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TRUFFA AI DANNI DELLO STATO PER 140 MILA EURO

“Truffa aggravata”. Questa è l’accusa nei confronti dei componenti del consorzio di sviluppo agrosilvopastorale “Frè – Pian Gioè” di Balme, comune del torinese delle Valli di Lanzo

I soggetti coinvolti, secondo la ricostruzione dei Finanzieri della Tenenza di Lanzo Torinese, avrebbero precostituito una situazione di apparente possesso, da parte del consorzio, dei requisiti essenziali per l’erogazione di un contributo regionale per la realizzazione di una strada forestale, ma che in realtà l’ente non possedeva.

Da una serie di approfondimenti dei Finanzieri sono emerse diverse anomalie sui flussi di pagamento intercorsi tra un imprenditore incaricato dei lavori, ed i membri del consorzio stesso, il tutto finalizzato appunto, ad ottenere, senza averne i requisiti, i contributi pubblici.

La truffa, che ha visto i sodali incassare oltre 140.000 euro di soldi pubblici, ha coinvolto come detto un imprenditore edile locale, i componenti del consorzio “Frè – Pian Gioè” ed un altro soggetto. Sette le persone denunciate alla Procura della Repubblica di Ivrea per “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche; rischiano sino a sette anni di carcere.

Il fatto è stato segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Torino.

La tutela delle risorse dello Stato e degli altri Enti pubblici ed il contrasto alle frodi alla pubblica amministrazione sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza, che ricorda come tali comportamenti, che danneggiano tutti i cittadini, contribuiscono a far aumentare i costi dei servizi pubblici.

Jecky e Johnny, i due cani dell’Arma hanno scoperto altra droga

I Carabinieri della Compagnia di Ivrea proseguono nell’incessante attività di contrasto teso a contenere il delicato fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovani del Canavese

Nel corso di specifici servizi predisposti nella giurisdizione di competenza, i militari della Stazione di Rivarolo Canavese, coadiuvati dal Nucleo Carabinieri Cinofili di Volpiano, hanno infatti tratto in arresto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente Giuseppe COCCO, di anni 66, residente a Rivarolo, con precedenti specifici, deferendo al contempo in stato di libertà la convivente I.T., di anni 26, per la medesima ipotesi di reato.

In particolare, i Carabinieri della Stazione di Rivarolo Canavese, a seguito di un predisposto servizio di osservazione e controllo nell’ambito di quel territorio, procedevano ad accurata perquisizione domiciliare all’interno dell’abitazione del COCCO, rinvenendo un bilancino di precisione e del danaro contante (circa 600€ in banconote di diverso taglio) di cui l’uomo faceva fatica a documentare la provenienza.

Nella circostanza, gli operanti, avendo fondati motivi per ritenere che all’interno dell’appartamento fosse comunque celata della sostanza stupefacente non desistevano nella ricerca, ricorrendo all’intervento di due speciali unità del Nucleo Carabinieri Cinofili per le ulteriori verifiche.

I sospetti dei Carabinieri si rivelavano infatti ben presto fondati, laddove i due animali, non appena entrati nell’alloggio, si lanciavano immediatamente in direzione di una intercapedine posta nel soggiorno a ridosso della caldaia, rinvenendo un barattolo di vetro, chiuso ermeticamente, al cui interno erano celati ben 38 grammi di purissima sostanza tipo “cocaina“, di cui 7 grammi già suddivisi in dosi e pronti per esser smerciati a terzi.

I due cani, Jecky e Johnny, rispettivamente di anni 3 e 4, non sono affatto nuovi a tali risultati, avendo già rinvenuto, tra il 2018 e il 2019 oltre 120 kg di sostanza stupefacente, tra eroina cocaina e hashish.

Su disposizione della Procura di Ivrea l’uomo veniva sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione e l’A.G. adita, a seguito dell’avvenuta convalida, confermava il provvedimento restrittivo degli arresti domiciliari a carico del soggetto.

 

(foto archivio)

 

Arrestato anziano spacciatore

Un 66enne pregiudicato, residente a Rivarolo Canavese è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Rivarolo, coadiuvati dal Nucleo carabinieri cinofili di Volpiano, mentre la sua convivente di 26 anni è stata denunciata a piede libero. L’accusa è quella di detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente. I militari dell’Arma, durante la perquisizione domiciliare hanno rinvenuto un bilancino di precisione e 6000 euro dei quali l’uomo ha fatto fatica a giustificare la provenienza. Una successiva perquisizione con le unità cinofile, che appena entrate nell’alloggio si sono lanciate immediatamente in direzione di un’intercapedine a ridosso della caldaia, ha consentito di rinvenire un barattolo di vetro con 38 grammi di cocaina purissima, 7 dei quali già suddivisi in dosi e pronti ad essere ‘commercializzati’. Pertanto, l’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ivrea, è stato posto agli arresti domiciliari, provvedimento che in seguito alla convalida dell’arresto, è stato confermato dal Gip del Tribunale eporediese.

