Non si arrendeva alla fine della loro relazione
Covid-19: a Tortona la prima vittima, aveva 79 anni
Comunicato stampa della Regione Piemonte, mercoledì 4 marzo ore 19
CORONAVIRUS PIEMONTE: 84 I CASI PROBABILI POSITIVI
Sono 84 i casi risultati positivi al coronavirus “COVID-19” in Piemonte: 41 in provincia di Asti, 17 nell’Alessandrino, 11 in provincia di Torino, 5 nel Verbano Cusio Ossola, 3 in provincia di Novara e 4 nel Vercellese, più 3 casi extraregione.
Quaranta persone sono tuttora ricoverate in ospedale. Di questi, 21 sono ospitati in reparti di malattie infettive: 8 ad Asti, 4 a Novara, 5 all’Amedeo di Savoia di Torino, 2 ad Alessandria, 2 a Vercelli. Altri 14 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva, 5 sono in altri reparti. Le persone in isolamento fiduciario domiciliare sono 43.
SITUAZIONE PRONTO SOCCORSO
Risultano al momento precauzionalmente chiusi gli ospedali di Novi Ligure e Tortona, dopo il rilevamento di casi di positività che hanno richiesto la sanificazione dei locali e la messa in osservazione dei sanitari coinvolti nelle azioni di assistenza specifica.
Un altro caso di contagio, nel pomeriggio, ha reso necessario chiudere precauzionalmente anche il Pronto soccorso, la Rianimazione e la Medicina di urgenza dell’ospedale di Biella.
Nel caso di Tortona, si stanno gradualmente trasferendo i pazienti in altre strutture in modo da riservare l’ospedale alle funzioni di “Covid Hospital”, come previsto dal nuovo piano di emergenza della rete ospedaliera.
A Novi Ligure e Biella, invece, l’attività tornerà alla normalità non appena saranno completate le operazioni di sanificazione delle strutture.
MODELLI PREVISIONALI SUL CONTAGIO IN PIEMONTE
Chiusura delle scuole ed isolamento sanitario sono le misure di mitigazione più efficaci per ridurre il tasso di attacco dell’epidemia.
Lo ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte nella conferenza stampa di poco fa all’Unità di crisi del Piemonte, illustrando i risultati dei modelli epidemiologici redatti su base scientifica e raccolti dallo stesso Assessorato.
Dai grafici presentati dall’assessore, emerge chiaramente che, quanto più tardi si attua l’intervento di contenimento sociale, tanto più questo perde di efficacia.
L’applicazione immediata di tutte le misure di contenimento (sospensione del lavoro in sede, chiusura delle scuole e isolamento di almeno il 90% dei contagiati) entro le prime due settimane dalla scoperta dell’epidemia, riesce sostanzialmente a contenerla quasi del tutto, ma, più realisticamente, quando questo non è possibile, esistono alcune misure più efficaci di altre, quali, appunto, la chiusura delle scuole e l’isolamento dei contagiati.
Le stesse misure, se applicate dopo tre settimane dall’inizio dell’epidemia, risultano decisamente meno efficaci, per diventare sostanzialmente inutili se applicate dopo la quinta settimana.
L’assessore ha pertanto esortato la popolazione a collaborare con il Sistema sanitario nazionale, attraverso il rigoroso rispetto delle norme igieniche, la limitazione il più possibile delle interazioni sociali non strettamente necessarie e l’uso consapevole e appropriato degli accessi ospedalieri.
A Tortona si registra la prima morte connessa al virus Covid-19 nella nostra regione. Si tratta di un 79enne che era già colpito da diverse altre patologie, era ricoverato nell’ospedale cittadino. Si stanno effettuando le verifiche per capire se la causa del decesso sia il coronavirus o complicazioni legate alle altre malattie.
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Comunicato stampa della Regione Piemonte, mercoledì 4 marzo ore 11,30
Sono 81 i casi risultati positivi al coronavirus “COVID-19” in Piemonte: 41 in provincia di Asti, 15 nell’Alessandrino, 11 in provincia di Torino, 5 nel Verbano Cusio Ossola, 3 in provincia di Novara e 3 nel Vercellese. Nella somma degli 81 positivi rientrano anche 3 casi di pazienti provenienti da altre regioni, trattati in Piemonte.
Venticinque persone sono tuttora ricoverate in ospedale. Di questi, 19 sono ospitati in reparti di malattie infettive: 6 ad Asti, 4 a Novara, 5 all’Amedeo di Savoia di Torino, 2 ad Alessandria, 2 a Vercelli. Altri 13 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva.
Finora sono 514 i tamponi eseguiti in Piemonte, 407 dei quali risultati negativi.
Dall’Istituto Superiore di Sanità è stato al momento confermato un solo caso, sugli 81 complessivi. Per gli altri si attende ancora il responso dello stesso Istituto.
È stato riaperto in mattinata, dopo essere stato opportunamente sanificato nelle zone a rischio, il Pronto soccorso dell’ospedale San Luigi di Orbassano, a causa del passaggio di un paziente individuato come “caso sospetto” e risultato poi positivo al test sul COVID-19.
