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Ruba all’interno di una azienda, arrestato minorenne

Ruba carte carburante, bancomat aziendali e alcuni attrezzi da lavoro, arrestato dai Carabinieri un quattordicenne per rapina.

In particolare il minore, insieme ad altri complici, è entrato all’interno di una ditta di Nichelino, nell’hinterland torinese. Dopo aver fatto razzia all’interno della ditta, sono stati scoperti da alcuni operai e da uno dei soci proprietari, che hanno tentato di bloccarli, ingaggiando una violenta colluttazione col giovane ragazzo, mentre i complici riuscivano a darsi alla fuga. Il tempestivo intervento dei militari dell’Arma, informati di quanto stava accadendo da una richiesta di aiuto pervenuta al 112, ha consentito di bloccare il giovane.

I carabinieri hanno successivamente recuperato l’intera refurtiva nel corso di un sopralluogo in un parcheggio pubblico adiacente alla ditta saccheggiata. Le indagini hanno consentito di stabilire che il gruppo aveva derubato anche un’altra azienda della zona.

L’arrestato è stato accompagnato al centro di prima accoglienza minori di Torino. Sono in corso indagini per identificare gli altri componenti della banda

Solidali con le forze dell’ordine. Presidio in piazza Castello

Presidio di sensibilizzazione davanti alla Regione Piemonte sabato 24 ottobre prossimo organizzato dal FIPI in segno di solidarietà nei confronti della Polizia di Stato e Forze dell’Ordine

È in programma un presidio di sensibilizzazione davanti alla sede della Regione Piemonte, in piazza Castello 165 a Torino, sabato 24 ottobre prossimo dalle 12 alle 15, in segno di solidarietà nei confronti della Polizia dello Stato e alle Forze dell’Ordine nel loro complesso. A promuoverlo è  stata l’associazione FIPI (Futuro Italiano Partite Iva) e i suoi aderenti, vale a dire l’associazioneTorino a Testa Alta ( impegnata nel rilancio della città e nella sua valorizzazione, a favore di tutti i cittadini ed in tutti i suoi quartieri ). Scopo del presidio è quello di lanciare un grido d’allarme in relazione alla riduzione dell’organico della Polizia di Stato di 20/25 mila poliziotti nel corso di pochi anni. Nei prossimi cinque anni, infatti, è  prevista una diminuzione di 25 mila unità nel numero degli agenti del corpo della Polizia di Stato in tutta Italia, a fronte dell’assunzione di quattromila unità. I commissariati torinesi sono, infatti, già oggi sottodimensionati.

Questo fatto potrebbe provocare il rischio che la città di Torino si possa trovare sguarnita di un numero notevole di unità nell’organico delle sue forze di polizia, in grado di combattere  la criminali e poter garantire la sicurezza alle famiglie e ai cittadini torinesi. All’Associazione FIPI è giunta la vicinanza da parte dei sindacati di Polizia della segreteria Provinciale del SIULP, SAP, COISP e FSPnella promozione di questo presidio.

Mara Martellotta

Scoperti in 16 al bar: chiusura per cinque giorni

Il commissariato San Secondo chiude il locale per 5 giorni

 

Undici giocatori e 2 spettatori, il terreno di gioco: un esercizio commerciale in via Gorizia 56/C.

Quello appena descritto non è lo scenario di una partita tra amici ma quanto appurato ieri sera durante un giro di controlli effettuato dagli agenti del commissariato San Secondo, al fine di verificare l’attuazione delle norme anticovid in relazione al DPCM del 18 ottobre.

Accedendo all’interno del bar, i poliziotti hanno constatato la presenza di 13 persone intente a disputare una partita al gioco del calcetto, e di altre 3 sedute nel dehor. Per non aver disposto l’accesso in modo contingentato al locale e garantito ai clienti la distanza interpersonale di un metro, alla titolare del bar, è stata elevata una sanzione di 400 euro.

Il bar, già destinatario di un provvedimento di chiusura nel dicembre del 2018 ai sensi dell’art.100 del T.U.L.P.S., è stato chiuso per 5 giorni.

