CRONACA- Pagina 1184

Treni, controlli serali e notturni della polizia

Nei giorni scorsi  sono stati effettuati controlli straordinari nelle stazioni di Trofarello e di Fossano, lungo le linee ferroviarie Torino-Cuneo e Torino-Savona, interessate da un elevato transito di passeggeri. I servizi di vigilanza si sono concentrati prevalentemente nelle ore serali e notturne e con controlli estesi anche alle aree esterne ai due scali. A Fossano hanno operato in sinergia personale del Posto Polfer di Cuneo e della Questura di Cuneo unitamente a pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Torino, mentre nello scalo di Trofarello sono intervenuti anche agenti in borghese della Squadra di Polizia Giudiziaria compartimentale a fianco di personale del Settore Operativo di Torino Porta Nuova, competente per giurisdizione. Pattuglie delle Scorte Polfer hanno, inoltre, scortato i treni in andata e ritorno lungo quelle tratte. Nel corso dei numerosi interventi effettuati a tutela dei viaggiatori e del personale ferroviario, sono stati controllati tutti i treni in transito, un ventina, identificate in totale  67 persone numerosi bagagli e una decina di veicoli. Sono stati allontanati dagli scali persone non interessate al servizio ferroviario.
 
 

Aggredivano i passanti, bloccati dai carabinieri

Nell’arco di due giorni, 30 e 31 maggio, i Carabinieri del Radiomobile di Pinerolo si sono ritrovati a intervenire per soggetti in stato di alterazione psicofisica che molestavano i passanti per le strade di Pinerolo e che si sono scagliati contro gli stessi Carabinieri in seguito al loro intervento. In particolare, giovedì 30 maggio i Carabinieri sono intervenuti in corso Torino, all’altezza del civico 50, per un soggetto che, senza alcun motivo, stava aggredendo due uomini di Pinerolo, uno di 74 anni e l’altro di 68 anni. I due uomini erano in attesa al semaforo pedonale quando l’aggressore, un uomo di  48 anni di Pinerolo senza fissa dimora, si è avvicinato a loro strattonando per il braccio  l’uomo di 74 anni e colpendo con un calcio l’uomo di 68 anni. Quando sul posto sono giunti i Carabinieri l’uomo si è scagliato contro di loro, i militari per riuscire a bloccarlo sono stati costretti a utilizzare lo spray al peperoncino in dotazione e a chiedere l’intervento di personale sanitario per poter tranquillizzare l’uomo. L’aggressore, inoltre, pochi minuti prima aveva tentato di rapinare una donna che passeggiava sotto i portici di corso Torino, colpendola a una spalla nel tentativo di strapparle la borsa. La donna è riuscita a scappare, tenendosi la borsa, trovato rifugio all’interno del ristorante “L’Appetito”, all’interno del quale l’aggressore l’ha inseguita minacciandola verbalmente. Il titolare del locale, intervenuto, è riuscito a spingere l’uomo fuori dal ristorante e a chiudere la porta d’ingresso, contro la quale l’aggressore ha continuato a inveire fin quando si è allontanato e ha aggredito i due passanti. I Carabinieri lo hanno arrestato e condotto al carcere Lorusso e Cutugno di Torino. Nella tarda sera del 31 maggio, invece, in Piazza Garibaldi di Pinerolo un uomo di 49 anni, di Torino, in stato di ebbrezza alcolica, si è avvicinato ai clienti del caffè della Stazione con in mano un pezzo di vetro rotto e ha cominciato a molestarli chiedendo un passaggio per rientrare a Torino. Al sopraggiungere dei Carabinieri l’uomo ha iniziato a inveire contro di loro, rifiutando di riferire le sue generalità e cercando di danneggiare i tergicristalli dell’autovettura di servizio. Al tentativo dei militari di impedire la sua azione, l’uomo ha reagito con aggressività venendo bloccato solo dopo una breve colluttazione con i militari, i quali lo hanno arrestato e condotto presso la camere di sicurezza della Compagnia di Pinerolo in attesa di rito direttissimo.

