CRONACA- Pagina 28

In memoria di Eugenio Maccari

In apertura di seduta l’Aula di Palazzo Lascaris ha commemorato Eugenio Maccari, consigliere regionale nella quarta e nella quinta legislatura, nonché assessore regionale nelle giunte Beltrami e nella prima giunta Brizio, scomparso il 6 dicembre scorso all’età di 86 anni.

“Nato il 15 marzo 1938 a Torino, laureato in scienze politiche, imprenditore di professione, si dedicò con impegno alla politica nelle file del Partito Radicale e poi del Partito Socialista, percorrendo un cursus honorum di prestigio e accumulando una vasta esperienza amministrativa a livello locale”, ha ricordato il presidente del Consiglio, Davide Nicco.
Protagonista della vita politica pinerolese e torinese, fu per diversi mandati sindaco di Pramollo, poi presidente della Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca e, nei primi anni ’80, presidente della Provincia di Torino.
Eletto per la prima volta in Consiglio regionale nel 1985 e riconfermato nella successiva legislatura, fu componente di numerose commissioni consiliari ed entrò a far parte della prima giunta Beltrami in qualità di assessore all’Ambiente, per poi essere investito dell’importante delega alla Sanità nella seconda giunta Beltrami e nella prima giunta Brizio. “Un ruolo nel quale – ha continuato Nicco – diede impulso al settore dei trapianti e portò la Regione Piemonte nel 1989 ad essere la prima a coprire il territorio con il servizio dell’elisoccorso”.
A nome dell’Assemblea e prima di chiedere un minuto di raccoglimento, il presidente ha rinnovato le più sentite condoglianze ai nipoti Luisa e Filippo.

Morto in ambulanza, risarcita la famiglia

Mentre lo portavano  in ambulanza in ospedale fu sottoposto a un trattamento sanitario che risultò non adeguato e  l’uomo di 59 anni morì’. Ieri il tribunale di Torino, al termine di una causa civile avviata dai familiari, ha emesso la sentenza è condannato l’azienda sanitaria Città della Salute a versare circa un milione di euro.  In base alle ricostruzioni il paziente,  caricato in ambulanza, fu sedato contro la sua volontà  con dei tranquillanti.

Intelligenza artificiale, Renania Vestfalia – Piemonte

Intelligenza artificiale, la Renania settentrionale-Vestfalia propone una collaborazione al Piemonte: una delegazione di parlamentari è stata ricevuta  a Palazzo Lascaris. A incontrare gli otto rappresentanti dell’assemblea legislativa (Landtag) di questo Lander della Repubblica federale tedesca sono stati il vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Ravetti e il consigliere segretario Fabio Carosso.

“È la nostra prima visita come parlamentari in Piemonte. Si tratta di un’amicizia recente ma che desideriamo rafforzare”, ha affermato Stefan Engstfeld, presidente del Landtag. “Anche noi stiamo attraversando una fase di transizione da Stato del carbone e dell’acciaio a un’economia più sostenibile e vogliamo ampliare le collaborazioni con il Piemonte sia a livello politico sia economico, con un particolare interesse su temi come l’intelligenza artificiale”.
Ravetti ha riconosciuto il valore programmatico dell’incontro e auspicato “la realizzazione di azioni concrete per costruire insieme il futuro delle nostre comunità, all’interno della comune casa europea, continuando a costruire ponti e portando avanti il rispetto per i diritti sociali e civili che contraddistingue la storia del Piemonte”.
La Renania settentrionale-Vestfalia ha avviato una collaborazione con la Regione Piemonte a partire dal febbraio 2022 con la firma di una Dichiarazione d’intenti finalizzata alla collaborazione soprattutto nell’ambito dello sviluppo tecnologico, dell’innovazione, dell’agricoltura sostenibile, della transizione ecologica e della cooperazione europea e internazionale. Si tratta di un territorio che produce oltre un quinto del prodotto interno lordo tedesco e le cui principali attività economiche sono concentrate nella regione Reno-Ruhr.

