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I vigili del fuoco salvano da incendio donna incinta

Una donna incinta e il suo primo figlio, sono rimasti bloccati sul balcone e sono stati messi  in salvo dai vigili del fuoco. L’incendio è divampato questa mattina  al secondo piano di un alloggio in via Sestriere a Perosa Argentina. . Le cause  sono ancora da accertare, ma dalle prime ricostruzioni, sembra che il rogo si sia sviluppato  dal divano, propagandosi al resto dell’appartamento.

(foto: archivio VV.FF.)

Doccia fredda dalla sottosegretaria Boschi: “I 61 milioni chiesti da Appendino non sono dovuti”

La  sindaca di Torino, Chiara Appendino,  si aspettava che il Governodopo le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato –  destinasse alla città 61 milioni. Ma la richiesta è stata respinta al mittente dalla sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, che nella trasmissione di Maria Latella su Sky Tg24 ha detto: “La sindaca sa che il governo ha in corso  un confronto con il comune e che i 61 milioni non sono dovuti”. aA stretto giro di Ansa la replica di Chiara Appendino:  “Il Governo dovrebbe avere con le amministrazioni locali un rapporto istituzionale e non legato all’appartenenza politica. Gli esiti delle due sentenze dei giudici amministrativi certificano la correttezza dei calcoli effettuati dai nostri uffici . Mi appello affinché tutta Torino si unisca a noi in questa battaglia per la nostra comunità e per tutti i torinesi”.

“L’Europa che (non) vorrei”

L’Europa che (non) vorrei:le parole che contano” è il titolo dell’incontro che si terrà lunedì 3 aprile 2017, dalle 10.00 alle ore 12.00, presso l’Auditorium dell’Itis Majorana di Grugliasco. L’iniziativa, promossa congiuntamente dal Comitato Resistenza del Consiglio regionale del Piemonte  e dall’analogo Comitato del Colle del Lys, rappresenta l’atto conclusivo dell’omonimo progetto didattico che ha visto coinvolte alcune classi delle scuole medie secondarie di secondo grado della provincia di Torino. Un percorso sulle “parole che contano” che ha inteso mettere in rilievo, attraverso temi chiave (migranti e mobilità; confini e libertà; risorse e opportunità; conoscenza e comunicazione; lingua e identità), i nodi fondamentali dell’essere cittadini europei nel XXI secolo. Anche e soprattutto in termini problematici, chiamando in causa il significato stesso dell’idea di appartenenza europea. Le varie classi hanno adottato le parole chiave, realizzando dei video che – in uno o due minuti – hanno reso “visibile” il senso del loro modo di interpretarle. All’incontro plenario di lunedì 3 aprile tutti i partecipanti – docenti e studenti – presenteranno i prodotti multimediali elaborati nel percorso. Dopo i saluti di Tiziana Calandri, dirigente scolastico dell’I.I.S. Majorana  e l’intervento del Vicepresidente del Consiglio regionale, delegato al Comitato Resistenza e Costituzione, Nino Boeti, lo storico Claudio Vercelli svolgerà alcune brevi considerazioni sul percorso didattico e sui temi emersi. Seguiranno le presentazioni dei lavori da parte delle classi 4° A-B-C  I.S.S.A “ Giulio Natta” di Rivoli; 4° e 5° Liceo economico sociale – I.I.S “Federico Albert” di Lanzo; 4° I.T.G.I. “Galileo Galilei” di Avigliana;4° A – Informatica e 4° C I.I.S. “Ettore Majorana” di Grugliasco. Un gioco informatico ( “Gaming Guess Emotion”) , ideato dagli allievi del Majorana coordinati dalla prof.ssa Loredana D’Orta e dal prof. Marcello Bozzi e una breve esibizione musicale del prof. Fabio Caucino, chiuderanno l’incontro. L’intera manifestazione sarà coordinata da Elena Cattaneo, del Comitato Resistenza Colle del Lys.

Marco Travaglini

Cane aggredisce e ferisce bimbo di 5 anni

Erano  in bicicletta le tre persone tra cui un bambino di 5 anni, che  sono state aggredite e ferite da un cane ad Airasca. Ora il bambino è all’ospedale Regina Margherita  per una lacerazione del tendine di Achille. Il papà di 36 anni e una donna di 63, hanno riportato lievi ferite alla coscia e al braccio. Il cane, probabilmente un randagio, non è ancora stato trovato.

