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Il pc dell’Asl non funziona, anziano dà in escandescenze

Utente denunciato a Borgo Vittoria

 

Lunedì mattina, i dipendenti di una struttura dell’ASL segnalano al 112 NUE la presenza di un soggetto molesto.

L’uomo, ultra settantenne, dopo aver constatato il mal funzionamento di un computer a disposizione degli utenti, si presenta presso uno degli sportelli e inizia a dare in escandescenze, insultando gli operatori. Questi tentano, invano, di calmarlo mentre l’anziano inizia a prendere a pugni il divisorio in plexiglass, per poi sradicarlo dal piano e scaraventarlo a terra, danneggiandolo.     

Gli agenti del commissariato Madonna di Campagna intervenuti sul posto trovano l’uomo all’interno della struttura, seduto in sala d’attesa.

Per lui scatta la denuncia per interruzione di Pubblico Servizio e danneggiamento.

 

Tre  spacciatori arrestati in 24 ore nella stessa zona

I due luoghi oggetto dell’attività di polizia distavano fra loro appena 300 metri.

Il primo arresto avviene lo scorso sabato pomeriggio, quando una pattuglia del Comm.to Centro nota in Corso Giulio Cesare, poco dopo Porta Palazzo, un soggetto già noto per reati connessi allo spaccio. Si tratta di un ventenne di nazionalità marocchina, con precedenti specifici: alla vista della pattuglia, il giovane lascia cadere per terra alcuni frammenti di hashish, altri gli rimangono nelle tasche. Complessivamente, i poliziotti recuperano e sequestrano a suo carico oltre 50 grammi di hashish e la somma in contanti di 105 € in banconote di piccolo taglio.

Poche ore dopo, gli agenti della Squadra di P.G. e dell’Ufficio Controllo del Territorio del Comm.to Barriera Milano individuano un appartamento in corso Brescia dove sono domiciliati due cittadini senegalesi sospetti. All’atto della perquisizione mentre uno di due, di 27 anni, riesce a deglutire alcuni involucri che celava nel cavo orale, all’altro vengono sequestrate ben 40 dosi di crack; nel loro appartamento, inoltre, vengono rinvenute e sequestrate anche 2 pentole con evidenti tracce riconducibili alla cottura del crack, 2150 € un bilancino elettronico di precisione e materiale da confezionamento vario. Anche per questi due cittadini stranieri, irregolari sul territorio nazionale, come l’altro, scatterà l’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

No Green pass: ok alla manifestazione ma il corteo non sarà in centro città

A proposito della richiesta dei commercianti di vietare la manifestazione nazionale No Green Pass in programma sabato a Torino il prefetto Raffaele Ruberto  dice all’agenzia Ansa:  “un divieto non è proponibile, anche dal punto di vista costituzionale, ma i commercianti stiano tranquilli: sabato la manifestazione dei No Green Pass non toccherà il centro cittadino”. “La direttiva sul divieto di manifestate all’interno della Ztl sarà per l’occasione più rigorosa : il corteo partirà da piazza Castello, ma il centro sarà interdetto e, a differenza delle altre volte, non ci farà ritorno”.

Scontro frontale tra due auto: un morto. Ferita una donna

In  un incidente stradale avvenuto a Romano Canavese. è morto un 57enne nello scontro tra due vetture sulla strada statale 26 in località Poarello. L’uomo era alla guida di una Fiat Stilo scontratasi per cause ancora da accertare, con una Nissan Micra, finita in un prato. E’ ferita la conducente della Micra, una donna di 67 anni, portata in ospedale ma in condizioni non gravi.

‘Ndrangheta, chiesti 11 anni per l’ex assessore Rosso

La richiesta della Procura di Torino è di 11 anni di carcere per Roberto Rosso, ex assessore regionale imputato di voto di scambio con esponenti della ‘ndrangheta. Il processo si svolge al Tribunale di Asti e coinvolge  quaranta persone per la presenza della criminalità organizzata nel Torinese.

Incendio di Beinasco, proseguono i controlli ambientali. A Torino situazione sotto controllo

La Città di Torino continua a monitorare con attenzione l’evoluzione della situazione ambientale che si è generata a seguito dell’incendio che ha interessato domenica un capannone in cui venivano riciclate materie plastiche nel comune di Beinasco.

