Caos e traffico bloccato, questa mattina tra corso Stati Uniti e corso Duca degli Abruzzi, per un cane chihuahua che correva da una parte all’altra della strada. E’ intervenuta una pattuglia della polizia,che si trovava in servizio in zona. Il cagnolino è stato inseguito fino in corso Vittorio Emanuele dove è stato preso. Gli agenti del commissariato San Secondo gli hanno dato da bere e da mangiare e hanno riconsegnato il cane, scappato la sera prima, alla proprietaria.
VOLOTEA: AL VIA LA NUOVA ROTTA TORINO-NAPOLI
Ottimi i risultati dell’estate 2108 firmati Volotea all’Aeroporto di Torino: da giugno ad agosto, Volotea ha registrato un load factor del 97%, trasportando più di 75.000 passeggeri
È decollato, lunedì 17 settembre, da Torino il nuovo volo alla volta di Napoli operato da Volotea, la compagnia aerea low cost che collega città di medie e piccole dimensioni in Europa. La nuova rotta è disponibile 6 giorni su 7 (ogni lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e domenica), per un’offerta totale di più di 21.900 posti. Molto incoraggianti i risultati raggiunti presso lo scalo dalla low cost che ha concluso l’estate 2018 trasportando a livello locale 75.000 passeggeri, con un incremento del +16% rispetto all’estate scorsa e con un load factor del 97%. Durante i mesi estivi, i viaggiatori piemontesi hanno potuto decollare con Volotea da Torino verso 9 mete in totale, 6 italiane – Cagliari, Olbia, Lampedusa, Napoli (novità 2018), Pantelleria e Palermo – e 3 all’estero – Corfù e Skiathos in Grecia e Palma di Maiorca in Spagna. “Siamo felici di aver inaugurato la nuova rotta da Torino verso Napoli, che si aggiunge alle connessioni annuali per Palermo e Cagliari. Grazie al nuovo volo per Napoli, i passeggeri piemontesi avranno un’offerta di volo ancora più ricca e potranno decollare a bordo dei nostri aeromobili verso una delle città più belle e accoglienti d’Italia – ha commentato Valeria Rebasti, Commercial Country Manager Italy & Southeastern Europe di Volotea -. Allo stesso tempo ci auguriamo che la nuova rotta possa incrementare il flusso di turisti incoming desiderosi di visitare Torino, alla scoperta delle sue bellezze artistiche e, durante l’inverno, delle rinomate località sciistiche piemontesi”. Tutte le rotte da e per Torino sono disponibili sul sito www.volotea.com, nelle agenzie di viaggio o chiamando il call center Volotea all’895 895 44 04.
“E, come se non bastasse, l’indennità per il pattugliamento del Raccordo Autostradale (R.A. 10) Torino- Caselle dell’ANAS (statale)non viene nemmeno riconosciuta”
Nelle autostrade della provincia di Torino la sicurezza degli utenti è garantita dai poliziotti della Polstrada che dal 2016 non vedono il “becco di un quattrino” per quanto riguarda l’indennità (5,16 € nette al giorno, oltre alle 1,50 € serali, 2,50 € notturne) nonostante la concessionaria sia sempre puntuale nei versamenti periodici (la procedura complessivamente dura circa 4 mesi). Per questi poliziotti che tutti i giorni e in tutte le ore, con il caldo, il freddo, la neve, la pioggia, intervengono in aiuto degli automobilisti in difficoltà, oltre a prevenire e reprimere i reati in autostrada e negli Autogrill, rimandare “alle calende greche” il pagamento delle indennità è disarmante. Eppure sarebbe sufficiente calendarizzare il pagamento (es. ogni 6 mesi). Ma poiché non c’è mai limite al peggio, si aggiunga che il pattugliamento del Raccordo Autostradale Torino-Caselle gestito dall’ANAS, Ente pubblico, non solo non viene retribuito, ma nemmeno tenuto in considerazione. Non vorremmo, continua Eugenio Bravo, assistere ad un’assurda quanto spiacevole diversità di trattamento tra i poliziotti che lavorano sulle autostrade gestite dai privati e quindi indennizzati, e quelli che lavorano sulle autostrade dello Stato come il Raccordo Autostradale di Torino –Caselle dell’ANAS e quindi penalizzati. Se si devono recuperare i soldi dai versamenti dei concessionari privati per pagare le indennità dei colleghi (anche se la Torino-Caselle è statale), come sembrerebbe già avvenga per l’autostrada Salerno-Reggio Calabria dell’ANAS, sarebbe ora di provvedere. In questo contesto non intendiamo disquisire se sia preferibile la gestione privata delle autostrade o quella pubblica. A noi interessa che le concessionarie private, quelle virtuose, oltre alle puntuali manutenzioni e servizi autostradali e a fornire gli edifici per gli Uffici della polizia stradale, le pulizie, gli automezzi, il carburante, gli ausiliari del traffico ecc. provvedano a versare sempre puntualmente il pagamento dell’indennità autostradale dei poliziotti. La burocrazia ministeriale, dal canto suo, provveda a girare ai poliziotti il meritato riconoscimento economico in tempi brevi: i poliziotti sono stanchi di queste lunghe attese.
