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Candiolo e Karolinska, nuovi orizzonti sulla ricerca

DUE RICERCHE CHE APRONO NUOVI ORIZZONTI PER COMPRENDERE L’EVOLUZIONE DEI TUMORI.

Su Nature Communications, una delle più autorevoli riviste del settore, sono stati pubblicati i due importanti studi che hanno coinvolto la Single Cell Unit dell’Istituto di Candiolo, guidata dal Professor Nicola Crosetto, e il Laboratorio di Patologia Molecolare dell’Istituto, diretto dalla Professoressa Caterina Marchiò con il supporto della Dottoressa Bellomo e del Dottor Berrino.

Candiolo (Torino), 14 maggio 2024 – Da sempre l’Istituto di Candiolo-IRCCS lavora in rete con i più prestigiosi centri di ricerca internazionali, e due ricerche recentemente pubblicate su Nature Communications, condotte dal Science for Life Laboratory presso il Karolinska Institutet di Stoccolma in collaborazione proprio con l’Istituto di Candiolo, aprono nuove strade per comprendere l’eterogeneità tumorale e la sua evoluzione.

La prima ricerca, sui tumori alla prostata, ha rivelato profonde alterazioni genomiche nei pazienti con carcinoma prostatico localizzato. Il metodo di sequenziamento del DNA a singola cellula sviluppato dai ricercatori del Karolinska Institutet ha permesso di mappare queste alterazioni su migliaia di nuclei estratti da campioni di prostatectomia. Ciò ha rivelato la diffusa presenza di alterazioni del numero di copie del DNA sia nelle regioni tumorali sia in quelle normali della prostata. Questa scoperta ha una grande rilevanza dal punto di vista terapeutico, in quanto permette diagnosi precise e di conseguenza cure sempre più personalizzate.

Altrettanto rivoluzionaria è la seconda ricerca, un lavoro sui DNA circolari extracromosomici, condotto dagli stessi ricercatori e anch’esso pubblicato su Nature Communications. Utilizzando una nuova metodologia (scCircle-seq), i ricercatori hanno potuto analizzare la diversità e la specificità dei DNA circolari all’interno di diverse popolazioni cellulari, rivelando un ruolo nel processo che porta alla formazione dei tumori, aggiungendo pertanto un nuovo tassello di conoscenza nella comprensione della nascita di nuove lesioni tumorali, di qualsiasi natura esse siano. Fondamentale è stato il gioco di squadra, nel quale l’Istituto di Candiolo-IRCCS ha svolto un ruolo cruciale, fornendo non solo campioni patologici di carcinoma mammario e i relativi profili genetici, ma ha anche implementando con successo entrambe le metodologie, scCircle-seq e scCUTseq, sui nuclei estratti da tali campioni. Questo, insieme al sequenziamento dell’RNA estratto dai campioni di carcinoma prostatico provenienti dal Karolinska Institute e al sequenziamento del DNA mirato sugli stessi campioni, rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro il cancro.

“È importante sottolineare che le metodologie sviluppate – dice il Professor Nicola Crosetto, coordinatore del team che ha condotto le ricerche – sono state implementate, e saranno presto disponibili come servizio anche per altri progetti di ricerca, nel laboratorio di Single Cell Unit dell’Istituto di Candiolo-IRCCS, dove sono stati fatti negli ultimi anni importanti investimenti, e questo apre un mondo di possibilità per ulteriori studi e ricerche mirate, portandoci un passo più vicini alla comprensione e alla sconfitta del cancro”.

Rapinatori prendono a pugni e calci uomo e il suo cane: denunciati

Il personale del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia ha arrestato due ragazzi di venticinque e ventisei anni di origini marocchine poiché gravemente indiziati per il reato di rapina aggravata in concorso.

Sono circa le cinque del mattino quando la pattuglia del commissariato transitando in Corso Giulio Cesare, si accorge che un uomo di trent’anni in compagnia del suo cane viene rincorso da tre soggetti, i quali alla vista degli agenti tentano la fuga. In due vengono subito bloccati dagli operatori di polizia.

Poco prima, il gruppo si sarebbe avvicinato al trentenne con fare minaccioso bloccandolo. Mentre frugavano nelle tasche della vittima, uno dei soggetti la colpiva con un pugno al volto, nella circostanza anche l’animale veniva colpito da un calcio. L’uomo riusciva a divincolarsi e fuggire, i tre lo inseguivano minacciandolo che gli avrebbe sparato, così come al cane. L’arrivo della volante interrompe l’aggressione.

