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In auto col bilancino di precisione

Scatta la perquisizione, trovato stupefacente nel bagagliaio

 

Mercoledì sera, personale appartenente al Commissariato Mirafiori e San Paolo effettua un posto di controllo in corso Massimo d’Azeglio. Gli operatori fermano un’auto con  bordo un uomo e una donna, che si dimostrano molto nervosi; è chiaramente percepibile un acre odore di marijuana. Gli agenti, pertanto, procedono alla perquisizione personale dell’autista, un cittadino italiano di 59 anni con precedenti per  stupefacenti. All’interno della sua  tracolla, rinvengono un bilancino di precisione, due pezzi di sostanza stupefacente, la somma di 400 € in contanti. Anche la donna, all’interno della borsa ha una scatolina contenente alcuni frammenti di hashish; gli agenti controllano allora il vano bagagli: qui, rinvengono 3 panetti di hashish di 100 grammi ciascuno. A casa della donna, verranno sequestrati altri 35 grammi di cannabinoidi e materiale utile al confezionamento delle dosi. I due cittadini italiani sono stati tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.  

Proseguono i lavori sulla Statale di Ceresole

Proseguono gli interventi di ripristino della pavimentazione attivati da Anas sulla rete stradale rientrata nel perimetro di gestione statale a maggio. 

Le lavorazioni stanno interessando la statale 460 “di Ceresole” per un tratto di circa 5 km all’altezza di Leinì. Per consentire l’esecuzione dei lavori il tratto è chiuso al traffico tra gli svincoli di Leinì (km 1,750) e Lombardore (km 6,650), con circolazione deviata in entrambe le direzioni sulla viabilità locale limitrofa (SP10 e SP267).

Il completamento dei lavori, finalizzato a elevare il livello di servizio della strada ex provinciale, è previsto entro metà settembre.

(foto archivio)

 “Gli infermieri,  ridotti all’osso, non possono fare  i controllori del green pass”

“Con la disposizione che impone il controllo del Green Pass e contestualmente del documento di identità, oltre alla rilevazione della temperatura e alla raccolta dei fogli dell’indagine clinico anamnestica, per accedere alle strutture sanitarie e agli ospedali, in molte aziende sanitarie Piemontesi è stato demandato il controllo di tali documenti al personale infermieristico”, afferma il sindacato Nursing Up.

 Accade ad esempio all’Asl di Asti e all’Asl di Alessandria dove tale incombenza rischia di generare un sovraccarico ingestibile su personale già ridotto all’osso, diminuito anche per i turni ferie in atto, che sicuramente sottrae tempo all’assistenza dei pazienti e alle normali incombenze del reparto.

Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, chiede che venga immediatamente messa in atto una strategia diversa, organizzando in modo alternativo tali controlli, liberando di conseguenza gli infermieri in modo che essi possano tornare a dare seguito in modo continuativo alle necessità di cura e assistenza dei pazienti per le quali sono qualificati.

Il Segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri assieme al Segretario provinciale del Nursing Up di Alessandria e Segretario Aziendale di Asti, Enrico Mirisola, sottolineano: “Bisogna essere chiari fin da subito: non si tratta di una questione di ruolo o di mansioni e nemmeno una critica al Green Pass. I colleghi continuano e continueranno a operare per quanto loro possibile, con il massimo impegno per garantire livelli di cura eccellenti nelle strutture e un accesso sicuro di coloro che entrano negli ospedali. Ma, semplicemente, viste le enormi carenze di personale che colpiscono le aziende sanitarie piemontesi, e visti i carchi di lavoro su turni sempre più massacranti per le incombenze legate alle necessità di assistenza e cura dei pazienti, che già normalmente vengono affrontati da personale enormemente risicato nei numeri, ci piacerebbe sapere in che modo gli infermieri e i professionisti della sanità possano trovare il tempo di fare anche i controllori. Attendiamo fiduciosi che presto questa situazione venga risolta con la programmazione di alternative che non facciano ricadere anche l’onere dei controlli del green pass con le relative incombenze burocratiche, sugli infermieri e i professionisti della sanità”.

