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Si suicida gettandosi nel vuoto dopo la fuga dall'ospedale

AMBULANZA

Dapprima sembra si sia ferita con un coltello e poi, dopo essere stata trasportata in ambulanza all’ospedale Maria Vittoria, sarebbe fuggita

 

Un’inchiesta, per ora senza ipotesi di reato né indagati, è stata aperta dalla procura della repubblica per il suicidio di una donna di 50 anni avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì nel quartiere San Donato. Dapprima sembra si sia ferita con un coltello e poi, dopo essere stata trasportata in ambulanza all’ospedale Maria Vittoria, sarebbe fuggita prima di essere chiamata per il triage. Tornata a casa si è gettata nella tromba delle scale. Le indagini sono seguite dalla polizia coordinata dal pm Raffaele Guariniello.

 

(foto: il Torinese)

Occhio ai funghi velenosi sulla collina torinese

FUNGHI VELENOSI

In passato si sono verificati casi mortali o gravi avvelenamenti

 

Occhio ai funghi velenosi! Al Parco della Rimembranza, sulla collina torinese, a due passi dal Po,  si trovano numerosi esemplari Amanita Phalloides: si tratta dei i funghi più velenosi, e in molti casi mortali se ingeriti. Lo comunica la Polizia Municipale che raccomanda ai frequentatori del Parco di non raccoglierli e di prestare la massima attenzione al riguardo. Bisogna davvero avere molta prudenza, in passato si sono verificati casi mortali o gravi intossicazioni.

E’ morto “Ferruccio” Maruffi, il "testimone" della deportazione a Mauthausen

ferruccio-maruffi

Costretto per anni a cure per patologie contratte durante la deportazione, nel dopoguerra partecipò  alla fondazione dell’Aned (l’Associazione Nazionale Ex Deportati)  e intraprese un’intensa opera di testimonianza che  prosegui per tutta la vita

 

E’ morto “Ferruccio” Maruffi, amico di Primo Levi e memoria storica della deportazione nei lager nazisti. Aveva 91 anni. Raffaele Maruffi era nato il 4 marzo 1924 a Grugliasco (TO). Di famiglia medio-borghese di orientamento antifascista, disegnatore meccanico, entrò nella Resistenza nelle formazioni Garibaldi attive in valle di Lanzo con il nome di battaglia “Ferruccio”.  Arrestato a Bracchiello (Ceres, TO) l’8 marzo 1944 nel corso di un rastrellamento, venne detenuto a Lanzo  e poi a Torino , alle carceri Nuove. Trasferito a Bergamo , fu deportato  a Mauthausen.

 

Nel lager nazista austriaco, a poca distanza dalla cità di Linz, venne classificato come Schutzhäftlinge (prigioniero per motivi di sicurezza) e ricevette il numero di matricola 58973. Di professione si dichiarò disegnatore tecnico. Trasferito nei sottocampi di Gusen I (dove lavorò alla costruzione di Gusen II), Schwechat e Floridsdorf (Vienna), venne trasferito nuovamente a Mauthausen e infine a Gusen II. Liberato il campo dalle truppe americane il 5 maggio 1945, rientrò in Italia nel giugno. All’arrivo a casa apprese della morte del padre Giuseppe, partigiano garibaldino trucidato dai nazi-fascisti il 20 dicembre 1944 nel cuneese,  a Robilante . Costretto per anni a cure per patologie contratte durante la deportazione, nel dopoguerra partecipò  alla fondazione dell’Aned (l ‘Associazione Nazionale Ex Deportati)  e intraprese un’intensa opera di testimonianza che  prosegui per tutta la vita, come presidente dell’Aned di Torino. E’ a lui che si deve l’impulso alle iniziative rivolte agli studenti e all’organizzazione di viaggi nei luoghi della deportazione, dei quali ha scritto in molte occasioni e soprattutto nel volume “Fermo posta Paradiso (Lettere nell’aldilà)”.

 

Il libro  comprende una lettera a ciascuno dei 77 amici morti nei vari campi nazisti, 40 lettere scritte ai compagni sopravvissuti ai lager e morti dopo il ritorno in Italia e le testimonianze delle vedove di coloro che furono portati in Germania con la forza e non tornarono più. Con voto unanime , il Consiglio comunale di Torino,  nell’ottobre 2005, conferì a Ferruccio Maruffi, il “Sigillo Civico”. L’onorificenza – che in passato era stata assegnata anche a Norberto Bobbio e ad Alessandro Galante Garrone – gli è stata consegnata, nella Sala Rossa di Palazzo Civico, per il “suo impegno sociale e la passione civile antifascista”.