Francesco Tresso, assessore della Città con delega alla Protezione Civile, insieme a funzionari del settore Ambiente e della Protezione Civile comunale, hanno partecipato a un tavolo tecnico di coordinamento con Arpa Piemonte e Asl Torino, per fare il punto della situazione a tre giorni dal rogo. Ieri la Città di Torino ha partecipato alla riunione operativa del COC (Centro Operativo della Protezione Civile) attivato dal Comune di Beinasco per gestire l’emergenza.

Proseguono i controlli degli inquinanti aeriformi a cura di Arpa Piemonte in diverse zone della città di Torino, che per un cambio della direzione dei venti è stata esclusa dalla situazione di criticità già dalla prime ore di lunedì, e nel territorio di Beinasco, sul quale continuano a concentrarsi le ricadute delle sostanze di combustione.

Dai controlli effettuati a Torino il quadro restituisce una situazione con valori di COV – composti organici volatili – non critici e coerenti con il periodo invernale e la situazione meteorologica attuale, caratterizzata da alta pressione e inversione termica nelle ore più fredde della giornata. Condizioni che possono portare alla stagnazione degli inquinanti negli strati inferiori dell’atmosfera nelle zone più prossime all’incendio, inducendo comunque a mantenere elevato il livello di attenzione.

L’attività di controllo e di monitoraggio continuerà anche nei prossimi giorni, con analisi sul campo e in laboratorio. In caso di variazione del quadro attuale verrà data tempestivamente comunicazione alla cittadinanza.

Per essere aggiornati sugli ultimi monitoraggi e sull’evoluzione invitiamo a consultare il sito Arpa Piemonte (www.arpa.piemonte.it).

I Venerdì del “Cavour” per “fare squadra”

Venerdì 17 dicembre dalle ore 18.00 alle ore 19.30 si terrà presso la Chiesa Cristiana Evangelica di via Luigi Passalacqua 12 (Torino) la prima di tre serate dei “Venerdì del Cavour”.

Il progetto nasce da un’idea del professore del “Liceo Classico e Musicale Cavour” di Torino Valter Frezzato: studenti e docenti hanno lavorato con intensità e dedizione nelle settimane che hanno preceduto l’evento, unendo le loro idee e dando loro una forma definita. Il tutto in un’ottica ben precisa: quella di favorire un proficuo confronto tra le due anime del Liceo Cavour, la sezione classica e la sezione musicale, in virtù di un binomio -quello della letteratura con la musica- che è presente nella civiltà umana da tempo immemore. Autentiche pietre miliari della musica -Bach, Satin, Tchaikovsky sono solo alcuni esempi-, di cui eseguiranno dei brani gli studenti del Liceo, accompagneranno letture e riflessioni critiche in merito ai grandi della letteratura e della filosofia occidentale. Non mancherà uno spazio per momenti di confronto tra studenti e docenti, oltre che a una presentazione delle più riguardevoli iniziative, scolastiche ed extra-scolastiche, del Liceo.
In tal senso, il progetto dei “Venerdì del Cavour” si propone di essere anche una proficua occasione di riflessione sull’importanza della collaborazione e del saper “fare squadra” da parte di professori e alunni, unitamente alla volontà di voler regalare al pubblico una serata gradevole e vivace in compagnia.
L’ingresso è libero (è necessario essere muniti di green pass); l’accesso alla sala è consentito fino ad esaurimento posti. Ulteriori informazioni verranno pubblicate sulle pagine social del Liceo.

Delegazione Unicef in visita al Questore di Torino

Una delegazione dell’Unicef, Organizzazione che si occupa di promuovere i diritti dei bambini e delle bambine in tutto il mondo, ha reso visita al Questore di Torino Dott. Vincenzo Ciarambino . 

La delegazione UNICEF, composta dal Presidente Provinciale Antonio Sgroi e da Annamaria PanseraReferente dei laboratori per la realizzazione delle pigotte, hanno preliminarmente ringraziato la Polizia di Stato tramite la persona del Questore di Torino Dott. Ciarambino per il contributo che, secondo una consuetudine instaurata a partire dal 2001, viene destinato ogni anno a Unicef Italia dalla vendita del calendario della Polizia di Stato. 

Le fotografie che accompagnano i mesi del 2022 sono state scattate da 12 poliziotti vincitori di un concorso fotografico indetto dell’Ufficio Relazioni esterne, cerimoniale e studi storici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che hanno voluto rappresentare la propria dimensione professionale attraverso lo strumento della fotografia, coniugando così passione professionale e sensibilità estetica. 

