CRONACA- Pagina 1531

Polizia e carabinieri sgomberano l'ex caserma occupata di via Asti

Sono stati identificati una ventina di nomadi e tre minori, oltre a una donna incinta

 

via asti 4All’ex caserma «La Marmora», in  via Asti è in corso da questa mattina un’operazione di sgombero da parte di polizia e carabinieri. L’edificio era stato occupato alcuni giorni fa  da un centinaio di rom che erano stati fatti allontanare dai campi abusivi, e da alcuni giovani di Terra del Fuoco, che erano già entrati la scorsa primavera nell’ex caserma per protestare contro il degrado della struttura.La Cassa Depositi e Prestiti che è il proprietario dell’immobile, nei giorni scorsi, aveva fatto denuncia contro l’occupazione alla procura della Repubblica.  Per ora sono stati identificati una ventina di nomadi e tre minori, oltre a una donna incinta.  I residenti della zona avevano protestato contro l’occupazione dell’ex sede militare.

 

(Foto: il Torinese)

 

Caccia al ladro dopo la rapina in gioielleria

Posti di blocco e ricerca in elicottero

 

ELICOTTERO CARABINIERIDopo la rapina di una gioielleria di Carignano, i  carabinieri stanno dando la caccia a una banda di rapinatori, attraverso numerosi  posti di blocco e l’impiego di un elicottero. I malviventi hanno aspettato il proprietario del negozio all’apertura e lo hanno immobilizzato  con fascette di plastica  da elettricista. Sono riusciti a rubare numerosi orologi di valore. l’allarme è stato dato dallo stesso gioielliere, una volta riuscito a liberarsi.

 

(Foto: il Torinese)
    

Scuola di Applicazione e Fondazione insieme per la memoria di Cavour

cavour22

applicazione arsenaleVenerdì 13 a palazzo Arsenale si ricorda Camillo Cavour. Siglata una convenzione con la Fondazione Cavour per custodire e divulgare la storia e i valori dello statista

 

 La Scuola di Applicazione dell’Esercito e la Fondazione Camillo Cavour insieme per celebrare una delle personalità più autorevoli ed eclettiche della nostra storia. L’iniziativa si apre venerdì alle 9, a Palazzo Arsenale, con gli indirizzi di saluto dei vertici dello storico Istituto e del Cavaliere del Lavoro Nerio Nesi, Presidente della Fondazione Cavour, alle autorità locali, ai membri del mondo accademico, della cultura e ad una folta rappresentanza di allievi del Liceo torinese Cavour. Particolarmente significativo il luogo della commemorazione. Imprenditore, statista, e diplomatico, Camillo Benso fu anche ufficiale dell’Armata Sarda: cadetto della Regia Accademia Militare dal 1820 al 1826, a soli quindici anni ottenne le spalline di luogotenente del Regio Corpo del Genio e prestò servizio, sino al 1832, nelle sedi di Torino, Ventimiglia, Bard, Exilles, Lesseillon e Genova. Il programma dell’evento prevede l’inaugurazione di una sala ove ammirare alcuni cimeli del celebre cadetto fra i quali la pagella, lo spadino da allievo ufficiale e un busto marmoreo. Nello stesso ambiente, un dipinto del maestro Tino Aime, appositamente commissionato dalla Fondazione Cavour per l’Istituto di studi militari, ed alcune illustrazioni d’epoca dono della Fondazione di Santena e del Centro Studi Generazioni e Luoghi – Archivi Alberti La Marmora di Biella. Prevista anche la firma di un accordo con il quale, Scuola e Fondazione, si impegnano a conservare e divulgare l’eredità culturale ed il patrimonio di valori di uno dei massimi artefici dell’unificazione nazionale. La giornata si conclude con una serie di approfondimenti dedicati alla poliedrica personalità di Camillo Benso conte di Cavour, studioso, imprenditore e statista. Ne parlano, con Nerio Nesi, il Presidente del Centro Studi Generazioni e Luoghi, Francesco Alberti La Marmora, la professoressa Silvia Cavicchioli dell’Università degli Studi di Torino, Pierangelo Gentile, Direttore del Centro Studi Cavouriani, il professor Aldo A. Mola, Direttore del Centro Giovanni Giolitti, il Colonnello Antonio Gelao, Insegnante di Tiro e Balistica alla Scuola di Applicazione. L’iniziativa, frutto della già consolidata e proficua collaborazione fra Esercito e Fondazione Cavour, si colloca nel novero dei progetti che vedono la Forza Armata impegnata nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale del Paese

IL MINISTRO GIANNINI IN VISITA A TORINO

giannini 2

Ha partecipato insieme al Sindaco a Palazzo Civico a un incontro con il Rettore Ajani, i Segretari della Fondazione CRT e Compagnia San Paolo e il Sindaco di Grugliasco, dedicato alla realizzazione del Campus scientifico di Grugliasco

 

Intensa giornata torinese del Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica Stefania Giannini.Invitata dal Politecnico, in mattinata il Ministro ha partecipato, insieme al Rettore Gilli e al Presidente di FCA John Elkan, a un affollato incontro con 400 studenti del “Progetto Giovani Talenti”.Il Ministro ha poi visitato la Cittadella Politecnica, l’incubatore i3p di star up e il Centro Ricerche della General Motors, intrattenendosi con i suoi dirigenti.

