CRONACA- Pagina 1527

La libertà di stampa e il controllo sempre più forte del potere

Informazioni e idee oltre ogni frontiera
stampa rep giornaligiornali
“Libertà di stampa e libertà di pensiero. Informazioni e idee oltre ogni frontiera”: di questi temi si è ampiamente dibattuto nel corso del convegno che si è svolto a Torino lunedì 2 maggio a Palazzo Lascaris.  L’evento è promosso dal Comitato regionale per i diritti umani, dal Centro per l’Unesco di Torino e dall’Ordine dei giornalisti del Piemonte.  Nel suo saluto, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte e del Comitato per i diritti umani Mauro Laus ha voluto ricordare l’importanza di possedere, difendere e divulgare le proprie idee, e come oggi si possa parlare di neogiornalismo alla luce di quella che è una vera e propria rivoluzione attuata da internet.
Paola Azzario Chiesa, presidente del Centro per l’Unesco di Torino, ha spiegato come ogni anno il 3 maggio, si celebri la giornata internazionale proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1993, a seguito di una raccomandazione adottata in occasione della Ventiseiesima sessione della Conferenza generale dell’Unesco nel 1991. Risale invece al 1766 la prima legge in assoluto sulla libertà di espressione, promulgata dal Regno di Svezia, che all’epoca comprendeva anche la Finlandia. consiglio aula
Antonio Borra, consigliere nazionale dell’ Ordine dei giornalisti, e Federico Ferrero del “Caffè dei Giornalisti”, hanno trattato rispettivamente il rapporto tra editore giornalista e lettore, e il fare giornalismo in Italia con la necessità di un Freedom of Information Act.
Mimmo Càndito, inviato di guerra e presidente di Reportes Sans Frontières Italia, ha voluto soffermarsi sul momento storico in cui mimmo_canditol’informazione ricopre un ruolo centrale nella vita dei cittadini: proprio per questo motivo il potere prova ad esercitare un’influenza e un controllo sempre più forte sui media.
Càndito non ha nascosto le sue perplessità su alcuni degli eventi più recenti che hanno riguardato il mondo dell’informazione italiana, a partire dalla fusione tra i gruppi editoriali. “Si è parlato molto dell’aspetto economico-industriale della vicenda, ma a mio avviso è fondamentale anche una riflessione di carattere etico. Troppo spesso i gruppi editoriali che stanno dietro a giornali e televisioni agiscono per interessi puramente economici, ma la verità è che noi non vendiamo giocattoli o cibarie: il nostro compito è, prima di tutto, informare l’opinione pubblica” ha spiegato.
I lavori hanno poi messo in evidenza come sia necessario mantenere vivo il dibattito sull’informazione, alimentandolo giorno dopo giorno. Le scuole di giornalismo, i master e le università svolgono un ruolo fondamentale da questo punto di vista. Perché, ha concluso Càndito citando Joseph Pulitzer, “un’opinione pubblica bene informata è la Corte Suprema delle nostre società”. consiglio lascaris
Proprio due settimane fa Reporter Sans Frontières ha pubblicato l’annuale classifica sulla libertà di stampa nel mondo, che ha visto l’Italia scendere dal 73° al 77° posto su 180 Paesi, dietro persino a Botswana e Burkina Faso. La realtà dei fatti è che 30 giornalisti italiani sono costretti a vivere sotto scorta e che nell’ultimo anno sono state registrate 569 minacce: sono tutti ostacoli a un pieno esercizio della professione che, sommati tra loro, mettono l’Italia in questa posizione.
Al convegno hanno assistito gli studenti dell’ultimo anno del master in giornalismo di Torino. È poi stato annunciato che il Premio dedicato alla memoria del giornalista colombiano Guillermo Cano Isaza, assassinato nel 1986, per il 2016 è stato assegnato alla cronista Khadija Ismayilova perseguitata dal governo dell’ Azerbaigian.

