E’ morto nella notte, ad Alessandria, Mario Bortolato, in arte ‘Bort’, l’autore che ha firmato per oltre trent’anni “Le ultime parole famose”, la celebre vignetta tradizionalmente collocata nella penultima pagina della Settimana Enigmistica. Un titolo che ha fatto storia del costume e diventato di uso comune nei discorsi degli italiani. Laureato in legge, da giovane aveva esordito negli anni Cinquanta sul giornale satirico Marc’Aurelio. Nel 2017 aveva tagliato il nastro della mostra #SaveBorsalino, allo scopo di salvare la storica fabbrica alessandrina di cappelli. I funerali si terranno lunedì 21 nella chiesa di San Giovanni Evangelista nel quartiere Cristo di Alessandria.
Addio a Bort, l'autore de "Le ultime parole famose"
E’ morto nella notte, ad Alessandria, Mario Bortolato, in arte ‘Bort’, l’autore che ha firmato per oltre trent’anni “Le ultime parole famose”, la celebre vignetta tradizionalmente collocata nella penultima pagina della Settimana Enigmistica. Un titolo che ha fatto storia del costume e diventato di uso comune nei discorsi degli italiani. Laureato in legge, da giovane aveva esordito negli anni Cinquanta sul giornale satirico Marc’Aurelio. Nel 2017 aveva tagliato il nastro della mostra #SaveBorsalino, allo scopo di salvare la storica fabbrica alessandrina di cappelli. I funerali si terranno lunedì 21 nella chiesa di San Giovanni Evangelista nel quartiere Cristo di Alessandria.
"Il mercato Barattolo è rimasto nella vecchia sede"
“Basta strumentalizzare i poveri e confondere il Balon con il suk!”
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO “Nonostante la Deliberazione della Città di Torino (n.mecc 2018 06865/070 del 27/12/2018) che narra che l’area di via Carcano sarà la nuova sede per le attività di vendita e scambio occasionale di oggetti usati per le giornate di sabato e domenica a partire dal 19/1/2019, oggi Barattolo è rimasto nella vecchia sede. In via Carcano i cancelli sono chiusi e invece in Canale Molassi e San Pietro in Vincoli già da ieri pomeriggio è iniziata l’occupazione abusiva. Una vergogna inaccettabile da parte della città che non ha saputo applicare una propria Deliberazione. Mi aspetto a questo punto la sospensione di tutte le attività di Barattolo finché non si trovi una soluzione. Inaccettabile che nessuno sia intervenuto a impedire questo mercato completamente abusivo. Basta strumentalizzare i poveri e confondere il Balon con il suk!”
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Patrizia Alessi capogruppo FDI Circoscrizione 7
“Il mercato Barattolo è rimasto nella vecchia sede”
“Basta strumentalizzare i poveri e confondere il Balon con il suk!”
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO “Nonostante la Deliberazione della Città di Torino (n.mecc 2018 06865/070 del 27/12/2018) che narra che l’area di via Carcano sarà la nuova sede per le attività di vendita e scambio occasionale di oggetti usati per le giornate di sabato e domenica a partire dal 19/1/2019, oggi Barattolo è rimasto nella vecchia sede. In via Carcano i cancelli sono chiusi e invece in Canale Molassi e San Pietro in Vincoli già da ieri pomeriggio è iniziata l’occupazione abusiva. Una vergogna inaccettabile da parte della città che non ha saputo applicare una propria Deliberazione. Mi aspetto a questo punto la sospensione di tutte le attività di Barattolo finché non si trovi una soluzione. Inaccettabile che nessuno sia intervenuto a impedire questo mercato completamente abusivo. Basta strumentalizzare i poveri e confondere il Balon con il suk!”
