Oltre 16.000 iscritti al Politecnico di Torino hanno scelto l’Abbonamento Musei per avere a portata di card tutta l’offerta culturale della regione. La possibilità di ricevere gratuitamente l’abbonamento è estesa da dicembre anche ai dipendenti.

Torino, 5 dicembre 2017 – Un successo davvero oltre le aspettative. Più di 16.000 studenti del Politecnico di Torino hanno scelto l’Abbonamento Musei Torino Piemonte, la tessera che consente l’accesso libero e illimitato in moltissimi musei, Residenze Reali, castelli, giardini e fortezze, collezioni permanenti e mostre temporanee di Torino e del Piemonte per 365 giorni dal momento della sottoscrizione.
L’iniziativa è stata promossa dal Politecnico di Torino per tutti gli studenti in regola con gli esami come spiegano il Rettore del Politecnico Marco Gilli e il Vice Rettore per la Didattica Anita Tabacco: “Avevamo da anni un pacchetto “Vivitorino” destinato a una piccola porzione di studenti selezionati in base al merito. Forti di quell’esperienza, abbiamo trovato nell’Associazione Abbonamento Musei.it un partner per estendere a tutti gli studenti in regola con gli esami questa forma di welfare culturale che permette ai nostri studenti di vivere la città in maniera completa e di godere sia dei musei torinesi che di quelli regionali. Siamo fermamente convinti, infatti, che la preparazione dei nostri studenti, seria e rigorosa dal punto di vista tecnico e scientifico, debba prevedere sempre più un percorso culturale multidisciplinare e a tutto tondo, per formare cittadini oltre che bravi ingegneri, architetti, designer e pianificatori”. Il Politecnico, inoltre, ha deciso di estendere la possibilità di ottenere gratuitamente l’Abbonamento Musei Torino Piemonte anche per i suoi dipendenti. Sono circa 2.800 i lavoratori che potranno beneficiare di questa azione di welfare aziendale, che ha preso il via nel mese di dicembre.
Soddisfazione per la risposta particolarmente positiva degli studenti del Poli e per l’estensione dell’iniziativa ai dipendenti anche da parte del Presidente dell’Associazione Abbonamento Musei.it, Dino Berardi che ha così commentato: “L’Abbonamento Musei in questi anni ha cambiato il rapporto tra cittadini e musei, semplificando notevolmente il consumo della cultura in regione. Il saper fare rete e la capacità di tenere unite le realtà museali di tutto il Piemonte ha portato il Politecnico e soprattutto i suoi studenti a scegliere la tessera che è un prodotto culturale unico e prezioso. Con questa iniziativa, al tempo stesso, i musei possono garantirsi un pubblico nuovo e giovane”.

In questa importante occasione sono stati forniti anche i dati sul numero di abbonati 2017 che a oggi sono più di 98.000 e con una previsione di chiusura anno di oltre 130.000 abbonati.
Soddisfazione per l’accordo è stata espressa anche da Antonella Parigi, Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, che ha dichiarato che “Con questa iniziativa sono state messe in relazione due eccellenze della nostra Regione come il Politecnico di Torino e la tessera Abbonamento Musei. Tengo particolarmente a questo accordo e voglio ringraziare pubblicamente tutti i referenti del Politecnico che hanno permesso agli studenti di accedere e, in qualche caso, scoprire per la prima volta le numerose possibilità offerte dalla tessera che è sempre di più un modello di welfare culturale di successo a livello nazionale, come dimostra l’apprezzamento dell’Abbonamento Musei anche in Lombardia e la prossima estensione alla Valle d’Aosta, operazioni in grado di valorizzare sempre di più il cosiddetto ‘turismo di prossimità’”.
Francesca Leon, Assessore alla Cultura della Città di Torino ha inoltre commentato:“L’accordo tra l’Abbonamento Musei e il Politecnico di Torino permette a tutti gli studenti più meritevoli, spesso stranieri, di conoscere il patrimonio culturale della città arricchendo il bagaglio di conoscenza dei giovani che studiano in ambito tecnologico e scientifico. Garantire l’Abbonamento Musei agli studenti del Politecnico è un’occasione per unire cultura umanistica e scientifica e creare un ponte fondamentale tra queste due realtà che non possono che beneficiare entrambe di una sempre più stretta correlazione”.