Ufficio stampa CRP

Credito, ‘Confidare’ approva il Bilancio 2024 e cresce ancora

Più 30% nel primo trimestre 2025 rispetto al 2024. Il Presidente Ferrari: “Risposte certe e tempi brevi per le imprese”. Il DG Ricchiuti: “Umanizzare i processi per accelerare sviluppo PMI”.

TORINO,  8 Maggio 2025 – ‘Confidare’, il confidi piemontese con oltre 50 anni di storia nel settore del rilascio di garanzie e credito alle PMI, ha approvato il Bilancio 2024. E guarda al presente con rinnovati impegno e fiducia nel futuro, forte di dati che confermano un trend e un momento più che positivi.

Con sede nel centro storico di Torino, l’istituto di credito nato nel 1972 e rafforzatosi negli anni attraverso successive fusioni, conta oggi più di 30.000 soci distribuiti fra imprese appartenenti ai più svariati settori merceologici, supportati da un team di oltre 60 dipendenti.

Siamo soddisfatti del percorso sin qui compiuto”, esordisce soddisfatto il presidente Adelio Giorgio Ferrari. “Proseguiamo con determinazione nel cammino intrapreso per facilitare l’accesso al credito dei piccoli produttori, mediante piani strategici di sviluppo fondati su un modello di business dinamico, che prevede un mix funzionale fra puntualità negli adempimenti e servizi finanziari sempre più richiesti quali garanzie, credito diretto, fidejussioni, finanza agevolata e consulenza specifica. L’obiettivo è fornire risposte certe in tempi brevi per supportare l’evoluzione del business dei nostri soci, in un clima di collaborazione, confronto e scambio con realtà bancarie nazionali e locali di ogni grado, e l’occhio sempre attento rivolto a un mercato variabile in continuo mutamento”.

Mentre per Andrea Ricchiuti, Direttore Generale di ‘Confidare’, “Il 2025 è iniziato con un deciso balzo in avanti. Rispetto al primo trimestre 2024, registriamo infatti una crescita significativa nel comparto core delle garanzie (+30%) e nell’erogazione di credito diretto (+250%). Valori confortati da una politica operativa sempre più fondata e orientata a un approccio tailor made del supporto alle aziende, che fa del valore dell’ascolto tecnico e della visione strategica specifica i propri punti di forza. In un mondo sempre più algoritmizzato e datizzato, ove la standardizzazione delle procedure diventa il must da seguire, noi preferiamo invece puntare sull’umanizzazione dei processi. Un approccio inedito per chi opera nel mondo del credito, capace di trovare equilibri e formule sempre nuove per consentire il miglior dialogo possibile tra natura del soggetto da affidare e rispetto di parametri, normative e procedure”.

Dal punto di vista economico-finanziario, “Rispetto al 2023, i risultati sono incoraggianti: abbiamo accolto 792 nuovi soci, con un incremento del +47% rispetto all’anno precedente. L’utile netto si attesta a 246.081 euro, il margine di intermediazione cresce del +15,9%, le commissioni nette del +19,3%, mentre il risultato della gestione finanziaria registra un aumento complessivo del +24,1%. Il quadro patrimoniale si conferma solido e prudente, con un CET1 – indicatore di stabilità bancaria – che si conferma al 33%”, precisa Ricchiuti.

Per quanto concerne l’attività produttiva, il 2024 ha segnato un incremento rilevante: 28,7% nelle garanzie erogate rispetto all’anno precedente e stock complessivo in essere in crescita dello 0,73%. In generale, abbiamo finanziato ben 410 progetti di investimento e 179 Start-Up, a riprova della nostra capacità di intercettare e accompagnare le esigenze vitali del tessuto imprenditoriale nazionale”, conclude il Direttore.

