Dal 19 ottobre al 3 dicembre il Polo del ‘900 di Torino (Palazzo San Celso, corso Valdocco 4/a) ospiterà la mostra fotografica “Opposti non complementari. Bambini nei concorsi di bellezza statunitensi e nei campi profughi libanesi”

L’evento, promosso dal Museo Diffuso della Resistenza e dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale si avvale del contributo della Regione Piemonte e del patrocinio dell’Unicef Italia. “Queste immagini richiamano alla memoria un’altra tragedia di infanzia negata, le migliaia di bambini morti ad Auschwitz. Anche le infanzie a cui fa riferimento questa mostra straordinaria sono storie tragiche, i circa 25 mila bambini coinvolti in concorsi di bellezza negli USA che si contrappongono al dramma dei bambini che vivono nei campi profughi dalla Siria al Libano”, ha spiegato il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti durante la conferenza stampa di presentazione. La mostra, prodotta dal Museo Diffuso e dal Comune di Torre Pellice, curata da Andrea Balzola, è basata sui reportage realizzati dai fotografi Barbara Baiocchi e Jean-Claude Chincheré. Durante l’inaugurazione di giovedì 19 ottobre alle 18.00, alle immagini si accompagneranno la testimonianza del giornalista reporter Toni Capuozzo – da sempre impegnato sulle frontiere dell’infanzia in pericolo e autore del libro “Le guerre spiegate ai ragazzi” – e dai contributi video sulle bambine in passerella, “Bellissime” della scrittrice Flavia Piccinni, e “Divine” della regista Chiara Brambilla. I due autori degli scatti di “Opposti non complementari” si sono soffermati su bambini prigionieri degli adulti e delle loro follie, gli uni ingabbiati dall’incantesimo contemporaneo del look mediatico, gli altri rapiti dall’istinto predatorio della guerra, in fuga dalla Siria e accampati in Libano.
Sono mondi opposti e non complementari che non si possono parlare, uno fondato sul troppo e l’altro sul niente, l’uno costruito artificialmente, l’altro ridotto in macerie, che i due fotografi ci restituiscono con i loro sguardi. Henri Cartier-Bresson, pioniere del foto-giornalismo, disse che “una fotografia non è né catturata né presa con la forza. Essa si offre. È la foto che ti cattura” e occorre una sensibilità per rivelare esteticamente il senso e i sentimenti celati nei frammenti di realtà. È il caso di Barbara Baiocchi e Jean-Claude Chincheré che in questa mostra offriranno ai visitatori due interessanti punti di vista, uno femminile e uno maschile. Due spaccati sull’universo dei bambini, uno a colori e l’altro prevalentemente in bianco e nero, uno tagliente e ironico, l’altro decisamente empatico che cattureranno l’attenzione.
Baiocchi, trentenne di Rimini, dopo una permanenza negli Stati Uniti vive e lavora a Milano, dove ha frequentato l’Accademia di Brera e lavorato per diverse Agenzie fotografiche. Chincheré, ventitreenne valdostano, sta ultimando gli studi all’Accademia Albertina di Torino e fa il “pendolare” con Beirut, sua città d’adozione, per documentare le tracce umane di un conflitto disumano.
La mostra si inserisce nel programma “Infanzia Negata”, promosso e organizzato dal Polo del ‘900, che si svilupperà tra ottobre e dicembre e avrà il suo momento centrale il 20 novembre, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia.
Ha il tetano la bimba di 7 anni ricoverata dal 7 ottobre all’ospedale Regina Margherita di Torino
STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
nuovi posti di lavoro si schiera contro il G 7 e con i no Tav. Ma il massimo raggiunto dal mondo pentastellato torinese è del consigliere di quartiere che dopo l’omicidio al Suk sostiene orgogliosamente: tutto sotto controllo.
L’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente (IPLA SpA) che gestisce da oltre 10 anni una rete di centraline meteorologiche che rilevano umidità e temperatura del suolo a diverse profondità, rilevano attualmente condizioni di siccità e di elevate temperature nel suolo che non hanno paragoni con gli ultimi 10 anni.
Urbani ne fanno parte. Sia ben chiaro, sono stato e sarò sempre contrario nel dare i relativi permessi per un evento del genere. Contrario perché si tratta di luoghi dove si delinque, ricettacolo di merce rubata. Se si dà il permesso si devono poi attuare i relativi controlli. Facile nel dirsi e difficilissimo da realizzare? Si è detto che prima ho poi ci sarebbe scappato il morto, in una situazione palesemente caotica. Rifuggo dalle accuse di speculatore ma mi sembra che la gente sia esasperata. L’omicida è un immigrato clandestino e ha ucciso un italiano come a Roma un clandestino ha disarmato un rapinatore italiano guadagnandosi il permesso di soggiorno. Il primo un assassino, il secondo si è guadagnato l’accoglienza. Allora la sicurezza, la legalità ed anche l’ospitalità non sono di sinistra o di destra: sono solo di buon senso.
E’ operativa da alcune settimane una delegazione della Croce Verde a Cavagnolo, quale emanazione della Croce Verde di Murisengo e Val Cerrina
Mercoledì 18 ottobre alle ore 17,30, nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Torino (via Verdi, 8), il Centro “Pannunzio” organizza la presentazione che Mattia Feltri, giornalista de “La Stampa”, farà in dialogo con l’autrice, del libro di Ilaria CAPUA
fama mondiale pluripremiata e riconosciuta da tutta la comunità scientifica, viene indagata in Italia per un presunto traffico di virus e vaccini. Un’accusa vergognosa accompagnata da una campagna stampa infamante, che cade dopo anni con un proscioglimento. La vicenda, lunga e dolorosa, l’ha costretta a lasciare l’Italia per gli Stati Uniti per continuare a fare con serenità il suo lavoro. Così l’Italia ha perso uno dei suoi cervelli migliori.
Le organizzazioni sindacali FP CGIL, CISL, UILTRASPORTI e FIADEL hanno indetto, per i giorni 17, 18, 20 e 23 ottobre p.v., delle assemblee dei lavoratori Amiat, articolate in turni di lavoro e sedi operative differenti, aventi come ordine del giorno le elezioni RSU/RLSSA
E’ stata scoperta una proteina che permetterà di migliorare le terapie per il tumore al seno. Si chiama PI3K-C2α. La rivoluzionaria scoperta, effettuata presso il Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino dal gruppo di ricerca del professor Emilio Hirsch, è stata appena pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale “Cancer Cell”.
striscioni che attraversavano il ponte.Le Associazioni animaliste, ambientaliste e i singoli cittadini che sostengono la battaglia contro la riapertura dello zoo in Parco Michelotti hanno tutte le intenzioni di continuare promuovendo manifestazioni, incontri e dibattiti per fermare un progetto che ritengono un grave sfregio per la Città. In una dichiarazione congiunta, i rappresentanti di ENPA, LAC, LAV, LEAL, LEGAMBIENTE Circolo Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA Torino e SOS Gaia hanno affermato: “Lotteremo contro questa prigione per animali con tutti gli strumenti legali della lotta non violenta utilizzabili, nelle strade, presso le sedi istituzionali e davanti al Parco Michelotti. Non molleremo mai. Le nostre mobilitazioni proseguiranno fino a quando non verrà definitivamente accantonata questa scellerata ipotesi, e il parco non ritornerà ad essere pubblico.” Dopo il presidio odierno il Comitato continuerà la sua battaglia con l’attuale raccolta firme che ha già superato quota 5 mila, con i gazebo informativi nelle principali piazze della città e con una serie di appuntamenti volti a far conoscere sempre di più il motivo della protesta.