. Si tratta di un ciclo che si chiude nel segno della continuità con la rielezione di Maurizio Bologna alla Presidenza della cooperativa. Simbolo della rinascita è il centro enoturistico “Il Risveglio del Ceppo”, inaugurato l’1 giugno 2024. Il centro rappresenta un luogo dove vino, territorio e ricerca universitaria dialogano grazie alla partnership con l’Ateneo torinese. A fare da catalizzatore culturale, è il Museo “L’Anima del Vino”, che dal 2026 entrerà nella rete Asti Musei, portando la cantina fra le eccellenze museali del territorio. Il triennio ha visto un deciso miglioramento della strategia comunicativa, dai canali social ai media internazionali, con un forte aumento della visibilità del marchio. Parallelamente è stata ampliata la collezione di vini con nuove etichette e un restyling grafico pensato per un pubblico sempre più giovane e internazionale. Tra gli investimenti più significativi spicca l’impianto fotovoltaico da 150 kW ottenuto tramite il bando Parco Agrisolare, che riduce i costi e rafforza la vocazione green della cooperativa. La modifica dello Statuto ha introdotto un sistema di gestione del conferimento più attuale e competitivo, rendendo la Cantina più agile sul mercato. La partecipazione a eventi di riferimento, da Grandi Laghi a Golosaria, da Barbera Wine Festival a Grand Tasting del Gambero Rosso e i numerosi premi enologici ottenuti, confermano un percorso di crescita qualitativa costante.
“Riassumere nuovamente la Presidenza della nostra Cantina – ha spiegato Maurizio Bologna di fronte all’Assemblea dei Soci – è un grande onore e una responsabilità che colgo con profondo senso di appartenenza. Ringrazio i soci per avermi rinnovato la fiducia. Continueremo a valorizzare il nostro territorio e la qualità dei nostri vini. L’obiettivo resta quello di proseguire nel solco dell’innovazione, della sostenibilità e della competitività, guardando con attenzione alle nuove generazioni”.
Il Presidente ha espresso sincera gratitudine ai soci e al Consiglio di Amministrazione per la collaborazione dei risultati raggiunti insieme, sottolineando come la cooperativa esca da questo triennio più strutturata, proiettata al futuro e pronta per le nuove sfide dei mercati.
Mara Martellotta

Nigeriana arrestata: doveva scontare 4 anni per prostituzione minorile

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un ordine di carcerazione e alla successiva traduzione presso la locale Casa Circondariale “Lorusso e Cotugno” nei confronti di una cittadina nigeriana di 44 anni, in ottemperanza a quanto disposto dalla Procura della Repubblica di Torino a seguito di condanna con pena da espiare di anni 4 e mesi 3 di reclusione e 12.000 euro di multa, poiché riconosciuta responsabile di reati in materia di prostituzione minorile.

La quarantaquattrenne aveva avanzato istanza di rilascio di permesso di soggiorno presso l’Ufficio Immigrazione presentandosi, a seguito di prenotazione, presso gli Sportelli aperti al Pubblico. A seguito dei puntuali controlli incrociati quotidianamente fatti dai poliziotti nell’istruzione delle pratiche di soggiorno, è emerso che a carico della donna, sotto un alias, risultava essere stato emesso un ordine di carcerazione.

La cittadina nigeriana risultava condannata per reati di particolare allarme sociale, commessi in continuazione e con il riconoscimento delle circostanze aggravanti. Nello specifico, la donna, in concorso con terzi, è risultato aver reclutato giovanissime ragazze che sfruttava avviandole alla prostituzione, organizzandone l’attività di meretricio anche a mezzo di riti vudù, minacce di morte, e aggressioni fisiche, facendosi al contempo consegnare il denaro giornalmente “guadagnato” dalle vittime.

