CRONACA- Pagina 162

Smog, livello 0 fino a lunedì

In vigore le sole misure strutturali

Prosegue fino a lunedì 4 marzo 2024 compreso – prossimo giorno di controllo – l’applicazione delle sole misure strutturali di limitazione al traffico: sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato infatti confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

(TORINO CLICK)

Lettera aperta all’Istat da 27 Comuni piemontesi

 “L’Istat non fa nulla per consentire l’interazione e lo scambio automatizzato dei dati con i Comuni” – sottolinea Giovanni Caggiano, Presidente ASMEL.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO –  ASMEL, Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli Enti Locali che rappresenta 4.368 Enti in tutta Italia, ha indirizzato una lettera aperta al Presidente ISTAT Francesco Maria Chelli per contestare le sanzioni comminate ai Comuni che non hanno trasmesso all’Istituto Nazionale di Statistica i dati sul censimento delle unità economiche.

La lettera, firmata da oltre 500 sindaci in tutta Italia, contesta la mancata attuazione dell’obbligo di scambio dati automatizzato tra Comuni e ISTAT imposto da oltre vent’anni dal TUEL – il Testo Unico Enti Locali – all’articolo 12.

27 i Comuni che hanno aderito in Piemonte: 12 nella provincia di Torino (Azeglio, Brozolo, Burolo, Cavour, Gassino Torinese, Gravere, Mattie, Palazzo Canavese, Pavarolo, Piverone, Sauze D’Oulx, Villareggia), 4 nella provincia di Alessandria (Arquata Scrivia, Cassano Spinola, Quattordio, Sardigliano), 3 nella provincia di Cuneo (Bergolo, Cavallermaggiore, Feisoglio), 3 nella provincia di Novara (Mezzomerico, San Nazzaro Sesia, Tornaco), 2 nella provincia di Vercelli (Buronzo, Santhià), 2 nella provincia di Asti (Castagnole Monferrato, Moncucco Torinese), 1 nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola (Valstrona).

Se l’ISTAT avesse rispettato la legge non vi sarebbero sanzioni da applicare. Ma la storia non finisce qui. Con ogni probabilità il prossimo 2 marzo graveranno sulle spalle dei Sindaci anche le sanzioni per le mancate rilevazioni statistiche nell’edilizia. Dalle nostre rilevazioni, dei circa 1.200 adempimenti di cui ogni Comune annualmente è chiamato a rispondere, circa 70 riguardano i fini statistici. L’invio dei dati statistici estratti dai software gestionali dei Comuni sarebbe superfluo se funzionasse lo scambio dati automatizzato tra gli Enti Pubblici e l’ISTAT. Invece i Comuni sono chiamati sempre e solo ad adempiere, mentre la vera chiave per la transizione amministrative risiede insieme nella sburocratizzazione procedurale e nella semplificazione legislativa” – conclude Caggiano.

Guido Rossa, operaio, ucciso dalle BR. Una piazzetta alla Falchera

La piazzetta di via delle Querce, alla Falchera, accanto al centro incontri “Salvatore Scavello” è dedicata a Guido Rossa, operaio, delegato sindacale CGIL, ucciso dalle Brigate Rosse il 24 marzo 1979 dopo aver segnalato un fiancheggiatore dell’organizzazione terroristica intento a distribuire volantini all’interno dell’Italsider di Cornigliano.

Fu il primo operaio sindacalista e militante del Partito Comunista ad essere ucciso dalle BR, segnando, con la sua morte, uno spartiacque nella storia del terrorismo italiano.

Nei giorni scorsi alla presenza del prefetto, del questore e di tante altre autorità civili e militari, in tanti hanno voluto ricordare Guido Rossa che, giunto a Torino a quattordici anni da Belluno dove era nato nel 1934, visse alcuni anni nel capoluogo piemontese, lavorando in una fabbrica di cuscinetti a sfera e poi in Fiat, prima di trasferirsi in Liguria.

La presidente del Consiglio Comunale e della Commissione Toponomastica, Maria Grazia Grippo, ricordando tutte le sfaccettature attraverso le quali si racconta Guido Rossa, diviso tra l’impegno civile e l’alpinismo, ha evidenziato “la sua assunzione di responsabilità nella scelta di esserci per gli ultimi, la stessa responsabilità che lo spinse ad anteporre la giustizia, la legalità all’appartenenza di classe. Oggi vive in un ricordo unanime e per sempre vicrà come simbolo unanimemente riconosciuto come simbolo della lotta all’eversione. Il sedime individuato è un messaggio potente perché inserito in un territorio dove, nella seconda metà del secolo scorso, alla tradizione rurale si affaccia quella proletaria, con i residenti espressione di domanda di giustizia sociale che per Guido Rossa ha sempre rappresentato tutto”.

