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Forte vento chiude portellone camion, muore uomo colpito alla testa

CAMION 1DAL FRIULI VENEZIA GIULIA

Un uomo è morto la scorsa notte nella zona industriale di Trieste, colpito violentemente alla testa dal portellone di un camion, apertosi all’improvviso per il forte vento di Bora. L’incidente è avvenuto intorno presso lo  stabilimento “Pasta Zara”, tra Trieste e Muggia, mentre l’uomo stava caricando il camion:  una raffica improvvisa del vento ha provocato la chiusura violenta del portellone, che lo ha colpito nella zona cervicale, causandone il decesso immediato.

 

(foto: archivio) le altre notizie qui:  www.iltorinese.it

Si addormenta in strada e muore per il gelo

neve3DALLA PUGLIA

Aveva  67 anni, Cataldo Monaco, ed è morto a causa del freddo intenso: si era addormentato in strada a Ceglie Messapica, nel Brindisino.E’ stato trovato nella mattina assiderato  nei pressi del centro storico, dove viveva da solo. L’ allarme è stato dato da alcuni passanti. E’ stato portato in ambulanza all’ospedale di Francavilla Fontana, dove è mancato poco dopo. Lo hanno identificato i carabinieri.

Uomo cade dal trattore. Muore dopo due giorni

agricolturaDALLA SARDEGNA

E’ deceduto  all’ospedale San Martino di Oristano, il pizzaiolo di Fordongianus Maurizio Demartis. Aveva 50 anni, lunedì scorso era caduto da un trattore mentre scaricava la legna raccolta  per il tradizionale falò di Sant’Antonio. Subito dopo la caduta si era rialzato senza  mostrare segni di ferite. Aveva battuto pesantemente la testa ma aveva rifiutato il controllo medico e aveva partecipato alla festa di paese senza alcun problema. Nella notte però aveva perso i sensi e la mattina dopo era stata la madre a trovarlo svenuto sul suo letto. L’elisoccorso non è potuto intervenire per il maltempo e il cinquantenne è stato portato d’urgenza all’Ospedale di Oristano con una ambulanza del 118.  Demartis non ha più ripreso conoscenza.

Grande successo per la mostra delle fotografe di guerra

Prolungata fino a ieri, lunedì 16 gennaio, la rassegna ha suscitato commenti molto positivi e attirato un gran numero di visitatori

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La guerra c’è. Esiste. Villaggi distrutti, bombe che cadono spazzando via tutto quello che casualmente incontrano.Persone che muoiono, bambini che perdono genitori e genitori che dicono addio ai propri figli: è questo quello che succede quando c’è un conflitto bellico ed è proprio questo che sta accadendo in molte parti del mondo.image2 Andreja Restek, Linda Dorigo, Virginie Nguyen Hoang, Jodi Hilton, Annabell Van de Berghe, Laurance Geai, Capucine Granier-Deferre, Diana Zeyneb Alhindawi, Matilde Gattoni, Shelly Kittleson, Maysun, Alison Baskerville, Monique Jaques e Camille Lapage sono le 14 fotoreporter che “armate” solamente della loro macchina fotografica si sono gettate in prima linea per documentare e denunciare le violenze e i drammi sociali e umani che questi conflitti si portano dietro.image3(1) Lo hanno raccontato tramite 70 potenti scatti racchiusi nella mostra fotografica “In prima linea. Donne fotoreporter di guerra”, visibile nel Cortile medievale di Palazzo Madama a Torino, dal 6 ottobre 2016 al 16 gennaio 2017. Nata da un’idea di Andreja Restek – in collaborazione con la giornalista Stefanella Campana e con Maria Paola Ruffino – la rassegna ha presentato, tramite cinque dei loro lavori più significativi, l’occhio sensibile ed emozionante di ciascuna fotografa. A colori o in bianco e nero, scattate con macchine digitali o ancora con la pellicola, le immagini mostrate non sono semplici fotografie ma rappresentano dei veri e propri “articoli” scritti non con parole ma con i movimenti, gli sguardi e i colori di quei popoli che purtroppo talvolta hanno come “casa” un atroce campo di battaglia.image2(1) Quello esposto a Palazzo Madama non è stato solo un reportage di guerra. Queste quattordici professioniste provenienti da tutto il mondo, hanno catturato con sensibilità e delicatezza emozioni, sentimenti, paure e speranze raccontando con i loro scatti la quotidianità, la “vera storia” di tutte quelle persone molto spesso dimenticate. Prolungata fino a ieri, lunedì 16 gennaio (la mostra inizialmente avrebbe dovuto concludersi il 13 novembre 2016) questa rassegna ha suscitato commenti molto positivi e attirato un gran numero di visitatori di tutte le età e provenienti non solo dal capoluogo piemontese. Un successo meritato che ha sicuramente lasciato il segno.

