Una donna, secondo le prime informazioni proveniente dall’Est, sui 50 anni è stata trovata morta, questa mattina vicino alle panchine di largo Cibrario (nella foto) a Torino. Aveva un laccio attorno al collo. La polizia sta indagando. Sembra che la donna fosse senza fissa dimora.
Ha vinto l’Urologia universitaria dell’ospedale torinese
La Clinica urologica univeristaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Paolo Gontero) ha vinto il Premio John Blandy 2018. Il British Journal of Urology International è una delle più prestigiose riviste internazionali di urologia ed ha appena selezionato una scoperta sul tumore alla vescica con Gontero primo autore quale vincitore del prestigioso Premio John Blandy (un pioniere dell’urologia). Il prestigioso riconoscimento che porta il nome dell’insigne urologo inglese è andato ad una ricerca sul tumore della vescica pubblicata sulla suddetta rivista. Lo studio è stato incentrato su una variante non infrequente di tumore della vescica che seppure sia ancora “superficiale”, possiede tuttavia un “rischio elevato” di evolvere in una forma pericolosa. Per molti anni tutti i pazienti in cui è stato diagnosticato questo tipo di tumore della vescica “ad alto rischio” hanno dovuto sottoporsi entro 1 mese ad un secondo intervento, finalizzato ad individuare coloro che erano a rischio così elevato da dover asportare la vescica. Grazie ai risultati di questa ricerca, condotta su un’ampia casistica 2500 tumori “ad alto rischio” provenienti da 25 Centri internazionali, è stato possibile individuare solo un sottogruppo di pazienti per i quali è importante ripetere l’intervento, evitando così il fardello di un secondo intervento in altri casi. Le conclusioni dello studio sono state considerate convincenti al punto da essere acquisite dalle recenti Linee Guida Europee, che hanno ridimensionato significativamente le indicazioni a ripetere l’intervento per tumore alla vescica ad alto rischio. Questa ricerca rappresenta un beneficio per i pazienti che potranno da un lato veder ridotto lo stress di un secondo intervento ed al contempo un decongestionamento delle liste d’attesa sempre più incalzanti. Il Premio, sotto forma di borsa di studio, verrà consegnato nel mese di giugno durante il Congresso annuale dell’Associazione degli Urologi britannici che si terrà a Liverpool.
La questura di Torino ha ordinato il divieto di accesso per sei mesi, alla stazione ferroviaria di Porta Nuova a un italiano di 44 anni. L’uomo nei giorni scorsi chiedeva spesso denaro ai viaggiatori con atteggiamento molesto, disturbando con fare aggressivo le persone nell’atrio arrivi-partenze, insultandoli e ostacolandoli alle biglietterie automatiche. Gli è stato ordinato
anche l’allontanamento per 48 ore, dal luogo dei fatti illeciti commessi. Il Daspo Urbano è stato emesso dal questore Messina che ha ritenuto le condotte dell’uomo pericolose per la sicurezza pubblica.
(foto: il Torinese)
Giovedì 12 aprile, alle 17.00, al Polo del ‘900 di Torino nella sala conferenze di Palazzo San Celso (in corso Valdocco,4) si terrà l’incontro conclusivo del progetto didattico gratuito per le scuole intitolato “Via da scuola. La discriminazione e la persecuzione razziale dell’infanzia nell’Italia fascista”. Nell’occasione verranno presentati i lavori svolti nelle classi. Ileana Orsini dell’IC di Verolengo (To) presenterà il volume “Tullio e i giusti del Canavese”, classi 5° A,B,C,D. Elisabetta Zanini dell’IC “Gozzano” di Rivoli (To) illustrerà il progetto “Avrò cura della tua memoria:cuori che ricordano”, classe 5° A. Donatella Tuberga dell’ICC di Druento (To) parlerà della mostra didattica “Con gli occhi dei bambini.. immagini, parole, emozioni dai racconti di Susanne Raweh”. I primi due lavori sono stati individuati per la prima fase della selezione regionale del concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah” 2017-2018. Seguiranno gli interventi di Bruno Maida, dell’Università degli studi di Torino; Tullio Levi, della Comunità ebraica di
Torino; Claudio Vercelli, dell’Istituto Salvemini; Federica Tabbò, del Museo Diffuso della Resistenza. Modererà lo storico Enrico Manera dell’Istoreto. L’iniziativa è promossa dall’Istituto Salvemini, dall’Istoreto e dal Museo Diffuso della Resistenza con il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte. Il progetto formativo, rivolto a docenti e classi della scuola primaria, ha intenso approfondire la storia dell’esclusione e della violazione dei diritti,in particolare dei più piccoli, durante gli anni del regime fascista, fornendo strumenti adeguati agli insegnanti per condurre i giovanissimi studenti a individuare percorsi attuali di inclusione e rispetto dei diritti.
