CRONACA- Pagina 1329

Riciclaggio e finti spasimanti online: migliaia di euro sottratti

Nei giorni scorsi, personale della Polizia di Stato Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino ha eseguito il fermo di un trentenne di origini nigeriane, colto nell’atto di prelevare da un conto, già oggetto di attenzione da parte dei competenti organi bancari, un’ingente somma di denaro di provenienza sospetta. L’indagine è nata dalla capillare attività di prevenzione che la Polizia Postale e delle Comunicazioni, in sinergia con Poste Italiane, compie quotidianamente su tutto il territorio nazionale. L’uomo, all’arrivo dei poliziotti, ha cercato di interrompere immediatamente le operazioni per non destare ulteriori sospetti. Su disposizione della locale Procura ed analizzando il flusso complessivo di denaro in entrata sul conto corrente (ben 140.000€), gli operatori hanno accertato che la maggior parte della somme erano il provento di attività delittuose compiute durante la compravendita di materiale plastico. I reati di truffa erano consumati all’estero da altri soggetti rimasti ignoti, che si presentavano come imprenditori italiani e incassavano dai numerosi acquirenti l’acconto del 10% sul valore della merce, per poi dileguarsi. Le somme venivano quindi versate su conti correnti italiani e immediatamente prelevate dai titolari dei depositi. Gli ulteriori accertamenti hanno, inoltre, riscontrato che altre somme oggetto di riciclaggio, pari a numerose migliaia di euro, erano il profitto della consumazione di “truffe affettive” consumate nel Nord Europa. Si tratta di frodi realizzate attraverso relazioni sentimentali a distanza: solitamente i criminali inviano richieste di amicizia sui social network o approcciano le loro potenziali vittime su siti di incontri. L’indagine della Polizia Postale, oltre ad assicurare tempestivamente il colpevole alla giustizia, ha consentito di interrompere l’attività criminale in corso, recuperando anche in parte le somme illecitamente incassate, sulle quali sono ancora in corso accertamenti per individuare eventuali complici. La Polizia di Stato consiglia di verificare l’autenticità dei profili con cui interagiamo in rete, magari impostando una ricerca “per immagine” sul web, accertandosi in tal modo che la foto non sia nella realtà un’immagine che circola on line. È bene diffidare di manifestazioni immediate ed eccessive di interessi comuni, che possono essere frutto di un attento studio del profilo che il criminale ha individuato come obiettivo; leggere attentamente i messaggi inoltre ci farà comprendere se sono frutto di una traduzione maldestra. Infine, diffidare assolutamente delle ingenti richieste di denaro da inviare all’estero, che nascondono spesso una “love scam”. Per gli acquisti on line si consiglia di effettuarli su siti certificati e/o ufficiali, diffidando delle offerte troppo convenienti rispetto all’effettivo prezzo di mercato del prodotto che si intende acquistare, e di prediligere i contatti con i canali ufficiali, sincerandosi che il nostro interlocutore appartenga effettivamente alla società per la quale spende il proprio nome e, prima di procedere ad ogni forma di pagamento o comunicazione di informazioni bancarie, verificare la presenza di recensioni di altri utenti in rete, che contribuiscono a fornire un’idea sull’affidabilità del proprio partner commerciale

M.Iar.

FERMATO UN MOLESTATORE SU UN MEZZO PUBBLICO

Oggi, mercoledì 13 marzo, gli agenti in borghese del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale, nell’ambito dei servizi a bordo dei mezzi di trasporto pubblico a tutela della sicurezza dei passeggeri, hanno fermato un cittadino marocchino sessantaduenne mentre molestava una ragazza. A carico del fermato, condotto presso il comando di via Bologna, sono risultati diversi precedenti specifici nonché un’intensa attività di parcheggiatore abusivo presso l’ospedale Molinette, per la quale ha accumulato sanzioni per oltre cinquantamila euro, mai pagate. L’uomo, pur essendo in possesso di carta di identità rilasciata dal Comune di Mondragone, risulta allo stato privo di permesso di soggiorno in corso di validità. Sono in corso accertamenti e verifiche con la Questura di Caserta per definire la regolarità della presenza sul territorio. Dall’inizio dell’anno 2018 il Reparto operativo speciale della Polizia Municipale di Torino ha effettuato oltre centosessanta interventi a bordo dei mezzi pubblici, traendo in arresto 19 persone.

Schianto contro cabina Enel, muore carbonizzato

Un 42enne di Crescentino, nel vercellese, è morto carbonizzato dopo che con la sua auto si è schiantata contro una cabina di trasformazione dell’Enel. L’incidente è avvenuto  notte sulla strada delle Grange, all’altezza di Ronsecco. La Grande Punto su cui viaggiava la vittima è uscita di strada e ha preso fuoco per cause da accertare. Sul posto  sono intervenuti i vigili del fuoco, il 118 e le forze dell’ordine.
 
