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Pluripregiudicati arrestati per rapina e sequestro di persona

Nella mattinata di ieri personale della Squadra Mobile della Questura di Torino, in via Condove di Collegno, ha arrestato due pregiudicati per rapina aggravata e sequestro di persona.

In dettaglio: i pluripregiudicati  attendevano il fine settimana (giorno in cui le giacenze di denaro sono superiori rispetto gli altri giorni)  e, all’atto dell’apertura dell’ufficio, quando giungevano gli impiegati per entrare, con un violenta spinta e con la minaccia di un’arma, riuscivano a far irruzione nell’agenzia postale sita in corso Francia 317 di Collegno (TO). A quel punto, i malviventi, sequestrati gli impiegati e con la minaccia di un coltello e della pistola (poi rivelatasi una riproduzione di un’arma semiautomatica), intimavano che la cassaforte temporizzata venisse sbloccata quindi, con assoluta calma, attendevano tanto l’arrivo degli altri dipendenti (che venivano a loro volta privati della libertà) , quanto l’apertura del mezzo forte, che avveniva circa venti minuti più tardi. La permanenza dei rapinatori all’interno dell’Ufficio Postale si protraeva per circa mezz’ora; quindi, dopo essersi appropriati del denaro contenuto nella cassaforte, ammontante a oltre 38.000,00 Euro, i due malfattori si davano alla fuga, venendo fermati dopo poco dagli investigatori mentre cercavano di dileguarsi nel cantiere posto dinnanzi all’ufficio postale e di confondersi con gli operai, indossando dei gilet ad alta visibilità che i due rapinatori portavano sotto i giubbotti, durante la rapina. La refurtiva veniva interamente recuperata.

Ream, indagati anche Fassino e Quaglia

Gli inquirenti sospettano una gara pilotata per favorire l’ipermercato Esselunga rispetto a Novacoop.

Si torna a parlare dell’area ex Westinghouse e del debito della società Ream, che ha inguaiato la sindaca Chiara Appendino, condannata per falso. La procura  ha notificato quattro avvisi di garanzia per turbativa d’asta all’ex sindaco Piero Fassino, alla funzionaria del Comune Paola Virano, al presidente della fondazione Crt e presidente di Ream Giovanni Quaglia e al consigliere d’amministrazione Antonio Miglio.

Cenano seduti nel locale, 13 persone sanzionate dai carabinieri

Torino, 25 gennaio. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio finalizzati alla verifica del rispetto delle normative anticovid disposti dal Comando Provinciale, i carabinieri hanno sanzionato il titolare di un locale e 12 avventori per aver cenato nell’esercizio commerciale in violazione dei divieti imposti per contenere la diffusione della pandemia.
Il fatto è accaduto a Chieri, nell’hinterland torinese, dove i militari della locale Compagnia sono intervenuti presso un Bar del luogo, in cui era stata segnalata la presenza di alcuni avventori che stavano cenando. In effetti, all’atto del controllo, all’interno del locale vi erano 12 persone sedute ai tavoli che stavano consumando la cena, nonostante dopo le 18 siano consentiti esclusivamente la consegna a domicilio e l’asporto. Per questo motivo, come disciplinato dalle norme anticovid, si è proceduto a sanzionare amministrativamente proprietario e avventori ed il locale verrà chiuso per 5 giorni.

Rivoli, arrestato per detenzione di droga

Martedì, nelle prime ore del mattino, agli esiti di un’accurata attività info investigativa, gli agenti del Commissariato di Rivoli hanno eseguito una perquisizione domiciliare con l’ausilio delle Unità Cinofile nell’abitazione di un cittadino albanese di 54 anni, domiciliato a Rivoli. L’uomo è stato trovato in possesso di 41 ovuli di cocaina, nascoste all’interno di un pacchetto di sigarette, destinati alla vendita: per questo motivo è stato arrestato.

