Si è appena conclusa la competizione militare internazionale denominata Sandhurst 2018 presso la United States Military Academy (USMA) di West Point – New York – U.S.A alla quale ha partecipato una rappresentativa di Ufficiali frequentatori del 195° corso del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino. La Sandhurst, aperta agli ufficiali allievi delle accademie militari mondiali, ha visto la partecipazione di 64 squadre provenienti da: America, Australia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Corea del Sud, Germania, Giappone, Lettonia, Messico, Polonia e Regno Unito. Le gare si sono svolte tra il 13 ed il 14 aprile , nel comprensorio militare di West Point su un percorso complessivo di circa 50 km. La competizione si è sviluppata in un arco temporale di 36 ore continuative, nel quale ogni squadra è stata sottoposta ad esercizi valutativi quali percorsi di functional fitness, tiri con armi portatili (pistola M9 e fucile M4), assalto di squadra, navigazione notturna, primo soccorso ed esfiltrazione di ferito, superamento di un percorso ad ostacoli ed attivazione NBC, impiego messaggistica NATO e superamento di un corso d’acqua con gommone. La partecipazione alla gara ha richiesto elevati standard addestrativi, le squadre sono state valutate sulla capacità di operare in condizioni di criticità ed in team, sulla capacità di leadership, di orientamento e navigazione topografica diurna e notturna. La rappresentativa italiana, alla sua prima partecipazione, ha ottenuto un risultato di tutto rispetto, ottenendo la Bronze Standard Patches. La gara, nata nel 1967 con l’intento di confrontare le capacità addestrative dei cadetti di Regno Unito e Stati Uniti, con il passare del tempo ha visto un incremento delle Nazioni partecipanti. L’esperienza addestrativa, dall’alto valore formativo, ha permesso ai nostri ufficiali di potersi confrontare con i vari colleghi non solo dal punto di vista tecnico professionale, ma anche dal quello umano, potendo operare sinergicamente, scambiare opinioni ed approcci nei confronti delle varie situazioni proposte.
Imparare la Storia con Radetzky’s march
Via Germagnano: demolite due casette del campo nomadi
In base al nuovo regolamento che prevede la ricollocazione delle persone che vivono nel campo, i tecnici del Comune di Torino coadiuvati dal Reparto informativo minoranze etniche della polizia municipale, hanno abbattuto due casette del campo nomadi di via Germagnano. Erano inagibili e non abitate e considerate pericolose per la sicurezza. Il comandante della polizia municipale di Torino, Emiliano Bezzon ha spiegato che questi interventi sono possibili anche grazie alla presenza di pattuglie miste di militari e forze di polizia dello stato, fortemente volute dal prefetto.
La Società impegnata a mitigare i disagi alla viabilità
In questi giorni è in fase di apertura il cantiere lungo l’autostrada del Frejus, la A32, che dall’altezza di Condove proseguirà fino a Borgone. Tali lavori si protrarranno fino alla fine di giugno, garantendo la percorribilità dell’arteria in entrambi i sensi di marcia, anche se una corsia resterà chiusa per consentire le opere di scavo e la posa dei cavi. Successivamente, i lavori coinvolgeranno altre tratte dell’A32 e saranno preventivamente comunicati. I disagi saranno inevitabili ma Terna, coordinata con gli enti coinvolti, metterà in campo tutti gli accorgimenti necessari per limitare l’impatto sulla viabilità autostradale.I cantieri, operativi h24 per favorire una durata limitata delle attività, saranno chiusi nei periodi festivi e in quelli di maggior afflusso turistico. Terna provvederà, inoltre, a garantire una comunicazione continuativa delle attività di cantiere, per fornire ai cittadini delle aree coinvolte tutte le informazioni su tempi e modalità di avanzamento dei lavori.L’interconnessione Italia-Francia è un progetto unico al mondo per soluzioni ingegneristiche, tecnologiche e ambientali utilizzate: 190 km di linea (95 in Italia e 95 in Francia) per collegare le stazioni elettriche di Piossasco e Grand’Ile. Un collegamento “invisibile”, poiché completamente in cavo interrato, che consentirà di aumentare del 60 per cento la capacità di scambio di energia elettrica tra Francia e Italia garantendo maggiore sicurezza, decongestionamento della rete, riduzione del costo dell’energia.
(foto archivio)
Lo ricorda il presidente Roberto Barbero: «Era un vero agricoltore, saggio e pragmatico»
E’ improvvisamente deceduto questa mattina all’età di 55 anni, Claudio Rivoira, viticoltore e allevatore di Bricherasio, figura storica della Confederazione italiana agricoltori di Torino. «Claudio era una persona molto generosa e amata da tutti – lo ricorda il presidente di Cia Torino, Roberto Barbero -, alla nostra organizzazione ha dato molto, ricoprendo ruoli direttivi fin dalla metà degli Anni Ottanta. Era un vero agricoltore, saggio e pragmatico». In particolare, Rivoira è stato vicepresidente vicario di Cia Torino dalla fine degli Anni Novanta al 2012 e poi vicepresidente con delega alla Montagna e al Vitivinicolo fino al 2017. Attualmente era vicepresidente di Condifesa Torino, consigliere di amministrazione del Gal Escarton e valli Valdesi e consigliere di amministrazione della Vignaioli Piemontesi. E’ stato anche presidente della Cantina sociale di Bricherasio. Lascia la moglie Marinella Lausarot e tre figli.