Massimo Iaretti

Denunciato 53enne per procurato allarme

Un utente della strada di 53 anni richiedeva l’intervento dei Carabinieri al numero di emergenza 112 riferendo di essere rimasto coinvolto poco prima in un sinistro stradale con un animale selvatico, riportando gravi conseguenze alla propria autovettura

Sul luogo dell’incidente, accaduto in zona Castelnuovo Don Bosco, interveniva una pattuglia della Stazione di Montechiaro d’asti che effettuava i primi rilievi e raccoglieva la testimonianza dell’interessato.

In relazione al fatto che l’animale coinvolto non veniva reperito nei pressi dell’incidente e che raramente questi sinistri avvengono in ore diurne, venivano effettuati ulteriori accertamenti che permettevano di appurare che i fatti si erano verificati alcuni giorni addietro, motivo per cui l’aver distolto dall’attività preventiva la pattuglia dei Carabinieri per un fatto non urgente ma con il solo scopo di ottenere l’indennizzo assicurativo, comportava al conducente del veicolo una denuncia in stato di libertà per procurato allarme.

 

Sicurezza, controlli in zona San Secondo

Lo scorso venerdì pomeriggio è stato effettuato un controllo del territorio nel quartiere San Secondo da Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di zona, coadiuvati da personale appartenente al Reparto Prevenzione Crimine, al Nucleo Cinofili della Polizia di Stato e da Agenti della Polizia Municipale di Torino, Circoscrizione I.

Nell’arco del servizio congiunto sono state identificate circa 50 persone ed effettuati dei posti di blocco che hanno interessato 10 autoveicoli.

5 gli esercizi commerciali controllati, ubicati nelle vie San Secondo, Camerana e Sebastopoli.

Presso 2 minimarket in via San Secondo sono state elevate, da personale della Polizia Municipale e dell’ASL, sanzioni amministrative per irregolarità inerenti alla raccolta rifiuti ed alle condizioni di igiene e manutenzioni locali, per un ammontare di oltre 5000 €.

Un cittadino straniero, di origini pakistane, con precedenti di polizia ed irregolarmente residente in Italia, è stato accompagnato in Questura ove sono state avviate le pratiche volte alla sua espulsione dal territorio nazionale.

Durante il servizio, le pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine hanno anche effettuato attività di prevenzione e controllo del territorio nella zona adiacente alla stazione “Porta Nuova”, con servizi di pattugliamento appiedato sotto i portici.

M.Iar.

 

Incendio al ristorante giapponese

Forse è stato un cortocircuito la causa dell’incendio avvenuto ieri pomeriggio al ristorante Japs di corso Dante.  Un denso fumo fuoriusciva dalle serrande del locale ancora chiuso. L’intervento dei vigili del fuoco ha scongiurato danni più gravi.

 

(Foto: il Torinese)

Stroncato dalla polizia il maxi deposito di spaccio

La nuova strategia del Questore di Torino mira a colpire il traffico di stupefacenti, più che lo spaccio al dettaglio, con lo scopo di risalire ai fornitori di droga

L’ultima operazione della Squadra Mobile ha intercettato un vero e proprio deposito destinato a rifornire le piazze di spaccio di Torino, con conseguente incidenza sulla quantità di stupefacente in circolazione e quindi sull’attività dei pusher.

L’indagine ha avuto inizio lo scorso 11 Giugno quando personale della Polizia di Stato appartenente alla Squadra Volante della Questura di Torino ha proceduto, in corso Dante angolo via Nizza, al controllo ed all’arresto dei cittadini albanesi di trentadue anni, e 19 anni, responsabili, in concorso, dell’illecita detenzione di oltre 25 Kg di Marijuana. La sostanza stupefacente era stipata a bordo del veicolo su cui viaggiavano i due, una FIAT 500L presa a noleggio. Era evidente che i due avessero prelevato l’ingente quantitativo di stupefacente da un deposito e che stessero per effettuare una consegna a Torino. Gli accertamenti esperiti sulle utenze telefoniche in loro possesso hanno consentito di risalire a ritroso al viaggio effettuato dagli stessi fino alla provincia di Pesaro-Urbino. Nella giornata del 14.giugno, lavorando in stretto raccordo operativo con la Squadra Mobile di Pesaro-Urbino, si raggiungeva la città di Gabicce Monte (PU). Svolgendo gli accertamenti nelle vie adiacenti alla Strada Panoramica, veniva individuato il cittadino albanese L.A., del 1982. Nei sui veniva effettuata una perquisizione domiciliare ai sensi dell’art.103 D.P.R. 309/90, che dava esito positivo: nell’alloggio e nella mansarda dell’abitazione venivano rinvenuti, infatti, numerosi involucri imballati con del cellophane, contenenti complessivamente quasi 500 kg di MARIJUANA e 40 grammi di COCAINA. Il numero degli arresti per spaccio di stupefacenti nei servizi di controllo del territorio è anch’esso in costante aumento, a conferma dell’impegno del personale della Polizia di Stato nel contrasto del fenomeno. Solo negli ultimi 3 giorni, sono state infatti arrestate, dal personale della Squadra Volanti e dei commissariati cittadini, 6 persone per reati connessi al commercio ed al traffico di droga.

