Link della petizione https://www.change.org/p/campagna-salviamo-i-giardini-reali-di-torino
Un milione di euro che permetteranno l’acquisto di autovetture e motoveicoli destinati alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza e alla Polizia Municipale, impegnati nei servizi di controllo del territorio e di prevenzione della criminalità e serviranno a implementare il sistema di videosorveglianza comunale mediante l’introduzione di un software intelligente di “lettura targhe”
A firmare il documento ieri mattina in Prefettura dal Prefetto di Torino, Donato Giovanni Cafagna, e l’Assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca. Erano presenti l’Assessore regionale alla Sicurezza, l’Assessore comunale alla Polizia Municipale, il Questore, il Comandante provinciale dei Carabinieri, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza e il Comandante della Polizia Municipale di Torino.
Nell’occasione, il Prefetto ha sottolineato il continuo e incisivo impegno delle Forze dell’Ordine, con il fattivo supporto della Polizia Municipale, nello svolgimento di mirate attività di contrasto alle principali fattispecie criminose e in chiave anti-degrado.
Dall’inizio dell’anno 2024 sono stati effettuati 24 servizi interforze di controllo del territorio “ad alto impatto” – impiegando 766 unità delle Forze dell’Ordine e 61 della Polizia Municipale -, nel corso dei quali sono state controllate 2.776 persone (di cui 49 denunciate e 14 arrestate), 108 pubblici esercizi e 354 veicoli.
Continui sono i servizi straordinari di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e di presidio del territorio, anche con l’impiego dell’aliquota di 593 militari che il Ministero dell’Interno ha assegnato alla città metropolitana, impiegati a Torino nei pattugliamenti con le Forze di Polizia nell’area nord del capoluogo, nelle stazioni ferroviarie e presso gli obiettivi sensibili, oltre che nell’alta Val Susa nei cantieri TAV e al Frejus, a supporto della Polizia di Frontiera.
A firmare il documento questa mattina in Prefettura dal Prefetto di Torino, Donato Giovanni Cafagna, e l’Assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca. Erano presenti l’Assessore regionale alla Sicurezza, l’Assessore comunale alla Polizia Municipale, il Questore, il Comandante provinciale dei Carabinieri, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza e il Comandante della Polizia Municipale di Torino.
Nell’occasione, il Prefetto ha sottolineato il continuo e incisivo impegno delle Forze dell’Ordine, con il fattivo supporto della Polizia Municipale, nello svolgimento di mirate attività di contrasto alle principali fattispecie criminose e in chiave anti-degrado.
Dall’inizio dell’anno 2024 sono stati effettuati 24 servizi interforze di controllo del territorio “ad alto impatto” – impiegando 766 unità delle Forze dell’Ordine e 61 della Polizia Municipale -, nel corso dei quali sono state controllate 2.776 persone (di cui 49 denunciate e 14 arrestate), 108 pubblici esercizi e 354 veicoli.
Continui sono i servizi straordinari di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e di presidio del territorio, anche con l’impiego dell’aliquota di 593 militari che il Ministero dell’Interno ha assegnato alla città metropolitana, impiegati a Torino nei pattugliamenti con le Forze di Polizia nell’area nord del capoluogo, nelle stazioni ferroviarie e presso gli obiettivi sensibili, oltre che nell’alta Val Susa nei cantieri TAV e al Frejus, a supporto della Polizia di Frontiera.