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Patrizia Alessi capogruppo FDI Circoscrizione 7
I carabinieri contro le truffe agli anziani
Recenti episodi di truffe e furti verificatisi nella pianura dello Scrivia e che hanno avuto quali vittime persone anziane o sole, hanno indotto i Carabinieri della Compagnia di Tortona a incrementare ulteriormente il dispositivo di controllo del territorio anche attraverso particolari servizi di osservazione e controllo svolti da militari in abiti borghesi
Nell’ambito di questi particolari servizi, i Carabinieri della Stazione di Sale nella mattinata di giovedì 17 gennaio, sono intervenuti tempestivamente in quella piazza Garibaldi dove era stata segnalata la presenza di un furgone bianco con a bordo un soggetto italiano che tentava di vendere delle cassette di frutta ai passanti. L’uomo agiva in maniera molesta e insistente, cercando, una volta individuate le sue vittime tra le persone più “fragili”, per lo più persone anziane, di indurle ad acquistare della frutta contro la loro volontà utilizzando perciò metodi invasivi ed arroganti, al limite della violenza psicologica e della minaccia.In un caso l’uomo, è riuscito a rifilare due cassette di frutta ad un anziano pensionato di 91 anni, abitante a Sale, il quale è stato “costretto” a ricevere contro la sua volontà la merce ed a pagarla. Durante la discussione, il pensionato ha estratto il portafogli per pagare la frutta e liberarsi della presenza ingombrante del venditore che, in realtà, aveva altre intenzioni e, approfittando della condizione di minore difesa dell’anziano, gli ha sfilato dal portafoglio 100 euro per poi allontanarsi, velocemente, con il furgone. La vittima ha tentato di reagire e, gridando, ha attirato l’attenzione di alcuni passanti e della pattuglia di Carabinieri che era nei pressi. I militari hanno soccorso l’anziano, raccolto la sommaria testimonianza dei fatti e l’indicazione della via di fuga intrapresa dal ladro ponendosi immediatamente sulle sue tracce. Dopo breve inseguimento il furgone bianco Fiat Doblò è stato intercettato e bloccato dai militari. Alla guida un giovane pluripregiudicato di anni 28, di origine napoletana, che non ha opposto resistenza. La perquisizione personale ha portato alla luce le due banconote da 50 euro asportate all’anziano. L’uomo è stato immediatamente dichiarato in arresto per furto con strappo aggravato dall’aver agito nei confronti di persona anziana e condotto nelle camere di sicurezza della Caserma in attesa del rito direttissimo.
Massimo Iaretti
Le proprietà piemontesi confiscate alle mafie
Nell’ambito delle iniziative regionali di ‘Libera Idee’ Piemonte sulla percezione del fenomeno mafioso e corruttivo, sabato 19 gennaio, si terrà davanti al municipio di Sale, comune del tortonese, in Provincia di Alessandria, un flash mob di sensibilizzazione per il riuso sociale del beni confiscati alle mafie. In Piemonte le unità immobiliari confiscate sono 151 con 483 particelle catastali classificate di cui 114 destinate e riutilizzate, 44 destinate ma non riutilizzate, 325 confiscate definitivamente e in gestione all’Anbsc-Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Il tempo che intercorre tra confisca ed assegnazione ha una durata media di 1925 giorni, oltre 5 anni. A Sale le confische definitive sono tre, tutte attualmente in amministrazione presso l’Anbsc, già sequestrate con provvedimento di prevenzione del Tribunale di Alessandria.
M.Iar.
Avvocato muore di fronte al tribunale
Un legale milanese di 54 anni è morto a pochi passi dall’ingresso del Palazzo di Giustizia di Torino. L’avvocato è stato colto da un malore all’uscita dal parcheggio sotterraneo davanti al grattacielo Sanpaolo. L’allarme è stato dato dai passanti ed è intervenuto il servizio di soccorso 118, ma l’intervento di rianimazione è stato inutile. Sul posto anche i carabinieri del reparto in servizio al palagiustizia e il nucleo radiomobile.
