CRONACA- Pagina 1120

In fiamme bus carico di studenti

Un bus di linea di Gtt con numerosi studenti a bordo  ha preso fuoco stamane sulla provinciale 41 a Torre Canavese.

Il conducente  è riuscito a mettere in salvo tutti i ragazzi  prima che le fiamme divorassero il mezzo  I vigili del fuoco di Ivrea hanno domato l’incendio avvalendosi dell’autobotte.

Il bus è comunque andato distrutto.

Le fiamme si sarebbero sviluppate nel vano motore. Il veicolo si stava recando a Ivrea per portare gli studenti a scuola.

Tutti illesi i passeggeri che hanno dovuto attendere un secondo bus.

Addio ad Arisio: guidò la marcia dei 40 mila

E’ morto a 94 anni Luigi Arisio. Torinese, nel 1989 guidò la marcia dei Quarantamila

Fu quella la famosa manifestazione dei colletti bianchi Fiat  che il 14 ottobre di quell’anno mise la parola fine al lungo periodo di scioperi nelle fabbriche torinesi contro i licenziamenti e la cassa integrazione. Fra pochi giorni sarà  il quarantesimo anniversario della marcia. Nel 1974  Arisio fondo’ il Coordinamento Capi Fiat.  E’ stato anche deputato, eletto nel Partito Repubblicano con Susanna Agnelli.

Busta con due pallottole al giudice

Un plico  contenente due proiettili calibro 9×21 è stato individuato al tribunale di sorveglianza di Torino.

Era  indirizzato a Elena Bonu, il giudice che nei giorni scorsi  ha negato le misure alternative alla carcerazione per la portavoce del movimento No Tav, Dana Lauriola. La Digos sta svolgendo le indagini.

Gemelli nati da mamma positiva Encomio al personale sanitario

Mamma positiva Covid partorisce con successo due gemelli, nati prematuri per insufficienza fetale all’ospedale Sant’Anna di Torino

Fondazione Onda premia le donne infermiere e ostetriche dell’ospedale Sant’Anna di Torino in prima linea nell’emergenza Coronavirus

Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, assegna il riconoscimento “Donne e Covid-19” a 3 operatrici sanitarie dell’ospedale Sant’Anna di Torino che si sono particolarmente distinte per l’assistenza e la cura ai pazienti durante l’emergenza pandemica

A consegnare il premio, Mattia Maestri, il paziente 1 di Codogno, testimone e simbolo del prezioso lavoro di molte di loro, in occasione della presentazione del IV Congresso Nazionale della Fondazione.

Sono 3 delle 206 le donne dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino premiate oggi da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, a Palazzo Lombardia sede della Regione Lombardia, in occasione della presentazione del IV Congresso Nazionale della Fondazione, per l’impegno in prima linea nella gestione dell’epidemia di Sars-Cov2.

Sono Rita Musso (Coordinatrice infermieristica Pre-triage), Tiziana Adamo (Coordinatrice ostetrica Sala Parto) e Giuseppina Poppa (Coordinatrice ostetrica Pronto soccorso).

Gli episodi in evidenza sono molti ma quello che maggiormente ha colpito dal punto di vista umano, oltre che clinico ed assistenziale, è stato quello di una neomamma con gravidanza gemellare alla 28^ settimana, ricoverata per problemi legati alla gravidanza. La signora, a seguito del peggiornamento della sintomatologia, si era recata presso il Pre-triage e successivamente al Pronto Soccorso, che ne hanno determinato il ricovero, in quanto è risultata positiva al Covid. Ciò ha determinato l’immediata messa in atto del protocollo di emergenza e trasferimento al reparto Covid. La situazione e l’evoluzione clinica sono state positive sia dal punto di vista materno sia neonatale, anche se si è dovuto anticipare il parto per un’insufficienza fetale. L’intera équipe ed in particolare le operatrici si sono adoperate per accogliere in sicurezza, trasmettendo tranquillità e serenità in un momento di isolamento emergenziale ed hanno reso l’evoluzione della patologia correlata alla gravidanza meno gravosa, rendendo la degenza meno solitaria. Sono state utilizzate strategie tecnologiche, come videochiamate, per avere una comunicazione con i propri familiari, in particolare con il neo papà, rendendolo sempre partecipe durante il ricovero. Nonostante l’uso da parte dell’équipe di dispositivi di protezione individuale, che lasciavano intravedere poco dei loro visi e mani, trascorrendo ore in abiti poco confortevoli, hanno trasmesso umanità e gioia. Non ultimo, ma di fondamentale importanza, il poter mantenere il puerperio fisiologico e l’allattamento dei due gemelli in completa naturalezza, garantendo un ambiente sicuro e confortevole anche con la presenza di un’infezione altamente  trasmissibile.

Insomma all’ospedale Sant’Anna si è riusciti a salvaguardare l’aspetto di umanizzazione della nascita ed a dare una valenza positiva all’esperienza del nascere nell’emergenza Covid, garantendo al padre la presenza alla nascita, quando invece l’accesso dei caregivers era negato nella maggior parte degli ospedali punti nascita, dimostrando disponibilità ed attitudini di umanità ed empatia. E’ stata garantita la stesura di protocolli clinico assistenziali ed igienico organizzativi differenziati per la gravida, dal pre-triage al pronto soccorso sino ai reparti ed alla sala parto. Inoltre è stata garantita l’accoglienza, in qualità di Hub, di tutte le donne in gravidanza inviate da altri punti nascita per complessità di gestione,  garantendone la presa in carico e tutelando il percorso nascita con notevole aumento dei carichi di lavoro rispetto ad analogo periodo dell’anno precedente.

Medico, infermiera, ostetrica, tecnico di laboratorio, psicologa sono alcune tra le figure sanitarie a ricevere il riconoscimento “Donne e Covid-19”: «Un’opportunità per ringraziare tutte le donne che hanno avuto un ruolo chiave nella gestione di questa emergenza sanitaria distinguendosi per il loro essenziale contributo», dice Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda. «I lunghi mesi dell’emergenza sanitaria hanno visto il personale degli ospedali con i Bollini Rosa in prima linea nella gestione della pandemia, molte lavoratrici hanno dovuto isolarsi dagli affetti più cari: anche la loro salute mentale è stata messa a dura prova».

A consegnare il riconoscimento, Mattia Maestri, il paziente di Codogno che in prima persona testimonia l’impegno incessante e la dedizione riservata ai pazienti durante l’emergenza: «La prima cosa che mi viene in mente è semplice, forse scontata, ed è quella di dire ‘grazie’ e non basterebbero pagine e pagine per ringraziarvi tutti e nel modo giusto”.

Le assegnazioni sono state decise da un Comitato composto da medici e da esperti di settore sulla base delle segnalazioni ricevute dagli ospedali Bollini Rosa.

Storie di resistenza e tenacia si sono affiancate a storie di sensibilità ed umanità.  In un periodo così carico di lavoro, soprattutto i piccoli gesti hanno fatto la differenza. Le videochiamate hanno avuto un ruolo determinante nel periodo di isolamento; per molto tempo sono state l’unico mezzo di interazione con i propri cari, che hanno potuto trasmettere tutto il calore umano a chi era ricoverato e ricevere dai medici costanti informazioni sul loro stato di salute.

«L’attestato di “Donne e Covid19” ha un valore iconico per il presente perché esprime la riconoscenza alle donne che, ancora una volta, hanno dimostrato una capacità di servizio che integra la loro professionalità con l’espressione dei valori di altruismo. Per il futuro attesta una garanzia per il Sistema Sanitario nazionale», afferma Giorgio Fiorentini, Docente Senior Area pubblica Amministrazione Sanità e Non profit, Uni Bocconi, Presidente Associazione Sottovoce.

Le premiate hanno ricevuto anche le immagini fotografiche delle opere dei tre writers che hanno aderito all’iniziativa: Austin Fowler (https://austinzart.com/), Laika (https://laika1954.com/) e Cheone (Cosimo Caiffa), tramite l’associazione UNISONO APS, Spazio Baluardo di Milano. Dall’Italia agli Stati Uniti, alla Cina gli artisti hanno lanciato nuovi messaggi celebrando il lavoro del personale sanitario ed invitando gli abitanti delle città a non uscire di casa dipingendo mascherine e divieti.

Nel corso della cerimonia è stato proiettato “Red Zone – Vita da isolati”, documentario realizzato da Marco Belloni, videomaker di Codogno, che ha vinto l’ultima edizione del Varese International Film Festival.

Terreno occupato abusivamente sequestrato dai civich

La Polizia Municipale ha effettuato il sequestro giudiziario di un terreno occupato abusivamente nel quartiere Falchera.

Dopo una serie di accertamenti preventivi – in parte svolti in collaborazione con il Reparto Abusivismo Edilizio della Polizia Municipale – dai quali è emerso che il terreno è di proprietà della Città di Torino, nella mattinata di ieri agenti del Comando Sezione VI (Barriera di Milano, Regio Parco, Barca, Bertolla, Falchera, Rebaudengo, Villaretto), con il supporto del Reparto Operativo Speciale, hanno effettuato il sequestro giudiziario di un terreno di circa 1000 mq occupato in maniera arbitraria.

Il terreno occupato da parte di ignoti è stato abusivamente suddiviso e recintato in 8 lotti destinati a uso agricolo privato.

La sottrazione dei terreni comunali all’uso pubblico si configura con il reato previsto dal combinato disposto degli articoli 633 e 639 bis del Codice Penale che, nel caso specifico, è stato commesso dal mese di maggio 2020.

L’intervento della Polizia Giudiziaria ha avuto la duplice valenza di accertare e interrompere il reato oltre che di costituire un deterrente all’aggravamento del reato stesso come, per esempio, la realizzazione di manufatti edilizi all’interno dei lotti abusivi o di ulteriori occupazioni abusive di suolo pubblico.

Contestualmente sono state informate sia l’Autorità Giudiziaria, sia il settore Patrimonio del Comune di Torino per il recupero dell’area sottratta. (e.b.)

Positivo all’alcoltest il conducente dell’auto che ha investito e ucciso una donna

E’ risultato positivo all’alcoltest il 42enne di Carrù alla guida del suv Mercedes  che venerdì scorso  è piombato a velocità elevata su cinque persone nella piazza di Monforte d’Alba, uccidendo una 67enne torinese. Sono stati pertanto confermati gli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo, accusato di omicidio stradale.

 

(foto archivio)

Falsi monili e abiti griffati: le fiamme gialle sequestrano un milione di articoli

Perla di Boemia, Zircone, Corallo, Argento, Madreperla. Queste alcune delle indicazioni riportate sul milione di articoli sequestrati dalla Guardia di Finanza di Torino ma che in realtà erano prodotte artificialmente con pasta vitrea o ceramica.v

È il risultato di un’operazione condotta dai Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego del capoluogo Piemontese coordinata dal Pool Tutela del Consumatore della Procura della Repubblica Torinese, che ha visto coinvolto un market del centro città gestito da un imprenditore di origine cinese.

Come detto oltre un 1 milioni gli articoli, tra monili ed accessori d’abbigliamento, tolti dal mercato riportanti false indicazioni qualitative anche in relazione alla loro qualità e provenienza ovvero con indicazioni merceologiche non conformi. Collane, bracciali, orecchini e anelli sono risultati essere prodotti artificialmente con pasta vitrea o ceramica o addirittura semplici agglomerati di ABS (Acrilonitrile Butadiene Stirene).

L’ingente quantitativo sequestrato avrebbe consentito gestore dello store di “Porta Palazzo” un profitto di oltre 1 milione di euro.

Ma il marketing dell’imprenditore non si limitava alla commercializzazione dei falsi monili. Nel corso delle perquisizioni, infatti, i Baschi Verdi hanno anche rinvenuto centinaia di mascherine che oltre a non essere conformi, hanno accertato i Finanzieri essere contraffatte in quanto riportavano falsamente il marchio di note griffe della moda mondiale. Particolarità della vicenda: tra le mascherine cautelate molte anche quelle riportanti illegalmente il logo della nota app “Tik-Tok”, popolarissima tra i giovanissimi.

La titolare dell’attività è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Torino: frode in commercio, false indicazioni di origine e qualitative della merce, contraffazione e ricettazione le accuse da cui dovrà difendersi.  Rischia anche sanzioni sino a 25.000 euro.

L’operazione rientra nell’ambito del controllo economico-finanziario del territorio eseguito, quotidianamente, dalla Guardia di Finanza, per contrastare tutte quelle forme di commercio illegale in modo da tutelare non solo i consumatori, ma anche gli imprenditori onesti eliminando pericolose distorsioni delle corrette regole dell’economia di mercato.

Ragazzino accoltellato alla schiena in via Roma

Un giovane ha accoltellato un ragazzo di 16 anni la  notte scorsa in via Roma

L’aggredito era in compagnia di  quattro amici quando, pare dopo aver dato una spallata per un banale litigio ad un componente di un altro gruppo, questo lo ha accoltellato. Gli amici della vittima dell’aggressione hanno chiamato la polizia mentre gli altri ragazzi fuggivano. L’aggressore è coetaneo del ferito. Quest’ultimo, colpito alla schiena, non è in pericolo di vita. La prognosi è di una settimana.

In montagna raffiche di vento oltre i 130 km

Bufere di vento  nelle scorse ore sulle montagne del Piemonte

L’Agenzia regionale per la protezione ambientale ha registrato raffiche fino a 132 chilometri all’ora sul Monte Fraiteve, nella zona di  Sestriere , 122 sul Gran Paradiso, 109 a Balme.

Forte vento anche a Susa, 82kmh, e a Torino, 64.8. E sono arrivati i primi freddi autunnali con minime a -10.8 ai 3000 metri di altitudine di Bardonecchia, in località Sommeiller, -8.3 a Giaglione, sempre in Valle di Sus, -8.2 al Colle dell’Agnello, nel Cuneese. La temperarura minima nel centro di Torino la scorsa notte è scesa a +9.1.

Pretende i soldi della pensione e minaccia di morte la madre

Un arresto dei carabinieri Sequestrati due coltelli a serramanico

I carabinieri della Compagnia di Moncalieri hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia un italiano di 33 anni, residente a Moncalieri.
L’uomo, già colpito da un divieto di avvicinamento a propri genitori per il medesimo reato, si è reso responsabile di ulteriori gravi maltrattamenti nei  confronti della madre. In particolare, la donna si è rifiutata di consegnare i soldi della sua pensione al figlio, che in preda a una crisi di nervi l’ha minacciata di morte e ha danneggiando numerosi mobili dell’appartamento. I vicini di casa hanno dato l’allarme al 112 e l’immediato intervento dei carabinieri ha permesso di immobilizzare e arrestare l’uomo e di evitare che facesse del male alla madre. In tasca del fermato, i militari dell’Arma hanno trovato 1 grammo di marijuana e 2 coltelli a serramanico.