                                                                                             Simona Pili Stella

Improvviso malore mentre guida: donna muore in scontro frontale

ambulanza SOCCORSOAveva 66 anni e abitava a Sommariva del Bosco, nel Cuneese, la donna morta dopo un incidente stradale sulla provinciale tra Bandito di Bra e Sanfrè, nel Roero: uno scontro frontale tra due auto, molto probabilmente causato da un malore che ha colpito la donna alla guida. I soccorsi e il trasferimento in ospedale non hanno potuto salvarla. Ferito ma non gravemente l’uomo alla guida della seconda vettura rimasta coinvolta nello scontro.

 

(foto: archivio)

Vigili del fuoco salvano donna salita sul cornicione

VIGILI DONNA 3VIGILI DONNA 2I vigili del fuoco sono riusciti a salvare una donna di origini albanesi che era salita sul cornicione al secondo piano di uno stabile in corso Vinzaglio angolo via Cernaia. Momenti di paura e traffico nel caos per un gesto le cui cause sono ancora sconosciute.

VIGILI DONNA

(foto: gp – il Torinese)

Freddo record, termometro a -16. Nel Gran Paradiso -24

neve3Fa ancora tanto freddo in Piemonte. Le stazioni della rete Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) registrano al di sopra dei 1500 metri di quota una minima che nella notte è stata ovunque inferiore a -16. I valori più bassi sulla Gran Vaudala, nel parco del Gran Paradiso, -24.5, e -23 al Colle del Sommellier, in valle di Susa, a Sestriere -20 e mai sopra lo zero. La temperatura più bassa in pianura invece è stata registrata a Castell’Alfero (Asti), -10,3, mentre nell’alessandrino si sono verificati valori inferiori a -8. A Torino, stazione dei Giardini Reali, -5.3. Nelle prossime ore è previsto  un generale rasserenamento sul Piemonte, con temperature ancora molto basse.

 

(foto: il Torinese)

Ha 104 anni il carabiniere più anziano del Piemonte

cc-fanfaraHa 104 anni l’appuntato Quinto Buffo, nato nel piccolo comune di Prascorsano, in Canavese, il 16 gennaio 1913:  è il carabinieri in congedo più anziano del Piemonte. Nell’Arma, l’anziano appuntato lavorava nel servizio postale  in Grecia quando scoppiò la Seconda Guerra Mondiale. Venne poi fatto prigioniero e attraverso l’Albania a piedi e in treno, tra  fugheBANDIERA CARABINIERI e  drammatiche catture, venne infine internato in un campo di prigionia in Polonia. Dopo la guerra tornò ad indossare gli alamari fino al raggiungimento della pensione. Gli  sono arrivati anche gli auguri del comandante generale dell’Arma, Tullio Del Sette ed è andato aa fargli visita il Comandante provinciale dei carabinieri di Torino, colonnello Emanuele De Santis.

 

(foto:  il Torinese)

Incendio in centro, quattro bimbi all’ospedale

vigili fuoco 2Sono cinque le persone, di cui  quattro bambini, portate in ospedale a Torino dopo essere state soccorse dai vigili del fuoco in un edificio di corso Racconigi dove è scoppiato un incendio. Le loro condizioni non destano preoccupazione. dalle cantine all’improvviso sono divampate le fiamme e i vigili del fuoco hanno evacuato gli  11 inquilini  con le autoscale.

(foto: archivio il Torinese)

Ruba telefonino, modico riscatto: 10 euro

TELEFONINIHa rubato un cellulare e proposto al proprietario di restituirlo  in cambio di dieci euro. Il curioso episodio è avvenuto la scorsa notte a San Salvario , dove un marocchino di 25 anni,  che si trova in Italia senza fissa dimora, ha sottratto  il telefonino a un giovane di 28 anni fuori dal locale “Astoria” in via Berthollet. Poi il rapinatore è tornato dal ragazzo e gli ha chiesto il modesto riscatto. E’ però stato notato e fermato dai carabinieri,  che lo hanno arrestato per furto aggravato, estorsione e detenzione ai fini di spaccio. Il marocchino infatti è stato trovato anche con 11 grammi di hashish in tasca.