CRONACA- Pagina 1447

Vaccini: proroga al 30 marzo per la documentazione

Alle Regioni italiane, come il Piemonte, maggiormente virtuose in quanto già dotate di un’anagrafe vaccinale, i Ministeri della Salute e dell’Istruzione hanno concesso una proroga dal 10 al 30 marzo della scadenza per presentare alle scuole la documentazione che attesta l’avvenuta vaccinazione per i bambini e i ragazzi fino a 16 anni o, in alternativa, la richiesta presso l’Asl di riferimento.

Saranno invece le Asl a fornire alle scuole gli elenchi delle avvenute vaccinazioni, degli eventuali esoneri o dei mancati adempimenti. Le scuole invieranno entro martedì 20 marzo una comunicazione alle famiglie inadempienti, invitandole a mettersi in regola entro altri 10 giorni dalla ricezione. Entro il 30 aprile, infine, le scuole trasmetteranno tutta la documentazione alle Asl. 

Intanto, l’assessore Antonio Saitta ha annunciato che la copertura vaccinale in Piemonte per i bambini e i ragazzi fino a 16 anni è in aumento grazie all’applicazione della nuova legge. In Regione si stanno esaminando i primi dati provvisori che riguardano l’attività nelle Asl. Nei prossimi giorni saranno forniti cifre precise e attendibili. “Per il momento possiamo dire che la legge ha comunque raggiunto il suo obiettivo di incrementare la copertura delle vaccinazioni pediatriche e di conseguenza la sicurezza per i bambini e per le famiglie – ha puntualizzato – Gli allarmismi rischiano di fornire un quadro non corretto della situazione, a maggior ragione in una realtà come il Piemonte, in cui il tasso di copertura è sempre stato decisamente superiore alla media nazionale”.

www.regione.piemonte.it

Resti dispersi del padre di Rita Pavone, condannato il Comune

I resti di Giovanni Pavone, il padre della cantante Rita Pavone, nel 2004 furono perduti nel corso dei  lavori di scavo per le esumazioni al cimitero monumentale  di Torino. Dopo 14 anni il Tar del Piemonte condanna il Comune a risarcire tre componenti della famiglia con le somme di 1.400 euro a tutti per il danno patrimoniale, oltre 2.500 euro a ciascuno di loro per il danno esistenziale. L’inchiesta della procura che riguardo’ parecchi casi simili concluse per la salma di Giovanni Pavone, che nella fase di escavazione preliminare la benna impiegata dagli operai aveva prelevato per errore anche la parte superiore della bara. La ricerca fra i resti ammassati nei depositi di terra rivelo’ che  non era possibile  individuare quelli appartenenti alla salma.

Scontri CasaPound, fermi e perquisizioni

Perquisizioni e fermi in corso da parte della polizia a seguito degli incidenti avvenuti lo scorso febbraio per contestare la presenza a Torino del leader di Casa Putin Simone Di Stefano. L’operazione di polizia coinvolge persone e luoghi legati ai centri sociali.

L’energia delle parole

Ancora 10 giorni a disposizione per raccontare un futuro sostenibile, grazie al nuovo contest letterario di Iren, L’energia delle parole”, finalizzato a individuare talentuosi scrittori tra i cittadini e a promuovere la cultura della sostenibilità ambientale e la valorizzazione del patrimonio delle idee. Infatti, i partecipanti al concorso potranno sino al 28 marzo 2018, gratuitamente e previa registrazione, caricare il proprio racconto sul sito web del contest www.energiadelleparole.it. I primi tre classificati, eletti da una giuria d’eccezione presieduta dallo scrittore Giuseppe Culicchia, verranno proclamati alla 31° edizione del Salone Internazionale del libro di Torino. Inoltre i migliori venti racconti saranno pubblicati in una raccolta commissionata da Iren a un editore specializzato nel settore narrativa, che realizzerà copie cartacee e una versione e-book scaricabile gratuitamente. Per informazioni sul regolamento e sulle modalità di partecipazione si può consultare il sito www.energiadelleparole.it.

Morti e feriti, weekend di sangue sulle strade piemontesi

Il fine settimana in Piemonte e’ stato funestato da diversi incidenti stradali. Anche una bimba di 10 ha perso la vita al Regina Margherita dove era stata trasportata dopo uno scontro tra autovetture verificatosi a Tronzano, nel Vercellese. Un piccolo imprenditore di 66 anni, Roberto Lanza, invece, è morto  sulla superstrada Biella-Cossato, alla guida del suo  motocarro, sul quale viaggiava anche il fratello, ma il mezzo è stato tamponato da un’auto si è ribaltato. In condizioni disperate Lanza e’ deceduto  in ospedale e il fratello è rimasto ferito. Un altro morto e quattro feriti nello scontro frontale tra auto avvenuto tra Casale Popolo e Morano sul Po, nell’Alessandrino, sulla strada per Trino. Ha avuto la peggio una donna di 50 anni, mentre i feriti sono stati trasportati all’ospedale di Casale.

