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Innamorato della sua ex dottoressa la molesta e viene arrestato

carabinieri xxSi tratta di un pensionato italiano di 58 anni, ora accusato di atti persecutori

Innamoratosi del suo ex medico si è presentato più volte nello  studio della dottoressa pretendendo di essere visitato, nonostante non fosse più suo paziente e tentando approcci sessuali. Ha anche minacciato la donna dicendo di avere una pistola, oltre ad averle fatto telefonate e inviato messaggi. I  carabinieri sono così  intervenuti a Pianezza, dove il medico ha lo studio, per arrestare l’uomo. Si tratta di un pensionato italiano di 58 anni, ora accusato di atti persecutori. La donna  aveva paura a restare sola in studio  e non usciva mai senza farsi accompagnare da qualcuno.

In Municipio la sala matrimoni dedicata ad Alberto Musy

Alberto-MusySi affaccia su via Garibaldi, a poche decine di metri da dove avvenne l’agguato

 La Sala Matrimoni, al secondo piano di Palazzo Civico è stata dedicata alla figura di Alberto Musy,  consigliere comunale e avvocato ucciso a colpi d’arma da fuoco il 21 marzo del 2012. “In tempi in cui spesso la politica non è vista con favore dalla gente, Alberto Musy ci ricorda che esiste anche una buona politica, fatta con onestà e disinteresse per il bene comune”. Questo il ricordo del sindaco di Torino, Piero Fassino. Alla cerimonia erano presenti  la moglie Angelica e la sorella di Musy  Antonella, con i presidenti del Consiglio comunale e regionale, Giovanni Porcino e Mauro Laus, oltre a numerosi consiglieri comunali da cui è nata l’iniziativa dell’ intitolazione, della sala che si affaccia su via Garibaldi, a poche decine di metri da via Barbaroux, dove avvenne l’agguato che portò alla morte di Musy. Attraverso una nota, il cordoglio di Alberto Morano, candidato sindaco appartenente al centrodestra: “era uomo di grande qualità umana, che con spirito di servizio e abnegazione verso la Città, conciliava la professione di avvocato con l’impegno pubblico in Sala Rossa.”

Rosso: "Più sicurezza sul territorio significa maggiore crescita per Torino"

Telecamere in tutti i condomini, vigili in strada, nuove linee di metropolitana e incentivi alle imprese: questo il programma del candidato sindaco Roberto Rosso

 perna foto mole 2

Per la seconda volta si presenta come candidato sindaco di Torino per una Torino diversa e più onestà l’onorevole Roberto Rosso. Nel 2001 a votarlo, nello scontro con Sergio Chiamparino, furono 266 mila torinesi. Il suo motto oggi è ” Più sicurezza più sviluppo”. Non si può negare, infatti, che lo sviluppo sociale e il miglioramento della qualità della vita apportino un aumento del grado di sicurezza della città. “La sicurezza di una città passa attraverso quella dei suoi abitanti – afferma Roberto Rosso – A Torino ci sono 11 mila condomini e la Torino del futuro dovrà essere una città tutta cablata, in cui ogni condominio sia dotato di telecamera interna e esterna, per un totale di circa 33 mila telecamere. Queste funzionerebbero da deterrente per la microcriminalità che imperversa con furti, truffe ai danni dei più deboli, scippi e violenze che sconfinano in pericolosi episodi di bullismo. Le telecamere, inoltre, potranno permettere l’individuazione anche degli autori di delitti efferati. Saranno collegate con la centrale unica della Polizia Municipale, che potrà intervenire con maggiore tempestività”. “È anche necessario creare un apposito Assessorato alla Sicurezza, alla Polizia Municipale e all’Immigrazione – precisa il candidato sindaco Roberto Rosso – capace di confrontarsi con la Prefettura e le Forze dell’ Ordine.ROSSO2 Torino in materia di sivurezza è al 103esimo posto su 116 capoluoghi di provincia. È fondamentale, quindi, che la metà del Corpo municipale, che conta oggi 1860 vigili, sia impiegato direttamente sulle strade, in qualità di vigili di quartiere per una migliore prevenzione e repressione degli episodi di insicurezza. I vigili di quartiere dovranno essere attivi anche nelle periferie e organizzati sulla base degli antichi borghi cittadini, e non delle attuali anonime circoscrizioni. Deve essere assicurata la sicirezza sulle strade, nei mercati ambulanti, nei parchi e nei giardini. Purtroppo intere zone di Torino sono diventate veri e propri ghetti, anche a causa dell’attraversamento della città da parte della linea 4, che taglia in due Torino”.”È veramente pesante – aggiunge Roberto Rosso- la mancanza a Torino di una vera e propria rete metropolitana, già pensata dai lontani anni Settanta. Noi proponiamo la progettazione di due nuove linee di metropolitana e l’interramento della linea del 4. Con una linea di metropolitana interrata a partire dalla Falchera, attraverso corso Giulio Cesare, piazza della Repubblica, fino a Mirafiori, si cambierebbe radicalmente la qualità dei trasporti, dei servizi e dei commerci in quelle zone. La seconda linea di metropolitana dovrebbe passare da Venaria, Rebaudengo, arrivare fino a Porta Palazzo, ritornare verso Nord verso Regio Parco e la zona del Campus Einaudi, fino a Settimo. I trasporti verrebbero interrati. Vogliamo anche arginare gli palazzo civicosprechi negli investimenti fatti a Torino e poi scarsamente utilizzati. Sono stati, per esempio, sprecati quasi 300 milioni di euro per costruire due grandi parcheggi alla Falchera e a Mirafiori. In realtà la linea 4 non viene utilizzata se non raramente dalle persone che provengono in auto da Milano e che lasciano l’auto al parcheggio, prendendo il tram per andare in centro. A fare da deterrente la scarsa sicurezza presente su questa linea e la presenza frequente di scippatori”.

