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Il sindaco di Carmagnola: “No al deposito di scorie radioattive”

Apprendiamo oggi dagli organi di stampa che Carmagnola è stata inserita, con autorizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Ambiente, tra le proposte di siti per deposito di scorie radioattive.

Comunichiamo che la città di Carmagnola non è stata informata preventivamente e che l’avviso pubblicato indica una proposta di Carta Nazionale di 67 aree potenzialmente idonee sulla base di valutazioni che non condividiamo assolutamente.

Oggi pomeriggio è previsto un tavolo di confronto con la Città Metropolitana per la definizione di una strategia che blocchi questa assurda situazione.

Siamo determinati a dimostrare la NON IDONEITA’ dell’area individuata e a proteggere il territorio carmagnolese ed i suoi abitanti e facciamo appello a tutte le forze politiche, alle associazioni di categoria e a tutti i Cittadini di affiancarci in questa battaglia.

Il Sindaco

Ivana Gaveglio

Cenone di capodanno, trasportano un cassonetto con merce rubata

4000 euro il bottino, Fermati dalla Polizia di Stato per ricettazione

 

E’ la notte di Capodanno, sono da poco passate le 4,30 quando, gli agenti della Squadra Volante notano in corso Giulio Cesare angolo via Palestrina tre ragazzi spingere a mano, con grande fatica, un cassonetto dei rifiuti. Alla vista dei poliziotti i tre mostrano indifferenza, accostano il secchio al marciapiedi e proseguono la “passeggiata”. Alla richiesta di spiegazioni parlano di un gioco; peccato che il tentativo di fuga di uno dei tre ancor più a non convince i poliziotti. Il cassonetto della spazzatura, infatti, è pieno fino all’orlo di prodotti alimentari e per l’igiene personale, tra cui 19 bottiglie di prosecco, diverse casse di birra, oltre 100 scatolette di tonno, diversi cartoni di wurstel, pancetta, salamini, olive e sottaceti, 70 pacchi di caffè, oltre 300 pezzi di flaconi di shampoo e bagnoschiuma e tanto altro.

Gli accertamenti effettuati in zona permettono ai poliziotti di verificare il furto ai danni di un supermercato di corso Palermo. I giovani avevano creato un varco nella recinzione del cortile del punto vendita forzando poi la porta antipanico dell’ingresso di servizio.

L’amministratore della società, constatati gli ammanchi subiti e valutato l’ammontare del furto a circa 4000 mila euro, esprimeva il piacere di devolvere tutto in beneficenza. Gli operatori, presi contatti con il parroco di una chiesa di zona, gli consegnavano tutta la merce recuperata.

I tre ragazzi, tutti cittadini marocchini – con precedenti di Polizia relativi a delitti contro il patrimonio commessi in diversi parti di Italia, compreso un precedente per falso in atto pubblico e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina – di età compresa tra i 30 e  i 33 anni, sono stati fermati per ricettazione.

A Rivalta aperti i nuovi ambulatori

L’ex biblioteca di piazza Martiri ospita gli studi dei medici della Medicina di Gruppo di Rivalta. Sono stati loro i primi, ieri mattina, dopo il taglio del nastro, a entrare nei rinnovati locali della struttura destinata a accogliere ambulatori e servizi di medicina territoriale.


Si sono infatti conclusi nelle ultime settimane del 2020 i lavori di ristrutturazione e collaudo dello storico palazzo che, negli anni, è stato prima Municipio e poi sede della biblioteca “Silvio Grimaldi”.
Per la ristrutturazione dell’immobile, di proprietà comunale, la Città di Rivalta ha messo a disposizione 400mila €. Il cantiere aveva aperto i battenti il 15 aprile del 2019, dopo che la Regione Piemonte aveva approvato il progetto presentato dalla Città di Rivalta e dall’Asl TO3. A realizzare l’intervento di ristrutturazione la Mar.Sal Restauri srl di Napoli.
Il progetto, che proprio in questi giorni inzia a prendere forma, punta a racchiudere in un unico luogo più attività: oltre alla medicina di base con 8 medici di medicina generale, il palazzo potrà ospitare ambulatori specialistici e infermieristici, oltre agli sportelli per le funzioni amministrative, dal ritiro dei referti alle prenotazioni.
L’intento della Città è infatti quello di mettere a disposizione della comunità una struttura rinnovata e all’avanguardia, in grado di rispondere alle necessità di salute pubblica, accessibile a tutti, radicata nel territorio e vicina ai cittadini. Un percorso che Rivalta ha intrapreso ancor prima che la pandemia di Coronavirus rendesse evidenti i rischi di una sanità frammentata e priva di vero coordinamento e che vede ora il compimento di un primo e importante passo.
Anche per questo, nelle prossime settimane, come da intese con l’Azienda Sanitaria Locale, verranno trasferiti in piazza Martiri servizi e prestazioni che l’Asl To3 attualemente eroga nei locali ospitati nella palazzina adiacente al Palazzo Comunale in via Balma 3.
«La nostra Casa della Salute è il primo passo di un grande progetto ed è partita ben prima dell’emergenza Coronavirus: purtroppo gli eventi di questi ultimi mesi hanno reso ancor più evidente che occorre investire e investire bene sulla medicina del territorio» ha detto il sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero.
«La Città di Rivalta – ha aggiunto ancora de Ruggiero – finalmente mette a disposizone di tutti i cittadini un’infrastruttura che saprà essere al servizio della comunità, un luogo dedicato alla salute, alla prevenzione, alla cura. È il nostro contributo come Comune e ci auguriamo che l’ASL e la Regione Piemonte accolgano favorevolmente la nostra iniziativa e investano risorse e personale al servizio di tutti».
«Vogliamo prima di tutto ringraziare la Città di Rivalta per aver messo a disposizione di tutti questi nuovi locali» ha detto a nome della medicina di Gruppo di Rivalta il dottor Corrado Lovato. «Qui sarà possibile per noi svolgere al meglio il nostro lavoro, rendendo così ancor più efficace l’esperienza della Medicina di Gruppo che da molti anni opera sul territorio, lavorando sempre più in sinergia con la Città e con l’Azienda Sanitaria. Ci auguriamo che proprio lAsl integri le prestazioni ambulatoriali con ulteriori servizi, per realizzare compiutamente una “medicina di territorio” da cui ormai non si può più prescindere».