MB – www.cr.piemonte.it

Persona sui binari, ferrovia Torino-Savona ferma per un'ora

TRENI SERA STAZIONESi tratta di una donna, soccorsa dal 118

La ferrovia Torino-Savona è stata sospesa per circa un’ora, dalle 10.20 alle 11.40, a causa del ferimento di una persona che stava camminando sui binari mentre è giunto il convoglio. L’episodio è accaduto tra San Giuseppe di Cairo e Altare. Si tratta di una donna, soccorsa dal 118. Il regionale 10107 (Torino-Ventimiglia), è ripartito con un’ora e mezza di ritardo e altri due treni hanno registrato ritardi, mentre  un regionale è stato cancellato.

(Foto: il Torinese)

Primo Maggio il giorno dopo: non andrò più al corteo

primo maggio 233STORIE DI CITTA’/ di Patrizio Tosetto
Hanno colpito Stefano Esposito per le sue idee, sostenendo che lo si si colpisce per dare un esempio. Qui la storia si ripete tragicamente. Tra indifferenza e untorelli che agiscono in nome del loro “Dio”. Ed io non ci sto più

Oggi, 2 maggio, i cortei sono alle spalle. Non mitosetto ricordo di un 1° maggio così piovoso e triste. Ho 59 anni e ho il vezzo di dire che ho partecipato a 60 cortei. Il primo nella pancia di mia madre. Ci sono sempre stato, ma non so se ci sarò ancora. Alla fiaccolata del 25 Aprile tensioni ed imposizione sul palco di un intervento no Tav. Oggi il tentativo di aggressione del Senatore Stefano Esposito. Anarchici antagonisti e centri sociali con truculenti slogan. Giusto un anno fa scontri tra polizia eprimo maggio 12 giovani organizzati con caschi e mazze. Al grido: fuori il Pd dal corteo.Di chi sono le responsabilità, le colpe di questa violenza? Ovvio, dicono taluni: della polizia. Tutto ciò mi ha stancato. Molti amici mi rincuorano. Noi non accettiamo la violenza e poi sono una minoranza. Avranno ragione ma sono tollerati. Vero, non sono una novità nei cortei. Ma è una novità sostenere che  responsabilità e colpe sono della polizia, responsabile di difendere dei manifestanti che non vanno al primo maggio con casci e spranghe. Ho messaggiato con un’amica che mi sollecitava una risposta che ho dato: isolarli. Mi ha controdedotto : perché non lo fa la polizia? Semplice : perché questi violenti sono coperti almeno dalla indifferenza di una certa sinistra che considera la vittima di questa violenza maggiormente colpevole proprio per le sue idee. PRIMO MAGGIO 4Ecco un altro punto importante. Hanno colpito Stefano Esposito per le sue idee, sostenendo che lo si si colpisce per dare un esempio. Qui la storia si ripete tragicamente. Tra indifferenza e untorelli che agiscono in nome del loro “Dio”. Ed io non ci sto più. Poco posso fare. Anche per l’età che avanza. Poco posso fare non appartenendo alla polizia .Ma almeno posso scrivere, dire, denunciare e ricordare. Condividendo il ricordo quando delegazioni della Dc, partecipando ai cortei venivano inizialmente contestate. Ma c’era anche il PCI sempre presente, allora all ‘opposizione ma proprio perché all’ opposizione ristabiliva ordine manifestando solidarietà alla Dc e isolando i facinorosi. Ed in questi casi non c era bisogno della polizia. Ma come si dice : tempi passati. E oggi sento che debbo fare qualcosa. Dopo 60 anni non parteciperò più al corteo. Sarà il mio Aventino morale proprio perché sono stufo di questi violenti. E sarà anche un modo per onorare 25 aprile ed il 1 maggio contro questi untorelli che sono contro chi manifesta per la democrazia.

