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Amianto all’Olivetti, al Palagiustizia di Torino è iniziato il processo d’appello

Il processo d’appello per l’amianto alla Olivetti, vicenda per la quale in primo grado, nel 2016, il Tribunale di Ivrea si era pronunciato con 13 condanne, le più elevate –  di 5 anni e due mesi –  per i fratelli Carlo e Franco De Benedetti ha preso il via al Palagiustizia di Torino. In primo grado le assoluzioni furono quattro.  I pg Laura Longo, Francesca Traverso e Carlo Maria Pellicano hanno fatto richiesta per l’acquisizione dei  documenti trasmessi dai pubblici ministeri di Ivrea in relazione all’inchiesta Olivetti bis. Si tratta di carte dell’archivio Telecom che, secondo i   magistrati certificherebbero la presenza in azienda di talco contaminato, dimostrando  come le problematiche fossero note anche ai livelli gerarchici aziendali più alti. La difesa, informa l’agenzia Ansa,  ha sollevato il caso del Quaderno della Salute sull’amianto, realizzato dal Ministero della Sanità  nel 2012. Uno degli autori sostiene che un passaggio per accertare le responsabilità degli imprenditori nei vari processi per malattie professionali celebrati in Italia è stato modificato a sua insaputa. Ma per la procura generale si tratta di una “questione irrilevante”. L’udienza è stata aggiornata al 14 febbraio.

Protesta no tav al convegno sulle grandi opere

Questa mattina a Torino, a margine del convegno sulle grandi opere organizzato nell’ aula magna della Cavallerizza Reale, con relatori Gustavo Zagrebelsky e i vertici di Anas, Ferrovie, Autostrade per l’Italia, alcune decine di attivisti di attivisti del centro sociale Askatasuna, dei collettivi studenteschi e dei No Tav sono scesi in strada, per protestare in via Verdi. Un  esponente del centro sociale  Askatasuna  ha cercato di forzare il blocco delle forze dell’ordine ma è  stato fermato dagli agenti della Digos e condotto  in Questura per accertamenti.

 

(foto archivio il Torinese)

Le scuole torinesi e il progetto delle Pietre d’inciampo

Si terrà dal 6 al 9 febbraio al Polo del ‘900 la presentazione dei lavori realizzati dalla scuole che hanno partecipato al progetto “Pietre d’inciampo Torino 2018“. Fino ad oggi Torino è stata l’unica città italiana ad avere elaborato un’offerta didattica strutturata, di lunga durata e rivolta trasversalmente a istituti scolastici di ogni ordine e grado, come riconosciuto dallo stesso Gunter Demnig ( l’artista tedesco che ha inventato questi “monumenti dal basso”)  che ha sottolineato il forte coinvolgimento degli studenti e dei loro insegnanti e ha attribuito un particolare valore al progetto torinese.

Le Pietre di Inciampo, rappresentano una realtà patrocinabile da chiunque desideri ricordare una persona e la sua vicenda di deportazione, ed  hanno suggerito la possibilità che siano gli studenti stessi, opportunamente affiancati e supportati, a identificare e indicare nuovi nominativi a cui poter dedicare in futuro una Pietra di Inciampo.

Il percorso didattico è coordinato dal Museo della Resistenza di Torino , in collaborazione con l’ Istoreto, l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, la Rete Italiana di Cultura Popolare e la Fondazione Polo del ’900. Il progetto è condiviso e sostenuto dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte.

Il programma prevede questi appuntamenti:

Martedì 6 febbraio, alle 18.00nella  Sala 900 Palazzo San Daniele divia Del Carmine 14, ” Inciampando nel passato”, a cura della classe III H della scuola secondaria di primo grado Piero Calamandrei;

Mercoledì 7 febbraio, alle 15.00 nella  Sala 900 di Palazzo San Daniele,”Una nuova vita”,a cura della classe V B della scuola primaria Aristide Gabelli mentre alle 18,00, nella  Sala Conferenze di Palazzo San Celso,in corso Valdocco 4/A, verrà presentata “Adua Nunes:una tragedia nel corso della storia”, a cura della classe III C della scuola secondaria di primo grado Nievo Matteotti;

Giovedì 8 febbraio, alle  11.00 nella  Sala Conferenze di  Palazzo San Celso,”Il viaggio dei ricordi:frammenti di memoria”,a cura delle classi V A e V B della scuola primaria Emilio Salgari; nel pomeriggio, alle 15.30nella Sala 900 di Palazzo San Daniele,”Una scelta coraggiosa”,a cura della classe III F della scuola secondaria di primo grado Alvaro Modigliani;

Venerdì 9 febbraio, alle 10.30, nella  Sala Conferenze  di Palazzo San Celso,”Rosetta e Teodoro,increduli nella follia” a cura della classe II E dell’IIS Albe Steiner; alle  17.30, nella stessa sede, “Deportazione nazi-fascista:il caso Cremisi”,  a cura della classe III H dell’IC Alberti.