“Un altro problema che ci sta a cuore – conclude Roberto Rosso – è quello dei rom. La sicurezza di Torino passa attraverso lo sgombero dei campi rom. Diverse migliaia di loro delinquono e rubano il rame, compiono piccoli furti. Bisogna, inoltre, assolutamente impedire che i bambini rom vivano allo stato brado e non vadano a scuola. Devono, invece, essere seguiti da assistenti sociali e giudici. Infine la mia volontà è anche quella di far tornare le imprese a lavorare e investire nel territorio torinese. Devono trovare nuova destinazione gli immobili pubblici come le Ogr, le ex Carceri Nuove, l’ex Villaggio Olimpico Moi, oggi in evidente stato di degrado. Devono essere liberati i centri sociali e l’area della Cavallerizza di via Verdi dagli squattrinato. È anche fondamentale attivare dei bandi internazionali aperti a artisti e artigiani stranieri. Purtroppo Torino è una delle città d’Europa che ha un maggiore indebitamento, con un debito di 5 miliardi di euro a fronte di un bilancio di 1 miliardo di euro. Le due grandi fondazioni bancarie cittadine, la Fondazione Sanpaolo e quella della Cassa di Risparmio di Torino, non devono solo più ripianare i debiti del Comune di Torino, ma orientare i loro finanziamenti a nuovi progetti di sviluppo e crescita occupazionale sul territorio cittadino”.

 

 Mara Martellotta

Torino "anomala": nelle urne la sfida del Pd è con i grillini

LA GANGALA VERSIONE DI GIUSI / di Giusi La Ganga

Il centrodestra è spappolato e la sinistra di Airaudo si pone come principale obbiettivo (ahimè, una certa sinistra non cambia mai!) di far perdere Fassino e il PD

sala rossa palazzo civico

L’appuntamento elettorale amministrativo di giugno è importante e il suo risultato sarà politicamente significativo. Innanzitutto perché vanno al voto le quattro più grandi città: Roma, Milano, Napoli e Torino, oltre ad una miriade di comuni medi e piccoli. E poi perché saranno trascorsi allora circa due anni e mezzo dall’avvio del governo Renzi e sarà quindi forte la tentazione di dare al voto anche un valore politico.E in ciò si nasconde un’insidia seria, quella di scordarsi che si vota per eleggere sindaci e consigli comunali e che si tratta quindi di valutare i risultati amministrativi, confermando chi ha lavorato bene ed, eventualmente, sostituendo chi ha mal governato.

A Torino siamo particolarmente interessati a difendere il carattere amministrativo del voto, giacché la giunta Fassino, soprattutto se confrontata con quelle di altre città, ha operato bene, garantendo il mantenimento del livello dei servizi e insieme avviando un risanamento del bilancio, messo a dura prova dall’impegno olimpico.Il voto torinese vede una situazione che un tempo avremmo considerato anomala: non il classico testa a testa fra centrodestra e centrosinistra, ma un confronto fra quest’ultimo e il Movimento Cinque Stelle. Il centrodestra è spappolato e la sinistra di Airaudo si pone come principale obbiettivo (ahimè, una certa sinistra non cambia mai!) di far perdere Fassino e il PD.