Non ha interrotto l’attività, invece, il Pronto soccorso delle Molinette di Torino, dove è stato gestito secondo i protocolli un caso sospetto, risultato poi positivo al test. In via precauzionale, alcuni operatori sanitari stati messi in isolamento fiduciario domiciliare.
Per contenere la diffusione del virus, l’assessore regionale alla Sanità e il coordinatore dell’Unità di crisi chiedono la collaborazione di tutti i cittadini piemontesi, invitandoli a rispettare le norme di prevenzione e a limitare al minimo indispensabile le uscite in luoghi di assembramento.
Comportamenti responsabili da parte della popolazione aiutano a mitigare l’impatto dell’onda lunga dei contagi sulle preziose (e non infinite) risorse del Servizio sanitario nazionale. Minore sarà il numero dei casi affrontati dagli operatori degli ospedali e meglio questi potranno essere fronteggiati e curati.
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martedì 3 marzo, ore 19 / Sono 63 i casi risultati positivi al coronavirus “COVID-19” in Piemonte: 40 in provincia di Asti, 6 in provincia di Torino, 4 nel Verbano Cusio Ossola, 3 in provincia di Novara, 2 nel Vercellese e 6 nell’Alessandrino. Sono inoltre ricoverati in strutture del territorio un paziente proveniente dalla provincia di Cremona e uno dalla provincia di Piacenza, mentre sono attesi sei pazienti da Finale Ligure.
Sedici persone sono tuttora ricoverate in ospedale: 6 ad Asti, 4 a Novara e 3 all’Amedeo di Savoia di Torino, 2 ad Alessandria, 1 a Vercelli. Altri 5 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva.
Sono 42 le persone in isolamento fiduciario domiciliare, la maggior parte componenti della comitiva reduce dal soggiorno di Alassio.
Finora sono 479 i tamponi eseguiti in Piemonte, 391 dei quali risultati negativi.
Dall’Istituto Superiore di Sanità è stato al momento confermato un solo caso, sui 63 complessivi. Per gli altri si attende ancora il responso dello stesso Istituto.
Ore 11,30 /Sono 56 i casi risultati positivi al coronavirus “COVID-19” in Piemonte: 40 in provincia di Asti, 7 in provincia di Torino, 4 nel Verbano Cusio Ossola, 3 in provincia di Novara, 1 nel Vercellese e 1 nell’Alessandrino
Tredici persone sono tuttora ricoverate in ospedale: 7 ad Asti, 3 a Novara e 3 all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino. Altri 3 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva.
Sono sempre 40 le persone in isolamento fiduciario domiciliare, la maggior parte componenti della comitiva reduce dal soggiorno di Alassio.
Finora sono 477 i tamponi eseguiti in Piemonte, 387 dei quali risultati negativi.
Dall’Istituto Superiore di Sanità è stato al momento confermato un solo caso, sui 56 complessivi. Per gli altri si attende ancora il responso dello stesso Istituto.
Prima dell’estate si correrà Just the woman I am
Si terrà prima dell’estate la corsa non competitiva Just the woman I am, organizzata ogni anno dal Cus, che si sarebbe dovuta tenere l’8 marzo
Come è noto la manifestazione, che vede sempre la presenza di migliaia di partecipanti, è stata rinviata a causa dell’emergenza sanitaria.
La corsa podistica non competitiva, promossa a favore della ricerca universitaria contro il cancro si svolgerà tra maggio e giugno.
Durante controlli mirati alla tutela della salute pubblica, incentrata principalmente sugli alimenti posti in vendita dagli esercizi commerciali, nella giornata di ieri, 3 marzo, gli Agenti della Polizia Municipale del Reparto “VI – Barriera di Milano” hanno ispezionato un esercizio commerciale in via Martorelli.
Nel corso della visita ispettiva hanno rinvenuto e sequestrato circa 100 kg di alimenti, tra i quali pesce e carni congelate, in quanto detenuti ai fini di vendita con modalità non idonee a garantirne un adeguato stato di conservazione con possibile pregiudizio per la salute del consumatore.
L’esercente, di nazionalità bengalese, è stato deferito con denuncia alla competente Autorità giudiziaria.
Maxi sequestro di droga
Vasta operazione dei carabinieri
Nel corso delle indagini, condotte sul territorio nazionale e all’estero, i militari dell’Arma hanno sequestrato oltre 4 tonnellate e mezzo di marijuana, 36 kg di cocaina, 62 kg di hashish e 4lt. di olio (di hashish), per un valore complessivo di 8 milioni di euro. Bloccati inoltre 15 corrieri.
Coronavirus, truffe online: nuove denunce della GdF
Garantivano una potenziale immunità contro il “coronavirus”
Un vero e proprio “CORONAVIRUS SHOP”, almeno questa è la denominazione riportata in uno dei tanti siti individuati dalla Guardia di Finanza di Torino che sta proseguendo le indagini dopo la maxi operazione dei giorni scorsi che ha visto migliaia di articoli, spacciati come “antidoti” contro il virus, venduti a prezzi folli.