 

Multati in 60 per il mancato rispetto delle norme anti Covid al pranzo di battesimo

 Nella serata di ieri, al termine di una specifica attività di identificazione, i Carabinieri a Carmagnola hanno proceduto a contestare sanzioni amministrative relative alla normativa anti Covid a 59 persone che, domenica scorsa in un ristorante del luogo, hanno partecipato ad un pranzo per festeggiare un battesimo. Anche il titolare dell’esercizio pubblico è stato multato.

Prime chiusure nei luoghi della Movida

La sindaca Chiara Appendino interviene su Facebook per illustrare i provvedimenti decisi per evitare gli assembramenti nelle zone della movida

“Ecco che, dal canto nostro, come Città abbiamo verificato quali sono le zone dove ci sono state più difficoltà e dove è più facile il generarsi di assembramenti” , scrive Appendino.

“Tra questi primi spazi ci sono piazza Santa Giulia, via Matteo Pescatore e piazza Montanaro.
Notare bene, ci sono anche altre aree, ovviamente, che sono sotto la nostra attenzione, tra cui, ad esempio, largo Saluzzo. Questi sono primissimi luoghi per questa fase iniziale, che vedranno ulteriori interventi già questo fine settimana secondo dettagli che verranno dati.

Ci confronteremo inoltre con le altre Istituzioni – penso ai Presidenti di Circoscrizione ove insistono le zone più delicate di cui sopra – e le associazioni di categoria, in modo che questa nuova fase emergenziale sia quanto più condivisa possibile nei suoi provvedimenti.” , aggiunge.

“Ora, che lo scenario sia delicato è chiaro. Se c’è una cosa che abbiamo imparato in questi mesi è che l’iniziativa di ognuno di noi non è solo importante: è determinante.

Il nostro obiettivo, in questo momento è quello di portare avanti azioni quanto più precise e puntuali possibile al fine di contenere il contagio e di permettere alle scuole, alle attività produttive, ai servizi e agli altri luoghi vitali della nostra comunità di rimanere operative.

“Certo, ognuno di noi dovrà fare uno sforzo. E, credetemi, non fa piacere doverlo chiedere nuovamente. Nessuno sta pensando di confondere questa situazione con la “normalità” ma, allo stesso tempo, oggi abbiamo le capacità per ridurre allo stretto indispensabile i disagi e, se ognuno farà la sua parte, riusciremo a superare anche questa fase” , conclude la sindaca.

Nuove vie intitolate a Ezio Bosso e Cardetti

Toponomastica, a Torino intitolazioni per Ezio Bosso, Adriano Olivetti, Leo Chiosso e Giorgio Cardetti

La Città di Torino dedicherà a Ezio Bosso, direttore d’orchestra, pianista e compositore, il giardino in piazza Statuto 18 (Circoscrizione 1). Lo ha deciso all’unanimità la CommissioneToponomastica, presieduta da FrancescoSicari, nella seduta del 20 ottobre 2020. La richiesta di intitolazione è stata promossa dal cittadino OscarGiammarinaro, detto “Oskar”, che ha raccolto oltre 8mila firme per sostenere l’iniziativa. I familiari del maestro, come ha spiegato il presidente Sicari, hannocondiviso la scelta del luogo, che Bosso era solito frequentare. Non essendo trascorsi dieci anni dalla morte, sarà perònecessaria un’autorizzazione prefettiziaprima di procedere all’effettiva intitolazione.

Su proposta della Circoscrizione 1, sarà intitolata ad Adriano Olivetti l’area giochi “Crocetta”, collocata tra corso Duca degli Abruzzi e piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Su richiesta di Dario Disegni, presidente della Comunità Ebraica di Torino, un altro luogo della città – ancora da individuare – sarà dedicato a Moshe Bejski, figura di riferimento per la comunità ebraica che salvò molti cittadini ebrei dallo sterminio durante la seconda guerra mondiale.