TORINO CLICK
Ecco la nuova “GAM” dell’era Bertola
Alla presenza delle Istituzioni, la nuova direttrice della “GAM” di Torino, Chiara Bertola, ha presentato un ricco pacchetto di “riflessioni” sul futuro del Museo di via Magenta
Da Venezia a Torino. Nuova direttrice, dall’ottobre 2023 della “GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea” di Torino (succeduta alla direzione di Riccardo Passoni), Chiara Bertola, nata a Torino (classe ’61) ma, da tempo residente e operante a Venezia (dove, fra i tanti incarichi, è curatrice del progetto di arte contemporanea “Conservare il futuro” alla veneziana “Fondazione Querini Stampalia” dal 1999 ad oggi), ha presentato alla Città, presente il sindaco Stefano Lo Russo, le linee guida del suo mandato, la sua “visione per il futuro” del Museo ed il ricco e variegato programma espositivo del 2024. All’incontro presenziava anche il presidente della “Fondazione Torino Musei” Massimo Broccio, con il quale sono stati delineati i primi interventi della “revisione degli spazi”, in previsione del prossimo “concorso progettuale” che interesserà l’intero edificio progettato nel 1959 da Carlo Bassi e Goffredo Boschetti. “Con la nomina di Chiara Bertola – ha sottolineato Massimo Broccio – non solo prende avvio la sua nuova visione per il Museo e il suo ricco programma 2024 ma anche il percorso di riqualificazione dell’edificio. Entro l’anno sarà infatti esperito il Concorso internazionale di progettazione, ma annunciamo oggi come assoluta novità quello che abbiamo chiamato il ‘Lotto zero’, ovvero mirati interventi di temporanea rivisitazione dei locali, propedeutici al futuro cantiere, condotti nel foyer e al primo piano, a cui si accompagna la importante riapertura del ‘secondo piano’, dove troverà collocazione anche un ‘Deposito vivente’, in cui le opere saranno visibili dal pubblico attraverso uno sguardo dal di dentro, da dietro le quinte, così come sono abituati a vederle gli addetti ai lavori. La nomina di Chiara Bertola e le altre novità che riguardano l’edificio sono il primo concreto passo per una trasformazione attesa e necessaria, che investe sia il progetto culturale del Museo sia la sua architettura, tracciando un ponte tra una storia ormai antica e la consapevolezza degli orizzonti culturali futuri che ne modificheranno il ruolo”. Il futuro è dunque importante “trasformazione”, deciso cambio di passo, per la “GAM”. Culturale e strutturale. Molteplici, in questo senso, le principali “riflessioni” appuntate sul taccuino “GAM del Futuro”, su cui lavorerà la nuova direttrice. Da “La ‘GAM’ come organismo sapiente e accogliente”(Museo aperto all’intera comunità) fino all’ideazione di uno “Spazio nuovo”(“ripulendo le stratificazioni successive alle origini per denudare lo scheletro dell’edificio iniziale”), il tutto passando attraverso un prezioso “Lavoro di rete” con le altre istituzioni culturali del territorio, riconoscendo il valore di “due anime”, entrambi essenziali come il “rigore” verso la più nobile storicità dell’arte ma anche l’apertura al “deragliamento” verso “un’anima sperimentale, vitale e gioiosa, in sintonia con i giovani fruitori, con i nuovi artisti e le nuove creatività”. Grande attenzione alle preziose “Eredita’” acquisite dal Museo, non meno che alle “nuove progettazioni”. Su questa linea si muoveranno il “Programma Primavera– Estate 2024” (in primo piano, dal 24 aprile al 15 settembre, la grande retrospettiva dedicata a “Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte”) e la “Prima Risonanza Autunno 2024”, sotto la direzione di Chiara Bertola, dal 16 ottobre 2024 al 15 marzo 2025.
Punto chiave del tutto, il Capitolo “Un Museo verso il Futuro. La nuova Gam 4.0”. Ancora il presidente Broccio: “ Si tratta del grande progetto – supportato dalla ‘Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla sua partecipata, la ‘Società Prisma’ – di rigenerazione della prima Galleria Civica di arte nata in Italia e dell’avveniristica sede in cui è ospitata, attraverso principi di sostenibilità ambientale e risparmio energetico, innovazione architettonica e tecnologica e nuovi modelli di fruizione museale, che sappiano coinvolgere e attrarre il pubblico di domani. Entro il prossimo mese di maggio la ‘Fondazione’ pubblicherà il bando per la selezione del gruppo di professionisti a cui affidare la progettazione dell’intervento, con l’obiettivo di aggiudicare il concorso entro la fine del 2024”.
“L’obiettivo – conclude Chiara Bertola – è creare un’Istituzione in grado di mettersi in relazione con il mondo, dentro e fuori dalle proprie mura. Mi piacerebbe che la ‘GAM’ si trasformasse il più possibile in un luogo complesso, vivo e inclusivo, che riuscisse ad accendere e riattivare le opere e le idee del patrimonio ereditato, proponendole sotto una nuova luce e riposizionandole in una nuova costellazione di senso”.