Ionizzatori d’ambiente, mascherine, tute, guanti protettivi, prodotti igienizzanti, occhiali, kit vari, facciali filtranti, copri-sanitari, integratori alimentari insomma di tutto un po’, il cui utilizzo da parte dei consumatori, almeno questo è quello che è stato ingannevolmente pubblicizzato dai venditori, poteva garantire l’immunità totale dal COVID-19.
Salgono così a 33 in pochi giorni i truffatori del web tutti pronti a garantire una protezione totale dal contagio dal “CORONAVIRUS”, grazie all’utilizzo delle più disparate apparecchiature ovvero dispositivi di protezione individuale di facile reperibilità sul mercato.
Anche in questo caso i prezzi alla vendita per ogni singolo articolo, come già hanno raccontato le cronache nei giorni scorsi, hanno raggiunto le migliaia di Euro.
I Baschi verdi del Gruppo Pronto Impiego Torino, coordinati dai magistrati Vincenzo Pacileo e Alessandro Aghemo della Procura della Repubblica di Torino, sono riusciti a identificare ulteriori 14 imprenditori, tutti italiani, responsabili di frode in commercio.
Rischiano ora fino a 2 anni di reclusione.
Sul punto si pone in evidenza il fatto che le autorità sanitarie sono state ripetutamente chiare nel lanciare i messaggi alla collettività sulle modalità di utilizzo, sulla tipologia e sull’effettiva protezione degli articoli sanitari che in ogni caso devono esser associati ad un corretto stile di vita dal punto di vista igienico-sanitario, senza sottolinearne inesistenti effetti “miracolistici”.
La frode scoperta dalla Guardia di Finanza torinese riguarda tutto il territorio nazionale.
Ferramenta, commercianti di detersivi, autoricambi, coltivatori diretti e allevatori di bestiame, venditori porta a porta, profumerie queste le attività dei “furbetti del web”. Torino, Cosenza, Napoli, Foggia, Rimini, Salerno, Caserta, Modena, Cagliari, Campobasso, Mantova e Macerata, invece, le province coinvolte nell’operazione.
I Finanzieri, chiudendo il “cerchio” intorno a questa prima fase investigativa, hanno inoltre segnalato all’Autorità Giudiziaria le 16 società coinvolte per la responsabilità amministrativa derivante dalla commissione dei reati, violazioni queste, che prevedono sanzioni e pene severissime; si va dalle sanzioni pecuniarie, alla confisca del profitto ottenuto, alla revoca delle licenze, sino al divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione.
L’attività, che è solo agli inizi, rientra nel quadro delle attività svolte in via esclusiva dalla Guardia di Finanza quale organo di Polizia Economico Finanziaria a tutela della concorrenza e del mercato posta ad argine delle Frodi in Commercio ed in materia di Sicurezza Prodotti.
Ruba sette paia di pantaloni, fermato dagli agenti
Un cittadino marocchino di 25 anni è stato arrestato dagli agenti della Squadra Volante per rapina.
Un drone di 250 grammi di peso sfuggito alla guida di un ragazzo di 28 anni si è schiantato sull’autostrada A6 Torino-Savona a Fossano
L’episodio, accaduto nei giorni scorsi, è stato reso noto oggi.
Non ci sono state conseguenze per gli automobilisti ma il pilota è stato identificato e denunciato dalla polizia stradale per violazione del regolamento Enac, l’Ente nazionale dell’ aviazione civile. Il pilota stato scoperto da una pattuglia della polizia stradale mentre stava recuperando il drone con la sua vettura in sosta nella corsia d’emergenza. Ha spiegato che era precipitato mentre lo pilotava dai campi, a 80 metri sotto il viadotto.
È il bilancio di una notte di controlli, quella appena trascorsa, che ha visto la Guardia di Finanza di Torino impegnata al Sestriere, in alta Val di Susa, in un’attività di prevenzione, mirata a contrastare il traffico di stupefacenti ed episodi di microcriminalità.
Alcuni equipaggi della Compagnia di Susa e della Tenenza di Bardonecchia, supportati dalle Squadre Cinofile del Gruppo Torino, hanno controllato per gran parte della notte, all’ingresso del Colle, sia le auto provenienti dalla Val Chisone e pinerolese, che quelle provenienti dalla Val di Susa.
Come detto, centinaia le persone identificate e decine i grammi di sostanze stupefacenti sequestrati, sia a bordo delle autovetture fermate che occultate sulle persone, oltre a diversi spinelli già confezionati e pronti per essere consumati.
Quantitativi di Hashish e marijuana sono stati anche rivenuti nascosti all’interno di una transenna sita in un parcheggio posto nelle immediate vicinanze di un noto locale notturno del Sestriere, molto probabilmente sostanze “abbandonate” dai possessori alla vista dei Finanzieri.