CRONACA- Pagina 1315

Uomo disperso in Val Susa

Un uomo di 46 anni è disperso sul Rocciamelone, in Val Susa, in zona Mompantero. Ieri non è rientrato dopo un’escursione presso il rifugio La Riposa. I vigili del fuoco e il soccorso alpino sono impegnate nella ricerca, resa difficile dalla nebbia presente nell’aerea.

 

(foto: archivio)

“Partizani”, docu-film sulla Resistenza italiana in Montenegro

Il 24 aprile a Omegna e Baveno (Vb), il 26 a Ivrea (To) e Alessandria, il 27 a Borgosesia (Vc) , il 28 a Trino (Vc), e il 29 a Bobbio Pellice (To)

 Prosegue con nuovi appuntamenti il ciclo di proiezioni del docufilm Partizani.La Resistenza italiana in Montenegro”.

Il 24 aprile a Omegna (Vb), ore 11,30, al Cinema Teatro “Sociale”,  e Baveno (Vb) ,ore 21,00, Sala della Biblioteca ; il 26 a Ivrea (To), ore 19,30 al Cinema Politeama; sempre il 26 ad Alessandria, ore 10.00 al cinema teatro Alessandrino; il 27 a Borgosesia (Vc), ore 21 al cinema Lux ; il 28 a Trino (Vc) , alle 21 al Teatro Civico,  e il 29 a Bobbio Pellice (To), ore 17.00 presso la Dogana Vecchia.

Eric Gobetti, giovane e brillante storico torinese, autore di libri importanti come “Alleati del nemico. L’occupazione italiana in Jugoslavia 1941-1943” (Laterza,2013), “Nema problema! Jugoslavie, 10 anni di viaggi” (Miraggi,2011) e “Sarajevo Rewind” (Miraggi,2016) ha realizzato questo documentario con il supporto dell’Istoreto e del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte. Il filmato ha ottenuto la qualifica di film d’essai, aggiudicandosi il premio Opera prima  al 22° San Giò Verona Video Festival. Il documentario si avvale di moltissime immagini di repertorio del tutto inedite, ritrovate presso le famiglie dei reduci e conservate oggi all’Archivio cinema d’impresa di Ivrea oltre ai materiali dell’Archivio della televisione di stato della Serbia (Rts) e dell’ Associazione nazionale veterani e reduci garibaldini (Anvrg). La colonna sonora originale è stata realizzata dal noto chitarrista (ex-CSI), Massimo Zamboni. Il cuore del film è rappresentato dalle testimonianze di reduci, in gran parte piemontesi, che hanno vissuto l’esperienza straordinaria della Divisione partigiana italiana Garibaldi. Si tratta di circa ventimila soldati italiani che, dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943, decisero di non arrendersi e di aderire alla Resistenza jugoslava. Ufficiali e soldati italiani combatterono insieme ai partigiani jugoslavi di Tito: quegli stessi che – al fianco dei tedeschi – gli italiani avevano combattuto ferocemente fino a poche settimane prima. Il 9 settembre del 1943,  ai piedi del monte Trebjesa, aNikšić, in Montenegro, poco dopo l’alba l’artigliere  Sante Pelosin, detto Tarcisio, fece partire il primo colpo di cannone contro una colonna tedesca che avanzava verso le posizioni italiane. Fu quello l’atto iniziale della “scelta” di questi eroi semplici, che combatterono anche il freddo, la fame e una devastante epidemia di tifo, pagando con tremende sofferenze una scelta di campo tesa a riscattare – nella terra degli slavi del sud, lontano dall’Italia – la dignità del proprio paese. Un’esperienza eroica e drammatica, che si concluse nel marzo 1945 con il rientro a casa di meno della metà dei primi partigiani.

Questo film contribuisce dunque a dare il giusto riconoscimento alla vicenda della divisione Garibaldi, una storia in gran parte caduta nell’oblio, mai entrata veramente nella memoria pubblica italiana. Le proiezioni – programmate in tredici località della Regione – saranno tutte a ingresso libero e gratuito. Sarà presente, in ogni occassione lo stesso Eric Gobetti per presentare il film e condurre il dibattito dopo la proiezione.

