CRONACA- Pagina 146

Chieri, consultazione sulle antenne telefoniche

Una procedura partecipativa che ha pochi precedenti in Italia: fino all’11 luglio operatori, cittadini e associazioni possono avanzare proposte ed osservazioni

 

Anche i cittadini di Chieri potranno intervenire per tempo e in un confronto pubblico sulla richiesta di un operatore per installare una nuova antenna telefonica in Strada Tetti Marsino: l’amministrazione comunale, infatti, ha indetto la consultazione pubblica, aperta ad operatori, cittadini, enti ed associazioni, e finalizzata a valutare la coubicazione/condivisione dell’antenna telefonica proposta da INWIT e TIM con l’installazione già esistente, presente a circa 550 metri dall’infrastruttura di telefonia mobile e di proprietà di CELLNEX Italia (che a suo tempo avanzò la disponibilità alla condivisione del sito).

Si tratta di un’importante novità, dal momento che solo in pochi casi in Italia è stata indetta un’analoga consultazione pubblica.

L’assessora alla Pianificazione territoriale e all’Edilizia del Comune di Chieri ricorda che con una recente modifica, attuata a dicembre 2023, al Regolamento comunale per il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti radioelettrici è stata disciplinata questa innovativa procedura di consultazione pubblica, prevista dalle norme nazionali (art. 50 del D.Lgs. 259/2003 s.m.i.): infatti, quando un gestore avanza la richiesta di installare una nuova antenna telefonica e se entro 750 metri sussistono sostegni esistenti che ospitano operatori terzi, allora il Comune può attivare più strumenti per addivenire coubicazione e alla condivisione delle infrastrutture di telefonia mobile previa consultazione pubblica. Lo scopo di questa procedura partecipativa è quello di evitare il proliferare dei tralicci/pali che ospitano antenne di telefonia, conciliando un servizio strategico, quale è quello delle telecomunicazioni, con la tutela dell’ambiente, del paesaggio urbano e rurale e della salute pubblica, minimizzando l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.

La fase partecipativa della consultazione pubblica durerà 60 giorni: fino all’11 luglio del 2024 sarà possibile far pervenire contributi, proposte ed osservazioni secondo le modalità previste dal relativo avviso pubblico disponibile sul sito www.comune.chieri.to.it (al seguente link presente all’interno dell’Area Tematica Ambiente/Impianti Telefonia Cellulare: www.comune.chieri.to.it/ambiente/consultazione-pubblica).

Successivamente, l’amministrazione comunale avvierà un’interlocuzione con gli operatori telefonici, sulla base di quanto acquisito tramite la consultazione pubblica.

Il Comune di Chieri è particolarmente attento al tema l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, infatti, nel mese di aprile di quest’anno il Consiglio comunale ha approvato un Ordine del giorno con cui si avanza al Governo la richiesta di mantenere i valori di attenzione per i campi elettromagnetici al limite di 6 V/m, modificando l’art. 10 della recente legge 214/2023, che ha innalzato il limite a 15 V/m.

Salone del Libro, 222mila visitatori per “Vita immaginaria”

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Cala il sipario nella giornata di oggi, lunedì 13 maggio, sulla XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Ed è un successo di vendite e di visitatori. Cinque giorni con 222.000 persone che hanno incontrato ospiti da tutto il mondo e case editrici in un’atmosfera festosa e vivace “per tracciare parole nuove, sguardi sul mondo e per festeggiare l’appartenenza a una grande e variegata comunità di lettrici e lettori”, dicono quelli dell’organizzazione.

Il Salone appena trascorso è stato raccontato nel pomeriggio in Arena Bookstock, nel nuovo Padiglione 4 da Silvio Viale, Presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro il rappresentante istituzionale della Regione Campania, Regione ospite Salone del Libro 2025; Imke Buhre, Progetto Tedesco – Lingua Ospite Salone Libro 2024, Willem van Ee, Ambasciatore Paesi Bassi in Italia, Paesi Bassi Paese Ospite Salone Libro 2025, Giulio Biino, Presidente della Fondazione Circolo dei lettori, Alessandro Isaia, Segretario Generale Fondazione per la Cultura Torino. Sono poi intervenuti i rappresentanti istituzionali della Regione Piemonte e della Città di Torino, Annalena Benini, Direttrice editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino, Piero Crocenzi, Amministratore delegato di Salone Libro s.r.l.

