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A Torino il Congresso dei Testimoni di Geova 

Oltre 13.000 all’INALPI Arena

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Dal 27 al 29 giugno 2025 L’Inalpi Arena di Torino ospiterà il Congresso dei Testimoni di Geova dal tema “Pura Adorazione”. L’evento, della durata di tre giorni, prevede la partecipazione quotidiana di circa 13 mila persone, per un totale complessivo stimato di 40.000 presenze.

I partecipanti arriveranno da tutta la regione Piemonte, non solo dalla provincia di Torino, includendo sia Testimoni di Geova sia persone interessate a conoscere meglio i valori promossi.

Il convegno rientra nella serie mondiale di Congressi dei Testimoni di Geova che, nel solo 2024, ha già visto la partecipazione di quasi 11 milioni di persone in oltre 6.000 congressi organizzati in tutto il mondo. Una simile affluenza rappresenta un’importante opportunità per il territorio, per le attività commerciali e per la città in generale. Il tema del congresso di quest’anno sarà: “Pura Adorazione”.

I tre giorni offriranno momenti di profonda riflessione spirituale, con un programma ricco di discorsi, video, interviste e musica, volto a promuovere valori fondamentali quali la famiglia, l’amicizia e l’amore verso il prossimo. Il congresso rappresenterà anche una straordinaria testimonianza di unità nella fede, che supera le differenze personali e culturali

Venerdì ore 11:45 – Discorso: “Chi governa veramente il mondo?”

Sabato ore 11:30 – Cerimonia del Battesimo

Domenica ore 11:15 – Discorso: “Come facciamo a sapere se quello in cui crediamo è vero?”

Non vediamo l’ora di collaborare con le autorità locali per organizzare questo evento entusiasmante a Torino – dichiara Antonio Donnarummo, portavoce dei Testimoni di Geova -. Quest’anno il tema del congresso mira a offrire una guida a chi è alla ricerca di speranza. Ci auguriamo che, al termine dell’evento, tutti i partecipanti si sentano incoraggiati e motivati, avendo compreso meglio cosa significa veramente adorare Dio e come questo possa aiutarli ad affrontare le sfide di oggi”.

Al congresso dal tema “Pura adorazione” saranno presentati video, discorsi e interviste a carattere biblico su vari argomenti. Ecco alcuni temi:

· Come facciamo a sapere se quello in cui crediamo è vero?

· Lezioni dal primo miracolo di Gesù.

· Lezioni da ciò che disse Gesù.

Un momento importante sarà il battesimo, che avrà luogo il sabato. Inoltre, molti non vedono l’ora di vedere il secondo episodio del videoracconto “La buona notizia secondo Gesù”. Questa serie, composta da 18 episodi, fornisce un quadro completo della vita e dell’opera svolta da Gesù Cristo basandosi unicamente sulle narrazioni evangeliche. Il primo episodio è stato presentato in anteprima nella serie di congressi dell’anno scorso. Il secondo episodio sarà mostrato in due parti, il venerdì e il sabato, mentre il terzo è in programma domenica pomeriggio.

Nel 2024, in tutto il mondo, agli oltre 6.000 congressi di tre giorni organizzati dai Testimoni di Geova hanno assistito quasi 11 milioni di persone.

Per saperne di più in merito a questo evento (con ingresso gratuito) e per trovare la location più vicina, visitate jw.org > Chi siamo > Congressi.

L’ingresso è libero e gratuito, senza raccolta di offerte. Tutti sono benvenuti.

L’evento rappresenta un’opportunità significativa anche per la città e le attività locali, offrendo una testimonianza concreta di unità, condivisione e valori positivi come l’amicizia, la famiglia e l’amore verso il prossimo.

 

Testo e foto Testimoni di Geova©

 

Torino promuove l’educazione alimentare 

In un’epoca in cui le abitudini alimentari influenzano profondamente la salute e il benessere delle nuove generazioni, l’educazione alimentare si conferma una competenza fondamentale da promuovere tempestivamente e quotidianamente.

Numerosi esperti individuano proprio nei comportamenti alimentari scorretti uno dei principali fattori di rischio per molte delle patologie croniche più diffuse in Italia. Per questo motivo, l’impegno sul fronte dell’educazione alimentare diventa una priorità, da affrontare con un approccio sistemico che favorisca la diffusione di una vera cultura alimentare.

