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Piccolo eroe dodicenne salva turista torinese che rischia di annegare

Francesco ha solo 12 anni ma è un esperto surfista, ed è diventato l’eroe per caso dell’estate in Sardegna.

Sulla spiaggia di Costa Rei ha infatti salvato un turista torinese di 59 anni che rischiava di annegare. Il dodicenne è intervenuto fino all’arrivo dell’elicottero del 118, che con un verricello ha issato a bordo il bagnante, imbragato in una barella, e lo ha trasferito all’ospedale di Cagliari.

 

(foto archivio S. Lombardi – Il Torinese)

Corriere della droga bloccato dai baschi verdi

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Dalla Liguria

Un nigeriano, domiciliato in Italia, in possesso di un regolare permesso di soggiorno è finito in carcere per traffico di sostanze stupefacenti.

Il controllo effettuato dalla Guardia di finanza nei pressi della stazione di Genova Principe ha consentito di individuare un giovane che, alla vista dei Baschi Verdi, assumeva un atteggiamento nervoso che ha insospettito i militari.

La perquisizione personale e dei bagagli si concludeva senza che fosse rinvenuto nulla ma l’atteggiamento sospetto induceva i finanzieri a richiedere alla Procura della Repubblica di Genova l’autorizzazione a sottoporlo ad esami radiografici. E l’intuizione era giusta perché questi dimostravano la presenza di corpi solidi nell’apparato digerente.

Lo straniero, a questo punto, veniva individuato come un vero e proprio corriere della droga avendo ingerito 97 ovuli di eroina, pari ad oltre un chilo di sostanza stupefacente.

E gli ovuli presentavano diverse diciture, probabilmente riportanti l’eventuale destinazione piuttosto che la qualità della sostanza contenuta.

L’uomo, oltre a finire in manette, veniva anche contestualmente ricoverato fino alla completa espulsione di tutti gli ovuli ingeriti.

 

Volontari raccolgono i mozziconi per sensibilizzare chi sporca 

Via Chiesa della Salute e l’omonima piazzetta, di fronte al Santuario, sono un posacenere a cielo aperto.

Centinaia e centinaia di mozziconi sul marciapiede, tra le panchine, sulla strada vicino alle fermate.

Per questo motivo sabato mattina, alcuni volontari di promozione civica della comunità di Scientology, con pinzoni, scope e sacchetti, raccoglieranno il maggior numero possibile di filtri abbandonati, spesso nelle vicinanze dei cestini.

“Quartiere Pulito è una iniziativa che si ispira a La Via della Felicità, guida al buon senso scritta da L. Ron Hubbard che invita tutti noi a proteggere e migliorare l’ambiente a partire dalle zone che frequentiamo di solito – spiega Vera – L’abitudine di lasciar cadere i mozziconi a terra non è un buon esempio e sicuramente contribuisce a rendere strade, giardini e marciapiedi un ricettacolo per altri tipi di immondizia. Con questa iniziativa cerchiamo di sollevare l’attenzione. I sistemi per non buttare sigarette o altro a terra ci sono. Basta poco per migliorare le cose.”

Appuntamento dalle 11.00 in piazzetta Chiesa della Salute angolo via Villar.

Idoneità psicofisica per il possesso di armi

Tutti i detentori di armi hanno l’obbligo di presentare ogni 5 anni, all’Ufficio di Pubblica Sicurezza o al Comando dell’Arma dei Carabinieri presso cui hanno denunciato le armi detenute, la certificazione medica che attesti l’idoneità psicofisica alla detenzione. Quest’ultima dovrà essere rilasciata dal settore medico legale delle Aziende Sanitarie Locali, o da un medico militare, o della Polizia di Stato o del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dalla quale risulti che il soggetto non è affetto da malattie mentali oppure da vizi che ne diminuiscono, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere.

 

Nella fase di prima applicazione della norma, è previsto che i detentori sono tenuti ad assolvere l’obbligo di presentazione del certificato entro il 13 settembre 2019, unitamente ad una copia dell’ultima denuncia delle armi in possesso. In caso di mancata presentazione il possessore verrà formalmente diffidato a presentare la certificazione richiesta nei successivi 60 giorni, trascorsi i quali verrà avviato un procedimento amministrativo finalizzato all’emanazione da parte del Prefetto di un provvedimento di divieto di detenzione armi.