La Città della Salute di Torino, la Fondazione del Piemonte per l’Oncologia di Candiolo e la Società IM3D Clinic hanno appena firmato una convenzione della durata di due anni per gli esami di colonscopia virtuale CAD per la prevenzione del tumore al colon retto. E’ un grande passo avanti per la Sanità piemontese, all’insegna della collaborazione tra due tra le più importanti strutture del Piemonte ed all’insegna di una rete, di cui i pazienti potranno beneficiare affidandosi alle migliori professionalità. Ed è solo il primo passo verso nuove future collaborazioni anche in altre specialità della medicina. La FPO di Candiolo (Direttore Generale Antonino Sottile) collaborerà con il Centro dedicato di via Cherasco 23, presso la Radiologia 1 universitaria della Città della Salute (diretta dal professor Paolo Fonio). La Città della Salute (Commissario Gian Paolo Zanetta) si impegna a mettere a disposizione i medici radiologi qualificati per la refertazione delle suddette Colonscopie virtuali. La Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta si occuperà di attuare le modalità operative e la definizione dei criteri di arruolamento dei soggetti a cui proporre la colonscopia virtuale CAD e le altre valutazioni inerenti la gestione del percorso assistenziale dei medesimi. L’accordo è rinnovabile per un ulteriore triennio.
Arresti e sequestro di droga all’ex Moi
21 chili di marijuana sono stati posti sotto sequestro e tre arresti sono stati effettuati nel blitz della polizia all’ex Moi di Torino, i cui edifici sono occupati da profughi e da famiglie di migranti. Tre extracomunitari gli arrestati, di età compresa tra i 23 e i 46 anni, tra i quali un latitante condannato a 8 anni e dieci mesi per reati di droga. L’operazione rientra nelle iniziative di controllo delle zone calde della città avviate dalla questura.
Sciopero dei mezzi pubblici
Nella giornata di mercoledì 11 aprile 2018 è previsto uno sciopero di 4 ore, proclamato dall’organizzazione sindacale USB – Lavoro Privato.
LO SCIOPERO SI SVOLGERÀ CON LE SEGUENTI MODALITÀ:
- Servizio urbano e suburbano della Città di Torino e Metropolitana: dalle ore 18.00 alle ore 22.00
- Autolinee extraurbane: dalle ore 17.30 alle ore 21.30
- sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri (ferrovia Canavesana) e sfmA Torino-Aeroporto-Ceres: dalle ore 10.00 alle ore 14.00
Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro l’orario di inizio dello sciopero. Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sull’operatività dei Centri di Servizi al Cliente e sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.
Palazzo Lascaris, Boeti nuovo presidente
Cambio al vertice di Palazzo Lascaris. Il Consiglio regionale, nella seduta di martedì 10 aprile, ha eletto Nino Boeti presidente dell’Aula con 46 voti.