M.Iar.

Sicurezza, controlli della polizia sui treni

I servizi, coordinati dal Responsabile del Posto Polfer di Bussoleno coadiuvato da personale dipendente e da Unità Cinofile messe a disposizione dal Signor Questore di Torino, hanno interessato anche le aree adiacenti alla stazione, con controlli ai viaggiatori e bagagli, nonchè un’attenta vigilanza a 23 treni regionali in partenza e transito da quello scalo.

L’azione mirata di contrasto dei fenomeni di illegalità in ambito ferroviario ha interessato il pomeriggio del 14 giugno e venerdì della scorsa settimana, per una più efficace attività preventiva di monitoraggio e controllo dei frequentatori della stazione che utilizzano il mezzo ferroviario per raggiungere diverse località nel fine settimana, anche in concomitanza con la chiusura degli istituti scolastici per le vacanze estive. Complessivamente, sono state identificate una ventina di persone di cui 4 minori.

L’attività proseguirà anche nelle prossime settimane, in ragione della maggiore affluenza di viaggiatori nelle stazioni per i primi esodi estivi e per prevenire conflittualità con i Capitreno e atti di vandalismo già registrati in passato.

 

Evade dai domiciliari: arrestato

I Carabinieri della provincia di Asti operano quotidianamente sul controllo di 281 soggetti sottoposti a misure cautelari, misure di prevenzione, misure alternative di espiazione della pena e misure di sicurezza, segnatamente, si tratta di persone che stanno scontando un regime dentetivo di arresti domiciliari, piuttosto che particolari prescrizioni imposte da sorveglianza speciale e libertà vigilata. In questo contesto il Comando Provinciale Carabinieri di Asti, attraverso l’operato delle Compagnie di Asti, Villanova d’Asti e Canelli, svolge controlli con cadenza giornaliera, suddivisi per fascia oraria e ambito territoriale, con una media espressa in termini numerici di ben 74 persone controllate al giorno. Il numero è certamente suscettibile di variazioni derivanti da situazioni di contingenza. Ogni mese sono oltre 2200 le persone sottoposte a controllo.

L’assiduità dei controlli è volta alla scrupolosa verifica del rispetto delle prescrizioni cui i soggetti sono sottoposti, intervenendo in caso di violazione.

A tal proposito, nella giornata di ieri, C.R., trentenne marocchino con diversi precedenti di polizia e penali, già agli arresti domiciliari, si allontanava arbitrariamente dalla propria abitazione di Portacomaro (AT) in violazione della misura cui era sottoposto. Per queste motivazioni, il soggetto è stato tratto in arresto in flagranza di reato dai militari della  Stazione Carabinieri di Portacomaro (AT), i quali lo hanno successivamente tradotto presso le camere di sicurezza del Comando provinciale di Asti, in attesa del rito per direttissima. Dopo la convalida dell’arresto il pregiudicato è stato associato presso la casa di reclusione di Asti

Rapina anziana, arrestato

I militari della Compagnia di Alba hanno tratto in arresto un cittadino nigeriano per la rapina avvenuta il 7 maggio in via Garelli ad Alba nei confronti di una donna. In quella circostanza il cittadino del centro Africa era riuscito ad asportare con violenza e minaccia, denaro contante ed una piccola spesa che la pensionata aveva acquistato poco prima al supermercato. Nella ricostruzione fatta dalla donna l’uomo l’aveva seguita fino all’interno del cortile di casa per rapinarla, non curandosi delle urla di aiuto della vittima e delle persone che passavano in quel frangente. Questa mattina, lunedì 10 giugno i Carabinieri della Stazione di Alba l’hanno tratto in arresto, notificandogli presso il carcere di Alessandria l’ordine di custodia cautelare emesso dal Tribunale di Asti.