BREVI DI CRONACA- Pagina 1123

“Multinazionale della giustizia” in aula contro l’Eternit

La multinazionale della giustizia torna in aula contro l’Eternit, in attesa che in Italia vengano ripresi i procedimenti “spacchettati” tra Torino (peri casi eternit bandieredi Cavagnolo), Vercelli (per i casi di Casale Monferrato), Reggio Emilia (per quelli di Rubiera) e Napoli (per quelli di Bagnoli), dopo la sentenza di novembre del Gup del Tribunale di Torino per il processo Eternit bis. Questa volta è il Belgio ad essere teatro di un processo civile che riguarda la mamma di Erik Jonckheere, presidente di Andeva, l’associazione Belga delle vittime dell’amianto con la quale Afeva collabora da anni. E Jonckheere è stato toccato dal mal d’amianto in modo quasi simile a quello di Romana Blasotti Pavesi, presidente onorario di Afeva, in quanto ha perso i genitori ed i due fratelli tutti di mesotelioma, anche se solamente il padre aveva lavorato per l’Eternit. In sede di appello l’avvocato dell’Eternit ha chiesto la prescrizione del caso, nonostante il giudice di primo grado avesse già respinto tale eccezione e condannato l’Etenit belga a pagare un risarcimento di 250mila euro alla famiglie Jonckheere. Il procedimento era partito dalla signora Francoise che morì nel 2000, mentre i due fratelli del presidente Andeva se ne sono andati nel 2003 e nel 2009. La prima udienza della corte di Appello di Bruxelles è stata preceduta da una manifestazione silenziosa di familiari, con la partecipazione anche di Afeva. Erik Jonckheere ha dichiarato “Eternit ha mentito per decenni circa i pericoli provocati dall’amianto. Mia madre aveva ragione e questo processo lo sta dimostrando”. Il 14 marzo ci sarà un’altra udienza nella capitale belga che sarà, con ogni probabilità quella conclusiva, nella quale verrà pronunciata la sentenza. Domani, sabato, invece si parla di amianto in Lomellina. Alle ore 21,a Sannazzaro dei Burgundi, Teatro Soms, si tiene la conferenza “Il cuore di amianto della Lomellina”, con gli interventi di Ezio Bonanni, presidente dell’Ona – Osservatorio nazionale amianto, di Antonio Boccuzzi, deputato, Laura Agea, europarlamentare, Chiara Scuvera, deputato e Luciano Mutti, medico e presidente del Gime, che si occupa della ricerca e dello studio suo mesotelioma.

Massimo Iaretti

 

 

 

 

 

 

 

Ladro 60enne ruba auto a poliziotto. Ma scivola sul ghiaccio e finisce in ospedale

polizia-michelotti3Un ladro ha rubato un’auto, ma la sua vittima era un poliziotto. Il malvivente è rimasto bloccato al passaggio a livello della ferrovia Canavesana ed è stato aggiunto dal proprietario del veicolo. C’è stata una breve colluttazione e il ladro  ha tentato di scappare.  E’  però scivolato sul ghiaccio, battendo la testa, tanto da essere ricoverato in ospedale. L’episodio è accaduto a Bosconero. Il ladruncolo maldestro è un sessantenne già conosciuto alle forze dell’ordine , ed è stato  fermato dai carabinieri della compagnia di Chivasso.

Intossicato da monossido, grave imprenditore 36enne

carabinieri xxE’ in gravi condizioni  un uomo di 36 anni soccorso questa mattina dal 118 in una villetta in via Fratelli Berra, a Ozegna. E’ rimasto intossicato dal monossido di carbonio prodotto dal malfunzionamento di una caldaia. Sono stati i familiari, che abitano al piano inferiore della stessa villetta, a dare l’allarme. Indagano i carabinieri di Agliè. Il 36enne è un imprenditore della zona, ora è  ricoverato all’ospedale di Ivrea.

Incendio nelle mansarde, i vigili del fuoco salvano due bimbi

fuoco-vigiliNella notte è scoppiato un incendio che ha colpito alcune  mansarde in strada Altessano, di fronte allo Juventus stadium. Due vigili del fuoco, Max Durante e Sergio Schiavo, fuori del servizio diurno si stavano recando verso le proprie abitazioni quando vedendo uscire le fiamme dalle mansarde in uno stabile di civile, fermano l’auto e si precipitano per le scale. I due sfondano la porta a calci, soccorrono i genitori e i loro due bambini una di pochi anni l’altra di 4 mesi. Poi giungono  le squadre che spengono l’incendio.