I due, inoltre, vengono denunciati in stato di libertà per violazioni in materia di immigrazione, arrestati e accompagnati presso gli uffici del Commissariato per ulteriori verifiche a loro carico

Gli studenti del Team Icarus con l’astronauta Maurizio Cheli

Presentano il drone a energia solare RA 2.0

 

Incontro mercoledì 15 maggio alle ore 17,30 presso l’Auditorium dell’Energy Center del Politecnico di Torino,

in via Paolo Borsellino 38, a Torino

Il Team Icarus del Politecnico di Torino presenterà in un evento pubblico il nuovo progetto di drone alimentato a energia solare.

Il team studentesco, che con 130 membri è il più numeroso dell’Ateneo torinese, lavora su tre diversi progetti davvero sfidanti. Tra questi, il progetto RA punta a sviluppare il primo drone solare sviluppato da un Ateneo italiano con una missione approvata dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile.

Il nome RA, oltre a ricordare il dio del sole degli antichi egizi, significa anche Record Aircraft, e la sigla 2.0 indica che si tratta di una nuova versione.

Il team è supervisionato dal professor Paolo Maggiore, professore ordinario di Sistemi aerospaziali. Insieme a lui sul palco interverranno Stefano Corgnati, Rettore del Politecnico, per un saluto istituzionale; l’astronauta Maurizio Cheli, Capo pilota, collaudatore Eurofighter e Recordman di velocità su un veicolo elettrico; Luca Bedon, Head Research and Technology di Avio Aero; Mario Salipante, ingegnere ENAC per la regolamentazione e ricerca in ambito Innovative Air Mobility; Gianfranco Chicco, professore di Sistemi Elettrici e Chair IEEE R8 Italy Section; Alessandro Borgia, Tommaso Bussi, Antonio Gregorio, Angelo Romano, Ludovica Mazzucco (Team Icarus – Progetto RA). L’incontro sarà moderato da Raffaello Porro.

Verrà trattato il tema della propulsione aerospaziale elettrica declinata nelle diverse forme: batterie, energia solare e idrogeno.

L’evento è realizzato in collaborazione con l’IEEE Italy Section e la IEEE Aerospace and Electronic Systems Society (AESS) tramite l’AESS Italy Chapter.

 

Maggiori informazioni e programma dell’evento a questo link

Il progetto RA 2.0

L’obiettivo del progetto Record Aircraft è lo sviluppo e la realizzazione di un drone come dimostratore tecnologico, capace di svolgere missioni di lunga durata in completa autonomia energetica grazie all’utilizzo dell’energia solare.

Il prototipo iniziale, denominato “Amelia”, progettato e costruito dagli studenti, ha effettuato il suo volo inaugurale nel maggio 2022. Questo volo ha dimostrato la capacità del gruppo nel realizzare un UAV (Unmanned Aerial Vehicle) di dimensioni medio-piccole, con un peso di 15 kg e un’apertura alare di 5 metri, compiendo un volo della durata di circa 20 minuti.

Tale esperienza ha fornito importanti indicazioni sulle aree da migliorare per avanzare tecnologicamente con i futuri prototipi.

Dopo il raggiungimento della prima pietra miliare rappresentata dal prototipo, il gruppo si è posto un nuovo obiettivo per il velivolo futuro: raggiungere un’autonomia di oltre 10 ore utilizzando esclusivamente l’energia solare, realizzando il nuovo record di endurance per la categoria “specific” dei droni.

La progettazione del prossimo velivolo, denominato “Record Aircraft 2.0”, è stata avviata nel marzo 2023 ed è attualmente in fase di sviluppo di dettaglio. La progettazione è programmata per essere completata entro settembre 2024.

La costruzione è programmata per l’autunno 2024. L’installazione dei sistemi del velivolo, come il paracadute, la batteria e il computer di controllo del volo, avverrà durante i mesi autunnali, mentre il volo inaugurale è previsto prima di Natale. I test di volo sono pianificati per marzo e aprile 2025, con il volo di missione previsto per maggio 2025.