Il Salone del Libro tra scontri e polemiche (ma non più del solito) occupazioni dei pro Palestina e il “grido di dolore” di autori e opinionisti che sostengono sia in arrivo il fascismo, quest’anno ha incontrato 222.000 visitatori tra i padiglioni 1, 2, 3, il nuovo padiglione 4 che ha riscosso grande successo (dedicato ai giovani) l’Oval, il Centro Congressi e la Pista 500, progetto artistico sviluppato dalla Pinacoteca Agnelli.

È stato possibile per i visitatori  salire attraverso la storica rampa elicoidale fin sulla pista dove la Fiat testava le sue storiche vetture e dove ora è allestito un giardino “decorato” da opere d’arte. Tra le curiosità, per la prima volta la giornata più visitata dopo il sabato – che resta giornata con maggior affluenza – è stata il venerdì che di qualche centinaio supera la visitazione della domenica

Per i grandi eventi di Vita immaginaria, questo come noto il tema dell’edizione 2024, sale  piene e incontri sold out. Un pubblico caloroso ha invaso le sale e gli stand e ha atteso con pazienza di incontrare e salutare le autrici e gli autori e di tornare a casa con una firma o dedica sulla copia acquistata. Tra gli eventi con maggiore affluenza e amati dal pubblico il Salone cita – rigorosamente in ordine alfabetico – in una nota:  Alessandro Barbero, Naoise Dolan, James Ellroy, Antoine Gallimard, Abdulrazak Gurnah, Felicia Kingsley, Jeff Kinney, Gianni Morandi, Guadalupe Nettel, Eshkol Nevo, David Nicholls, Amélie e Juliette Nothomb, Orhan Pamuk, Rokia, Alexandra Lapierre, Salman Rushdie, Murata Sayaka, Roberto Saviano, Ben Smith, Paolo Sorrentino, Elizabeth Strout, Camila Sosa Villada, Don Winslow, Zerocalcare.

E già si pensa alle XXXVII edizione. L’appuntamento è per la prossima primavera: si terrà a Torino dal 15 al 19 maggio 2024.

Pro – Palestina accampati davanti all’Universita’

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Lezioni interrotte per illustrare a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche le ragioni palestinesi. Anche a Torino l’università  è stata occupata da un gruppo di studenti pro Palestina accampati con le tende davanti all’ingresso. In mostra  bandiere palestinesi, uno striscione con la scritta “Student intifada, all eyes on Rafah stop guerre e genocidio” e sono stati accesi dei fumogeni con i colori della bandiera palestinese. La  protesta è promossa da Cambiare rotta, Collettivo autonomo universitario e Progetto Palestina.

“Dal 7 ottobre – dicono i manifestanti – abbiamo visto come le nostre istituzioni hanno mostrato solo complicità al genocidio. I media mainstream ancora parlano del diritto di difesa di Israele. Le università italiane continuano a lavorare con le aziende belliche che distruggono Rafah e Gaza”.  Appunto, dal 7 ottobre. Qualcuno si ricordi cosa è accaduto quel giorno.

Fedez: i giornalisti si occupano di cazzate

Invitato al Salone del Libro, domenica 12 maggio, per parlare ai più giovani di salute mentale, Fedez sale sul palco del Lingotto per sbeffeggiare la stampa e far parlare di sé.

L’intento è buono, ma la sensazione che pervade tutto l’incontro è quella delle occasioni perse. Si sarebbe potuto parlare di sharenting, il fenomeno che vede i genitori postare i figli minorenni sui social e per cui stanno iniziando interrogazioni parlamentari per porre dei limiti e capirne gli effetti. Si sarebbero potute affrontare le conseguenze che porta una guerra, dopotutto, vicino casa abbiamo l’imbarazzo della scelta. Oppure affrontare il bullismo, che può sfociare in violenza fisica. O ancora la dilagante ansia sociale che si registra tra gli adolescenti del post pandemia.

E invece no, Fedez parla di sé e per sé, tanto da costringerci a chiederci a che titolo è stato invitato per parlare di salute mentale.


Ma facciamo un passo indietro.

Fedez è stato invitato al Salone del Libro per “parlare ai giovani di salute mentale” e per dialogare con David Lazzari, presidente nazionale dell’Ordine degli Psicologi, e il Professor Piergiorgio Oddifreddi, con la moderazione della giornalista della Stampa Tiziana Platzer.

