CRONACA- Pagina 1499

Arrestati i "topi" d'auto specializzati in Fiat Panda

polizia e carabinieriLa refurtiva recuperata ammonta a circa 10mila euro

Sono stati arrestati dai carabinieri i due topi d’auto specializzati nei furti sulle Fiat panda. Si tratta di un romeno di 19 anni e di  un italiano di 51, sono stati arrestati dai carabinieri di Torino. Sono almeno cinque i colpi messi a segno di cui sono accusati, tutti  effettuati nella zona Barriera di Piacenza, a ridosso del Po. La refurtiva recuperata ammonta a circa 10mila euro. I  due malviventi avevano imparato a forzare con facilità quello specifico modello di vettura.

(FOTO: IL TORINESE)

A scuola di furto: nonno insegna al nipotino come si ruba

carabinieri La famiglia abita a  Bruino. Dalle telecamere di sorveglianza si vede che il nonno ha fatto il palo e ha istruito il nipote che, minorenne, non è imputabile

Una famiglia rom composta da nonno, padre, madre e nipote è stata denunciata dai carabinieri per il furto di un tablet in uno store di Orbassano. Il bambino, di soli dieci anni, lo ha rubato ascoltando le indicazioni del nonno, di 49 anni, e dei genitori di 29 e 32 anni. La famiglia abita a  Bruino. Dalle telecamere di sorveglianza si vede che il nonno ha fatto il palo e ha istruito il nipote che, minorenne, non è imputabile. Poi il tablet è stato recuperato in una successiva perquisizione a casa della famiglia.

 
(foto:  il Torinese)

Salvini nel paese della Fornero: "La sua legge fa troppi disastri"

salvini canavese fornerosalvini molinari“Quando sarà cancellata la legge Fornero porterò all’ex ministro un mazzo di margherite e le offrirò pure il tè”

“Il governo Renzi sarà ancora in carica tra qualche giorno? Non so, però finché è in carica, spero che porti in Parlamento la cancellazione della legge Fornero, che è una legge infame”. Parola di Matteo Salvini, oggi a San Carlo Canavese, comune che ha dato i natali al’ex ministro Elsa Fornero, e dove si è svolto il  presidio leghista contro l’omonima  legge. “Quando sarà cancellata la legge Fornero porterò all’ex ministro un mazzo di margherite e le offrirò pure il tè, però la sua legge ora sta facendo troppi disastri. andare in pensione dopo 40 anni di lavoro è sacrosanto, non è un privilegio”, ha detto Salvini che ha poi concluso: ” uomini e donne al lavoro fino a 67 anni è un crimine, anche perché lascia a casa milioni di giovani”, ha attaccato ancora Salvini. Mandate un bacione verso la casa della Fornero così facciamo vedere a tutti che non siamo una piazza agitata”.

Giovanni Andrea Porcino, un presidente giovane in sala Rossa

E’ il più giovane Presidente di sempre del consiglio comunale torinese 
porcino

Giovanni Andrea Porcino è il più giovane Presidente del Consiglio comunale di Torino, nato nel novembre 1988. Nella primavera del 2011, quando è stato eletto in Consiglio comunale, aveva 22 anni, ed era uno dei più giovani consiglieri di Italia dei Valori, quindi è passato nel gruppo misto di maggioranza, per poi aderire ai Moderati. Una laurea in Giurisprudenza, attualmente una pratica notarile in corso, ha assunto la presidenza del Consiglio comunale prendendo il posto di Giovanni Maria Ferraris, dimessosi dopo l’incarico di assessore presso la Regione Piemonte.

” All’inizio della mia presidenza – spiega Giovanni Porcino, una tradizione politica familiare ( il padre Gaetano è stato anch’egli consigliere comunale a Torino, prima nell’Italia dei Valori, poi nel Gruppo Misto) – c’è stato sicuramente un certo scetticismo dovuta alla mia giovane età. Il presidente del Consiglio comunale deve, infatti, costituire un elemento di stabilità rispetto a al suo organo di riferimento che, un tempo, aveva competenze esclusivamente amministrative, mentre oggi ha competenze che non sono più esclusivamente di controllo e programmazione”.

