CRONACA- Pagina 103

Finto perito derubava anziani: arrestato

Un cittadino italiano di 55 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato per furto aggravato.

L’uomo era stato notato da personale della Squadra Mobile camminare per le strade del quartiere Vanchiglietta osservando i numeri civici come a voler individuare un determinato abitato. Individuato lo stabile di suo interesse, dopo aver fotografato il portone da diverse posizioni, citofonava ed entrava nel palazzo. Circa una ventina di minuti dopo, l’uomo usciva dall’edificio e, sottoposto a controllo dai poliziotti, veniva trovato in possesso di 2.000 euro in contanti e numerosissimi monili e preziosi per un valore superiore ai 35.000 euro.

Gli agenti hanno successivamente accertato che l’uomo, si era introdotto con un raggiro in un appartamento del palazzo e aveva sottratto la refurtiva ad un’anziana.

La donna aveva infatti ricevuto, poco prima, la telefonata di un sedicente Carabiniere che la informava che dei malfattori avevano perpetrato una rapina usando una targa clonata corrispondente a quella del marito. Il finto militare invitava il marito a recarsi immediatamente in caserma, cosa che l’anziano faceva, e invitava l’anziana a aprire la cassaforte perché era necessario un confronto tra quanto contenuto e il bottino della fantomatica rapina. Senonché il finto perito, giunto per il confronto, fotografava gli oggetti ma poi se ne impossessava fuggendo dall’abitazione, venendo però fermato dai poliziotti della Squadra Mobile.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto la convalida dell’arresto ottenendo anche l’applicazione della custodia cautelare in carcere.

Alta velocità Torino-Roma, “Con il Pnnr investimenti importanti”

“Nel 2019 Rete ferroviaria italiana per il collegamento tra Venezia e Torino ha puntato su Milano Porta Garibaldi, con contestuale eliminazione della fermata di Milano Centrale. Questo ha provocato una rimodulazione dell’intera programmazione dell’Alta velocità”. Lo ha premesso l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi, rispondendo all’interrogazione di Alberto Avetta sul rischio di marginalizzazione di Torino e del Piemonte nell’Alta velocità verso Roma.

“Il Pnnr ha garantito investimenti importanti sul sistema ferroviario e sui nodi urbani. Certamente, però, come in tutti i casi in cui sono presenti cantieri, si provocano disservizi, rallentamenti e cambiamenti dell’offerta. Fino ai primi di marzo tutti i treni della linea Torino-Milano verranno attestati su Porta Garibaldi, perché si stanno effettuando dei lavori sul nodo di Milano che porteranno, come tutti auspichiamo e come è stato rappresentato, dei miglioramenti in prospettiva. Questi interventi non sono fatti per una carenza infrastrutturale, ma per avere tempi di percorrenza migliori e più sicurezza” ha aggiunto l’assessore.

Nell’interrogazione Avetta aveva evidenziato che se si confronta l’orario invernale del 2017-2018 con quello attuale per la tratta andata e ritorno Torino-Roma “salta all’occhio una evidentissima e progressiva marginalizzazione della prima capitale d’Italia sia in termini di percorrenza sia di servizi offerti. Nel 2018 i collegamenti tra Torino e Roma erano 19 di cui 6 realizzati con treni ‘fast’, quelli con fermate solo a Milano e Bologna, che coprivano la distanza in 3 ore e 55 minuti (fino a qualche anno prima la tratta era coperta in 3 ore e 50 minuti). I treni ordinari coprivano la stessa distanza 4 ore e 20-25 minuti. Se analizziamo l’orario attualmente in vigore scopriamo che i collegamenti tra Torino e Roma sono diventati 17, i treni ‘fast’ sono ridotti a 4 e i tempi di percorrenza sono passati a 4 ore e 10 minuti. Tutto ciò accade mentre i prezzi sono in costante rivisitazione verso l’alto”.

“Noi non abbiamo competenza su questi servizi commerciali, però abbiamo una competenza politica sui servizi che riguardano questa Regione e quindi, nel momento in cui l’infrastruttura riuscirà a sostenere nuovamente collegamenti più rapidi, oltre che cadenzati, saremo pronti a chiederli, non solo su questo tavolo commerciale, ma anche sui servizi Intercity” ha concluso Gabusi.

Lo stesso assessore ha poi risposto all’interrogazione di Nadia Conticelli (Pd) sul depotenziamento dei collegamenti Sfm a Torino Stura, e a quella di Andrea Cerutti (Lega) sul  miglioramento dei collegamenti ferroviari tra Torino e Nizza (Francia) via Val Roya.