 

Nel pomeriggio accompagnata dal Sindaco Piero Fassino, ha visitato il complesso di Torino Esposizioni. L’Assessore Lo Russo ha illustrato il Progetto di riqualificazione dello storico edificio di Nervi in cui verranno ubicati la nuova Biblioteca centrale della Città e la Casa dell’Architettura e del Design.

 

Infine, il Ministro ha partecipato insieme al Sindaco a Palazzo Civico a un incontro con il Rettore Ajani, i Segretari della Fondazione CRT e Compagnia San Paolo e il Sindaco di Grugliasco, dedicato alla realizzazione del Campus scientifico di Grugliasco. Per entrambi i progetti il Ministro ha assicurato l’impegno del Ministero a concorrere con adeguati finanziamenti.

 

www.comune.torino.it

Maniaco adesca ragazzina: tutto inventato per evitare l'interrogazione

Una dodicenne ha detto ai genitori di essere stata raggiunta da una misteriosa Fiat Punto 

 

carabinieri autoA Borgaretto negli ultimi due giorni si era creata la psicosi di un  maniaco che si aggirava davanti alle scuole in diversi centri della cintura torinese. Una dodicenne ha detto ai genitori di essere stata raggiunta da una misteriosa Fiat Punto  con a bordo un uomo che aveva tentato di farla salire in auto. la giovane però è riuscita a rifugiarsi in un negozio  dove ha chiesto aiuto ai titolari.  La vicenda era circolata su Whatsapp tra i genitori degli studenti, preoccupati. Ma carabinieri hanno verificato che era tutta una messinscena della bimba per non farsi interrogare. La ragazzina non è imputabile: è stata comunque segnalata alla Procura dei minori.

 

Delitto Musy, Furchì: "Sono innocente"

Via al processo d’appello per l’omicidio dell’esponente politico ucciso a colpi di pistola

 

+++FERITO MUSY: FERMATO IL PRESUNTO SPARATORE +++Francesco Furchì, condannato in primo grado all’ergastolo con l’accusa di avere ucciso il consigliere comunale Alberto Musy ha urlato in aula la propria innocenza.  Il presidente della Corte, Fabrizio Pasi, con la propria relazione, ha dato il via al processo d’appello per l’omicidio dell’esponente politico ucciso a colpi di pistola nell’androne di casa. Furchì, che secondo le ricostruzioni dell’accusa  sarebbe “casco”, il killer che al momento dell’attentato si mascherava con un casco da motociclista, era presente in aula a Torino, dove è giunto dal carcere di Biella.

 

Chiesto il rito abbreviato per l'assassino della tabaccaia di Asti

asassino tabaccaia

Tale richiesta è  legata all’acquisizione della consulenza sulle condizioni psichiche del detenuto

 

Pasqualino Folletto, l’uomo che ha confessato l’omicidio della tabaccaia di Asti Maria Luisa Fassi, morta accoltellata lo scorso luglio, ha chiesto tramite i propri legali il rito abbreviato. Gli avvocati Stefano Romagnolo e Silvia Merlino dicono che il loro assistito è in stato di depressione e che tale richiesta è  legata all’acquisizione della consulenza sulle condizioni psichiche del detenuto, che si trova nel carcere di San Michele ad Alessandria.

No al parcheggio sotto la Cittadella

cittadella micca

Mercoledì 11 novembre, alle ore 17 il Museo Pietro Micca in via Guicciardini ospita, a cura dell’Associazione Amici Museo Pietro Micca e assedio di Torino del 1706, una conferenza dell’archeologo Fabrizio Zannoni e di Paolo Bevilacqua

 

Il Comitato Pietro Micca non allenta l’attenzione sulla situazione degli scavi sotterranei in corso Galileo Ferraris e sulla necessità di tutelare il patrimonio archeologico risalente alla Torino sabauda. Mercoledì 11 novembre, alle ore 17 il Museo Pietro Micca in via Guicciardini ospita, a cura dell’Associazione Amici Museo Pietro Micca e assedio di Torino del 1706, una conferenza dell’archeologo Fabrizio Zannoni e di Paolo Bevilacqua sugli “Scavi per la realizzazione del parcheggio sotterraneo di corso Galileo Ferraris”. Nell’occasione verrà fatto il punto dei resti della cittadella sotterranea che sono venuti alla luce tramite questo intervento, che costituiscono un vero e proprio tesoro sotto l’aspetto storico ed archeologico.