“La Fondazione CRT sostiene da sempre l’Abbonamento Musei in qualità di socio fondatore –sottolinea il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia -. Negli anni è stato possibile rendere maggiormente accessibile ai cittadini, in particolare ai giovani, il patrimonio culturale della Città e della Regione, creando una grande rete e sinergia tra le realtà culturali del territorio piemontese: un modello che ha fatto ‘scuola’ e che è arrivato in altre Regioni. La cultura e la fruizione della bellezza aiutano a formare cittadini sensibili e attenti, per questo l’encomiabile iniziativa del Politecnico contribuisce al percorso di formazione dei cittadini di oggi e di domani”.
(foto: il Torinese)
A Torino, in corso Bramante, un ristorante giapponese che aveva ottenuto ottime referenze su un popolare sito web
“Una diffusa disinformazione da parte del numero 
I Bollini Rosa sono assegnati a ospedali impegnati nella promozione della medicina di genere e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie femminili.
l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 300 domande suddivise in 16 aree specialistiche. Un’apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali nella candidatura considerando gli elementi qualitativi di particolare rilevanza ed il risultato ottenuto nelle diverse aree specialistiche presentate.
“Celebriamo quest’anno con una medaglia a tutti gli ospedali premiati i 10 anni dei Bollini Rosa: siamo partiti con 44 ospedali nella I edizione e festeggiamo oggi il traguardo di 306 ospedali. In questi anni la rete degli ospedali ‘amici delle donne’ si è allargata e solo rispetto al biennio precedente quelli nuovi sono 86”, ha affermato Francesca Merzagora, Presidente di Onda. “In questo decennio sono stati fatti molti passi avanti nell’ambito della medicina di genere e la salute delle donne sta diventando un punto di attenzione per molte strutture, come dimostrano i nostri dati, ma c’è ancora molto da fare. Onda lavora a fianco di questi ospedali per promuovere un approccio ‘di genere’ nell’offerta dei servizi socio-sanitari, imprescindibile per poter garantire una corretta presa in carico della paziente in tutte le fasi della vita. La partecipazione dei Bollini Rosa alle iniziative promosse da Onda, in occasione di giornate dedicate a talune patologie femminili, mettendo a disposizione prestazioni cliniche e diagnostiche gratuite, consentono di avvicinare la popolazione a diagnosi e cure sempre più mirate e specifiche”. “Una prestazione sanitaria di livello elevato, un’alta competenza specialistica coniugata all’attenzione alla paziente ed al suo benessere complessivo declinata al femminile. È questa la filosofia con cui la Giuria ha assegnato anche quest’anno i Bollini Rosa promossi da Onda”, ha affermato Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. “Sono un segno concreto dell’attenzione che medicina, sanità ed assistenza rivolgono alle donne cercando di praticare una medicina moderna, consapevole della complessità che la specificità di genere richiede. Una differenza alla quale noi abbiamo dedicato un Centro con l’obiettivo di disegnare strategie di cura e di assistenza sempre più specifiche rispetto alle donne in modo che siano sempre più gli ospedali candidati a bollini come questo”.
“Informazione Catalana”. Nel suo contributo al dibattito Gremmo ha evidenziato quelle che messo in luce quelle che sono, dal suo punto di vista, tre ‘drolerìe’ (bizzarrie) della recente vicenda catalana: “L’ONU infatti riconosce come stato membro un Paese che ha per lingua ufficiale quella catalana, ma é solo il Principato di Andorra, non la nazione di Barcellona. L’Unione Europea chiede alla Serbia di riconoscere l’indipendenza conquistata con le armi dal Kossovo ma si rifiuta di prendere atto della pacifica richiesta di sovranità dei Catalani. In tutta Eurora cala spaventosamente il numero dei votanti e in Catalogna dove migliaia di persone vogliono esprimere il proprio suffragio” ciò non è stato possibile. Gremmo si è soffermato anche sulla lotta per l’autonomia in Piemonte “ma – ha evidenziato – non si devono compiere errori. Oggi un
referendum per l’autonomia finirebbe con una sconfitta e pertanto non é escluso che le forze politiche che lo chiedono, vogliano proprio perderlo per seppellire per sempre le lotte per l’autogoverno”. Il consigliere comunale di Torino di Direzione Italia, Roberto Rosso ha rivendicato il merito d’aver presentato e fatto approvare dal Comune di Torino una mozione di solidarietà coi Catalani, la prima votata da una grande città italiana. Ha chiuso gli interventi il coordinatore della rivista “Dialogo Euroregionalista” Alberto Schiatti con un’ampia panoramica sulla realtà complessa ma vivace degli indipendentismi in tutta Europa.
Oggi in Piemonte ogni centomila abitanti, 37 persone si rivolgono ai centri per la cura della dipendenza da gioco d’azzardo
Tra i quattro indagati nell’inchiesta della procura sulla discoteca Cacao, al Valentino, di proprietà del Comune sulla quale la magistratura si era interessata per presunte irregolarità nelle autorizzazioni per l’apertura del locale, compare anche il notaio Alberto Morano
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Due agenti di polizia penitenziaria stavano rientrando al Ferrante Aporti quando hanno soccorso un automobilista che era stato colto da