Il ricavato della vendita sosterrà il programma COVAX per un accesso equo e globale ai vaccini. 

Inoltre, una quota sarà devoluta al Fondo Assistenza per il personale della Polizia di Stato, in favore del piano “Marco Valerio”, riservato ai figli dei dipendenti della Polizia di Stato affetti da patologie croniche. 

Alla fine dell’incontro è stata donata al Dott. Vincenzo Ciarambino, come segno di gratitudine alle donne ed agli uomini della Polizia di Stato, la “Pigotta Poliziotta” appositamente realizzata dalla Referente Annamaria Pansera. 

Candiolo, inaugurato l’hospice Monviso

FONDAZIONE PIEMONTESE PER LA RICERCA SUL CANCRO

 

Il nuovo servizio inaugurato dal Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Allegra Agnelli, permette di seguire al meglio i pazienti in tutto il loro percorso.

Umanità e competenza al centro di questo importante progetto.

Alla cerimonia erano presenti anche Andrea Agnelli, Presidente della Fondazione del Piemonte per l’Oncologia, Luigi Genesio Icardi, Assessore Regionale alla Sanità, e il Maestro Ugo Nespolo.

 

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, grazie alla generosità dei donatori, ha messo a disposizione dell’Istituto di Candiolo IRCCS un nuovo servizio per i propri pazienti oncologici e per le loro famiglie: “l’Hospice “Monviso”, una struttura che avrà un suo personale dedicato, medici, infermieri, operatori socio-sanitari, amministrativi.

All’inaugurazione hanno partecipato Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Andrea Agnelli, Presidente della Fondazione del Piemonte per l’Oncologia (l’ente che gestisce le attività cliniche e di ricerca dell’Istituto), e Luigi Genesio Icardi, Assessore Regionale alla Sanità.

Situato al terzo piano del Centro di ricerca e cura, “Monviso” si estende su 2 mila e 500 metri quadrati ed è stato realizzato anche grazie all’importante supporto del Maestro Ugo Nespolo, da sempre vicino alla Fondazione, che ha donato più di 50 opere per arredare e rendere ancora più accoglienti le camere e gli spazi comuni, oltre che disegnare il logo. Il nuovo Hospice conferma l’attenzione per il paziente da parte dell’Istituto, garantendo così le cure e il benessere psicologico a quelle persone che vivono una fase della malattia avanzata o terminale.

Il nome “Monviso” vuole sottolineare il forte legame che da sempre contraddistingue il rapporto tra la Fondazione e il territorio, oltre al fatto che lo skyline dell’arco alpino piemontese è ben visibile dalle finestre dell’Istituto.

Nell’Hospice vi sono 20 camere singole, dotate di letto aggiuntivo e bagno privato, e un’area comune comprendente una cucina e un salone, per dare la possibilità ai pazienti e ai loro familiari di avere tutti i confort in un ambiente il più “casalingo” possibile.

Grazie alla collaborazione con la Fondazione Circolo dei Lettori, l’Hospice sarà inoltre dotato di una piccola biblioteca, a disposizione dei degenti e dei loro cari.

L’area è attrezzata con le più moderne tecnologie, tra le quali un sistema di telemedicina e di teleriunione per consentire ai familiari una facile interazione con l’ammalato, e agli specialisti di Candiolo di confrontarsi a distanza con i medici di medicina generale e con i nuclei delle Asl che hanno in carico il paziente.

La Fondazione vuole permettere all’Istituto di poter curare sempre più persone e di farlo sempre meglio – dichiara Allegra Agnelli e l’apertura di questo servizio sottolinea ulteriormente l’attenzione che tutti noi abbiamo nei confronti dei pazienti e delle persone a loro vicine. “Monviso” incarnerà pienamente due valori che da sempre ci hanno contraddistinto, umanità e competenza. Grazie a tutti i nostri donatori che ci hanno permesso di fare questo importante, e fondamentale, investimento”.

L’Hospice inaugurato oggi rappresenta solo l’inizio di un percorso dedicato a questa tipologia di pazienti. Un ulteriore spazio, infatti, è stato pensato nel progetto “Cantiere Candiolo”, l’importante piano di sviluppo dell’Istituto che metterà a disposizione nuovi spazi per medici, ricercatori e, soprattutto, pazienti e loro familiari.

