
Vittima un 50enne che viaggiava su una Ford Focus
E’ avvenuto un incidente mortale sulla tangenziale Nord di Torino. Vittima un uomo di 50 anni che è morto dopo essere uscito di strada con la propria auto all’uscita di Abbadia di Stura, in zona Falchera. Viaggiava su una Ford Focus, da solo, e stava per imboccare la superstrada di Chivasso, ma ha perso il controllo del veicolo, uscendo strada ed è finito contro gli alberi ai lati della carreggiata. La polizia stradale sta indagando.

Il 26 giugno del 1983, il procuratore Bruno Caccia veniva assassinato dalla ‘ndrangheta. E il 26 giugno 2015, a dimostrazione di quanto il suo sacrificio non via stato dimenticato, la Commissione speciale antimafia e i capigruppo del Consiglio comunale di Torino lo hanno ricordato in seduta congiunta. Sono intervenuti la figli a del magistrato Paola Caccia e l’avvocato Fabio Repici, che sta seguendo il caso per la riapertura del processo e ha depositato una memoria il 17 giugno scorso. Fosca Nomis, presidente della Commissione ha dichiarato che “è tempo di riaprire il processo per fare definitivamente chiarezza su una delle pagine più buie della storia torinese e nazionale per svelare gli esecutori e svelare gli intrecci tra ‘ndrangheta, gioco d’azzardo ed economia su cui stava investigando Bruno Caccia”.


L’ex fidanzata non gli aveva restituito una somma di denaro prestata e lui ha pensato bene di incendiarle l’auto. L’uomo è Antonio P., 58 anni, residente a None, è stato arrestato dai carabinieri e si trova ora ai domiciliari. L’incendio è avvenuto nella notte a Beinasco: distrutta completamente la vettura della donna, una Fiat Panda. Il rogo ha anche danneggiato la facciata del palazzo di fronte al quale era parcheggiata, tanto che i vigili del fuoco hanno ordinato a quattro famiglie di evacuare le rispettive abitazioni. E’ stato arrestato anche un complice dell’uomo, che si è ferito maldestramente appiccando l’incendio.
Aveva solo 17 anni ed è morta in un magazzino squallido e abbandonato alle porte di Torino, a Settimo. La ragazzina è stata stroncata da una overdose, e il suo corpo è stato trovato dai carabinieri in un capannone in disuso nella zona industriale, vicino a un supermercato. La giovane, che viveva con la madre nella cittadina della cintura torinese, aveva problemi di tossicodipendenza da qualche tempo. Sul tragico episodio indagano i carabinieri.
Un nuovo incidente mortale sul lavoro, questa volta a Serravalle Scrivia, in provincia di Alessandria. Un operaio di origine venezuelana, di 53 anni è morto sepolto da una massa di terra e pietre che gli sono franate addosso durante uno scavo realizzato per un intervento sulla rete fognaria. E’ stato estratto dalle macerie dai compagni di lavoro, ma non ha mai ripreso coscienza. Con il 118 sono intervenuti i carabinieri e i tecnici dello Spresal per le indagini relative al caso.