Intitolazione di vie a personalità o città israeliane

Nella seduta di ieri la Sala Rossa ha approvato una mozione che impegna il Consiglio Comunale di Torino a individuare strade, vie, edifici o altri toponimi da poter intitolare a personalità dello Stato di Israele che hanno operato per costruire percorsi di pace o ad avvenimenti che ricordino la Shoah come il museo Yad Vashem o luoghi geografici quali i Kibbutz di Be’eri o Beit Alfa e a far pervenire tali proposte, ai sensi dell’articolo 6, comma 2, del Regolamento n. 304 “Toponomastica e numerazione civica”, alla relativa Commissione affinché possa pronunciarsi sull’intitolazione.

Volano calci e pugni fuori da un locale: tanti lividi e sette giovani in Questura

La polizia nella notte tra venerdì e sabato ha arrestato 7 giovani colti nella flagranza del reato di rissa aggravata perpetrata fuori da un esercizio commerciale del centro di Biella.  La  Squadra Volante veniva attirata da una donna che richiedeva l’ intervento per sedare una violenta lite in corso tra diversi giovani. I poliziotti si sono trovati di fronte quattro giovani di età compresa tra i 26 e i 30 anni, tutti residenti nel Biellese. Questi una volta separati e riportati alla calma, venivano accompagnati presso in Questura per meglio comprendere la dinamica dei fatti. Qui gli agenti  notavano sul volto e sul corpo dei giovani varie ecchimosi, rossori e segni presumibilmente riconducibili all’accaduto. Quindi per meglio comprendere le ragioni della lite uno degli equipaggi si recava nuovamente presso l’esercizio commerciale per verificare la presenza di eventuali telecamere o possibili testimoni.Sopraggiunta, la Volante notava un altro gruppo di tre giovani, extracomunitari tutti residenti nel Biellese, rispettivamente di anni 25 e 26, che si colpivano reciprocamente con spinte, pungi e calci. Gli agenti si interponevano tra i coinvolti tentando di dividerli e subendo anch’essi alcuni colpi fino al punto di bloccarli e accompagnarli presso gli uffici della Questura.

A Cumiana workshop sulla ricerca di persone scomparse

Nel fine settimana (17/18/19 maggio 2024) Cumiana sarà sede di un importante workshop internazionale sulla ricerca di persone scomparse, con l’ausilio di unità cinofile. L’evento è Patrocinato dal Comune di Cumiana e ha ricevuto i saluti e gli auguri della Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana e del Presidente della Repubblica Italiana.

L’evento, organizzato da Ivan Schmidt Academy in collaborazione con la Croce Verde di Cumiana e K9 Mantrailing Alliance Search and Rescue, della durata di tre giorni, ha quale focus la formazione di unità cinofile da Mantrailing (cani molecolari).

A presiedere l’evento sarà la relatrice austriaca Karina Kalks che da oltre 20 anni si occupa di formazione e soccorso cinofilo in collaborazione con la polizia austriaca, affiancata da Ivan Schmidt (Svizzera) e la Dott.ssa Vassilia Sacco (Italia), quest’ultimi formatori in carica della Croce Verde di Cumiana che ad oggi vanta 200 volontari e una squadra cinofila composta da oltre 40 binomi in formazione tra ricerca in superficie e Mantrailing e di cui 9 operativi nella ricerca persone scomparse in Mantrailing.

Il programma dell’evento prevede un’importante parte teorica il venerdì pomeriggio in particolare sull’odorologia e le tecniche di ricerca mentre sabato e domenica, sul territorio Cumianese, saranno previste diverse prove pratiche con le unità cinofile provenienti da tutta l’Italia. L’obiettivo è quello di fornire ai partecipanti gli strumenti teorici e pratici per gestire al meglio le operazioni di ricerca, sia in ambito urbano che naturale, sfruttando le potenzialità olfattive dei cani da Mantrailing. Questi cani sono in grado di seguire la traccia individuale di una persona, basandosi sul suo odore specifico, anche a distanza di tempo e su percorsi complessi. Il workshop si rivolge sia a persone già esperte nel settore, che vogliono aggiornare le proprie competenze e confrontarsi con alti professionisti del settore. Austria, Italia e Svizzera unite per migliorare le competenze.