Gianna Pentenero, assessore al Lavoro del Comune di Torino, si è soffermata sulla coerenza e sintesi morale e intellettuale, di un italiano fuori del comune, che ha saputo testimoniare con la propria vita e con il proprio operato come sia necessario tracciare un percorso che va al di là delle stesse vie biografiche. Oggi ci ricorderebbe quanto sia importante la sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro. La Città di Torino ha deciso di intitolare questa piazza perché questi simboli restino la testimonianza vera della storia di chi ha lottato per la democrazia e per la libertà”

Per Gabriella Semeraro, segretaria generale della CGIL Torino, dopo averne ripercorso l’esperienza professionale, ha sottolineato come Guido Rossa sia stato la rappresentazione di un trentennio durante il quale le tute blu rappresentavano il soggetto portante di una Repubblica costituzionalmente fondata sul Lavoro. Rossa visse il suo essere operaio in modo attivo e consapevole con la tensione di chi vuole difendere i diritti di tutti e, in particolare degli ultimi. Un uomo sempre dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori, con un grande senso di responsabilità. La sua morte segnò una rottura e creò la consapevolezza rispetto a dove stare, dalla parte della legalità. Era finito il tempo degli equilibrismi e delle ambiguità. Il nome delle vie e delle piazze sono uno strumento per fare un uso pubblico della storia, per comprendere come pagine del passato siano state scritte da persone comuni, anche a costo di mettere a repentaglio la propria vita”.

Durante la cerimonia, alla quale ha portato il saluto anche il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto, sono intervenuti Paolo Rossa, nipote di Guido, Paolo Terrizzi responsabile della società di mutuo soccorso “Guido Rossa” e il giornalista e scrittore Enrico Camanni che hanno completato l’illustrazione del personaggio.

Nursing Up: “Incentivi fiscali ai medici ma anche agli infermieri”

“E agli altri professionisti sanitari che hanno lasciato il nostro Paese. Si tratta di un percorso obbligato, se l’obiettivo è quello di riportare in Italia le eccellenze della sanità fuggite all’estero”.  

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Nursing Up

Gli incentivi fiscali già previsti per i nostri ricercatori e per le nostre eccellenze della scienza e della medicina che lavorano all’estero, allo scopo di riportarli legittimamente nel nostro Paese, secondo Schillaci vanno doverosamente estesi ai medici italiani all’estero.

A tal proposito questo è ciò che ha dichiarato di recente il nostro Ministro della Salute rispondendo nei giorni scorsi in aula alla Camera all’interrogazione sul tema presentata dai parlamentari di Forza Italia.

“Non posso che concordare sull’opportunità che l’applicazione della disciplina degli incentivi prevista per i docenti e i ricercatori si estenda anche al personale medico. Questa circostanza, infatti, potrebbe costituire un possibile incentivo per il rientro dei medici nel nostro sistema sanitario in un momento particolarmente critico, dopo una valutazione da parte del Ministero dell’Economia e delle finanze”.

«Ora, senza nulla togliere al valore che le centinaia di valenti camici bianchi sparsi per il mondo possono apportare al nostro SSN, elevando indiscutibilmente anche i livelli qualitativi delle nostre equipe sanitarie, ancora una volta il Ministro dimentica di citare gli infermieri e tutti gli altri professionisti dell’assistenza.

Siamo di fronte a un copione già ampiamente letto, con Schillaci che da settimane non manca di sottolineare ai media e alla collettività che il deficit più urgente da risolvere è la carenza infermieristica. 

Addirittura Schillaci ha proposto di recente di ampliare le responsabilità da affidare ai professionisti sanitari non medici, in linea con la loro crescente autonomia e le indubbie competenze, che nel nostro Paese camminano di pari passo con percorsi di specializzazione sempre più elevati offerti nel ricco panorama post-laurea.

L’unico problema è che il Ministro ancora una volta, quando si tratta di andare oltre le mere enunciazioni, riguardo alla indispensabile revisione delle retribuzioni, nella maggior parte delle circostanze cita solo i medici».

Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.

«Pochi giorni or sono Schillaci ci aveva già negativamente sorpreso, parlando di soli 10mila infermieri mancanti all’appello in Italia. Era evidente che si riferisse a una prima necessità per i reparti di emergenza-urgenza, oppure, e meglio farebbe a chiarircelo,  si riferiva ai professionisti che sono andati a lavorare fuori dall’Italia negli ultimi anni, ma dimenticando di enunciare , contemporaneamente, le cifre complessive degli infermieri mancanti dalle strutture ospedaliere e territoriali del nostro SSN, che sono ben altre, ha rischiato di sminuire la portata del problema.

In secondo luogo ecco che il nostro Ministro della Salute innesta nuovamente il freno a mano quando si tratta di fare ipotesi concrete finalizzate alla valorizzazione economica degli infermieri, come avvenuto nel caso del suo discorso in relazione alla proposta degli incentivi fiscali per i professionisti sanitari italiani nel mondo partita da alcuni esponenti della maggioranza.

Ci fa piacere che, dalla stessa maggioranza, siano arrivati chiarimenti in merito alla proposta finalizzata a riportare le nostre eccellenze a casa, includendo apertamente, per fortuna loro si , nel discorso avvenuto durante la question time alla camera, il riferimento a tutti gli altri professionisti della sanità, e non soltanto ai medici come invece fa il Ministro.