Chiuso locale per violazioni della normativa Covid

Un accurato controllo straordinario del territorio, effettuato giovedì pomeriggio nell’area di competenza del Comm.to San Secondo da personale della Polizia di Stato, con ausilio di operatori del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, delle unità cinofile e della Polizia Municipale di Torino, ha condotto all’arresto di due giovanissimi cittadini italiani. I due, di 22 e 23 anni, spacciavano insieme all’interno dei giardini pubblici di via San Marino 119. Sul posto, gli agenti sequestravano al ventiduenne 27 grammi di hashish; mentre a casa del ventitreenne rinvenivano e sequestravano 250 grammi di cannabinoidi. Lo stupefacente si presentava già suddiviso in dosi da smerciare, che i due ragazzi, nelle chat telefoniche, chiamavano “birre” per non destare sospetti.

Inoltre, gli agenti hanno controllato 2 esercizi pubblici. Un kebab pizzeria di corso Orbassano, sanzionato per 800 € per la mancata esposizione del cartello indicante la capienza massima consentita all’interno, nonchè per la mancata sanificazione dei locali; l’esercizio è stato chiuso provvisoriamente per 5 gg., sino al ripristino delle condizioni previste. Ad un ristorante bar sito invia San Secondo, invece, sono state comminate sanzioni per 1516 € in quanto il frigorifero ero privo del manometro e mancava la tabella dei prezzi dei prodotti e bidoni idonei per la raccolta rifiuti.

Durissima diffida del sindacato dei Carabinieri (Unarma): no al Green Pass per le mense di servizio

Il Segretario Generale di UNARMA, Associazione Sindacale Carabinieri, Antonio Nicolosi, ha inviato una diffida al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri,

al Ministero della Difesa, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Garante della Privacy affinchè non si richieda presso le mense di servizio l’esibizione delle certificazioni verdi, “sulla scorta delle illegittime ed arbitrarie circolari emesse” e si provveda a risarcire i danni patrimoniali patiti dai lavoratori a causa della grave discriminazione subita sul luogo di lavoro…

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Il dolore della comunità per il papà di una bimba morto in moto

Era sulla sua moto quando ha perso il controllo per cause da accertare ed è morto a soli 36 anni, Mattia Aurigemma. Abitava  a Ciriè, e si trovava sul Col de Larche, in Francia quando si è verificato  un incidente mentre stava prendendo  una curva. Il cordoglio della comunità locale è grande anche perché Mattia era papà di una bambina piccola.

Scoperto in Barriera di Milano deposito di refurtiva di valore

Due fermi per ricettazione

Personale della Squadra Volante, a seguito di alcuni controlli effettuati in corso Novara, altezza di corso Palermo, ha  individuato lo scorso lunedì un appartamento situato all’ultimo piano di uno stabile del quale era in possesso delle chiavi un cittadino marocchino 43enne con precedenti di polizia. L’uomo, con la complicità di un connazionale di 38 anni, ha in tutti i modi cercato di sviare i poliziotti entrati all’interno dello stabile, negando di avere la disponibilità dell’alloggio in questione:  i due infatti avevano trasformato l’appartamento di corso Novara in un vero e proprio deposito di merce rubata. I poliziotti hanno infatti rinvenuto oltre 20 000 € di beni provento di furto, in particolare: 7 biciclette, alcune delle quali di ingente valore, 3 monopattini, alcuni pc e navigatori satellitari, fotocamere e videocamere, dispositivi per la lettura digitale e per giocare al computer, diversi telefoni cellulari, una trentina di paia di occhiali da sole, abiti e profumi. Per parte della refurtiva era già stata presentata denuncia, ed è stata riconsegnata ai legittimi proprietari; molti altri furti si presume siano avvenuti durante le vacanze di Ferragosto.

I due cittadini marocchini, che hanno precedenti per furto e stupefacenti, sono stati sottoposti a fermo per ricettazione.