Il Segretario Generale Siulp Torino Eugenio Bravo


Batteri nell’acqua: bottigliette di minerale a scuola
E’ stata rilevata la presenza di un numero piuttosto elevato di batteri nell’acqua, e così la scuola utilizzerà bottigliette confezionate di minerale. E’ la decisione del Comune di Montanaro per gli alunni della scuola elementare Sandro Pertini e della materna Walter Fillak. In base all’analisi dell’Asl, nell’acqua dei rubinetti sono stati rinvenuti valori di batteri leggermente superiori al consentito. Saranno effettuati controlli sull’impianto per risolvere il problema.
Fatto a pezzi il Cr7 cartonato
E’ stato rimosso il cartonato a grandezza naturale realizzato (forse) da qualche buontempone bianconero per celebrare la doppietta di Ronaldo nell’ultima partita di campionato. La sagoma di cartone di CR7 era stata collocata nottetempo in braccio alla statua di Cesare Balbo, in piazza Cavour. Qualche tifoso di parte avversa ha fatto a pezzi il cartonato lasciandolo ai piedi del monumento. La foto è del lettore Mario Merta, che nel suo profilo facebook ha messo il like solo ad Andrea Villa, il Banksy torinese… Che ci sia lo zampino dell’artista provocatore, in questa “operazione Ronaldo di cartone”?
Metro in tilt per un guasto
Il guasto a un convoglio della metropolitana ha interrotto il servizio dei treni da Lingotto a Porta Nuova. Verso le 12 un treno si è fermato poco dopo essere partito dalla stazione Nizza. Si sono accese le luci di emergenza e i passeggeri sono rimasti all’interno. Per “liberarli” e’ stato necessario bloccare tutto il traffico, che è tornato regolare solo verso le 13,30. (Foto: il Torinese)
Tir contro ponte, autostrada chiusa
Il raccordo autostradale Ivrea Santhia’ e’rimasto chiuso tutta la notte per un incidente avvenuto alle 2 in direzione di Ivrea a Settimo Rottaro. Un tir guidato da un autista di 54 anni, slovacco, e’ finito per cause in fase di accertamento, contro il pilone di un ponte. Ferito ma non grave il camionista è stato soccorso e trasferito all’ospedale di Ivrea. Gli uomini di Ativa hanno lavorato tutta la notte per verificare le condizioni di sicurezza del viadotto e non e’ stata rilevata la presenza di danni rilevanti. Ora la bretella autostradale è riaperta in entrambe le direzioni.