Così Ivan Schmidt: – “Grazie alla perfetta sinergia tra tutte le parti ed alla sensibilità e collaborazione del Comune di Cumiana è stato possibile portare questo evento in una località esclusiva e altamente interessante per la formazione continua delle unità cinofile. Crediamo fortemente in questi eventi, in quanto molti fatti di cronaca ci vanno a dimostrare come sia fondamentale la formazione e le esperienze in ambienti e scenari diversificati come lo è appunto nel caso specifico. I casi ci dimostrano che un intervento tempestivo unitamente ad una formazione consolidata, frutto di continuo accrescimento, aumentano di fatto le probabilità di ritrovamento di una persona scomparsa. Un altro tassello importante, lo abbiamo avuto con la nostra creazione del “K9 SCENT BOX” che oggi risulta essere un perfetto alleato nella ricerca di persone scomparse e ci permette di raccogliere anticipatamente un’impronta olfattiva di persone a rischio e più vulnerabili. Progettato per essere facile da utilizzare e accessibile a tutti, elimina i ritardi nelle raccolte di prove olfattive da fornire al cane riducendo al minimo il rischio di contaminazione”. 

Nella foto: Karina Kalks 

Chieri, consultazione sulle antenne telefoniche

Una procedura partecipativa che ha pochi precedenti in Italia: fino all’11 luglio operatori, cittadini e associazioni possono avanzare proposte ed osservazioni

 

Anche i cittadini di Chieri potranno intervenire per tempo e in un confronto pubblico sulla richiesta di un operatore per installare una nuova antenna telefonica in Strada Tetti Marsino: l’amministrazione comunale, infatti, ha indetto la consultazione pubblica, aperta ad operatori, cittadini, enti ed associazioni, e finalizzata a valutare la coubicazione/condivisione dell’antenna telefonica proposta da INWIT e TIM con l’installazione già esistente, presente a circa 550 metri dall’infrastruttura di telefonia mobile e di proprietà di CELLNEX Italia (che a suo tempo avanzò la disponibilità alla condivisione del sito).

Si tratta di un’importante novità, dal momento che solo in pochi casi in Italia è stata indetta un’analoga consultazione pubblica.

L’assessora alla Pianificazione territoriale e all’Edilizia del Comune di Chieri ricorda che con una recente modifica, attuata a dicembre 2023, al Regolamento comunale per il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti radioelettrici è stata disciplinata questa innovativa procedura di consultazione pubblica, prevista dalle norme nazionali (art. 50 del D.Lgs. 259/2003 s.m.i.): infatti, quando un gestore avanza la richiesta di installare una nuova antenna telefonica e se entro 750 metri sussistono sostegni esistenti che ospitano operatori terzi, allora il Comune può attivare più strumenti per addivenire coubicazione e alla condivisione delle infrastrutture di telefonia mobile previa consultazione pubblica. Lo scopo di questa procedura partecipativa è quello di evitare il proliferare dei tralicci/pali che ospitano antenne di telefonia, conciliando un servizio strategico, quale è quello delle telecomunicazioni, con la tutela dell’ambiente, del paesaggio urbano e rurale e della salute pubblica, minimizzando l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.

La fase partecipativa della consultazione pubblica durerà 60 giorni: fino all’11 luglio del 2024 sarà possibile far pervenire contributi, proposte ed osservazioni secondo le modalità previste dal relativo avviso pubblico disponibile sul sito www.comune.chieri.to.it (al seguente link presente all’interno dell’Area Tematica Ambiente/Impianti Telefonia Cellulare: www.comune.chieri.to.it/ambiente/consultazione-pubblica).

Successivamente, l’amministrazione comunale avvierà un’interlocuzione con gli operatori telefonici, sulla base di quanto acquisito tramite la consultazione pubblica.

Il Comune di Chieri è particolarmente attento al tema l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, infatti, nel mese di aprile di quest’anno il Consiglio comunale ha approvato un Ordine del giorno con cui si avanza al Governo la richiesta di mantenere i valori di attenzione per i campi elettromagnetici al limite di 6 V/m, modificando l’art. 10 della recente legge 214/2023, che ha innalzato il limite a 15 V/m.

Salone del Libro, 222mila visitatori per “Vita immaginaria”

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Cala il sipario nella giornata di oggi, lunedì 13 maggio, sulla XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Ed è un successo di vendite e di visitatori. Cinque giorni con 222.000 persone che hanno incontrato ospiti da tutto il mondo e case editrici in un’atmosfera festosa e vivace “per tracciare parole nuove, sguardi sul mondo e per festeggiare l’appartenenza a una grande e variegata comunità di lettrici e lettori”, dicono quelli dell’organizzazione.