Sottopasso del Lingotto chiuso dal 23 agosto al 10 settembre

Proseguono i lavori per completare la viabilità interrata a servizio dell’area del nuovo palazzo della Regione – Sede Unica.

E’ infatti prevista la chiusura del sottopasso Lingotto dal 23 agosto al 10 settembre per l’esecuzione delle lavorazioni in superficie (il completamento dei marciapiedi e collegamento utenze; riparazione/sostituzioni delle basi dei pannelli fonoassorbenti danneggiate da incidenti, sistemazione pavimentazione stradale bitumate e segnaletica orizzontale e verticale; posa di ventilatore jet fan sulla struttura in acciaio) e completamento degli impianti a servizio.

Contestualmente vanno avanti anche i lavori nel cantiere del grattacielo. Si stanno attuando i lavori di cui alla perizia 7, approvata a dicembre 2019, e alla perizia 8 approvata a settembre 2020. Si tratta di una serie di interventi di adeguamento degli impianti elettromeccanici e altri di natura edile. Nel giugno di quest’anno è stata approvata inoltre la perizia di variante 9 che riguarda quegli interventi il cui progetto, necessitando di approfondimenti tecnici, non è rientrato nelle precedenti varianti per non rallentare i lavori (interventi edilizi ed impiantistici derivanti dalla modifica delle destinazioni d’uso dell’ex asilo, gli interventi edilizi e impiantistici derivanti dalle modifiche degli interrati della Torre laddove sono previste la palestra, la mensa e la control room).

E’ stata altresì eseguita una nuova linea di piezometri relativa alla fase 2 del Piano operativo di bonifica della falda da cromo esavalente, mentre continua la fase 1 fino all’attivazione del nuovo impianto full scale di prossimo avvio. La fine dei lavori per la parte di viabilità è prevista per il 21 dicembre 2021, mentre per il grattacielo la data prevista è gennaio 2022.

I lavori proseguono come da cronoprogramma – conferma l’Assessore al Patrimonio Andrea Tronzano – e i prossimi mesi saranno decisivi per la chiusura di un cantiere che dura da troppo tempo”

Pragelato, vandali contro la panchina dedicata a Patrik Negro e Cala Cimenti

“Vergogna!”

“Vandalizzata nella notte a Pragelato la panchina dedicata recentemente a Patrik Negro e a Cala Cimenti, due grandi alpinisti e due amanti della montagna recentemente scomparsi in una tragedia sulle alture del nostro territorio. Un atto vandalico senza precedenti che colpisce un simbolo inaugurato appena due settimane fa dalla Amministrazione Comunale di Pragelato e dalla Nuova Pro Loco di Pragelato. Come ovvio, faremo denuncia agli organi competenti contro ignoti.

Ma, nel frattempo, non possiamo non sottolineare il grave atto compiuto a Pragelato a conferma che viviamo in un contesto sociale dove il rispetto delle persone, del dolore dei famigliari e di una intera comunità vengono sacrificati sull’altare di gesti violenti e sconsiderati. Un imbarbarimento del costume civile che va seriamente e quotidianamente combattuto e che sia capace, al contempo, di recuperare e rilanciare una cultura basata sul rispetto delle persone, dei simboli di una comunità e dei valori democratici, sociali e civili”.

Così commenta Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Assessore Comunicazione Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea.

Carabinieri, controlli d’agosto: due arresti

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale nella settimana di Ferragosto, i carabinieri hanno arrestato due persone per spaccio di stupefacenti e inosservanza degli obblighi derivanti dalla sorveglianza speciale.

A Torino, nel quartiere Borgo Dora, i militari della Compagnia Oltre Dora, durante uno specifico servizio antidroga, hanno bloccato un cittadino algerino di 66 anni che a seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di 5 dosi di cocaina pronte per essere vendute. Nell’abitazione è stato inoltre rinvenuto materiale per la pesatura ed il confezionamento dello stupefacente.
A Venaria Reale è finito in manette un italiano di 50 anni che, durante un controllo stradale, è stato fermato dai carabinieri della locale Compagnia a bordo di una autovettura nonostante fosse sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza in Calabria.