Nel tardo pomeriggio di mercoledì 30 gennaio la polizia municipale di Volpiano è intervenuta in zona Verdina cogliendo sul fatto una persona che stava abbandonando alcuni rifiuti derivanti da lavori edili, come pezzi di cartongesso e plastica. Il soggetto, proveniente da fuori Volpiano, è stato denunciato ai sensi dell’articolo 156 del Codice dell’Ambiente (che prevede l’arresto da tre mesi a un anno) e gli è stata comminata una sanzione di 3.500 euro, oltre all’obbligo di ripristino dei luoghi. «La zona della Verdina è da tempo oggetto di abbandoni – sottolineano dalla polizia municipale di Volpiano – e perciò effettuiamo controlli periodici negli orari più a rischio e in base alle segnalazioni dei cittadini; inoltre, stiamo predisponendo alcune fototrappole per identificare i veicoli». Commenta il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne: «L’amministrazione comunale da tempo ha investito in nuove tecnologie e modalità operative per contrastare il grave fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Ringrazio la polizia municipale per i costanti controlli sul territorio che già in passato hanno consentito di sanzionare comportamenti scorretti e i cittadini per le segnalazioni che ci aiutano in questo lavoro di tutela ambientale».
Auto si ribalta per la neve, un morto
Un uomo di trentaquattro anni è morto nella notte in un incidente stradale nei pressi di Stupinigi, all’altezza della rotatoria verso l’imbocco della Tangenziale sud. Mentre stava percorrendo viale Torino alla guida di una Fiat Panda si è ribaltato forse a causa della strada resa scivolosa dalla nevicata. I soccorsi sono stati allertati dagli automobilisti di passaggio. I vigili del fuoco hanno estratto la vittima dalla vettura.
(foto archivio)
Novantuno foto riprodotte su ventotto pannelli documentano il fronte Italiano
Torino, 31 gennaio 2019. Nell’ambito delle commemorazioni relative al Centenario della Grande Guerra, il Comune di Vittorio Veneto, in collaborazione con l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, ha realizzato e donato alla Forza Armata la mostra fotografica “Storming tre skies. La cerimonia di inaugurazione ha avuto luogo presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito alla presenza del Comandante dell’Istituto di Studi Militari, Generale di Divisione Salvatore Cuoci, dell’Assessore al Centenario della Grande Guerra, Dott.ssa Barbara De Nardi, di una curatrice della mostra, Dott.ssa Marta Covre, dei rappresentanti locali delle Associazioni d’Arma e di una rappresentanza di personale militare e civile del Comando. Tale mostra si compone di novantuno foto, riprodotte su ventotto pannelli, provenienti dal Fondo “Luigi Marzocchi” del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto e dall’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito e approfondisce alcuni aspetti peculiari del fronte italiano, come la guerra in alta montagna e quella in laguna, con una sezione dedicata all’intervento del contingente inglese in
Italia. Un intenso percorso espositivo per riflettere sulle dinamiche del conflitto che ha innescato profondi cambiamenti culturali, sociali e tecnologici, nei paesi della vecchia Europa in cui si ricordano il valore ed il coraggio dei soldati Italiani al fronte, tra cui Brandolino Brandolini d’Adda, che si arruolò volontario e fu l’unico Deputato del Regno d’Italia a cadere in guerra proprio nelle zone del Piave. Dopo essere stata ospite durante tutto il mese di agosto dello scorso anno a Londra, nella sede dello storico club privato dell’Army and Navy Club, la mostra è diventata itinerante e sarà successivamente allestita nelle principali Scuole e Istituti di Formazione dell’Esercito tra i quali: l’Accademia Militare di Modena, la Scuola Sottufficiali dell’Esercito di Viterbo, la Scuola Militare Teuliè di Milano e la Scuola Militare Nunziatella di Napoli. La mostra permarrà presso Palazzo Arsenale fino al 14 febbraio prossimo e sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00; dal lunedì al giovedì, dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00 ed il venerdì dalle 09.00 alle 11.00, riservato ad eventuali scolaresche, su prenotazione allo 011.56032097.


Villani Conti, anch’essi effettivi rispettivamente al Nucleo Tribunale e Traduzioni di Torino ed alla Stazione Carabinieri di Torino San Donato, riportavano ferite mortali a seguito delle quali decedevano durante il trasporto presso il locale ospedale. Con decreto Presidenziale dell’8 maggio 1971 ai tre militari deceduti veniva concessa la Medaglia D’argento al Valor Militare alla Memoria. Nella mattinata del 29 gennaio. alla Cerimonia hanno presenziato il Comandante della Compagnia Carabinieri di Novi Ligure, Caitano. Marzia La Piana, i Comandanti delle Stazioni Carabinieri che appartengono alla Compagnia di Novi, i responsabili della Sezione di Polizia della Polizia Municipale di Novi Ligure. La cerimonia è stata organizzata dalla Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri, una cui rappresentanza ha reso gli onori ai caduti, insieme alle locali Associazioni Combattentistiche e d’Arma del territorio. Infine Don Angelo parroco della Chiesa di San Nicolò ha officiato un momento di preghiera per i Caduti, con la benedizione del Cippo commemorativo. Di seguito si riporta la motivazione con la quale fu conferita la medaglia d’argento al valor militare ai tre carabinieri Caduti: Rispettivamente Capo Scorta e componenti della scorta di una traduzione ordinaria per ferrovia affrontati da due detenuti che, nel tentativo di evadere un viaggio e spianando ciascuno una pistola di cui si erano impossessati con uno stratagemma, avevano intimato ai militari di consegnare le armi, reagivano animosamente e, sebbene feriti, rispondevano reiteratamente al fuoco subito aperto dagli aggressori, rimasti poi uccisi nel conflitto, fino a che non cadevano colpiti a morte accomunati dallo stesso sentimento del dovere compiuto fino al sacrificio estremo.