“Al di là dei classici procedimenti che dipendono dal Consiglio, come l’approvazione dei bilanci – prosegue Giovanni Porcino – durante la mia presidenza ritengo sia stata degna di nota la riforma del decentramento. La sua discussione era iniziata già sotto la giunta Chiamparino, per iniziativa dell’assessore Marta Levi. Le Circoscrizioni passeranno, grazie alla riforma, da 10 a 5, con un passaggio transitorio a 8. Ci trovavamo, infatti, di fronte a circoscrizioni che non erano spesso omogenee tra loro. Per esempio quella di Mirafiori vantava solo 40 mila abitanti, molto meno dei 130-140 mila raggiunti dalla Circoscrizione San Paolo. Quindi si è pensato che la Circoscrizione Mirafiori fosse opportuno che si fondesse con l’attigua Circoscrizione Santa Rita, come San Salvarlo e Cavoretto con la Circoscrizione Nizza-Lingotto. Sicuramente la riforma del decentramento che abbiamo attuato non risulta quella ideale in toto, ma quella maggiormente rispondente all’esigenza di razionalizzare i costi con i risparmi e le economie prodotte. Alcune circoscrizioni, infatti, amministravano un bilancio molto esiguo. È stata istituita, per ottenere questa riforma, una commissione ad hoc, che ha effettuato uno studio e prodotto una relazione, poi discussa con delibera del Consiglio comunale”.

“La giunta Fassino in questi anni – afferma Giovanni Porcino – ha avuto, secondo me, un duplice merito. Da un lato è stata fondamentale l’opera di risoluzione dell’ indebitamento da parte del Comune di Torino, dall’altro è stato indispensabile attuare la privatizzazione di alcune partecipazioni comunali, quali l’inceneritore Trm e l’aeroporto Sagat. Nel caso, per esempio, della Sagat la riduzione della quota di partecipazione comunale ha, comunque, mantenuto inalterato lo standard dei servizi erogati”.

“È stata fondamentale infatti – precisa Giovanni Porcino – la razionalizzazione da parte della giunta Fassino delle attività che afferiscono al Comune, fatto che ha portato a un graduale ripianamento del bilancio garatendo, in termini di qualità, i servizi erogati. Torino, infatti, dal punto di vista di questi ultimi, non è un Comune a tassazione elevata. Un altro grande vantaggio è rappresentato dal fatto che Fassino, in qualità di Presidente dell’Anci dal 2013, si relaziona costantemente con Roma e con il governo, cui fa presente le problematiche della città. La giunta comunale si è impegnata e io, come candidato alle amministrative, mi impegnerò anche in futuro a potenziare la vocazione non solo industriale, ma turistica torinese, aumentandone la visibilità internazionale”.

“Nel campo del welfare – conclude Porcino – ho molta stima dell’assessore Elite Tisi, che ha ricevuto una delega molto delicata; un progetto veramente importante è stato quello di creare – in collaborazione con i privati – degli asili notturni, che svolgono funzioni assolutamente indispensabili, quali l’erogazione delle cure dentarie. Torino deve anche puntare molto sui giovani e soprattutto coinvolgere quelle fasce giovanili oggi purtroppo ai margini della società produttiva, rappresentate dai “net”, compresi tra i miei 20 e 35 anni, che non lavorano e non studiano, paiono rassegnati e non cercano più una collocazione lavorativa. La presenza di importanti incubatori come quelli universitari e di percorsi di riqualificazione può essere assolutamente fondamentale per questi soggetti, che non vanno dispersi, perché costituiscono una risorsa umana molto preziosa”.

