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Per una multa aggredisce gli agenti

Sono quasi le 6 di mercoledì mattina in corso Tassoni ed un uomo alla fermata dell’autobus inizia a gesticolare in modo provocatorio all’indirizzo di una Volante in transito. La pattuglia si accosta all’individuo per identificarlo

Si tratta di un cittadino italiano di 43 anni. L’uomo dà subito in escandescenze, affermando di aver ricevuto il giorno prima una multa ingiusta, e minacciando gli agenti che gliela avrebbe fatta pagare per questo. Dopo le minacce verbali, il quarantatreenne diventa fisicamente aggressivo e violento: sputa sul finestrino dell’autovettura,  lancia contro una scarpa e lo colpisce ripetutamente con pugni e testate. Una volta bloccato, viene portato negli uffici della Questura. Con precedenti di Polizia, anche specifici, l’uomo viene arrestato danneggiamento aggravato, violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Sanzionato, inoltre, poiché trovato fuori dalla propria abitazione senza comprovato motivo.

Chieri, il Comune consegna saturimetri ai medici

“Abbiamo consegnato ai medici di famiglia di Chieri 50 saturimetri acquistati dall’amministrazione comunale, per una spesa di 1.650 euro. 

Abbiamo così voluto mettere a disposizione dei nostri medici di medicina generale uno strumento semplice ma di grande importanza, perché consente di misurare e monitorare il grado di saturazione di ossigeno nel sangue e la frequenza cardiaca del paziente.  I medici di famiglia sono stati lasciati soli a gestire questa situazione drammatica, eppure rappresentano il primo argine e il punto di riferimento per tante persone che si trovano in isolamento”: lo dichiara il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero. “Nella nostra Regione sono stati attivati progetti di monitoraggio che consistono nel controllare a domicilio i pazienti positivi proprio attraverso i saturimetri, intervenendo tempestivamente non appena si registrano criticità a livello respiratorio. Quindi, uno strumento utile per la prevenzione e per poter intervenire nelle prime fasi della malattia, evitando l’ospedalizzazione. Con questa donazione abbiamo voluto dare un piccolo contributo per rafforzare la medicina territoriale, e un segnale di vicinanza ai medici di famiglia che da settimane lavorano in condizioni di estrema difficoltà”.

Bardonecchia: in fiamme le casette del campeggio

Sono sei  le casette in legno bruciate nel campeggio di Melezet a Bardonecchia 

L’incendio è divampato  verso l’ora di pranzo. Sono intervenute sul posto diverse squadre dei vigili del fuoco.

Non si registrano  feriti:  il campeggio era vuoto per le norme di contenimento del covid-19..

Dimentica la droga sul taxi, arrestato

 Intorno alle 16 di lunedì, gli agenti del Commissariato Mirafiori notano un gruppo di cittadini stranieri che, guardinghi e con fare sospetto, dopo un breve scambio di battute, si dividono: due di loro rientrano nei cortili condominiali, il terzo prende un taxi, giunto nel frattempo. La pattuglia del commissariato seguequest’ultimo e, una volta fermato il taxi, il giovane, un cittadino marocchino di 35 anni, scappa per sottrarsi ai controlli.

La fuga però dura poco: i poliziotti lo fermano in via Onorato Vigliani. Oltre ad non avere documenti, il trentacinquenne nascondeva due panetti di hashish nel marsupio.

Le sorprese, però, non sono finite. Una volta portato l’arrestato in ufficio, gli agenti rintracciano il tassista per controllare l’abitacolo dell’auto, nel caso in cui il giovane avesse nascosto altra droga al suo interno, quando si era reso conto che la pattuglia della Polizia di Stato stava avvicinando.

In realtà i loro intenti vengono anticipati dal tassista stesso: giunto alla centrale di Porta Nuova, si accorge infatti che all’interno del vano porta oggetti del sedile posteriore, sono stati nascosti altri 8 panetti di hashish, e allerta la Polizia. Complessivamente, il cittadino marocchino stava trasportando un chilo di stupefacente, sequestrato poi dagli agenti del Commissariato Mirafiori.

Per il soggetto sono scattate le manette, oltre,ovviamente, alle previste sanzioni per l’emergenza COVID -19.

Ingegnere cade dal sesto piano: muore per montare una tenda

Avrebbe compiuto 72 anni domani, 25 aprile, l’ingegnere in pensione che è caduto dal terrazzo della sua abitazione, al sesto piano di corso Montevecchio, in zona Crocetta, morendo sul colpo. 

Dai primi accertamenti ieri pomeriggio  l’uomo stava allestendo  una tenda da sole,  è salito sulla scala e ha perso l’equilibrio. È precipitato su un’auto parcheggiata ed è morto sul colpo. La moglie che si trovava in casa ha avvisato i soccorsi ma non c’è stato più nulla da fare per salvarlo.

Presi i “nonni rapinatori”: assaltavano bancomat

I  Carabinieri di Torino eseguono misura cautelare nei confronti di 3 persone. Un consulente esterno era  esperto di esplosivi

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno eseguito una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Torino su richiesta della locale Procura della Repubblica – Gruppo Criminalità Organizzata, Comune e Sicurezza Urbana nei confronti di tre individui, dei quali due ultrasessantenni già detenuti, ritenuti responsabili di concorso in furto aggravato e detenzione di materiale esplodente. Il risultato investigativo scaturisce da una attività d’indagine, condotta tra marzo e novembre 2019, nei confronti di un sodalizio dedito, in maniera seriale, ai furti in danno di istituti bancari e uffici postali, perpetrati mediante forzatura dell’ATM con l’impiego di ordigni esplosivi artigianali (cd “marmotte”) nelle province di Torino e Cuneo. Due dei destinatari del provvedimento giudiziario sono stati raggiunti in carcere dove si trovavano dal 14 novembre scorso poiché già arrestati in flagranza per un assalto al Postamat di Garessio (Cn) mentre il terzo, libero, è stato colpito da un provvedimento di obbligo di dimora. 5 in totale i furti contestati consumati a sportelli automatici di Poste Italiane e Istituti di Credito, 9 quelli delle autovetture impiegate per commettere gli assalti agli ATM. Fondamentale l’apporto tecnico di un “consulente”, esperto di armi ed esplosivi, dipendente di una armeria, il quale forniva sostanza esplodente da miscelare a quella già in possesso dei malfattori al fine di garantire la massima potenza deflagrante con piccole quantità di materiale. Le “marmotte” così confezionate venivano anche testate preliminarmente su vetri blindati di istituti di credito dismessi al fine di valutarne potenzialità ed efficacia dirompente. Nel corso delle indagini sequestrati chiodi a 4 punti, candelotti pirotecnici da svuotare per ricavarne polvere pirica, disturbatori di frequenze, bande chiodate, artifizi già pronti.

Rebecca ha vinto, sarà operata in Germania

La 14enne canavesana Rebecca ce l’ha fatta. La ragazzina di Forno Canavese, in attesa di un intervento chirurgico molto complesso che non può essere effettuato in Italia, verrà operata a Friburgo, dove sarà ricoverata il 4 maggio.

Il trasferimento in Germania era previsto nelle scorse settimane, ma era stato bloccato dall’emergenza sanitaria. La madre ha coinvolto nella battaglia governo, parlamentari e consiglieri regionali, riuscendo nell’intento. La notizia è stata data dalla stessa mamma, che ringrazia “tutti quelli che le hanno teso una mano in un  momento di sconforto e buio”. I

Sequestrate 130 dosi di cocaina e hashish

 Durante i controlli per verificare il rispetto delle misure anti coronavirus, contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, nonché prevenire episodi delittuosi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Torino hanno arrestato nelle ultime ventiquattro ore 5 persone, sequestrando 130 dosi di stupefacente, per complessivi 110 grammi tra cocaina e hashish.

Sono finiti in manette un 29enne di origini algerine, fermato in via Malone subito dopo aver venduto una dose di hashish a un cliente. In tasca nascondeva altri 10 grammi

Un romeno di 21 anni, è stato bloccato in piazzetta operaie della manifattura tabacchi in stato di alterazione psicofisica dovuta all’abuso di alcol e sostanze stupefacenti; per non farsi controllare ha aggredito con calci e spinte i carabinieri costretti ad utilizzare lo spray al peperoncino in dotazione anche l’uomo è riuscito a rompere con una gomitata il vetro di una gazzella
In tasca nascondeva 10 grammi di hashish.

Un gabonese di 24 anni, nel quartiere pozzo strada, è stato fermato e nel giubbotto nascondeva 123 involucri pari a oltre 100 grammi di cocaina e 1000 euro in contanti.

Un italiano di 44 anni, insofferente da subito al controllo in corso Brunelleschi, con calci e gomitate ha infranto il finestrino posteriore di un’auto di servizio dei militari dell’Arma.

Un sorvegliato speciale 30enne , alla guida della sua autovettura priva di assicurazione, per sottrarsi al controllo è fuggito al controllo dei carabinieri e ha imboccato in contromano e a forte velocità numerose vie del quartiere San Salvario fino ad abbandonandola macchina in via Saluzzo per tentare invano di fuggire a piedi. I militari hanno fermato e arrestato l’uomo e vicino alla macchina hanno sequestrato due involucri termosaldati di cocaina.

Incendi, revocato lo stato di massima pericolosità

La Regione Piemonte revoca a partire dal giorno 24 aprile, lo stato di massima pericolosità incendi boschivi su tutto il territorio regionale, in considerazione delle condizioni meteorologiche attuali e previste, dal Centro funzionale Arpa Piemonte.

Si raccomanda sempre e comunque la massima attenzione e responsabilità, da parte dei cittadini piemontesi, nel non compiere azioni che possano innescare incendi e favorirne la propagazione.

Si ricorda in caso di avvistamento di incendio boschivo, di chiamare sempre il 112 fornendo informazioni il più possibile precise per contribuire in modo determinante a limitare i danni all’ambiente.