 

Marco Travaglini

Dal ministero i fondi per il Carnevale di Ivrea

ivrea“Il bando rappresenta una buona notizia per queste manifestazioni che affondano le radici nella nostra storia”,commenta il sottosegretario al lavoro Luigi Bobba

 

Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha disposto la pubblicazione del bando che stanzia un milione di euro per la promozione dei carnevali storici. Si tratta di un riconoscimento importante dedl valore storico e culturale di una grande tradizione italiana che ha significative ricadute in termini turistici ed occupazionali. Anche il Piemonte conta una larga tradizione di carnevali storici, in particolare, nella Città Metropolitana di Torino, quello di Ivrea con momenti quasi “mistici” come la nomina della Mugnaia o la battaglia delle arance, che coinvolge larghi strati di popolazione eporediese e canavesana. “Il bando rappresenta una buona notizia per queste manifestazioni che affondano le radici nella nostra storia – commenta il sottosegretario al lavoro Luigi Bobba – e che rappresentano momenti culturalmente e socialmente importanti per le comunità”.

 

Massimo Iaretti

Fulmine colpisce chiesa : crolla il campanile

Per la forte pioggia che ha colpito il Torinese nella notte

 

CAMPANILE VIGILI FUOCOA causa della forte pioggia che ha colpito il Torinese nella notte, un fulmine ha fatto crollare la cima del campanile di una chiesa sconsacrata, a Valperga. Il crollo ha sfondato il tetto di una abitazione vicina, dove risiede una famiglia di tre persone, mamma, papà e figlio di tre anni – tutti illesi – nella cui camera sono caduti i calcinacci. “Siamo vivi per miracolo”, dice all’agenzia Ansa Federica Pilotto, la proprietaria dell’abitazione che è stata dichiarata inagibile.

 

(Foto: archivio)

L'economia secondo Scilipoti

STORIE DI CITTA’  / di Patrizio Tosetto

 

tosetto“Ho una filosofia politica e ora ve la espongo. Non sono il Scilipoti che fa solo ” chiasso “. La mia etica di credente mi impone  questa personale lotta contro lo strapotere delle banche in particolare della Banca d’Italia che, pur pubblica, si comporta da Banca privata”

 

scilipotiConvegno all’Hotel Royal: “Le crisi finanziarie e le battaglie di un Senatore”. Ci sono andato per curiosità e per simpatia per gli organizzatori. Sicuramente ciò che ho sentito, ciò che penso di aver capito, è andato oltre ciò che pensavo di trovare. Ovviamente il mattatore è stato il Senatore Domenico Scilipoti, causa principale della mia curiosità. Ho trovato una buona discussione e verificato una buona organizzazione. La dottoressa Enza Colavitto ha fatto da moderatrice dei vari relatori, una deliziosa “padrona di casa”. E’ amministratore delegato di Fr Group che ha reso possibile il convegno stesso.  Il dott. Roberto Roberi, esperto del settore immobiliare,  ha analizzato, con la durezza delle cifre della crisi del mercato lanciando un appello: si faccia qualcosa subito evitando l’irreversibilità della crisi stessa. Ma arriviamo al Senatore.Chiaramente ha un obiettivo : “ho una filosofia politica e ora ve la espongo. Non sono il Scilipoti che fa solo ” chiasso “. La mia etica di credente mi impone  questa personale lotta contro lo strapotere delle banche in particolare della Banca d’Italia che, pur pubblica, si comporta da Banca privata.  Suggestiva la sua proposta di una moneta parallela all’euro. Mi sono permesso di fare una domanda :come?  E poi: si impegnerà nella contesa amministrativa torinese?. Risposte un po’ generiche. Comunque un insieme che cerca di far politica nella destra. E una destra democratica è un bene per la democrazia nel nostro paese. 

Insegnante condannato a 11 anni per sesso con allievi

Professore di un istituto tecnico di Moncalieri

 

tribunaleAndrea Fino, professore di un istituto tecnico di Moncalieri, attivista dei diritti degli omosessuali, è stato condannato a 11 anni. Nel 2014 era stato arrestato dalla polizia municipale, accusato di avere offerto soldi ad alcuni suoi studenti, in cambio di rapporti sessuali. Il giudice per le udienze preliminari Gianni Macchioni ha accolto le richieste del pm Francesco Pelosi. Le accuse all’insegnante erano violenza sessuale, prostituzione minorile, concussione e altri reati.

