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Al via “Differenziamo meglio”

Da oggi le Sentinelle e volontari richiedenti asilo informeranno e sensibilizzeranno i commercianti di corso Giulio Cesare e corso Vercelli sulle corrette modalità di raccolta differenziata

Torino, lunedì 17 luglio – Parte oggi “Differenziamo meglio”, l’attività delle Sentinelle dei Rifiuti che per due settimane saranno impegnate in una nuova e innovativa azione di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata nella città di Torino. Il progetto, in collaborazione con Amiat Gruppo Iren, si concentrerà sulle attività commerciali della Circoscrizione 6 che insistono su Corso Giulio Cesare e Corso Vercelli, zone della città con la più alta concentrazione di attività commerciali gestite da cittadini stranieri.

La novità assoluta del progetto, non solo per Torino ma per tutta Italia, è rappresentata dal fatto che ad affiancare le Sentinelle ci saranno anche i volontari richiedenti asilo che, nella veste di mediatori culturali, dopo aver seguito un percorso di formazione ambientale con l’associazione Eco dalle Città dialogheranno con i commercianti per sensibilizzarli ad una migliore ed efficace raccolta differenziata. Ma non solo. Infatti, grazie alle competenze linguistiche dei volontari richiedenti asilo, sarà più semplice comprendere le eventuali difficoltà che tutti i giorni affrontano i commercianti nella gestione dei propri rifiuti per “differenziare meglio”.

A supportare le Sentinelle e i volontari richiedenti asilo ci sarà il nuovo Rifiutologo multilingue, uno strumento utile e fondamentale realizzato da Amiat Gruppo Iren in inglese, francese, spagnolo, arabo e cinese, un modo per avvicinare e far comprendere anche ai cittadini stranieri le corrette modalità della raccolta differenziata a Torino.

 

Il Controllo del Vicinato cresce in Piemonte

Il Controllo del Vicinato cresce in Piemonte. A San Mauro, comune che è stato il primo nella Città Metropolitana di Torino, si sta avviando la nascita di un quinto gruppo sul territorio comunale. Nei giorni scorsi le famiglie interessate al progetto hanno incontrato il vice responsabile della Sezione Piemonte, Ferdinando Raffero che si è detto “molto soddisfatto dell’incontro, con persne motivate e che, per di più, vivono nella zona centrale”. Proprio grazie al lavoro di Raffero e dei suoi collaboratori il progetto è cresciuto negli ultimi mesi, in particolare nei centri vicini come Andezeno e Baldissero Torinese. Intanto il responsabile della Sezione Piemonte dell’Associazione Controllo del Vicinato Massimo Iaretti è stato nella “Granda”. A Verzuolo ha incontrato Giovanni Carlo Panero e la sua giunta per illustrare il progetto. Nel Comune del Saluzzese si è recentemente costituito un gruppo che ha come coordinatore Mattia Gozzarino.

E’ morto Carlo Suzzi, il “quarantatrè”, unico sopravvissuto dell’eccidio di Fondotoce del giugno 1944

E’ morto il giorno prima del suo 91° compleanno Carlo Suzzi, noto con il nome di battaglia “Quarantatrè”, unico sopravvissuto all’eccidio di Fondotoce (Vb) dove, il 20 giugno del 1944, quarantatré partigiani, arrestati nei giorni precedenti durante le operazioni di rastrellamento in Val Grande, vennero fucilati nel luogo dove ora sorge il Sacrario del “Parco della Memoria e della Pace” e la Casa della Resistenza. Suzzi era nato il 16 luglio del 1926 a Busto Arsizio (Va) e da decenni aveva lasciato l’Italia, trasferendosi in Thailandia, nel distretto di Bang Lamung, poco lontano dalla nota località turistica di Pattaya. Dopo essere stati torturati e fatti sfilare in corteo da Villa Caramora, a Intra , fino al luogo della fucilazione, nei pressi del canale che congiunge il lago di Mergozzo al lago Maggiore, costretti a portare un cartello con la scritta “ Sono questi i liberatori d’Italia oppure sono banditi”, dei quarantatrè resistenti, il solo Suzzi si salvò. L’allora diciassettenne partigiano riuscì fortunosamente a sopravvivere e, aiutato dalla gente del posto, si mise in salvo, tornando poi a combattere nella formazione Valdossola con il nome di battaglia “Quarantatré”. La sua testimonianza venne raccolta da Orazio Barbieri nel libro “ I sopravvissuti” (Feltrinelli,1972). Carlo Suzzi mantenne un forte legame con il territorio che lo vide protagonista della Resistenza , tornando in diverse occasioni in Italia per incontrare i suoi vecchi compagni di lotta e, nella ricorrenza dell’eccidio, i 42 martiri di Fondotoce.