Ora vorremmo vederci chiaro e capire se questa proposta nel concreto è davvero allargata a tutti i professionisti della sanità. Se dovessimo solo basarci sulle parole di Schillaci sembrerebbe infatti di no. Siamo certi si tratta della sua ennesima dimenticanza, che tuttavia  non ci fa piacere.

L’estensione degli incentivi fiscali, previsti per cervelli in fuga che ritornano a lavorare e a vivere in Italia, va quindi secondo noi allargata doverosamente anche agli infermieri ed agli altri professionisti sanitari che hanno deciso di lasciare il nostro Paese, e non sono certo pochi, con una media di 3000-3500 all’anno, lo dicono report autorevoli, sui quali basiamo le nostre denunce.

Questa è la strada giusta per affrontare la grave crisi della carenza di organici nella sanità, visto che, sia chiaro una volta per tutti, non sono certo i medici a mancare strutturalmente in Italia!.

L’attuale regime, applicabile a docenti e ricercatori che tornano in Italia, prevede uno sconto del 90% sull’imponibile Irpef e può essere certamente ampliato anche agli operatori sanitari che, nel tempo, hanno scelto di esercitare la professione in un Paese straniero, soprattutto in Medio Oriente, come accade di recente.

Riportare in Italia tutti i nostri professionisti sanitari, attraverso agevolazioni fiscali, peraltro già previste per altre categorie di lavoratori, significa non solo recuperare competenze scientifiche di altissimo profilo ma anche ricostruire gli organici delle strutture sanitarie e ospedaliere che negli anni si sono impoveriti migliorando così l’offerta sanitaria del nostro Paese», conclude De Palma.

Giovane disabile cade e resta impigliato nella scala mobile. Soccorso da carabiniere

Un giovane disabile era insieme alla madre in un centro commerciale di Biella.  Scendendo sulla scala mobile  la stringa di una scarpa si è  incastrata nel “nastro” trasportatore. Il ragazzo è caduto a terra e ha battuto la testa ferendosi.

Nel mentre un uomo stava giungendo con il carrello della spesa:  non lo ha investito solo perché un carabiniere provvidenzialmente presente si è frapposto e poi ha districato il laccio della scarpa.
La vicenda si è conclusa bene con l’arrivo dei soccorritori del 118 che hanno medicato il giovane.

“Just the Woman I am”, variazione linee Gtt e viabilità 

A seguito dello svolgimento della manifestazione podistica “Just the Woman I am”  sul percorso: piazza Vittorio Veneto, lungo Po Cadorna, corso San Maurizio, viale Partigiani, viale I° Maggio, piazza Castello, via Pietro Micca, via Cernaia, corso Galileo Ferraris, corso Matteotti, corso Galileo Ferraris, via Meucci, piazza Solferino, via dell’Arcivescovado, via Roma, piazza C.L.N., piazza San Carlo – nel pomeriggio di domenica 3 marzo varieranno il percorso le linee 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 11 – 13 BUS – 14 – 15 – 16 CS – 16 CD – 18 – 19 – 27 – 29 – 30 – 55 – 56 – 58/ – 59 – 61 – 63 – 67 – 68 – 70 – 72 – STAR 1 – VENARIA EXPRESS.
Inoltre, per tutta la durata della manifestazione e comunque fino al termine delle esigenze, al parcheggio Re Umberto si potrà accedere ed uscire solo dai varchi di corso Matteotti, mentre al parcheggio Roma-San Carlo-Castello solo dai varchi di piazza Carlo Felice.