Novi Ligure – Commemorato il 48° Anniversario dalla morte di 3 Carabinieri uccisi nel corso di una sparatoria. Era il 25 gennaio 1971, quando sul tratto di linea ferroviaria Frugarolo – Novi Ligure, all’interno di un vagone cellulare dove viaggiavano complessivamente otto detenuti, scortati da sette Carabinieri, si verificò la tragedia che oggi alla presenza del Sindaco di Novi Ligure e di due familiare di uno dei caduti, i Carabinieri di Novi Ligure hanno commemorato insieme alla Comunità Novese al binario uno della Stazione di Novi Ligure, nei pressi del Cippo realizzato proprio 20 anni fa. I fatti furono allora ricostruiti come segue: verso le 10 del mattino due dei detenuti, approfittando della momentanea apertura delle celle per la somministrazione di un pasto, affrontarono un paio di Carabinieri di scorta, disarmandoli ed ingaggiando con gli altri militari un conflitto a fuoco. I due detenuti rimasero immediatamente uccisi, insieme al Carabiniere Giuseppe Barbarino, allora in servizio presso il Nucleo Tribunale e Traduzioni di Torino. Il capo scorta, l’Appuntato Candido Leo ed il Carabiniere Clemente

Villani Conti, anch’essi effettivi rispettivamente al Nucleo Tribunale e Traduzioni di Torino ed alla Stazione Carabinieri di Torino San Donato, riportavano ferite mortali a seguito delle quali decedevano durante il trasporto presso il locale ospedale. Con decreto Presidenziale dell’8 maggio 1971 ai tre militari deceduti veniva concessa la Medaglia D’argento al Valor Militare alla Memoria. Nella mattinata del 29 gennaio. alla Cerimonia hanno presenziato il Comandante della Compagnia Carabinieri di Novi Ligure, Caitano. Marzia La Piana, i Comandanti delle Stazioni Carabinieri che appartengono alla Compagnia di Novi, i responsabili della Sezione di Polizia della Polizia Municipale di Novi Ligure. La cerimonia è stata organizzata dalla Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri, una cui rappresentanza ha reso gli onori ai caduti, insieme alle locali Associazioni Combattentistiche e d’Arma del territorio. Infine Don Angelo parroco della Chiesa di San Nicolò ha officiato un momento di preghiera per i Caduti, con la benedizione del Cippo commemorativo. Di seguito si riporta la motivazione con la quale fu conferita la medaglia d’argento al valor militare ai tre carabinieri Caduti: Rispettivamente Capo Scorta e componenti della scorta di una traduzione ordinaria per ferrovia affrontati da due detenuti che, nel tentativo di evadere un viaggio e spianando ciascuno una pistola di cui si erano impossessati con uno stratagemma, avevano intimato ai militari di consegnare le armi, reagivano animosamente e, sebbene feriti, rispondevano reiteratamente al fuoco subito aperto dagli aggressori, rimasti poi uccisi nel conflitto, fino a che non cadevano colpiti a morte accomunati dallo stesso sentimento del dovere compiuto fino al sacrificio estremo.
Nell’ambito di specifici servizi finalizzati al contrasto dei reati in materia di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro, spettacolo e di trattenimento in genere, i Carabinieri della Stazione di Casanova Elvo hanno denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli il legale rappresentante di un centro sportivo del territorio, per aver omesso di richiedere ai Vigili del Fuoco il rinnovo del certificato prevenzione incendi. I militari dell’Arma, nell’ambito di un controllo
amministrativo finalizzato ad accertare il rispetto della normativa concernente la prevenzione e sicurezza, hanno rilevato che per la struttura in esame non era stato richiesto il previsto rinnovo periodico della documentazione afferente all’attestazione del Certificato di Prevenzione Incendi, scaduto da mesi, al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Vercelli. L’attività dei Carabinieri nello specifico settore proseguirà anche per il futuro, al fine di sempre meglio tutelare gli utenti delle strutture, pubbliche e private.
Massimo Iaretti
Grave incidente sul lavoro. Un operaio specializzato è morto, schiacciato in una pressa per il compensato, alla Ibl, azienda di Coniolo, nel Casalese, che si occupa della lavorazione del legno. Sono intervenuti i carabinieri e lo Spresal dell’Asl, per verificare la dinamica dei fatti. Presenti anche i sanitari del 118 e i vigili del fuoco.