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Chieri: “Pista ciclabile da sistemare”

Il capogruppo della Lega in consiglio comunale a Chieri, Luigi Furgiuele, interessato dalle segnalazioni di alcuni residenti, ha effettuato un sopralluogo alla pista ciclabile che consteggia il Liceo Monti e sfocia nella piazzetta della Croce Rossa.

“Ho potuto costatare  – dice l’esponente della Lega – una situazione di estrema incuria dell’erba che impedisce o comunque rende pericoloso l’utilizzo della ciclabile”. Di qui l’intenzione, come gruppo consigliare, di segnalare questa situazione alla giunta attraverso i mezzi istituzionali a propria disposizione.

Turista torinese colto da malore muore in mare

Un turista torinese di 70 anni è stato stroncato da un malore nel primo pomeriggio di ieri  mentre si trovava in acqua davanti alla spiaggia delle Calandre di Ventimiglia. Sono intervenuti il personale sanitario del 118, con i vigili del fuoco e la guardia costiera, ma non è stato possibile rianimare l’uomo la cui salma, vista la zona di difficile accesso, è stata trasferita via mare al nuovo porto di Ventimiglia.

Gatto “impiccato” alla cancellata della chiesa

Un gatto, macabro spettacolo,  è stato ritrovato impiccato alla cancellata della chiesa di San Luigi Gonzaga a Chieri.

Lo ha trovato il sacrestano che, mentre apriva la parrocchia, ha vistol’animale morto. Indagano i carabinieri che stanno cercando di contattare la proprietaria e di ricostruire l’accaduto. Il felino era conosciuto nel quartiere: lo si vedeva  girare liberamente per la strada ma non si lasciava avvicinare. Potrebbe essersi trattato di un incidente, poichè l’animale al collo aveva un collare troppo largo, potrebbe quindi essere salito sul tetto della centralina del gas, vicino della cancellata della chiesa, e saltando, potrebbe essere rimasto impigliato.

Minacce a Tamietto, interviene il Ministro della Salute

Hanno un’eco nazionale le minacce rivolte da anonimi al ricercatore Marco
Tamietto, al centro di un’indagine per individuare l’autore del gesto.
Il ministro Giulia Grillo, nell’esprimere una nettissima condanna nei
confronti degli autori e piena solidarietà a Tamietto in una nota ha ritenuto
opportuno fare alcune precisazioni che riportiamo di seguito:
“Il 19 luglio scorso l’associazione Lav ha ricevuto dal ministero della
Salute la documentazione riguardante il protocollo scientifico della
sperimentazione Light -Up, secondo quando prescritto dagli obblighi di
trasparenza previsti dalla legge 241/90  che regola le richieste
di accesso agli atti.
Nel rispetto di tali obblighi nessun dato sensibile è stato diffuso.
La notizia della partecipazione del professor Tamietto alla sperimentazione
era, invece, pubblica da oltre un anno, dal momento che il neurologo è
assegnatario di un Grant e del relativo finanziamento concesso dal
Consiglio europeo della Ricerca (Erc), come riscontrabile dal sito web
dello stesso.
Alla luce di queste precisazioni, attribuire al ministero o alla sua guida
politica comportamenti lesivi della privacy di qualsiasi ricercatore o di
eventuali conseguenze di tali violazioni, è da considerarsi un’affermazione
lesiva dell’Istituzione e dei suoi responsabili politici e amministrativi”.
Massimo Iaretti

Scontro frontale tra auto e moto: due morti nel Torinese

Una coppia di astigiani è morta stamane in un incidente stradale avvenuto a Villar Perosa.

Si tratta di un 68enne e una 60enne,  in sella a una Bmw 1200 che, sulla strada provinciale 23 all’altezza della rotonda di San Germano Chisone, sono stati investiti da una Fiat Panda con a bordo un 20enne di Frossasco e una 19enne di Cantalupa. Secondo i carabinieri della stazione di Villar Perosa  l’auto, arrivata da Sestriere e diretta a Pinerolo ha invaso la corsia opposta e si è scontrata frontalmente con la moto. I due motociclisti sono stati sbalzati fuori strada e sono morti sul colpo. L’autista e la passeggera della Panda sono stati portati all’ospedale di Pinerolo di Pinerolo.