Gianni Milani
Nelle foto: Chiara Bertola e GAM esterni
Le Biblioteche civiche torinesi si preparano a celebrare il 21 febbraio, Giornata nazionale del Braille, con una settimana di iniziative, dal 19 al 24 febbraio, organizzate in collaborazione con le sezioni locali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti (UICI), dell’Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti (APRI) e con il Servizio Disabilità Sensoriali della Città di Torino.
Il Braille, inventato dal giovane Louis Braille nel 1824, è il sistema di scrittura e lettura tattile utilizzato in tutto il mondo dalle persone non vedenti. Per celebrare questa importante forma di comunicazione e accessibilità, le Biblioteche civiche torinesi hanno in programma una serie di attività con l’obiettivo di promuovere e mettere in risalto l’importanza, la bellezza e l’attualità del Braille.
Le iniziative comprendono l’allestimento di punti informativi presso quattro sedi del Sistema bibliotecario urbano, dove i volontari delle associazioni incontreranno il pubblico per fornire informazioni e occasioni di sperimentazione della lettura tattile, conoscere i servizi per la lettura accessibile e toccare con mano le risorse in braille disponibili nelle raccolte delle Biblioteche civiche.
Per tutta la settimana saranno inoltre organizzate visite didattiche dedicate alla scuole presso la Biblioteca Braille della Città, recentemente riaperta al pubblico nei locali storici di via Nizza 151.
Mercoledì 21 febbraio la Biblioteca civica Alberto Geisser (corso Casale 5 – Parco Michelotti) ospiterà la celebrazione della Giornata Nazionale del Braille alla presenza delle autorità e dei rappresentanti delle associazioni. A partire dalle ore 16 Marco Bongi (presidente APRI), Gianni Laiolo (presidente UICI Torino), Angelo Panzarea (UICI Torino) e Elisabetta Grande (Università degli Studi di Torino) presenteranno la storia, gli sviluppi e le più recenti applicazioni del sistema Braille. Seguiranno una visita guidata alla mostra Beautifully Diverse, a cura di Print Club Torino e un laboratorio teatrale condotto dall’artista ipovedente Erica Pianalto.
Le Biblioteche civiche torinesi uniscono le forze con l’associazionismo e i servizi cittadini per promuovere la cultura dell’accessibilità e dell’inclusione, allo scopo di ispirare e guidare la comunità verso la piena partecipazione di tutti alla vita culturale e sociale.
Per informazioni:
https://bct.comune.torino.it/programmi-progetti/progetto/toccare-leggere
“Non c’è disabilità senza sguardo sulla disabilità”
Sala Trasparenza – Grattacielo Regione Piemonte / L’Associazione Nuova Generazione per il Bene Comune e WeGlad in collaborazione con la CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà grazie al bando per il “Sostegno a progetti di rilevanza locale promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo Settore” della Regione Piemonte e al coinvolgimento dell’Assessorato alla Famiglia, Bambini, Casa, Benessere Animale, Pari Opportunità, Personale e Affari legali, ha varato il progetto “Non c’è disabilità senza sguardo sulla disabilità”.
Si tratta di un passo storico per tutta la pubblica amministrazione e in particolare per la Regione Piemonte che, tra le prime in Italia, sposando questa iniziativa, ha preso una decisione importante: d’ora in avanti tutti i propri dirigenti e posizioni organizzative dovranno conoscere quale sia il giusto approccio, in ogni atto tecnico, linguistico, giuridico o semplicemente umano, da osservare rispetto a tutte le tematiche inerenti al mondo della disabilità.
Nello specifico “Non c’è disabilità senza sguardo sulla disabilità” si propone una serie di obiettivi, in primo luogo quello di creare una maggiore consapevolezza e formare dipendenti ed eventualmente amministratori pubblici sull’importanza dell’accessibilità, ma anche sulle terminologie più appropriate e simbolo del primo segnale dell’attenzione nei confronti delle persone con disabilità. In più attraverso questo percorso si intende soprattutto sensibilizzare le nuove generazioni, anche sul valore del gesto del singolo, che mediante la tecnologia può fornire un aiuto fondamentale alla propria comunità.
L’altro macro-obiettivo è quello di creare una mappatura che ingaggerà tutti i dipendenti della Regione Piemonte grazie anche alla promozione di un testimonial d’eccezione come Luca Argentero, rappresentante di 1 Caffè Onlus, i quali saranno chiamati a mappare tutte le barriere architettoniche che riscontreranno nel loro percorso casa-lavoro entro due mesi a partire dal 1 marzo 2024.