 

(Foto: www.spaziotorino.it)

 

Succede anche questo: in quattro armati di coltello cercano di rapire un cane

cane tatamanager Un giovane di 32 anni ha avuto a che fare con  un gruppo di balordi sceso da una Fiat Punto bianca

Cose dell’altro mondo, ora tentano anche di rapire i cani con i coltelli. Si è azzuffato con quattro sconosciuti che cercavano di rapirgli il cane, la notte scorsa a Nichelino. Un giovane di 32 anni ha avuto a che fare con  un gruppo di balordi sceso da una Fiat Punto bianca. Uno di loro aveva un coltello e il proprietario dell’animale ha riportato nella colluttazione un taglio a una mano, poi medicato all’ospedale di Moncalieri. Ha riportato anche alcune contusioni. I quattro non sono riusciti a prendere il cane, un beagle.

 
(Foto: archivio il Torinese)

Salah Abdeslam, il terrorista ha viaggiato sul metro di Torino?

Abdeslam-SalahSarebbe stato a Torino, rifugiandosi a Collegno o Rivoli

Secondo il quotidiano “Cronaca Qui Torino” successivamente  gli attacchi di Parigi, Salah Abdeslam sarebbe fuggito in Italia prima di tornare in Belgio. Tra il 16 e il 22 novembre dello scorso anno il terrorista dell’Isis catturato a Bruxelles, sarebbe stato a Torino, rifugiandosi a Collegno o Rivoli. L’uomo sarebbe stato visto  da alcuni testimoni, tra i quali una donna che  considerata attendibile e che avrebbe riconosciuto Salah Abdeslam in metropolitana alla  stazione Fermi. Salah stava parlando in arabo con una ragazza.

Violentava ragazzina di 13 anni con deficit mentale

Era solito portarla nella propria casa o in luoghi appartati minacciandola di non raccontare nulla ai genitori

All’orrore non c’è mai fine.  Ai danni di una ragazzina di 13 anni, sofferente di un parziale deficit mentale, sono stati ripetutamente perpetrati  abusi sessuali da parte del vicino di casa, un 45enne, arrestato da Carabinieri di Ovada. violenza. Diversi i testimoni che hanno notato le sue attenzioni particolari nei confronti della minorenne, e che si sono così rivolti ai carabinieri. Le indagini sono iniziate nel dicembre scorso e la conferma dei sospetti è avvenuta anche grazie a esami medici e al riconoscimento da parte della giovane dei luoghi in cui subiva violenza. Sul telefono cellulare dell’uomo sono state trovate le foto della ragazzina  con un completino intimo che lui le aveva regalato L’uomo è nel carcere di san michele per violenza sessuale aggravata.

L'Islam, il terrorismo e la reazione dell'Occidente

LA GANGALA VERSIONE DI GIUSI / di Giusi La Ganga

E’ sbagliato fare di ogni erba un fascio e identificare Islam e terrorismo. Questo è esattamente ciò che gli attentati in Europa vogliono provocare. D’altra parte è vero però che se l’Islam non coincide affatto con il terrorismo, tutti gli episodi di terrorismo hanno una matrice islamica. E questo produce sbandamento nelle opinioni pubbliche, destabilizzazione politica e radicalizzazione nei comportamenti elettorali

comunitaislam

Come si vede dagli ultimi tragici episodi, il terrorismo colpisce sia l’Europa sia i paesi musulmani (Turchia e Pakistan per ultimi). I due principali soggetti, Isis e Al Qaeda, hanno in realtà due nemici: l’Occidente miscredente e corrotto e i governi dei paesi musulmani, considerati subalterni o complici. Se non altro per questa ragione, è sbagliato fare di ogni erba un fascio e identificare Islam e terrorismo. Questo è esattamente ciò che gli attentati in Europa vogliono provocare. D’altra parte è vero però che se l’Islam non coincide affatto con il terrorismo, tutti gli episodi di terrorismo hanno una matrice islamica. E questo produce sbandamento nelle opinioni pubbliche, destabilizzazione politica e radicalizzazione nei comportamenti elettorali. Crisi economica non superata e migrazioni incontrollate fanno il resto, spostando soprattutto i ceti popolari, più esposti alle varie crisi, verso posizioni molto lontane da quelle tradizionali, ispirate alla solidarietà sociale.