Il Piemonte seconda regione del Nord per investitori digitali

La Finanza digitale risulta sempre più giovane, il 30,8 degli investitori è under 35, il 30,7% investe in criptovalute. 

 

Sulla piattaforma di trading online l’investitore tipo ha tra i 24 e i 54 anni e investe da più di 10 anni (27%). Cresce, tuttavia, la presenza dei giovani. Quasi 4 investitori su 10 hanno meno di 35 anni e l’8,5% è addirittura under 25. Quasi la metà di chi investe sono donne, il 42,7%.

7 investitori su 10 scelgono il mercato italiano, preferendo soprattutto azioni (46,6%) e obbligazioni (39,4%). Il 30,7 % investe in criptovalute. La principale motivazione di investimento è di accrescere il proprio patrimonio, il 44,7% dichiara di aver investito di più nel 2024 rispetto all’anno precedente.

Tra le caratteristiche più ricercate in un broker vi è la possibilità di fruire di servizi educativi per migliorare le proprie capacità di investimento.

Ad affidare il proprio denaro ai mercati finanziari sono soprattutto gli uomini (il 57%) di età compresa tra i 25 e i 54 anni e con oltre 10 anni di esperienza. Tuttavia oggi il 30,8% di chi investe attraverso le piattaforme online ha meno di 35 anni e l’ 8,6% è under 25. Questo l’identikit che emerge dall’Osservatorio Finanza Digitale di BG SAXO, il broker nato dalla joint venture tra Saxo Bank e Banca Generali.

La survey ha interrogato oltre 2800 rispondenti nel Nord Italia, dove, anche secondo Consob, si concentra la maggior parte degli investitori, in merito alle proprie abitudini e motivazioni di investimento, agli strumenti che utilizzano, ai mercati che prediligono, ai criteri con i quali scelgono di affidarsi a un broker.

È emerso che il 70,2% ha fiducia nel mercato italiano e che il 61% investe per accrescere il proprio patrimonio, prediligendo azioni, obbligazioni e criptovalute.

Con questa analisi che BG SAXO svolge periodicamente, abbiamo voluto fotografare le abitudini di investimento della popolazione italiana dalla quale emerge una forte volontà delle persone di prendere in mano il proprio futuro finanziario e imparare ad utilizzare al meglio le possibilità offerte dai mercati- afferma Gian Paolo Bazzani, CEO di BG SAXO – I risultati dell’Osservatorio confermano quanto sia fondamentale fornire agli imprenditori strumenti per operare sui mercati con trasparenza e sempre maggior consapevolezza supportandoli nel raggiungere così i propri obiettivi “.

4 Investitori su 10 sono donne e il 30,8% ha meno di 35 anni.

Le piattaforme online hanno democratizzato l’accesso agli strumenti finanziari. Le donne che in Italia investono in finanza sono il 22%, mentre nell’Osservatorio di BG SAXO ne rappresentano quasi la metà (42,7%).

Tra le varie motivazioni per cui si investe la principale è quella di accrescere il proprio patrimonio (61%), seguita dal proteggersi dell’inflazione (41,1%), beneficiare di un cuscinetto finanziario in caso di circostanze impreviste (36,5%), mettere da parte del denaro destinato ai figli (22%).

Lo strumento più utilizzato per investire sui mercati finanziari è quello delle azioni (46,6%), seguito da obbligazioni ( 39,4%), fondi comuni (36%) e criptovalute (30,7%). In crescita anche il mercato degli ETF soprattutto fra i giovani, ma anche portafogli gestiti, futures, opzioni, Forex e CFD sono strumenti utilizzati.

In termini geografici, gli investitori sono portati a riporre la fiducia nei mercati più vicini, il 70,2% dei rispondenti dichiara di investire in Italia mentre il 64,2% in Europa; seguono Stati Uniti e Canada ( 45,2%).

La tendenza alla domesticità è confermata dal 35,7% di rispondenti che sostengono di considerare il mercato italiano come il più importante per i propri investimenti.

Le regioni dove ci sono più investitori. La Survey è stata condotta su investitori residenti nelle regioni del Nord Italia: Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino- Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto. Tra queste la Lombardia emerge nettamente come la regione con la più alta concentrazione di investitori, rappresentando il 41,1% del totale, seguita da Piemonte ( 17,3%) e Emilia Romagna (16%).