(foto: il Torinese)

Pennarelli Carioca, nuova proprietà

cariocaLo stabilimento di Settimo esporta l’85%  in oltre 60 Paesi e il gruppo occupa 11 persone

Carioca, il celebre marchio  di pennarelli, cambia proprietà, con la procedura di concordato preventivo di Universal Spa, acquistata al termine del risanamento dall’azienda con sede a Settimo. Nasce una nuova società, controllata dalla Zico Holding, che fa capo alla Famiglia Toledo, affiancata da manager con esperienze in alcune delle multinazionali più importanti al mondo. Lo stabilimento di Settimo esporta l’85%  in oltre 60 Paesi e il gruppo occupa 11 persone.

RADICALI IN PIAZZA: “RACCOGLIAMO FIRME SU LEGGE PER LEGALIZZARE LA CANNABIS"

 AGLIETTA RADICALII CANDIDATI SINDACI DI TORINO LA SOTTOSCRIVONO?”

Parte domenica anche a Torino la campagna di raccolta firme sul progetto di legge di iniziativa popolare che ha come obiettivo la legalizzazione della Cannabis e dei suoi derivati. Ad autenticare le firme in piazza San Carlo dalle 10 alle 13 ci sarà Silvio Viale, consigliere comunale radicale eletto nelle liste del PD che è ricandidato alle elezioni torinesi del prossimo 5 giugno.viale silvio

La proposta di legge popolare è promossa da Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni, con la collaborazione e il sostegno di: Coalizione Italiana per le Libertà Civili e Democratiche, Forum Droghe, Antigone, La PianTiamo e di decine di grow shop/canapai italiani.

Dichiarano i Coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta Igor Boni, Sivja Manzi e Laura Botti:

“Apprendiamo con piacere che il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti (5stelle) ha firmato la nostra proposta di legge. Che fanno i candidati a sindaco di Torino? Verranno a firmare domani al nostro banchetto di Piazza San Carlo? Che il proibizionismo sulle droghe abbia fallito è un dato di fatto, che occorra cominciare dalla legalizzazione delle droghe cosiddette leggere è ormai evidente. Eppure è altrettanto evidente che serve una spallata di ragionevolezza a questo Parlamento: accorrete, firmate e date forza alla quarantennale lotta contro il proibizionismo e contro le mafie, che sulla droga proibita hanno costruito gran parte della loro forza criminale ed economica”.

Fassino presenta la campagna: "Mi candido per vincere"

fassino 33“Sono uno della vecchia scuola, per me ciò che conta non sono i sondaggi, ma i voti veri”

Presentazione della campagna elettorale per Piero Fassino al Teatro Alfieri. Il sindaco uscente ha detto che corre per vincere: “Se succede al primo turno, meglio, ma comunque l’obiettivo è vincere”. Il primo cittadino ha illustrato il programma per la ‘Torino che verrà’. “Sono uno della vecchia scuola, per me ciò che conta non sono i sondaggi, ma i voti veri quando si aprono le urne”, ha commentato a proposito di alcuni sondaggi secondo i quali il Pd sarebbe alla pari con il Movimento 5 Stelle.

(Foto: il Torinese)

Sindaco unico per il centrodestra? Rosso ci spera ancora

CARMAGNOLA ROSSODurante la conferenza stampa il candidato Rosso, insieme a Mauro Carmagnola -presidente del Movimento Cristiano dei Lavoratori – ha illustrato la nascita di un coordinamento tra liste civiche di centrodestra

Si è tenuto ieri,  nella sala conferenze di via Alfieri 18, un nuovo incontro con Roberto Rosso, candidato a Sindaco di Torino per lo schieramento di centro che raggruppa Udc e liste civiche.

Durante la conferenza stampa il candidato Rosso, insieme a Mauro Carmagnola -presidente del Movimento Cristiano dei Lavoratori – ha illustrato la nascita di un coordinamento tra liste civiche di centrodestra, volte alla creazione, dopo le elezioni amministrative, di un polo liberale di ispirazione cristiana in tutto il Piemonte.

La speranza dello stesso Rosso, ribadita più volte con un’accesa nota di rammarico, è che anche in una città come Torino, si possa ridare vita ad un centrodestra coeso e compatto, in modo da rigenerare il sempre più spento e monocromatico capoluogo piemontese.