La tentazione dell’assenteismo o di un voto di protesta appare diffusa per il perdurare della crisi (da cui si sta uscendo troppo lentamente) e per il confuso e irrazionale desiderio di dare una spallata contro l’esistente, a prescindere da ciò che possa succedere. Per questa ragione è indispensabile intensificare il dialogo con i cittadini, sollecitando la testa e non la pancia degli elettori. L’amministrazione uscente ha operato con serietà, superando grandi difficoltà finanziarie, e ha creato le condizioni per una nuova fase di sviluppo.

Le trasformazioni urbane, realizzate o progettate, hanno cambiato il volto della città, rendendola più vivibile e attrattiva. L’idea di Torino città della ricerca, della cultura e della tecnologia ha iniziato a prendere corpo, con centomila studenti (di cui un terzo stranieri) che affollano la nostra Università e il Politecnico. I servizi sociali ed educativi hanno mantenuto il loro consolidato livello di eccellenza. C’è un ritardo nella ripresa dell’occupazione, nonostante la crescita dell’export, che pesa sui giovani e sui lavoratori di mezza età espulsi dalle ristrutturazioni produttive. Il Comune su questo non può sostituirsi allo Stato o all’Unione Europea ma continuerà nella sua azione per attrarre nuovi investimenti, valorizzando le attitudini della nostra comunità, da sempre polo industriale di livello internazionale. Automobile, magari a trazione elettrica, telecomunicazioni, nuove tecnologie ambientali sembrano essere le prospettive più interessanti, su cui già si cimentano un gran numero di piccole imprese innovative. Certo si può e si deve fare ancora di più ed è questo il nostro impegno per gli anni a venire.

Cassa integrazione record, Torino è sempre la prima città italiana. Il Piemonte quarta regione

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A livello nazionale nel primo bimestre di quest’anno, sono state autorizzate 117.097.805 ore di cassa integrazione

Un record (negativo) ormai consolidato da tempo: Torino è la provincia più cassaintegrata della nostra regione e  il Piemonte si trova al primo posto fra le regioni italiane. I lavoratori coinvolti dagli ammortizzatori sociali sono stati in media 79.400 al mese: la crescita è di 29.217 unità rispetto ai mesi di gennaio-febbraio  2015. Qual è l’andamento delle ore nelle province piemontesi? Nel primo bimestre 2016, rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, ecco la situazione: Torino +143,8%, Vercelli -0,1%, Biella -39,7%, Alessandria -44,7%, Verbania -58%, Cuneo -69,5%, Novara -77,1%, Asti -93,7%.  A livello nazionale nel primo bimestre di quest’anno, sono state autorizzate 117.097.805 ore di cassa integrazione. L’ incremento è del 6,9% rispetto allo stesso periodo del 2015. Nella nostra regione, la richiesta nello stesso periodo è stata di  oltre 26.997.000 ore, in aumento di 58,2%  punti percentuali rispetto all’anno prima (-56,3% ordinaria, +122,2% straordinaria, -25% deroga).

 
 

Lancio di oggetti contro il pullman della Juventus

juve tifosi 2Due i tifosi fermati dalle forze dell’ordine

Il derby della Mole incomincia sotto cattivi auspici. Dopo il tentativo di incendiare il bar dei tifosi granata davanti al Filadelfia, oggi un  finestrino del pullman della Juve è stato danneggiato dal lancio di oggetti mentre giungeva allo stadio Olimpico.  Due i tifosi fermati dalle forze dell’ordine, che  effettueranno un sopralluogo per accertare i danni provocati al bus.  All’ingresso dei pullman delle due squadre nello stadio, cori  e slogan al passaggio del mezzo del Toro,  qualche insulto e fischio all’indirizzo di quello  bianconero. L’impianto sportivo è presidiato in forze da polizia e carabinieri.