Boeti, 65 anni, già vicepresidente da inizio legislatura e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione, è consigliere regionale dal 2005, fa parte del gruppo Partito democratico. Chirurgo ortopedico, ha tra le sue esperienze due mandati da sindaco di Rivoli. “Ringrazio i consiglieri regionali, di maggioranza e di opposizione, che oggi hanno voluto eleggermi alla presidenza dell’assemblea legislativa regionale. Un incarico che assumo con orgoglio e con responsabilità. In questo scorcio di legislatura mi impegno ad essere il garante dei diritti di tutte le forze politiche qui rappresentate, che hanno tutte pari dignità. Quella che si avvia alla conclusione è stata una buona legislatura perché si è lavorato in un clima positivo, fatto di rispetto reciproco e all’insegna della trasparenza. Non sono mancati momenti anche aspri di confronto, ma senza mai superare i limiti di decoro che devono contraddistinguere un’istituzione. Sono sicuro che tutto ciò non verrà meno nel lavoro che ci attende”, le sue prime parole. Variano anche altri componenti dell’Ufficio di presidenza. Angela Motta (Pd) è stata eletta vicepresidente di maggioranza e Franco Graglia (Fi) vicepresidente di minoranza.
Confermati Giorgio Bertola (M5S) e Gabriele Molinari (Pd) e a cui si aggiunge Walter Ottria (Mdp).

In seguito alle elezioni politiche, il Consiglio ha effettuato anche le sostituzioni di otto consiglieri regionali eletti in Parlamento:
– Giuseppe Antonio Policaro subentra al posto di Diego Sozzani
– Benito Sinatora al posto di Alessandro Benvenuto
– Luca Cassiani al posto di Davide Gariglio
– Andrea Tronzano al posto di Daniela Ruffino
– Angelo Luca Bona al posto di Gilberto Pichetto Fratin
– Luca Angelo Rossi al posto di Vittorio Berutti
– Andrea Fluttero al posto di Claudia Porchietto
– Celestina Olivetti al posto di Mauro Lausfmalagnino
Scritte e slogan di protesta comparsi durante la notte davanti al Palazzo di giustizia. Per la prima volta a processo il colosso del cibo a domicilio.
Riprenderà domani, mercoledì 11 aprile 2018, la prima causa in Italia contro la società colosso del food delivery, Foodora. Proprio il tribunale del lavoro di Torino emetterà la sentenza sul primo processo nel nostro Paese contro il sistema del lavoro – definito ormai “gig economy”- messo in piedi e attuato dalla più famosa piattaforma di “cibo a domicilio”. A fare causa alla società e a dare il via a questo processo divenuto ormai mediatico, sono stati sei ex giovani fattorini, licenziati dopo aver partecipato ad alcune manifestazioni di protesta contro la cosiddetta economia dei lavoretti. A fare da sfondo a tutta questa faccenda, oltre ai numerosi messaggi di solidarietà per i sei ragazzi che girano da giorni su tutti i canali social, si sono aggiunte anche diverse scritte di protesta comparse sulle pareti di una delle uscite del parcheggio sotterraneo che si trova di fronte al Palazzo di giustizia Bruno Caccia. “Foodora sfruttatori”, “No alla gig economy”, sono solo alcuni degli slogan che sono stati tracciati con vernice spray rossa e nera nelle prime ore di questa notte. Nella giornata di domani è previsto anche un presidio davanti al tribunale, organizzato dalla Camera del lavoro precario e autonomo di Torino che ha da sempre sostenuto la battaglia legale dei giovani ex rider. E’ inoltre stato organizzato, una volta resa pubblica la decisione dei giudici -qualunque essa sia- , un corteo in bicicletta che partirà dal Palagiustizia e si concluderà in piazza Statuto.
Simona Pili Stella
A dodici anni muore con un laccio al collo
Tragedia tra le mura di casa, vittima un dodicenne che è morto all’ospedale Maria Vittoria di Torino dove era stato ricoverato ieri sera in gravi condizioni. Hanno dato l’allarme la madre e la nonna che avevano trovato il ragazzino nella sua camera con la fibbia dello zaino legata al collo. La polizia non esclude alcuna ipotesi, dal suicidio al gioco finito in dramma.