All’asta per 11 milioni la Foresteria Lingotto
Approvata oggi dal Consiglio Comunale di Torino (28 voti favorevoli e 3 astenuti) la deliberazione proposta dagli assessori Sergio Rolando e Marco Giusta per mettere all’asta per 99 anni la costituzione della proprietà superficiaria sull’immobile “Foresteria Lingotto”, al quarto piano di via Nizza 230 a Torino (8.970 mq), con vincolo di destinazione a residenza universitaria per 30 anni (che potrà poi essere rinnovato), a tariffe calmierate per almeno il 51% dei posti letto.La base d’asta ammonta a 11 milioni di euro, a cui si aggiungono 200mila euro per gli arredi.L’immobile – che necessita di interventi di manutenzione straordinaria – ospita 216 posti letto.Fino al 31 maggio 2019 l’immobile potrà continuare a essere utilizzato dalla Fondazione Ceur – attuale concessionario – per non interrompere il servizio a favore degli studenti che hanno già effettuato le prenotazioni per il prossimo anno accademico.In passato, l’immobile è stato utilizzato per ospitare i giornalisti in occasione delle Olimpiadi 2006 e, successivamente, per le Universiadi.Nel dibattito in aula, il consigliere Stefano Lo Russo (PD) ha espresso un giudizio positivo sull’operazione, fatta in coerenza con gli atti programmatici della precedente Giunta, ma si è detto perplesso sul ribasso del valore dell’immobile, passato in breve tempo da 15 milioni a 11 milioni di euro.Il capogruppo dei Moderati Silvio Magliano, nel condividere l’intervento del consigliere Lo Russo, si è augurato che la totalità dei servizi ora forniti dalla residenza venga mantenuta.Damiano Carretto (M5S) ha affermato che la problematica della residenzialità universitaria non si riduce al masterplan elaborato dal PD e si è augurato che la Regione Piemonte, nel prossimo bilancio, investa sulle residenze Edisu.Francesco Tresso (Lista Civica per Torino) ha affermato che è giusto rivedere il progetto di Torino Città Universitaria, ma si è domandato come mai non sia ancora stato fatto, anche per sollecitare finanziamenti regionali.In chiusura di dibattito, il vice sindaco Guido Montanari ha precisato che l’Amministrazione intende allargare il tema della residenzialità non solo agli universitari, ma anche ai formatori e ai giovani in generale, coinvolgendo sia Politecnico che Università.Infine, l’assessore alle Politiche a sostegno di Torino Città Universitaria Marco Giusta ha ricordato l’impegno dell’attuale Giunta a favore degli studenti universitari, ad esempio con l’operazione in via Lombroso 16, il finanziamento al Collegio Einaudi e l’erogazione di fondi all’Edisu per l’anticipo di caparre sulla residenzialità per i vincitori di borse di studio. Ha però evidenziato le difficoltà legate alla mancanza di fondi da parte di Edisu nella gestione delle residenze.
SULLA MIA PELLE. LA STORIA DI STEFANO CUCCHI
Sono le 18.14 quando al cinema Ambrosio di Torino, termina la proiezione del film che racconta gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi, il trentunenne romano morto nove anni fa dopo essere stato arrestato per detenzione e spaccio di stupefacenti. Nonostante lo scorrere dei titoli di coda, nessuno osa alzarsi dalla poltrona. Nessuno parla. Tutti li, immobili a fissare lo schermo, increduli, attoniti, come se ci si aspettasse un ultimo colpo di scena che però non arriva: Stefano Cucchi è morto e Lui ancora non ha giustizia. La somiglianza tra i protagonisti, Alessandro Borghi e Jasmine Trinca, a Stefano e Ilaria Cucchi è impressionante così come impressionante è la loro bravura nel raccontare quella che è la storia di una famiglia, ma che in realtà ne racchiude molte altre che non sono però arrivate sulle prime pagine dei giornali. E’ la storia di tutti coloro che troppo spesso si sentono impotenti davanti alle autorità e che pensano che tacere sia meglio visto che “tanto non cambia
niente”. È un film che fa rabbia soprattutto se si considera che, come ha dichiarato il regista Alessio Cremonini presente in sala prima della proiezione, “il 99% dei dialoghi è stato preso dai verbali. Verbali in cui le persone coinvolte sostengono di avere avuto quel determinato tipo di rapporto con Cucchi”. Più che un film, in effetti, sembra un documentario: Stefano Cucchi non viene descritto come un martire, ma semplicemente come un ragazzo che, come ha detto la protagonista femminile Jasmine Trinca anche Lei presente in sala, “nella vita ha sbagliato mille volte, ma non per questo doveva fare
quella fine”. La Trinca, inoltre, alla domanda “Perché è stato fatto questo film” risponde: “In questo momento storico per noi raccontare un mondo in cui non ci si accorge di chi sta accanto a noi in cui c’è una perdita totale della considerazione dell’essere umano ha un significato e per questo motivo ha un valore aggiunto vederlo in una sala cinematografia perché diventa un’esperienza collettiva”. Questo film ha l’intento di smuovere le coscienze e ci riesce in pieno: è un pugno allo stomaco, un male viscerale ma necessario, che tutti dovrebbero provare.
Dora Mercurio