Il Salone appena trascorso è stato raccontato nel pomeriggio in Arena Bookstock, nel nuovo Padiglione 4 da Silvio Viale, Presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro il rappresentante istituzionale della Regione Campania, Regione ospite Salone del Libro 2025; Imke Buhre, Progetto Tedesco – Lingua Ospite Salone Libro 2024, Willem van Ee, Ambasciatore Paesi Bassi in Italia, Paesi Bassi Paese Ospite Salone Libro 2025, Giulio Biino, Presidente della Fondazione Circolo dei lettori, Alessandro Isaia, Segretario Generale Fondazione per la Cultura Torino. Sono poi intervenuti i rappresentanti istituzionali della Regione Piemonte e della Città di Torino, Annalena Benini, Direttrice editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino, Piero Crocenzi, Amministratore delegato di Salone Libro s.r.l.

Il Salone del Libro tra scontri e polemiche (ma non più del solito) occupazioni dei pro Palestina e il “grido di dolore” di autori e opinionisti che sostengono sia in arrivo il fascismo, quest’anno ha incontrato 222.000 visitatori tra i padiglioni 1, 2, 3, il nuovo padiglione 4 che ha riscosso grande successo (dedicato ai giovani) l’Oval, il Centro Congressi e la Pista 500, progetto artistico sviluppato dalla Pinacoteca Agnelli.

È stato possibile per i visitatori  salire attraverso la storica rampa elicoidale fin sulla pista dove la Fiat testava le sue storiche vetture e dove ora è allestito un giardino “decorato” da opere d’arte. Tra le curiosità, per la prima volta la giornata più visitata dopo il sabato – che resta giornata con maggior affluenza – è stata il venerdì che di qualche centinaio supera la visitazione della domenica

Per i grandi eventi di Vita immaginaria, questo come noto il tema dell’edizione 2024, sale  piene e incontri sold out. Un pubblico caloroso ha invaso le sale e gli stand e ha atteso con pazienza di incontrare e salutare le autrici e gli autori e di tornare a casa con una firma o dedica sulla copia acquistata. Tra gli eventi con maggiore affluenza e amati dal pubblico il Salone cita – rigorosamente in ordine alfabetico – in una nota:  Alessandro Barbero, Naoise Dolan, James Ellroy, Antoine Gallimard, Abdulrazak Gurnah, Felicia Kingsley, Jeff Kinney, Gianni Morandi, Guadalupe Nettel, Eshkol Nevo, David Nicholls, Amélie e Juliette Nothomb, Orhan Pamuk, Rokia, Alexandra Lapierre, Salman Rushdie, Murata Sayaka, Roberto Saviano, Ben Smith, Paolo Sorrentino, Elizabeth Strout, Camila Sosa Villada, Don Winslow, Zerocalcare.

E già si pensa alle XXXVII edizione. L’appuntamento è per la prossima primavera: si terrà a Torino dal 15 al 19 maggio 2024.

Pro – Palestina accampati davanti all’Universita’

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Lezioni interrotte per illustrare a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche le ragioni palestinesi. Anche a Torino l’università  è stata occupata da un gruppo di studenti pro Palestina accampati con le tende davanti all’ingresso. In mostra  bandiere palestinesi, uno striscione con la scritta “Student intifada, all eyes on Rafah stop guerre e genocidio” e sono stati accesi dei fumogeni con i colori della bandiera palestinese. La  protesta è promossa da Cambiare rotta, Collettivo autonomo universitario e Progetto Palestina.

“Dal 7 ottobre – dicono i manifestanti – abbiamo visto come le nostre istituzioni hanno mostrato solo complicità al genocidio. I media mainstream ancora parlano del diritto di difesa di Israele. Le università italiane continuano a lavorare con le aziende belliche che distruggono Rafah e Gaza”.  Appunto, dal 7 ottobre. Qualcuno si ricordi cosa è accaduto quel giorno.

Fedez: i giornalisti si occupano di cazzate

Invitato al Salone del Libro, domenica 12 maggio, per parlare ai più giovani di salute mentale, Fedez sale sul palco del Lingotto per sbeffeggiare la stampa e far parlare di sé.

