CRONACA- Pagina 1112

Corriere della droga arrestato durante il controllo stradale “antivirus”

I Carabinieri sequestrano 16 kg di marijuana per un valore complessivo al dettaglio di oltre 300 mila euro

Durante i posti di controllo predisposti in tutta la provincia e Torino per verificare il rispetto delle direttive su restrizione mobilità,   i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno fermato in Corso Botticelli un italiano di 28 anni di Mappano (To).

Nel bagagliaio e tra i sedili posteriori della macchina sono stati sequestrati 13 sacchi termosaldati contenenti infiorescenze di marijuana, € 620 in contanti e la disponibilità di un manganello telescopico. La perquisizione domiciliare dell’abitazione di residenza ha consentito di rinvenire ulteriori 3 sacchi della medesima sostanza per un totale di circa 16 kg e bilancino di precisione. Sostanza sequestrata. Arrestato è stato sottoposto ai domiciliari.

 

 

Controlli nei locali della movida

Lo scorso sabato sera, gli agenti della divisione PAS, in seguito alla segnalazione di una elevata presenza di giovani in Piazza Vittorio Veneto, hanno effettuato dei controlli nei confronti di 10 locali che sorgono su quella piazza, con la finalità di verificare se al loro interno venissero rispettate o meno le disposizioni di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 Marzo

Il Decreto prescriveva, fra l’altro, ai fini del contenimento e della gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, ed in particolare, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus, anche la sospensione, su tutto il territorio nazionale, delle manifestazioni e degli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico che privato, che comportino un affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Gli agenti della Divisione PAS hanno riscontrato capannelli di avventori all’interno dei locali e nello spazio antistante ad essi, intenti a consumare alimenti e bevande. Dei fatti è stata svolta un’attività di documentazione fotografica.

Per 10 cittadini italiani, titolari di altrettanti locali, è dunque scattata la denuncia per inosservanza di provvedimento Autorità.

Al titolare dell’esercizio pubblico SOHO 23, è stata contestata anche la violazione di cui all’art. 689 CP in quanto somministrava alcolici a minori di anni sedici.

Al titolare dell’esercizio OPPOSTO, dove è stata rilevato lo svolgersi di una vera e propria festa (circa 50 persone intente a ballare a contatto tra di loro in una sala ove era presente tanto di postazione e consolle con due DJ) in mancanza della necessaria licenza ex art. 68 e 80 TULPS, nonchè della necessaria verifica di agibilità da parte della competente Commissione di Vigilanza sui locali di Pubblico Spettacolo ai sensi dell’art. 80 TULPS, è stata contestata la violazione amministrativa ai sensi dell’art.666 c.p. in relazione all’art.68 TULPS per la mancata autorizzazione di trattenimenti pubblici.

Bollettino coronavirus: 20 vittime, 482 positivi

Il comunicato della Regione Piemonte di martedì 10 marzo, ore 19

CORONAVIRUS PIEMONTE, SALGONO A 20 I DECEDUTI POSITIVI AL VIRUS – BOLLETTINO CONTAGI – LE REGOLE PER IL TAMPONE – CONTO CORRENTE DONAZIONI – SCREENING ONCOLOGICI

TRE NUOVI DECEDUTI IN PIEMONTE

Tre nuovi decessi, nel pomeriggio, portano a 20 il numero dei morti in Piemonte risultati positivi al “coronavirus covid-19”. Si tratta di un astigiano di 57 anni, mancato in rianimazione all’ospedale di Asti; di una donna biellese di 87 anni, morta all’ospedale di Biella e di un novarese di 84 morto all’ospedale di Novara. Tutte le persone presentavano un quadro definito dai sanitari “compromesso”.

BOLLETTINO CONTAGI

In Piemonte, le persone risultate positive al “coronavirus covid19” sono al momento 482; quelle negative al test 1.986. Gli esami in corso sono 362.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: 115 a Torino, 58 ad Asti, 69 ad Alessandria, 23 a Biella, 14 a Cuneo, 24 a Novara, 24 a Vercelli  e 11 nel Vco.

I casi positivi provenienti da fuori regione sono 18, mentre 126 casi sono ancora in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

In rianimazione sono ricoverate 74 persone. I decessi sono 20.