Come emerso dell’attività svolta dagli investigatori, lo smercio della cocaina gli ha consentito nel tempo di mantenere uno stile di vita confortevole, nonostante da anni l’uomo non svolga alcuna attività lavorativa lecita. Irregolare sul Territorio Nazionale dal 2014, gli operatori hanno accertato che nel tempo E.D. si è reso responsabile di molteplici reati, sempre nel territorio della prima cintura torinese, tra cui riciclaggio, ricettazione e truffa, rafforzandone lo spessore criminale. Inoltre, a suo carico sono emersi diversi Ordini del Questore ad abbandonare il territorio nazionale, mai rispettati.

Venaria: cani e decoro urbano, parla il sindaco

Il tema della pulizia delle strade e marciapiedi della città, è molto sentito dai venariesi. Gettare rifiuti o depositarli nei luoghi non preposti allo smaltimento, è, oltre che un problema di decoro, anche un tema di civiltà. Questa Amministrazione comunale tiene a sottolineare le azioni che si stanno praticando. In questi giorni gli agenti della Polizia municipale stanno controllando il rispetto del decoro urbano da parte dei nostri concittadini.

Dichiara il sindaco, Fabio Giulivi «Lo abbiamo già comunicato qualche settimana fa, attraverso una campagna di comunicazione e di sensibilizzazione: vogliamo sistemare questa Città e mantenerla pulita, sanzionando gli eventuali trasgressori. I controlli verranno fatti, oltre che sull’abbandono dei rifiuti fuori dagli appositi spazi, anche sulle deiezioni canine che hanno trasformato alcune piazze e viali della nostra città, in veri e propri gabinetti canini a cielo aperto. Ripeto, la responsabilità non è dei nostri amici a 4 zampe, ma di alcuni padroni che, incuranti del rispetto verso gli altri, se ne vanno lasciando sporca la città.Pertanto, agenti in borghese stanno girando per la città, sanzionando i trasgressori».

Si ricorda inoltre che l’art. 22 comma 1 del regolamento di Polizia urbana e l’art. 24 comma 5, prevedono la sanzione anche per il mancato uso del guinzaglio, dell’iscrizione all’anagrafe canina e la mancanza di microchip, oltre, naturalmente, a punire per le deiezioni non raccolte.

Portare in giro un cane senza guinzaglio è un rischio perchè potrebbe inavvertitamente attraversare la strada e mettere in pericolo la sua incolumità. Altresì, l’animale potrebbe aggredire od esser aggredito da altro cane e tanti altri pericoli. «I cani possono esser lasciati liberi nelle aree sgambamento cani, o in aree private e, – continua Giulivi – proprio sulle aree sgambamento cani, stiamo facendo un’opera di ricognizione e valutazione per modificarle ed implementarle ove mancanti. L’altro problema dei cani lasciati liberi è che spesso vanno a fare i loro bisogni molto lontano e i padroni non li seguono lasciando sporca la città. Questa Amministrazione è totalmente a favore degli amici a 4 zampe e nei prossimi mesi ci saranno molti provvedimenti che seguiranno le indicazioni del programma elettorale. Stiamo anche valutando di poter consentire l’accesso ai cimiteri cittadini proprio ai cani al guinzaglio, come capita in tanti altri Comuni italiani. Non possiamo però tollerare una città sporca, che penalizza proprio quei concittadini che tanto si impegnano per rispettare i regolamenti ed il decoro urbano. Dateci una mano a mantenere pulita questa città. Se tutti rispettano le regole, non verrà emessa nemmeno una multa!».

(foto Mario Alesina)

Pacchi alimentari alle famiglie bisognose

Oltre 60 famiglie torinesi sabato hanno ricevuto il  pacco alimentare dai volontari di Sol.Id Onlus.

“Anche oggi siamo riusciti a dare un pacco alimentare a tutte le  famiglie torinesi che, mensilmente, aiutiamo – hanno dichiarato i
volontari di Sol.Id – purtroppo le persone che ci chiedono aiuto sono in  continuo aumento e, a causa delle continue chiusure forzate, molti sono
negozianti che hanno perso tutto.”