Marco Travaglini

Cade aliante, muore il pilota

Il pilota inglese di un aliante  precipitato sulle montagne tra Italia e Francia è morto. Il corpo e il resti del velivolo sono stati trovati dal soccorso alpino della Guardia di Finanza di Bardonecchia, nella zona di Val-de-Pres, vicino al confine italiano. L’aliante era decollato venerdì da Serre La Batie, in Francia, e poco dopo si erano perse le sue tracce. In serata erano scattate le ricerche condotte dale fiamme gialle assieme  agli elicotteristi dell’Esercito di Venaria e alla Gendarmerie francese. Le cause dell’incidente sono in via di accertamento.

 

(foto: archivio)

Odissea sul treno Lecce-Torino

Il Codacons ipotizza una richiesta di risarcimento danni “per inadempimento gravissimo e valuteremo anche un esposto in Procura per l’assoluta mancanza di assistenza agli utenti”. Lo annuncia attraverso l’Ansa l’avvocata torinese Tiziana Sorriento, vicepresidente del Codacons Nazionale, una dei passeggeri di  ieri sul treno Eurostar Lecce-Torino. Il convoglio era atteso nel capoluogo piemontese alle 21:40, ma si è bloccato a San Benedetto del Tronto forse per un guasto al locomotore ed è giunto Torino Porta Nuova alle 3.30 del mattino. Dice l’avvocato “anziani, donne, bambini sono stati abbandonati a sé stessi e molti erano in preda al panico. I bagni erano chiusi, nessuno ci ha dato dell’acqua o qualcosa da mangiare”.

Zia investe con l’auto nipote di 15 mesi. E’ grave

Un bambino di 15 mesi è stato investito accidentalmente dall’auto della zia. La donna, 30 anni, stava facendo manovra in cortile, a San Damiano d’Asti. Il bimbo è stato trasferito con l’elisoccorso all’ospedale infantile di Alessandria ed è in condizioni gravi. Intervenuti anche i carabinieri della stazione locale.

Rapinava farmacie chiedendo scusa, arrestato dai carabinieri

Chiedeva scusa mentre rapinava le farmacie.  Leo Castillo, 28enne senza fissa dimora armato di pistola, ha rapinato negli ultimi mesi per cinque volte due farmacie a Barriera Milano. Chiedeva a  clienti e dipendenti di non guardarlo e di sedersi a terra mentre prendeva i soldi dalla cassa. Poi fuggiva  bicicletta  scusandosi per il disturbo, andava via. Il giovane è stato identificato dai carabinieri della compagnia Oltre Dora grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza dei negozi e alla collaborazione dei residenti dei commercianti del la zona.

 Orario estivo di prenotazione alle Molinette e Sant’Anna

L’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino comunica che presso i CUP (Centro Unificato Prenotazioni) di corso Bramante – Molinette e via Ventimiglia – Sant’Anna da lunedì 17 luglio a lunedì 11 settembre 2017 l’orario di prenotazione allo sportello sarà dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore 13,15, mentre il servizio di prenotazione telefonica sarà dal lunedì al venerdì dalle ore 13,30 alle ore 15,30. Resteranno invariate le restanti modalità di prenotazione tramite fax e posta elettronica.

Taxi rifiuta cieco con cane guida

Un tassista di Torino non ha preso  a bordo della sua vettura un uomo cieco con cane guida: avrebbe detto di essere allergico al pelo del quadrupede.  La denuncia di quella che viene definita una “inaccettabile discriminazione”  dell’Uici – Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti  riguarda l’episodio di cui è stato protagonista l’impiegato di un ospedale torinese, non vedente, di 48 anni. Accompagnato dal suo fedele labrador nero , una volta ottenuto il rifiuto ha dovuto  chiamare la centrale chiedendo un nuovo taxi. Una legge del 1974 e aggiornata nel 2006 prevede che le persone priva della vista abbiano  il diritto di farsi accompagnare dal proprio cane guida su ogni mezzo di trasporto.

 

(foto: il Torinese)

Scuola di Applicazione, artiglieri in azione

26 ufficiali di artiglieria del 196° corso “Certezza” e del 195° corso “Impeto” fra i quali 3 donne ed uno di nazionalità Senegalese sono stati protagonisti di una esercitazione a fuoco nel poligono di Monte Romano. L’attività, prevista nel quadro della esercitazione “Una Acies 2017” che coinvolge i frequentatori delle diverse Scuole Militari ha visto i giovani Ufficiali di artiglieria cimentarsi con il mortaio da 120 mm, l’obice FH-70 e il semovente PzH2000. Guidati dai quadri del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’ Esercito e dal personale specializzato del Comando di Artiglieria di Bracciano, i futuri comandanti di sezione e batteria hanno avuto l’opportunità di mettere in pratica le nozioni teoriche acquisite nel corso di formazione di base e nel corso tecnico applicativo. Alla esercitazione hanno assistito il Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’ Esercito Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino ed il Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’ Esercito Generale di Corpo d’Armata Claudio Berto. Entrambi i Generali hanno espresso a tutti i partecipanti alle attività il compiacimento per i brillanti risultati conseguiti.