Autista privo di sensi: il tir impazzito imbocca la discesa. Un carabiniere sale e lo ferma

Un tir fuori controllo viaggiava a 100 km orari, lungo una strada in discesa, seminando il panico nell’Astgiano. Un carabiniere coraggioso è riuscito a salire nella cabina di guida, evitando una tragedia, lungo la statale di Dusino San Michele, nella curva Migliarina.L’autista dell’autoarticolato, sentendosi male, si è fermato. Avvicinato da una pattuglia dei Carabinieri,  è apparso subito in gravi condizioni. Il mezzo, all’improvviso, ha ripreso la sua corsa mentre i militari chiamavano il 118. Il tir  impazzito:giù dalla discesa, ha travolto l’ auto dei carabinieri facendola finire in un fossato, poi ha invaso la corsia opposta sfiorando due auto. Uno dei carabinieri, correndo dietro al tir, è saltato a bordo del mezzo e lo ha fermato. Il camionista, rimasto al volante, era in crisi convulsiva. Ora è in ospedale e non si trova in pericolo di vita.

ATTENZIONE AI FALSI ADDETTI AMIAT! QUELLI VERI NON ENTRANO IN CASA

In questi giorni sono giunte ad Amiat segnalazioni da parte di alcuni cittadini della presenza di falsi addetti Amiat, che entrano negli stabili per la consegna di nuove attrezzature della raccolta differenziata, comunicando in alcuni casi all’utente la data del successivo passaggio.

 

L’Azienda precisa che il proprio personale è sempre munito di tessera di riconoscimento e non richiede mai l’ingresso nelle singole abitazioni per la consegna o sostituzione delle attrezzature o per rilievi tecnici, limitandosi a operare esclusivamente negli spazi comuni e nei cortili.

 

Amiat raccomanda pertanto ai cittadini di non far accedere in casa queste persone e di segnalare inoltre eventuali episodi sospetti al Contact Center Ambiente, telefonando al Numero Verde 800.017277.

 

(foto: il Torinese)

 

La Vicepresidente del Consiglio regionale, Daniela Ruffino ricorda i partigiani incarcerati e torturati presso la Caserma Lamarmora

In occasione del 72° Anniversario della Liberazione , la Vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino ha partecipato giovedì 21 aprile alla commemorazione dei partigiani caduti, incarcerati e torturati presso la Caserma Lamarmora  di via Asti a Torino.

La caserma di via Asti è uno dei luoghi-simbolo della Resistenza e dell’antifascismo a Torino. Un luogo evocativo del dolore e della violenza del regime. Dopo l’8 settembre 1943 la caserma divenne il quartier generale dell’Ufficio politico investigativo della Guardia nazionale repubblicana che aveva l’incarico di reprimere con ogni mezzo (rastrellamento, cattura, tortura, fucilazione, deportazione) la lotta clandestina in città e in provincia. La caserma venne quindi trasformata in luogo di detenzione e di tortura per tutti coloro sospettati di connivenza con la Resistenza.  Tutto ciò fino a quando venne  liberata dai partigiani, nella notte tra il 27 e il 28 aprile del 1945.

 Voglio ricordare la testimonianza resa  dall’avvocato Bruno Segre , imprigionato qui nel 1944 , autore di un libro importante come  “Quelli di via Asti” che, attraverso uno spaccato autobiografico, ripercorre la storia di quegli anni bui e dolorosi” – ha sottolineato la Vicepresidente Ruffino, ricordando l’impegno di quegli antifascisti “che avevano compreso  qual’era la posta in gioco in quegli anni e, a proprio rischio e pericolo, si organizzarono per agire in clandestinità e nella lotta aperta contro il regime “.