Per contribuire alla diffusione di una corretta cultura in materia quindi, la Città di Torino, nell’ambito delle attività di co-progettazione con le aziende gestori del servizio di ristorazione scolastica, ha organizzato per il 25 giugno l’iniziativa “Nutrirsi bene, vivere meglio: l’educazione alimentare che fa la differenza”, un dibattito il cui focus saranno le scelte alimentari consapevoli e gli stili di vita equilibrati.

A introdurre l’evento sarà Carlotta Salerno, assessora alle Politiche educative della Città di Torino: «Abbiamo voluto organizzare un evento pubblico e gratuito sul tema dell’educazione alimentare poiché rappresenta un pilastro nella nostra città e nelle nostre scuole, uno degli elementi fondanti attorno a cui ruota l’appalto della ristorazione scolastica. Insieme alle autorevoli voci esperte del settore, che ringrazio per aver accolto il nostro invito, potremo approfondire e dibattere su quanto condurre uno stile di vita sano, a partire da scelte alimentari responsabili e consapevoli fin da subito, possa migliorare la qualità della vita e garantire benefici sulla salute. Sarà un’occasione per mettere al centro, ancora una volta, il benessere delle bambine e dei bambini, anche a tavola.»

L’incontro vedrà la partecipazione di autorevoli esperti del settore, tra cui la professoressa Antonella Viola, biologa e divulgatrice scientifica, il dottor Rinaldo Rava, Vice Presidente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, e la dottoressa Serena Milano, Direttrice Generale di Slow Food Italia. La discussione sarà moderata da Carmine Festa, caporedattore dell’edizione torinese del Corriere della Sera.

Attraverso il loro contributo, verranno approfondite le buone pratiche alimentari, i rischi legati a una cattiva alimentazione e le strategie utili per promuovere la prevenzione e il benessere sia individuale sia collettivo, facendo dell’evento un’occasione importante per riflettere insieme sull’importanza di un’alimentazione sana come chiave per una vita migliore.

L’appuntamento, gratuito e su prenotazione, si terrà il 25 giugno alle ore 15:30, nella Sala delle Feste di Palazzo Madama, cuore storico della città di Torino. Coloro che si registreranno all’evento riceveranno un biglietto per visitare il museo di Palazzo Madama, mentre per le bambine ed i bambini presenti è previsto un momento ludico/educativo all’interno dei giardini. Sulla locandina il QR Code utile alla prenotazione.

TORINO CLICK

Piobesi in marcia per la pace

In un momento storico in cui i conflitti sembrano moltiplicarsi ed allargarsi sempre più, in cui la sofferenza colpisce senza risparmio le popolazioni civili, Piobesi Torinese sceglie di non restare in silenzio. Dopo l’invito – poche settimane orsono -rivolto ai cittadini per riempire di lenzuoli bianchi balconi e finestre in segno di solidarietà con la popolazione di Gaza, durante l’ultimo consiglio comunale, all’unanimità, l’amministrazione comunale ha aderito con convinzione alla campagna nazionale “R1PUD1A la guerra”, promossa da Emergency.
Nel solco di questa adesione, venerdì 27 giugno, alle ore 21.00, con partenza da piazza Giovanni XXIII, i bambini e i ragazzi dei centri estivi daranno vita a una marcia per la pace, urlando il loro forte e chiaro “NO” alla guerra. Un gesto semplice ma carico di significato, un cammino collettivo per affermare che anche le voci più giovani possono – e devono – essere ascoltate.
«È preciso dovere di ogni adulto – dichiara il vicesindaco Elena Mattio, anima dell’iniziativa – dare il buon esempio e mostrare ai più giovani che è importante esprimere le proprie idee, il proprio dissenso, soprattutto quando sono in gioco i valori della pace e della dignità umana. Ma è ancora più bello e significativo che siano proprio loro, i nostri bambini e ragazzi, a voler dare il via a questa marcia: una scelta che ci riempie di orgoglio e speranza».
L’Amministrazione comunale invita tutta la cittadinanza a unirsi a questo momento collettivo, per testimoniare insieme un impegno convinto contro la guerra e per la costruzione di un futuro di pace.

