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Visita di Meloni a Torino, scontri al Campus e davanti alla Rai: 47 pro Pal indagati

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Sono 47 gli indagati, quattro le ordinanze di custodia cautelare in carcere e tre agli arresti domiciliari richiesti dalla procura di Torino per cinque manifestazioni antagoniste tenutesi tra il 2023 e il 2024, due di queste organizzate dai comitati Pro Pal. Per dieci persone sono state chieste invece misure restrittive quali divieti di dimora o obbligo di firma.  L’inchiesta riguarderebbe gli incidenti  al Campus Einaudi  in occasione di una iniziativa del Fuan, nel centro di Torino  durante la visita della premier Giorgia Meloni al Festival delle Regioni, e una manifestazione  Pro Pal davanti alla sede della Rai in via Verdi.

La polizia comunica che i reati contestati sono di resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale, violenza privata aggravata e danneggiamento, presentata dalla locale Procura della Repubblica, sta effettuando gli interrogatori preventivi nei confronti dei soggetti indagati.

I fatti contestati riguardano i seguenti episodi delittuosi verificatisi in questo capoluogo nel corso di diverse manifestazioni di protesta tenutesi a far data dal 2 ottobre 2023 fino al 29 aprile 2024:

–  Il 2 e il 3 ottobre 2023 in occasione del II Festival delle Regioni e delle Province Autonome svoltosi a Torino, in concomitanza con la visita delle più alte cariche dello Stato tra cui il Presidente del Consiglio MELONI, si sono svolti due cortei non preavvisati durante i quali i manifestanti hanno reiteratamente cercato di sfondare gli sbarramenti delle Forze dell’Ordine predisposti intorno all’area interessata dalla kermesse aggredendo gli operatori di Polizia con spinte e calci, lanciando oggetti, inveendo e sputando, nonché colpendoli con aste di bandiera;

–  Il 17 novembre 2023, in occasione di un corteo studentesco contro la riforma scolastica Valditara i manifestanti hanno violato le prescrizioni adottate dal Questore di Torino, anche impattando contro il personale del Reparto Mobile schierato affinché la manifestazione si svolgesse secondo il percorso stabilito;

–  Il 5 dicembre 2023 in occasione di un volantinaggio organizzato dal Fuan presso il campus universitario “Einaudi”, un centinaio di studenti dei collettivi di sinistra hanno impedito ad una decina di giovani del Fuan di accedere all’ateneo rendendo necessaria l’interposizione della forza pubblica. Inoltre quando gli aderenti al Fuan, non potendo effettuare la predetta attività, sono stati costretti ad allontanarsi, studenti dei collettivi di sinistra hanno aggredito lo schieramento del Reparto Mobile con sputi, calci, pugni, spintoni e lancio di oggetti causando il ferimento di nr. 10 operatori di Polizia;

–  Il 13 febbraio 2024 in occasione di una manifestazione pro Palestina organizzata presso la sede RAI di via Verdi, i manifestanti hanno a più riprese tentato di sfondare gli sbarramenti delle forze dell’ordine predisposti dinanzi all’ingresso della RAI, aggredendo gli operatori con il lancio di oggetti, spinte, calci, sputi e colpi di asta di bandiera causando il ferimento di nr.7 operatori di Polizia e dei Carabinieri, nonché danneggiando i mezzi di servizio. Gli antagonisti hanno poi fatto irruzione all’interno del McDonald’s di via Sant’Ottavio imbrattandolo e causando danni per circa 10.000 euro;

–  Il 29 aprile 2024, in occasione del “G7 Clima, Energia e Ambiente” svoltosi a Venaria (TO), è stato organizzato un corteo di protesta non preavvisato per le vie del centro di Torino nel corso del quale i manifestanti hanno reiteratamente cercato di forzare gli schieramenti delle forze dell’ordine predisposti al fine di evitare che venissero raggiunte le aree cittadine ove alloggiavano le delegazioni partecipanti al vertice, sputando, scalciando, spintonando, colpendo con aste e lanciando oggetti contro gli operatori di Polizia, provocando il ferimento di nr.3 agenti del Reparto Mobile, nonché danneggiando un mezzo di servizio.