L’azione si svilupperà attraverso lo strumento del Mappathon, una challenge realizzata con l’app WeGlad, in cui i migliori “mappatori” saranno premiati a giugno presso la sede di 1 Caffè Onlus al Villino Caprifoglio. In questo modo sarà possibile per esempio realizzare una fotografia istantanea relativa all’accessibilità delle strade, identificando tutte le barriere architettoniche presenti come buche, gradini, terreni sconnessi, passaggi stretti, scale, etc. che pregiudicano la mobilità alle persone con difficoltà motorie. Oltre a questi spazi urbani, la mappatura riguarderà i luoghi pubblici o aperti al pubblico e i locali attualmente non censiti, ma di primaria necessità per la propria autonomia, in modo da conoscere se un locale può o meno accogliere una persona.
La fascia dei beneficiari di queste attività in realtà è molto ampia, perché oltre alle persone con disabilità comprende anche tutte le persone con difficoltà di deambulazione, in particolare anziani, fino ai genitori con passeggini, per cui l’impatto sociale di questo nuovo paradigma va ben oltre le tipiche categorie protette.
Infatti, al di là delle sue finalità immediate, l’iniziativa ideata dal gruppo di associazioni del Terzo Settore vuole attuare un vero cambio culturale in cui la disabilità non sia un tema di cui si occupino solo specialisti del settore e associazioni di persone con disabilità, ma diventi un pensiero di tutti e sia trasversale ad ogni politica di sviluppo.
Da questo punto di vista la Regione Piemonte si sta impegnando a svolgere un ruolo attivo in questo processo di trasformazione, essendo un ente erogatore di contributi e promotore di tante iniziative distribuite su tutti i settori della vita comunitaria (interventi architettonici, culturali, trasporto etc.) e attraverso le proprie scelte può fare davvero la differenza sulle nuove politiche di sviluppo del contesto.
Al termine della conferenza stampa tutti i presenti sono stati invitati a sperimentare l’app WeGlad, spostandosi all’esterno del Grattacielo per partecipare a un percorso guidato di mappatura ed avere una dimostrazione delle potenzialità di questa innovazione tecnologica.
“Spesso si sente parlare di cittadinanza attiva – spiega l’assessore regionale alla Famiglia e al Personale, Chiara Caucino – In questo caso siamo di fronte a un progetto rivoluzionario che definirei di “cittadinanza proattiva”, perché la mappatura rappresenta davvero quella virtuosa collaborazione fra cittadini (in questo caso i dipendenti della Regione) e Enti pubblici per migliorare il proprio territorio, la propria città, la vita delle persone. Perché – prosegue Caucino – in troppi danno per scontato che l’abbattimento delle barriere architettoniche sia un problema quasi del tutto risolto, ma purtroppo così non è: nonostante i grandi sforzi fatti in questi ultimi anni infatti sono ancora parecchi gli ostacoli – spesso nascosti – che possono ostacolare le persone con disabilità. Da qui l’idea di raccogliere le segnalazioni direttamente da chi si imbatte in questi ostacoli nella vita di tutti i giorni, per poter analizzare ogni situazione e, nel caso, agire tempestivamente. Una sinergia, forse unica, che può diventare un vero e proprio modello. Senza dimenticare – conclude Caucino – la formazione, che verrà impartita ai nostri dirigenti e alle nostre “posizioni organizzative” per aumentare la sensibilità su un fenomeno di cui si parla molto ma che in realtà pochi conoscono davvero a fondo“.
“Come Associazione Nuova Generazione per il Bene Comune – dichiara il presidente dell’Associazione, Andrea Ferraris – vogliamo ribadire, con questo progetto, l’importanza di un approccio inclusivo e sensibile alle sfide delle persone con disabilità. Il metodo formativo previsto dal progetto mira a fornire alla pubblica amministrazione strumenti pratici e conoscenze specializzate, per affrontare le sfide legate alla gestione delle diverse esigenze e realtà delle persone con disabilità, contribuendo così a migliorare i servizi offerti“.