San Giovanni e la Famija turineisa che compie cent’anni

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

La festa di San Giovanni venne ripristinata nel 1973 dalla Famija turineisa, il sodalizio fondato cent’anni fa da un gruppo di torinesi che ebbe a capo il giornalista  Gigi Michelotti  e l’avv. Giulio Colombini. Era il 1925, l’anno dopo il delitto Matteotti, Torino non era stata ancora fascistizzata interamente. La Famija nacque come un’associazione apolitica e tale ha saputo rimanere. Il suo giornale “Caval ‘d brons“ uscì allora e continua oggi  con una costanza ammirevole. In pochi anni i suoi soci diventarono cinquemila. E’ questo uno dei motivi che portò  nel 1932 il regime allo scioglimento del sodalizio, malgrado l’appoggio e la stima manifestata dal Principe ereditario Umberto di Savoia. Nel 1945 fu nuovamente l’avvocato Colombini a far rinascere l’associazione.  La sua sede storica in via Po resta un luogo ideale anche per il Carnevale che si teneva in piazza Vittorio ed aveva un Gianduja espresso dalla Famija turineisa . Poi Andrea Flamini creò la sua Associasiun piemonteisa fortemente sostenuta dalla Regione Piemonte che vide in lui l’alfiere della cultura piemontese all’estero con l’organizzazione di tanti spettacoli folcloristici in cui Flamini divenne il Gianduja più conosciuto. Egli era anche l’anima della festa di San Giovanni con il suo “farò“. Ma quest’anno per la festa di San Giovanni va  soprattutto citata la Famija che compie cent’anni sotto la guida sagace dell’editrice Daniela Piazza e di Giancarlo Bonzo. Da giovane la frequentai e ne fui anche socio, poi gli impegni mi impedirono una partecipazione che ritengo importante perché mi ha dato la fierezza di essere e di sentirmi torinese. Senza campanilismi fuori luogo, ma consapevole della storia di Torino che fu promotrice del Risorgimento e prima capitale d’Italia. Valdo Fusi, autore di “Torino un po’”, amava molto la Famija che mi invitò a ricordarlo insieme al Presidente Torretta e a Luigi Firpo.

Boglione, Chiabotto e Ricardi ambasciatori di Torino

“Tre storie diverse, tre persone che hanno raggiunto grandissimi traguardi nei loro rispettivi ambiti professionali e che sono accomunate da una costante: l’attaccamento e l’amore per la nostra città, per la nostra comunità”. Così il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo.
Nel giorno del nostro Santo Patrono è stato conferito il titolo di Ambasciatrice delle eccellenze di Torino nel Mondo a Cristina Chiabotto, e di Ambasciatori a Marco Boglione e Umberto Ricardi, “persone che, – aggiunge il sindaco – in maniere differenti, incarnano lo spirito della nostra città.
Cristina, volto noto amatissimo dal grande pubblico, è profondamente impegnata nel volontariato e nel sostegno alla ricerca medica”.
“Marco, nel suo lavoro di imprenditore ha saputo,  – commenta Lo Russo – nel corso degli anni, coniugare radici e innovazione, rilanciando sulla scena internazionale marchi torinesi.
Umberto ha dedicato la sua carriera alla ricerca in campo oncologico e alla cura delle persone, contribuendo in modo determinante allo sviluppo delle terapie radiologiche e al miglioramento delle prospettive di cura per i pazienti.
Per me è stato un onore nominare la nuova ambasciatrice e i nuovi ambasciatori della nostra città: a loro va il nostro grazie più sincero per il lavoro che fanno per diffondere con passione, talento e umanità il nome della nostra Torino in tutto il mondo”.