“Le istituzioni hanno abbandonato queste persone, ma noi non lo faremo –  ha concluso la Onlus – ogni mese attraverso le raccolte e le consegne
alimentari garantiremo il pacco alimentare a chi ne avrà bisogno.”

Torino: individuato dalla Polizia “mago illusionista” della truffa

Aveva precedenti specifici

 

Con la scusa di cambiare delle banconote di piccolo taglio ha truffato il cassiere di un supermercato. Con un movimento da “mago illusionista” è riuscito sotto gli occhi del dipendente a sottrarre, durante il riconteggio del denaro, otto banconote da cinque euro, nonostante avesse già ricevuto in cambio quella da cento euro. Consegnando così al dipendente solo sessanta euro. Si è poi allontanato tranquillamente dal locale commerciale, e solo dopo, il cassiere si è accorto dell’ammanco. I fatti risalgono allo scorso mercoledì mattina.

Essendo riuscito con astuzia a raggirare il dipendente del market, il giorno dopo ha pensato di riprovarci, ripresentandosi nello stesso negozio, in via Principi d’Acaja, intorno all’ora di pranzo, con una mazzetta di denaro da cambiare. La cassiera presente, al corrente di ciò che era accaduto il giorno precedente, ha rifiutato il cambio cercando di intrattenere l’uomo. Il dipendente raggirato il giorno prima stava visionando le immagini della truffa proprio in quell’istante, così, riconosciuto l’uomo, che si presentava anche vestito allo stesso modo, ha raggiunto le casse, ha informato il malfattore di averlo scoperto e si è posizionato davanti l’uscita per impedire che potesse lasciare il locale in attesa della Polizia. Tra i due nasce una discussione ed il truffatore propone la riconsegna del maltolto del giorno precedente pur di lasciarlo andare, ma, al suo rifiuto spintona l’addetto e guadagna la fuga. Raggiunto all’esterno, nonostante abbia tentato di divincolarsi non lesinando calci e pugni nei confronti del dipendente, è stato fermato grazie all’intervento di alcuni passanti. Gli agenti della Squadra Volante lo hanno trovato in possesso di 1260 euro in banconote da 5 e 10 euro, con molta probabilità utilizzate per trarre in inganno diversi esercenti commerciali.

L’uomo, un 31enne rumeno, con diversi precedenti per truffa aggravata e ricettazione, ha ora a proprio carico due ulteriori denunce, una per la truffa consumata mercoledì e la seconda per quella tentata avantieri.

Covid, test salivari: dal Comitato Etico il via libera

Test salivari per la ricerca del Covid, via libera alla sperimentazione da parte del Comitato Etico Interaziendale. Una notizia appresa con soddisfazione dall’assessore regionale alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati.

“Ringrazio il Comitato etico e il suo presidente, dottor Marcello Maddalena, per la grande disponibilità. – commenta Marnati – Finalmente ora potremo partire con la sperimentazione dei nostri test autoprodotti, interamente made in Piemonte, sviluppati dall’Università di Torino”.

Si tratta di test molto meno invasivi rispetto al tampone naso faringeo che potrebbero essere utilizzati in modo particolare per i bambini e per tutte quelle persone che potrebbero avere problemi nel sottoporsi al classico tampone. Il prelievo salivare, che viene eseguito con una pipetta, verrà fatto all’hotspot dell’Allianz Stadium.

“La sperimentazione – afferma la professoressa Fiorella Altruda, direttore del Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino – dovrebbe iniziare a breve in stretta connessione fra i laboratori del Centro e quelli di Arpa”. “E’ la chiusura di un percorso – aggiunge – interamente fatto in house dopo la messa a punto del test su richiesta della Regione. Potrebbe essere una svolta nel rendere più veloce il tracciamento, unendo alta sensibilità e minor invasività”.

“Questa iniziativa è una ulteriore conferma della relazione virtuosa tra l’Università, la Regione e territorio – aggiunge il Rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna – e del forte spirito di collaborazione dei ricercatori universitari che con le proprie competenze, laboratori e strumenti partecipano attivamente alla lotta contro il Covid-19”.