Lazzari ha cercato di far comprendere, dati alla mano, l’importanza della salute mentale. Ha spiegato: “Il 23% della popolazione mostra disagi psicologici, la percentuale sale al 39% quando si parla di giovani. 5 milioni di italiani rinunciano all’aiuto psicologico perché non se lo possono permettere. Non esiste una rete pubblica di aiuto. Chi lo cerca, lo fa di tasca propria. Nel 74% dei casi chi riceve aiuto lo riceve sotto forma di farmaci che spesso non sono la soluzione.  Intercettare il disagio conviene anche a livello economico. Bisogna fare prevenzione e informazione. Rafforzare la psiche cosi come si rafforza il corpo.”

A metà intervento hanno preso la parola dal pubblico Camilla Ponti e Cecilia Pusineri, due psicologhe che hanno avviato a gennaio 2024 un progetto che si chiama “Psicologia per la Palestina”. Il progetto è partito da una petizione, ancora leggibile online, per una presa di posizione da parte dell’Ordine degli Psicologi in merito al genocidio in Palestina e per chiedere come mai furono erogati aiuti sotto forma di materiale cartaceo e supporto psicologico per la popolazione ucraina a seguito dello scoppio della guerra, mentre nulla è stato fatto a supporto degli italo palestinesi.

Gli animi si sono scaldati dal momento che la risposta di Lazzari ha rivelato una mancanza di conoscenza della richiesta stessa e una volontà di agire solo su esplicita richiesta del governo, proprio come avvenne per gli aiuti alla popolazione ucraina. Insomma è tutto un non so, se il governo ce lo chiede noi ci attiviamo, siamo disponibili, ma chiedete anche agli altri non solo a noi.

Dal pubblico interviene anche l’attivista Karem Rohana, conosciuto sui social come Karem from Haifa, professionista sanitario italo palestinese che ha ribadito la richiesta di intervenire con azioni sociali a sostegno psicologico dei palestinesi presenti in Italia. Riusciamo finalmente a parlare di genocidio, termine che sul palco nessuno sembra riuscire a dire? Si, giusto il tempo di offrire l’assist a Fedex che sbotta: “io non ho paura a schierarmi e parlare di genocidio, ma qui c’è un problema perché la stampa italiana si occupa delle cazzate che fa Fedez di notte invece di occuparsi di questi temi”.

Game. Set. Match.

Seguono gesti di sberleffo alla direzione dei giornalisti presenti e pure un sonoro: “non me ne frega un cazzo” dell’artista rozzanese sempre alla direzione dei giornalisti presenti in sala.

Il rapper ci dice chiaramente che non si deve parlare di lui, anche se di notte dicono di averlo visto sul luogo di un pestaggio. Bisogna occuparsi di altro. E dire che la stampa può avere un cuore grande, occuparsi di lui, di pestaggi e anche dei genocidi.

Quando è stato chiamato sul palco, Fedez è stato definito un “megafono” per tematiche importanti. Posto che sul palco c’erano i microfoni e il megafono non serviva, quanti oggi parlano di ciò che ha detto il presidente dell’Ordine degli Psicologi e quanti di cosa ha detto Fedez su e per sé stesso? Siamo sicuri che non c’è un rappresentante migliore in grado di attirare i ragazzi senza strumentalizzare un argomento a proprio favore?

Lori Barozzino

La polizia ricostruisce il percorso fino all’auto e scopre il rapinatore

Con il viso reso irriconoscibile da cappuccio, occhiali da sole e una mascherina di tipo chirurgico ha mostrato alla commessa di una panetteria nel centro di Cuneo una pistola facendosi consegnare l’incasso. Grazie alle telecamere di sorveglianza la polizia ha ricostruito il percorso per raggiungere l’auto e ha scoperto che la vettura era stata presa a noleggio da R. P., 40 anni, pregiudicato per reati contro il patrimonio e contro la persona, residente nei pressi di Cuneo. Alcuni giorni dopo la rapina, l’uomo è stato visto dagli agenti  a bordo dell’auto con lo stesso cappellino da baseball e analoghi occhiali da sole scuri. Nel corso di una perquisizione a casa è stata trovata una scacciacani. Il quarantenne è stato denunciato per rapina aggravata e porto di armi e oggetti atti ad offendere.