 

(foto: vigili del fuoco Torino)

Operaio schiacciato da escavatore

pronto-soccorso- soccorsiQuesta  mattina a Torino in via Fiocchetto, un operaio 36enne è rimasto ferito mentre stava scaricando un escavatore. L’uomo è rimasto schiacciato, ma i vigili del fuoco lo hanno salvato. L’operaio è stato poi trasportato all’ospedale dai medici del 118.
   

Il ragazzo 25enne è morto per meningite

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Aggiornamento E’ stata la meningite a provocare la morte del giovane 25enne di Valperga, ieri alle Molinette di Torino. Gli esami molecolari hanno confermato l’ipotesi, anche se dalle prime analisi gli esiti erano stati negativi sulla ricerca del meningococco.  I familiari del ragazzo sono stati sottoposti a profilassi.

I primi esami effettuati sul corpo del giovane  25enne di Valperga morto ieri all’ospedale Molinette dopo una febbre molto alta durata diversi giorni per un sospetto caso di meningite, sono negativi. Per la diagnosi definitiva bisogna però attendere gli esiti degli esami molecolari. Dalla direzione sanitaria confermano che il caso resta sospetto . In ogni caso anche se dovesse trattarsi di meningite contagiosa, a gennaio non sarebbe un evento fuori dalla norma e dalle statistiche.

Muore a 25 anni dopo giorni di febbre: è meningite?

molinetteForse si tratta di un caso di meningite : è morto Vittorio Bonetto, un giovane di 25 anni che ieri era stato trasportato in elisoccorso da Valperga  al Cto e poi alle Molinette. Da alcuni giorni aveva la febbre alta e i medici non hanno potuto fare nulla per salvarlo. Per il sospetto che possa trattarsi di meningite sono state subito inviate le comunicazioni di allerta al ministero della Salute, all’Asl di Torino e di Ivrea. Se le cause della morte sono dovute alla meningite dovrà essere avviata la la profilassi  su chi ha avuto contatti ravvicinati con il ragazzo.

Incendio al campo nomadi in corso Tazzoli

tazzoli-incendio-2Da  poco si è sviluppato un incendio al Campo Nomadi di corso Tazzoli a Torino. Prontamente intervenuti  i mezzi di soccorso della Croce Rossa Italiana  convenzionati con il sistema 118 Piemonte e tazzoli-incendioaltri mezzi in supporto ai Vigili del Fuoco che stanno domando  l’incendio.

 

(Foto: CRI Comitato Torino)

Senza tetto, emergenza freddo: i commenti e le proposte della politica torinese

appendino-preteroti“Una comunità unità si prende cura soprattutto dei cittadini in maggiore difficoltà”. Così la sindaca di Torino Chiara Appendino, sulla propria  Facebook, a proposito dell’emergenza freddo ringrazia ” le persone che quotidianamente si adoperano per aiutare i senzatetto, specialmente chi lo fa in modo volontario”.

Il Partito Democratico di Torino mette a disposizione delle associazioni di volontariato e del Comune alcune delle proprie sedi per far fronte LEO PDall’emergenza freddo. Il responsabile organizzativo del partito, Saverio Mazza dice: “Molti bisognosi che vivono per strada non vogliono spostarsi verso le aree appositamente predisposte. Anche se la soluzione ottimale sarebbe raggiungere i centri attrezzati, come Partito Democratico di Torino, abbiamo deciso di mettere a disposizione alcune sedi sparse sul territorio cittadino”.

Daniela Ruffino (FI), vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte: “I Comuni dialoghino con il governo e si raccordino meglio con la Regione per  trovare idee e risorse da ruffino danieladestinare alla drammatica realtà dei poveri e dei senza tetto, che a Torino, come in tutto il territorio circostante,  si sta manifestando quale vera e propria emergenza”, aggiunge la vicepresidente dell’Assemblea piemontese. “Per quanto riguarda Torino, con l’arrivo dei 18 milioni di euro per il recupero delle periferie – propone infine Ruffino – si presenta una importante occasione anche in questa direzione. Il Comune deve clochard 2fare in modo che i fondi riservati al welfare e al sociale vengano impiegati in particolare per contrastare la povertà. Per gli altri Comuni, è necessario che i sindaci chiedano tutti insieme a Regione e Governo un aiuto concreto”.

 

Il mistero del cadavere sull’apecar

omegnaL’apecar era finita sott’acqua una ventina d’anni fa ma il corpo del suo conducente è stato trovato solo questa mattina da alcuni sommozzatori sul fondo del lago d’Orta, a Omegna. Le operazioni di recupero sono state organizzate dai Vigili del Fuoco. Dalle prime notizie si tratterebbe del vecchio veicolo Piaggio che, a causa di un incidente, era finito nel lago una ventina di anni fa e non era mai stato recuperato.