Rapinatore – nonno di 81 anni ruba bottiglia di liquore e ferisce guardia giurata

Alla veneranda età di 81 anni ha rubato una bottiglia di liquore, aggredendo  la guardia giurata in un supermercato Lidl di Ciriè. I carabinieri hanno arrestato l’anziano, già noto alle forze dell’ordine, per rapina impropria e lesioni personali. L’uomo aveva infatti colpito la guardia alla testa con una pietra, per cercare di fuggire.  Dovrà anche rispondere di porto di armi da offesa: nelle tasche dei calzoni aveva due coltelli.

BLUE PANORAMA, NUOVO VOLO SU CAGLIARI. PIU’ FORTE LA TRATTA CON TIRANA

Torino-Cagliari: 4 voli diretti a settimana per la nuova tratta. Torino-Tirana: incremento da 3 a 4 voli settimanali

Blue Panorama Airlines inaugura il 2 giugno 2018 il nuovo collegamento diretto tra Torino e Cagliari che opererà nei giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica fino al 16 settembre.
Sul nuovo collegamento verrà impiegato un Boeing B737/400 con una capienza massima di 168 posti disponibili in full economy. Con questa nuova rotta Blue Panorama Airlines amplia la propria offerta che include oltre 54 destinazioni in quattro continenti operate dalla Compagnia nel corto, medio e lungo raggio.  Inoltre, sempre nel periodo estivo tra il 2 giugno e il 16 settembre 2018, verrà rafforzato il collegamento tra Torino e Tirana, con una frequenza aggiuntiva la domenica oltre alle consuete frequenze del martedì, giovedì e sabato.

“Abbiamo deciso di lanciare un nuovo volo diretto per servire la forte domanda estiva tra Torino e Cagliari e venire incontro a una richiesta crescente del mercato turistico sia organizzato che individuale” – ha commentato Giancarlo Zeni, Amministratore Delegato di Blue Panorama. “La nuova tratta permette inoltre di incrementare le destinazioni raggiunte e rafforzare le sinergie con l’Aeroporto di Torino che rappresenta per noi un mercato strategico sia per i voli di linea che charter”.

“Voglio ringraziare Blue Panorama che ha colto l’opportunità di soddisfare la domanda di voli verso la Sardegna, e nel contempo quella verso l’Albania, rispondendo a un fabbisogno di frequenze da e per Tirana che è in aumento. – ha dichiarato Roberto Barbieri, Amministratore Delegato di SAGAT – Abbiamo fin da subito salutato con soddisfazione l’acquisizione di Blue Panorama da parte del Gruppo Uvet, player leader nella mobility e nel turismo, che sta fornendo una vera occasione di sviluppo alla compagnia aerea e al Paese. Il nuovo volo per Cagliari è solo l’inizio di una rinnovata collaborazione che vedrà crescere l’Aeroporto di Torino insieme a Blue Panorama”.

Blue Panorama Airlines è una compagnia aerea di bandiera interamente italiana che offre voli di linea e charter sul lungo, medio e corto raggio verso oltre 54 destinazioni in 4 continenti (Africa, America, Asia ed Europa). Tra le prime compagnie aeree italiane, Blue Panorama Airlines è stata fondata a Roma nel 1998. Membro IATA dal 2002, ha base presso l’aeroporto di Fiumicino e sedi operative e commerciali a Milano Malpensa, a Bergamo, Bologna e Tirana. La compagnia, vettore di riferimento del mercato nazionale per numerose e rinomate destinazioni turistiche, opera con una flotta di 11 unità (tre Boeing 767 e otto Boeing 737). Nel 2017 Blue Panorama Airlines ha servito 50 destinazioni, di cui 16 intercontinentali, ha trasportato 1,5 milioni di passeggeri impiegando oltre 500 persone, di cui i 2/3 personale navigante. Nel 2018 partiranno sei nuove rotte: cinque nuove verso la Cina, Hangzhou, Nanchang, Shenyang, Taiyuan e Xi’an e una verso l’Africa, Capo Verde.

Democrazia e Ztl: contestare (civilmente) l’obbligo di velocipede è lecito

di Pier Franco Quaglieni

.