  • Linea 4.
    1ª fase: dalle 15.30 alle 18.00.
    Direzione Falchera: da via XX Settembre deviata in corso Matteotti, corso Re Umberto, corso Vittorio Emanuele II, corso Vinzaglio, via Cernaia, piazza XVIII Dicembre, corso San Martino, corso Beccaria, corso Principe Eugenio, corso Regina Margherita, corso Giulio Cesare, percorso normale.
    Direzione strada del Drosso: da corso Giulio Cesare deviata in corso Regina Margherita, corso Principe Eugenio, corso Beccaria, corso San Martino, piazza XVIII Dicembre, via Cernaia, corso Vinzaglio, corso Vittorio Emanuele II, via Sacch, percorso normale.
    2ª fase dalle 18.00 alle 20.00.
    Direzione Falchera: da via Sacchi deviata in corso Vittorio Emanuele II, via Accademia Albertina, via Rossini, corso Regina Margherita, corso Giulio Cesare, percorso normale.
    Direzione strada del Drosso: da corso Giulio Cesare deviata in corso Regina Margherita, via Rossini, via Accademia Albertina, corso Vittorio Emanuele II, via Sacchi, percorso normale.
  • Linea 5. Dalle 15.30 alle 20.00.
    Direzione piazza Arbarello: limitata in corso Galileo Ferraris angolo corso Vittorio Emanuele II (capolinea provvisorio presso la fermata n. 340 – “GAM”.
    Direzione piazza Dalla Chiesa (Orbassano): dal capolinea provvisorio di corso Galileo Ferraris segue il percorso normale.
  • Linea 6. Dalle 15.30 alle 18.00.
    Direzione piazza Carlo Felice: da via Rossini deviata in corso Regina Margherita, ponte Regina Margherita, corso Casale, ponte Umberto I, corso Vittorio Emanuele II, percorso normale.
    Direzione corso Gabetti: da corso Vittorio Emanuele II angolo via Madama Cristina prosegue per corso Vittorio Emanuele II, ponte Umberto I, corso Casale, ponte Regina Margherita, corso Regina Margherita, via Rossini, percorso normale.
  • Linea 7. Servizio sospeso dalle 14.30 a fine servizio.
  • Linea 8. Dalle 15.30 alle 20.00.
    Direzione corso Bolzano: da corso Regina Margherita angolo via Milano prosegue per corso Regina Margherita, corso Principe Eugenio, corso Beccaria, corso San Martino, piazza XVIII Dicembre, corso Bolzano (capolinea).
    Direzione via Mezzaluna: da corso Vinzaglio deviata in via Cernaia, piazza XVIII Dicembre, corso San Martino, corso Beccaria, corso Principe Eugenio, corso Regina Margherita, corso XI Febbraio, percorso normale.
  • Linea 11. Dalle 15.30 alle 20.00.
    Direzione corso Stati Uniti: da Corso Giulio Cesare deviata in corso Regina Margherita, corso Principe Eugenio, corso Beccaria, corso San Martino, piazza XVIII Dicembre, via Cernaia, corso Vinzaglio, corso Vittorio Emanuele II, corso Re Umberto, corso Stati Uniti (capolinea).
    Direzione via Leopardi (Venaria): da via Sacchi deviata in corso Vittorio Emanuele II, corso Vinzaglio, via Cernaia, piazza XVIII Dicembre, corso San Martino, corso Beccaria, corso Principe Eugenio, corso Regina Margherita, corso Giulio Cesare, percorso normale.
  • Linea 13 BUS. Dalle 14.00 alle 19.00.
    Direzione piazza Gran Madre: da piazza XVIII Dicembre deviata in corso Bolzano dove viene limitata di percorso con capolinea provvisorio presso la fermata n. 1118 – “Bolzano Cap.” (capolinea la linea 51 feriale).
    Direzione via Servais: dal capolinea provvisorio di corso Bolzano effettua inversione di marcia alla rotatoria all’altezza di via Ruffini, quindi prosegue per corso Bolzano, piazza XVIII Dicembre, corso San Martino, percorso normale.
  • Linee 14. Dalle 15.30 alle 20.00.
    Direzione piazza Solferino: da corso Re Umberto deviata in corso Stati Uniti dove effettua capolinea alla fermata n. 3456 – “Stati Uniti Cap.” (in comune con la linea 11).
    Direzione via Amendola (Nichelino): dal capolinea provvisorio prosegue per via Lamarmora, corso Stati Uniti, corso Re Umberto, percorso normale.
  • Linea 15. Dalle 15.30 alle 20.00.
    Direzione via Brissogne: da rondò Rivella angolo corso Regina Margherita prosegue per corso Regina Margherita, corso Principe Eugenio, corso Beccaria, corso San Martino, piazza XVIII Dicembre, via Cernaia, corso Vinzaglio, corso Duca degli Abruzzi, corso Peschiera, percorso normale.
    Direzione piazza Coriolano (Sassi): da corso Peschiera deviata in corso Duca degli Abruzzi, via Cernaia, piazza XVIII Dicembre, corso San Martino, corso Beccaria, corso Principe Eugenio, corso Regina Margherita, via XX Settembre, percorso attuale.
  • Linea 16 CS. Dalle 14.00 alle 18.00.
    Da corso Massimo d’Azeglio deviata a sinistra in corso Vittorio Emanuele II, corso Vinzaglio, via Cernaia, piazza XVIII Dicembre, corso San Martino, corso Beccaria, corso Principe Eugenio, corso Regina Margherita, percorso normale.
  • Linea 16 CD. Dalle 14.00 alle 18.00.
    Da corso Regina Margherita deviata in corso Principe Eugenio, corso Beccaria, corso San Martino, piazza XVIII Dicembre, via Cernaia, corso Vinzaglio, corso Vittorio Emanuele II, corso Massimo d’Azeglio, percorso normale.
  • Linea 18. Dalle 15.30 alle 18.00.
    Direzione piazza Mochino (San Mauro): da via Madama Cristina deviata in corso Vittorio Emanuele II, ponte Umberto I, corso Moncalieri, corso Casale, ponte Regina Margherita, corso Regina Margherita, percorso normale.
    Direzione piazzale Caio Mario: da corso XI Febbraio deviata in corso Regina Margherita, ponte Regina Margherita, corso Casale, corso Moncalieri, ponte Umberto I, corso Vittorio Emanuele II, via Madama Cristina, percorso normale.
  • Linea 19. Dalle 15.30 alle 19.30.
    Direzione corso Bolzano: da corso Giulio Cesare deviata in corso Regina Margherita, corso Principe Eugenio, corso Beccaria, corso San Martino, piazza XVIII Dicembre, via Cernaia, corso Vinzaglio, percorso normale.
    Direzione corso Cadore: da piazza XVIII Dicembre angolo via Cernaia prosegue per piazza XVIII Dicembre, corso San Martino, corso Beccaria, corso Principe Eugenio, corso Regina Margherita, corso XI Febbraio, percorso normale.
  • Linea 27. Dalle 15.30 alle 20.00.
    Direzione via XX Settembre: da corso Regina Margherita deviata in corso XI Febbraio dove effettua capolinea provvisorio dopo via Bazzi presso la fermata n. 1921 – “Bazzi Cap.”
    Direzione via Anglesio: dal capolinea provvisorio di corso XI Febbraio prosegue per lungo Dora Savona, corso Giulio Cesare, corso Regina Margherita, percorso normale.
  • Linee 29. Dalle 15.30 alle 20.00.
    Direzione piazza Solferino: da piazza XVIII Dicembre deviata in corso Bolzano ponte Unione Europea, corso Inghilterra dove effettua capolinea provvisorio presso la fermata n. 3545 – ”Inghilterra Cap.” (in comune con linea 60).