Maggiori informazioni sul sito www.confidare.it

cs

 

 

Simone Pensato segretario Sicet Cisl Piemonte

Prende il posto di Giovanni Baratta che ha guidato il sindacato regionale degli Inquilini per tanti anni Simone Pensato è stato eletto oggi, al termine del X congresso regionale, nuovo segretario generale del Sicet Cisl Piemonte. Prende il posto di Giovanni Baratta che ha guidato il sindacato regionale inquilini Cisl per tanti anni. Affiancheranno Pensato in segreteria regionale Daniele Racca del Sicet Cuneo e Gian Paolo Demartini del Sicet Alessandria-Asti. “Una casa dignitosa, anche in affitto”: è stato questo lo slogan dell’assise congressuale che si è svolta oggi nella sede della Cisl Piemonte, a Torino, e che ha visto la partecipazione di 27 delegati, in rappresentanza dei quattro territori regionali e dei 6.600 associati, dei segretari generali di Cisl Piemonte e Sicet nazionale, Luca Caretti e Fabrizio Esposito, e di diversi ospiti tra cui l’assessore regionale alla casa, Maurizio Marrone. Classe 1979, perito informatico, Pensato, che è anche l’attuale segretario generale del Sicet Torino-Canavese, inizia la sua avventura al Sicet durante il servizio civile. Da allora non ha più abbandonato il sindacato Inquilini della Cisl, diventando, dopo un periodo da operatore e una breve esperienza in segreteria territoriale, segretario generale del Sicet torinese nel 2012. “Il tema della casa – ha detto Simone Pensato, neo segretario generale del Sicet Piemonte – si può definire trasversale perché riguarda diversi aspetti della società e diverse fasce di popolazione, non solo un problema specifico. In particolare, l’emergenza abitativa, con la difficoltà di trovare alloggi accessibili e dignitosi, è un problema che coinvolge persone di ogni età, condizione sociale, e gruppo etnico, lavoratori, pensionati ed in particolar modo i giovani ed i disoccupati”.

Cresci Piemonte, tempi dimezzati per l’iter regionale

Tempi dimezzati per l’iter di competenza regionale collegati alle procedure urbanistiche per interventi finanziati con Pnrr e risorse europee, nazionali e regionali.

Prende forma il primo step del provvedimento Cresci-Piemonte, che oggi il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme agli assessori all’Urbanistica, Marco Gallo, e agli Enti Locali, Enrico Bussalino, al Bilancio, Andrea Tronzano e alla Semplificazione, Gianluca Vignale, ha presentato ai presidenti e ai vicepresidenti delle commissioni consiliari durante un tavolo di lavoro al Grattacielo Piemonte a cui hanno partecipato i rappresentanti di tutti i gruppi consiliari.

Il provvedimento, nato dal confronto e dalle sollecitazioni degli enti locali e delle associazioni di categoria, punta a ridurre le tempistiche di approvazione dei procedimenti urbanistici legati alla realizzazione di programmi e progetti finanziati con Pnrr e fondi europei del periodo 2021-2027.

«A fine marzo ci eravamo impegnati a lavorare a una misura che riducesse i tempi di approvazione degli strumenti urbanistici legati alle opere finanziate con risorse europee e Pnrr e oggi abbiamo presentato l’esito del tavolo di lavoro – ha dichiarato il presidente Cirio –. Si tratta di un primo step che riguarda le varianti strutturali e semplificate che coinvolgono l’80 per cento dei nostri Comuni. Gli uffici stanno ancora lavorando a un approfondimento sull’applicazione di queste procedure anche alle varianti generali, ovvero i nuovi piani regolatori che coinvolgono in particolare le grandi città, come Torino e gli altri capoluoghi, come è stato anche sollecitato oggi dai gruppi consigliari, in particolare dal Pd. Entro i prossimi dieci giorni, presenteremo una proposta di estensione, fin dove è possibile, della portata di questa legge speciale anche ai piani regolatori».

In merito alla nuova legge urbanistica il presidente ha aggiunto: «Occorre una sua revisione profonda che la giunta sta avviando per poi sottoporla al Consiglio, affidando ai Comuni maggiore autonomia decisionale sui propri piani regolatori; anche per tale tema questo tavolo può essere un valido strumento di confronto».