Lo stalker telefona anche alla suocera: arrestato

Dopo diversi anni di matrimonio la loro storia era giunta ufficialmente al termine da qualche giorno anche se già dallo scorso mese di dicembre non vivevano più insieme. Lui non si dava pace: insistenti erano le telefonate, anche nel cuore della notte, che costringevano la donna a staccare la spina del telefono e a spegnere l’utenza mobile, ma quando non riusciva a mettersi in contatto diretto iniziava con l’inoltro di innumerevoli messaggi fino a presentarsi sotto casa, alla fermata dell’autobus e sul posto di lavoro. Persistenti erano le richieste di denaro e di ospitalità che, ai rifiuti della ex divenivano minacce. La donna in qualche occasione lo avevo accolto, ma anche in quelle circostanze lui finiva per intimorirla.
Martedì la donna non ha più retto alle continue insistenze dell’ex marito, un italiano di 51 anni, ed ha contattato la Polizia. L’uomo in serata aveva raggiunto telefonicamente la suocera nel tentativo di convincere la figlia a scendere di casa per restituirle un bene prestatogli. Al rifiuto della donna lui si presentava sotto casa e iniziava a citofonare ripetutamente, per poi allontanarsi e ripresentarsi dopo poco assumendo la medesima condotta. In precedenza era accaduto che era riuscito anche a raggiungere il pianerottolo ed aveva preso a calci e pugni la porta di casa.
E’ accaduto in zona Barriera Nizza. All’arrivo degli agenti della Squadra Volante l’uomo si era già allontanato, ma i poliziotti hanno assistito alla sua ennesima telefonata e la donna, consigliata dagli operatori, ha accettato di incontrarlo. All’appuntamento si è presentata anche la Polizia che lo ha arrestato per il reato di minacce e denunciato alla Procura di Torino per detenzione di un coltello multiuso rinvenuto nel borsello a tracolla.
 
(foto archivio)
 

Bar chiusi: troppi clienti pregiudicati

Troppi sono i bar frequentati da pregiudicati che sovente li utilizzano per trattare i loro ‘affari’. E i proprietari, non è infrequente, che voltino lo sguardo dall’altra parte, a loro volta ‘per non avere grane’, anche se la legge prevede che gestori di pubblici esercizi abbiano l’obbligo (che deriva dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza vigilare non solo che all’interno vengano dei locali non vengano commessi reati, ma anche che non diventino luogo di ritrovo abituale di pregiudicati. I carabinieri della Compagnia di Rivoli hanno messo sigilli nelle ultime 48 ore ad un bar di Grugliasco e ad uno di Rivoli dove, negli ultimi giorni, era stata accertata la presenza di pregiudicati. In particolare nel bar di Rivoli un litigio tra clienti si era trasformato in una rissa a colpi di mazza da baseball con 4 arresti. Quattro giorni fa, infatti, erano stati coinvolti nel litigio il titolare del locale e alcuni clienti. L’uomo, colpito con la mazza, ha reagito consegnando una rivoltella, detenuta per uso sportivo, ad un avventore che l’ha poi utilizzata per minacciare gli aggressori. La chiusura dei locali è stata disposta dal Questore di Torino, Giuseppe De Matteis, in virtù dell’articolo 100 del Tulps, si richiesta delle stazioni carabinieri competenti per territorio.
 

Centauro muore nello schianto. Auto e moto hanno preso fuoco

Un motociclista  di 27 anni è morto nella notte a Torino in un incidente stradale avvenuto intorno alle 3. La vittima è Andrei Britcari, moldavo, che  stava percorrendo via Monginevro da corso Trapani a bordo di  Kawasaki ZR7. A un certo punto  all’altezza di piazza Sabotino, il giovane si è schiantato contro una Chevrolet Aveo guidata da un 29enne italiano  risultato negativo all’alcoltest. Auto e moto si sono incendiate. La polizia municipale di Torino sta cercando di ricostruire la dinamica dei fatti.

SALVATA DALLA POLIZIA PRIMA DELLO SCHIANTO COL TRENO

Mercoledì 29 maggio verso le 08,10, gli agenti Polfer del Settore Operativo di Torino Porta Nuova, in servizio di vigilanza allo scalo, notavano una donna un po’ spaesata attraversare incautamente i binari 20 e 19 per poi dirigersi verso il binario 17, dove spogliatasi della giacca cominciava a correre lungo la linea gialla, a pochi centimetri dal gradino che delimita il binario, in direzione del treno Susa – Torino Porta Nuova, nel frattempo in arrivo . Gli agenti avendone intuito il gesto estremo, si affrettavano a inseguire la donna urlando di fermarsi, mentre il macchinista del treno che stava entrando in stazione aveva già attivato le sirene per segnalare il pericolo in atto. Nel giro di pochi secondi, i poliziotti intervenuti, incuranti del pericolo, riuscivano a bloccare la donna e in extremis a trascinarla, in sicurezza, al centro della banchina. Il treno terminava la corsa subito dopo. La donna, una 43enne torinese, con evidenti problemi psichici, veniva di seguito assistita negli Uffici della Polfer al binario 1, dove continuava a manifestare propositi di suicidio; nel contesto, dopo essere stata tranquillizzata, veniva affidata a personale medico intervenuto, che ne disponeva il ricovero in ospedale.