    Direzione piazzale Vallette: dal capolinea provvisorio di corso Inghilterra prosegue per piazza Statuto, via San Donato, percorso normale.
  • Linea 30. Dalle 14.00 alle 18.00.
    Direzione corso San Maurizio: da corso Regina Margherita deviata in corso Farini dove effettua limitazione di percorso e capolinea provvisorio alla fermata n.3594 denominata “Farini Cap.”.
    Direzione via Gozzano (Chieri): dal capolinea provvisorio odi corso Farini prosegue per corso Belgio, corso Regina Margherita, percorso normale.
  • Linea 55. Dalle 14.00 alle 19.30.
    Direzione corso Farini: da via corso Bolzano angolo corso Matteotti prosegue per corso Bolzano, piazza XVIII Dicembre, corso San Martino, corso Beccaria, corso Principe Eugenio, corso Regina Margherita, corso Regina Margherita, corso Farini (capolinea).
    Direzione via Moncalieri (Grugliasco): da largo Berardi deviata in corso Regina Margherita, corso Regina Margherita, corso Principe Eugenio, corso Beccaria, corso San Martino, piazza XVIII Dicembre, corso Bolzano, percorso normale.
  • Linea 56. Dalle 14.00 alle 19.30.
    Direzione largo Tabacchi: da via Cernaia deviata in corso Vinzaglio, corso Vittorio Emanuele II, ponte Umberto I, corso Moncalieri, piazza Gran Madre, percorso normale.
    Direzione corso Tirreno (Grugliasco): da piazza Gran Madre angolo corso Casale deviata in corso Moncalieri, ponte Umberto I, corso Vittorio Emanuele II, corso Vinzaglio, via Cernaia, percorso normale.
  • Linea 58/. Dalle 15.30 alle 20.00.
    Direzione via Bertola: da via Sacchi deviata in corso Vittorio Emanuele II dove effettua limitazione di percorso e capolinea provvisorio presso la fermata n. 3588 – “Vittorio Emanuele II Cap.” (in comune con la linea 12 Festiva).
    Direzione via Grosso: dal capolinea provvisorio di corso Vittorio Emanuele II prosegue per via San Secondo, percorso normale.
  • Linee 59. Dalle 15.30 alle 20.00.
    Direzione piazza Solferino: da piazza XVIII Dicembre deviata in corso Bolzano ponte Unione Europea, corso Inghilterra dove effettua capolinea provvisorio presso la fermata n. 3545 – ”Inghilterra Cap.” (in comune con linea 60).
    Direzione piazza Oropa (Druento): dal capolinea provvisorio di corso Inghilterra prosegue per piazza Statuto, via San Donato, percorso normale.
  • Linea 61. Dalle 14.00 alle 18.00.
    Direzione corso Vittorio Emanuele II: da corso Casale / Piazza Gran Madre deviata per Corso Moncalieri – a destra per Ponte Umberto I – Corso Vittorio Emanuele II – percorso normale;
    Direzione via Mezzaluna (San Mauro): da Corso Vittorio Emanuele II  / VIA Madama Cristina deviata per Corso Vittorio Emanuele II – Ponte Umberto I – a sinistra per Corso Moncalieri – Piazza Gran Madre – Corso Casale – percorso normale.
  • Linee 63. Dalle 15.30 alle 20.00.
    Direzione piazza Solferino: da corso Re Umberto deviata in corso Stati Uniti dove effettua capolinea alla fermata n. 3456 – “Stati Uniti Cap.” (in comune con la linea 11).
    Direzione via Negarville: dal capolinea provvisorio prosegue per via Lamarmora, corso Stati Uniti, corso Re Umberto, percorso normale.
  • Linea 67. Dalle ore 15.30 alle 20.00.
    Direzione via Scialoja: da corso Vittorio Emanuele II angolo corso Re Umberto prosegue per corso Vittorio Emanuele II, corso Vinzaglio, via Cernaia, piazza XVIII Dicembre, corso San Martino, corso Beccaria, corso Principe Eugenio, corso Regina Margherita, percorso normale.
    Direzione piazza Marconi (Moncalieri): da corso Regina Margherita deviata in corso Principe Eugenio, corso Beccaria, corso San Martino, piazza XVIII Dicembre, via Cernaia, corso Vinzaglio, corso Vittorio Emanuele II, percorso normale.
  • Linea 68. Dalle ore 15.30 alle 18.00.
    Direzione via Cafasso: da corso Vittorio Emanuele II angolo via Accademia Albertina deviata in corso Vittorio Emanuele II, ponte Umberto I, corso Moncalieri, corso Casale, ponte Regina Margherita, corso Tortona, corso Belgio, percorso normale.
    Direzione via Frejus: da corso Belgio deviata in corso Tortona, ponte Regina Margherita, corso Casale, corso Moncalieri, ponte Umberto I, corso Vittorio Emanuele II, percorso normale.
  • Linea 70. Dalle 14.00 alle 18.00.
    Direzione corso San Maurizio: da corso Moncalieri deviata in piazza Gran Madre dove effettua limitazione di percorso e capolinea provvisorio presso la fermata n. 480 (capolinea in comune con laa linea 13).
    Direzione piazza Failla (Moncalieri): dal capolinea provvisorio di piazza Gran Madre prosegue per corso Moncalieri, percorso normale.
  • Linea 72. Dalle ore 15.30 alle 19.30.
    Direzione via Bertola: da piazza XVIII Dicembre deviata in corso Bolzano dove effettua inversione di marcia alla rotatoria all’altezza di via Fratelli Ruffini quindi prosegue per corso Bolzano dove effettua limitazione di percorso e capolinea provvisorio presso la fermata n. 1218 – “Bolzano Cap.” (in comune con la linea 46).
    Direzione corso Macchiavelli (Venaria Reale): dal capolinea provvisorio di corso Bolzano prosegue per piazza XVIII Dicembre, corso San Martino, percorso normale.
  • Linea STAR 1.
    1ª fase: dalle 15.30 alle 18.00.
    Direzione via Cavalli: da largo Berardi deviata in corso Regina Margherita, ponte Regina Margherita, corso Casale, corso Moncalieri, ponte Umberto I, corso Vittorio Emanuele II, percorso normale.
    Direzione corso Regina Margherita: da corso Vittorio Emanuele II deviata in via Accademia Albertina, percorso normale.
    2ª fase: dalle 18.00 a fine servizio.
    Direzione via Cavalli: da via Accademia Albertina angolo via Giolitti prosegue per via Accademia Albertina,  corso Vittorio Emanuele II, percorso normale.
    Direzione corso Regina Margherita: da corso Vittorio Emanuele II prosegue per ponte Umberto I, corso Moncalieri, corso Casale, ponte Regina Margherita, corso Regina Margherita (capolinea).
  • Linea VENARIA EXPRESS. Dalle 14.00 a fine servizio.
    Direzione Reggia di Venaria: da rondò Rivella deviata in corso Regina Margherita, corso Principe Eugenio, corso Beccaria, corso San Martino, inversione di marcia in piazza XVIII Dicembre, percorso normale.
    Direzione Autostazione di via Fiochetto: da piazza XVIII Dicembre angolo via Cernaia deviata in piazza XVIII Dicembre, corso san Martino, corso Beccaria, corso Principe Eugenio, corso Regina Margherita, corso Regio Parco, percorso normale.

