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Conad sostituirà il gestore che aveva raddoppiato i prezzi

Il consorzio  di supermarket Conad procederà alla risoluzione della licenza d’uso del marchio nei confronti del punto vendita di Favria

La Guardia di Finanza aveva scoperto nei giorni scorsi non solo la  mancata applicazione del piano promozionale e delle politiche commerciali pubblicati sul volantino del consorzio,  ma anche il rincaro (fino al 200 per cento) di molti prodotti alimentari. Conad ha annunciato che procederà in tempi rapidi a sostituire il gestore del punto vendita nel Canavese.

Tenta furto con il proprietario in casa, i carabinieri arrestano ladro

Pinerolo / Individuati due spacciatori, un arresto e una denuncia. Fermati dai carabinieri durante i controlli per il rispetto delle prescrizioni connesse all’emergenza sanitaria

Spacciava droga in strada nonostante i divieti. Lo hanno scoperto i carabinieri di Bricherasio durante i controlli per il rispetto delle prescrizioni connesse all’emergenza sanitaria.  L’hanno fermato in strada Baudenasca , ieri sera dopo aver consegnato due dosi di marijuana a un ragazzo di 23 anni.

A casa lo spacciatore nascondeva atri 44 grammi di marijuana e 6 grammi di hashish. Il tutto è stato sequestrato e il ragazzo è stato denunciato all’autorità giudiziaria, mentre l’acquirente è stato segnalato alla Prefettura per la violazione amministrativa legata all’assunzione per uso personale di sostanze stupefacenti.

Nell’ambito dello stesso servizio, i carabinieri hanno perquisito la casa di un altro pusher di Frossasco, un ragazzo di 28 anni che vive con la madre. All’interno della camera da letto del giovane, i militari dell’Arma hanno rinvenuto 365 grammi di marijuana e nella cantina associata all’appartamento una piccola serra artigianale in cui erano in fase di coltivazione due piante di marijuana alte circa un metro. Tutta la sostanza stupefacente e i materiali necessari alla coltivazione sono stati sequestrati mentre il ragazzo è stato arrestato e condotto al carcere di Torino.

L’attività preventiva dei carabinieri ha permesso di arrestare un romeno di 20 anni, residente a Cumiana, già noto alle forze dell’ordine, perché giovedì  sera intorno alle 19,30 ha tentato di commettere un furto in un’abitazione di Cumiana, situata in località Berga, nonostante in casa vi fosse il proprietario, un uomo di 61 anni, che ha sorpreso il ladro all’interno della camera da letto. Il ladro per fuggire ha spintonato il proprietario dell’abitazione, che è rimasto illeso, ma non è riuscito a guadagnarsi la fuga venendo arrestato dai Carabinieri che sono giunti subito dopo e condotto presso il carcere di Torino.

Raggiunge in stampelle l’ex moglie e la minaccia

Nella serata di giovedì personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Ivrea e Banchette ha arrestato in flagranza del reato di stalking ai danni dell’ex moglie, B.M.A. cittadino italiano classe 1954

L’uomo è stato denunciato per aver attestato, producendo l’apposita autodichiarazione, circostanze non vere in merito ai motivi per i quali si era recato presso il luogo di lavoro dell’ex coniuge e sanzionato amministrativamente per inosservanza dei Decreti emanati per contenere l’emergenza epidemiologica da COVID-19.

L’attività investigativa è partita a seguito delle denunce presentate, nei giorni scorsi, dalla ex moglie dell’indagato al personale specializzato in materia di reati di genere del Commissariato di Ivrea e Banchette per cui ora la Procura della Repubblica di Ivrea ha attivato la procedura prevista del “codice rosso”.

La donna aveva narrato che l’ex marito, che in quel momento aveva difficoltà di deambulazione poiché aveva una gamba fratturata ed ingessata, non si era rassegnato alla fine della loro relazione e continuava a tormentarla, anche in ore notturne, con numerosi messaggi vocali in cui venivano proferite gravi minacce nei suoi confronti. In particolare, l’uomo ingenerava nella donna un concreto timore per la sua incolumità e un crescente stato d’ansia, facendo una sorta di macabro countdown il cui termine era fissato per il giorno in cui avrebbe rimosso l’ingessatura. A causa delle predette minacce la donna era stata costretta ad abbandonare la sua abitazione sita in Bollengo (TO) e a rifugiarsi, insieme al figlio minorenne, in un alloggio preso in affitto nel centro di Ivrea.