Strage di Caselle: ergastolo per Dorotea, la "mente" del triplice omicidio

Per l’accusa i due, pur con ruoli diversi, hanno agito per soldi e vendetta dopo che la De Pippo era stata licenziata dalla famiglia Allione

 

caselle strageAGGIORNAMENTO Dorotea De Pippo è stata condannata all’ergastolo . La Corte d’Assiste ha infatti accolto la richiesta dei pm Scevola e Sparagna, che accusavano la donna di essere stata la mente del triplice omicidio di Caselle. E’ stata decisa anche una provvisionale di 300 mila euro per Maurizio Allione, figlio e nipote delle tre vittime.

 

 

Per Dorotea De Pippo, accusata di essere la mente della cosiddetta strage di Caselle, la procura di Torino ha chiesto l’ergastolo. Venne sterminata una famiglia, nel triplice omicidio avvenuto nel gennaio 2014 in una villetta del paese. L’imputata era la ex colf delle vittime. E’ accusata di concorso in omicidio plurimo aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, oltre ad altri reati. 

 

Persero la vita Claudio Allione, la moglie Mariangela Greggio e la suocera Emilia Dall’Orto. I magistrati contestano il reato di “concorso in omicidio volontario premeditato con l’aggravante dei futili motivi”. Per l’accusa i due, pur con ruoli diversi, avrebbero agito per soldi e vendetta dopo che la De Pippo era stata licenziata dalla famiglia Allione.

 

Per molto tempo i sospetti caddero sul figlio della coppia uccisa a coltellate, che venne poi totalmente scagionato dopo essere stato sbattuto sulle prime pagine dei giornali. Il marito della De Pippo è ritenuto l’esecutore materiale della strage, ed è già stato condannato all’ergastolo in altro procedimento. Era infatti capace di intendere, al momento del triplice delitto, Giorgio Palmieri, il reo confesso della strage. E’ quanto stabilì la perizia psichiatrica del medico Elvezio Pirfo.

 

Folle di gelosia voleva soffocare la moglie con un sacchetto

E’ stato arrestato dai carabinieri di Nichelino, per maltrattamenti in famiglia

 

violenzaUna folle gelosia lo faceva dormire con un sacchetto di nylon sotto il cuscino, con cui  minacciava la moglie di soffocarla se lo avesse tradito con altri uomini. Vincenzo D., 39 anni, è stato così arrestato dai carabinieri di Nichelino, per maltrattamenti in famiglia. A tradire l’uomo è stata proprio la sua gelosia verso la moglie, con cui ha un figlio di pochi anni. La donna si era infatti recata  in caserma per denunciarlo, ma lui l’ha seguita e davanti ai carabinieri l’ha minacciata di morte.
    

La Blu economy e il valore della disabilità

Durante l’iniziativa, promossa dalla Consulta Europea del Consiglio regionale del Piemonte, in occasione della Giornata mondiale del Lavoro Dignitoso, è stata presentata la case history del percorso di inclusione lavorativa di disabili autistici nell’azienda L’Oréal 

 

blu ecoLa Blu economy e il valore della disabilità: esperienze a confronto”, questo il tema dell’incontro-dibattito che si è svolto mercoledì 7 ottobre, presso la Sala Zodiaco della Facoltà di Architettura dell’Università, al Castello del Valentino a Torino. Durante l’iniziativa, promossa dalla Consulta Europea del Consiglio regionale del Piemonte, in occasione della Giornata mondiale del Lavoro Dignitoso, è stata presentata la case history del percorso di inclusione lavorativa di disabili autistici nell’azienda L’Oréal in ambiente non protetto: un esempio concreto dell’applicazione della “filosofia” della Blu economy nel sociale. All’incontro hanno preso parte la vicepresidente dell’Assemblea regionale e presidente delegata della Consulta Europea, Daniela Ruffino, l’assessora alle Pari opportunità Monica Cerutti, il direttore Formazione e Diversity de L’Orèal – Italia, Danielle Norrenberg, aziende e associazioni che si occupano dell’inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità e il prof. Luigi Bistagnino del Politecnico di Torino, che ha ideato il corso di laurea magistrale in approccio sistemico/blue economy, intitolato ad Aurelio Peccei. La Blu Economy, partendo dal concetto di sviluppo sostenibile, non si limita agli aspetti dell’economia, ma affronta i temi dei bisogni sociali e culturali delle comunità e della persona: prende le mosse dall’aspetto economico per creare un modello innovativo di sviluppo sociale.

 

www.cr.piemonte.it – foto: il Torinese