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Seggiovia, momenti di paura, ma gli sciatori sono stati portati in salvo

Tutti salvi gli oltre cento sciatori che una bufera di vento (trasformatasi in tromba d’aria) con raffiche fino a 130 km orari, a Prato Nevoso, nel monregalese, aveva bloccato sulla seggiovia. Il Soccorso Alpino è intervenuto per soccorrere i malcapitati  sull’impianto scarrucolato dalle forti raffiche. Chiusi gli impianti di risalita anche nelle stazioni sciistiche di Artesina e Limone Piemonte.

 

(foto archivio)

Chiude in auto il figlio di 12 anni e va a ballare in discoteca

Ha abbandonato il figlio di 12 anni in auto  per andare a ballare  in discoteca. L’uomo,  un autotrasportatore 35enne residente in provincia di Cuneo è ora ai domiciliari. Aveva detto al figlio  di dormire sul sedile posteriore della Fiat Mondeo, e lo aveva lasciato in un parcheggio isolato di Santena per andare a ballare lì vicino. I carabinieri hanno visto l’auto chiusa a chiave con il motore acceso e il ragazzino all’interno. Verso le 3 di notte hanno rintracciato l’uomo. Il figlio è stato affidato alla zia paterna

“Devi essere solo mia o ti uccido”: stalker condannato

“Devi essere solo mia o ti uccido”, così le diceva  Alessandro C., un torinese di 51 anni, che  ha perseguitato per diversi anni la sua ex fidanzata anche con minacce di morte. I pedinamenti e le  percosse erano pressochè all’ordine del giorno. Ma lei, 40 anni, ha finalmente deciso di denunciarlo ai carabinieri. Così l’uomo è stato condannato a due anni e mezzo in primo grado.  L’appello avrà inizio il prossimo 27 aprile. Lui non accettava la fine della  storia d’amore e della convivenza.  Le aveva bucato le ruote dell’auto e scritto insulti sulla carrozzeria, e colpita con schiaffi e pugni. L’aveva anche obbligata a trascorrere il Capodanno insieme e nel viaggio di ritorno  l’aveva più volte picchiata e minacciata.

“Lo sport può aiutare la ricerca sul cancro”

Oggi, 5 marzo 2017, a Torino, in occasione della corsa in rosa per la ricerca universitaria sul cancro “Just the Woman I am”, il Presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, ha voluto che fosse la pattinatrice artistica diciannovenne Giada Russo dell’Ice Club Torino, Campionessa italiana 2015 e 2016, a tenere il discorso sul palco di una Piazza San Carlo affollata dai partecipanti.

“E’ stata una grande emozione trovarmi qui oggi – ha affermato la Russoun’esperienza unica per la quale desidero ringraziare di cuore il Presidente Laus. Sono abituata ad affrontare le gare, ad esibirmi davanti al pubblico italiano e internazionale, ma non a parlare ad una platea così vasta, in un’occasione di festa che coinvolge tante persone diverse, ma tutte unite per raggiungere un obiettivo comune”.

“Lo sport rappresenta uno strumento importante per trasmettere e comunicare i valori formativi – ha proseguito la pattinatrice torinesee credo che, se praticato nel modo corretto, possa diventare un veicolo di educazione, di solidarietà e di integrazione, rendendoci persone migliori, pronte ad aprirci agli altri, ad aiutare, a comprendere”.

“In tutti questi anni di pratica sportiva – ha concluso la Russoho imparato a cadere e a rialzarmi, ho imparato a considerare vittorie e sconfitte nel modo giusto senza enfatizzare le prime, senza soffrire troppo per le seconde, ma soprattutto ho capito di essere stata molto fortunata perché ho potuto lottare per raggiungere i miei obiettivi, perché ho potuto studiare, allenarmi, circondata dalla serenità e dall’affetto, mentre a molte bambine, a molte ragazze, a molte donne nel mondo tutto questo è ancora negato. Il mio augurio per l’8 marzo è che I valori di questo giorno possano accompagnarci durante tutto l’anno”.