Piazza dei Diritti “Giovanni Paolo II”

All’interno del vasto programma che caratterizza il Salone del libro, anche quest’anno il Consiglio Regionale del Piemonte ha inaugurato la “Piazza dei diritti”. Nella precedente edizione del Salone, la “Piazza dei diritti” fu dedicata a Masha Amini su indicazione del Comitato per i diritti umani. Nel 2024, il Comitato ha deciso di intitolarla a Giovanni Paolo II, riconoscendo il lui non solo un grande pontefice, ma un vero campione della difesa dei diritti umani in tutto il mondo.

L’inaugurazione e lo scoprimento della targa sono state effettuate dal Presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia e dai due Vice Presidenti del Comitato per i diritti umani, Sara Zambaia e Giampiero Leo che hanno voluto, tutti insieme, riconfermare l’impegno che la Regione Piemonte si confermi l’istituzione pubblica italiana più seriamente e obiettivamente impegnata a favove della libertà, della giustizia, della pace e della solidarietà, sia a livello nazionale che interazionale.

Il Capo di stato maggiore alla Scuola di Applicazione

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, ha incontrato gli Ufficiali frequentatori del 149° e 150° Corso di Stato Maggiore presso la Scuola di Applicazione a Torino.

Nel corso dell’incontro, l’Autorità di Vertice dell’Esercito, alla presenza del Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazione, Generale di Corpo d’Armata Stefano Mannino, rivolgendosi ai 256 Ufficiali dell’Esercito delle Varie Armi, dell’Arma Trasporti e Materiali e dei Corpi di Commissariato, Ingegneri e Sanitario, ha sottolineato che con il suo mandato darà grosso impulso alle idee dei giovani, poiché “da loro verrà la spinta più forte al cambiamento dell’Esercito.

I giovani – ha proseguito il Gen. C.A. Masiello – sono permeabili all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, capaci di leggere e gestire i cambiamenti, assicurando il necessario travaso e scambio di esperienze con la società civile. Sono convinto che le idee non hanno gradi. Così si muoverà l’Esercito”.

Gli Ufficiali frequentatori hanno superato un ciclo di lezioni frontali, conferenze, esercitazioni pratiche di pianificazione di operazioni militari incentrati sugli scenari operativi a maggior connotazione cinetica.

Quale evento culminante dello specifico iter didattico, gli Ufficiali del 149° e 150° Corso di SM hanno partecipato ad una Esercitazione per Posti Comando “Computer Assisted Exercise/Command Post Exercise (CAX/CPX)” presso il Centro di Simulazione e Validazione dell’Esercito (Ce.Si.Va.) – nonché ad uno staff ride presso le sedi di Anzio, Artena e Cassino dedicato ai fatti d’arme della Guerra di Liberazione.

Un impegno durato sette mesi, nel corso dei quali, i futuri Quadri dirigenziali dell’Esercito hanno uniformato la preparazione tecnico-professionale e acquisito la capacità di operare nell’ambito degli Stati Maggiori dei Comandi nazionali e multinazionali di livello Brigata.

Bike to school a Buttigliera Alta

E’ ripartito, con il bel tempo, il servizio di accompagnamento a scuola in bicicletta degli alunni del plesso di primaria “Brizio”, a cura degli stessi genitori, che seguono i bimbi dalla partenza, in piazza Donatori, fino a scuola.
Una buona prassi, ormai consolidata, per educare alla mobilità sostenibile e all’attività fisica le nuove generazioni. (Facebook)

Il compleanno della CRI di Susa

Nei giorni scorsi  per i 160 anni Croce Rossa Italiana e 25 anni di Croce Rossa Italiana – Comitato di Susa bilancio sociale nella nuova sala conferenze della Biblioteca Civica di Susa “Enrico De’ Bartolomei”.
E’ stata l’occasione anche per inaugurare nuovi mezzi con benedizione di  Don Ettore. (Facebook Città di Susa)

Addio all’avvocato Antonio Rossomando

Antonio Rossomando, uno degli avvocati penalisti più noti non solo a Torino è morto all’età di 90 anni. Nato a Tropea si laureò in giurisprudenza a Palermo nel 1956, svolgendo però soprattutto a Torino la sua attività professionale. Dal 2001 al 2005 fu  presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati torinesi, e dal 2008 al 2012 componente del Comitato di Gestione della Compagnia di San Paolo e del Consiglio Direttivo della Sezione Piemontese dell’A.I.D.A. (Associazione Internazionale di Diritto delle Assicurazioni). Sua figlia, Anna Rossomando, è vicepresidente del Senato.