    isis mosul Se questo è il quadro preoccupante, occorre chiedersi perché i governi europei fatichino a reagire con efficacia. La prima risposta non è quella, fornita a gran voce dalle destre ovunque, della mancanza o non volontà di azioni “forti”. L’Europa appare debole perché affronta divisa un passaggio epocale. L’idea di fronteggiare ogni paese per conto proprio l’emergenza appare una pericolosa illusione, che contribuisce ad aggravarla. Dopo la faticosa ricerca di intesa sui migranti (i cui risultati saranno tutti da valutare), oggi si ripropone la sensazione di confusione ed impotenza nella lotta al terrorismo. Manca un efficace coordinamento, intelligence e polizie dialogano poco, per non parlare di ordinamenti penali variegati e spesso totalmente inadatti. Si comincia a parlare di un’Autorità Europea anti-terrorismo, che superi i confini nazionali. Una sorta di FBI. Che d’altra parte fu inventato ai primi del ‘900 negli USA proprio per superare la frammentazione in decine di stati della prevenzione e repressione dei crimini.

 Sarebbe una buona idea. Come sarebbe una buona idea una Forza militare comune, capace di intervenire dove necessario. Sono entrambi strumenti di un costituendo governo europeo, eletto dai cittadini. Oggi tutto ciò appare fantapolitica, ma le varie crisi che stiamo vivendo ci spingono a superare le difficoltà. E se l’Europa a 28 non sarà in grado, e purtroppo non lo sarà, lo dovranno fare i paesi fondatori, ripristinando l’idea, improvvidamente abbandonata, delle “due velocità”. L’alternativa è quella di sprofondare nell’impotenza e di accelerare il declino, che invece non sarebbe ineluttabile.

POLIAMBULATORIO DI IVREA: GARANTIRE MIGLIORI SERVIZI TERRITORIALI

ivreaL’assessore regionale alla Sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta commenta con soddisfazione la notizia della consegna del Poliambulatorio
 

“La consegna del Poliambulatorio di Ivrea da parte di SCR all’ASL TO4, avvenuta ieri pomeriggio, è un’altra dimostrazione concreta che la Regione in questo anno e mezzo di lavoro ha posto le basi per risolvere tante questioni aperte sul territorio piemontese; abbiamo raddrizzato i conti della sanità piemontese senza dimenticare di accelerare o concludere interventi di edilizia sanitaria assai utili per offrire un miglior servizio alle comunità, come nel caso di Ivrea, dove siamo intervenuti per garantire la conclusione dei lavori e la consegna dell’opera”.  L’assessore regionale alla SanitàSAITTA della Regione Piemonte Antonio Saitta commenta con soddisfazione la notizia della consegna del Poliambulatorio di Ivrea, opera attesa da diversi anni. “A Ivrea e nell’eporediese con il Direttore generale Lorenzo Ardissone – aggiunge – Antonio Saitta – abbiamo concordato un piano di assistenza territoriale che vede nell’avvio dell’attività del Poliambulatorio di Ivrea un tassello essenziale”.

Treno con 200 passeggeri fermo per un guasto

FRECCIA ROSSA MURATORIAlla fine i passeggeri sono stati fatti scendere e hanno continuato il viaggio su bus sostitutivi per Torino e Milano

A causa di un guasto sulla ferrovia internazionale Torino-Modane, in Valle di Susa un convoglio del Tgv Parigi-Milano è rimasto bloccato con 200 passeggeri a bordo. Il treno si è fermato tra Meana e Bussoleno, poi è stato rimorchiato in stazione, ma  le operazioni hanno richiesto due ore. Alla fine i passeggeri sono stati fatti scendere e hanno continuato il viaggio su bus sostitutivi per Torino e Milano, messi a disposizione da Trenitalia. si sono verificati problemi di circolazione anche per gli altri treni sulla Torino-Modane, costretti a viaggiare su un unico binario tra le due stazioni.

(Foto: archivio il Torinese)