Personale del Commissariato Dora Vanchiglia, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine, delle Unità Cinofile e di agenti del V Reparto Mobile, ha effettuato un controllo straordinario nell’area di giurisdizione del Commissariato. Al controllo hanno concorso agenti della Polizia Municipale e personale della GTT.
L’attività inizialmente si è concentrata sulla linea 4 GTT nella tratta di corso Giulio Cesare compresa tra Corso Brescia/Emilia e Lungo Dora Firenze/Napoli. Nel corso di questa attività sono state controllate 4 vetture e 250 persone, 75 le contravvenzioni elevate dai controllori GTT. Due persone invece sono state sanzionate amministrativamente per il possesso di sostanza stupefacente. Altro stupefacente è stato rinvenuto sulla linea 4 e sequestrato a carico di ignoti.
Successivamente è stato controllato un esercizio di corso Vercelli dove sono stati sottoposti a sequestro 20 chili di carne di capra trovati in cattivo stato di conservazione.
La Polizia Locale ha sanzionato il locale per oltre 11700 euro dopo aver riscontrato diverse violazioni amministrative.
Fu anche uno dei protagonisti della marcia dei Quarantamila contro lo strapotere sindacale. Era un monarchico da sempre, figlio di un sottufficiale del Regio Esercito. Se non fosse stato per la vista , il suo desiderio sarebbe stato quello di indossare la divisa militare anche lui. Fui io a sposarlo al Comune di Moncalieri, quando la fascia tricolore non si indossava ancora alla francese, nel 1973. La nostra fu una lunga amicizia iniziata nel 1963 e durata una vita intera. Da quando decise di trasferirsi in Perù, ci scrivevamo e ci telefonavamo spesso. E’ stato per tanti anni il mio uomo di fiducia in tante vicende della vita, in primis al Centro “Pannunzio” di cui fu uno dei fondatori,occupandosi con Peira e Lettini delle cose pratiche, nelle diverse sedi del Centro da via Bava a Corso Vittorio , da via Mercanti a via Maria Vittoria. Fu per anni il tesoriere del Centro. Era un uomo di nobili ideali. Era animato da quella idea espressa dal Col. Enzo Fedeli, secondo la quale i monarchici dovevano essere i migliori italiani. A quella massima si è sempre ispirato e credo sia morto pensando all’ Italia oltre che ai suoi tre figli. Mi disse che conservava in Perù una piccola bandiera italiana che gli diedi io quando decise di partire. Una bandiera con la croce sabauda, come voleva lui. Era stato più volte a trovare il Re Umberto II in Francia sulla Costa Azzurra e una volta ricordo che Umberto II si complimentò con lui. Era un uomo inflessibile sui principi, ma di grande umanità. Fu un uomo in parte sfortunato che affrontò con coraggio e dignità le avversità della vita che non riuscirono ad intaccare il suo carattere generoso e disponibile. Aveva dell’amicizia un’ idea quasi sacra che seppe testimoniare in tanti anni di vita anche quando si stabilì in Perù. Era orgoglioso di essere italiano, sentiva l’idea di Patria in modo quasi religioso. Io a volte gli dicevo che la sua religiosità patriottica mi faceva pensare a Mazzini. Lui mi replicava subito che il suo essere patriota era inscindibile dalla fedeltà al Re. Potrei raccontare mille episodi in cui ho trovato nella mia vita la presenza di Salvino. Una presenza fedele e disinteressata, oggi quasi impensabile. Ma voglio testimoniare che Salvatore Guerreri è stato un torinese fuori ordinanza, un uomo vero, come disse Mario Soldati che lo stimava molto. Ebbe animate discussioni con il prof. Mario Bonfantini sulla Resistenza che secondo Guerreri non era solo quella di sinistra. Fu tra i primissimi insieme a Liana De Luca a parlare di foibe e di esodo giuliano – dalmata, quando tutti ignoravano questi temi. Era un uomo libero ed appassionato, un uomo intero che abbiamo perso e di cui resterà il ricordo almeno negli amici. Aveva la stessa età di Giovanni Ramella mancato due anni fa. Tra i due non si può tracciare un confronto, ma entrambi, ciascuno a suo modo, hanno contribuito alla vita e alla crescita del Centro “Pannunzio” e non solo di quello.Se la Fiat fosse ancora un’azienda italiana con una memoria storica come un tempo, dovrebbe rendere omaggio a Salvatore Guerreri.