 

Sono esenti da tale obbligo:

  • – i detentori che siano anche titolari di licenza di porto d’armi in corso di validità;
  • – i collezionisti di armi antiche;
  • – i soggetti autorizzati dalla legge a portare armi senza licenza.

 

Controlli straordinari in Barriera di Milano

Nei giorni scorsi  è stato effettuato un controllo del territorio nel quartiere Barriera Milano da Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di zona, coadiuvati da personale appartenente al Reparto Prevenzione Crimine, all’Ufficio di Gabinetto della Questura, unitamente ad Agenti della Polizia Municipale di Torino, VI sezione.

Nell’arco del servizio congiunto, concentrato soprattutto nella zona di Largo Giulio Cesare, Corso Palermo, via Scarlatti, sono state identificate circa 30 persone e controllati 3 esercizi commerciali.

7 cittadini stranieri sono stati accompagnati negli uffici di polizia per procedere alla loro compiuta identificazione; 3 di essi, di origine senegalese e gabonese, sono stati denunciati per aver fornito false generalità agli operatori.

Un ventiduenne di origini gabonesi, irregolare sul territorio nazionale, all’atto del controllo ha tentato la fuga ed ha opposto una violenta resistenza nei confronti di un agente che gli si era posto davanti, facendolo cadere a terra (il pubblico ufficiale, trasportato in ospedale, è stato dimesso con una  prognosi di 7 gg per trauma distorsivo al ginocchio). Il giovane straniero veniva fermato da altri poliziotti durante la fura ed arrestato per resistenza a lesioni a pubblico ufficiale.

Gli esercizi commerciali controllati sono ubicati in Corso Giulio Cesare (una agenzia di viaggi ed un mini market) ed in via Lauro Rossi (un alimentari di prossimità).

Qui dentro sono stati sanzionati 2 cittadini nigeriani  trovati in possesso di 2,5 grammi di marijuana. La Polizia municipale ha elevato 5 contestazioni amministrative, per un importo complessivo di circa 3000 €.

 

Pizzeria si allacciava alla rete elettrica pubblica per risparmiare sulle bollette

La pizzeria era molto frequentata ma nonostante ciò i consumi elettrici decisamente irrisori.

Il motivo lo ha scoperto la Guardia di Finanza di Torino nel corso di un intervento in un locale del canavese dove i Finanzieri hanno appurato come tutto il locale fosse “alimentato” a costo zero grazie ad un allaccio abusivo alla rete di fornitura dell’energia elettrica.

I Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego, che si sono avvalsi della collaborazione dei tecnici dell’azienda elettrica, hanno trovato l’impianto di illuminazione e di condizionamento della pizzeria in piena funzione, è bastato abbassare l’interruttore del contatore posto fuori dall’attività per assodare che frigoriferi, luci e tutto ciò che era alimentato dalla corrente continuava a funzionare regolarmente, questo grazie ad un sistema di interruttori e cavi che by-passavano il contatore e si collegava direttamente alla rete pubblica.

Il titolare del locale, un italiano trentenne, è stato denunciato alla Procura della Repubblica per furto aggravato continuato ma dovrà anche risarcire il fornitore per diverse migliaia di euro.

Stesse modalità poco dopo, in un comune limitrofo. Qua a finire nei guai un sessantenne italiano che aveva pensato bene di allacciarsi alla rete di distribuzione grazie ad un bypass magnetotermico che faceva sì che l’energia elettrica prelevata illegalmente, non venisse registrata dal contatore.  Nel corso delle perquisizioni a casa dell’uomo, sono stati anche sequestrati alcuni grammi di sostanze stupefacenti.

Il sessantenne, già noto agli inquirenti, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato.

L’operazione rientra nell’ambito del controllo del territorio eseguito, quotidianamente, dalle pattuglie della Guardia di Finanza in provincia di Torino.

Dal Senegal per spacciare droga: arrestati

Tre cittadini senegalesi sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato ”Barriera Milano” nei giorni scorsi per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

La scorsa settimana un intervento per schiamazzi notturni in via Spontini/Montanaro si è trasformato in un arresto per detenzione di stupefacente. Il 20enne, con precedenti di Polizia, ha provato ad allontanarsi all’arrivo degli operatori, che hanno immediatamente notato che il giovane aveva portato alla bocca qualcosa, probabilmente droga, come successivamente confermato dagli esami radiologici effettuati all’addome. I poliziotti nelle sue tasche hanno trovato inoltre 530 euro nascosti in un foglio di carta, 2 telefoni cellulari e 1 lametta. I nomi dei clienti erano salvati all’interno della rubrica telefonica del pusher con il nome della via o della macchina utilizzata.