Porta Palazzo, vende spezie e pesce senza permessi: multa da oltre 5mila euro

Centinaia di spezie miste, 22 sacchetti di pesce essiccato e nessuna autorizzazione: multata una venditrice per più di 5mila euro. È successo al mercato di Porta Palazzo, dove la polizia locale ha identificato una 55enne nel settore alimentare di piazza della Repubblica. La sanzione ammonta a 5.164 euro (ai sensi dell’art. 29 comma 1 d.l. 114 del 1998). La merce è stata immediatamente sequestrata: circa 455 pezzi per un valore che sfiora i 500 euro. Oltre alle spezie di vario tipo, dal curry alla paprika, gli agenti hanno sequestrato anche 13 prodotti non alimentari, tra cui flaconi da bagno e repellenti per insetti, per un valore di circa 64 euro.

VI.G

Investita mentre raggiunge la fermata del bus: 17enne ricoverata al CTO

È stata travolta da un Suv mentre si stava dirigendo alla fermata dell’autobus: una 17enne è stata ricoverata in ospedale. L’incidente è avvenuto nella mattinata di ieri a Leinì, a lato di via Lombardore, mentre la giovane stava per prendere il mezzo che l’avrebbe portata a scuola. Secondo le prime ricostruzioni, alla guida del veicolo c’era un uomo di 60 anni che l’ha investita, facendola cadere a terra. Il conducente si è immediatamente fermato per prestare soccorso.

La ragazza è stata trasportata all’ospedale CTO di Torino con diverse fratture, a bordo di un’ambulanza della Croce Bianca di Volpiano. Le sue condizioni non sono gravi. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia locale, che hanno gestito il traffico ed effettuato i rilievi dell’incidente.

VI.G

Protezione civile: da Fondazione Crt 75 milioni ai piccoli comuni

PROTEZIONE CIVILE. FONDAZIONE CRT: 1,5 MILIONI DI EURO PER 79 CANTIERI NEI PICCOLI COMUNI
Nuovi interventi contro il dissesto idrogeologico in Piemonte e Valle d’Aosta
Torino, 10 dicembre 2025 – Grazie a un investimento di 1,5 milioni di euro della Fondazione CRT, prenderanno il via 79 nuovi cantieri dedicati alla salvaguardia del territorio nei Comuni sotto i 3.000 abitanti di Piemonte e Valle d’Aosta. Sono online gli esiti del bando 2025 “Protezione Civile Piccoli Comuni – Cantieri per l’Ambiente e il Territorio”, pensato per rafforzare la resilienza delle aree più vulnerabili.
Gli interventi finanziati includono opere di messa in sicurezza e mitigazione dei rischi naturali, dalla gestione delle alluvioni al contenimento delle frane, oltre a lavori di regimazione e ripristino degli alvei dei torrenti, consolidamento dei versanti e iniziative di prevenzione degli incendi. Il bando sostiene anche progetti per la tutela e la gestione delle risorse idriche, come sistemi di raccolta e accumulo dell’acqua utili ad affrontare periodi di siccità prolungata.
Questi cantieri – sottolinea Anna Maria Poggi, Presidente della Fondazione CRT – confermano il nostro impegno nel contribuire alla costruzione di una rete di protezione capace di affrontare le sfide, sempre più urgenti, poste dal cambiamento climatico. La sicurezza del territorio è una priorità strategica che parte dalle realtà più piccole e richiede la collaborazione di istituzioni pubbliche e private. La crescente frequenza di eventi climatici estremi ha reso ancora più evidente la necessità di passare da una logica emergenziale a una vera cultura della prevenzione”.
La maggior parte dei Comuni finanziati si trova in aree a elevato rischio idrogeologico, confermando la pertinenza del bando nel sostenere le comunità più esposte. Un quadro che trova riscontro nei dati ISPRA: le aree alpine e prealpine delle province di Torino, Cuneo, Verbano-Cusio-Ossola e Biella registrano i livelli più alti di pericolosità da frana, soprattutto nelle zone montane e collinari, mentre il rischio idraulico risulta più marcato lungo i principali assi fluviali – Po, Tanaro, Dora Baltea, Sesia – e nelle aree di fondovalle e pianura, in particolare nelle province di Alessandria, Vercelli e Novara.
Con l’edizione 2025, il progetto Protezione Civile Piccoli Comuni raggiunge un traguardo importante: 1.651 interventi realizzati dal 2004, per un investimento complessivo di quasi 19 milioni di euro.