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8 marzo, sciopero dei trasporti

Venerdì 8 marzo 2019 è previsto uno sciopero di 24 ore del settore trasporto pubblico locale, proclamato rispettivamente dalle organizzazioni territoriali
Ugl Autoferrotranvieri e Usb Lavoro Privato settore trasporti su temi correlati al Piano Industriale ed altre tematiche aziendali di GTT. L’organizzazione Usb Lavoro Privato ha anche aderito allo sciopero nazionale generale.
IL SERVIZIO SARÀ COMUNQUE GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANO e SUBURBANO e METROPOLITANA: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
  • Autolinee extraurbane e Servizio Ferroviario (sfm1 – Canavesana e sfmA – Torino–Aeroporto–Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.
Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sull’operatività dei Centri di Servizi al Cliente e sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.

POSTE ITALIANE: A TORINO UN ANNULLO SPECIALE DEDICATO ALLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, Poste Italiane sarà presente con un servizio filatelico temporaneo.L’annullo, promosso da Poste Italiane S.p.A., potrà essere richiesto venerdì 8 marzo 2019 dalle 8.20 alle 13.35 presso lo “Spazio Filatelia Torino” in Via Alfieri, 10 a Torino.
Con il bollo speciale sarà timbrata la corrispondenza in partenza presentata direttamente allo sportello, dove saranno inoltre disponibili le più recenti emissioni di francobolli, insieme ai tradizionali prodotti filatelici di Poste Italiane: folder, pubblicazioni filateliche, cartoline, buste primo giorno, libri e raccoglitori per collezionisti. Il timbro figurato, dopo l’utilizzo nella giornata del 8 marzo, sarà depositato presso lo “Spazio Filatelia Torino” in Via Alfieri, 10 per i sessanta giorni successivi, a disposizione del pubblico marcofilo.

Maestra d’asilo sospesa per maltrattamenti sui bambini.

Ancora una volta la cronaca si deve occupare di maltrattamenti ai bambini da parte di chi dovrebbe accudirli

A conclusione di una complessa e delicata attività d’indagine, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Borgosesia e della Stazione di Varallo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vercelli, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione della misura cautelare del “divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale di maestra di scuola per l’infanzia”. Il provvedimento è stato emesso del Gip-Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Vercelli nei confronti di una maestra 41enne, impiegata in una scuola per l’infanzia di Varallo, perché ritenuta responsabile di maltrattamenti contro alcuni dei piccoli alunni a lei affidati per educazione, cura e custodia, ed è stato notificato all’insegnante la mattina del 6 marzo. I Carabinieri avevano avviato le indagini all’inizio di questo anno scolastico, dopo che a loro si erano rivolti i preoccupati genitori di bambini di età compresa tra i quattro e i cinque anni. I racconti dei piccoli scolari, riportati dalle famiglie ai Carabinieri, erano assolutamente simili. I bambini, in lacrime, tra le sicure mura domestiche, avevano raccontato che l’insegnante spesso si rivolgeva a loro con modi bruschi, grida rabbiose, talvolta anche distribuendo schiaffoni, strattoni e pizzicotti, un atteggiamento lontanissimo da quello amorevole e rassicurante che bambini di quell’età si aspettano da chi, per buona parte della giornata, incarna anche il ruolo della mamma. Apparivano tutti molto turbati e, mattina dopo mattina, era diventato un vero calvario accompagnarli a scuola. Il lavoro dei militari, che si sono anche avvalsi del supporto di psicologi professionisti per le audizioni protette dei bambini, svolte nella confortevole “stanza tutta per sé”, allestita presso il Comando dei Carabinieri di Borgosesia con il contributo del Soroptimist Club Valsesia ed inaugurata il 31 maggio 2018, ha confermato il triste quadro iniziale. È stato accertato che l’insegnante aveva compiuto in classe violenze fisiche e psicologiche nei confronti dei bambini che non le obbedivano tempestivamente, percuotendoli, strattonandoli, arrivando anche a dargli schiaffi e pizzicotti e mortificandoli con strilli, incidendo in modo fortemente negativo sul sano e regolare sviluppo psichico delle piccole vittime. Quanto raccolto dai Carabinieri ha fornito al Pubblico Ministero gli elementi che hanno fatto propendere il Gip all’emissione della misura cautelare, eseguita mercoledì che, in attesa del processo, di fatto impedisce alla maestra di svolgere l’attività di insegnamento.

Massimo Iaretti

 