Nella serata di mercoledì gli agenti hanno fermato un trentenne, sempre del Senegal, in via Carmagnola. L’uomo, alla vista dei poliziotti, inizialmente ha provato a nascondersi dietro un auto in sosta ma poi ha intrapreso la fuga a piedi, nel corso della quale, inseguito da un poliziotto, ha lanciato in aria un involucro nel tentativo di disfarsene. Quel pacchetto conteneva 16 involucri di cocaina. Il trentenne si è poi intrufolato all’interno di una stabile dove è stato fermato dagli operatori dopo una breve colluttazione. L’uomo in possesso di 2 telefoni cellulari e 420 euro di denaro contante si era dichiarato un senza fissa dimora, peccato che dalle foto sul suo telefono cellulare gli agenti sono riusciti a risalire al suo domicilio, all’interno del quale sono stati trovati altri 620 euro, probabile provento dell’attività di spaccio. Lo straniero, irregolare sul Territorio Nazionale e con precedenti di Polizia, è stato arrestato anche per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e falsa attestazione delle proprie generalità.

Anche in un altro intervento di sabato sera il pusher ha provato a disfarsi di un fazzoletto contenente 16 involucri di cocaina ed eroina. E’ accaduto in corso Giulio Cesare direzione via Ciglia, il giovane è stato notato dai poliziotti mentre cedeva una dose. Questa volta lo straniero, anch’egli un senegalese di 20 anni, con precedenti di Polizia ed un Divieto di dimora nel Comune di Torino, ha fatto scivolare il fazzoletto lentamente per terra, durante la fuga, credendo di passare inosservato. Oltre alle dosi deteneva 130 euro in contanti e 2 telefoni cellulari.

 

I carabinieri forestali scoprono discariche abusive e incendi di rifiuti

Dal Piemonte

Negli ultimi giorni i Carabinieri Forestali di Nizza Monferrato, in collaborazione con la Stazione Carabinieri di Mombercelli, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria un agricoltore cinquantanovenne di Vinchio.

Sversando nel tempo rifiuti da demolizione e materiali di vario genere da un pendio prospiciente il cortile della propria abitazione, aveva realizzato una discarica abusiva. L’area interessata dai rifiuti ha una superficie di circa 500 metri quadri ma, vista l’accidentalità del terreno nonché la miscelazione dei rifiuti con terra, è impossibile al momento quantificare quale sia il volume e la precisa natura e composizione degli stessi. L’area è stata posta sotto sequestro preventivo e sono previsti per i prossimi giorni verifiche sul materiale sversato da parte di tecnici incaricati dal Comune. All’interno della proprietà dell’indagato i militari hanno accertato inoltre la presenza di numerose tettoie per ricovero scorte e mezzi agricoli, sulla cui regolarità sono in corso verifiche. Ove tali opere risultassero abusive dovranno essere abbattute a spese dell’indagato.Negli stessi giorni i Carabinieri Forestali di Canelli sono intervenuti su di un rogo di rifiuti nel territorio del comune di Calamandrana. Un agricoltore trentenne stava dando fuoco a scarti provenienti dalla propria attività frammisti a rifiuti urbani di materiali vari. L’uomo è stato denunciato per smaltimento illecito di rifiuti.