Quote più contenute si registrano in Veneto (14,6%) mentre Liguria (4,8%), Trentino-Alto Adige ( 2,4%) e Valle d’Aosta (0,4%) chiudono la classifica con percentuali significativamente più basse.

L’analisi si è concentrata sulle regioni settentrionali in quanto il Nord Italia rappresenta l’area più rilevante nel Paese per l’attività di investimento finanziario, con circa il 50% di investitori concentrati in queste regioni, rispetto al 17% delle regioni centrali e al 33% di Meridione e isole.

https://www.bgsaxo.it/content/articles/macro/osservatorio-finanza-digitale-2024-20012025

Mara Martellotta

Opi Torino: Ridurre le liste d’attesa nella Città della Salute

  «ANTEPORRE L’INTERESSE DEI CITTADINI AGLI INTERESSI DI PARTE» – Ivan Bufalo, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino
Garantire prestazioni sanitarie entro i tempi previsti
«È importante garantire prestazioni sanitarie entro i tempi previsti dalla legge e anzi, qualora fosse possibile ottimizzare l’organizzazione per, non solo abbattere le liste d’attesa, non solo per risolvere quelle questioni assolutamente fuori legge, ma garantire servizi e prestazioni in tempi ottimali ai cittadini. È una cosa buona anche tenendo conto del fatto che diagnosi precoci sono favorevoli rispetto agli esiti dei trattamenti sanitari».
 
Il ruolo imprescindibile degli infermieri
«L’abbattimento delle liste d’attesa e il miglioramento delle prestazioni sanitarie non sono d’esclusiva appannaggio medico, poiché per molte tipologie di esse, la figura degli infermieri e la presenza dell’infermiere, quindi la prestazione infermieristica è imprescindibile. Tanto i medici quanto gli infermieri, quanto le altre professioni tecniche sanitarie dovranno essere messe nella condizione di poter contribuire al raggiungimento degli obiettivi aziendali attraverso una congrua programmazione delle prestazioni lavorative, includendo la possibilità di attività extra orario, remunerate adeguatamente, che permettano a tutti gli infermieri di partecipare sulla base delle competenze acquisite e non solo come in passato, relegando la partecipazione infermieristica ad alcune aree operative».
Valorizzare la comunità infermieristica
«L’intera comunità professionale infermieristica della Città della Salute dev’essere valorizzata come risorsa utile, imprescindibile per garantire cure sicure, di qualità e per raggiungere gli obiettivi prefissati dal nuovo Direttore Generale. La congrua remunerazione, inoltre, l’accompagniamo sempre all’offerta di cure di qualità. Una qualità e una sicurezza di cui l’infermiere è un costante garante».
Sospendere l’attività intramoenia per migliorare i servizi pubblici
«È chiaro che vedo con favore la possibilità pro tempore di sospendere l’attività intramoenia per compensarla con attività istituzionale, ancorché svolta fuori orario di servizio e pagata direttamente dall’ASL a cifre pertinenti al valore delle prestazioni extralavorative e non pagata dal cittadino intramoenia. Il punto è che il cittadino che va in intramoenia semplicemente sta andando a fare una visita privata dentro un ospedale pubblico. I cittadini hanno il diritto col pagamento del ticket a ottenere la prestazione dovuta nei tempi dovuti, mentre il congruo compenso dei sanitari dovrebbe essere ad esclusivo carico dell’istituzione pubblica attraverso il contributo della collettività».
cs

Camminare al fianco di Don Bosco

A Chieri, per la “Festa di San Giovanni Bosco”, presentazione della Guida “Il Cammino Don Bosco – A passo lento fra tra Torino, Chieri e l’Astigiano”

Domenica 26 gennaio, ore 16

Dai rustici “Becchi” di Castelnuovo d’Asti alla collinare Chieri. Si compie in questo breve tragitto di locale piccola geografia, e non senza gravosi problemi famigliari, la formazione religiosa (sempre fortemente tenuta viva da mamma Margherita) di Giovanni Melchiorre Boscodon Bosco (1815–1888), fondatore delle “Congregazioni dei Salesiani” e delle “Figlie di Maria Ausiliatrice”, fra i più noti e celebrati “Santi Sociali Torinesi”, canonizzato da Papa Pio XI il 1° aprile del 1934.