Al Palazzo di giustizia di Torino è stata discussa la perizia ordinata dal tribunale per capire le cause del naufragio, avvenuto con la piena del 25 novembre 2016, dei battelli turistici sul Po Valentino e valentina. Per la vicenda sono indagati quattro dirigenti GTT. In base alla perizia uno dei due battelli si sarebbe messo di traverso alla corrente dopo lo sganciamento dei puntoni di appoggio, non riuscendo così a resistere alla forte pressione della massa d’acqua. Le cime hanno ceduto e il battello ha trascinato anche l’altro.
(foto: Mihai Bursuc)
Piazza San Carlo e il terrorismo sociale
STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
Le due notizie viaggiano parallele. Due notizie che partono dai tragici fatti di Piazza San Carlo. I possibili rinvii a giudizio della Sindachessa e dei funzionari pubblici per le mancate preventive norme di sicurezza. L’arresto di giovani magrebini che avrebbero causato disordini per compiere le loro rapine. Toccherà alla magistratura decidere se i fatti essendo reati siano da tradurre in condanne. Noi in Italia, magari a fatica, siamo in uno stato di diritto democratico basato sulla divisione dei poteri. Certo che (credo) il magistrato che chiederà al Gip il rinvio a giudizio non lo farà a cuor leggero ed abbia le relative prove. Non é una anticipazione del verdetto. Che i pentastellati siano stai intempestivi in questi anni nel denunciare le magagne di altri e nel condannare seduta stante è un fatto. A mia memoria Chiara Appendino é forse la prima Sindachessa che verrebbe rinviata a giudizio .Triste primato. Siamo curiosi nell’eventualità, di quali saranno le reazioni pentastellate. Vale sempre il detto di non fare agli altri ciò che non si vuole che venga fatto a se stessi. Sugli arrestati innanzitutto complimenti alle forze dell ordine. Presumo che le indagini siano state difficili, articolate e svolte con dedizione in ambienti ostili, magrebini della seconda generazione.Nati nel nostro paese. Complimenti per il riserbo sulle indagini. La digos è intervenuta, forse anche l’antiterrorismo .Ed anche qui non penso che gli arresti siano stati fatti con leggerezza. Non mi intendo più di tanto di diritto penale, ma creare il panico é un atto terroristico. La morte di una persona e i 1500 feriti testimoniano questi giudizi. Tragicamente vari fattori si sono intersecati producendo la disgrazia che poteva essere una tragedia. Evoluzioni? Vedremo. Sta di fatto che siamo di fronte ad un atto terroristico .Possibile che gli arrestati non sapessero valutare le conseguenze? Si sono addirittura vantati via web. Qualcuno ha confessato. Pochi dubbi sulla loro consapevolezza. Seconda generazione. Ho subito pensato a Parigi e alle sue periferie, d’ istinto all’immigrazione e alla convivenza. Siamo ad una nuova categoria del fenomeno, un salto di qualità non militare ma sociale e comportamentale .Mediatori culturali, forze politiche e forze di polizia possono solo collaborare tra loro per capire, limitare e reprimere il fenomeno. Rassegnarsi nel convivere con il problema ma non rassegnarsi nel contrastarlo e vincerlo.
(foto: il Torinese)
Auto finisce nei campi, tre giovani in ospedale
Un incidente stradale sull’autostrada A5 Torino-Aosta avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Una vettura è uscita fuori strada e tre giovani di Pont Saint Martin, di 22, 24 e 25 anni, sono rimasti feriti all’altezza del Comune di Foglizzo. Viaggiavano su una Ford Fiesta che è finita nei campi a lato delle corsie in direzione Torino. E’ possibile che il conducente abbia sterzato per evitare un altro veicolo ma ha perso il controllo della vettura. I tre ragazzi sono stati ricoverati all’ospedale di Chivasso e non sono in pericolo di vita.
Camino difettoso, quattro persone intossicate
Sono finite in camera iperbarica le quattro persone che la scorsa notte a Muriaglio, una frazione di Castellamonte, sono rimaste intossicate. Per il malfunzionamento del camino di casa, padre, madre e due bimbi di 8 e 11 anni sono stati portati in ospedale. A salvarli il figlio più grande che, sentendosi male, ha svegliato i componenti delle famiglia. I vigili del fuoco hanno ispezionato l’alloggio scoprendo il camino difettoso.
Lauree alla Scuola di Applicazione dell’Esercito
Si è conclusa presso Palazzo Arsenale sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, la sessione straordinaria di discussione delle Relazioni di laurea triennale e delle Tesi di laurea specialistica riservata ai frequentatori civili dei Corsi in Scienze Strategiche. I risultati ottenuti sono stati eccellenti, in particolare tre studenti hanno conseguito il punteggio di 110 su 110 “cum laude”. A decretare il successo del corso di laurea in Scienze Strategiche concorre l’unicità del sistema formativo torinese nel quale Esercito ed Istituzioni Accademiche operano in stretta integrazione attraverso la Scuola Universitaria Interdipartimentale in Scienze Strategiche garantendo una proposta didattica moderna, flessibile e di grande interesse anche per numerosi studenti civili, attratti da possibili sbocchi professionali nei settori della sicurezza, difesa e cooperazione internazionale. La Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino dove ogni anno si formano oltre mille studenti militari e civili, italiani e stranieri, rappresenta un polo culturale in grado di coniugare aspetti quali rispetto per le tradizioni, innovazione didattica ed internazionalizzazione degli studi.