“La nostra tecnologia – dichiara il founder & CEO WeGlad, Petru Capatina – può accelerare esponenzialmente la trasparenza dell’accessibilità. Questo è un segnale. Pubblico, privato e terzo settore insieme, per un obiettivo di ordine superiore, è raro e promettente. Apprezziamo la lungimiranza collaborativa della Regione Piemonte nell’adozione di WeGlad e del Mappathon come strumento. Auspichiamo che potrà essere d’esempio per altre Regioni.”
“Chi non si informa, si ferma – dichiara il direttore della CPD, Giovanni Ferrero – Nel settore della disabilità è importante andare avanti per alzare il livello culturale di tutti i cittadini, in primis di chi si occupa della produzione di atti amministrativi che andranno a regolare i diversi ambiti della nostra società. Nel caso del progetto adottato dalla Regione Piemonte, i dirigenti e le posizioni organizzative svolgeranno una formazione specifica sui temi della disabilità mentre tutti i dipendenti regionali saranno invitati a compiere una mappatura che rappresenterà un’occasione unica per capire meglio i problemi e le possibili soluzioni che bisogna attivare per far vivere una vita migliore alle persone con disabilità. Si tratta di un passo fondamentale e la Regione Piemonte, che si pone tra le prime in Italia a mettere in atto un’azione verticale di questo genere, merita un plauso per aver voluto coinvolgere tutti i suoi organi interni in un percorso di crescita professionale di forte impatto sociale“.
Carrozzine rigenerate per la Città della Salute
Martedì 20 febbraio alle ore 10, presso il COES (Centro Oncologico Ematologico Subalpino) dell’ospedale Molinette di Torino (via Cherasco 15), si terrà un momento di ringraziamento per la donazione da parte dei Lions Club Rivoli Castello di 7 carrozzine rigenerate alla Città della Salute di Torino con destinazione d’utilizzo al COES ed al reparto e ambulatorio di Oculistica dell’ospedale San Lazzaro. I Lions International donano queste carrozzine dando nuova vita ad ausili ormai dismessi ma ancora utilizzabili, dopo una revisione, per le persone che ne hanno bisogno. I Lions International da sempre hanno diretto le loro scelte ed azioni verso il bene della comunità, coinvolgendosi in diversi settori, tra i quali la disabilità, la malattia, l’ambiente. In questo caso la loro azione ha coinvolto l’ospedale, la casa di tutti noi nei momenti di maggiore fragilità, una casa che, pur nella sua complessità, vuole essere accogliente ed anche adeguata ai tempi, inserendosi nei circoli virtuosi green necessari per salvaguardare il Pianeta. Le carrozzine sono prodotte dall’imprenditore Danilo Ragona (Custom Regeneration S.r.l. Benefit), che si occupa di Economia Circolare e Sociale, mentre l’Azienda Ferrero Med, che si occupa della distribuzione di ausili per persone con disabilità, si è impegnata nel rinnovo degli stessi nel pieno rispetto dell’ambiente, puntando al riciclo delle risorse per il bene del pianeta.
«Bambini si diventa», Angelo Petrosino a Volpiano
Sabato 24 febbraio l’autore della serie di Valentina incontra il pubblico
Sabato 24 febbraio alle 17, a Volpiano nella Sala «Maria Foglia» di via Trieste 1, è in programma la presentazione del libro «Bambini si diventa» (Einaudi Ragazzi) di Angelo Petrosino; evento a cura della biblioteca comunale di Volpiano, firmacopie al termine dell’incontro, ingresso libero.
Spiega la presentazione: «Autore della famosissima serie di Valentina, giornalista, traduttore, direttore del periodico “Il Giornale dei Bambini”, Angelo Petrosino presenta un’opera che descrive l’attualità dagli occhi di un piccolo Lino che cresce prima del tempo, costretto da un mondo ricco di contraddizioni. Nonostante ciò, ci saprà comunque mostrare la bellezza della vita».
È stata segnalata alla polizia per aver parcheggiato l’auto nel posteggio riservato ai vigili del fuoco nel cortile dell’ospedale Santa Croce di Cuneo. La donna, cittadina romena, non ne aveva diritto: utilizzava infatti un pass per invalidi intestato a una deceduta.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Alla sua sesta edizione, il progetto è parte del programma “Amazon nella Comunità” e ha lo scopo di aiutare le giovani studentesse di discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) ad affermarsi nel mondo dell’economia digitale ed essere un esempio per tutte le ragazze che desiderano intraprendere questi percorsi di studi.