In effetti, l’ingessatura veniva rimossa il 24 marzo scorso e, proprio la  notte del 25 marzo 2020, l’uomo si recava presso l’abitazione di Bollengo, ove credeva di trovare l’ex moglie, e inviava ulteriori messaggi minacciosi che aumentavano ulteriormente lo stato d’ansia e d’angoscia della vittima. Nella tardo pomeriggio di ieri la denunciante riferiva che l’ex marito si stava recando in Via Circonvallazione ad Ivrea per cercare di incontrarla entrando nello studio ove Lei svolge la sua attività professionale.  Il personale dell’Ufficio Investigativo, in effetti, intercettava B.M.A.  in Via Circonvallazione mentre, dopo essere uscito dalla sua abitazione e aver percorso con le stampelle un tragitto di circa quattro chilometri, stava cercando di introdursi dal retro nello stabile ove è ubicato lo studio dell’ex moglie per coglierla di sorpresa.

Il fermato dichiarava falsamente che si era recato in quel luogo per recuperare la sua auto pertanto veniva tratto in arresto per atti persecutori e denunciato per falsità ideologica in atto pubblico. Nel telefono cellulare dell’arrestato gli agenti della Polizia di Stato intervenuti accertavano la presenza dei messaggi minacciosi inviati all’ex coniuge con l’applicazione Telegram, alcuni dei quali risultavano trasmessi pochi secondi prima del fermo.

In giro senza patente e assicurazione. Ma provvisti di droga

 “Stiamo rifacendo la facciata di un palazzo…” . Fermati dalle Fiamme gialle

 

Non si sono fatti mancare niente i due uomini che, in barba del decreto “#io resto a casa”, sono stati fermati dalla Guardia di Finanza di Torino mentre, a loro dire, si stavano recando presso uno stabile della periferia torinese per alcuni lavori di ristrutturazione e rifacimento della facciata; una vicenda ovviamente tutta da verificare.

 

I due, un trentenne ed un cinquantenne entrambi torinesi, sono stati fermati in Corso Moncalieri, nei pressi del ponte Isabella dai Finanzieri del Gruppo Torino.

 

Tralasciando sul perché i due fossero fuori dalla loro abitazione, che tra l’altro è costata loro la denuncia per l’inosservanza dei provvedimenti contro il “Covid19”, nel corso del controllo i Finanzieri hanno anche appurato come il conducente dell’auto fosse sprovvisto della patente di guida e che la vettura priva di assicurazione. Nelle tasche del trentenne, inoltre, i Finanzieri hanno anche rivenuto della sostanza stupefacente. 

 

Oltre alle sanzioni per le violazioni al codice della strada che sfiorano i 13.000 euro ed al sequestro dell’autovettura, i due uomini, pluripregiudicati per rapina, truffa, spaccio di stupefacenti e ricettazione, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torino.

 

Poche ore più tardi, questa volta a Borgaro, i Finanzieri della Compagnia di Caselle Torinese, hanno denunciato 4 persone, dipendenti di una ditta di traslochi, che avevano pensato bene di effettuare lo sgombero di un’abitazione; i quattro sono stati sorpresi, tra l’altro, senza alcuna protezione individuale. Denunciato anche il proprietario dell’abitazione che ha commissionato il lavoro.

Topo d’auto immortalato dalle telecamere

Fermato dagli agenti del commissariato San Secondo
Nella notte di giovedì scorso, un uomo parzialmente travisato ruba in due auto in sosta parcheggiate in via
San Secondo e si dilegua. La scorribanda viene ripresa dalle immagini del sistema di video sorveglianza
installato sulla via. Grazie all’analisi delle immagini registrate da altri sistemi di video sorveglianza ubicati nel
quartiere che lo vedono transitare nelle immediatezze del reato, gli agenti identificano l’uomo.
Due giorni dopo, gli agenti individuano il reo, un cittadino marocchino di 23 anni con precedenti di polizia a
carico, in corso Unione Sovietica. Il ventitreenne viene trovato in possesso di alcuni oggetti provento di furto
nei giorni precedenti in un’auto ferma in un parcheggio di un supermercato cittadino. Lo straniero viene
anche trovato in possesso di un coltellino e di diverse compresse di Rivotril.
Alla luce dei fatti, il cittadino marocchino è stato fermato per ricettazione e furto e denunciato per la
violazione sugli stupefacenti e per il possesso del coltellino.