Colpi in serie in abitazioni del ponente Ligure

I fatti contestati risalgono al periodo Gennaio – Febbraio 2018, quando C.G. 36enne astigiano, con una lunga carriera delinquenziale alle spalle, unitamente ad altri complici decidono di commettere furti “in serie” nel Ponente Ligure. Gli obiettivi coinvolsero le province di Imperia e Savona ma l’ultimo colpo all’interno di un residence nell’imperiese fu fatale. Il giovane astigiano fu arrestato in flagranza di reato e da lì partirono le indagini per ricostruire la serie di obiettivi “visitati” dalla banda; alla fine risulteranno 6 le abitazioni svaligiate. L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Asti in ottemperanza dell’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Savona (SV), essendo stato condannato all’espiazione di un anno, 10 mesi e 23 giorni di reclusione oltre al pagamento di una pena pecuniaria di 1.000 euro. L’astigiano, già per la commissione di reati analoghi, era stato arrestato in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione “BARBAROSSA” , un’articolata ed imponente indagine in cui i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Asti avevano disarticolato una locale dell ‘ndrangheta presente in Provincia. L’arrestato espletate le formalità di rito è stato tradotto presso la Casa di Reclusione di Asti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 

Geuna è il nuovo rettore dell'Università

Stefano Geuna, docente di anatomia umana, è il nuovo rettore dell’ateneo torinese. Ha battuto di circa 100 voti l’economista Alessandro Sembenelli. Guiderà l’università nei prossimi sei anni, succedendo a Gianmaria Ajani. Al voto professori in carica, ricercatori, personale tecnico-amministrativo e rappresentanti degli studenti. Geuna entrerà in carica il primo ottobre, con la prorettore  Giulia Carluccio, docente di Storia del Cinema.

Al controllo dei carabinieri tasso alcolico superiore di 7 volte il limite di legge

I Carabinieri della Compagnia di Susa, tra giovedì e venerdì, hanno eseguito un servizio straordinario di controllo del territorio per prevenire gli incidenti sulle arterie stradali della Bassa Val di Susa. Un giovane cittadino pakistano è stato sorpreso alla guida con una patente greca palesemente contraffatta, mentre un altro  ragazzo residente ad Avigliana è risultato positivo all’alcol test alla guida del suo motoveicolo. Un 63enne residente in ValSusa è stato infine controllato alla guida della sua vettura con un tasso alcolemico da record, 3.12, ben 7 volte il limite consentito. Altre due denunce sono scattate per altri reati. I servizi continueranno anche nel fine settimana per prevenire qualsiasi tipo di incidente e permettere ai turisti di raggiungere le località turistiche della Valle in sicurezza.

Arrestato con un chilo di droga nel forno

A seguito di un’attenta attività info-investigativa un cittadino senegalese di 19 anni è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio dagli agenti del Commissariato Barriera Milano. Il ragazzo era solito frequentare i bar del quartiere, dove, con molta probabilità, agganciava i suoi clienti. Il giovane, nella serata di martedì, è stato notato tra le vie Sospello-Bibiana-Conti di Roccavione, dove, sempre all’interno di alcuni locali, faceva brevi soste per poi riprendere la passeggiata a piedi. Dopo varie tappe, insospettitosi, ha tentato di nascondersi al piano superiore di un bar, dove però è stato immediatamente fermato dagli operatori della Polizia di Stato. Al momento, lo straniero, è stato trovato in possesso solo di un telefono cellulare ed una chiave di una porta blindata. L’attività d’indagine ha consentito ai poliziotti di scovare in via Ascoli la dimora del 19enne dove gli operatori hanno rinvenuto 1 kg di sostanza stupefacente. L’eroina era nascosta all’interno del forno in un sacchetto in nylon. Sempre nello stesso alloggio sono stati trovati anche 1000 euro in contanti, un barattolo di bicarbonato di sodio utilizzato per miscelare la sostanza, una lametta utilizzata per tagliare lo stupefacente, un bilancino di precisione e diverso materiale utilizzato per il confezionamento della droga. Il giovane, con precedenti di polizia, aveva a suo carico anche la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Torino.