Per candidarsi, la domanda deve essere presentata entro il 07/03/2024.
Fino al 7 marzo 2024 possono presentare la domanda le studentesse che, entro la scadenza del bando, siano immatricolate per la prima volta nel corso dell’a.a. 2023/2024 al Corso di Laurea in Ingegneria Informatica oppure al Corso di Laurea in Ingegneria Informatica (Computer Engineering) presso il Politecnico, abbiano conseguito almeno 20 CFU alla data del 2 marzo 2024 con una media pesata degli esami non inferiore a 24/30 e abbiano presentato, entro la data di scadenza del bando, la richiesta di riduzione della contribuzione studentesca per l’a.a. 2023/2024. Per ulteriori informazioni visitare questa pagina.
“Ispirare e accompagnare un maggior numero di giovani donne nel loro percorso di studi e di ricerca nelle discipline STEM è un obiettivo importante in cui sia l’Università che le aziende credono fortemente e vogliono investire –commenta la professoressa Claudia De Giorgi, Vice Rettrice per la Qualità il Welfare e le Pari Opportunità al Politecnico di Torino – per dare uguali possibilità a tutte le persone di contribuire con il proprio percorso ad un mondo che sta affrontando importanti transizioni in ogni campo, non ultimo quello del digitale. Per questo, come Politecnico di Torino anche quest’anno ci impegniamo nella collaborazione con il progetto Amazon Women in Innovation, per costruire un futuro maggiormente aperto anche alle donne nelle discipline scientifiche”.
“In Amazon crediamo che la formazione, in particolare in ambito STEM, abbia un ruolo chiave nello sviluppo di un percorso professionale di qualità per molti giovani del nostro Paese. È per questo motivo che ci impegniamo a rendere le competenze scientifiche e informatiche più accessibili, rivolgendo particolare attenzione alle giovani donne, con l’obiettivo di ridurre il gender gap in settori che ancora oggi vedono una presenza femminile ridotta. Le sfide da affrontare e gli stereotipi da abbattere sono ancora molti e apprezziamo l’impegno delle istituzioni, attraverso ad esempio l’introduzione della settimana nazionale delle STEM, a stimolare l’interesse verso queste discipline. Attraverso la borsa di studio Women in Innovation e il programma AWS re/start annunciati oggi, siamo felici di fare la nostra parte e continueremo ad impegnarci in questa direzione”, ha dichiarato Mariangela Marseglia, VP & Country Manager, Amazon.it e Amazon.es.
“Amazon Women in Innovation” si inserisce nel più ampio programma di “Amazon nella Comunità”, attraverso cui l’azienda si impegna a creare valore nelle comunità in cui opera.
Ciascuna borsa di studio, rivolta a sette studentesse provenienti dai sette atenei coinvolti, ha una durata di 3 anni e consiste in un finanziamento di €6.000 all’anno.
Gli atenei coinvolti, oltre al Politecnico di Torino, sono l’Università degli Studi di Cagliari, il Politecnico di Milano, l’Università Federico II di Napoli, l’Università degli Studi di Palermo, l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e, da quest’anno, anche l’Università degli Studi di Catania.
Tutte le Università sceglieranno le vincitrici in base a parametri di merito e di reddito, come specificato nei bandi di gara.
Le precedenti edizioni di “Amazon Women in Innovation”
Nato nel 2018, per il sesto anno consecutivo, “Amazon Women in Innovation” mira a supportare e incentivare le giovani studentesse universitarie appassionate di materie STEM, fornendo loro un incentivo economico e un supporto strategico per affacciarsi in modo brillante e preparato al mondo lavorativo. Ad oggi, il programma ha premiato diciannove giovani meritevoli attraverso l’erogazione di 19 rispettive borse di studio, ciascuna del valore di €6.000 all’anno. Grazie alla sesta edizione, altre sette studentesse potranno accedere a questa opportunità, un’occasione durante il percorso di studi per porre le basi per la propria carriera lavorativa.
