CRONACA- Pagina 103

Treni, modifiche circolazione tra Santhià e Vercelli

  • 8 e 9 marzo
  • Modifiche alla circolazione per Regionale, Intercity Notte, Eurocity

 

Torino 06 marzo 2025 – Modifiche alla circolazione dei treni per consentire gli interventi tecnologici propedeutici all’installazione del sistema ERTMS lungo la linea Torino-Milano.

Per agevolare le attività, sabato 8 e domenica 9 marzo Regionale ha riprogrammato il servizio con bus dedicati:

  • sulla linea Torino Porta Nuova-Milano Centrale tra Santhià e Vercelli;
  • sulla linea Ivrea/Chivasso-Novara tra Santhià e Novara;

Il treno ICN 797 Torino Porta Nuova-Salerno nelle notti 8/9 e 9/10 marzo anticipa la partenza da Torino Porta Nuova, deviato via Alessandria-Pavia non ferma a Torino Porta Susa, Vercelli e Novara. Il treno ICN 798 Salerno-Torino Porta Nuova delle notti 7/8 e 8/9 posticipa l’arrivo a Torino Porta Nuova, deviato via Pavia-Alessandria, non ferma a Novara, Vercelli e Torino Porta Susa. Inoltre, il treno ICN 798 della notte 8/9 marzo viaggia con nuovo numero treno 36590.

L’orario del bus può variare in funzione delle condizioni del traffico stradale, con possibile aumento dei tempi di percorrenza. Si consiglia pertanto di valutare la ripianificazione del proprio viaggio.

Sui bus non è ammesso il trasporto bici e non sono ammessi animali di grossa taglia eccetto i cani da assistenza.

Informazioni di dettaglio sono disponibili su www.trenitalia.com (sezione Infomobilità, alla pagina Lavori e Modifiche al servizio) e tramite Smart Caring su App di Trenitalia, attivo il call center gratuito 800 89 20 21.

I canali di acquisto sono aggiornati.

Titolare compro oro picchiato e rapinato: due arresti

In data 28 febbraio la Polizia di Stato, sotto il costante coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Torino, a carico di due indagati, gravemente indiziati di aver commesso, in concorso tra loro, una rapina in danno del titolare di un negozio “compro oro” di questo capoluogo.

L’attività d’indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Torino, prendeva avvio la mattina del 10 dicembre u.s. allorquando la vittima, avvicinata in strada mentre si stava recando ad aprire la propria attività, veniva prima attinta al viso con uno spray urticante, quindi colpita violentemente con dei pugni fino a rovinare a terra. I due aggressori si impossessavano del borsello che il commerciante aveva indosso, contenente oltre 6.000 euro in contanti, e fuggivano salendo a bordo di una vettura parcheggiata poco distante. La parte lesa riusciva però a rialzarsi e correva dietro ai rapinatori, catapultandosi nella loro vettura nel tentativo di recuperare il proprio borsello, salendo sul sedile anteriore lato passeggero.

A quel punto il veicolo partiva a forte velocità, con le portiere ancora aperte e, durante la fuga, il commerciante veniva bloccato da dietro da uno dei due malviventi che cercava di strangolarlo con la fibbia del borsello, incitato dal complice che, nel contempo, lo colpiva ripetutamente con violenza al volto. Il commerciante cercava a quel punto di scendere dalla vettura, ma i due malviventi glielo impedivano, continuando nella loro efferata azione, desistendo solo quando, in un’ultima disperata azione, il negoziante riusciva a spaccare il parabrezza dell’auto con dei calci.

I due rapinatori arrestavano la marcia in una via semideserta e trascinavano la vittima fuori dalla vettura lasciandola a terra sanguinante e tramortita, dandosi poi alla fuga.

Successivamente il commerciante veniva soccorso e trasportato in ospedale, ove gli veniva constatata la frattura della parete mediale dell’occhio sinistro, oltre a varie ferite al volto, un edema retinico e lesioni ad un ginocchio, con prognosi di giorni 40 s.c..

Il tempestivo intervento del personale della Squadra Mobile e delle Volanti permetteva di documentare alcune testimonianze e di acquisire dei filmati, risultati fondamentali per il buon esito delle indagini.

L’attività effettuata dagli investigatori consentiva di raccogliere una serie di indizi, gravi e concordanti, e di individuare i presunti autori dell’efferato delitto, inducendo l’A.G. ad emettere una misura cautelare restrittiva nei confronti degli stessi.

Il giorno dell’esecuzione del provvedimento in parola, i due rei venivano rintracciati, rispettivamente, in una privata abitazione a Torino e in un campo nomadi sito nel comune di Tortona (AL).

Il procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

Innovativo intervento di cardiochirurgia: la storia di Renato

Affetto da endocardite e preso in carico da un team multidisciplinare

«Ero molto preoccupato, ma il dottor Casali e il suo team hanno saputo infondermi fiducia, standomi sempre vicino. Ora posso solo ringraziare tutti per l’attenzione che mi hanno rivolto e per la grande professionalità dimostrata».

Queste le parole di Renato, il paziente sottoposto a un delicato intervento di cardiochirurgia utilizzando una tecnica innovativa all’Azienda ospedaliero-universitaria Maggiore della Carità di Novara.

Renato era affetto da endocardite, una grave infezione che aveva compromesso l’elettrocatetere del defibrillatore impiantato anni prima a causa di una grave aritmia. La situazione si era ulteriormente aggravata con lo sviluppo di un’ischemia cerebrale. Troppo rischioso, a questo punto, sottoporre il paziente ad un intervento di cardiochirurgia tradizionale in circolazione extracorporea. E troppo elevato il rischio di emorragia cerebrale post-operatoria.

Di fronte al pericolo di complicanze, l’equipe della struttura di Cardiochirurgia diretta da Giovanni Casali ha valutato una strategia innovativa.

Con il supporto di un team multidisciplinare è stata progettata in tempi rapidi una procedura mai realizzata prima all’Aou di Novara: l’aspirazione transcatetere della vegetazione infetta, effettuata con una cannula brevettata specificamente per questo tipo di intervento.

Terminata l’aspirazione, è stato estratto l’elettrocatetere compromesso e il paziente è stato trasferito prima in terapia intensiva e poi nel reparto di degenza. In pochi giorni è stato possibile impiantare un nuovo device sottocutaneo e dimettere il paziente al domicilio, senza necessità di riabilitazione.

L’operazione, eseguita con successo, ha coinvolto diverse professionalità: due cardiochirurghi (Annalisa Francescato e Mario Commodo), un elettrofisiologo della struttura Cardiologia (Matteo Santagostino) diretta da Giuseppe Patti, due cardio-anestesisti (Barbara Giamundo e Teresa Esposito), una perfusionista, un tecnico radiologo e un’equipe di infermieri specializzati di sala operatoria di cardiochirurgia e cardiologia interventistica.

«Questo approccio – ha spiegato il direttore Casali –, non solo è minimamente invasivo rispetto alla chirurgia tradizionale, ma anche in grado di ridurre la durata dell’intervento, le complicanze operatorie e postoperatorie e i tempi di recupero; quindi rappresenta un passo avanti nella gestione delle patologie complesse».

«La procedura realizzata all’Aou di Novara – ha sottolineato il direttore generale, Stefano Scarpetta – dimostra l’importanza di un lavoro di squadra tra specialisti di diverse discipline. L’Heart-Team è il fulcro nella gestione di casi complessi e l’Azienda ospedaliero-universitaria è all’avanguardia nell’adozione di tecnologie innovative a beneficio dei pazienti».

«Multidisciplinarietà, rapidità di intervento, innovazione – ha concluso l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi – questi gli elementi che hanno permesso a Renato di avere una risposta al suo complicato caso clinico. Ed è questo che i cittadini chiedono alla sanità pubblica piemontese e a cui stiamo lavorando, affinché le eccellenze diventino la prassi e i pazienti come Renato siano al centro delle cure e dell’assistenza. Grazie quindi ai professionisti dell’AOU che mettono le proprie capacità, ma anche la propria empatia, al servizio dei cittadini novaresi, e non solo».

Padre e figlio carabinieri in vacanza a Torino arrestano scippatrice

Padre e e figlio, in vacanza Torino, entrambi Carabinieri della Campania liberi dal servizio, hanno arrestato in via Cernaia, una borseggiatrice. Mentre viaggiavano in auto vicino alla caserma Cernaia hanno visto che una donna, 38 anni di origini marocchine, già conosciuta alle forze dell’ordine, stava scippando un’anziana del  telefono cellulare. I due militari sono scesi  dall’auto e hanno arrestato la donna per furto aggravato

Ricercato riconosciuto al ristorante e arrestato

Era ricercato dopo la condanna del tribunale ed è stato riconosciuto e arrestato in un ristorante di Novara. Il 69enne dovrà scontare 4 anni e 5 mesi di reclusione. Aveva sparato in aria, durante una lite con alcuni  giovani, due colpi con un’arma da fuoco non regolarmente detenuta. Nei giorni scorsi un agente di polizia fuori servizio che si trovava con la famiglia nello stesso ristorante lo ha riconosciuto e ha chiamato i colleghi della volante che sono intervenuti per arrestarlo.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Fondazione Mus-e Italia ETS per l’inclusione dei più piccoli

Il 6 marzo, a Torino, si terrà una serata di musica e solidarietà promossa dal comitato di Torino

Giovedì 6 marzo prossimo sarà una serata all’insegna della musica e della solidarietà, quella organizzata dal comitato di Torino di Fondazione Mus-e Italia ETS, alle ore 19 presso il teatro di Piazza dei Mestieri, in via Durandi 13. Si tratta di un’importante occasione per sostenere l’attività della Fondazione, da tempo impegnata a contrastare la povertà educativa attraverso percorsi artistici d’eccellenza nelle scuole dei quartieri più complessi della città. Al centro della serata ci sarà l’omaggio a Fabrizio De André, artista e poeta che ha dato voce ai più fragili, valori condivisi da Mus-e Italia nella sua missione educativa. A interpretare la sua musica sarà la band Le storie sbagliate, che da anni celebra il grande Faber con spettacoli intensi e coinvolgenti. L’evento si aprirà con un’apericena preparata dai ragazzi di Piazza dei Mestieri, un momento di convivialità che precederà le attività di Mus-e Italia.

“Attraverso l’arte possiamo fornire ai bambini strumenti per esprimersi, crescere e costruire il proprio futuro – spiega Maria Garrone, Presidente di Fondazione Mus-e Italia ETS – questo evento è un’opportunità per rafforzare il nostro impegno e coinvolgere sempre più persone in questa missione”.

“Siamo felici di portare avanti questa iniziativa a Torino, città in cui Mus-e opera con passione per garantire ai bambini un’educazione che valorizzi creatività e inclusione – aggiunge Marco Rossi, Presidente del comitato Mus-e Torino”.

Il programma Mus-e attivo a Torino dal 2001. Ad oggi questa è la città in cui Mus-e è maggiormente presente, coinvolgendo 4mila 500 bambini di oltre 220 classi, con progetti speciali che spaziano dal coro alla lettura, da “Mus-e in corsia” ai progetti internazionali. Per partecipare alla serata di giovedì 6 marzo, è necessaria una prenotazione alla mail info.torino@mus-e.it. È richiesta una donazione minima di 40 euro a sostegno dell’attività della Fondazione, da versare anticipatamente tramite bonifico all’iban IT39D0333201000000001615691.

 

Mara Martellotta

 Coldiretti Piemonte: fondi Pac soltanto per gli agricoltori

Se l’Unione Europea vuole davvero sostenere il ricambio generazionale nelle campagne e porre le basi per una crescita della produzione alimentare, occorre che i fondi della Politica agricola comune vadano esclusivamente ai veri agricoltori. Questo il messaggio lanciato dal delegato nazionale di Coldiretti Giovani, Enrico Parisi, nel corso dell’incontro a Bruxelles con il Commissario Europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Cristophe Hansen, promosso dal Ceja.

“ È urgente – spiega Claudia Roggero, delegata regionale Giovani Impresa – semplificare la burocrazia che soffoca il settore e investire in innovazione e tecnologia. In tale ottica è importante il cambio di passo annunciato dalla Commissione dopo le manifestazioni di Coldiretti a Bruxelles su temi importanti che vanno dall’obbligo dell’origine in etichetta alla lotta alle pratiche sleali fino alle preoccupazioni per il consumo di cibi ultraformulati, abbandonando l’impostazione ideologica che aveva contraddistinto il precedente esecutivo”.

Risponde alle richieste Coldiretti anche l’annunciata costituzione da parte della Commissione di un Osservatorio per i terreni agricoli, con l’obiettivo di rendere la terra disponibile ai giovani e contrastarne il consumo e la cementificazione. Una storica battaglia di Coldiretti Giovani, protagonista in Italia di numerose iniziative in tale direzione. Ad Hansen è stata sottolineata anche l’importanza della gestione della risorsa idrica per evitare lo spopolamento delle aree rurali a rischio desertificazione.

“Per sostenere il ricambio generazionale – osservano Cristina Brizzolari presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa, delegato confederale – occorrerà garantire l’autonomia del bilancio della Pac, senza la quale ogni obiettivo in tale direzione è destinato a fallire. L’obiettivo di garantire la sovranità alimentare nell’UE passa dalla modernizzazione del settore “.

 

Mara Martellotta

L’8 marzo i Lions scendono in campo con la colletta “Per lei” 

Raccolta di prodotti femminili per l’igiene personale e la cura di sé al Carrefour La Certosa dalle 9 alle 19 

Torino, 05.03.2025 – Nella Giornata internazionale della Donna, i volontari Lions International organizzano la colletta “Per lei” rivolta alle donne in difficoltà. All’Ipermercato Carrefour “La Certosa” (via Spagna, 10/12), sabato 8 marzo, dalle 9 alle 19, chiunque lo desideri potrà donare prodotti per l’igiene personale femminile e per la cura di sé. 

Il materiale raccolto verrà destinato a quattro realtà benefiche torinesi che sostengono le donne in difficoltà: l’associazione Nessun uomo è un’isola onlus, legata allo storico carcere femminile Le Nuove; “Il Pane sul Muricciolo, bottega solidale di Rivoli che sta al fianco delle persone più bisognose, le Colazioni Solidali organizzate dal Distretto Lions 108 Ia1 della casa di accoglienza di via Ghedini e, infine, gli Asili Notturni di Torino, storico dormitorio che dà ricovero e cura alle fasce più deboli e fragili della popolazione. 

Per raccogliere e far arrivare i prodotti alle donne che ne hanno bisogno, collaboreremo con gli Alpini di Collegno, alcuni studenti dell’Unitre di Collegno, il gruppo torneo di Burraco mensile e la Proloco Associazione San Lorenzo, oltre ai nostri volontari” spiega Fedora Feltrin Bondesan, referente Lions del service, “Per l’8 daremo vita a una grande macchina solidale per stare al fianco alle donne invisibili e in difficoltà, affinché nessuna resti indietro o si senta sola”.

L’iniziativa è organizzata dai Lions Club Torino Due; Torino Rinascimento; Torino Risorgimento; Principe Eugenio e Rivoli Castello. 

CS

Ivrea Soccorso per la sicurezza al Carnevale storico

La Pubblica Assistenza Anpas Ivrea Soccorso, in collaborazione con la Croce Rossa di Ivrea e il Centro Operativo Interforze, in cui era presente anche Azienda Zero, ha garantito l’assistenza sanitaria allo Storico Carnevale di Ivrea dall’1 al 4 marzo, coprendo l’intera durata della manifestazione.

L’intervento di Anpas per la sicurezza sanitaria ha incluso anche il Giovedì Grasso, 27 febbraio, con l’installazione di una tenda attrezzata in piazza Credenza, di fronte all’Ospedale di Ivrea. La struttura, fornita dalla Sala Operativa di Protezione Civile dell’Anpas, è stata utilizzata come punto di triage, dove personale sanitario e volontari di Ivrea Soccorso erano pronti ad accogliere e prestare assistenza a chiunque necessitasse di cure.

Sul campo si sono alternati oltre 80 volontari soccorritori e soccorritrici di Ivrea Soccorso, affiancati da alcuni volontari delle associazioni Anpas Croce Bianca di VolpianoCroce Bianca del Canavese di ValpergaVasc Volontari Assistenza e Soccorso Caravino e Croce Verde Bessolese di Scarmagno.

Complessivamente, sono stati coperti 102 turni fino a martedì 4 marzo. Le squadre di soccorso erano dislocate in punti strategici della città e supportate da tre ambulanze di base di Ivrea Soccorso. Due rappresentanti di Ivrea Soccorso hanno partecipato alle operazioni presso il Centro Operativo Interforze, nella Questura cittadina, che ha gestito e coordinato l’assistenza sanitaria e la sicurezza sul territorio per tutte le giornate del Carnevale.

Il presidente di Ivrea Soccorso, Massimiliano De Stefano: «Abbiamo garantito l’assistenza sanitaria al Carnevale di Ivrea sin dal Giovedì Grasso, impiegando numerosi volontari soccorritori e soccorritrici, inclusi quelli di altre associazioni Anpas del Canavese, che ringraziamo per aver partecipato con entusiasmo. Per i volontari, questa esperienza rappresenta un’opportunità unica per vivere il Carnevale da una prospettiva diversa, quella del soccorritore, offrendo aiuto e supporto a chi ne ha bisogno. Si tratta di un evento di grande rilievo, al quale assicuriamo la copertura sanitaria ogni anno con passione e dedizione».

Vincenzo Sciortino, presidente di Anpas Piemonte: «La presenza capillare delle associazioni Anpas nel territorio canavesano rappresenta una ricchezza inestimabile, non solo in termini di assistenza e servizi sanitari, ma anche come elemento fondamentale del tessuto sociale locale. Fare rete tra le diverse realtà associative è una risorsa strategica, che ci permette di unire competenze, esperienze e valori, garantendo interventi sempre più efficaci e tempestivi. Il Carnevale Storico di Ivrea è un esempio concreto di come la collaborazione tra associazioni, volontari e istituzioni sia la chiave per assicurare la sicurezza sanitaria in eventi di grande rilievo, valorizzando al tempo stesso l’impegno e la dedizione dei nostri volontari».

 

Ivrea Soccorso, aderente ad Anpas, è un’associazione di volontariato nata nel 1982. Opera in Canavese nel campo del soccorso e trasporto infermi. Grazie alle volontarie e ai volontari ogni anno effettua oltre tremila servizi. Si tratta di trasporti di emergenza 118, servizi ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni, accompagnamento per visite e terapie e interventi di protezione civile con una percorrenza di circa 160 mila chilometri.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta 81 associazioni di volontariato con 15 sezioni distaccate. Nel Canavese sono presenti le Pubbliche Assistenze Anpas: Ivrea Soccorso, Croce Bianca di Volpiano, Croce Bianca del Canavese di Valperga, Vasc Volontari Assistenza e Soccorso Caravino, Croce Verde Bessolese di Scarmagno, Croce Verde di San Giusto Canavese, Volontari del Soccorso Ceresole Reale e Noasca e Volontari del Soccorso Sud Canavese di Caluso.

L’Anpas in Piemonte coinvolge 10.658 volontari (di cui 4.254 donne), 5.498 soci e 698 dipendenti (di cui 81 amministrativi). Con 460 ambulanze, 249 veicoli per il trasporto disabili, 266 mezzi per trasporto persone e protezione civile e 2 imbarcazioni, Anpas svolge ogni anno 586.458 servizi, coprendo un totale di 19.532.181 chilometri.

Confidi, stock di garanzie per 7,7 miliardi di euro

Nella sede di Unioncamere il Comitato Torino Finanza ha presentato il Rapporto 2025. Emerge la solidità patrimoniale di questi enti, che consentirebbe loro di raddoppiare le garanzie emesse. Intanto si attende la riforma prevista dal DDL PMI approvato dal governo.

 I Confidi, i consorzi che agevolano l’accesso al credito alle PMI attraverso il rilascio di garanzie a favore delle banche, si confrontano con le sfide della sostenibilità e dell’intelligenza artificiale per continuare a svolgere il ruolo indispensabile a sostegno di un settore che è la spina dorsale dell’economia italiana. Lo stato di salute di questi enti viene valutato nel Rapporto 2025 sui “Confidi in Italia”, che il Comitato Torino Finanza presso la Camera di commercio di Torino ha presentato oggi nella sede di Unioncamere a Roma. I lavori sono stati aperti da Giuseppe Tripoli, Segretario Generale Unioncamere, Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio di Torino, Mario Cavarero, Vicepresidente Comitato Torino Finanza.

E’ dal 2005 che il Comitato Torino Finanza realizza questa ricerca con cui analizza il mercato italiano delle garanzie fidi, seguendone l’andamento anche alla luce dell’evoluzione normativa e proponendo alcuni spunti di discussione sulle politiche pubbliche di cui questi enti intermediari sono destinatari e attuatori. “Dal Rapporto 2025 – afferma Mario Cavavero – emergono due aspetti: la solidità patrimoniale dei Confidi italiani, grandi e piccoli, e quindi una raggiunta maturità dopo che in passato c’erano stati casi critici; il trend in calo ormai da qualche anno degli stock di garanzie detenute. E’ dunque auspicabile, vista la buona salute di cui gode questo “pianeta”, che si inverta la tendenza del core business. Questo perché i Confidi continuano a svolgere un ruolo essenziale: quello di garantire l’accesso al credito da parte delle piccole e piccolissime imprese, proprio in un momento in cui il loro rapporto con le banche non è facile. D’altro canto quello dei Confidi è un sistema in evoluzione, che ha fatto un importante sforzo di aggiornamento, come nel campo del rispetto dei principi ESG. Gran parte degli imprenditori che rientrano nel target dei Confidi non ha ancora ben chiaro che la sostenibilità andrà a incidere in maniera significativa non solo sui rapporti commerciali, ma anche e forse ancor più sull’accesso al credito e alla finanza. I Confidi possono giocare ancora una volta una partita importante nell’affiancamento e nell’accompagnamento di queste aziende, per evitare che siano colte impreparate”.

179 Confidi con stock di garanzie per 7,7 miliardi di euro

Alla fine del 2024 i confidi in Italia erano 179, di cui 32 Confidi maggiori (soggetti alla vigilanza della Banca d’Italia, possono erogare anche credito diretto e svolgere una serie di attività complementari a supporto delle aziende associate) e 147 Confidi minori. (iscritti all’elenco OCM, soggetti alla vigilanza dell’organismo Confidi Minori, detengono attività finanziarie inferiori a 150 milioni di euro). Il numero di questi ultimi è in diminuzione di 13 unità rispetto al 31 dicembre 2023. Il numero dei Confidi maggiori è invece rimasto stabile. I Confidi maggiori sono concentrati soprattutto al Nord (63% del totale), la maggior parte dei confidi minori è invece localizzata nelle regioni del Mezzogiorno (57%). Al 31/12/2023 i Confidi italiani detenevano complessivamente 7,7 miliardi di euro di stock di garanzie, in calo dell’8% rispetto al 2022. Più dei tre quarti dello stock di garanzie cumulato è detenuto dai confidi maggiori (6 miliardi, 78%). Nel corso del 2023 le garanzie emesse sono state pari circa 2,7 miliardi. L’84% del flusso è generato dall’operatività dei Confidi maggiori, che nel 2023 hanno visto una flessione dell’ammontare dei flussi di garanzie emesse (-2,7%). I confidi minori hanno mantenuto invece sostanzialmente stabili le erogazioni (-0,1% rispetto al 2022) pur essendo diminuiti in numero. La tenuta dei flussi dei confidi minori è determinata soprattutto dal consistente aumento fatto registrare da un ristretto numero di confidi minori di grandi dimensioni.

La solidità patrimoniale consentirebbe di raddoppiare lo stock di garanzie emesse

La solidità patrimoniale dei confidi sia maggiori che minori è adeguata in relazione ai rischi assunti. Tutti i 32 Confidi maggiori presentano una dotazione patrimoniale superiore (o molto superiore) al 10% dei rischi assunti e detengono quindi un surplus di dotazione patrimoniale. A livello di sistema tale surplus potrebbe permettere l’emissione di poco meno di 9 miliardi di euro di nuove garanzie (andando a raddoppiare le dimensioni attuali del mercato) o – in alternativa – quasi un miliardo di credito diretto alle PMI.

La sola erogazione di garanzie insufficiente a coprire i costi di gestione

Se il patrimonio è solido, la quasi totalità dei confidi fa registrare un rapporto fra costi e ricavi operativi della gestione caratteristica (cioè l’erogazione delle garanzie) non sufficiente (97% dei confidi maggiori e l’84% del campione dei confidi minori). Negli ultimi 4 esercizi (2020-2023) i confidi maggiori e i confidi minori del campione esaminato dalla ricerca hanno cumulato un margine operativo negativo (-129 milioni i confidi maggiori, -43 milioni i confidi minori). Tale situazione per i confidi maggiori è compensata dagli aspetti “non core” della gestione. La situazione è invece più delicata per i confidi minori per i quali sono vietate le attività diverse dall’emissione di garanzie sul credito.

Il Ddl PMI: una svolta significativa

L’art. 5 del “DDL PMI”, approvato dal governo nel gennaio scorso, segna una svolta significativa dei Confidi, proponendo un nuovo assetto regolamentare che punta a risolvere le criticità del passato e a favorire una maggiore competitività delle imprese italiane. L’obiettivo è semplificare e riorganizzare le regole che disciplinano questi enti attraverso la revisione dei requisiti di iscrizione all’albo, l’ampliamento delle attività consentite, la promozione di processi di aggregazione tramite agevolazioni normative e l’estensione delle possibilità operative per i Confidi iscritti. Sono, inoltre, previste misure per ridurre i costi di istruttoria nella valutazione del merito creditizio delle imprese e interventi volti a favorire l’integrazione tra consorzi, consentendo loro di partecipare ad altri enti senza modificare il proprio oggetto sociale.