 

Per tali fatti, la Polizia di Stato della Questura di Torino, nell’ambito dell’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, aveva denunciato n.47 soggetti in ordine ai reati di resistenza aggravata e oltraggio a Pubblico Ufficiale, violenza privata aggravata, danneggiamento e inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.

Finto tecnico del gas truffava anziani: arrestato

Personale della Polizia di Stato, nell’ambito di un’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, ha dato esecuzione ad un’Ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di un soggetto italiano, gravemente indiziato di aver commesso, in concorso con un suo familiare, cinque furti aggravati in abitazione (quattro consumati ed uno tentato), a Torino ed in provincia, in danno di persone anziane.

L’attività investigativa, condotta dalla Squadra Mobile, aveva l’anno scorso analizzando la dinamica di alcuni furti ad anziani effettuati con il medesimo modus operandi: finti tecnici dell’impianto di riscaldamento, asserendo di dover effettuare un controllo delle tubature, riuscivano ad accedere all’interno delle abitazioni delle vittime e a depredarle dei loro averi.

Gli operatori della polizia individuavano, grazie alle telecamere presenti nei pressi degli stabili di residenza delle persone offese, i veicoli in uso ai malviventi così riuscendo ad identificare i presunti responsabili e a contestare loro cinque furti, con valore dei beni sottratti quantificabile in circa 20.000 euro tra gioielli e contanti, oggetti aventi un rilevante valore affettivo per le vittime. Il Tribunale di Torino, stante i gravi indizi di colpevolezza, emetteva la misura degli arresti domiciliari.

Nei giorni scorsi veniva, inoltre, eseguita, a carico dei due soggetti, una perquisizione delegata nell’ambito del medesimo procedimento penale, che permetteva il sequestro di due veicoli, di alcune targhe clonate, di una pistola a salve c.d. “scacciacani” dotata di tappo rosso e completa di caricatore monofilare e sei cartucce inesplose, di indumenti atti al travisamento, di radio ricetrasmittenti, nonché la somma in contanti pari a circa 25.000 euro ed alcuni monili, sui quali sono in corso accertamenti per verificare la provenienza illecita di tali beni.

Riaperta la provinciale 4 tra Baldissero e Pavarolo, chiusa per caduta alberi

Grazie all’intervento del Comune di Baldissero Torinese, che ha rimosso gli alberi caduti al suolo, e altri pericolanti su terreni privati confinanti con la sede stradale, è stata riaperta oggi la strada provinciale 4, nel tratto compreso tra il km 6+000 e il km 6+500, nei Comuni di Baldissero Torinese e Pavarolo, che era stato chiuso per i danni causati dai forti temporali accaduti nei giorni scorsi (foto in allegato).

A Lauriano, per un intervento urgente dovuto alla perdita di una condotta di gas sull’attraversamento del ponte, la strada provinciale 100 di Moriondo è chiusa dal km 5+520 al km 5+540 fino alle 24 di sabato 2 agosto.

A Casalborgone, la chiusura della strada provinciale 71 di Aramengo, dal km 0+200 al km 2+050, è prorogata fino a giovedì 14 agosto. Il divieto riguarda tutti i veicoli, ad esclusione dei mezzi di soccorso, ed è motivato da lavori di sostituzione di una condotta idrica realizzati dalla Smat spa.

Frecce Tricolori, pilota non colpevole della morte di una bimba

È stata chiesta l’archiviazione per il maggiore dell’Aeronautica militare Oscar Del Dò. Lo scrive il quotidiano La Stampa. Il militare non è colpevole della morte della bambina Laura Origliasso, che morì nell’incidente delle Frecce Tricolori quando  il 16 settembre del 2023 un aereo aveva perso quota, cadendo su una famiglia che passava in auto tra Caselle e San Francesco al Campo.  È caduta l’accusa di omicidio colposo per l’ufficiale-pilota.

 

Sempre grave unica superstite incidente sulla Torino – Milano

I medici del Niguarda di Milano, dove è ricoverata,  non hanno sciolto la prognosi di Silvia Moramarco, di 37 anni, l’unica sopravvissuta nell’incidente stradale avvenuto domenica sull’A4 al confine fra Piemonte e Lombardia, in cui sono morte quattro persone fra cui il marito della donna. Questa presentava numerose fratture e traumi ed è stato sottoposta a intervento chirurgico.