 

(foto: archivio)

Torino violenta al Valentino: ragazzi aggrediti, uno tenuto otto ore sotto sequestro

Non fosse diverso il contesto sociale e differente pure l’epoca, si potrebbe parlare – parafrasando un noto film anni ’70 – di “Torino violenta”. Al Parco del Valentino, ieri, momenti di terrore per quattro ragazzi aggrediti, in due episodi differenti, da bande di rapinatori. Uno dei malcapitati giovani  è stato tenuto sotto sequestro dalle 8 alle 20. Sono stati quattro gli arresti da parte di Carabinieri e Polizia, ma i complici sono ancora ricercati. Il primo caso, durato dieci ore, ha avuto come vittima uno studente 18enne. Un ‘branco’ di cinque giovani, di origine marocchina, lo ha minacciato con un coltello per farsi consegnare il cellulare, un overboard, qualche decina di euro e i suoi vestiti. Rientrato a casa ha raccontato l’episodio ai genitori e sporto denuncia. La sua descrizione ha portato a un arresto. Nel secondo episodio  tre giovani sono stati presi a calci e pugni. I rapinatori, italiani, due di 18 anni e uno di 22 anni, hanno rubato zaino e bicicletta: sono stati arrestati.

 

(foto: il Torinese)

Tonnellate di rifiuti sulle montagne olimpiche

Diverse tonnellate di rifiuti abbandonati  sono stati rinvenuti vicino alle piste da sci di San Sicario Alta, a Cesana Torinese. Le hanno scoperte i carabinieri del nucleo operativo ecologico. Disseminati nella zona turistica mobili, vetri rotti , materassi, sparpagliati nel parcheggio di una struttura alberghiera in disuso da una decina di anni. Tutti oggetti  pericolosi per gli sciatori che scendevano dalle piste. Così i carabinieri hanno intimato alla proprietà della struttura, una società veneta, di delimitare l’area con una recinzione e di smaltire i rifiuti , così da evitare incidenti.

Una nuova casa per l’Aci Torino, il più antico d’Italia

Inaugurata  la nuova sede dell’Automobile Club Torino, l’ente più antico tra tutte le delegazioni dell’ACI – l’associazione nazionale affiliata al Comitato Olimpico Nazionale Italiano.

 

Alla base dell’innovativa struttura di 5.000 mq di piazzale San Gabriele di Gorizia, 210 (angolo via Filadelfia), c’è la volontà di trasferire in un unico spazio, il primo centro per la mobilità cittadino, i servizi tecnici, amministrativi e commerciali che ACI offre da sempre ai suoi Soci e a tutti gli automobilisti. Dal Centro Revisioni e Assistenza, agli uffici per il pubblico per servizi come pratiche auto, rinnovo patenti e assicurazioni, passando per la scuola guida dotata di simulatori e agli ampi spazi commerciali come la prima concessionaria digitale FCA, il tutto pensato per offrire una consulenza a 360° sul mondo dell’automobile. All’esterno della nuova sede, gli automobilisti potranno trovare un autolavaggio di ultima generazione, parcheggi e colonnine per ricaricare i veicoli elettrici, mentre all’interno il bar, la sala ristorazione e la moderna e funzionale sala per le conferenze completano le dotazioni dell’edificio.

 

La nuova sede dell’Automobile Club Torino è all’avanguardia anche dal punto di vista architettonico, grazie al progetto realizzato da Benedetto Camerana (Camerana&Partners) e sviluppato con AI Engineering. Dalla facciata caratterizzata da un design fluido e mosso in tema automobilistico, alla carrozzeria in zinco titanio che dialoga con gli edifici circostanti fino agli spazi interni, come l’ampia sala di attesa e la luminosità degli ambienti, pensati per rendere la visita del cliente e il lavoro dei delegati più piacevoli. Un modo anche questo per rendere l’AC Torino sempre più vicino ai cittadini torinesi, capace di offrire loro servizi di qualità, spazi moderni e soluzioni al passo con i tempi.

 

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In questa occasione è stato tagliato anche il nastro della mostra «Una storia per immagini», curata dal giornalista Angelo Mistrangelo e visitabile a ingresso libero fino al 31 maggio negli orari del Centro (lun-ven 8:30-17:30; sab 8:30-12:30), che racconta con fotografie, stampe, disegni e manifesti provenienti dall’Archivio dell’AC Torino, il rapporto tra l’Automobile Club e la Città, la cultura e lo sviluppo industriale e sociale. Lungo un itinerario di oltre ottanta scatti è possibile entrare in diretto contatto con quasi 120 anni di storia, dalla sede al Parco del Valentino del 1900 fino a quella attuale progettata dall’architetto Benedetto Camerana, dalle figure dei piloti Borzacchini e Varzi durante la «Susa Moncenisio», a personaggi illustri come il Senatore Giovanni Agnelli, passando alle immagini più famose della Cesana-Sestriere o a quelle dei posteggi cittadini, con particolare riguardo al dipinto «Parking» eseguito da Giorgio Ramella per l’apertura del parcheggio sotterraneo di via Roma o al quadro «Centenario» realizzato da Giacomo Soffiantino per celebrare i 100 anni dell’Automobile Club Torino.  

 

Il Presidente dell’Automobile Club Torino, Piergiorgio Re, ha commentato: “Questo importante investimento è la testimonianza concreta della fiducia che l’Automobile Club Torino ripone nel futuro. Dobbiamo prepararci alle nuove sfide che ci aspettano legate alla mobilità, con particolare attenzione agli aspetti legati all’ambiente e alla sicurezza stradale e non vi è dubbio che sempre di più mobilità privata e pubblica dovranno integrarsi a vantaggio della libertà degli utilizzatori”.