«Questo tavolo è un punto di partenza focalizzato sulle competenze regionali. Agiamo sulle procedure e non sul merito, con un provvedimento che non vuole allentare attenzione all’ambiente – aggiunge l’assessore Gallo –. In un’ottica di ulteriore snellimento procedurale, l’attivazione delle conferenze potrà avvenire anche prima dell’effettiva efficacia del finanziamento connesso al progetto, così che i tempi di attesa delle risorse saranno impiegati già per la soluzione dell’iter degli aspetti urbanistici. Nei prossimi giorni incontreremo province, associazioni degli enti locali e associazioni datoriali di categoria per venire incontro alle esigenze specifiche dei territori».

«Una misura che fin da subito ha visto un percorso condiviso con enti locali, Province e Città Metropolitana e che offre sostegno concreto ai Comuni che affrontano la realizzazione di opere strategiche – evidenzia ancora l’assessore Bussalino –. L’iniziativa prevede contributi significativi a favore dei Comuni sotto i 5.000 abitanti per la redazione delle varianti urbanistiche e con un deciso snellimento delle procedure, che porterà a dimezzare i tempi burocratici. Un intervento che rafforza l’autonomia dei territori e ne accelera lo sviluppo».


«La norma illustrata quest’oggi è un intervento significativo di semplificazione per Comuni, professionisti e addetti del settore urbanistico, della progettazione e per la realizzazione delle opere legate ai fondi del PNRR – spiega l’assessore Gian Luca Vignale – risponde alle esigenze di accorciare i tempi e ridurre i passaggi per l’approvazione delle varianti urbanistiche ai Piani Regolatori Comunali, agevolando e facilitando la realizzazione dei progetti senza nulla togliere alle valutazioni e ai controlli. È ciò a cui mira il processo di semplificazione delle procedure regionali: snellire i procedimenti, rendere più efficiente la macchina regionale e migliorare il servizio agli enti locali, ai professionisti, alle imprese e ai cittadini piemontesi».

Andrea Tronzano, assessore regionale alle Attività produttive, sottolinea ancora: «Semplificare questo tipo di procedure significa creare le condizioni per attrarre nuovi investimenti, rendere più rapide le scelte imprenditoriali e favorire l’insediamento di attività produttive. È un passo concreto per sostenere lo sviluppo economico del Piemonte, aumentare l’occupazione e rafforzare la competitività dei nostri territori».

In particolare, per le varianti strutturali che non richiedono la valutazione ambientale strategica (Vas) si riducono i tempi della prima conferenza da 60 a 30 giorni, per la seconda conferenza da 90 a 45 giorni e si passa da 60 a 30 giorni per la pubblicazione e la formulazione delle osservazioni. In caso di Vas le tempistiche sono coordinate con la normativa nazionale.

Tempi ridotti anche per le varianti semplificate: per quanto riguarda i tempi di pubblicazione e del parere finale, che passano da 30 a 15 giorni, se non è necessaria la Vas, e dei soli tempi per il parere finale da 30 a 15 giorni.

Per quanto riguarda le tempistiche della verifica di assoggettabilità alla Vas, la riduzione dei tempi da 90 a 60 giorni è ancora soggetta a un approfondimento giuridico da parte degli uffici legislativi.

Un’altra novità è rappresentata dal fatto che, anche in assenza del progetto edilizio, la variante semplificata potrà essere utilizzata per il conseguimento della conformità urbanistica dell’intervento, se l’area d’intervento è inferiore a cinque ettari.

Le nuove norme, una volta approvate, saranno valide fino al 2030, e sono rivolte a tutti i comuni del Piemonte. Per agevolare il rispetto dei nuovi tempi, la Regione ha previsto lo stanziamento di 1 milione all’anno, destinato ai comuni con meno di 5 mila abitanti e alle Unioni dei Comuni.

Approvato il nuovo calendario scolastico

La Giunta regionale ha approvato il calendario scolastico per l’anno 2025-2026.

Le lezioni nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo e di secondo grado in Piemonte si svolgeranno da mercoledì 10 settembre 2025 a mercoledì 10 giugno 2026, per un totale di 206 giorni negli istituti in cui le lezioni si tengono anche al sabato, mentre 174 sono i giorni per le scuole dove si resta in classe fino al venerdì. In considerazione del servizio svolto, le scuole dell’infanzia hanno facoltà di anticipare l’inizio dell’attività didattica, che terminerà martedì 30 giugno 2026.