Spiega Antonella Giordano, assessore chierese “alla Cultura e alla Promozione del Territorio”: “Chieri ha avuto un ruolo fondamentale nella vita del più celebre Santo piemontese. Don Bosco trascorse qui l’adolescenza e gli anni della formazione, dal 1831 al 1841, lavorando come garzone al ‘Caffè Pianta’ e studiando al seminario di ‘San Filippo Neri’, che custodisce la ‘Stanza del Sogno’. Siamo lieti, nel giorno della Festa del fondatore dei Salesiani, in collaborazione con la rete delle istituzioni salesiane, di proporre dunque anche quest’anno ‘Discovery Don Bosco’. L’obiettivo è far conoscere e valorizzare alcuni dei luoghi più importanti della presenza salesiana a Chieri.

L’appuntamento è per la prossima domenica 26 gennaio, nella “Città delle Cento Torri”, alle ore 16, presso la “Cappella di San Filippo” (via Vittorio Emanuele, 63), dove si terrà la presentazione della Guida “Il Cammino Don Bosco. A passo lento fra Torino, Chieri e l’Astigiano”, curata da Claudio Rolando e Gian Vittorio Avondo, per “Capricorno Edizioni – Collana Escursioni Imperdibili”. All’incontro, insieme agli autori, interverranno Alessandro Sicchiero, sindaco di Chieri, Sonia Cambursano, consigliera della “Città Metropolitana” di Torino con delega al “Turismo” e don Genesio Tarasco, direttore “Salesiani San Luigi”. Moderatrice, Antonella Torra, giornalista de “La Stampa”.

Sempre domenica 26 gennaiodalle 15 alle 18, sarà possibile visitare il “Museo Don  Bosco” presso il “Complesso San Filippo” con visite gratuite curate dai “volontari salesiani”.

Al mattino, alle ore 11, in “Duomo” è prevista la “Santa Messa solenne” presieduta da Monsignor Francesco Ravinale, Vescovo Emerito di Asti, a cui seguirà il tradizionale aperitivo offerto dalla “famiglia salesiana” alla cittadinanza nel Salone dell’“Istituto Santa Teresa”.

L’organizzazione della Giornata si deve al “Comune di Chieri”, in collaborazione con l’“Istituto Salesiano San Luigi” e l’“Istituto Santa Teresa” e con il patrocinio della “Città Metropolitana” di Torino.

Sottolinea ancora il sindaco di Chieri, Alessandro Sicchiero“Il ‘Cammino Don Bosco’ è un itinerario escursionistico di alto valore culturale e naturalistico che si snoda nei luoghi legati alla vita di San Giovanni Bosco e i sentieri e le strade lungo i quali il fondatore dei Salesiani portava i suoi ragazzi a camminare, meditare e pregare, attraverso le colline del Torinese, del Chierese e dell’Astigiano. Il ‘Cammino’ rappresenta inoltre per i camminatori (ma anche per i biker) un’occasione di conoscere in ‘modo lento’ i paesaggi, le bellezze architettoniche, storiche e culturali, i castelli, le pievi e le abbazie, nonché i sapori dei prodotti tipici del nostro territorio. Non solo, quindi, un itinerario devozionale, anche se assume un particolare significato per i credenti e i devoti al Santo, ma una proposta turistica di qualità e assai varia, che, dalla Torino di Porta Palazzo e del Valdocco ai boschi, dai vigneti ai centri storici dei borghi collinari, consente di cogliere lo spirito dei luoghi all’insegna di un’idea di turismo ‘slow’, che non attraversa in fretta consumando, ma si sofferma apprezzando. Una ‘porta di accesso’ a disposizione di tutte le persone interessate a scoprire la terra che diede i natali al ‘Santo sociale’ per antonomasia.

g.m.

Nelle foto: Locandina “Il Cammino Don Bosco” e “Don Bosco”

Addio al critico d’arte Luca Beatrice

Ci ha lasciati troppo presto Luca Beatrice, a 63 anni, noto critico d’arte e saggista torinese. È morto all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino dove era ricoverato in gravi condizioni. Ex presidente del Circolo dei Lettori , presidente della Quadriennale di Roma 2025, aveva accusato nei giorni scorsi un malore che ne aveva reso necessario il ricovero.

Luca Beatrice, laureatosi a Torino in Storia del Cinema alla Facoltà di Lettere e specializzatosi all’Università di Siena in Storia dell’arte, è  stato curatore di importanti mostre d’arte in tutta Europa e curatore della Biennale di Praga dal 2003 al 2005. Nel 2009 ha curato il Padiglione Italia per la 53esima Biennale d’Arte di Venezia. Dal 2010 al 2018 era stato presidente del Circolo dei Lettori. L’ultimo incarico la presidenza della Quadriennale 2025, che dall’ottobre 2025   al gennaio 2026 si svolgerà con il titolo di Fantastica, dedicata all’arte italiana contemporanea.