Il 19 marzo alle ore 18 al Comune di Torino in piazza Palazzo di Città è stata promossa una consultazione “popolare” sull’estensione della Ztl fino alle ore 19,30, con pagamento per l’ingresso delle auto : un progetto che suscita non poche riserve. Ma, in primis, va contestato con fermezza il luogo scelto, cioè la sala delle Colonne, che contiene poco più di 70 persone. Le consultazioni dei cittadini non possono avvenire in un luogo angusto in cui già l’altro ieri non c’era più posto e prenotarsi diventava impossibile. C’è legittimamente da immaginare che gli attivisti 5 stelle abbiano provveduto a riempire la sala, di fatto impedendo ad altri di partecipare. La stessa ora scelta –  e 18 – impedisce ai commercianti la possibilità di essere presenti. E questo la dice lunga sullo spirito democratico di chi oggi governa la Città. Forse hanno scelto una sala piccola per evitare incidenti come quelli di piazza San Carlo, ma si tratta ,ovviamente, di una illazione un po’ malvagia e provocatoria che non va raccolta. Il fatto incontestabile e’ che la Ztl prolungata e’ vissuta con preoccupazione da migliaia di Torinesi che ritengono il provvedimento sbagliato.  Esso non tiene conto almeno di alcuni aspetti piuttosto evidenti. Non esiste a Torino che una sola linea metropolitana che non serve affatto il centro. E una seconda linea e’ ancora incerta e non si sa quando potrà essere costruita.  I trasporti di superficie funzionano male e sono spesso in ritardo.

***

Molte volte il ricorso all’auto diventa indispensabile e non si riuscirebbe a capire a cosa servirebbero i parcheggi sotterranei centrali che sono stati costruiti,sia pure con forti ritardi. Il problema non riguarda i residenti in centro, ma l’idea stessa della mobilita’ urbana perché proprio le periferie rimarrebbero penalizzate perché il centro diventerebbe un’isola morta che forse piace a qualche residente pensionato che non vuole le auto sotto casa, ma penalizza gravemente chi lavora. L’inquinamento e il traffico attorno alla Ztl diventerebbero intollerabili , come e’ facile immaginare.  La stessa idea di aree pedonalizzate non è di per se’ la soluzione perché le isole pedonali di via Amendola e di via Carlo Alberto si sono rivelate fallimentari in quanto molte attività commerciali hanno dovuto chiudere i battenti e il passeggio e’ quasi inesistente. Il problema poi si aggrava se pensiamo a chi abita nella cintura e persino il sabato e la domenica si troverà le strade del centro sbarrate. Inoltre la città turistica verrebbe gravemente penalizzata perché raggiungere i principali alberghi diventerebbe problematico. Il commercio a Torino e’ in crisi e la Ztl a pagamento prolungata e’ un grave danno a chi lavora e da’ lavoro in momenti difficilissimi. Vogliono costringerci ad usare la bicicletta ? Non siamo in Olanda e ci sono fasce di cittadini che non possono, per ragioni di età,  inforcare il velocipede. C’ è un modo per rispondere ad una consultazione finta ed addomesticata. Andare lunedì 19 marzo dalle 18 alle 19,30 a manifestare civilmente sotto palazzo civico. L’arroganza degli improvvisatori va fermata . Io ci sarò.

quaglieni@gmail.com

(foto: il Torinese)

Ex manager Thyssen chiede la grazia a Mattarella

Marco Pucci, ex manager della Thyssenkrupp che sta scontando dal 2016 la pena di sei anni e tre mesi di carcere per il rogo nella fabbrica torinese, dove nel 2007 morirono sette lavoratori, ha chiesto la grazia al presidente della Repubblica. Lo  scorso anno aveva già ottenuto il permesso di svolgere lavoro esterno con l’obbligo di rientro in cella alla sera.

Addio a Guastavigna, il prof che lottò contro il caos nella scuola

di Pier Franco Quaglieni

.