Frejus, la Regione: “Giornata importante per i collegamenti”

“Quella di oggi è stata un’altra giornata importante per i collegamenti tra il Piemonte e il resto d’Europa, perché un’ulteriore opera che aspettavamo da anni è diventata realtà per le nostre comunità e il nostro territorio”: è quanto ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio nell’intervento svolto durante la cerimonia di inaugurazione della seconda canna del tunnel del Frejus, tenutasi questa mattina alla presenza di numerose autorità tra le quali Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del Governo italiano, e Philippe Tabarot, ministro dei Trasporti del Governo francese.

Il presidente Cirio ha quindi sottolineato che “è un momento storico perché continua la riapertura del Piemonte al contesto internazionale, per la quale abbiamo lavorato per risolvere i momenti difficili che abbiamo ereditato. Il vicepremier Salvini non ci ha mai fatto mancare il supporto e il coraggio necessario. I valichi sono strumento di sviluppo e crescita per le vallate e per l’intero territorio. Continua quindi oggi – ha proseguito – la stagione dello sblocco e dell’apertura di diverse infrastrutture di importanza strategica per la nostra economia: ad aprile abbiamo riattivato la ferrovia del Frejus, chiusa per un anno e mezzo a causa di una frana in territorio francese, un mese fa è toccato ad un intervento atteso da tantissimi anni come il tunnel del Tenda, che ha già registrato oltre 30.000 passaggi e provocato un aumento del 10% del turismo, la variante di Demonte ha avuto il via libera di Bruxelles, con i francesi è stato avviato un tavolo di lavoro per il raddoppio del traforo del Monte Bianco, e a fine anno sarà finalmente completata l’Asti-Cuneo. È anche la prova che le opere si fanno, anche in questo territorio: perché il dissenso è sempre legittimo purché avvenga nel rispetto delle regole e della democrazia, ma non sono accettabili le violenze ad opera di un manipolo di delinquenti che attaccano operai e forze dell’ordine”.

“Un’altra tappa importante per il potenziamento della viabilità internazionale che collega il Piemonte con la Francia e l’Europa. Un intervento strategico che migliora la fluidità del traffico e garantisce standard di sicurezza sempre più elevati. Si tratta di un investimento rilevante che rafforza il ruolo del nostro territorio nei grandi corridoi europei del trasporto e della logistica”, ha sostenuto l’assessore alle Infrastrutture strategiche Enrico Bussalino.

Aperto al traffico dalle ore 20 del 29 luglio, il nuovo tunnel è stato realizzato dalle due concessionarie, la francese Sftrf e l’italiana Sitaf. Lungo 12,9 km e con 8 metri di diametro, si affianca a quello esistente, rendendo il traforo del Frejus la più lunga galleria stradale europea a doppia canna. Sono garantiti i più elevati standard di sicurezza, con 34 rifugi, 9 by-pass carrabili e un posto di controllo centralizzato di ultima generazione.

La separazione dei flussi di traffico ne rafforza ulteriormente il ruolo strategico e consolida il suo ruolo centrale nella mobilità europea e nel corridoio TEN-T Mediterraneo.

cs

Borgata Lesna: ampliare spazi e servizi per i giovani

Approvata in Sala Rossa una mozione (primo firmatario, Valentino Magazzù) sull’ampliamento dei servizi per l’infanzia e la gioventù in Borgata Lesna.

Il documento impegna l’amministrazione comunale ad informarsi con l’Ufficio Scolastico Regionale se sia perseguibile la possibilità, richiesta dalla scuola Ottino dell’IC Palazzeschi, di aprire una o più sezioni di scuola dell’infanzia all’interno della scuola primaria e a sostenere l’istituto stesso, qualora l’ipotesi fosse perseguibile all’interno delle linee del Piano Regionale di programmazione della rete scolastica, dal punto di vista degli interventi necessari.

Inoltre, il Comune dovrà accompagnare in modo attento nel percorso di spostamento presso la sciola Ottino le famiglie che attualmente utilizzano la scuola dell’infanzia comunale L’Aquilone di via Brissogne, ormai destinata alla chiusura, coinvolgendo i genitori e dialogando con loro in merito alle loro preoccupazioni e perplessità.