Calendario anno scolastico 2025-2026

 

Le vacanze nell’anno scolastico 2025-2026

La proposta di calendario è stata condivisa nell’ambito della Conferenza per il diritto allo studio e la libera scelta educativa: i giorni di attività didattica si ridurranno di un giorno, nel caso in cui la ricorrenza del Santo Patrono coincida con un giorno di lezione.

– sabato 1° novembre festa di Ognissanti

– lunedì 8 dicembre Immacolata Concezione

–   da lunedì 22 dicembre a martedì 6 gennaio vacanze di Natale (le lezioni riprenderanno mercoledì 7 gennaio)

–   da sabato 14 febbraio a martedì 17 febbraio vacanze di Carnevale

–   da giovedì 2 aprile a martedì 7 aprile vacanze di Pasqua

–   sabato 25 aprile Festa della Liberazione

–   da venerdì 1° maggio a sabato 2 maggio ponte per la Festa dei Lavoratori

–   da lunedì 1 giugno a martedì 2 giugno ponte per la Festa della Repubblica

Dopo l’omicidio un nuovo violento pestaggio in Barriera di Milano

/

Ieri nel tardo pomeriggio sempre nel solito tratto fuori controllo di Corso Giulio Cesare tra il Ponte Mosca e Corso Emilia una ennesima rissa violenta tra immigrati.
Il tutto a poche centinaia di metri dal luogo dell’omicidio del 19enne ivoriano dell’altro giorno in corso Novara/Monterosa e da altri due accoltellamenti avvenuti nei giorni scorsi.
“Quotidianamente nel quartiere si vive un clima di violenza e aggressività sotto gli occhi sempre più spaventati dei cittadini. Oggi stesso chiederò un incontro col Prefetto perché la situazione di alcune zone dei quartieri Aurora e Barriera di Milano, continua a essere inaccettabile“. Così Patrizia Alessi, capogruppo di FdI alla Circoscrizione 7 che diffonde il nuovo video girato da residenti.

 Leinì, apre uno sportello pubblico per il lavoro

Operativo tutti i mercoledì, lo gestirà il Centro per l’impiego di Settimo Torinese
Da oggi mercoledì 7 maggio le persone e le aziende del territorio di Leinì e dei comuni limitrofi di San Benigno Canavese e Volpiano possono contare su uno sportello pubblico per il lavoro.
Questa nuova, utile opportunità è frutto della collaborazione fra Comune di Leinì, che concede i locali, Unione dei Comuni Nord Est Torino (Unione NET), che gestisce il Punto unico di opportunità e inclusione (PUOI) dove lo sportello è ospitato, e Agenzia Piemonte Lavoro, l’ente strumentale di Regione Piemonte per le politiche attive del lavoro che gestirà il servizio grazie alle professionalità del personale del Centro per l’impiego di Settimo Torinese.
Lo sportello, in via Volpiano 38, sarà aperto tutti i mercoledì: al mattino, dalle 9.30 alle 12.30, con accesso libero per chi vuole chiedere informazioni e documenti, il pomeriggio invece solo su appuntamento.
L’iniziativa è nata per rispondere con ancora maggiore capillarità e concretezza ai bisogni occupazionali delle comunità e alle richieste di competenze professionali da parte del tessuto economico locale. Lo sportello offrirà infatti un’articolata proposta di servizi gratuiti. Fra questi, la possibilità di consultare le opportunità occupazionali del territorio, essere accompagnati nella ricerca attiva di un impiego o del percorso di orientamento professionale più adatto, con modalità specifiche per le persone con disabilità, ottenere certificati o attestazioni. A loro volta, le aziende potranno ricevere aiuto nel selezionare le candidature più idonee, consulenza su sgravi e incentivi e nell’adempimento della normativa sull’assunzione di persone con disabilità (legge 68/1999), accompagnamento per attivare tirocini e percorsi di apprendistato.
Chi desidera informazioni sui servizi offerti e su come accedervi può contattare il Centro per l’impiego di Settimo Torinese: info.cpi.settimotorinese@agenziapiemontelavoro.it, 3312352822.