 

 

Marco Travaglini

Baldissero: “Un buon vicino è il miglior antifurto”

Era un punto del nostro programma elettorale e ora abbiamo deciso di attuarlo, dopo esserci confrontati con l’Associazione Controllo del Vicinato ed in particolare il suo referente per la Città Metropolitana, Ferdinando Raffero”. Così il sindaco di Baldissero Torinese, Bruno Todesco ha introdotto una serata molto partecipata che si è svolta giovedì 2 marzo al Centro comunale Paluc. L’argomento era “Controllo del vicinato – Un buon vicino è il miglior antifurto – Sicurezza e sorveglianza a Baldissero”. Al primo cittadino, introdotti da Claudio Capone, assessore comunale alla sicurezza e territorio, si sono susseguiti di vari relatori, a partire proprio da Ferdinando Raffero, avvalendosi di slides è entrato nel merito del sistema e della filosofia che sta alla sua base (l’effetto di deterrenza verso i microcriminali attraverso il recupero del senso civico e della solidarietà sociale tra vicini). Poi sono seguiti i contributi del vice sindaco di Andezeno, Agostino Ambrassa, comune dove in pochi mesi sono nati, ben quattro gruppi di Controllo del Vicinato, del responsabile regionale dell’Associazione, Massimo Iaretti. Iaretti ha tracciato, nel suo intervento, una netta distinzione dalle ronde cui nulla le accomuna e sui gruppi di whatt’s app, spiegando che “questo è un ottimo strumento al servizio del controllo del vicinato, ma non è il controllo del vicinato e se gestito in modo autonomo e senza regole precise rischia di diventare un boomerang”. Molto applauditi, perché sono entrati nel concreto del problema furti e trffe, sono stati gli interventi di Carlo Delfino, vice comandante della Polizia municipale di Settimo Torinese e di Claudio Pettenuzzo, comandante la polizia municipale di Baldissero Torinese. Nelle prossime settimane il progetto prenderà avvio concretamente anche in questo comune.

 

 

 

 

 

Soccorrono ragazza e trovano un feto nella borsa

 Nel soccorrere  una giovane, svenuta in strada a Candelo, nel Biellese, i sanitari hanno  scoperto un feto nella sua borsa mentre cercavano i documenti. La donna, nigeriana,  non parla italiano, ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale  nel reparto di ginecologia.I medici pensano che si sia trattato di un aborto spontaneo. Le sue condizioni sono in miglioramento e non destano preoccupazione. E’ stato un passante a dare l’allarme. La donna, che potrebbe essere vittima della tratta di prostitute,  sarebbe irregolare in Italia.

 

Ripresa la circolazione dopo la caduta dell’albero in corso XI Febbraio

Per la caduta di un albero in corso XI Febbraio a Torino, attorno all’una di notte, un ciclista è  rimasto ferito e una parte della rete tramviaria danneggiata. La pianta,  cadendo, ha strappato e abbattuto una parte della rete aerea Gtt e un ciclista di passaggio è stato colpito dai rami e trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale Gradenigo: le sue condizioni non sono gravi. Sono intervenuti gli Agenti della Polizia Municipale  per le deviazioni al traffico, i Vigili del Fuoco, e personale Gtt per  il ripristino della rete aerea. Questa mattina il corso è stato riaperto e i tram  hanno ripreso il loro percorso normale.

Bimba di due anni azzannata al volto da un cane

Una bimba di due anni è ricoverata all’ospedale Regina Margherita.  E’ infatti stata azzannata al volto dal cane di famiglia, in strada del Meisino, a Torino. La bambina stava piccola giocando sul divano quando è caduta sul cane, che stava dormendo. L’animale, solitamente docile e tranquillo, ha reagito aggredendola. Il cane ora è da un veterinario amico della famiglia.