Altro impegno che Palazzo Civico dovrà assumere, il lavorare con attenzione per il futuro della struttura, individuando una destinazione in armonia col territorio e il più possibile orientata a bambini/e e ragazzi/e, realizzando servizi come spazi gioco, laboratori creativi, centri di aggregazione giovanile. Questo al fine di valorizzare al meglio l’immobile e rispondere alle esigenze della comunità di Borgata Lesna e delle migliaia di giovani 0-18 anni che vivono nella zona e più in generale nel quartiere Pozzo Strada.

Infine, l’impegno a rendere partecipe la circoscrizione 3 e le famiglie del territorio del percorso amministrativo individuato per trovare una nuova destinazione alla struttura.

Volpiano, due giornate dedicate all’Europa

“L’UE a portata di mano” – Due giornate a Volpiano per avvicinare i giovani all’Europa attraverso laboratori, giochi e orientamento

Si è svolta con successo, nelle mattinate del 22 e 23 luglio presso la Piazzetta dell’Amicizia di Volpiano, l’iniziativa “L’UE a portata di mano”, promossa da Vol.To – Volontariato Torino ETS in collaborazione con l’Informagiovani del Comune di Volpiano.

L’iniziativa, gratuita e rivolta ai giovani tra i 10 e i 17 anni, ha proposto un percorso educativo e ludico per avvicinare le nuove generazioni ai valori fondanti dell’Unione Europea – democrazia, diritti umani, libertà e solidarietà – illustrando allo stesso tempo le principali opportunità di mobilità internazionale offerte dai programmi europei.

Il laboratorio è stato condotto da Lorenzo Italiano e Fernanda, operatori del Dipartimento di Europrogettazione di Vol.To, e si è articolato in diverse attività interattive: dalla “mappa dei valori europei” con giochi di memoria e abbinamento di Stati e simboli, fino a simulazioni di viaggio nell’UE con quiz a tappe sulla storia e il funzionamento delle istituzioni europee. Particolare attenzione è stata riservata ai programmi Erasmus+, DiscoverEU e Corpo Europeo di Solidarietà, illustrando anche le possibilità di partecipazione per chi dispone di risorse economiche limitate o ha competenze linguistiche in via di sviluppo.

«Abbiamo proposto un format dinamico e accessibile, pensato per rendere comprensibili e coinvolgenti tematiche spesso percepite come lontane» spiegano gli operatori di Vol.To. «La risposta dei ragazzi è stata molto positiva, segno che esiste una forte curiosità verso l’Europa e le sue opportunità concrete».

L’Assessora all’Istruzione e Cultura del Comune di Volpiano, Barbara Sapino, esprime soddisfazione per l’iniziativa:

     «Vogliamo che i nostri giovani conoscano strumenti utili per costruire il proprio futuro, anche  fuori dai confini nazionali. L’Europa non è un concetto astratto, ma un insieme di occasioni reali che i ragazzi possono e devono esplorare».

Aggiunge l’Assessore alle Politiche giovanili, Marco Sciretti:

       «Pensiamo sempre all’Europa come ad un qualcosa lontano mentre dobbiamo ricordarci che l’Europa siamo anche NOI. Come Istituzione cerchiamo di ampliare orizzonti e opportunità affinché non solo ci siano dei percorsi per costruire il proprio futuro, ma iniziative volte, da un lato a ricordare quanto sia importante sentirsi parte integrante di una Comunità Europea e dall’altro a sfruttarne le occasioni che si presentano. Come Comune poniamo le basi per un’educazione all’europeismo,che in questo contesto storico è più importante che mai. Superare la diffidenza verso l’Europa è la sfida di oggi, superare le barriere nazionali è la sfida del domani».

Il Comune di Volpiano aderisce alla rete Antenne Europa e, con la prossima apertura della nuova biblioteca comunale, sarà attivato un punto informativo dedicato all’orientamento e all’europrogettazione, in sinergia con l’Informagiovani e la Città Metropolitana di Torino.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Informagiovanidel Comune o a Vol.To – Volontariato Torino ETS, che offre consulenze individuali su programmi di volontariato e mobilità giovanile europea.

La Regione studia alternative al blocco degli Euro 5 dal 2026

Il Piemonte sta lavorando per trovare un’alternativa al blocco delle auto Euro 5 nei Comuni sopra i 100mila abitanti (Torino e Novara) che per legge nazionale sarà attivato dal primo ottobre 2026. La norma è il risultato appunto della legge statale e di un emendamento che ha spostato in avanti di un anno l’entrata in vigore delle limitazioni, prevista inizialmente per il 2025, e aumentato le dimensioni dei centri urbani interessati.