Muore religioso travolto dal tram

E’ morto fratel Virgilio Castelli. Il religioso del Collegio Sacra Famiglia, di 88 anni, mancato nel pomeriggio di ieri al Cto di Torino per le conseguenze dell’incidente stradale di cui è rimasto vittima martedì. L’anziano religioso, che ha lavorato per anni per  giovani studenti dell’istituto di via Rosalino Pilo, insegnando  educazione fisica, era  stato investito da un tram della linea 13 in piazza XVIII Dicembre, all’incrocio con corso San Martino. La data dei funerali non è ancora stata decisa.

Auto contro bus e albero, muore una donna

Un’ auto, guidata da una donna, si è scontrata contro un pullman. M. M., 59 anni, la donna alla guida è morta sul ponte del Po a Chivasso. Stava guidando un Fiat Doblò e dopo  avere  invaso la corsia opposta, la sua vettura si è schiantata contro un bus Gtt fuori servizio che viaggiava nella direzione opposta, verso  in centro. L’auto è finita  contro un albero in una  scarpata all’inizio del ponte. A fermare la corsa un albero. E’ stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per liberare la vittima.

 

(FOTO: ARCHIVIO)

Consiglio regionale “casa di vetro”: vitalizi online

Sono online da oggi  sul sito www.cr.piemonte.it del Consiglio regionale del Piemonte, nella sezione ‘Amministrazione trasparente’, i nomi dei componenti del Consiglio e della Giunta regionale non più in carica, beneficiari di un assegno vitalizio e l’importo lordo mensile dello stesso, come previsto da una legge approvata  all’unanimita’ dall’aula di Palazzo Lascaris la scorsa settimana. Pubblici anche i nomi di coloro, tuttora in carica, che abbiano ottenuto la restituzione dei contributi versati. Anche in questo caso e’ pubblicata la misura delle somme restituite. Con un emendamento proposto dal M5S sono, infine, pubblicati i nominativi di coloro che hanno rinunciato sia al vitalizio sia alla restituzione dei contributi versati e la misura delle somme rifiutate. Il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus dichiara “piena soddisfazione per un provvedimento che risponde agli obiettivi prefissati, trasformare il Consiglio regionale in una casa di vetro, rendendo trasparenti tutti i comportamenti e i processi relativi all’attivita’ normativa, contribuendo alla riduzione dei costi della politica”.

Torino che legge la pace: il primo libro di Pressenza a Torino

Al Sereno Regis di Torino, il primo libro dell’Agenzia Internazionale per la Pace e la Nonviolenza

Sarà la prima presentazione italiana dell’antologia di editoriali, interviste e foto di Pressenza, l’agenzia stampa internazionale specializzata in notizie sulla pace, la nonviolenza, l’umanesimo, la nondiscriminazione.

Venerdì 21 aprile 2017 alle ore 18 presso la Sala Poli del Centro Studi Sereno Regis – via Garibaldi, 13 Torino. Il giornalismo parte dalla base sociale: presentazione del primo libro di Pressenza.
Saranno presenti: Murat Cinar, Angela Dogliotti, Anna Polo, Olivier Turquet, Massimo Zucchetti

Maggiori info:
https://www.pressenza.com/it/2017/04/esce-il-libro-di-pressenza-diritti-allinformazione/

Ubriaco urta auto e ferisce donna incinta

Era ubriaco e senza patente  l’uomo alla guida della sua Fiat Punto, che ha tamponato un’Alfa Romeo Gt con a bordo una donna incinta, ed è scappato. A causa dell’incidente la donna ha dovuto ricorrere a cure mediche. E’ accaduto a Torino, in corso Siracusa. Lui, un peruviano di 26 anni, accortosi che le volanti della Polizia  hanno assistito allo scontro, ha tentato la fuga facendo lo slalom tra le auto, viaggiando in contromano e passando con il semaforo rosso. Ma gli agenti sono riusciti a bloccarlo in via Monfalcone. Nell’ auto alcune bottiglie di birra stappate. Il giovane è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e omissione di soccorso e denunciato per guida in stato d’ebbrezza.