Covid Piemonte: il Focus settimanale

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA E VACCINALE 

In Piemonte l’occupazione dei posti letto ordinari si attesta allo 0.9%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0.2%, mentre la positività dei tamponi è all’1.1%.

Si registra un andamento stabile rispetto al periodo precedente e la situazione rimane ampiamente sotto controllo.

VACCINAZIONI

Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 11.080.400 dosi, di cui 3.347.669 come seconde, 2.966.877 come terze, 838.080 come quarte, 268.948 come quinte, 50.405 come seste.

Tra giovedì 22 febbraio e giovedì 29 febbraiosono state vaccinate 287 persone: 5 hanno ricevuto la prima dose, 3 la seconda, 3 la terza, 48 la quarta, 158 la quinta, 70 la sesta.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo da giovedì 22 febbraio amercoledì 28 febbraio i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 9.

Suddivisi per province: Alessandria 3, Asti 0, Biella 0, Cuneo 9, Novara 5, Vercelli 1, VCO 4, Torino città 15, Torino area metropolitana 24.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 64 (39). Questa la suddivisione per province: Alessandria 3 (-4), Asti 0 (invariato), Biella 0 (-3), Cuneo 9 (-5), Novara 5 (-2), Vercelli 1 (-2), VCO 4 (+3), Torino città 15 (-6), Torino area metropolitana 24 (-14).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nel periodo 22-28 febbraio l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 1.5 (-37.9%) rispetto a 2.4 del periodo precedente.