 

Massimo Iaretti

 (Foto: il Torinese)

Suicida per anoressia: a 12 anni si lancia dal balcone

La caduta, da una decina  di metri, le è stata fatale, in particolare per un grave trauma cranico riportato

 

regina_margheritaUn dramma nel dramma: non solo una nuova vittima dell’anoressia, ma questa volta si tratta di una bambina.  Una ragazzina  che era in cura da tempo per disturbi  alimentari, dopo un litigio banale con la madre perché non voleva mangiare e’ uscita sul balcone di casa dicendo che voleva prendere una boccata d’aria e si e’ gettata nel vuoto. .Pur di non mangiare, ha preferito suicidarsi. I medici del 118, accordi prontamente l’hanno portata al Regina Margherita ma non c’è’ stato più nulla da fare. La caduta, da una decina  di metri, le è stata fatale, in particolare per un grave trauma cranico riportato.

Torino Inter 0-1: basta un gol di Kondogbia per la sesta sconfitta granata

torino interstadio specchioTORO STADIOTORINO-INTER 0-1

 

MARCATORI: 32 pt Kondogbia.

 

TORINO: Padelli, Gaston Silva, Glik, Moretti; Peres (32 st Zappacosta), Benassi, Vives, Baselli (dal 37 st Amauri), Molinaro; Quagliarella, Belotti (17 st Maxi Lopez). All. Ventura.

 

INTER: Handanovic; Murillo (48 s.t. Ranocchia), Miranda, Juan Jesus; DAmbrosio, Felipe Melo, Medel, Kondogbia, Nagatomo; Palacio (30 st Ljajic), Icardi (22 st Perisic). All. Mancini.

 

La speranza è l’ultima a morire. Ma a volte un po’ di meno, per esempio per un Torino che incassa l’ennesimo risultato negativo in campionato, il sesto, non vincendo da quel lontano 27 settembre. Basta un gol di Kondogbia, il primo in neroazzurro, ad aprire e chiudere il match. Basta l’1-0 all’Inter che per la settima volta si porta a casa i 3 punti con un solo gol fatto e difeso fino alla fine dalla compagine di Mancini. E’ appunto a difendere il risultato che mirano i neroazzurri, non troppo propositivi, se non nel calcio piazzato decisivo del match. Eppure questa Inter, a sorpresa schierata con un 3-5-2 con Icardi e Palacio davanti, continua a vincere tenendo ben saldo il primo posto in classifica. Ancora sofferenza invece per Ventura e i suoi fermi a 15: i granata non riescono a trovare la chiave vincente per trasformare i continui tentativi in risultati utili.

 

Si fa vedere l’uomo partita, già dai primi minuti propositivo come accade al 10’ di gioco sul passaggio per Melo che di testa serve Icardi: tentativo troppo alto per l’attaccante neroazzurro. Ci riprova Kondogbia 7’ dopo con un gran numero a centrocampo, questa volta servendo Nagatomo fermato però da Padelli che mette in angolo. Campanello d’allarme per la squadra di casa che prova a rendersi pericolosa con la cavalcata di trenta metri di Bruno Peres: calciando dal limite, non trova lo specchio della porta. Fase nervosa di gioco per uno scontro tra Glick ed Icardi, a cui segue un avanzamento granata che prova timidamente ad entrare in partita. E’ la volta di Benassi, infatti, al 30’ che sfiora clamorosamente il vantaggio: il numero 15 granata becca in pieno la traversa facendo sfumare l’occasione vincente. Occasione che arriva esattamente 1’ dopo dalla parte opposta di campo per l’Inter che, come sempre più spesso capita, coglie l’attimo e la mette dentro. Tutto parte da un calcio piazzato di Palacio che spizza sul secondo palo per Kondogbia e il centrocampista francese trova il vantaggio.

 

Sembra essere tutto diverso per il Toro all’inizio della ripresa: i granata movimentano il match per dieci minuti buoni, non riuscendo però a concludere. Quagliarella sbaglia di pochissimo al 3’, servito dalla trequarti da Molinaro, ma troppo impreciso trova solo i guantoni di Handanovic. Tanto tentare ma nessun gol per la squadra di Ventura che prova a cambiare le carte in tavola al 18’ con l’entrata in campo di Maxi Lopez. Fase confusa di gioco in cui la squadra di casa non riesce sfondare il muro difensivo dell’Inter decisa a non rischiare. Ci mette del suo anche Handanovic che provvidenziale a 2’ dalla fine respinge il pallone di Vives.Sei sono i minuti di reupero concessi dall’arbitro, sei ancora i minuti disponibili per il Torino a trovare il pareggio. Che non arriva, e anzi, si rischia in più di un’occasione il raddoppio. Altri punti persi per strada quindi per i granata, un punto che almeno ci stava. Eppure niente da fare, la speranza granata non accenna a dare i suoi frutti.

 

Valeria Tuberosi