Controlli antidroga dei carabinieri, 6 arresti

E oltre 1 kg di stupefacente sequestrato in 24 ore

I carabinieri, nell’ambito di specifici servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti disposti dal Comando Provinciale, hanno arrestato nelle ultime 24 ore altri due corrieri, dopo quelli fermati il 20 gennaio scorso a Susa con 6,6 kg. di cocaina, e 4 pusher.
In particolare a Rivarolo Canavese, nell’hinterland torinese, i militari della Stazione di San Giorgio (TO) hanno bloccato due autotrasportatori di 21 anni, di Volpiano (TO), trovati in possesso di 1 kg di droga. I due sono stati controllati mentre erano alla guida di un furgone su cui è stata rinvenuta una busta contenente 500 grammi di marijuana. Una successiva perquisizione nel magazzino in uso ai fermati ha permesso di trovare un’altra busta con all’interno ulteriori 500 grammi della medesima sostanza.
A Nichelino, sempre nell’hinterland torinese, è finito in manette un 37enne del luogo, che è stato sorpreso in strada mentre consegnava dello stupefacente a un ragazzo. Alla vista dei carabinieri della locale Tenenza, ha tentato di ingoiare due dosi di crack ma è stato bloccato in tempo e la droga è stata sequestrata. Il cliente ha ammesso di aver acquistato le dosi al prezzo di 50 euro l’una.
A Torino, in via Garessio, i carabinieri della Compagnia San Carlo hanno arrestato un cittadino senegalese, in Italia senza fissa dimora, subito dopo aver venduto una dose di cocaina a un uomo. Sono stati sequestrati anche 285 euro in contanti, che si ritiene siano provento dell’attività illecita.
Nel quartiere San Salvario, stessa sorte è toccata a un ventottenne del Ciad fermato subito dopo aver venduto due dosi di cocaina a un altro acquirente. Nelle tasche del pusher i carabinieri hanno trovato altre 12 dosi della stessa sostanza, per un totale di oltre 10 grammi, e circa 400 euro in contanti.
Sempre a Torino, in corso Regina Margherita, è stato arrestato un senegalese, senza fissa dimora, bloccato, anche in questo caso, subito dopo aver ceduto una dose di cocaina a un acquirente.
Tutti i clienti dei pusher sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori di droga.

La Guardia di Finanza dona al Cottolengo 27 mila mascherine

La Guardia di Finanza di Torino ha devoluto alla “Piccola Casa della Divina Provvidenza” di Torino, più nota con il nome di Cottolengo, oltre 27.000 dispositivi di protezione individuali, requisiti a seguito del sequestro effettuato nei mesi scorsi dai Finanzieri della Compagnia di Caselle Torinese in relazione all’emergenza sanitaria da COVID-19.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sinergia messa in atto tra la Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, la locale Prefettura e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino, che ha consentito la favorevole conclusione dell’iter requisitorio dei dispositivi sequestrati. In particolare, sulla base dell’attuale quadro normativo, è stato richiesto ed ottenuto dall’Autorità giudiziaria il dissequestro delle mascherine al fine di poter attivare la procedura della requisizione, a cura del Reparto del Corpo operante, mediante specifica richiesta alla Prefettura la quale, condividendo l’iniziativa assunta e valutata la preminente esigenza di tutela della salute pubblica, ha emesso il relativo provvedimento.

L’ospedale Cottolengo, dal nome del suo fondatore, il sacerdote piemontese San Giuseppe Benedetto Cottolengo, fin dai tempi della sua istituzione si è costituito in diverse comunità di ospiti e di religiosi, realizzando nel corso degli anni una varietà di servizi di assistenza ai bisognosi, privilegiando sempre le persone in stato di abbandono ed in difficoltà.

Quella odierna rappresenta un’iniziativa di solidarietà che rientra tra le numerose attività già avviate dalle Fiamme Gialle torinesi quale tangibile testimonianza della vicinanza delle Istituzioni alla meritoria azione svolta, quotidianamente, dagli operatori sanitari impegnati in prima fila nel contrasto all’emergenza epidemiologica