Cinquecento persone al rave party. Arresti e denunce

Si è concluso nella serata di ieri un rave party illecitamente organizzato a Ivrea, nel quartiere San Bernardo. All’evento hanno partecipato circa 500 persone, giunti a bordo di oltre 200 veicoli tra camper, furgoni, camion e autovetture.
I fatti risalgono allo scorso 4 agosto: nella notte, numerosi cittadini hanno contatto il numero di emergenza 112 NUE per segnalare musica ad alto volume proveniente da una zona campestre, sulle rive del fiume Dora Baltea. Lo stesso proprietario dei terreni ha denunciato l’illecita occupazione dei fondi al Commissariato di Ivrea.
Personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri è stato quindi impiegato in attenti servizi di osservazione e controllo nelle strade vicinali di accesso all’area, grazie ai quali è stato impedito l’ingresso di oltre 500 persone, che si allontanavano senza determinare turbative per l’ordine pubblico.
Nella tarda serata del 5 agosto, lo staff del rave ha iniziato l’esodo. Una carovana di circa 50 veicoli ha percorso i campi di grano nel tentativo di eludere i controlli; nella zona centrale erano stati collocati i mezzi adibiti al trasporto delle apparecchiature. Inutili le manovre elusive: i servizi di monitoraggio e osservazione, anche molto ravvicinati – con personale della Polizia di Stato occultato nella boscaglia – hanno permesso di seguire la carovana per oltre due kilometri. Sono stati quindi individuati i veicoli contenenti le apparecchiature utilizzate per il rave, fermati in sicurezza in località Canton Ferrero. Le 5 persone a bordo, verosimilmente gli organizzatori dell’evento, di cui 4 con precedenti di polizia specifici, sono stati arrestati per invasione di terreni, stante la pericolosità connessa all’aver fornito gli strumenti necessari per la realizzazione dell’evento.
L’attenzione delle FF. OO. si è incentrata nella prevenzione e repressione dei delitti in materia di stupefacenti, immancabilmente connessi a manifestazioni di questo tipo, alle condotte di guida in stato di alterazione per abuso di alcool e droga oltre che all’identificazione dei responsabili dell’invasione dei terreni. In tale contesto, sono stati identificati oltre  300 persone e si proceduto al controllo di 90 veicoli. La posizione giuridica dei soggetti identificati in uscita dal rave party è al momento al vaglio dell’A.G.: invasione di terreni e disturbo alla quiete delle persone i delitti ipotizzati.
Sono state inoltre eseguite 14 perquisizioni locali e personali, anche con l’ausilio delle unità cinofile dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato. Due le denunce per guida in stato di ebrezza, una per guida sotto l’effetto di stupefacenti e due sanzioni amministrative per uso personale di stupefacenti.
Per il pericolo di reiterazione di simili eventi non autorizzati, sono stati sequestrati:
⦁ 11 enormi casse turbosound;
⦁ 2  enormi casse huracane;
⦁ 2 mixer professionale con amplificatore;
⦁ un divano;
⦁ un frigorifero di grandi dimensioni con bevande alcoliche;
⦁ altro materiale utile alla realizzazione della manifestazione.

Complessivamente, sono stati impiegati oltre 70 unità, tra cui agenti della Polizia Stradale, della Squadra Mobile e della Questura, per un servizio che si è protratto per quasi 48 ore, sotto la direzione del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ivrea e Banchette con la collaborazione dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Municipale.

Lavoratori in nero per la ristrutturazione del locale

Quando i Finanzieri sono arrivati all’interno del cantiere edile gli operai erano impegnati nella ristrutturazione in vista dell’imminente inaugurazione del locale.

Unica “pecca” quasi la totalità erano impiegati “in nero”.

È quello che ha scoperto la Guardia di Finanza di Torino nel corso di un intervento all’interno di un cantiere edile di Alpignano, comune del torinese, dove i Finanzieri della Compagnia di Susa, in collaborazione con la Polizia Locale, hanno sorpreso una dozzina di operai, rumeni, moldavi ma anche qualche italiano, intenti in quelli che dovevano essere i lavori di rifacimento di un noto locale di Alpignano.

Due le ditte impegnate nella ristrutturazione che impiegava, praticamente l’intero staff aziendale, irregolarmente, esposto, in tal modo, ad elevati rischi in termini di sicurezza e di garanzie assistenziali.

Pesanti le conseguenze per i datori di lavoro coinvolti, un imprenditore edile di origine rumena e un italiano. I due rischiano infatti la sospensione dell’attività imprenditoriale, sanzioni sino a 130.000 euro oltre alla segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro, INPS e INAIL.

L’intervento della Guardia di Finanza ha indotto inoltre, i due imprenditori, alla regolarizzazione di tutti gli operai i quali hanno potuto beneficiare, così come previsto dalla legge, di una regolare assunzione e di un’adeguata copertura assicurativa.

È bene ricordare, che l’economia sommersa ed irregolare, oltre ad alterare le regole del mercato, danneggia direttamente i lavoratori, costretti così ad operare in condizioni non idonee che possono mettere in serio pericolo la loro incolumità.

L’azione della Guardia di Finanza mira, oltre a tutelare gli imprenditori onesti, a contrastare quelle forme di sfruttamento in danno dei lavoratori, specialmente quelli che versano in condizioni di particolare debolezza o bisogno.