E’ mancato il prof. Giovanni Guastavigna , apprezzato docente per tanti anni al liceo classico statale  “Alfieri” di Torino. Era considerato un insegnante molto apprezzato che dava del lei ai suoi allievi in segno di rispetto. In quello stesso liceo Guastavigna fu oggetto di critiche aspre perché nel ’68  non si arrese alla contestazione e tenne alto il livello della scuolaPer ricordare Guastavigna a cui i suoi allievi della maturità del 1966 hanno dedicato un necrologio, vorrei scrivere alcune riflessioni che Giovanni avrebbe condiviso. Lui tentò disperatamente di impedire che la scuola precipitasse nel caos, senza riuscirci perché in quello stesso liceo c’era un covo dei professori “progressisti e democratici “che lo detestavano.  I professori vanno rispettati. Verso la scuola oggi  prevale  ormai una sorta di disinteresse quasi totale e uno scandalismo  crescente verso i docenti considerati sempre colpevoli di tutto ciò che gira storto nelle aule scolastiche. Non tutti i professori hanno la schiena d’acciaio di Giovanni Guastavigna, ci sono anche degli ottimi professori che non hanno il coraggio necessario, ma non per questo possono essere oggetto di ogni attacco e di ogni derisione. La ministra Fedeli, invece di occuparsi del disastro della scuola che non è certo mai  divenuta una “buona scuola”, si è recentemente occupata di fornire linee- guida -cadendo nel ridicolo- al fine di introdurre una terminologia “non sessista”  che, ad esempio,  preveda il /la preside o il collegio docente in sostituzione del  collegio dei docenti. Pagine e pagine di aria fritta di fronte ai gravi e insoluti problemi della scuola.  Appare invece di grande importanza ricordare  la sentenza della Corte di Cassazione  n.15367/2014 in cui viene riaffermato il principio che un professore nell’esercizio delle sue funzioni è un pubblico ufficiale. Quindi parole offensive nei suoi confronti  configurano il reato di oltraggio che arriva a prevedere la reclusione.

***


Anche un dirigente scolastico che si rivolga con parole ingiuriose  ad un suo sottoposto  non può permettersi certi linguaggi e la Corte di Cassazione con sentenza n. 2927 del 2009 lo ha condannato al risarcimento dei danni morali arrecati al docente.  In realtà nella scuola si è, di fatto ,ignorato che ogni insulto al docente in quanto pubblico ufficiale, è punibile ai sensi di legge. Fatti recenti dimostrano come i docenti vengano considerati da allievi e genitori che addirittura sono ricorsi alla violenza fisica nei  loro confronti. Invece di proporre-come fece la ministra Fedeli- la docente colpita da un allievo energumeno, per il cavalierato al merito della Repubblica ,dopo che la medesima docente venne ricevuta dal Presidente della Repubblica, si dovrebbe richiamare  con assoluta fermezza l’attenzione sul rispetto dovuto ai professori. In una società in cui sono caduti tutti i valori ,in primis quelli dell’educazione e del rispetto che dovrebbero governare ogni comunità educativa, si rende urgente restituire ai professori l’autorità che viene loro riconosciuta dalla legge. A cinquant’anni dal ’68 quando ogni contestazione e ogni sberleffo venne consentito verso docenti di chiara fama e di riconosciuto valore, bisogna riannodare le fila di un discorso che non può continuare, pena il totale, irrecuperabile degrado della scuola. Già Platone denunciava come la demagogia portasse anche alla mancanza di rispetto verso i propri maestri. Una scuola permissiva non è una vera scuola. Il mammismo compiacente deve restare fuori dalle aule scolastiche dove si va per faticare e studiare seriamente. Basta con gli psicologismi compiacenti che trovano ogni pretesto per giustificare i fannulloni.

***


Basta con il bullismo che va represso con i rigori della legge, senza assurdi giustificazionismi . Specie in tempi di crisi noi dobbiamo considerare ,come dice la Costituzione, solo “i capaci e i meritevoli anche se privi di mezzi”. Non possiamo permetterci di sperperare denaro pubblico in assistenzialismo psicopedagogico d’accatto di cui sono pieni i giornali che ,spesso e volentieri, si accaniscono contro i docenti più seri, non disposti al compromesso. In Italia si è andati oltre ogni limite tollerabile e la desertificazione degli studi a cui si è giunti dimostra come senza disciplina la scuola non possa essere proficua per gli allievi. Da questa situazione di caos i primi ad essere svantaggiati sono gli studenti che non hanno dietro di sé famiglie colte che possano rimediare alle magagne della scuola. Era un’idea che Giovanni Guastavigna ebbe il coraggio di affermare in tempi ancora più difficili degli attuali. I giovani docenti di oggi guardino al suo esempio di professore capace, severo, aperto ai giovani, ma non disposto a recitare la parte del soccombente o dell’amicone.  Quando un preside del liceo d’Azeglio di Torino  sottopose, umiliandoli, i docenti alla bollatura della cartolina a cui era sottoposto il personale non docente, diede anche lui un colpo alla dignità professionale dei docenti. Ricordo le parole di indignazione con cui Guastavigna accompagnò il suo commento ad un mio articolo contro quel preside. Se la scuola intende riprendersi ,deve restituire ai docenti l’autorità che la legge riconosce loro, senza tentennamenti e diplomazie. I tempi di un colpo al cerchio e una alla botte sono finiti. 

quaglieni@gmail.com