Denunciata per esercizio abusivo di professione medico-veterinaria

Nei giorni scorsi militari della Stazione Carabinieri Forestale di Nizza Monferrato (Asti), dopo oltre un anno di intensa attività investigativa svolta in collaborazione con la Stazione Carabinieri Forestali di Cortemilia (Cuneo), hanno denunciato a piede libero un’allevatrice di Cossano Belbo per esercizio abusivo della professione medico-veterinaria.Tutto è partito da irregolarità formali riscontrate su libretti identificativi di cani “tipo beagle” di proprietà di persone astigiane. Le indagini, che hanno comportato l’acquisizione di documenti e di informazioni testimoniali su un totale di 25 cani, non solo nella provincia di Asti ma anche nella provincia di Cuneo ed in altre Regioni (Liguria, Veneto, Lombardia, Toscana), hanno permesso di risalire ad un allevamento amatoriale di cani in Cossano Belbo in provincia di Cuneo. I militari hanno esaminato una grande mole di documentazione, riscontrando che dal 2011 al 2018 la titolare aveva più volte prescritto e somministrato farmaci veterinari agli animali allevati nonché a quelli venduti a terzi in assenza di qualsiasi titolo professionale. Le vaccinazioni dei cuccioli, per esempio, risultavano essere state eseguite in allevamento ma non si riscontrava sui documenti alcun riferimento che permettesse di attribuire prescrizione e somministrazione del farmaco ad un medico veterinario, come previsto dalla normativa in materia; risultava quindi impossibile attestare la validità e l’esecuzione in sicurezza dei trattamenti. Dalle indagini emergeva inoltre che l’allevatrice cedeva i cani annotando sul tesserino di riconoscimento una prescrizione medica di prosecuzione di terapie farmacologiche, per lo più antiparassitarie ma anche antibiotiche, che lei stessa aveva intrapreso in assenza di qualsiasi valutazione medico-veterinaria documentata, a volte fornendo lei stessa materialmente i farmaci agli acquirenti. Trattavasi di farmaci di libera vendita dietro prescrizione medica, tuttavia, poiché l’indagata non è titolata a diagnosticate patologie, prescrivere terapie né, tanto meno, cedere direttamente farmaci, i cuccioli potrebbero essere stati destinatari di cure non adatte o inutili, con potenziali rischi per la loro salute nonché altri eventuali rischi connessi all’uso massivo e indiscriminato di farmaci. Per tale condotta i militari hanno denunciato l’allevatrice all’Autorità Giudiziaria per esercizio abusivo della professione medica.La maggior parte degli acquirenti avevano trovato l’annuncio di vendita sui vari siti di acquisto in rete. Nella quasi totalità dei casi avevano ricevuto i cani con documentazione identificativa riportante la dicitura “cane di pura razza senza pedigree”. Tuttavia i cuccioli erano privi di qualsiasi certificazione attestante la loro genealogia per cui, nel rispetto della normativa vigente in materia, non avrebbero potuto essere venduti come “razza pura” bensì solo dichiarandoli chiaramente come “meticci” o “incroci”. Per detta violazione i militari hanno contestato alla donna anche una sanzione amministrativa per un importo superiore ai 10.000,00 euro. Nessun problema, invece, è stato riscontrato rispetto alle condizioni di benessere dei cani detenuti in allevamento, verificate congiuntamente a personale dei Servizi Veterinari dell’ASL di Alba-Bra.

M.Iar.

 

ZONA OSPEDALE SAN GIOVANNI BOSCO, FERMATI TRE PARCHEGGIATORI ABUSIVI

Oggi, giovedì 7 marzo, Agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale hanno effettuato un controllo sulla piazza Donatori di Sangue, fronte Ospedale San Giovanni Bosco

Sono stati fermati tre parcheggiatori abusivi, cittadini di nazionalità marocchina, di 25, 28 e 31 anni e sono stati accompagnati presso il Comando di via Bologna 74. Successivamente sono stati indagati in stato di libertà in quanto non in regola con la legge sull’immigrazione e, poi trasferiti presso l’Ufficio Immigrazione della Questura. Per due di questi è stato emanato provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale, mentre il terzo è stato associato al C.I.E.

 
(foto archivio il Torinese)

Pusher in manette a San Salvario

Gli agenti delle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale, domenica sera, stavano pattugliando l’area di San Salvario, per la prevenzione e repressione dei reati connessi allo spaccio di stupefacenti, quando, nel transitare con cautela a fari spenti, per non farsi notare, tra le vie Berthollet-Belfiore, intercettavano un pusher. Alla vista della volante, quest’ultimo in compagnia di un altro connazionale, tentava invano di fuggire. Il 26enne del Niger veniva trovato in possesso di 8 dosi di marijuana e diverso denaro contante. Il ragazzo, irregolare sul territorio nazionale e con diversi precedenti di polizia, era stato già arrestato circa un anno fa poiché trovato in possesso di diversi grammi di marijuana, eroina e anfetamina

Boxeur ubriaco e aggressivo arrestato dalla polizia

Si dichiara campione di kick boxing ma finisce in carcere. E’ accaduto sabato notte a Torino che si era presentato al pronto soccorso sotto l’effetto di abuso da alcol e droga e domenica mattina rifiutava le cure dirigendosi verso l’uscita dell’ospedale quando però cadeva al suolo prima di raggiungerla. L’uomo, un cittadino marocchino di 22 anni, assumeva un atteggiamento aggressivo nei confronti del personale sanitario che richiedeva l’intervento della polizia. Il 22enne sin da subito minacciava i poliziotti e dopo essersi dichiarato campione di kick boxing si scagliava contro di loro riuscendo a colpire con uno schiaffo un agente al collo mentre un altro operatore riusciva a deviare un pugno. Lo straniero veniva arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale e per danneggiamento aggravato avendo arrecato diversi danni all’autovettura di servizio durante il trasporto in Questura.

Massimo Iaretti

Da Chiamparino solidarietà alla sindaca

Per il presidente della Regione Sergio Chiamparino si tratta di “comportamenti molto gravi e inaccettabili, che minano la convivenza civile della città e colpiscono un esponente politico di primo piano e una madre, cosa forse ancora più grave”.  Il governatore esprime un messaggio  di vicinanza politica e personale alla sindaca di Torino Chiara Appendino in relazione agli insulti e alle minacce rivolti alla prima cittadina durante una manifestazione di anarchici. 

DENUNCIATO UN UOMO CHE MANOMETTEVA PARCOMETRI GTT

Ieri gli Agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale su segnalazione Gtt hanno fermato un cittadino di nazionalità italiana, 44enne, perché in zona corso Re Umberto, via Biancamano, piazza Solferino aveva bloccato con un ferretto i parcometri per recuperare le monete introdotte dai cittadini. Gli Agenti, dopo averlo seguito, intervenivano e risalivano agli 8 parcometri bloccati, denunciandolo a piede libero.

 
(foto:  il Torinese)