(foto archivio)

Dopo una serata al bar decidono di svaligiare i negozi del quartiere

Era andato a bere qualcosa con un suo amico e al termine della serata i due hanno deciso di compiere una serie di furti in danno delle attività commerciali del quartiere Barriera Nizza a Torino, durante l’orario di chiusura. Così i due connazionali si sono recati in via Monti e, mentre uno faceva il palo, l’altro si introduceva, dopo aver forzato delle porte finestra poste in un interno cortile, dapprima all’interno di un ristorante e, successivamente, di un negozio di fiori e di un parrucchiere. Personale della Squadra Volante intercettava i due ladri proprio mentre uscivano dallo stabile e riusciva a bloccarne uno. L’uomo, un cinquantaseienne originario della Bosnia Herzegovina, è stato arrestato per furto aggravato e veniva trovato in possesso di un tablet, di una sigaretta elettronica e di denaro contante rubato negli esercizi commerciali “visitati”. Tutta la refurtiva è stata recuperata e riconsegnata agli aventi diritto.

M.Iar.

 
(foto: il Torinese)
 
 

Gira con la moto rubata. La polizia lo insegue e lo cattura

Alla fine del mese di febbraio era stata sporta denuncia di furto di una moto; la Polizia di Statodi Torino è riuscita a rintracciare l’autore del furto dopo pochi giorni. Il motoveicolo è stato avvistato giovedì mattina dapprima in via Cigna e poi invia Martorelli. A bordo della moto vi era un ragazzo romeno di 20 anni che si stava dirigendo verso corso Vercelli. Gli agenti della Squadra Volante stavano seguendo i suoi spostamenti quando il giovane, incurante della presenza di altri utenti della strada, ha intrapreso una guida spericolata tra le vie del quartiere, nel tentativo di far perdere le sue tracce. Non riuscendoci, il ragazzo, ha abbandonato il mezzo continuando la fuga a piedi, ma poco dopo è stato fermato.Il giovane, incensurato, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto  per il reato di ricettazione e, a seguito di convalida, è stato disposta nei suoi confronti la misura cautelare della presentazione alla Polizia Giudiziaria.

M.Iar.

Farmaci a effetto dopante: arrestate 12 persone

All’alba della mattina del 12 marzo, il Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della salute di Roma, coadiuvato da oltre 200 militari dell’Arma Carabinieri in Provincia di Enna ed in tutto il territorio nazionale, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Enna Luisa Maria BRUNO a carico di 12 persone ritenute responsabili a vario titolo dei reati di Utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti nonché di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanzi stupefacenti o psicotrope. Anche il Piemonte è stato coinvolto è nell’indagine dove i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Tutela della Salute di Roma coadiuvati dal Nas. Carabinieri di Alessandria e dai militari del Comando Provinciale Carabinieri di Asti hanno eseguito alcune perquisizioni a carico di un giovane “body builder” residente in Asti nonché la misura cautelare della custodia in carcere a carico di un altro giovane astigiano, proprietario di un negozio di articoli per “body builder” e allenatore presso una palestra di Asti. Nell’operazione astigiana sono state rinvenute e sequestrate oltre 150 fiale e oltre 270 compresse di anabolizzanti ad effetto dopante, gran parte proveniente dall’est europeo e solo in minima parte dall’Italia. L’ipotesi è che l’arrestato, per la quantità di anabolizzanti rinvenuti nella sua disponibilità nonché per la gestione del negozio di prodotti per sportivi in cui svolgeva la propria attività lavorativa, avesse posto in essere una commercializzazione delle illecite sostanze. L’uomo è stato poi ristretto nel carcere di Asti.
M.Iar.
 

Tre giovani balordi danneggiano giochi pubblici

La segnalazione di un cittadino e l’attività del Nucleo di Prossimità del Comando della Polizia locale di Novara ha portato alla denuncia per danneggiamento di bene pubblico di tre giovani novaresi appena maggiorenni. I fatti risalgono a metà febbraio, quando, nel pomeriggio, i tre ragazzi erano stati notati mentre erano intenti a danneggiare alcuni beni facenti parte dei giochi pubblici nei giardini “Renza Ferraris Sguazzini” tra via Righi e via Lagrange. In seguito alla segnalazione era stata avviata l’attività investigativa da parte del Nucleo di Prossimità che ha portato all’individuazione e alla denuncia alla Procura della Repubblica. “Ai fini del risultato – commenta l’assessore alla Sicurezza Mario Paganini – sono da ritenersi fondamentali l’azione preventiva svolta nelle scuole cittadine e il controllo delle zone di abituale aggregazione giovanile della città da parte dei nostri agenti: grazie a questo lavoro di raccordo e di rete con le scuole e di mappatura del territorio, sono riusciti ad identificare con celerità tutti i protagonisti presenti al momento del fatto, spettatori o diretti responsabili”. Nell’ambito della stessa attività investigativa un altro ragazzo, minore, è stato segnalato alla Procura dei Minori di Torino per aver fornito agli agenti false generalità.

M.Iar.