LE REGOLE PER IL TAMPONE

L’Unità di crisi della Regione Piemonte osserva che, nell’attuale fase dello sviluppo epidemico, l’esecuzione del test per covid-19 deve rispondere a rigorosi criteri di priorità, in considerazione sia della rilevanza clinica, sia della capacità dei laboratori di processare un numero sempre più elevato di campioni con un conseguente allungamento dei tempi di refertazione.

In assenza di sintomi, il test non appare sostenuto da razionalità scientifica, in quanto non fornisce un’informazione indicativa ai fini clinici e potrebbe addirittura essere fuorviante, mentre l’esecuzione del tampone per test covid-19 è indicata secondo la priorità seguente:

  • casi sospetti sintomatici e contatti stretti sintomatici di caso confermato che necessitano di ricovero o ricoverati;
  • pazienti con covid-19 in dimissione per l’accertamento della guarigione;
  • operatori sanitari che hanno avuto contatti stretti con pazienti covid-19 positivi in assenza di idonee protezioni, indipendentemente dalla presenza della sintomatologia, secondo le indicazioni fornite dall’Unità di crisi;
  • casi sospetti e contatti stretti di caso confermato in isolamento domiciliare con sintomatologia che non richiede ospedalizzazione;
  • persone con ruoli operativi nell’ambito dell’emergenza in corso, indipendentemente dalla presenza della sintomatologia, secondo le indicazioni fornite dall’Unità di crisi.

CONTO CORRENTE REGIONALE PER LE DONAZIONI

E’ attivo da oggi il conto corrente “Regione Piemonte – Sostegno emergenza Coronavirus” (codice Iban UniCredit Group – IT 29 H 02008 01152 000100689275) per raccogliere fondi destinati ad acquistare dispositivi medici e a sostenere le strutture sanitarie regionali, i medici, gli infermieri e tutto il personale che in questi giorni sta combattendo una durissima battaglia per assistere i cittadini piemontesi nella lotta al Covid-19.

Localmente, anche le singole Aziende sanitarie stanno organizzando iniziative di solidarietà a sostegno dell’emergenza (il numero di conto corrente sarà pubblicato sui rispettivi siti delle aziende sanitarie).

SOSPESI GLI SCREENING ONCOLOGICI

Nell’ambito dei provvedimenti adottati dall’Unità di Crisi della regione Piemonte per ridurre il rischio di contagio da Covid 19, le attività relative al Programma regionale di screening oncologico “Prevenzione Serena” sono sospese dal giorno 9 marzo.

La data prevista per la ripresa delle attività verrà decisa in base all’evolversi del quadro sanitario.

Su tutto il territorio regionale è quindi sospesa l’erogazione delle mammografie di screening e l’effettuazione dei prelievi cervico-vaginali per lo screening del tumore della cervice uterina.

Viene mantenuta l’attività prevista per l’erogazione degli esami di approfondimento raccomandati per gli assistiti con esito positivo al test di screening.

Gli appuntamenti già fissati saranno riprogrammati quando questa misura sarà revocata e appena possibile verrà inviata una nuova lettera d’invito.

Il comunicato della Regione Piemonte di martedì 10 marzo, ore 12,30

Quattro nuovi deceduti

Altre 4 persone, risultate positive al test sul “coronavirus Covid-19”, sono decedute tra la notte e le prime ore del mattino in Piemonte.

Due di queste, entrambi dell’Alessandrino, erano ricoverate presso il reparto di malattie infettive dell’ospedale di Alessandria: un uomo di 85 e una donna di 79 anni.

Il terzo decesso, sempre di un alessandrino, di 84 anni, si è registrato presso l’ospedale di Vercelli.

All’ospedale “Maggiore della Carità” di Novara è mancata una donna di 88 anni, novarese, ricoverata in rianimazione.

Salgono così a 17 i deceduti positivi al virus in Piemonte.

Bollettino contagi

Le persone risultate positive al “coronavirus covid-19” in Piemonte sono al momento 401. I ricoverati in terapia intensiva sono 65.

Il CAAT rimane aperto garantendo tutti i servizi

Con l’adozione di tutte le misure di prevenzione e sicurezza sanitaria previste dalla situazione di emergenza presente

Il CAAT, Centro Agroalimentare di Torino, ribadisce il suo ruolo come mercato e presidio pubblico, sempre aperto e riconosciuto dalle autorità, a livello sia nazionale sia locale per la sua funzione di pubblica utilità.