Beccato al volante a soli 12 anni fa lo slalom per le vie del centro

Era volante di una Punto con un amico e girava per le strade di Venaria Reale. L’età? 12 anni. Gli agenti della polizia municipale  in corso Garibaldi  gli hanno intimato l’alt, ma il giovanissimo pilota ha  è scappato verso la zona industriale, facendo lo slalom tra il traffico fino al quartiere Gallo Praile, dove i vigili lo hanno bloccato. Il compagno di viaggio è scappato nei campi e il guidatore, di origine bosniaca, domiciliato con i genitori in via Pietro Cossa, si è giustificato con gli agenti dicendo che stava imparando a guidare.  Per lui è scattata la denuncia e l’ auto, di proprietà di un italiano, è stata sequestrata.

Indagati i genitori della bimba non vaccinata che contrasse il tetano

Sulla vicenda della bimba non vaccinata che aveva contratto il tetano a Torino venne aperta un’indagine dalla procura. Ora si apprende che i magistrati  hanno indagato i genitori della piccola di sette anni, italiana, che fu  ricoverata d’urgenza lo scorso autunno al  Regina Margherita dopo avere contratto il tetano. Il reato contestato è  lesioni colpose. Si stima  siano almeno 30 mila i bimbi che, come nel caso di Torino,  ogni anno non fanno il vaccino contro il tetano, da effettuarsi  tra il terzo e il sesto mese di vita.

Morte della donna alla Gran Madre, il camionista dell’incidente: “Non mi sono accorto di nulla”

La Procura di Torino ha dato il via a una perizia  sull’incidente dell’1 febbraio, in corso Moncalieri a Torino, nei pressi della Gran Madre, dove ha perso la vita Giuliana Minuto, 68 anni,  travolta da un camion mentre stava attraversando la strada.I carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Salerno, dove è stato trovato il veicolo,  in collaborazione con la polizia municipale di Torino, hanno eseguito gli accertamenti tecnico scientifici sul mezzo per verificare la presenza di dna. Il conducente, di 52 anni , dice di non essersi accorto di nulla e che nessuno ha urlato o gli ha fatto segno di fermarsi dopo l’investimento. La donna è stata trascinata per centinaia di metri. Ora è indagato a piede libero per omicidio stradale.

Mc Donald’s assume: 1000 domande per 40 posti

Quasi un migliaio i giovani che sperano in una assunzione dopo avere inviato  il proprio curriculum a Mc Donald’s in vista dell’apertura di un nuovo ristorante a Chivasso. Ma i posti disponibili sono  solo 40. Le selezioni on line sono state avviate dall’azienda, che ha anche convocato i candidati individuati al ‘McItalia Job Tour’, giovedì a Chivasso, per s un colloquio con i responsabili. La prima selezione è stata realizzata  con un questionario che formulava domande sulle esperienze lavorative , sulla disponibilità di tempo, sul tipo di lavoro e sull’area geografica preferiti. ​

Una mozione per il diritto all’accesso e la partecipazione dei cittadini

Il Consiglio comunale ha approvato con 27 voti una mozione che impegna la Sindaca e la Giunta Comunale a sollecitare alla Regione Piemonte l’adozione di una Legge Regionale per la promozione della partecipazione e a rivisitare le norme statutarie in materia, secondo le procedure e le modalità più avanzate. A modello di tale futura normativa la mozione cita le iniziative legislative delle Regioni Emilia Romagna (tecnico di garanzia per i processi di partecipazione), Toscana (dibattito pubblico prima delle grandi opere e Autorità di garanzia in materia di partecipazione) e Puglia (Ufficio della partecipazione, Autorità di garanzia e dibattito pubblico). L’iniziativa regionale che la mozione sollecita, dovrebbe essere improntata  all’ individuazione delle forme di maggiore coinvolgimento sperimentate dei cittadini. L’atto approvato prevede inoltre che, nelle more di tali iniziative legislative, e nel quadro della collaborazione tra Città, Regione Piemonte, Azienda Ospedaliera Universitaria, per la realizzazione del “Parco della salute e della ricerca” si possano anticipare gli auspicati processi partecipativi avviando un dibattito pubblico sulle profonde trasformazioni urbanistiche che interesseranno le aree a rischio di degrado a causa del trasferimento delle attività ospedaliere.  Tale dibattito pubblico potrà rappresentare, recita l’atto “oltre a un virtuoso esempio di partecipazione, un’esperienza di apprendimento sulla traduzione di linguaggi comprensibili anche ai non specialisti, di norme, vincoli, procedure” e l’emersione di conoscenze e punti di vista altrimenti marginali.

A Quincinetto cani vietati in bar e ristoranti

Il Comune di Quincinetto. ha vietato l’ingresso dei cani, seppur accompagnati dal padrone, nei bar e ristoranti. Lo prevede il regolamento specifico per la detenzione dei cani sul territorio municipalie, composto da 15 articoli. Il documento e’ stato predisposto  dalla polizia municipale insieme ai veterinari dell’Asl To4. E all’articolo 10 appare il divieto di accesso dei cani, anche nei negozi di generii alimentari. Previste  multe fino a 500 euro.

Nuovi incendi dolosi in valle di Susa

Alcuni incendi sono divampati nella notte  tra Almese e Caselette. Uno  alle pendici del monte Musinè, con quattro focolai.  I vigili del fuoco hanno  lavorato fino a questa mattina. Sono divampati altri due roghi all’ecocentro di via Granaglie, ad Almese, e in una cascina in via Avigliana, dove sono bruciate le rotoballe di fieno vicino al capannone, ma l’incendio non ha danneggiato l’edificio. Gli incendi  sembrano essere dolosi e  opera della stessa persona.