Bimbo colpito da bomba a Gaza salvato al Regina Margherita

Colpito da un’esplosione di una bomba, un intervento all’avanguardia salva occhio e vista di un bambino proveniente da Gaza, presso la Città della Salute e della Scienza di Torino
Una improvvisa esplosione ha spazzato via i sogni di Asaad, privandolo dell’amore della mamma e della sorellina. Come se questo non bastasse la terribile deflagrazione ha determinato l’amputazione della gamba destra, ustioni gravi sul corpo, ma soprattutto la perdita della vista sull’occhio destro.
Con questo drammatico fardello il piccolo Asaad di 8 anni è giunto pochi giorni fa a Torino da Gaza, grazie alla missione “Food for Gaza”, coordinata tra Regione Piemonte e Ministero degli Esteri, insieme ad altri due bimbi, accolti all’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.
Il Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino del Regina Margherita (diretto dalla professoressa Franca Fagioli), che lo ha accolto, ha permesso di intercettare subito la gravissima problematica oculare ed in pochissimo tempo si è deciso di intervenire chirurgicamente per cercare di evitare la perdita completa dell’occhio.
La condizione clinica oculare è apparsa subito gravissima: diverse schegge dell’ordigno avevano investito il viso e l’occhio, provocando ferite a tutte le strutture oculari: cornea, iride, cristallino, vitreo e retina con l’ingresso di corpi estranei che erano arrivati anche a colpire la porzione centrale della retina posteriore.
Il difficilissimo intervento è stato eseguito, presso il presidio Molinette, dal professor Michele Reibaldi (Direttore dell’Oculistica universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino). “Questa tipologia di intervento è estremamente complicata, una chirurgia definita ‘pole to pole’, proprio perché si deve lavorare su tutto l’occhio dall’estremità anteriore a quella posteriore. Si è proceduto inizialmente riparando tutte le ferite alla sclera ed alla cornea provocate dall’ingresso delle schegge nell’occhio. Successivamente si è realizzata una ricostruzione della parte anteriore dell’occhio con una plastica dell’iride deformato dalle ferite, la rimozione della cataratta traumatica aperta e l’inserimento di una particolare lente intraoculare artificiale che si usa nei casi come questo, in cui non esiste più il supporto naturale del cristallino. Infine la parte più complicata: la vitrectomia per rimuovere l’emorragia nella parte posteriore provocata dal trauma ed asportare i corpi estranei presenti nel vitreo e sulla retina posteriore vicino alla zona maculare” descrive il professor Reibaldi.
Si è trattato di una vera sfida chirurgica, possibile solo grazie all’utilizzo delle tecniche più moderne come la visione 3D, l’utilizzo di vitrectomi di piccolo calibro e di lenti intraoculari sutereless di ultima generazione, ma soprattutto grazie alla professionalità e dedizione di tutto il personale sanitario che ha reso possibile l’intervento.
“In particolare devo ringraziare la professoressa Franca Fagioli che ha subito compreso la gravità della problematica e messo in atto tutte le procedure che hanno consentito di eseguire l’intervento in tempi rapidissimi, il dottor Maurizio Berardino che ha immediatamente dato il via libera alla chirurgia eseguendo in prima persona l’anestesia insieme alla dottoressa Vanda Di Nardo, permettendoci di eseguire un intervento delicatissimo come questo nelle migliori condizioni possibili, e non ultimo l’équipe infermieristica della sala operatoria che ha magistralmente supportato ogni momento della chirurgia. Ora Asaad sta molto bene. Grazie a questo intervento potrà conservare il suo occhio e la sua vista. Il sorriso che ci ha regalato il giorno dopo l’intervento, appena gli è stata rimossa la benda, è stata una gioia immensa ed una speranza per il futuro” dichiara il professor Michele Reibaldi.
“Ancora una volta l’altissima qualità del Regina Margherita e della Città della Salute e dalla Scienza e la straordinaria professionalità dei nostri medici e del personale sanitario fanno la differenza nella cura di un bambino. In questo caso poi si tratta di un bambino ferito gravemente e fuggito da Gaza insieme al suo papà e a suo fratello dopo aver perso la mamma e una sorella. Qui ha trovato non solo la sicurezza e l’accoglienza che merita, ma anche la speranza di una vita migliore, grazie alle cure che ha ricevuto e a quelle che riceverà nei prossimi mesi al Regina Margherita, che si dimostra, sempre di più, l’ospedale in cui possono trovare cure e assistenza i bambini di tutto il mondo” dichiarano il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e gli Assessori alla Sanità Federico Riboldi ed alla Cooperazione Internazionale Maurizio Marrone.
“La storia di Asaad dimostra ancora una volta il valore aggiunto espresso dalla Città della Salute e della Scienza di Torino, che consiste nella possibilità di schierare contemporaneamente tutte le competenze mediche e sanitarie di tutte le specialità che erano necessarie per trattare nel migliore dei modi le diverse sfaccettature di questo rarissimo caso clinico. Tutte queste competenze multidisciplinari dei quattro presidi della CDSS saranno quello che contraddistinguerà il futuro Parco della Salute, dove si completeranno in un’unica struttura” dichiara Thomas Schael (Commissario CDSS).
“Abbiamo accolto e assistito fin da subito tre bambini con le rispettive famiglie nell’ambito della missione “Food for Gaza” che ha il significato di creare un ponte tra l’ospedale Infantile Regina Margherita e i bambini di Gaza tramite l’intermediazione delle forze diplomatiche e dei sanitari israeliani e palestinesi. Fin dai primi accertamenti l’ospedale si è attivato con le sue eccellenze multidisciplinari nelle migliori cure. E il caso di Asaad ne è un esempio virtuoso con un intervento all’avanguardia. Ringraziamo la rete di associazioni del terzo settore, in particolare UGI e Associazione Bambini Cardiopatici, grazie alle quali sarà possibile accogliere le loro famiglie. Ancora una volta il Piemonte e l’ospedale Regina Margherita si confermano modello di cooperazione internazionale e di solidarietà” dichiara la professoressa Franca Fagioli (Direttore del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino del Regina Margherita).