La Commissione Ambiente, presieduta da Sergio Bartoli, oggi ha infatti espresso parere positivo a maggioranza alla delibera di Giunta che adegua alla nuova norma il Piano regionale per la qualità dell’aria, approvato a dicembre 2024.

Sergio Bartoli, presidente V Commissione Ambiente

“Come prevede la legge – ha spiegato l’assessore Matteo Marnati – invece delle limitazioni al traffico, le Regioni possono adottare misure alternative che raggiungano lo stesso scopo di limitazione dell’inquinamento. Per questo intendiamo riattivare una struttura speciale, che sarà coordinata dal direttore regionale Angelo Robotto, per coadiuvare gli studi di Arpa Piemonte, Politecnico e Università che dispongono già di dati da studiare e attiveranno altri laboratori. Dobbiamo anche valutare – ha proseguito Marnati – l’impatto dell’utilizzo dei biocarburanti di origine vegetale, che in alcuni territori sono già in distribuzione. Intendiamo raggiungere una certificazione piemontese per questo biocarburante che si potrebbe usare anche per il Tpl. Inoltre, vogliamo utilizzare l’Intelligenza artificiale per rendere più scorrevole il traffico e quindi portare ad una riduzione importante degli inquinanti”.
Nella discussione sono intervenuti: il consigliere Alberto Unia (M5s), che ha posto il problema dei Comuni limitrofi a quelli superiori ai 100mila abitanti, le consigliere Gianna Pentenero (Pd) e Vittoria Nallo (Sue) per chiarimenti sulla struttura che dovrà valutare ed elaborare le nuove misure, il consigliere Davide Zappalà (FdI) che ha sollecitato il coinvolgimento di tutte le province del Piemonte.

Nel carcere di Torino non è grappa

ASSODISTIL RICHIAMA L’ATTENZIONE VERSO UN USO IMPROPRIO DEL TERMINE 

Caro direttore,

da parte di alcuni organi di stampa e mezzi di comunicazione assistiamo ad un uso improprio del termine grappa associato ad alcuni episodi che si sono verificati all’interno di Istituti Penitenziari che hanno portato al sequestro di oggetti vietati tra cui bevande alcoliche autoprodotte. AssoDistil, associazione che da 80 anni rappresenta e tutela le principali realtà della distillazione italiana, stigmatizza l’utilizzo improprio del termine Grappa” da parte dei media.

La Grappa è un prodotto fortemente identitario del patrimonio agroalimentare italiano, tutelato da una normativa specifica (DM 28 gennaio 2016) e riconosciuto come Indicazione Geografica (IG). Secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale del 30 settembre 2011 del MASAF, la denominazione “Grappa” può essere attribuita esclusivamente all’acquavite di vinacce ottenuta da uve provenienti, vinificate, distillate ed elaborate integralmente sul territorio nazionale, in impianti riconosciuti e secondo metodologie produttive rigorose e conformi al disciplinare.

L’utilizzo del termine “Grappa” per indicare prodotti alcolici privi di qualsiasi controllo sanitario e qualitativo, e la definizione impropria di una “vera e propria distilleria” riferita a una produzione non autorizzata, non solo indebolisce la reputazione di un’eccellenza italiana, ma fuorvia l’opinione pubblica, facendo confusione tra un prodotto legale, certificato, storico, di qualità garantita dalla competenza decennale di mastri distillatori e da enti di certificazione accreditati, e un alcolico di produzione incerta, clandestina e di qualità molto dubbia per giunta non certificata da alcun ente accreditato.

“A tutela della reputazione non solo del prodotto, dei suoi produttori e dei consumatori, ma anche delsignificato culturale dell’eccellenza Made in Italy, invitiamo i media a prestare una maggiore attenzione nell’utilizzo delle giuste terminologie: la Grappa IG è un vanto della distillazione italiana da non confondere con altri intrugli prodotti in maniera dilettantesca ed estemporanea che possono risultare anche dannosi per la salute” – ha rimarcato Sandro Cobror, Direttore di AssoDistil.

Ufficio Stampa AssoDistil