Nella fascia di età 19-24 anni non si sono registrati casi. Nella fascia 25-44 anni l’incidenza è 0.5(-61.5). Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 1.1(-38.9%). Nella fascia 60-69 anni è 1.6 (-30.4%). Tra i 70-79 anni è 2.5 (-54.5%). Nella fascia over80 l’incidenza risulta 6.9 (-4.2%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

Nel periodo 22-28 febbraio, non si sono registrati casi nelle fasce di età 0-2, 3-5, 6-10 e 11-13. Nella fascia tra i 14 ed i 18 annil’incidenza è 0.5 (invariata).

La Polizia di Stato a Just the woman I am

Da venerdì 1 a domenica 3 marzo, la Polizia di Stato è presente a “Just the woman I am”, evento organizzato dal Centro Universitario Sportivo Torinese in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico di Torino, che vedrà nella camminata/corsa di 5 km non competitiva e aperta a tutti, con partenza prevista da Piazza Vittorio Veneto alle 16, il suo momento clou.
L’evento è finalizzato a raccogliere fondi per la ricerca sul cancro, a promuoverne la prevenzione attraverso corretti stili di vita e a sostenere l’inclusione e la parità di genere.
In Piazza San Carlo verrà allestito “Il Villaggio della Prevenzione e del Benessere” per offrire ai cittadini visite gratuite, consulti, convegni e webinar divulgativi. La Polizia di Stato parteciperà con i propri stand, posizionati sul lato sud della piazza, prospiciente l’angolo con via Alfieri. Diverse le iniziative in programma per promuovere l’attività della Polizia di Stato e mezzi e tecnologie in uso:
• Venerdì 1 e sabato 2. la Polizia Stradale illustrerà la campagna di educazione stradale denominata “Progetto Icaro” fornendo consigli sull’educazione stradale;
• Venerdì 1 e domenica 2, la Polizia Ferroviaria illustrerà il progetto educativo per le scuole superiori denominato “Train to be cool”;
• Venerdì 1 alle ore 10:00, il C.O.S.C. – Polizia Postale ha esposto regole di comportamento per l’uso delle tecnologie insieme agli studenti degli istituti scolastici superiori;
• Per tutte e tre le giornate, la Polizia Scientifica presenterà materie di biologia, chimica e tecniche si sopralluogo
• Domenica pomeriggio, la Divisione Polizia Anticrimine svolgerà attività informative sulla violenza di genere, con focus sull’uso dell’app Youpol e sulla campagna “Questo non è amore”.

Il tempo è ancora instabile: qualche schiarita, ma pioggia in pianura e neve sulle Alpi

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Dopo la pioggia delle scorse giornate, da sabato un lieve  miglioramento meteo  ma connotato da leggere  precipitazioni sulle Alpi settentrionali.

Poco nuvoloso con alcune schiarite sul resto del Piemonte, mentre nella serata è previsto un aumento della nuvolosità.

Le massime sono in crescita fino 12-13 ° in pianura, le minime tra 8 e 9 °. Venti deboli.

Domenica 3 marzo il cielo si prevede molto nuvoloso  con precipitazioni diffuse. Oltre i 1000-1300 metri si prevedono nevicate.

La situazione complessiva a Torino e sulla regione migliorerà lunedì 4 marzo a partire dalla mattinata.

La Giornata della Donna a Venaria Reale

La Città di Venaria Reale e la Fondazione Via Maestra organizzano, in occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, la mostra fotografica e documentaria “Faccio quello che voglio! – Donne oltre le convenzioni”, a cura di Simona Fiore e Francesca Gentile.

Il progetto nasce da una riflessione su come, per tante donne, la scelta di un percorso professionale o sportivo considerato maschile nell’immaginario collettivo, comporti una sfida sotto tanti punti di vista. Da qui è nata l’idea di una mostra fotografica. Scelte spesso osteggiate, in famiglia o nei luoghi stessi di lavoro, altre volte invece (quasi a sorpresa), incoraggiate e sostenute in quegli ambienti che a un primo sguardo potrebbero non sembrare per nulla inclusivi.

Il sindaco della Città di Venaria Reale, Fabio Giulivi, dichiara: «Una mostra che aiuta a mantenere alta l’attenzione sul tema dell’uguaglianza di genere. Donne libere che, con caparbietà e sacrificio, hanno conseguito la propria realizzazione, e le cui storie possono essere d’ispirazione per le generazioni più giovani. Un messaggio positivo, d’incoraggiamento, in opposizione allo stereotipo e alle discriminazioni che sono tra i molteplici aspetti che caratterizzano la violenza di genere».

Il percorso espositivo si compone di una ventina di fotografie, ciascuna dedicata a una protagonista. A corredo delle immagini, colte durante alcuni momenti della loro giornata lavorativa, una didascalia raccoglie, oltre ai dati della persona ritratta, un suo breve intervento che racconta le difficoltà, le sfide e i traguardi raggiunti.