Armati di coltello entrano in casa e minacciano una donna

La Polizia di Stato ha arrestato due uomini per il reato di tentata estorsione aggravata in concorso
Una donna allertava la Sala Operativa della Questura di Vercelli, in quanto erano entrati in casa sua due uomini che con un coltello iniziavano a minacciarla chiedendole soldi. Un equipaggio della Squadra Volante, giunto immediatamente sul posto, li rintracciava e questi, alla vista degli Agenti, provavano a fuggire ma venivano raggiunti e fermati. Successivamente la donna, attualmente incinta, raccontava agli Agenti che l’ex marito, con l’aiuto del cugino, era entrato in casa sua e, minacciandola con un coltello, voleva che ritornasse con lui o in alternativa le consegnasse immediatamente 15.000 (quindicimila) euro. Da li nasceva una colluttazione e i due uomini aggredivano l’attuale compagno della donna e la madre di lei, che veniva colpita con calci e pugni al viso; nel parapiglia rimanevano leggermente feriti anche due dei sei figli minori della donna, venivano ribaltati mobili e distrutti numerosi oggetti presenti all’interno dell’abitazione. Finiti gli accertamenti, i due uomini venivano accompagnati in Questura dove, identificati, si scopriva che si trattava di due cittadini rumeni regolari sul territorio nazionale già noti alle Forze dell’Ordine per i numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. Dai puntuali accertamenti effettuati in banca dati risultava, inoltre, che sugli stessi gravavano numerosi fogli di via di diversi Comuni italiani.I due venivano arrestati in flagranza di reato per tentata estorsione aggravata (dall’uso dell’arma da taglio) in concorso e accompagnati su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso la locale Casa Circondariale in attesa del giudizio di convalida.

M.Iar.

 

La panchina rossa di Brozolo

Ha preso avvio venerdì 8 marzo, con grande partecipazione di pubblico,  la 5^ rassegna cineforum promossa dalla Biblioteca di Brozolo con proiezioni presso la sala consiliare.
Proseguirà per altre 5 serate con film recenti di diverso genere. Le proiezioni avranno inizio alle ore 21 nel giorni 15 e 22 marzo, 5 e 12 aprile, 3 maggio. Informazioni sui titoli possono essere richieste all’indirizzo email bibliotecacomunebrozolo@gmail.com  o telefonicamente in Comune al n. 011 9150022. Invece, domenica 10 marzo, nel corso di una partecipata manifestazione per la festa della donna tenutasi presso la Biblioteca di Brozolo, è stata inaugurata una panchina rossa, segno tangibile contro la violenza sulle donne, realizzata per volere dell’Amministrazione Comunale. La panchina, collocata nel parco giochi, è stata dipinta dal pittore brozolese Piero Zannol ed è stata particolarmente apprezzata dalla popolazione. La partecipazione e la benedizione del Parroco, Don Magloire, hanno completato il momento dell’inaugurazione.

Massimo Iaretti

 

Vergognosa truffa ai danni di un'anziana novantenne

Ha compiuto un furto in abitazione, è riuscito a sviare l’attenzione della
vittima, una signora di novant’anni, ma è stato individuato e soltanto la
mancanza di arresto obbligatorio perché non è stato colto in flagranza di
reato lo ha tenuto fuori dal carcere. Ciò non toglie che il reato (furto in
abitazione) sia di quelli che oggi creano maggiore allarme sociale ed è
ancora più odioso perché commesso a danno di una persona anziana. A
finire nei guai con la giustizia è stato un 48enne senza fissa dimora, con
precedenti  per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti,
denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Vercelli dai
carabinieri della stazione di Borgosesia.
Il   pomeriggio   del   25   gennaio,   una   90enne   di   Borgosesia   si   era
improvvisamente trovata di fronte un uomo che, trovata aperta la porta di
casa, si era introdotto nella sua abitazione. Spaventata e stupita, l’anziana
ha subito chiesto allo sconosciuto cosa volesse da lei e perché fosse entrato
nella sua casa senza chiederle il permesso. Con prontezza, l’uomo ha
accennato a scusarsi ed ha subito cercato consenso e simpatia raccontando
di essere un volontario di una non meglio specificata associazione che
raccoglie offerte in favore di bambini malati.
Sono   bastate   queste   poche   parole   a   suscitare   nella   90enne   i   buoni
sentimenti   della   brava   gente.   L’atteggiamento   non   era   quello   del
malvivente e la giustificazione aveva fatto breccia nel cuore generoso della
donna  che,   subito   dopo,   ha  preso   una   moneta  e   l’ha  porta  all’uomo,
congedandolo con un saluto.
Tuttavia, solo in serata la 90enne ha constatato con profonda amarezza che
quel finto volontario era in realtà un ladro che, prima di essere scoperto
nella sua casa, aveva avuto il tempo di rovistare in un mobile, trovando e
rubandole   alcuni   orologi   e   monili   in   oro   che   l’anziana   custodiva
gelosamente nei cassetti del comò.
La denuncia ha dato l’avvio alle indagini. I Carabinieri hanno valutato le
informazioni e la descrizione, minuziosa, fornita dalla donna e raccolto le
prime testimonianze, esternando presto i sospetti su un personaggio, già
vecchia conoscenza dei militari della Stazione. Il seguito delle indagini ha
confermato i sospetti, l’uomo è stato notato nei filmati del sistema di
videosorveglianza del Comune ed è stato anche riconosciuto dalla vittima
in sede di individuazione fotografica.
M.Iar.