“Sappiamo bene come certi traguardi siano possibili soltanto grazie ad un modello organizzativo della massima efficienza – osserva l’Assessore Regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – con l’impegno di professionalità gestionali e tecniche di primo piano. Senza dubbio, su questo fronte l’Istituto di Candiolo rappresenta una garanzia assoluta di serietà e successo nei confronti dei pazienti e dei donatori che da sempre sostengono con le loro offerte la Fondazione Piemontese per la ricerca del cancro”.

Mai come in questi tempi – ha dichiarato Ugo Nespolo – si deve scegliere se confinare la creazione artistica a un ruolo di puro e semplice optional al sociale, decoro o semplice investimento oppure tentare di riportare il fare arte ad un possibile incontro con la vita reale. Ho lavorato con entusiasmo al Progetto Monviso Hospice dell’Istituto di Candiolo nella speranza che le mie opere, appositamente create, come il logo possano in qualche modo contribuire al benessere psicologico delle persone che saranno ospitate e dotare l’arte di una valenza non passiva”.

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus è stata costituita nel 1986 per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico, l’Istituto di Candiolo (Torino), capace di coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e di mettere a disposizione dei pazienti oncologici le migliori risorse umane e tecnologiche. La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro si occupa di reperire le risorse economiche attraverso attività di raccolta fondi e organizza tutte le iniziative e le manifestazioni necessarie per raggiungere questo scopo.

L’Istituto di Candiolo è l’unico centro di ricerca e cura del cancro italiano realizzato esclusivamente attraverso il sostegno di oltre 300 mila donatori privati che, grazie alla loro generosità, ne hanno fatto un centro di rilievo internazionale. L’ Istituto di Candiolo è anche l’unico “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico” del Piemonte, riconosciuto dal Ministero della Salute, a testimonianza delle importanti scoperte fatte e pubblicate sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali. È inserito nella Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta e le sue prestazioni sono fornite in convenzione col Servizio Sanitario Nazionale o in regime di libera professione. Ha iniziato la sua attività nel 1996 e da allora ha sviluppato nuovi spazi e servizi. Oggi si estende su 56.500 mq, di cui circa 10 mila dedicati alla ricerca. A Candiolo lavorano circa 800 persone tra medici, ricercatori italiani e internazionali, infermieri, personale amministrativo e tecnici.

La Città di Torino adotta la “Carta per l’integrazione dei rifugiati”

La Città di Torino ha adottato su proposta dell’UNHCR (Alto Commissariato ONU per i Rifugiati), la “Carta per l’integrazione dei rifugiati”.

La delibera è stata licenziata dalla Giunta Comunale, su proposta di Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare, Diritti e Pari opportunità. Il documento, frutto di un percorso condiviso, sarà adottato da altre cinque grandi città: Roma, Milano, Napoli, Bari e Palermo con l’obiettivo di promuovere e favorire l’integrazione e l’inclusione di rifugiati e richiedenti asilo sul territorio.

Con la Carta il Comune di Torino rinnova l’impegno ad essere una città della buona accoglienza in cui l’integrazione delle persone migranti rappresenta un valore fondamentale sul quale investire le migliori energie attraverso un processo dinamico in cui tutti gli attori sociali e le persone rifugiate partecipano. A tale fine è necessario costruire una rete per lo scambio di esperienze e conoscenze, avviare un confronto con le istituzioni nazionali e individuare soluzioni operative nel solco di una cooperazione rafforzata tra le amministrazioni locali.

Alle persone con vulnerabilità socio-sanitaria, donne sole con bambini, minori stranieri non accompagnati è necessario offrire soluzioni concrete ai loro bisogni lavorativi,  formativi e abitativi.

Il documento impegna le città aderenti ad operare per obiettivi, in particolare, promuovere l’accoglienza diffusa in piccoli gruppi e in famiglia; ricercare soluzioni abitative post-accoglienza favorendo percorsi di accompagnamento all’abitare; integrare i sistemi di welfare locale e di accoglienza; facilitare la rapida acquisizione dei documenti essenziali; promuovere il coordinamento coi servizi sanitari per la tutela della salute, soprattutto mentale; consolidare i servizi rivolti alle persone rifugiate adottando un approccio one-stop-shop ossia il superamento degli ostacoli burocratici per fornire un servizio migliore.