Affermano le curatrici Fiore e Gentile: «Vogliamo dare voce a tutte quelle donne che hanno scelto carriere professionali e sportive non convenzionali, dimostrando che la capacità non dipenda dalla forza fisica o da diverse qualità intellettive, ma dallo studio, dall’abilità e dal sapersi destreggiare. Attraversando gli ambiti più disparati, ci siamo imbattute in figure femminili caparbie ed impegnate, che ogni giorno danno il loro contributo al cambiamento. Da questi incontri sono nate le nostre fotografie, per restituire le loro condizioni lavorative, le difficoltà, così come i momenti di gioia e realizzazione».

Inoltre, a seconda dell’ambito, vengono fornite alcune informazioni a carattere statistico e storico per poter dare al pubblico una visione generale della partecipazione femminile al lavoro in Italia. Inquadrando con lo smartphone i QR code su ogni pannello, si accede a contenuti multimediali relativi a ciascuna donna.

L’assessora alla Cultura, Marta Barbara Santolin, commenta: «Il tema della mostra è particolarmente attuale, oltre che trasversale. L’autodeterminazione e l’indipendenza sono al centro della vita delle protagoniste: la crescita, il riscatto, l’autodeterminazione passano soprattutto attraverso i percorsi professionali. E’ un preciso dovere delle amministrazioni pubbliche tenere alto il livello di attenzione e stimolare la riflessione culturale su questo argomento, sia nel mondo degli adulti sia  in ambitoscolastico e tra le nuove generazioni».    

Simona Fiore e Francesca Gentile sono videomakers e fotografe. Durante il loro percorso si sono spesso trovate a svolgere il proprio lavoro in ambienti quasi esclusivamente maschili. Dal confronto con questo mondo e dalle riflessioni che ne sono scaturite è nata l’esigenza di realizzare questo progetto.

Mirco Repetto, direttore artistico Fondazione Via Maestra, aggiunge: «Da sempre siamo attenti a proporre momenti di attenzione e riflessione su temi che sono al centro della dialettica sociale e politica. È dunque con grande piacere che al Teatro Concordia accogliamo, nel giorno dedicato alla Festa della donna, la mostra “Faccio quello che voglio! – Donne oltre le convenzioni”, a cura di Simona Fiore e Francesca Gentile, che potrà così essere vista e partecipata dal numeroso pubblico che interverrà agli spettacoli previsti per l’8 marzo alle ore 21:00 e il 10 marzo alle ore 16:00».

La mostra viene inaugurata venerdì 8 marzo al Teatro della Concordia, in concomitanza con lo spettacolo “I dialoghi della vagina”. Successivamente sarà visitabile al Liceo Juvarra solo per scuole su prenotazione.

SEDI E ORARI

Teatro della Concordia, corso Puccini: venerdì 8 marzo 20:00 – 23:30; domenica 10 marzo ore 15:00 – 19:30

L’accesso alla mostra è libero, ma non dà diritto all’ingresso in sala per assistere allo spettacolo.

Liceo “Filippo Juvarra”, via Bruno Buozzi 16: martedì 12 e giovedì 14 marzo, ingresso riservato alle scuole su prenotazione.

Sempre venerdì 8 marzo, un’altra iniziativa è in programma nella Sala del Consiglio comunale, in piazza Martiri della Libertà 1. Alle ore 16:30, l’incontro “Le donne in un mondo del lavoro in evoluzione: verso un pianeta 50-50 nel 2030” (il tema scelto mira a promuovere il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, e nello specifico gli obiettivi numero 5 e 4).

Un dibattito a cui parteciperanno il sindaco Fabio Giulivi e l’assessora alle Pari Opportunità, Paola Marchese, organizzato dalle associazioni Cultura Senza Frontiere e La Crisalide di Ieri e di Oggi, con le presidenti Soraya Chabouha e Carmela Furfari, in collaborazione con la Pro Loco Altessano – Venaria Reale e col patrocinio della Città di Venaria Reale. Attraverso le storie di vita e professionali raccontate direttamente dalle protagoniste, in rappresentanza delle comunità di Italia, Algeria, Francia, Germania, Spagna, Svizzera: Nawal Caloul, Maria Flora Sartor, Leiva Felisa Hidalgo, Valeria Lastilla, Fatia Bentorki, Federica Crescimone, Faiza Bouzegza, Elena Ricci, Federika Arbogiast, Keira Bellahmar, verranno affrontate le difficoltà per le donne di avere le stesse opportunità dei maschi nel raggiungere obiettivi che sempre più sono comuni ai diversi generi.

L’assessora alle Pari Opportunità, Paola Marchese, afferma: «Un’analisi che, affrontando il tema di quest’anno della Giornata Internazionale della Donna, vuole accorciare le distanze di genere con al centro quei lavori che erano solo maschili, evidenziando quanto ancora sia necessario lavorare, affinché tutte abbiano le stesse opportunità».