Torino, torna la “Biennale”. Ma la democrazia è anche liberale

Di Pier Franco Quaglieni *

 

E’ stata annunciata la nuova edizione 2017 di “Biennale della democrazia”, l’iniziativa promossa dal prof. Gustavo Zagrebelski e dedicata quest’anno alle emergenze. Sicuramente gli ospiti sono numerosi (quasi 250) e il programma molto intenso ed anche qualificato.Il prof. Zagrebelski  è sempre  rigoroso e i suoi collaboratori sono validissimi. Ma il fatto che i due interventi- clou siano una lectio magistralis del presidente dell’Inps  Tito Boeri ( non certo in veste istituzionale come maitre à penser di una certa ben identificabile cultura ) e la conclusione del guru dell’anticamorra Roberto  Saviano è emblematico dell’aria che tirerà durante l’appuntamento torinese.Lo stesso manifesto della Biennale 2017, creato da Botto e Bruno (“un muro di periferia segnato dai graffiti  che trasmette un vago senso di claustrofobia”,così è stato definito) indica qual è lo spirito unificante dei tanti eventi.Uno dei temi sarà “la difesa del multicultalismo”, con una parola di troppo,la difesa .Infatti confrontarsi su questi temi delicatissimi significa non partire dagli a priori  ideologici,ma mettersi in discussione e permettere un confronto a 360 gradi. E’ certo giusto difendere le ragioni di culture e religioni diverse ,un tempo lontane e oggi vicine,ma non si può poi contraddirsi, disconoscendo filoni importanti della cultura italiana e occidentale,lasciandosi prendere da un”multicultarismo” che ,nell’accezione diventata comune, non è difesa della pluralità liberale,ma abdicazione sottomessa alla nostra stessa identità storica.Novità di quest’anno saranno manifestazioni al nuovissimo Polo del ‘900 e alla scuola Holden, due location emblematiche su cui non è caso di aggiungere nulla. Ciò che appare quasi totalmente  assente è la cultura liberale,quella cultura che vede le emergenze in modo molto diverso da Saviano, ad esempio. Eppure ci sono figure nazionali e internazionali che appartengono alla cultura liberale che potrebbe dare un contributo importante. Democrazia, a meno di  accettarne un’ interpretazione in chiave giacobina, significa confronto senza pregiudiziali ideologiche a tutto campo. Gobetti diceva che era meglio che le opinioni discordassero,perché dallo scontro,oltre che dal confronto,nascono nuove idee. Non è compito della Biennale elaborare “un pensiero progettante”, ma far conoscere posizioni diverse :saranno i cittadini partecipanti a decidere quale possa essere quella più condivisibile dal loro legittimo punto di vista. Va  infatti detto,e non è particolare secondario,che la Biennale è finanziata prevalentemente da enti pubblici. Il pluralismo delle idee quindi dovrebbe essere l’elemento caratterizzante della rassegna torinese. Non ci sembra affatto che sia così. Detto in modo sintetico e semplicistico,sulla Biennale aleggia  più lo spirito di Robespierre che quello di Einaudi padre. In ogni caso, la Biennale non è “un’impresa collettiva della nostra città”,come è stato autorevolmente affermato, perché pezzi importanti di questa città sono stati esclusi a priori. Essa infatti resta anche nel 2017 la manifestazione più significativa del cosiddetto “Sistema Torino”.

 

* Direttore del Centro Pannunzio

Porta Nuova, rientrato allarme bomba

Rientrato l’allarme bomba che, stamane, intorno alle 10,30, davanti alla stazione di Porta Nuova, ha fatto bloccare il traffico stradale. La causa è stata una sacca che, fatta  brillare successivamente dagli artificieri, è risultata piena di vestiti. Era stata lasciata nei pressi della fermata Gtt in corso Vittorio Emanuele all’altezza di piazza Carlo Felice, vicino ai giardini Sambuy.