Chiuso bar, cibo e bevande ai clienti dopo le 22

 I carabinieri hanno chiuso un bar di Mathi, nell’hinterland torinese, dove il gestore, ignorando il divieto imposto dal DPCM, ha servito cibo e bevande a 4 avventori permettendo loro di consumarli nel locale dopo le 22.

Per il proprietario del bar è quindi scattata la sanzione che prevede, oltre la pena pecuniaria, la chiusura per 5 giorni dell’esercizio pubblico.
Per i quattro clienti è scattata la sanzione amministrativa prevista dal Dpcm.

Ucciso a pugni nella comunità psichiatrica

Alle  ore 22 circa, in Volpiano (TO), presso la comunità psichiatrica denominata “l’Arca”, su richiesta del personale della struttura, sanitari del 118 intervenivano sul posto per un paziente italiano in stato di incoscienza, successivamente deceduto.

Alle ore 22.30, militari della compagnia di Chivasso hanno arrestato un altro ospite, italiano pregiudicato, in libertà vigilata con obbligo di permanenza nella suddetta struttura, che ammetteva di aver colpito più volte a pugni la vittima, per futili motivi.

Oltre 17 mila i vaccinati in Piemonte

 4.754 LE PERSONE VACCINATE CONTRO IL COVID OGGI IN PIEMONTE

IL TOTALE DIVENTA 17.476 (42,7% DELLE DOSI DISPONIBILI)

 L’Unità di Crisi della Regione Piemonte comunica che oggi (dato delle ore 17.50) le persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino contro il Covid sono state 4.754.

 Dall’inizio della campagna si è quindi proceduto all’inoculazione di 17.476 dosi, corrispondenti al 42,7% delle 40.885 finora consegnate al Piemonte.

 La Fase 1, come noto, coinvolge il personale del servizio sanitario regionale, accanto ad ospiti e operatori delle Rsa

Le “fototrappole” della sindaca Appendino incastrano chi abbandona i rifiuti

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“Pulire la città è un dovere dell’Amministrazione.
Mantenerla pulita è un dovere (anche) dei cittadini. Chi non lo fa danneggia tutti”

Così la sindaca Chiara Appendino su Facebook comunica i risultati delle foto trappole piazzate in città per scoprire chi abbandona i rifiuti. “Avevamo detto che avremmo messo delle “fototrappole” per individuare chi abbandona illegalmente rifiuti nell’ambiente, e lo abbiamo fatto.

Quello che vedete nella foto è uno dei tanti fermo immagine dei video che ha raccolto la Polizia Municipale. I responsabili sono stati individuati e sanzionati.  Ve lo dico: andremo avanti”.

Prosegue la sindaca:”Abbiamo dedicato tutte le energie possibili per difendere e tutelare l’ambiente e gli spazi verdi di Torino, non permetteremo che gli sforzi nostri – e di migliaia e migliaia di cittadini – vengano vanificati da pochi incivili.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti i torinesi che ogni giorno contribuiscono a tutelare il nostro territorio rispettando le regole del conferimento rifiuti. Un ringraziamento anche all’Assessore Alberto Unia, agli uffici del Verde, alla Polizia Municipale e ad Amiat.”

 

Giovane minaccia il suicidio, rintracciato e soccorso dalla Polizia 

È la notte di santo Stefano e un ragazzo poco più che ventenne, residente nel quartiere San Paolo, ha litigato con la sua fidanzata. Sono le 23, esce di casa correndo, dicendo ai genitori di volerla fare finista gettandosi sui binari della ferrovia che percorre via Tirreno. I familiari non riescono a trattenerlo e contattano immediatamente il 112 NUE per chiedere aiuto.