Giardini da curare

Riceviamo e pubblichiamo

Siamo nel borgo Pietra Alta(Via Cavagnolo angolo Via Tasca) pressi Corso Vercelli. L’incuria di questo giardino ma più in generale nella periferia di Torino ha raggiunto livelli non tollerabili dai residenti che lamentano un abbandono a stessa del territorio. Erba altissima, lo si può vedere dalle foto e un tronco caduto lasciato lì da circa 3 settimane a quanto riferiscono i residenti. Questo degrado non è più tollerabile sia per una questione di decoro urbano che per una questione di igiene dato che una simile “foresta” agevola il proliferare di insetti. Come intende intervenire la Signora Sindaco o l’assessore competente per risanare in questa ma anche altre zone la situazione?

Luigi Furgiuele

Tenta di incendiare il pronto soccorso

Dal Piemonte

E’ stata una notte davvero ‘di fuoco’ e non nel senso figurato del termine quella tra venerdì e sabato, per il posto di pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito. Infatti i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Casale Monferrato hanno arrestato un 41enne di Coniolo, con precedenti penali, perché ritenuto responsabile di incendio doloso di edifici pubblici, interruzione di pubblico servizio e procurato allarme.

L’uomo, verso le ore 21:30 del 23 agosto, contattava il numero di emergenza 112, dichiarando di trovarsi all’interno del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Casale Monferrato e di avere una bomba. Immediatamente, la locale Centrale Operativa dei Carabinieri allertava le pattuglie, inviandole sul posto.

Nel frattempo, trovandosi in evidente stato di alterazione psico-fisica, il soggetto – già noto al personale sanitario – veniva accompagnato in una stanza destinata allo svolgimento delle visite, all’interno della quale erano presenti barelle e materiale medico: lì, senza alcun motivo, M.C. incendiava le poltrone, utilizzando un liquido infiammabile per la disinfezione delle mani, quindi si dava alla fuga, dirigendosi verso il centro della città.

L’incendio era prontamente spento dal personale sanitario mediante l’uso degli estintori e i degenti venivano precauzionalmente trasferiti in un altro reparto, in attesa del ripristino del Pronto Soccorso.

La Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Casale Monferrato reindirizzava le pattuglie in circuito, facendole convergere in città per le ricerche dell’uomo, individuato poco dopo in Corso Valentino e arrestato.

Al termine degli accertamenti di rito, il 41enne veniva condotto presso la sua abitazione, in regime di arresti domiciliari, in attesa del processo per direttissima davant al  Tribunale di Vercelli.

Massimo Iaretti

Arrestato ladro con il busto in auto e le gambe fuori dal finestrino

I poliziotti del Commissariato “Centro”, in servizio di volante, lo hanno notato, nel primo pomeriggio di giovedì, mentre transitavano in Lungo Dora Napoli. Era evidente che stesse rubando qualcosa, si trovava con le gambe a penzoloni ed il busto all’interno dell’autovettura in sosta. L’uomo, un cittadino romeno di 26 anni con precedenti di Polizia, ha prelevato un borsello dal veicolo e si è messo in fuga in direzione piazza Borgo Dora. Durante l’inseguimento il ragazzo ha tentato di buttare la refurtiva all’interno di alcuni bidoni dell’immondizia, ma è stato fermato ed arrestato. Gli agenti hanno restituito la borsa al legittimo proprietario accorso sul posto.

 

La polizia indaga sul proiettile spedito al professore che sperimenta sui macachi

La polizia indaga sul proiettile spedito in una busta, con una lettera anonima di minacce al professore Marco Tamietto, ricercatore dell’università di Torino, titolare di una sperimentazione sui macachi finalizzata  al recupero della vista nei pazienti ciechi. La busta è giunta  in Ateneo ed è stata aperta dai colleghi di Tamietto. All’interno il messaggio: “Non sei un ricercatore, sei un assassino. Colpiremo duro te e la tua famiglia”.  Sul caso indaga la polizia. L’anno scorso il ricercatore era stato aggredito e contro le sue sperimentazioni sono state inviate al Ministero della salute 350 mila firme in una petizione che chiede di non permettere la ricerca sui macachi.