 

Il Vicepresidente dell’Automobile Club Torino, Adalberto Lucca, ha inoltre aggiunto: “Con la nuova sede abbiamo voluto creare il primo Centro in città dedicato completamente alla Mobilità e alle esigenze degli automobilisti. In questo senso “Casa ACI” è sinonimo di contemporaneità, tecnologia e vicinanza ai torinesi che potranno in questo luogo trovare i consueti servizi tecnici, amministrativi e commerciali offerti dall’ACI per rispondere alle loro esigenze”.

 

Il progettista della nuova sede, l’Arch. Benedetto Camerana, ha infine dichiarato: “La nuova sede dell’Automobile Club Torino è un progetto importante di architettura urbana e al tempo stesso un segno dei nostri tempi. L’edificio è in parte il recupero di un capannone produttivo esistente e in parte un volume completamente nuovo. Come le migliori istituzioni, ACI persegue una strategia vincente nell’Italia d’oggi, combinando la prudenza del riuso con la ricerca della trasformazione”.

Il vertice per la formazione dell’Esercito in visita a Torino

Il Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, vertice della Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito si è recato alla Scuola di Applicazione per approfondire la conoscenza dei Comandi dipendenti. Accolto a Palazzo Arsenale dal Comandante dell’Istituto Generale di Corpo d’Armata Claudio Berto, il Generale Serino ha salutato la Bandiera della Scuola decorata di medaglia d’argento al valore militare prima di assistere a un briefing dedicato alla missione del Comando. Nel corso della visita il Vertice per la Formazione dell’Esercito ha salutato il personale militare e civile appartenente al quadro permanente della Scuola e i frequentatori dei diversi corsi in atto. Rivolgendosi ai capitani del 142° corso di Stato Maggiore e agli ufficiali subalterni del 194° “Coraggio”, 195° “Impeto” e 196° “Certezza” il Gen. Serino ha sottolineato l’importanza di mettere a frutto insegnamenti ricevuti e le esperienze maturate in ambito scolastico per affrontare con serenità e competenza i futuri incarichi in seno alla Forza Armata. Prima di lasciare il capoluogo subalpino e dopo aver visitato le diverse infrastrutture gestite dal Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione, il Gen. Serino ha espresso il proprio plauso nei confronti delle attività didattiche dell’Istituto soffermandosi sui principali fattori di successo: rispetto per le tradizioni e sguardo rivolto verso un futuro nel quale internazionalizzazione degli studi e osmosi culturale con il mondo accademico, scientifico e imprenditoriale rappresentano saldi punti di riferimento.

 

Parteggia per la madre. Il padre tenta di ammazzare figlio 20enne, ma la pistola si inceppa

Dopo la separazione il figlio 20enne stava dalla parte della mamma. Per questo il padre, un italiano 46enne, con una pistola semiautomatica, si è recato al bar gestito dal ragazzo, a Madonna di Campagna, per ucciderlo. Ama quando stava per sparare l’arma si è inceppata. L’uomo, conosciuto dalle forze dell’ordine, è fuggito, ma gli agenti della Squadra Mobile l’hanno cercato e arrestato. da tempo minacciava e aggrediva l’ex compagna e il  giovane. L’arma che l’uomo ha puntato contro il 20enne non è stata ancora trovata e le ricerche sono in corso. Dopo essersi inceppata, pare che a strappargli di mano la pistola sia stato il figlio minore di 13 anni, che ha assistito alla scena.

Campi nomadi: senza lavoro ma con un patrimonio di quasi due milioni

Una volta dimostrata la pericolosità sociale degli indagati, gli uomini della Gdf hanno analizzato conti bancari, terreni e auto, confrontando il tutto con i redditi dichiarati negli ultimi 15 anni.

Si aggirerebbe intorno ai due milioni di euro, il valore dei beni confiscati dalla Guardia di Finanza di Torino, nei campi nomadi della città. Sulla base delle indagini svolte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, il Tribunale di Torino ha emesso un provvedimento di confisca di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, nei confronti di 26 persone a cui è stata riconosciuta un’enorme incongruenza tra i beni posseduti e l’inesistenza di redditi fiscalmente dichiarati. L’indagine ha preso vita qualche anno fa quando, dopo le prime verifiche sui residenti dei vari campi nomadi sparsi per la città, è emerso che alcuni di loro fossero proprietari di terreni, auto e conti corrente senza mai aver avuto un lavoro e di conseguenza un reddito. Gli investigatori nel corso di questi anni hanno raccolto molte prove che confermerebbero come la maggior parte dei 26 indagati, vivesse grazie al bottino dei furti commessi nel torinese: tutti gli immobili, le autovetture e il denaro in possesso degli indagati, non parrebbero giustificabili da alcuna lecita fonte di ricchezza. In base a tali indagini, il Tribunale di Torino ha disposto la confisca di tutto il patrimonio.