Al via gli incontri nelle scuole primarie del territorio rivolti agli insegnanti e ai genitori
Da giovedì 22 febbraio, ore 18
Chieri (Torino)
Di fronte ai perseveranti episodi di “microcriminalità” di cui le cronache ci trasmettono allarmanti notizie quasi a cadenza quotidiana e con il coinvolgimento di ragazzi, molti anche minorenni, riuniti in quelle forme associative ormai note con il triste appellativo di “baby gang”, sempre più (e giustamente) ci si interroga sul ruolo, sui comportamenti che, in ambito sociale, debbono tenere le nostre due principali “agenzie educative”: le famiglie e la scuola. Cosa fare? Spesso anche per loro c’è bisogno di aiuto. Non sempre genitori e insegnanti riescono, da soli, a mettere in atto comportamenti utili ad evitare che i nostri ragazzi possano cadere nella trappola (difficile uscirne!) dell’illegalità. Tanto se ne parla. Ma in concreto quanto realmente ci si impegna a fare? Una risposta, più che concreta ed impegnativa nonché altamente lodevole, viene dal Comune di Chieri, che in questi mesi ha messo in piedi un vero e proprio corso di “educazione all’affettività” (alla “giusta” affettività) rivolto a genitori, insegnanti e a tutte le tredici classi quinte delle scuole primarie dei tre “Istituti Comprensivi” del territorio.
Il corso è realizzato dalla cooperativa “Lunetica”, in collaborazione con lo “Studio Torinese di Psicologia Cognitiva” e il sostegno del “Comune di Chieri”. Il primo appuntamento è in programma giovedì 22 febbraio, alle ore 18, presso la “Biblioteca Civica” di via Vittorio Emanuele II, 1 ed è aperto a tutta la cittadinanza. Interverrà la dottoressa Giulia Franco (psicologa e psicoterapeuta).
“I fatti di cronaca degli ultimi mesi – dichiara Antonella Giordano, assessore chierese all’Istruzione – in cui sono stati i minori a commettere violenza rendono urgenti interventi preventivi ed educativi nel contesto scolastico, coinvolgendo anche docenti e famiglie. La realtà quotidiana mette in evidenza le difficoltà dei bambini e dei ragazzi nello stabilire tra loro e con gli adulti modalità relazionali soddisfacenti e sicure. Molti sono i fattori che incidono su una loro maggiore fragilità e vulnerabilità ed è per questo che risulta fondamentale offrire percorsi di educazione all’affettività sin dalla scuola primaria e rafforzare la rete che può fungere da sostegno per i giovani”. In concreto, saranno attivati “laboratori didattici” condotti da esperti di psicologia ed educazione, all’interno dei quali si affronteranno il tema delle emozioni e della loro espressione, la percezione del corpo e i concetti di empatia, relazione, confini e consenso, nonché (importantissimo!) i rischi che si corrono on line e come difendere la privacy, come parlare di affettività e sessualità con bambine e bambini all’interno del contesto familiare. Parallelamente agli incontri laboratoriali sarà garantito un confronto costante con insegnanti e famiglie.
Entusiasti del progetto i dirigenti degli “Istituti Comprensivi” coinvolti: Dario Portale (IC Chieri 1), Emanuela Smeriglio (IC Chieri 4) e Bruno Montaleone (IC Chieri 3). Sottolinea quest’ultimo: “Già da anni la scuola investe su progettualità inerenti alla tematica, ma la proposta unitaria estesa al territorio, proposta dal Comune, rimarca l’importanza cruciale nello sviluppo emotivo sociale e psicologico dei ragazzi. Gli studenti avranno un aiuto per comprendere e gestire le proprie emozioni per affrontare le sfide della vita quotidiana in modo costruttivo. Verranno guidati a costruire relazioni interpersonali positive promuovendo la consapevolezza di sé e degli altri. Un lavoro mirato potrà contribuire a prevenire episodi di bullismo, violenza domestica e altri comportamenti dannosi”.
Giovedì prossimo 22 febbraio, si parte. Con entusiasmo e tanta voglia di fare. L’augurio è che l’esempio di Chieri faccia da apripista ad altri Comuni, ancora non sufficientemente coinvolti nel problema del “disagio minorile”.
Gianni Milani
Nelle foto:
– Istituto Comprensivo Primaria (IC 1), “Nostra Signora della Scala”
– Antonella Giordano
– Istituto Comprensivo Primaria (IC 3), via Bonello