(foto: il Torinese)
La stazione di Livorno Ferraris, della Compagnia carabinieri di Vercelli deve essersi specializzata nel rintracciare gli autori delle truffe online. Pochi giorni fa i militari erano risaliti ad un truffatore che aveva ‘venduto’ un’auto tramite annuncio su un incolpevole sito di e-commerce, intascando un acconto di 500 euro e ‘sparendo’ poi nel nulla. Era stato rintracciato e denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli grazie alle indagini. Adesso è la volta di un pregiudicato romano di 45 anni, reo di aver venduto un telefono cellulare ad un 55enne di Livorno Ferraris, che lo aveva contattato vedendo un’inserzione pubblicata su un sito di e-commerce. Ritenuto equo il prezzo richiesto, l’acquirente aveva seguito la procedura indicata sul sito, accreditando la somma di denaro richiesta attraverso un bonifico. Un primo ritardo nella consegna del prodotto era stata valutata nemmeno con tanta preoccupazione e messa in conto già all’atto della lettura delle recensioni degli altri utenti, che avevano a fattor comune lamentato
analoga problematica, tuttavia, osservando che il bonifico era andato a buon fine ma che nessun documento a comprova dell’acquisto gli era stato trasmesso, in difformità alle procedure che lo stesso sito riportava, la vittima ha cercato di effettuare ulteriori approfondimenti, dai quali otteneva una sola comunicazione dallo staff del sito che aveva rappresentato difficoltà tecniche in via di risoluzione. Di fatto, tali difficoltà non sono ma state superate e sono infine emerse per quello che era stato il sentore del truffato, ovvero il fatto che il venditore era in realtà un truffatore, resosi poi assolutamente irreperibile senza ovviamente spedire il prodotto acquistato. Le indagini esperite hanno consentito di identificare il responsabile dell’episodio e di deferirlo all’Autorità Giudiziaria per truffa. La morale, dunque, è sempre la stessa: il commercio on line è sicuramente una conquista resa possibile grazie alla tecnologia, ma occorre raddoppiare sempre le cautele.
Massimo Iaretti
Colti in flagrante mentre smurano la cassaforte
I Carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Casale Monferrato e delle Stazioni di Gabiano, Murisengo, Fubine e Pontestura hanno arrestato in flagranza di reato per tentato furto aggravato in concorso quattro cittadini stranieri:, 21enne ed una 23enne rumeni, una cittadina rumena di 19 anni ed un moldavo di 20 anni. Roberta, 19enne rumena, GROSU Andrei Alexandru, 23enne rumeno, e DEACOV Ion, 20enne moldavo. I quattro sono stati sorpresi all’interno di un locale in ristrutturazione nel Comune di Casale Monferrato, il No Noia di strada alla Dida, dove stavano smurando una cassaforte e avevano già accumulato materiale ferroso di vario genere, pronto per essere asportato. I Carabinieri hanno proceduto al sequestro degli arnesi da scasso utilizzati per il tentato furto e restituito la refurtiva ai proprietari. Al termine dell’attività di polizia giudiziaria, i quattro sono stati condotti presso il carcere di Vercelli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Massimo Iaretti
PESCE AVARIATO IN CORSO GIULIO CESARE
Agenti del Comando VI Circoscrizione Barriera di Milano della Polizia Municipale hanno effettuato oggi, giovedì 17 gennaio, un controllo in un negozio di vendita generi alimentari in corso Giulio Cesare nei pressi di via Feletto, gestito da una cittadina di nazionalità nigeriana. Sono stati trovati circa 60 chilogrammi di pesce surgelato (sgombro, nasello, orata…), in pessimo stato di conservazione. L’esercente è stata deferita all’Autorità Giudiziaria e gli alimenti posti sotto sequestro. Altri Agenti del Comando VII Circoscrizione Aurora della Polizia Municipale hanno ispezionato una gastronomia all’inizio del corso Giulio Cesare con un titolare di etnia nord-africana. Sono stati riscontrati illeciti amministrativi relativi al pavimento sporco, presenza di prodotti per la pulizia collocati vicino a derrate alimentari, bidoni dell’immondizia privi di copertura, mancanza del relativo cartello dell’orario dell’esercizio. Gli Agenti, sempre in corso Giulio Cesare, hanno anche accertato identiche infrazioni in altri due locali di gastronomia, con titolari di etnia nord-africana e di etnia asiatica. Infine, in un bar, gestito da cittadino italiano, sono stati posti sotto sequestro amministrativo 3 videogiochi, ai sensi dell’art. 5 Legge Regionale n 9/16.