L’intento è buono, ma la sensazione che pervade tutto l’incontro è quella delle occasioni perse. Si sarebbe potuto parlare di sharenting, il fenomeno che vede i genitori postare i figli minorenni sui social e per cui stanno iniziando interrogazioni parlamentari per porre dei limiti e capirne gli effetti. Si sarebbero potute affrontare le conseguenze che porta una guerra, dopotutto, vicino casa abbiamo l’imbarazzo della scelta. Oppure affrontare il bullismo, che può sfociare in violenza fisica. O ancora la dilagante ansia sociale che si registra tra gli adolescenti del post pandemia.

E invece no, Fedez parla di sé e per sé, tanto da costringerci a chiederci a che titolo è stato invitato per parlare di salute mentale.


Ma facciamo un passo indietro.

Fedez è stato invitato al Salone del Libro per “parlare ai giovani di salute mentale” e per dialogare con David Lazzari, presidente nazionale dell’Ordine degli Psicologi, e il Professor Piergiorgio Oddifreddi, con la moderazione della giornalista della Stampa Tiziana Platzer.

Lazzari ha cercato di far comprendere, dati alla mano, l’importanza della salute mentale. Ha spiegato: “Il 23% della popolazione mostra disagi psicologici, la percentuale sale al 39% quando si parla di giovani. 5 milioni di italiani rinunciano all’aiuto psicologico perché non se lo possono permettere. Non esiste una rete pubblica di aiuto. Chi lo cerca, lo fa di tasca propria. Nel 74% dei casi chi riceve aiuto lo riceve sotto forma di farmaci che spesso non sono la soluzione.  Intercettare il disagio conviene anche a livello economico. Bisogna fare prevenzione e informazione. Rafforzare la psiche cosi come si rafforza il corpo.”

A metà intervento hanno preso la parola dal pubblico Camilla Ponti e Cecilia Pusineri, due psicologhe che hanno avviato a gennaio 2024 un progetto che si chiama “Psicologia per la Palestina”. Il progetto è partito da una petizione, ancora leggibile online, per una presa di posizione da parte dell’Ordine degli Psicologi in merito al genocidio in Palestina e per chiedere come mai furono erogati aiuti sotto forma di materiale cartaceo e supporto psicologico per la popolazione ucraina a seguito dello scoppio della guerra, mentre nulla è stato fatto a supporto degli italo palestinesi.

Gli animi si sono scaldati dal momento che la risposta di Lazzari ha rivelato una mancanza di conoscenza della richiesta stessa e una volontà di agire solo su esplicita richiesta del governo, proprio come avvenne per gli aiuti alla popolazione ucraina. Insomma è tutto un non so, se il governo ce lo chiede noi ci attiviamo, siamo disponibili, ma chiedete anche agli altri non solo a noi.

Dal pubblico interviene anche l’attivista Karem Rohana, conosciuto sui social come Karem from Haifa, professionista sanitario italo palestinese che ha ribadito la richiesta di intervenire con azioni sociali a sostegno psicologico dei palestinesi presenti in Italia. Riusciamo finalmente a parlare di genocidio, termine che sul palco nessuno sembra riuscire a dire? Si, giusto il tempo di offrire l’assist a Fedex che sbotta: “io non ho paura a schierarmi e parlare di genocidio, ma qui c’è un problema perché la stampa italiana si occupa delle cazzate che fa Fedez di notte invece di occuparsi di questi temi”.

Game. Set. Match.

Seguono gesti di sberleffo alla direzione dei giornalisti presenti e pure un sonoro: “non me ne frega un cazzo” dell’artista rozzanese sempre alla direzione dei giornalisti presenti in sala.

Il rapper ci dice chiaramente che non si deve parlare di lui, anche se di notte dicono di averlo visto sul luogo di un pestaggio. Bisogna occuparsi di altro. E dire che la stampa può avere un cuore grande, occuparsi di lui, di pestaggi e anche dei genocidi.

Quando è stato chiamato sul palco, Fedez è stato definito un “megafono” per tematiche importanti. Posto che sul palco c’erano i microfoni e il megafono non serviva, quanti oggi parlano di ciò che ha detto il presidente dell’Ordine degli Psicologi e quanti di cosa ha detto Fedez su e per sé stesso? Siamo sicuri che non c’è un rappresentante migliore in grado di attirare i ragazzi senza strumentalizzare un argomento a proprio favore?

Lori Barozzino