Così come chiesto dal Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario dalla nascita di Bianca Guidetti Serra, presieduto da Maria Chiara Acciarini, sarà apposta una targa sul palazzo dove abitò ed ebbe lo studio Bianca Guidetti Serra, protagonista della Resistenza, avvocato, consigliera comunale a Torino e deputata, a cui la Città di Torino ha già intitolato una biblioteca in Piazzetta Università dei Mastri Minusieri 2.

Il giardino di Largo Montebello sarà dedicato a Leo Chiosso, autore e drammaturgo che collaborò anche con Fred Buscaglione, molto legato al quartiere Vanchiglia, dove abitò da piccolo. La proposta è arrivata dall’associazione Leo Chiosso, da vari comitati e dai familiari ed è stata sollecitata dalla Circoscrizione 7,che ha collaborato per individuare lo spazio cittadino da intitolare.

Sempre nella Circoscrizione 7, un altro giardino, tra corso Novara e via Bologna,sarà intitolato a Giorgio Cardetti, già sindaco, assessore e consigliere comunale a Torino. La proposta, condivisa dai familiari, è stata formulata dal presidente dell’associazione dei consiglieri emeriti del Comune di Torino, Giancarlo Quagliotti.

Su iniziativa del Cai, in prossimità del Museo nazionale della Montagna, nel piazzale Monte dei Cappuccini (Circoscrizione 8), sarà apposta una targa in memoria di Giusto Gervasutti, alpinista italiano che scalò molte montagne, anche delle Alpi, e insegnò arrampicata sul territorio piemontese.

Un’altra targa sarà collocata all’interno del giardino Augusto Daolio in piazza Villari (Circoscrizione 5) per ricordare Dante Pergreffi, bassista italiano, componente del gruppo musicale dei Nomadi. L’intitolazione è stata promossa dal fan club torinese dei Nomadi “I vagabondi della Mole”, presieduto da Sandrina Gioia.

Infine, su proposta del Collegio San Giuseppe, che ha sede in via San Francesco da Paola 23, sulla facciata dell’edificio sarà apposta una targa per ricordare Fratel Enrico Trisoglio, studioso, insegnante, protagonista della vita culturale torinese, autore di oltre 130 pubblicazioni su padri della Chiesa e autori classici greci e latini.

Tutte le intitolazioni sono state votate dalla Commissione Toponomastica all’unanimità.

In corso Galileo Ferraris l’hub urbano di Banca Sella

L’immobile di proprietà di Banca Sella di corso Galileo Ferraris 32 con il progetto dello studio Carlo Ratti associati si trasformerà in un hub urbano: un luogo di lavoro aperto alla città, con l’affiancamento di funzioni private a funzioni aperte al pubblico, sul modello dell’Open innovation center.

Il Consiglio comunale ha approvato (trenta voti favorevoli, quattro astenuti) la proposta di intervento di ristrutturazione dello stabile suddiviso in tre blocchi edilizi che prevede il recupero di quasi quattrocento mq con l’eliminazione di incongruenze formali (rimozione balconi e terrazze, ridefinizione di alcune finestre, ripristino di finiture esterne dei volumi esistenti).

L’attuale S.l.p. è di 2.400 mq e con la soluzione progettuale si prevede una nuova S.l.p. complessiva di circa 2.800 mq; l’intervento avviene in applicazione della Legge regionale 16/2018 e non costituisce una variante al P.R.G.

Il fabbricato in oggetto costruito nel 1950 ha cambiato nel corso del tempo molte destinazioni (è stato anche sede della Juventus fino a non molti anni fa) e si appresta a trasformarsi in un incubatore dell’istituto bancario aperto al coworking con una nuova caffetteria pubblica al piano terra.

L’ingresso all’edificio è rifinito in corrispondenza del corpo centrale ampliando il marciapiede e creando una gradonata di accesso che scende verso il piano un tempo seminterrato. Nascerà anche un nuovo spazio pubblico all’angolo tra corso Galileo Ferraris e corso Stati Uniti grazie alla rimozione della recinzione verso sud; si ricaverà una nuova area verde sinora privata.