Il CAAT aderisce, inoltre, alla rete nazionale di Italmercati ( filiera che riunisce i principali 15 mercati all’ingrosso italiani), che ha organizzato lunedì 9 marzo scorso due ore di confronto in call per ribadire il ruolo dei mercati quali strumento di pubblica utilità, anche e soprattutto in situazioni di crisi come quella che si sta vivendo, in seguito all’emergenza provocata dalla diffusione del Coronavirus.

Il Centro Agroalimentare di Torino resterà aperto e rispetterà gli orari consueti, con il precipuo intento di garantire la prosecuzione delle attività, il transito di merci, l’accesso al mercato da parte di fornitori, operatori ed acquirenti. Il mercato, infatti, è un servizio di interesse generale di somministrazione di beni primari che deve, quindi, essere garantito nella sua prosecuzione, mantenendo la sicurezza ad alti livelli sia per l’utenza sia per i consumatori finali.

Il CAAT ha messo in atto, in questo campo, procedure finalizzate a tutelare la sicurezza di lavoratori e clienti, tra cui la distribuzione di dispositivi igienizzati a disposizione degli utenti, un’informazione ancor più capillare sulle nuove direttive e disposizioni in materia sanitaria, ed ha attuato il contenimento del numero dei soggetti presenti negli spazi comuni, implementandone, altresì, le misure di igienizzazione.

Nuove ed ulteriori misure per incrementare la sicurezza dei luoghi di lavoro all’interno del CAAT sono al vaglio della Direzione e potranno essere adottati a breve.

Il CAAT, inoltre, siede al tavolo della Rete nazionale dei Centri Agroalimentari-Italmercati, attraverso cui intrattiene rapporti istituzionali con il governo centrale e, in particolare, con il ministro delle Politiche agricole, Alimentari e Forestali Teresa Bellanova.

Italmercati, a sua volta, intrattiene un confronto telematico tra tutte le realtà mercatali aderenti alla rete, allo scopo di approfondire in tempo reale la situazione presente in ogni parte d’Italia. Le merci continuano a viaggiare, senza problemi, e questa conferma provieniente da Italmercati ribadisce la solidità del sistema e la sicurezza delle merci trasportate. Il confronto attuato all’interno di Italmercati con la call di lunedì 9 marzo scorso ha permesso, inoltre, di sviluppare ulteriori misure di contenimento dei rischi, adottando anche procedure alternative, come il telelavoro.

Code di mezzanotte nei market, ma non ci sarà carenza di prodotti alimentari

Dopo l’annuncio del premier Conte molti supermercati aperti h24 di Torino sono stati presi d’assalto, tanto che all’ingresso si sono verificate lunghe code.

Come nelle settimane scorse  è scattata la psicosi da coronavirus per accaparrarsi soprattutto acqua, prodotti conservati  e pasta.

Ma non ci sarà carenza di generi alimentari, i rifornimenti delle merci proseguono regolarmente.

Locali, auto e conti sequestrati per mafia

Individuato appartenente  ‘ndrangheta a San Mauro Torinese

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino hanno proceduto al sequestro di beni mobili ed immobili, disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale nei confronti di un appartenente alla locale di ‘ndrangheta di San Mauro Torinese ed attualmente detenuto dopo l’arresto effettuato dagli stessi militari dell’Arma nel 2018 nell’ambito dell’operazione denominata “Bardo”. Le accuse per l’uomo sono associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata, nonché intestazione fittizia di beni. I sigilli sono stati apposti ad un Bar e ad una Pizzeria di Bardonecchia, nel torinese. Sequestrati anche conti correnti e carte prepagate il cui valore è in corso di quantificazione, nonché due autovetture (Infiniti Q30 e Smart Cabrio) nella attuale disponibilità della moglie.

Pusher tradito dai quaderni di scuola del figlio

Sequestrati 3 kg di hashish dagli agenti del commissariato Dora Vanchiglia

Giovedì sera gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia hanno arrestato un cittadino quarantottenne di origine marocchina per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente.