 MARA MARTELLOTTA 

(foto Facebook Città di Rimini)

Il Consiglio regionale: “Da oggi i violenti devono sapere che sono soli”

“Da oggi i violenti devono sapere che sono soli”, con queste parole il Presidente del consiglio regionale del Piemonte Davide Nicco ha aperto il momento istituzionale ‘Il Confronto non è violenza, da lui promosso, svoltosi quest’oggi a Palazzo Lascaris che ha visto una larghissima partecipazione di istituzioni, organismi regionali, ma anche rappresentanti dei sindacati di polizia, dell’associazionismo e della società civile.

“Come è purtroppo tristemente noto la nostra regione e in particolare il nostro capoluogo – ha esordito Nicco – sono stati oggetto nelle ultime settimane di manifestazioni che sono degenerate in violenza contro cose, contro persone ed in particolare contro le forze dell’ordine. Ritengo che questo clima di escalation di violenza ricordi quello degli anni ‘70 che degenero’ col tempo in una stagione di terrorismo e di stragi dalla quale la nostra Repubblica uscì vincitrice, ma a prezzo di orrori e perdite di vite umane: stagione che non deve mai più essere replicata. Penso quindi che oggi tutte le istituzioni politiche che si riconoscono nel confronto politico civile e non violento debbano intervenire per richiamare tutti al rispetto delle regole civili”.

Un momento di incontro istituzionale in cui il consiglio regionale, in spirito di unità, insieme a tutti i suoi organismi e a tutti coloro che hanno voluto condividere questo messaggio, “esprime una ferma condanna contro ogni forma di violenza, riaffermando con decisione il rifiuto dell’uso della forza fisica e di qualsiasi atto di aggressione nel contesto del confronto politico. E invita, altresì, tutte le forze politiche, le associazioni e i cittadini, pur nelle legittime diverse opinioni, a un confronto non violento, responsabile e nel rispetto delle leggi, della democrazia e della Costituzione Italiana”, è specificato nel documento.

Un messaggio, letto anche all’inizio dei lavori d’aula, che ha ricevuto la condivisione di tutte le forze politiche, nessuna esclusa, trovando una sintesi significativa.

“Non sono tanto ingenuo – ha sottolineato il presidente Nicco – da ritenere che questo gesto sia sufficiente a far cessare le violenze a Torino e nel Piemonte, ma credo possa contribuire a togliere ai violenti l’errata percezione/illusione di avere il supporto di qualche formazione politica. Da oggi i violenti devono sapere che sono soli, perché tutte le forze politiche e gli organismi del Consiglio regionale, insieme a tanti rappresentanti dell’associazionismo e della società civile, condannano le loro azioni”, ha concluso Nicco.

Sono intervenuti il professore Valentino Castellani, presidente del Comitato Interfedi ed il portavoce del Coordinamento Interconfessionale ‘Noi Siamo con Voi’, Giampiero Leo che ha dato lettura di un saluto del Vicario Generale delle due Diocesi, Monsignor Giraudo: “Desidero esprimere grande apprezzamento per la sua iniziativa di denuncia della violenza – ha scritto il vescovo ausiliare Alessandro Giraudo – Grazie per aver voluto dar voce alla moderazione necessaria in questo momento storico e ci aspettiamo che tutte le componenti sociali e religiose la accompagnino in questa strada”.

Tanti i rappresentanti che hanno aderito all’iniziativa con la loro presenza, oppure mandando un messaggio di condivisione:

  • il Presidente Alberto Cirio e la Giunta;
  • la Diocesi di Torino;
  • il Comitato regionale dei Diritti Umani e Civili;
  • il Comitato Resistenza e Costituzione;
  • la Consulta femminile;
  • Giampiero Leo, portavoce del Coordinamento Interconfessionale ‘Noi Siamo Con Voi’;
  • Prof. Valentino Castellani, presidente Comitato Interfedi;
  • On. Bruno Mellano, Garante dei Detenuti;
  • Prof. Giovanni Ravalli, Garante dell’Infanzia;
  • Dott. Paolo Guiso, Garante degli animali;
  • Difensore Civico, Avv. Paola Baldovino;
  • Nino Boeti, presidente ANPI provinciale Torino;
  • Amalia Neirotti, presidente Comitato Resistenza Colle del Lys;
  • Maria Angela Ferrero, rappresentante Italia Viva Piemonte
  • L’Associazione ‘La Porta di vetro’;
  • L’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo con il suo presidente Roberto Carlo Della Rocca che non è potuto esserci stamane, ma hanno presenziato il consigliere dott. Giampaolo Giuliano ed il socio onorario dott. Luciano Borghesan;
  • Il Centro culturale ‘Mario Pannunzio’;
  • IUSE, l’Istituto Universitario degli Studi Europei;
  • Luca Franceschino, segretario provinciale della UIL POLIZIA;
  • CGIL Piemonte;
  • Younis Tawfik, Centro Dar Al Hikma;
  • Maria Rosaria Ferrara, FIDAPA;
  • Daniele Grasso, Associazione ‘We are family’;
  • Associazione Iran libero Democratico;
  • L’associazione ‘La Rete di Atena’;
  • Comunità religiosa Islamica Italiana;
  • Dario Disegni, Comunità Ebraica Torino;
  • Giovanni Capolupo, SIAP Torino;
  • Fernando Di Tommaso, SIULP Torino;
  • Sergio Griffa, Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni;
  • Missionari americani;
  • L’Associazione ‘Venezuela in Piemonte’.

gcapogna

Lite in via Po finisce con una coltellata nello stomaco

Intorno alle ore 2:30 di domenica, due pattuglie dei Carabinieri della Compagnia San Carlo sono intervenute di fronte a una caffetteria nel pieno centro di Via Po.
All’arrivo, i militari hanno trovato un diciottenne di origine tunisina riverso a terra, con una ferita da arma da taglio allo stomaco. Due testimoni oculari lì presenti, dopo aver fornito agli investigatori tutte le informazioni utili per la ricostruzione dei fatti, hanno poi spiegato che la lite tra i due era scoppiata per futili motivi, fornendo inoltre una descrizione precisa dell’autore dell’aggressione e consentendo così l’avvio immediato delle ricerche.
Poco dopo, a qualche centinaio di metri dal luogo dell’episodio, in direzione di Piazza Santa Giulia, i Carabinieri hanno individuato il presunto aggressore: un ventenne di origine dominicana, già noto alle Forze dell’Ordine.
Il giovane, senza opporre resistenza, ha indicato il nascondiglio del coltello utilizzato, che si trovava sotto un’autovettura. L’arma, una lama di 11 cm ancora intrisa di sangue, è stata recuperata e sequestrata. Il ventenne è stato pertanto arrestato in flagranza di reato e gravemente indiziato di lesioni aggravate e condotto presso la locale Casa Circondariale, in attesa del rito direttissimo.
Il diciottenne ferito, non in pericolo di vita, è stato invece trasportato in codice rosso all’ospedale, con una prognosi iniziale di 30 giorni.

La benedizione degli animali a Sant’Antonio di Ranverso

Sant’Antonio di Ranverso. Un’abbazia contesa da due comuni. In realtà le due comunità collaborano assiduamente e sono un esempio di integrazione. Un messaggio di pace al mondo lanciato dai due sindaci durante la benedizione degli animali e dei mezzi agricoli in occasione della festa di Sant’Antonio Abate.

Guarda il video:

Ruba in ufficio del centro città: arrestato

Un ventinovenne italiano è stato arrestato dalla Polizia di Stato a Torino per furto aggravato, venendo contestualmente denunciato, alla locale Procura della Repubblica, per aver violato la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dal comune di Torino.

I fatti sono accaduti nella centralissima via Carlo Alberto ove, nottetempo, sono scattati i sistemi antiintrusione di una struttura che ospita alcuni uffici di un’agenzia di formazione.

Personale della Squadra Volante, giunto sul posto nell’arco di pochi minuti, constatava il danneggiamento della porta di accesso dello stabile e, dopo un’attenta perlustrazione degli ampi spazi, individuava uno zaino posto in modo tale da tenere aperta la porta d’ingresso del secondo piano, ove hanno sede diverse aule ed uffici.

I poliziotti, dopo un’attenta perlustrazione, rintracciavano l’intruso e riuscivano a recuperare la refurtiva che, nel frattempo, aveva occultato.

Il ventinovenne è stato dunque arrestato per furto aggravato e, avendo violato la misura del foglio di via obbligatorio dal comune di Torino, è stato anche denunciato per tale violazione alla Procura della Repubblica di Torino che ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto.