CRONACA- Pagina 1120

E’ ufficiale: da domenica il Piemonte in zona gialla

Poco fa la nota della Regione: 

”Ho appena ricevuto la telefonata del ministro della Salute Speranza e, come avevo anticipato, confermo che da domenica 13 dicembre il Piemonte sarà in zona gialla – dichiara il presidente della Regione Alberto Cirio -. Si tratta di un risultato importante perché tante attività potranno ripartire, ma dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione in tutti i nostri comportamenti. Non possiamo vanificare i tanti sacrifici fatti finora”.

Scoperto dormitorio per disperati nell’ex stazione Fossata

Controlli dei carabinieri nell’area dell’ex stazione Fossata, individuato stabile utilizzato come dormitorio per disperati, arrestati 2 pusher e denunciate 6 persone per invasione di edificio

Nel corso della notte, i carabinieri hanno svolto un servizio di controllo straordinario del territorio – con il supporto del nucleo cinofili – nell’area dell’ex stazione Fossata, a seguito di numerose segnalazioni dei residenti pervenute al Comando CC Torino Barriera Milano.
In particolare è stato controllato uno stabile in disuso in via Assarotti, talvolta utilizzato come occasionale dormitorio, ma nel tempo diventato luogo di ritrovo di tossici e spacciatori. Al termine di minuziosi appostamenti con militari in borghese ed in divisa, sono stati sorpresi in flagranza di reato ed arrestati 2 pusher, un gambiano e un senegalese di 23 e 40 anni, per detenzione ai fini di spaccio di 300 grami di eroina, suddivisi in 30 sacchetti da 10 grammi l’uno. Nel corso della successiva perquisizione sono stati sequestrati anche 2.000 euro in contanti, provento dell’attività illecita. Sono stati, inoltre, denunciati 3 italiani e 3 extracomunitari, tra cui due donne, per invasione di edificio, nonché segnalati alla Prefettura del capoluogo piemontese tre assuntori di sostanze stupefacenti che utilizzavano le stanze dello stabile per drogarsi.

Tav: pietre e bastoni contro le Forze dell’ordine, Fsp Polizia

“Torna la consueta violenza dei finti manifestanti”

 

“Puntuale e per niente inatteso l’ennesimo attacco alle forze di polizia in Val di Susa, dove l’avvio dei lavori di allargamento del cantiere della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione ha scatenato, in serata, la solita violenza di finti manifestanti contro i poliziotti impegnati solo a fare il proprio lavoro. Finti manifestanti perché nessuno che sostenga le proprie idee con bastoni in pugno e lancio di pietre contro la polizia potrà mai passare per paladino di alcun buon diritto. Manifestare è sacrosanto, avere le proprie idee dissenzienti anche, ma creare problemi di ordine e sicurezza e scagliarsi contro persone che svolgono il compito per cui vengono pagate, poco e male, non solo non è degno di alcuna comprensione o rispetto, ma è e rimane un comportamento criminale, da stigmatizzare e da punire con la massima severità”.

Così Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, dopo che questa sera un gruppo appartenente all’ala più oltranzista del movimento No Tav ha attaccato le forze dell’ordine a Venaus. Alla fine dell’assemblea che si è svolta al presidio, dove questa notte sono iniziati i lavori per ampliare la recinzione del cantiere della Torino-Lione a Chiomonte, un gruppo di incappucciati ha lanciato pietre e bastoni contro la polizia schierata.

“I lavori e la localizzazione di quest’opera – conclude Mazzetti – sono stati occasione e teatro di continui e gravissimi atti criminali contro gli operatori in divisa che spesso hanno messo a repentaglio l’incolumità dei cittadini, come è avvenuto questa estate quando l’autostrada fu disseminata di chiodi a più punte. Parlare di contestazioni e di manifestazioni di dissenso non è più consentito, molti di questi atti sono paraterroristici perché rischiano di coinvolgere persone inermi. Ma anche aggredire un poliziotto nell’esercizio delle sue funzioni è e resta un gesto criminale, ed è purtroppo il caso di ricordarlo perché per molti è considerato quasi normale”.

E’ morto Beppe Del Colle, una vita nella stampa cattolica

Lutto nel giornalismo piemontese per la morte di Beppe Del Colle, 89 anni, torinese, giornalista di primo piano per decenni nel dibattito politico, sociale ed ecclesiale italiano.

Era stato colpito da Covid.

Molte le testate che lo videro impegnato nella sua lunga carriera, particolarmente quelle del mondo cattolico: fu vicedirettore e notista politico di “Famiglia Cristiana”, collaboratore di “Avvenire”, direttore del settimanale “il nostro tempo”, edito dalla diocesi di Torino, oggi confluito nella nuova testata “La Voce e Il Tempo”.

Area Gondrand: quanto tempo ancora per la riqualificazione?

In Via Cigna/ Via Lauro Rossi esiste un’area meglio conosciuta come area ex Gondrand- Fercam che era la sede dello stabilimento della storica azienda omonima andata in concordato nel 2017.

A colpire è il senso di abbandono che avvolge l’intera area, a cavallo tra le Circoscrizioni 5 e 6: sporcizia, rifiuti abbandonati, bidoni ribaltati per terra senza contare gli spazi interni lasciati al degrado e all’illegalità, abitati da decine e decine di disperati afflitti dalle dipendenze e senza una dimora fissa oltre a clandestini provenienti anche da precedenti sgomberi (ex Moi).
Il Capogruppo del Gruppo Consiliare Lista Civica Sicurezza e Legalità Raffaele Petrarulo ha presentato un’interpellanza per chiedere alla Sindaca “quale sia la situazione in merito alla proprietà dell’area citata, cosa si sia fatto fino ad ora e quali siano le proposte in atto per la sua riqualificazione, quale sia l’attività delle Forze dell’Ordine su quell’area vista la situazione critica, se esista già un tavolo tra Comune, Prefetto e Regione  per il futuro e la gestione attuale dell’area e quali azioni siano le azioni che tale tavolo intenda perseguire concretamente”.
(Foto Politecnico Torino)

Picchia la compagna perché non trova la droga

Arrestato per maltrattamenti dagli agenti della Squadra Volante

 

Nei giorni scorsi gli agenti della Squadra Volante intervengono in un condominio del centro città per la segnalazione di una lite in famiglia. Al loro arrivo i poliziotti odono le urla provenire dall’abitazione. Quando la porta dell’alloggio si apre agli occhi degli agenti si presenta una donna in lacrime che racconta loro di essere stata insultata e aggredita dal compagno. La casa è a soqquadro, oggetti rotti sul pavimento e mobilio danneggiato.  Il tutto era iniziato quando l’uomo, un cittadino marocchino di 30 anni, rincasando l’aveva accusata di avergli nascosto dello stupefacente. L’aggressione era terminata solo quando aveva trovato la droga.

Dai racconti, gli agenti hanno poi appurato che l’episodio in questione non era isolato: insulti e aggressioni andavano avanti da tempo. In una circostanza, in passato, la donna era stata malmenata dal compagno in un parco pubblico dopo che la donna aveva chiesto spiegazioni sul denaro, risparmiato per un futuro matrimonio e speso dal compagno. Lo straniero, inoltre, spesso si trovava in stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcool e non accettando il lavoro della donna, l’aveva più volte minacciata di andare sul suo posto di lavoro per farla licenziare. Tutto questo aveva portato la donna a uno stato di esasperazione temendo anche per la sua incolumità viste le percosse ricevute nel tempo.

Alla luce dei fatti, il cittadino marocchino è stato arrestato per maltrattamenti e sanzionato amministrativamente per lo stupefacente trovato in suo possesso.

Cerca di rubare giubbotto e cappellino: arrestato

È accaduto venerdì pomeriggio, intorno alle 16.30, quando gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti alla Rinascente di via Lagrange dopo che un cittadino cinese di 57 anni era stato fermato da personale dell’attività commerciale.

L’uomo era stato notato occultare sotto ai propri indumenti un giubbotto smanicato e un cappellino. Tuttavia, nonostante lo straniero avesse eliminato le etichette e una placca antitaccheggio, superate le colonnine il sistema dei sensori sonori si era attivato, fatto che aveva portato gli addetti alla sicurezza a fermarlo. L’uomo è stato poi arrestato per tentato furto aggravato

Addio a Camurati re dei profumi

Stava per compiere 85 anni, Roberto Camurati, celebre profumiere  di Torino

Da tempo era malato, ed è deceduto ieri per una crisi respiratoria.
La nota azienda risale agli anni ’30: la sede storica è in piazza Adriano, ma la ditta aveva aperto negli anni altri  negozi, uno a San Mauro  a l’altro a Torino in via De Sonnaz.
Alcuni anni fa Camurati aveva sponsorizzato il Toro, di cui il noto profumiere era grande tifoso.

Topo d’auto si aggirava tra i veicoli in sosta

Arrestato dagli agenti della Squadra Volante

Un cittadino marocchino di 39 anni è stato arrestato nella notte di mercoledì dagli agenti della Squadra Volante in corso Emilia per tentato furto. Agli agenti era giunta una segnalazione della presenza dell’uomo che armeggiava tra le auto in sosta in corso Brescia. I poliziotti lo hanno poi rintracciato in zona con degli strumenti utilizzabili per forzare le auto in sosta. Gli agenti hanno anche appurato che una delle auto parcheggiate era danneggiata presentando segni di effrazione. Il nottolino dei veicolo, infatti, era stato forzato

Ai domiciliari la polizia lo arresta mentre esce di casa

Arrestato dagli agenti del Comm.to Dora Vanchiglia

 

Nei giorni scorsi la Volante del Commissariato Dora Vanchiglia transita su corso Regina Margherita e vede uscire da un palazzo un soggetto marocchino, che si dirige verso il Rondò della Forca. Non appena lo stesso nota la Volante fa un dietro front repentino e rientra velocemente nello  stabile. la cosa insospettisce i poliziotti, che riescono ad entrare nel palazzo e notano il soggetto intento a parlare con un’altra persona. Alla vista degli agenti lo stesso cerca di fuggire su per le cale che portano ai piani superiori, ma viene raggiunto e fermato. Si tratta di un trentaquattrenne marocchino, residente in quello stabile, pluripregiudicato per reati di natura predatoria; l’uomo risulta sottoposto da alcuni mesi alla misura degli arresti domiciliari. Pertanto, è stato arrestato per evasione.