Più famiglie torinesi in difficoltà: spendono meno per il cibo

/

Con 2.609 euro si registra un moderato incremento della spesa mensile, ma aumentano le famiglie torinesi  in fascia di debolezza, costrette a scelte più sobrie.

In crescita la spesa non alimentare, per viaggi e vacanze, ma anche per visite mediche e attività sportive. In netto calo la spesa per vestiario e calzature. In lieve aumento la capacità di risparmio, ma solo per alcune famiglie.

Presentati a Palazzo Birago i nuovi dati dell’Osservatorio sulle spese delle famiglie torinesi, l’indagine realizzata dalla Camera di commercio di Torino che, in linea con l’analisi nazionale Istat, monitora i consumi e le abitudini di acquisto di 240 nuclei residenti a Torino, attraverso la compilazione di due diversi questionari per le spese a maggiore o minore frequenza.
“Dopo un anno di aumento deciso, rallenta nel 2024 la crescita dei consumi delle famiglie torinesi, registrando un calo nell’ambito delle spese alimentari e, nel non alimentare, un incremento limitato solo ad alcune voci, come pasti fuori casa, vacanze e visite mediche – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Crescono le famiglie in fascia di debolezza e diminuiscono quelle di fascia agiata, ma soprattutto si amplia il divario tra loro in termini di possibilità di spesa e risparmio”.

Le spese delle famiglie nel 2024
A fine 2024 la spesa media mensile delle famiglie torinesi si è attestata a 2.609 euro. Sebbene si tratti del valore più elevato registrato negli ultimi dieci anni (al lordo dell’inflazione), la crescita dell’ultimo anno è stata moderata (+0,5% rispetto al 2023; +12 euro).

A frenare i consumi delle famiglie torinesi, sono state le spese alimentari che, dopo un 2023 di forte recupero, tornano ai livelli del 2022, attestandosi a 407 euro (-2,9%; -12 euro). Al contrario, continua la crescita delle spese non alimentari che, nel 2024, raggiungono quota 2.202 euro (+1,1%, +24 euro).

La condizione economica delle famiglie torinesi
Elaborando i risultati è possibile classificare ex post i nuclei famigliari torinesi in quattro gruppi in base alla condizione economica familiare (debolezza, autosufficienza, livello medio, benessere/agiatezza). Nel 2024 si assiste a un generale peggioramento: rispetto al 2023 sono più che raddoppiate le famiglie in fascia di “debolezza”, passate dal 12,9% al 29,2%; si ridimensiona la classe “autosufficienza” (dal 29,6% al 18,8%). Stabili le famiglie in condizione economica “media”, ma in diminuzione quelle “agiate” (dal 21,7% al 14,5%). In particolare, difficoltà si trovano le persone sole: il 66% si colloca nella fascia di debolezza; se si aggiungono anche i single della fascia di autosufficienza (il 23,4%), quasi 9 persone sole su 10 nel 2024 vivono in una condizione economica sotto la media.

Le spese alimentari
La spesa alimentare nel 2024 è stata pari a 407 euro (-2,9% rispetto al 2023; -12 euro). I cali più significativi hanno riguardato le carni e salumi (il 20,3%; -3 euro), il latte e i formaggi (il 13,2%; -3 euro), il pesce (il 5,5%; -2 euro) e le bevande (il 6,6%; -2 euro). Diminuiscono i cibi pronti da asporto o a domicilio (il 5,2%), dove la flessione ha riguardato, per il secondo anno consecutivo, le spese in cibi “take away” (-1 euro), stabili i cibi da banco/gastronomia. Crescono lievemente tutte le altre categorie (+1 euro), compresa la voce “pane e cereali” (il 13,5%).

Le spese non alimentari
La spesa non alimentare nel 2024 è stata pari a 2.202 euro, in crescita del +1,1% (+24 euro) rispetto a fine 2023. Tra le varie voci, quella dell’abitazione (a cui si sommano anche le utenze domestiche) continua ad essere la componente principale: nel 2024 rappresenta il 48,1% delle spese non alimentari, pressoché stabile rispetto allo stesso periodo del 2023.