Volpiano, al Centro Alzheimer “Storie e letture in compagnia”

Ogni giovedì d’estate

Al Centro Diurno Alzheimer di Volpiano, ospitato nel Poliambulatorio di piazza Cavour 1 e diretto dalla dottoressa Gisella Manassero, si svolge per tutti i giovedì dei mesi di giugno e luglio l’iniziativa “Storie e letture in compagnia”, a cura dell’operatore esterno di biblioteca della cooperativa Biblion.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di offrire agli ospiti momenti di ascolto, condivisione e stimolo attraverso la lettura ad alta voce di racconti, fiabe e brani selezionati, pensati per promuovere il benessere relazionale e cognitivo. Il progetto si inserisce nella più ampia attività della cooperativa Biblion, che opera in convenzione con il Comune di Volpiano e che, dall’autunno, sarà impegnata anche nella nuova biblioteca civica in fase di realizzazione sotto la scuola secondaria di I grado “Dante Alighieri”, con proposte rivolte anche alle scuole del territorio.

«Con la conclusione della rassegna Incontro con l’autore – afferma l’Assessora alla Cultura e Istruzione Barbara Sapino – desidero esprimere un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questa iniziativa, che ha saputo mettere al centro la lettura come strumento di crescita personale e collettiva. In un’epoca in cui tutto sembra correre troppo in fretta, fermarsi ad ascoltare una storia, a sfogliare le pagine di un libro, a dialogare con chi quelle pagine le ha scritte, è un gesto prezioso».

«La lettura – conclude Sapino – crea connessioni, stimola domande, unisce generazioni. Il dialogo autentico che si è sviluppato in ogni incontro dimostra quanto sia importante continuare a promuovere spazi di confronto, ascolto e condivisione. La lettura non è mai un lusso: è una necessità e un’opportunità.»

Un ringraziamento va a tutti gli autori, ai moderatori, al pubblico volpianese e, in particolare, al Consiglio di Biblioteca, che con passione e impegno ha reso possibile un calendario di eventi culturali capace di arricchire l’intera comunità.

Volpiano, oltre 1.400 persone alla staffetta “Tutti per la scuola”

Raccolti circa 10.000 euro per riacquistare i pc rubati

Grande partecipazione e profonda emozione questa mattina a Volpiano, dove si è svolta la manifestazione “Cento metri per uno… tutti per la scuola”, organizzata dall’Istituto comprensivo “Dante Alighieri” in collaborazione con il Comune e molte realtà del territorio, a seguito del furto di 160 laptop avvenuto lo scorso aprile. I computer, destinati alla didattica e acquistati da poco con i fondi del PNRR, erano stati sottratti durante un’incursione notturna, suscitando sgomento nella comunità scolastica e cittadina.

La manifestazione, che ha coinvolto oltre 1.400 partecipanti tra studenti, insegnanti, famiglie, associazioni locali, amministratori e cittadini di tutte le età, ha avuto come obiettivo la raccolta fondi per riacquistare i dispositivi rubati. Grazie all’entusiasmo e alla generosità dei presenti, sono stati raccolti circa 10.000 euro.

Alla partenza simbolica della staffetta hanno preso parte la dirigente scolastica Stefania Prazzoli, il sindaco Giovanni Panichelli, il parroco don Marco Ghiazza e la consigliera regionale Paola Antonetto, presidente della Commissione Cultura, Istruzione e Sport della Regione Piemonte.

“Oggi è stata una vera festa della scuola” – ha dichiarato la dirigente Stefania Prazzoli – “Una risposta straordinaria alla violenza di un gesto che ha colpito non solo un istituto, ma l’intero territorio. Ringrazio di cuore il Comune, le famiglie, le associazioni e tutti coloro che hanno contribuito con entusiasmo e generosità.”

Il sindaco Giovanni Panichelli ha sottolineato il significato collettivo dell’iniziativa:

“Quando si colpisce una scuola, si colpisce tutta la comunità. Oggi Volpiano ha risposto con unità e determinazione: questa non è solo una raccolta fondi, è una dimostrazione concreta di vicinanza e solidarietà.”

Molto sentito anche l’intervento di don Marco Ghiazza, che ha definito la giornata “una risurrezione della scuola”, mentre la consigliera regionale Paola Antonetto ha parlato di “una grande lezione di civiltà” e “una risposta forte a un atto vile che non resterà impunito”.

La cifra raccolta rappresenta un ulteriore, importante passo verso il recupero del materiale didattico sottratto.

Per Volpiano, oggi, la scuola ha vinto.

Il “farò” cade male: si prospetta un anno incerto

Ieri sera dopo le 22 il toro giallo in cima al “farò” in piazza Castello  è caduto verso  via Palazzo di Città. Secondo la tradizione quando cade verso Porta Nuova  è indice di prosperità e quando cade verso piazza Castello, di un anno nefasto. Questa volta si tratta di una via di mezzo. Per i superstiziosi prevale l’incertezza. Come ha detto il sindaco Stefano Lo Russo, le cose “andranno un po’ bene e un po’ male”.  Da dieci anni il toro giallo cadeva verso Porta Nuova.

Scippo in monopattino, donna ferita

LA DENUNCIA DI ALESSI (CAPOGRUPPO FDI CIRCOSCRIZIONE 7)

Basta! Ieri  verso le ore 19 una signora in bicicletta è stata presa per il collo, scaraventata a terra e scippata della collana d’oro. Il tutto è avvenuto in Via Balbo angolo Via Buniva, zona cancellate in pieno giorno
Gli scippatori sono due nordafricani su un monopattino, come oramai da consuetudine.
Sul posto sono intervenute due pattuglie della Polizia di Stato e un’ambulanza che ha portato la signora in ospedale
La signora Maria (nome di fantasia) stava rientrando dal lavoro e tremava come una foglia al vento dallo spavento, il marito arrivato sul luogo diceva che non si vive più, ogni giorno capita qualcosa!
Gli scippatori in monopattino stanno diventando seriali, sono sempre maggiori i casi di questo tipo.
Qualche mattina fa alle 6 del mattino ho sentito urlare “aiuto aiuto”, sono corsa sul balcone e ho ancora visto lo scippatore sul monopattino che andava via e un signore a terra.
Non si può camminare nella paura di essere scippati con una violenza inaudita nell’indifferenza della Città, una violenza latente che scoppia da un attimo all’altro e non c’è modo di difendersi……c’è solo da sperare di non farsi troppo male nel cadere e nell’essere colpiti.
Il Sindaco è contrario al Daspo Urbano ma forse sarebbe l’unico modo per diminuire i fenomeni di delinquenza sempre più frequenti. Tutto ciò è dovuto alla finta integrazione buonista della sinistra che da più di 30 anni amministra la Città dicendo solo parole parole parole ma fatti nessuno.

PATRIZIA ALESSI