Una prima geolocalizzazione del telefono colloca il giovane nel vicino Parco Ruffini ma le ricerche delle pattuglie danno esito negativo. Gli agenti decidono di percorrere il tratto di ferrovia lungo via Tirreno, camminano per quasi due km ma del ragazzo nessuna traccia. Durante le ricerche incrociano la madre, anche lei alla ricerca del figlio, che riferisce agli agenti di aver ricevuto una chiamata dalla fidanzata.

La ragazza ha appena ricevuto un messaggio criptico dal giovane che le dice di trovarsi “Lì dove insieme a te ho passato una delle serate più felici della mia vita” e che sarebbe rimasto lì aspettandola, anche al costo di farsi morire di freddo.

È tardi, il ragazzo è uscito con solo una felpa e si trova fuori da oltre due ore con una temperatura sotto lo zero. Il fattore tempo diventa determinante così come il contributo della fidanzata nella ricerca. Lei è sotto shock e trova difficoltà a concentrarsi e  indicare con certezza il luogo in cui l’ex potrebbe trovarsi: fornisce comunque 5 indirizzi.

Le pattuglie partono alla volta dei luoghi indicati, nel mentre chiamano la ragazza per ricevere aggiornamenti. Non ha più ricevuto messaggi, il telefono del giovane si riaccende per un momento – la madre lo capisce dalla chat – ma lui non risponde e subito dopo viene spento, troppo poco per essere geolocalizzato.

Prosegue la ricerca, la fidanzata continua a pensare ai luoghi significativi per la coppia e all’improvviso è certa: un parco in collina, è quello il luogo, il suo fidanzato è lì.

La volante Borgo Po setaccia il luogo indicato e, dopo circa 15 minuti, rintraccia il giovane, seduto su una panchina, al buio. E’ duramente provato, infreddolito e pallido, ha percorso ben 7 km a piedi in piena notte, senza giacca. Gli agenti lo scaldano con una coperta termica che hanno  in auto e lo portano negli uffici del Commissariato di via Sabaudia, per somministrargli una bevanda calda, in attesa che arrivi il 118. Successivamente, gli operatori sanitari trasporteranno il ragazzo in ospedale per affidarlo alle cure dei medici.

22/1

Operazione stazioni sicure: 500 persone controllate

505 persone controllate, 1 arrestato e 1 persona indagata, circa 50 bagagli ispezionati, 5 sanzioni amministrative elevate:

questo il bilancio dell’operazione “stazioni sicure”, promossa dal Servizio di Polizia Ferroviaria a livello nazionale, che ha visto impegnati 78 operatori della Polizia Ferroviaria nelle stazioni ferroviarie del Piemonte e Valle d’Aosta nella giornata di mercoledì 30 dicembre.

Gli operatori Polfer hanno effettuato accertamenti su viaggiatori e bagagli, sia in stazione che a bordo treno, con l’uso di apparati metal detector e delle più recenti tecnologie che consentono un disbrigo più rapido delle procedure di identificazione permettendo un maggiore numero di controlli grazie all’immediato accesso alle banche dati.

Le stazioni interessate dai servizi disposti sono state: Torino Porta Nuova,  Torino Porta Susa, Torino Lingotto, Bussoleno, Chivasso, Avigliana, Bardonecchia, Alessandria, Novi Ligure, Arquata Scrivia e Tortona, Novara, Asti, Cuneo, Bra, Alba, Mondovì, Vercelli, Santhià, Aosta, Point Saint Martin, Domodossola e Verbania.

Gli Agenti della Polizia Ferroviaria in servizio presso il Posto Polfer di Novi Ligure (AL) hanno arrestato un nigeriano di 24 anni, senza fissa dimora, a bordo di un treno regionale sulla tratta Genova–Torino. L’uomo, privo di documenti, è stato controllato durante il servizio di scorta a bordo del convoglio, dal quale è risultato destinatario di misura cautelare di custodia in carcere per resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni aggravate, emessa dalla Procura di Asti lo scorso ottobre.

Sempre a Novi Ligure gli operatori hanno denunciato un ventunenne tunisino, per inosservanza delle norme che disciplinano il regolare soggiorno degli stranieri sul territorio nazionale.

(foto archivio)

Torino: inseguimento per le vie della zona nord

Arrestato dagli agenti del Reparto Prevenzione Crimine il conducente dell’auto

Mercoledì mattina, in Piazza Derna, un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte nota un’autovettura con 5 persone a bordo che alla vista degli agenti, improvvisamente, svolta in corso Giulio Cesare direzione esterno città. Nonostante gli agenti intimino l’alt, l’auto accelera e si allontana a velocità sostenuta non rispettando più norme del codice della strada. Le manovre pericolose del conducente lo portano, all’altezza di piazzale Romolo e Remo, a collidere con un autocarro. Subito dopo l’impatto, l’uomo un ventiduenne con precedenti di polizia a carico, si dà alla fuga a piedi.

Raggiunto dai poliziotti, l’uomo si dimena e oppone resistenza che a nulla gli vale venendo bloccato dagli agenti. Da accertamenti, emergerà poi che il reo era destinatario di un ordinanza di custodia cautelare in carcere. Alla luce dei fatti, il ventiduenne viene arrestato per resistenza a P.U. e sanzionato per le diverse violazioni del Codice della Strada.