“Mancano otto giorni alla consegna delle liste – ha dichiarato il candidato – è chiaro che più i giorni passano, più sarà difficile riunificare le forze del centro liberal democratico. Però noi ci speriamo ancora e continueremo ad insistere affinché la mia forza politica, intesa come aggregazione di forze, possa incontrarsi con quella di Pichetto e Forza Italia.”

PD: “NESSUN SONDAGGIO SEGRETO E NESSUNA ANGOSCIA ELETTORALE"

“SIAMO SERENI AL FIANCO DI PIERO FASSINO”
chiampa renzi
Il segretario del Pd di Torino, Fabrizio Morri, ci scrive in relazione alla notizia di un sondaggio elettorale pubblicata dalla Stampa
 

“Leggo con stupore su ‘La Stampa’ di oggi di un sondaggio commissionato dal PD nazionale, che avrebbe gettato nello sconcerto il PD torinese, dipinto in affanno, angosciato e alle prese con sedute psicoterapeutiche su sbagli e colpe. Non esistono sondaggi segretamente custoditi in qualche cassetto, né a Torino né a Roma. A raggelarci, piuttosto, è leggere di sondaggi fantasma: se i sondaggi esistono, li si pubblica nel rispetto delle normative in materia, indicando chi li ha realizzati e per conto di chi. Pertanto, con serietà e serenità continuiamo a portare avanti le nostre idee e i nostri programmi, a cominciare dalla manifestazione di domani al Teatro Alfieri, dove saremo a fianco di Piero Fassino senza angoscia alcuna”

 (Foto: il Torinese)

 
 
 

“Balla coi lupi”: il tango degli animalisti

lupo“Balla coi lupi”, o meglio ancora per i lupi: è il motto dei tanti ballerini di tango che sabato sera, 30 aprile 2016, saranno in dieci piazze d’Italia per una “milonga solidale”

organizzata da Wwf Italia e Restiamo Animali con la collaborazione di gruppi e scuole di tango sparse in tutta Italia. Da Roma a Verona, da Lecce a Firenze, i ballerini indosseranno una maschera da lupo, a rappresentare i selvatici, e saranno quindi abbracciati alle ballerine, a loro volta rappresentanti della società degli umani: “Balla coi lupi” vuole trasmettere il messaggio che ogni relazione è come una danza, fatta di collaborazione e rispetto reciproco. Il flash mob è un messaggio diretto al ministro per l’Ambiente e alle Regioni che stanno ipotizzando di cambiare il piano di tutela del lupo, introducendo la possibilità di uccidere ogni anno il 5% della popolazione (stimata) di lupi. Sarebbe una scelta sbagliata, un ritorno al passato, una legalizzazione della caccia al lupo, alimentata nel corso della storia da pregiudizi e ingiustificate paure che sono ancora moneta corrente.Va percorsa la strada opposta, per i lupi come per gli altri animali: il futuro è in una relazione positiva e solidale fra umani e non umani, poiché siamo tutti ospiti temporanei del pianeta Terra e abbiamo il dovere di consegnarlo integro e vivibile alle generazioni future.

TORINO,  Via Roma (altezza Galleria San Federico) dalle 22,00 alle 22,30 con la collaborazione di Tango Intenso

Quattro indagati per il bracciante che morì nel caldo torrido

bracciantiSono quattro gli indagati dalla procura di Asti per la morte di Ioan Puscasu, il bracciante romeno  46enne che venne ritrovato senza vita  il 17 luglio scorso a Carmagnola, nei pressi della serra in cui lavorava, morte forse dovuta al gran caldo estivo.  Il pm Francesca Dentis ha ipotizzato a vario titolo, i reati di omicidio colposo e omissione di soccorso per il datore di lavoro, la madre, il padrone di casa e il cognato. Al momento del ritrovamento del corpo i icarabinieri verificarono che era stato rivestito e spostato:: secondo gli investigatori, era una messinscena per evitare collegamenti tra la morte e il lavoro del bracciante.