L’ uomo era stato notato in p.zza della Repubblica in compagnia di un soggetto in sella ad una bicicletta. I due, alla vista delle forze dell’ordine, si erano separati immediatamente. Il quarantottenne diretto ai “carretti” del mercato, dove appoggiava su un banco un involucro di colore scuro. Gli agenti appureranno trattarsi di un panetto di hashish di 100 grammi, ancora confezionato, con un’etichetta bianca riportante la scritta “AMNESIA” apposta. Gli operatori del commissariato sequestrano dunque la sostanza e perquisiscono l’uomo, rinvenendo nelle tasche del giubbotto 525 euro e due cellulari. Estesa la perquisizione allo stabile di residenza del pusher, gli investigatori, coadiuvati dall’Unità Cinofila, scoprono, all’interno di un garage, una busta contenente altri panetti di hashish, per un peso totale di circa 3 Kg. Ogni panetto presenta l’etichetta bianca con scritto “AMNESIA”, identica a quella del panetto sequestrato sul carretto del banco. Dapprima il quarantottenne nega l’utilizzo del locale ma alcuni quaderni scolastici con riportato nome e cognome del figlio lo smentiscono. Nel medesimo garage i poliziotti trovano inoltre un motociclo, risultato poi essere provento di furto.  Il cittadino di origine marocchina viene arrestato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente e denunciato per ricettazione.

Sciacalli su whatsapp: falsi messaggi allarmistici

L’assessore al Digitale della Regione Piemonte, Matteo Marnati, invita a «considerare falsi» i messaggi audio di presunti operatori sanitari che in queste ore stanno diffondendo notizie attraverso WhatsApp riguardanti la diffusione del COVID-19 e sulle condizioni di lavoro all’interno degli ospedali o addirittura di singoli pazienti

«In queste ore si stanno diffondendo tramite i social comunicazioni allarmistiche che allarmano la popolazione – spiega l’Assessore Matteo Marnati che ha ricevuto sul suo telefono una di queste notifiche – Si tratta di sciacalli che usano questi mezzi per diffondere il panico».

«Le notizie che addirittura raccontano storie personali di operatori di qualsiasi categoria sono da considerarsi bufale – sottolinea Marnati – e dunque destituite di ogni fondamento. La popolazione deve sapere che le informazioni ufficiali vengono diramate soltanto dalle istituzioni. Chi diffonde notizie di questo tipo, tra l’altro, è penalmente perseguibile per procurato allarme. Mi auguro che la Polizia Postale indaghi per individuare i responsabili».

Coronavirus, le vittime salgono a 13. Un paziente morto al San Giovanni Bosco

Il comunicato della Regione Piemonte, ore 13 di lunedì 9 marzo

CORONAVIRUS PIEMONTE, UN PAZIENTE DECEDUTO AL GIOVANNI BOSCO DI TORINO

50 RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA

È deceduto in mattinata all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino un uomo di 76 anni, torinese, affetto da molteplici patologie, risultato positivo al test sul “coronavirus Covid-19. Salgono a 13 i decessi di persone positive in Piemonte. Sono al momento 50 i pazienti ricoverati in terapia intensiva.

Il comunicato della Regione Piemonte, ore 9,30 di lunedì 9 marzo

Sono deceduti nella notte due pazienti ricoverati presso l’ospedale di Vercelli, risultati positivi al “coronavirus-Covid19”

Si tratta di un uomo di 81 anni di Cavallirio (No) e di un altro di 50 anni di Vercelli. Entrambi erano pluripatologici ed erano in trattamento con casco cpap. Un terzo decesso di una donna di 72 anni, di Settimo T.se, sempre positiva al virus, si è registrato all’ospedale di Chivasso (To).

Stop ai processi non urgenti. Attività ridotta al Palagiustizia

La maggior parte delle udienze, quelle non indifferibili e urgenti, non si terranno  per due giorni al “Bruno Caccia”

In Tribunale si attendono  le disposizioni previste dal  decreto legge sulle attività di magistrati e avvocati. In attesa di norme precise lunedì e martedì gli ingressi dell’edificio di corso Vittorio rimarranno  chiusi  con una netta riduzione delle attività  nell’interesse della salute di chi vi lavora e degli utenti. Si terranno  in corte d’appello  le udienze con detenuti per i quali i termini di custodia stiano per scadere e quelle relative ai mandati di arresto europei.

 

(foto: il Torinese)