Come hanno spiegato i responsabili di Banca Sella che hanno presentato il progetto in Commissione Urbanistica la scorsa settimana saranno chiusi i balconi e le terrazze a uso residenziale del blocco centrale e trasformati in vetrate; “stiamo immaginando uffici post Covid – hanno evidenziato – con un maggior ricambio d’aria garantito dalla presenza delle ampie vetrate”.

Caccia: “lo sterminio continua nell’illegalità”

Riceviamo e pubblichiamo/ “La Regione Piemonte contravviene alle sue stesse norme per accontentare i cacciatori“

Come denunciato a gran voce dal “Tavolo Animali e Ambiente”, composto da numerose associazioni animaliste ed ambientaliste, in Piemonte l’eccessiva pressione venatoria prosegue senza sosta a causa delle politiche portate avanti dalla giunta Cirio. La Regione Piemonte, per accontentare poche migliaia di cacciatori, sta infatti contravvenendo alle sue stesse norme, recentemente approvate. Ad essere posta sotto attacco è in particolare la Tipica Fauna Alpina. Ma più in generale, la Regione, con provvedimenti di inaudita gravità, ha dato il via alla possibilità di cacciare un numero di specie ben superiore al recente passato e con carnieri molto più abbondanti. Allodole, fischioni, canapiglie, codoni, marzaiole, folaghe sono specie a rischio di estinzione, quanto meno su scala locale, e comunque presenti in Piemonte in numeri estremamente ridotti. Eppure non si è esitato un momento a sacrificarli per compiacere le associazioni venatorie.

Eravamo inoltre convinti che la Regione quest’anno avrebbe fortemente limitato i prelievi venatori, per ovvi motivi prudenziali legati alla pandemia in corso ed invece no. Totale asservimento alle richieste dei cacciatori ! 

Si è dunque superato ogni limite, contravvenendo più volte a quelle stesse norme che pure sono state emanate dalla medesima Regione Piemonte. Crediamo che sia giunta l’ora di dire “basta” allo strapotere dei cacciatori ed alle politiche sfacciatamente mirate a favorire questa categoria. Diciamo basta anche all’immissione nel territorio di fagiani di allevamento nel territorio in piena stagione venatoria. Non è accettabile che la caccia alla tipica fauna alpina sia stata aperta senza che siano stati fatti i censimenti primaverili.

Pertanto il “Tavolo Animali e Ambiente” ha invitato tutti coloro che sono contrari a questa azione di sterminio a scrivere alla Giunta e ai Consiglieri della Regione Piemonte per manifestare la loro contrarietà. Allo scopo di far sentire anche la voce della stragrande maggioranza dei cittadini piemontesi che sono contrari alla caccia e chiedere con forza che si protegga in modo adeguato la fauna selvatica o, quantomeno, che si rispettino le leggi esistenti in tale direzione e che si decida anche per uno stop anticipato alla caccia.

Per il Tavolo Animali & Ambiente:

Marco Francone

LAV PIEMONTE

17enne tenta di violentare e strangolare donna

Un 17enne ha tentato  di violentare una cinquantenne, e dopo la reazione della donna, ha cercato di strangolarla con la corda di un portachiavi.

Il giovane  è stato arrestato a Orbassano dai carabinieri di Moncalieri, accusato di tentato omicidio e tentata violenza sessuale. L’aggressione è avvenuta nei garage di un palazzo. La vittima è riuscita a difendersi e ha riportati solo lievi escoriazioni al collo.

Morto a 45 anni Maggiorotto, medico dell’Istituto di Candiolo

L’Istituto di Candiolo, il centro oncologico torinese conosciuto a livello internazionale, piange la scomparsa di Furio Maggiorotto, dirigente  Medico presso la Divisione di Ginecologia Oncologica, morto per un improvviso malore.

Maggiorotto aveva 45 anni e da dieci anni lavorava a Candiolo, dove era un vero e proprio punto di riferimento. “Un’eccellenza in campo oncologico, una persona magnifica a livello umano”, è scritto sui social dai colleghi del medico, “un grandissimo professionista e persona eccezionale. E’ semplicemente andato via, in silenzio, lasciando dietro di sé solo tutto il bene che aveva fatto a così tante persone…”.