Sospesa da venerdì l’attività notturna del pronto soccorso di Carmagnola

A partire dalle ore 20 di venerdì 27 marzo viene temporaneamente sospesa l’attività del Pronto Soccorso del presidio ospedaliero San Lorenzo di Carmagnola nella fascia notturna 20.00 – 08.00.

«In questa fase emergenziale – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – abbiamo bisogno del contributo di tutti. I tre soli passaggi notturni medi registrati nel triage in tenda nel periodo dal 1 al 25 marzo, in questo momento non sono numericamente significativi per tenere impegnata la struttura, che può così liberare risorse sanitarie preziose nella battaglia quotidiana contro il coronavirus. Ringrazio l’Azienda sanitaria locale e i sindaci del territorio carmagnolese che hanno collaborato per venire incontro alle esigenze del momento. Resta inteso che, superata questa fase di emergenza, verrà ripristinato il normale orario».

Incendiava i cassonetti per sconfiggere la noia

 È stato fermato l’uomo che ha dato alle fiamme 12 cassonetti per la raccolta differenziata di carta a Carmagnola

Si tratta di un uomo di 46 anni, romeno senza fissa dimora, che negli ultimi giorni ha creato apprensione a Carmagnola. Lo ha fatto per sconfiggere la noia di questi giorni in cui le strade sono deserte. I carabinieri sono riusciti a identificarlo grazie alla collaborazione della gente che ha segnalato al 112 un uomo che tentava di dare fuoco a un cumulo di spazzatura. Gli accertamenti successivi hanno permesso di attribuirgli anche i precedenti 12 episodi. Per appiccare gli incendi utilizzava sempre lo stesso metodo: dava alle fiamme un pezzetto di carta e lo gettava all’interno dei cassonetti dei rifiuti.

“Lo Stato indennizzi medici e infermieri vittime del virus”

All’avvocato Gino Arnone, scrive l’agenzia Ansa,  si è rivolta la famiglia di una vittima  del coronavirus, morta per essersi ammalata sul lavoro,  per valutare se e come chiedere un risarcimento attraverso un’azione legale

“Lo Stato dia un segnale forte e chiaro – dice l’avvocato torinese –  deve indennizzare le famiglie di medici e infermieri deceduti per la loro attività di tutela della salute pubblica. Altrimenti siamo pronti a dare battaglia”

Ubriaco al volante, ma con l’autocertificazione

Denunciato dagli agenti della Polizia Stradale / Nei giorni scorsi, gli agenti della Sottosezione Autostradale della Polizia Stradale hanno fermato per un controllo presso il casello di Ivrea, nel comune di Pavone Canavese, un auto con una persona a bordo.

Ben presto gli agenti hanno notato che l’uomo manifestava i sintomi dovuti all’assunzione di sostanze alcoliche. L’uomo ha anche fornito l’autocertificazione per la giustificazione degli spostamenti in quanto impiegato nell’industria funebre. Tuttavia, l’alito vinoso, il ritmo del linguaggio e i suoi movimenti hanno fatto sì che venisse sottoposto alla prova etilometrica. L’accertamento, nelle due prove ha dato un esito pari a 2,50 g/l valore ben oltre il limite di 0,5g/l. Alla luce del risultato, l’uomo è stato denunciato per la guida in stato di ebbrezza con il contestuale ritiro della patente.

Dopo sette anni nasce una bimba nel piccolo comune di montagna

Aurora è la prima bimba nata a Moncenisio dopo sette anni

Nel piccolo Comune, tra i più piccoli d’Italia, è grande festa, nonostante la neve e l’emergenza sanitaria. Il paese è guidato dal Sindaco Mauro Carena.

La piccola è stata data  alla luce, all’ospedale di Rivoli. Si uniscono al coro generale di soddisfazione i Presidenti nazionale e regionale, di Uncem, l’Unione degli enti montani che si batte per la rinascita delle terre alte, Marco Bussone e Lido Riba: “È un segno, non certo piccolo, di una comunità viva, di un territorio che non è il margine, di una valle che guarda al futuro. Ci crediamo perché non è l’unico segno in questa direzione. Negli ultimi dieci anni ne abbiamo registrati diversi, nascite dopo tanti anni che i paesi non avevano fiocchi rosa o azzurri, nelle Alpi e negli Appennini. Sono uno stimolo per le Istituzioni, affinché servizi e opportunità vengano garantiti a tutti, anche nelle aree montane, anche nei Comuni più piccoli. Carena lo sa bene e insieme lavoriamo con tutte le forze per rendere vivi i territori. Aurora è una luce”.