Finge di pagare il conto al bar e aggredisce poliziotto per fuggire

Gli agenti del Commissariato “Madonna di Campagna” hanno identificato 75 persone e controllato 4 esercizi commerciali.

Hanno proceduto all’arresto di un cittadino del Ghana per resistenza, lesioni a Pubblico Ufficiale e danneggiamento. Verso le 23, in piazza Villari, all’interno di un locale commerciale lo straniero, irregolare sul Territorio Nazionale, sprovvisto di documenti, ha comunicato ai poliziotti il suo nominativo, segnandolo su un foglio di carta, che dagli accertamenti effettuati è risultato falso. Dopo aver comunicato al 54enne che sarebbe dovuto rientrare con i poliziotti in Questura, al fine di accertare la sua posizione sul Territorio Nazionale, lo stesso ha voluto saldare il conto al bar. Peccato che si trattava soltanto di un tentativo di fuga. Dopo aver pagato la merce consumata ha aggredito il poliziotto che lo aveva accompagnato alla cassa: lo ha spintonato con forza colpendolo al torace e facendogli perdere l’equilibrio. In questo modo si è guadagnato alcuni metri di vantaggio. L’uomo è stato fermato, non con poca fatica, dagli altri operatori accorsi in strada. Il cinquantaquattrenne ha opposto resistenza anche agli altri agenti intervenuti, causando policontusioni ed escoriazioni multiple alla mano di uno e un trauma ad una spalla e una contusione al ginocchio ad un altro.

All’interno di quel bar, su 17 persone identificate,  8 risultavano avere a carico precedenti di Polizia.

Nel corso dell’attività di controllo, durante le verifiche ad altri 2 locali commerciali, situati uno in corso Brin e l’altro in via Orvieto, i cani poliziotto hanno rinvenuto sostanza stupefacente. Nello specifico, nelle piazzette antistanti i locali, sono stati rinvenuti diversi grammi di hashish e marijuana sequestrati a carico di ignoti. Inoltre due persone sono state sanzionate amministrativamente per detenzione di sostanza stupefacente ed un un cittadino nigeriano di 41 anni, è stato arrestato per un Ordine di Carcerazione.

 

Mercoledì sera invece, gli agenti del Commissariato “Barriera Milano” hanno identificato 36 persone e controllato 4 esercizi commerciali. Hanno arrestato un 31enne del Senegal per detenzione di sostanza stupefacente, violenza a Pubblico Ufficiale e lesioni e 2 cittadini senegalesi, rispettivamente di 41 e 45 anni, sono stati espulsi. Nel pomeriggio, in via Desana, i poliziotti hanno notato il senegalese di 31 anni, irregolare sul Territorio Nazionale e con precedenti di Polizia, aggirarsi con fare sospetto.  Alla vista degli agenti si è portato alla bocca diverse dosi di crack senza incartamento e le ha masticate per poi sputarne l’impasto in faccia ad un poliziotto nel tentativo di guadagnarsi la fuga. L’uomo ha inoltre provato più volte a divincolarsi tentando di colpire gli operatori con calci e pugni.

Nel medesimo contesto sono stati sequestrati a carico di ignoti circa 10 grammi di marijuana, celata nell’area verde a ridosso della zona pedonale di corso Palermo, e 16 dosi di cocaina, nascoste dentro la buca delle lettere di uno stabile situato sullo stesso corso.

In via Leinì, all’interno di un ristorante senegalese, personale dell’ASL ha constatato l’assenza delle normali condizioni di igiene e per questo motivo ha vietato l’utilizzo della cucina impedendo così la somministrazione di cibi e bevande e consentendo la sola vendita di prodotti confezionati.