(Foto: archivio il Torinese)

 
 

Racket e usura: che fare?

comune palazzo civicoIncontro lunedì 21 marzo, nella Sala Orologio del Comune

“Racket e usura: quali possibili interventi delle istituzioni ?” è l’interrogativo che pone il convegno che si tiene lunedì 21 marzo, nella Sala Orologio del Comune di Torino, dalle ore 14.30 in occasione della ventunesima Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Intervengono Fosca Nomis, coordinatore di Avviso Pubblico Piemonte, l’assessore alla Polizia municipale e Politiche Sicurezza della Città di Torino Giulia Tedesco, Daniela Ruffino dell’Osservatorio sul fenomeno dell’usura – Piemonte, il sindaco di Villastellone Davide Nicco, Nicola Rossiello segretario generale Silp Piemonte, Giovanni Dei Giudici presidente di Federconsumatori Piemonte, l’avvocato Alessandro Curletti, Francesca Rubino del Servizio Sos Giustizia Nord Ovest. Modera Massimiliano Quirico. “Così come è fondamentale fare memoria, in particolare tra le nuove generazioni – spiega Fosca Nomis – allo stesso modo è necessario agire concretamente e collaborare a tutti i livelli della società per togliere terreno alle mafie, aggredire i loro patrimoni e sostenere le vittime incolpevoli di racket e usura attraverso vari strumenti: il Fondo vittime proposto dal Comune di Torino, l’Organismo di Composizione della Crisi da sovraindebitamento (Occ) previsto dalla legge 3/2012 (che sta aprendo nel Comune di Villastellone con lo Sportello “La rinascita degli onesti”), il Servizio Sos Giustizia.”.

(Foto: il Torinese)

Massimo Iaretti

Sepolto vivo dalla valanga, salvataggio in Val Pellice

soccoros alpino elicotteroIl bollettino Arpa segnala anche in questi giorni il pericolo valanghe

Una persona è stata estratta viva dalla valanga staccatasi questa mattina in Val Pellice, sul sentiero diretto al rifugio Willy Jervis, a 1.732 metri sulle Alpi Cozie. Sono intervenuti il soccorso alpino e un elicottero del 118. Il bollettino Arpa segnala anche in questi giorni il pericolo valanghe,  tra moderato e marcato per la neve abbondante dopo le precipitazioni dei giorni scorsi, e per il rialzo termico di queste giornate di sole. La persona salvata era con una comitiva di amici che stava effettuando una escursione con le ciaspole. E’ stata portata in elicottero a scopo precauzionale  all’ospedale di Pinerolo. Le sue condizioni non sembrano destare preoccupazione.

Forza Italia, ora Pichetto chiede un tavolo unitario con il centrodestra

pichetto“Trovare una soluzione che unisca tutto il centrodestra non deve essere un’opzione“ – conclude il leader di Forza Italia – “ma un dovere nei confronti di tutti i nostri elettori”

All’’incontro organizzato alla Gam dalla lista civica “Un sogno per Torino” il coordinatore regionale di Forza Italia Gilberto Pichetto, (nella foto) trovatosi ormai isolato rispetto a Leg e Fratelli d’Italia che hanno deciso di convergere sul notaio Alberto Morano come candidato sindaco, ha detto di condividere “l’appello lanciato dalle oltre quattrocento persone presenti alla Gam questa mattina sulla necessità di rimanere uniti: da sempre Forza Italia sostiene questa posizione che tutti gli elettori di centrodestra darebbero per scontata”. “Per questo motivo” – spiega Pichetto – “lancio un appello agli amici alleati affinché ci si sieda intorno ad un tavolo per chiudere la questione Piemonte, quindi Novara compresa, al fine di agevolare i lavori del tavolo nazionale che si riunirà la settimana prossima”. Nel frattempo il candidato sindaco in pectore dei berlusconiani, Osvaldo Napoli, aveva già detto che si farebbe da parte in caso venisse individuato un nome su cui convergere unitariamente, in grado di portare consensi elettorali. “Trovare una soluzione che unisca tutto il centrodestra non deve essere un’opzione“ – conclude il leader di Forza Italia – “ma un dovere nei confronti di tutti i nostri elettori che davvero non capirebbero il motivo di certe divisioni, le quali avrebbero solo il merito di alimentare l’astensionismo “

(Foto: il Torinese)

Anche due piemontesi ferite sul pullman della strage in Spagna

soccorsi ambulanzaIn Spagna a Frejinals, in Catalogna sull’autostrada Ap7

Anche due ragazze piemontesi tra le studentesse Erasmus rimaste ferite in Spagna a Frejinals, in Catalogna sull’autostrada Ap7, nel terribile incidente (13 vittime) sul pullman che  domenica le stava riportando a Barcellona.. Si tratta di Serena Saracino , in gravi condizioni, di 23 anni,  studia Farmacia a Barcellona e ha lavorato all’Auditorium Rai di Torino e di Annalisa Riba, 22 anni, figlia di un commercialista  del Cuneese con studio a Torino , che non è in pericolo di vita.

(Foto: archivio)